[...] « Di fronte a tanto disorientamento, a tanto odio, a tante tenebre sta, perennemente vigile, la Chiesa con la sua luce e il suo amore. E nella Chiesa — Noi lo sappiamo — schiere innumerevoli di anime elette sono pronte a qualsiasi impresa, a qualsiasi olocausto, per aiutarla a salvare ancora una volta il mondo.
Volete, carissimi giovani, essere voi le avanguardie di un giovanile esercito costruttore?
Siete pronti a mostrare il vostro amore alla Chiesa?
V'è chi muove loro una guerra terribile con perfida strategia e subdola tattica: volete voi combattere per essa e con essa? » (Pio XII, ai giovani di Azione Cattolica, 5 novembre 1953)
Quelle classe !
RispondiEliminaPacelli presente !
"Ieri, oggi, sempre" dal 13 marzo 2013 quell'oggi si è fatto problematico.
RispondiEliminaSi, lo voglio!
RispondiEliminaMicus
Provate a fare delle chiamate vocazionali, forse qualche migliaio si unirebbe a micus.
RispondiEliminaDai scherzi a parte lasciate fare queste cose a chi le sa fare, a chi può dare anche un seguito ai giovani....voi di chi parlereste? cosa gli insegnereste che il vero papa è pio x? Che non debbono ascoltare Papa Francesco perché è modernista? che la messa valida è quella celebrata da preti che obbediscono a un defunto vescovo scomunicato?....ma non ci pensate mai che siete fuori dal contesto, che gira e rigira siete quattro esaltati.
Ascoltate cambiate programma, i ragazzi vi farebbero le pernacchie, parlate di cultura, di merletti, di inginocchiatoi, ma non vi addentrate in campi dove non siete mai entrati, e sopratutto dove potreste fare del male ai giovani.
Premesso che noi non siamo seguaci di San Pio X e neppure di Pio XII, ma di Cristo Signore e di ogni Papa che lo rappresenta sulla terra. Per rappresentarlo, però, egli ci deve insegnare e confermare in quel che il Signore ha detto e che 2000 anni di Tradizione ci hanno consegnato.
RispondiEliminaOra questo lo vediamo messo in discussione non solo a parole, ma anche nei fatti. Nelle nostre parrocchie occupate, negli abusi liturgici e nello stupro delle coscienze.
Quando parliamo ai giovani (e ai meno giovani), non parliamo solo della Messa, né di cultura (che comunque non guasterebbe), né di merletti e di inginocchiatoi (che comunque sono per il Signore e non sono soltanto apparenze senza significato). Parliamo del senso della vita, facendo conoscere Colui che ce lo ha dato e ce lo continua a dare e non suoi simulacri accattivanti ma che non portano da nessuna parte.
Per esperienza diretta, posso dire che di pernacchie non ne ho mai ricevute.
E, a proposito di giovani, quando riprendevo le parole di Pio XII della citazione, ho pensato al Salmo che è anche l'introito - antifona d'inizio - della Santa Messa (che non è una rappresentazione né un intrattenimento, ma il Sacrificio di Cristo Signore e la comunione al Suo Corpo e al Suo Sangue ora gloriosi, unico fatto che cambia e feconda la vita).
Così dice il Salmo 42:
Introibo ad altare Dei, ad Deum qui laetificat iuventutem meam
Salirò - è il verbo delle "ascensioni" e dunque ricorda il pellegrinaggio a Gerusalemme - all'altare di Dio, A Dio (dal luogo alla Persona) che allieta la mia giovinezza.
E cosa significa quell'"allieta la mia giovinezza", se non che mi e ci fa nuovi ad ogni istante, perché è solo Lui che può far "nuove tutte le cose"?
E allora?
Dimenticavo... non siamo neppure seguaci neppure di mons. Lefebvre.
RispondiEliminaNon abbiamo bisogno di aderire alla FSSPX per essere cristiani cattolici.
A osservare l'attuale mondo, dopo due millenni di presenza cattolica viene proprio spontaneo da dire: e meno male che la Chiesa sta perennemente vigile con la sua luce e il suo amore. Figuriamoci se la Chiesa non fosse stata vigile.
RispondiEliminaE sulla domanda rivolta ai giovani con tanto ardore da Pio XII: «Volete voi combattere per essa e con essa?», viene in mente l’esclamazione rivolta con altrettanta sicumera dal comandante in capo alla truppa schierata prima della battaglia: “Leggo nei vostri occhi la voglia di combattere!”.
Al che da lontano si levò stentorea una voce: “Analfabeta!”.
E mi sembra che siamo sullo stesso livello. Auguri.
Vallo a dire a quei martiri che combattono con la spada della fede nelle loro chiese e per questa, "la fede", si fanno ammazzare. Ho come la sensazione che tu scapperesti a gambe levate. Maria Lu
EliminaSanto Padre Pio XII, sempre pronti a combattere e a morire per la vera Chiesa di Cristo!! Chiedi al Signore che ci dia presto un vero Papa, santo e cattolico come lo sei stato tu.
RispondiEliminaAll'Anonimo provocatore qua su, ricordo che la nostra lotta, come ci insegna San Paolo (Ef 6,12) "...non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti".
RispondiEliminaE, con l'arma della fede e della parola, anche contro la confusione di chi - forse inconsapevolmente - non sa di cosa sta parlando.
Anche il nostro discorso non è mai 'contro' qualcuno; ma se contrasto c'è, è con le idee che professa e che sparge.
Decisamente quel troll neocat non si stanca mai con le sue solite cavolate frutto di un cervello addomesticato o lobotomizzato dalle prediche del suo maestro e guru.
RispondiEliminaChe tristezza, e dire che tanti giovani, spinti dalle loro famiglie, conoscono solo quella parola che è per loro l`unica verità alla quale credere ed obbedire.
Sarebbe preferibile che il troll neocat non parli qui delle chiamate vocazionali, non è qui il luogo e ancor meno il thread per approfondire come sono ottenute, chi vuole saperne di più non ha che da visitare il blog l`Osservatorio.
dare dell' "analfabeta", sia pure per via di comparazione, al BEato Pio XII, che non dovette neanche sostenere l' esame di maturita', ma ottenne la licenza classica per chiari meriti, e' il colmo, e la dice lunga sull' ignoranza crassa e supina e sull' estrema irriverenza e pochissimo rispetto, per non dire amore, per la Chiesa da parte di chi scrive.
RispondiEliminarosa
RispondiEliminaCara mic, che prendi il tempo di ricordare a quell`anafalbeta fanatico il Salmo 42, sai bene che per costui e i suoi fratelli di cammino l`altare è una tavola imbandita per la cena del sabato sera e il luogo della davidica danza finale.
Quel "signore" ebbe da dire su Mil, a coloro che reclamavano la pubblicazione del loro direttorio catechetico che resta ancora secretato, che non dovevano dare le perle ai porci, i porci saremmo noi cristiani della domenica e, in fondo, i neocat stessi che non hanno accesso ai testi formativi e sono sottomessi all`arcano!
Ebbene a te, cara mic, dico che per quell`indoviduo le tue sono perle che non solo non coglie ma ridicolizza perchè non sa e non può fare altro, è triste ma appartiene ad una realtà che mai avrebbe potuto prendere piede prima del CVI, sintomatica della rottura la più radicale con la Tradizione, ha potuto crescere nella folla libertà postconciliare quando tutto era permesso e l`errore non punito.
Da decenni ormai ci troviamo con errori-abusi e eresie che vengono considerati frutti della primavera postconciliare e dobbiamo, impotenti, vedere dei fanatici e esaltati seguaci di un cattivo maestro e falso profeta deridere e anche schernire chi ricorda la Dottrina e l`insegnamento della Chiesa.
Photo du cher Pie XII…
RispondiEliminaJe me souviens d’avoir entendu, quand j’étais au collège — un collège de prêtres diocésains, début des années soixante, dans une ville de province française —, un de mes professeurs, encore en soutane, déplorer qu’en 1943 les Américains n'aient pas bombardé "par erreur" le Vatican…
Il y mettait tellement de véhémence que je ne l'ai jamais oublié.
C'était déjà le thème de "l'Église des pauvres" sur fond de ruines…
Cara Luisa, se ho raccolto quelle voci, è perché nella chiesa sono forti e aggressive, finché il Signore (e l'indifferenza nostra e di chi dovrebbe vigilare) lo permetterà.
RispondiEliminaLo so, mic, lo so, chi ci legge dall`estero, penso in particolare alla Francia, ignora spesso quella realtà (potente e ricca in soldi e in appoggi) che avanza mascherata e si infiltra nelle parrocchie grazie all`appoggio di vescovi compiacenti, e l`assurdo è che si presentano come fedeli al Papa e alla Chiesa quando sono obbedienti unicamente al loro maestro e conducono chi si lascia sedurre su una via parallela alla Chiesa, con prassi catechetiche(segrete) e e liturgiche altre.
RispondiEliminaScusa, Mic, ma non si potrebbe fare un articolo sui rumors provenienti dal blog "ciquena"?
RispondiEliminaMicus
Tutto si potrebbe, Micus,
RispondiEliminaal momento, sommersi come siamo dall'incalzare di fatti e parole, sto cercando di selezionare le cose più significative e utili non solo per la denuncia ma anche per la riflessione. E soprattutto anche qualche testo di approfondimento.
Vedremo.
Ma ancora state appresso a quel neocat? provocatore e, lui non lo sa', ma e' proprio lui che e' scomunicato davanti a Dio Onnipotente, ed il giorno che gli sara' davanti voglio vedere cosa potra' produrre a sua discolpa.
RispondiEliminaAnch'io non giudico, ma io non sono l'Autorita', a me non e' mai stata conferita Autorita' del Cristo Signore, per giudicare l'errore o l'errante, ad altri Cristo ha conferito questa Autorita', ma qualcuno a ben dire non vuole farla valere, o forse sente che non ha alcuna vera Autorita' di Dio, il Giudice e' quel Dio Padreterno che infligge il bene o il male; ed a Quello non si possono dire bugie o idiozie, perche' Colui che e' non da' ne appello ne terzo grado di giudizio.
Giudica e infligge, non ci sono avvocati difensori se non, solo gli Angeli del Signore.
Io penso e credo che dopo aver scontato la passione che il Signore ha deciso di infliggerci per i nostri peccati e per quelli dell'intera umanita' "come dice la Bella Signora di Fatima", Il Signore ci dara' di nuovo un altro Pio XII o Pio X con una gerarchia simile a quella di quel tempo, che amava la Chiesa con tutto il cuore ed amava l'umanita' perche sapeva che il suo compito davanti al Signore era quello di arrivare alla "Salus Animarum" e non quella di lavorare per portare le anime tra le fiamme della geenna.
RispondiEliminaIn altri tempi, il Signore Dio ascoltava i lamenti del Suo popolo e lo liberava dalle schiavitu', oggi Dio ci ascoltera', sentira' il lamento del Suo popolo e lo liberera', quando lo riterra' opportuno, dalla schiavitu' di questa gerarchia senzadio.
Tecnicamente bernardino da al Santo Padre del senzadio ........
RispondiEliminaAmmappete quanto siete cattolici apostolici romani, e meno male che nella geenna ci andiamo noi
Mic, ho letto qualcuno che diceva che secoli fa nessuno sapeva quello che diceva il Papa, non ne conoscevano neppure l'immagine.
RispondiEliminaLa fonte della loro fede era la tradizione che avevano ricevuto, sostanzialmente la Rivelazione.
Non è giusto far diventare Francesco la causa della rovina della chiesa che invece vien da lontano.
Se invece di discutere sempre su quello che dice il papa come la causa della rovina definitiva della Chiesa, perchè non preoccuparsi di vivere come cattolici?
Tecnicamente bernardino da al Santo Padre del senzadio ........
RispondiEliminaAmmappete quanto siete cattolici apostolici romani, e meno male che nella geenna ci andiamo noi
Qui nessuno si sostituisce a Dio nel giudizio finale.
Se qualche volta si usano espressioni un po' forti, che sarebbe meglio evitare, forse è perché la situazione non è poi così rosea.
E' un problema di ogni tempo, ma pare che a noi sia dato di viverne uno particolarmente difficile.
Comunque non si è considerato nessuno già nella geenna, linguaggio più ebraico, direi...
Al Quesito, risponderò domani.
RispondiEliminaLe implicazioni che apre e le relative responsabilità sono tante.
Colgo a prima vista dinamiche diverse rispetto al passato, ma preferisco rifletterci su adeguatamente prima di rispondere.
"Se invece di discutere sempre su quello che dice il papa come la causa della rovina definitiva della Chiesa, perchè non preoccuparsi di vivere come cattolici?"
RispondiEliminaDiventano stucchevoli questi discorsi di stile manicheo, sei così o colà, se sei così non puoi essere colà, se discuti quel che dice o fa il Papa non ti preoccupi di esser cattolico, come se ascoltare, riflettere e discutere quel che dice il Papa implicherebbe di non vivere come cattolico!
Altro esempio, molto gettonato in questi giorni, se sei cattolico tradizionale sei necessariamente insensibile, indifferente, inacidito, cupo e rigido moralista e non ti preoccupi dei poveri e di chi chi è nel bisogno, sembrerebbe che essere cattolici tradizionali esclude la generosità e l`apertura di cuore, allucinante ma è quel che si legge in questi giorni.
Invece di essere o di fare così ...dovresti essere e fare colà, come se le due "cose" fossero inconciliabili, come se si escludessero a vicenda.
I buoni qui e i cattivi là, se appartieni alle categorie molto di moda in questi ultimi tempi sei un cattivo cattolico, un cattolico che non fa quel che i buoni, loro, fanno.
Devo dire che papa Bergoglio è un maestro in questo stile che ha come conseguenza di dividere i cattolici fra di loro, sta offrendo argomenti=armi per mettere i cattolici gli uni contro gli altri, è triste ma è quel che possiamo osservare alla lettura di blog e siti.
È interessante osservare come persone che non hanno certo bisogno di avere papa Bergoglio come suggeritore per compensare un`eventuale povertà di argomenti e vocabolario, infilza i suoi commenti di parole, di frasi dette dal Papa.
Il movimento che sta prendendo di mira i cattolici tradizionali dipingendoli in modo caricaturale e menzognero, vorrebbe ridurli al silenzio, i potenti, che sono già riusciti a silenziare i Francescani dell`Immacolata, ricevono man forte da chi, pur avendo una "sensibilità" tradizionale, crede=si illude che è obbedendo ai loro diktat, che è evitando di dire o fare la benchè minima cosa che possa dispiacere loro, che potranno conservare il loro posticino all`ombra.
In questo momento della storia della Chiesa ci vorrebbe un Papa come San Pio V. Dicono che sia stato il Papa più rigido di tutti...altro che "Chi sono io per giudicare i gay?". Ho letto la sua vita..incredibile! Era uno che amava Cristo e metteva il bene della Chiesa al primo posto. Poi insieme a lui, in quel periodo, c'era anche un certo San Carlo Borromeo. Che coppia!
RispondiEliminaOltre a questo ci vorrebbe una nuova Inquisizione perché è pieno di eresie.
Mic, sei d'accordo?
Andrea,
RispondiEliminanon sono d'accordo.
Ogni papa è figlio del suo tempo e questo non è più tempo da Inquisizione.
L'importante è che il papa faccia il papa e non il grande-comunicatore e ci confermi nella fede spiegando quello che dice che non può essere lasciato all'interpretazione dei media, spesso di parte.
La Chiesa non è di parte, è universale e deve parlare a tutto il mondo indicando e mostrando Cristo e la sua salvezza.
Altrimenti cosa ne è della Chiesa e del Papato? E dunque della fede?
In ogni caso esiste una grazia di stato, stiamo aspettando di vederla all'opera.
Guardate, anche Socci:
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/2013/10/per-orientarsi-da-buoni-cattolici-su-cio-che-i-giornali-scrivono-sul-papa/
Ok, sono d'accordo mic. Scusa la mia ignoranza, ma in cosa consiste la grazia di stato?
RispondiEliminaÈ stupefacente osservare che fra i "neobergogliani fondamentalisti, che si sentono “superapostoli” di questo papa e “giudicano” chi, fra i credenti, ha la fede e la grazia, e chi no"....troviamo dei cattolici tradizionali, o con una "sensibilità" vicino alla loro, che si scagliano contro altri cattolici tradizionali facendone un ritratto cupo, grottesco e menzognero.
RispondiEliminaall'anonimo 20 ottobre 2013 18:49
RispondiEliminache si rivolge a un generico "voi" dispregiativo, dice:
"Ascoltate cambiate programma, i ragazzi vi farebbero le pernacchie, parlate di cultura, di merletti, di inginocchiatoi, ma non vi addentrate in campi dove non siete mai entrati, e sopratutto dove potreste fare del male ai giovani."
caro lei, nessuno qui ha idolatrato merletti e inginocchiatoi,
non ho mai ritenuto i pedigree importanti, ma per quanto fallibile, sono un docente.
Finora nessuno ha ancora ritenuto che "faccio del male ai giovani" nè mi ha fatto pernacchie.
Per quanto riguarda i programmi, sì, dopo la 2GM e peggio dal 68 in poi sono stati molto cambiati, e se ne vedono i frutti anche dal suo eloquio.
Siamo al grottesco.
"Se invece di discutere sempre su quello che dice il papa come la causa della rovina definitiva della Chiesa, perchè non preoccuparsi di vivere come cattolici?"
RispondiEliminae ridaje.
Ci indicherà, bontà sua, in che cosa non vivremmo da cattolici, così da potercene emendare?
Ho anche io una domanda per lei: crede ancora nei Novissimi?
Per Andrea:
RispondiEliminaLa Grazia di stato è quella particolare operazione della grazia di Cristo che assiste gli sposi nel costruire e vivere la propria relazione, il padre e la madre nell'esercizio della propria paternità e maternità verso i figli, il superiore nel governare coloro che gli sono sottoposti, il docente nell'insegnamento, il generale nel combattimento.
Esiste in primis quella che assiate il sacerdote nel ministero e il religioso nel seguire la Regola.
Esiste anche per il Sommo Pontefice Romano, perché possa reggere e governare con speciale aiuto divino la Santa Chiesa.
E' per questo che siamo soliti pregare gli uni per gli altri, ma anche con la speciale preghiera "Oremus pro papa nostro..."
Un gesuita molto liberal progressista parla del Papa gesuita e dice:
RispondiElimina"Il Papa è convinto che nel messaggio della chiesa c’è molto di più che regole e regolamenti”. Il suo messaggio è chiaro: “I fedeli non possono più essere spinti a fare il bene sotto minacce e ammonimenti, con la paura. Devono prima essere conquistati con l’amore”, spiega il nostro interlocutore. La strategia è semplice: meno dottrina e precetti, più pastorale. E’ questa “la ventata d’aria fresca” necessaria per la salvezza della chiesa."
Ma in che Chiesa vivono coloro che descrivono dei cattolici finalmente liberati dal giogo moralista e moralizzatore, dalle minacce e dalla paura?
Ma dove hanno visto una pastorale prigioniera della dottrina e dei precetti?
Ma quando mai, dove sono tutti questi sacerdoti terribili e cattivi con il bastone in una mano e il Catechismo dall`altra, pronti solo ad escludere e condannare?
Ma c`è bisogno di mentire, sapendo di mentire, per esaltare papa Bergoglio?
http://www.ilfoglio.it/soloqui/20281
Della stessa verve,Victor Manuel Fernández, il teologo argentino, recentemente promosso e consulente di papa Bergoglio, dice:
"Il Papa ci invita a riconoscere che, molte volte, i precetti della dottrina morale della Chiesa vengono proposti fuori dal contesto che dà loro significato. Il problema si ha quando il messaggio che la Chiesa annuncia si identifica soltanto con questi aspetti che non manifestano per intero il cuore dello stesso messaggio. Mentre una pastorale missionaria non può essere ossessionata dalla trasmissione disorganizzata di un insieme di dottrine da imporre con la forza dell'insistenza. Per esempio, se un parroco nell'anno liturgico parla dieci volte di morale sessuale e solo due o tre volte dell'amore fraterno o della giustizia, c'è sproporzione. Ugualmente se parla spesso contro il matrimonio fra omosessuali e poco della bellezza del matrimonio. Il Vangelo invita a rispondere all'amore salvifico di Dio, riconoscendolo negli altri e in se stessi, al fine di cercare il bene di tutti. Questo invito non dovrebbe essere posto per nessun motivo in secondo piano. Se l'invito non brilla con forza e appeal, la morale della Chiesa rischia di diventare come un castello di carta. Qui risiede il più grande pericolo".
Ma dove li vede tutti questi preti bacchettoni e moralisti?
E poi perchè fare una caricatura menzognera della Chiesa, che dice molto del rispetto e della stima portati a chi c`era prima di Bergoglio? Perchè insistere così pesantemente sul rigore dottrinale, come se fosse d`ostacolo alla ricerca del bene e all`amore salvifico di Cristo?
http://www.repubblica.it/esteri/2013/10/21/news/basta_con_i_preti_che_vivono_nel_lusso_vi_spiego_la_rivoluzione_di_francesco-69053816/?ref=HREC1-3
Questo è comunque il messaggio che sta passando, exit Dottrina e certezza dottrinale, usciamo andiamo verso gli altri ..il resto seguirà...forse, o no.
Che cosa portiamo, Chi portiamo, se non poggiamo la nostra presenza e la nostra testimonianza su quel che ci ha insegnato la Chiesa, su una coscienza rettamente formata dai pilastri della nostra fede?
Quale è la parte e l`importanza della formazione retta e cattolica per papa Bergoglio?
Non può presupporre che pre-esiste, sa che così non è, l`ignoranza abissale dei cattolici non gli è sconosciuta.
Mah, se avete letto le parole di mons.forte, tutto è già chiaro....a proposito, tutti i collaboratori che fa venire dal sudamerica vanno ad abitare a S.Marta.....e chi paga????Anonymous.
RispondiEliminaLuisa, nell'art. che hai linkato dal Foglio ci sono concetti ancora peggiori:
RispondiElimina"le encicliche chi se le legge?"
siamo a posto
"non chiudersi nelle chiese, ma uscire"
"“Non c’è alcun pericolo, nessun rischio di ingenerare confusione e di creare incomprensioni."
ah beh allora...
http://www.ilfoglio.it/soloqui/20281
dice padre Reese: "(PF) E’ in grado di capire che parole, paramenti e simboli del Tredicesimo secolo non potranno mai comunicare qualcosa alla gente del Ventunesimo secolo."
beh ha capito male. Perchè mai parole e simboli del XIII, che sono poi di santi e papi, spesso ispirate,
sulle questioni eterne dell'anima, non dovrebbero comunicarci più nulla adesso???
La solita concezione storicistica/trasformistica del dogma. Sono tutti modi per dire che la Tradizione è sospesa.
E il Nuovo Testamento allora, che è redatto entro il I sec., ha ancora qualcosa da dirci, o in base allo storicismo, ne devono scrivere un altro "aggiornato"?
Lo so Josh, ogni giorno ci porta, sempre che vogliamo ancora prendere e perdere tempo a leggerli, la dose quotidiana di panegirici per papa Bergoglio, tutto bello, tutto nuovo, tutto puro, aria fresca e rigenerata, per chi vuol crederlo.
RispondiElimina"le encicliche chi se le legge?"
Mente sapendo di mentire, le encicliche di Benedetto XVI son stati grandi successi di vendita, Papa Benedetto ha dato voglia a millioni di giovani, e meno giovani, di leggere, di studiare, di discutere, di abbeverarsi alle fonti, ma il suo Pontificato è ormai dimenticato, il suo insegnamento luminoso sui fondamenti della nostra Fede, la sua difesa dei valori negoziabili sono spazzati via dalla nuova era bergogliana, tutta amore e miseriocordia.
"non chiudersi nelle chiese, ma uscire""
Uno dei leitmotiv di questo Papa, ma che cosa, Chi porti, se uscendo non hai con te gli strumenti che ti son stati dati da chi non ha messo in soffitto Dottrina, Tradizione e sacra Liturgia?
"“Non c’è alcun pericolo, nessun rischio di ingenerare confusione e di creare incomprensioni."
Ma va là, davvero?
E allora come chiamare se non..."casino"( a Rio è il papa stesso ad aver detto ai giovani di far casino) quel che vediamo? creato e alimentato e amplificato a
Sul casino è già stato preso in parola, basta vedere certe immagini su blog sudamericani.....Luisa, chapeau bas, ha ragione le encicliche di BXVI erano lette, commmentate e'scoperte' anche da chi, come me, nemmeno sotto minaccia lo avrebbe fatto, la più bella (per me), elegiaca a tratti, è Deus caritas est,l'ho letta non so quante volte, pure in latino, che era stranamente ben scritto rispetto ai documenti normali, forse,chissà,invidia personale,senso di impotenza di fronte ad un'intelligenza fuori dal comune ed una sapienza culturale e non, irraggiungibili per tanti in vaticano.....sta di fatto che la damnatio memoriae prosegue, mentre tutti sbrodano scemenze sulla gnegnelie martiane.....andiamo avanti, non curiamoci delle critiche feroci, non hanno capito che il movimento dissenziente è trasversale, non siamo tutti pizzimerlettai antiquari ed altro, siamo differenziati, ma loro non vogliono sentire e vedere, struzzi,nulla più.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaAveva ragione il santo Padre BXVI quando affermava di voler scrivere pochissimo perche' tutto era stato detto e scritto ! Grazie per aver " rispolverato" questa bella catechesi del Santo Padre PXII !
RispondiEliminaun teologo sudamericano...scusate, non per offendere qualcuno, ma: numero filosofi sudamericani ? numero nobel sudamericani nel campo delle scienze ? numero poeti, pittori, musicisti, ec.ecc. sudamericani negli ultimi vent' anni ? numero brevetti tecnologici- scientifici sudamericani ? numero santi sudamericani, esclusi gli utimi 5 anni ? numero trafficanti di droga, di armi, numrro violazioni diritti umani, tasso di nascite fuori dal matrimonio, tasso di prostituzione minorile, eta' al primo rapporto sessulae, tasso di istruzione, drop outs dalle scuole, numero di dande giovamili,, sudamericane ?
RispondiEliminaMA per favore !!! Riprendiamoci la nostra cultura, la nostra rzionalita' i dogmi e tutto il resto, compreso il XIII secolo. Unaqualsiasi cappela del XIII secolo in una qualsiasi zona dell' Europa ispira e fa crescere la FEDE piu' di 100 GMC brasiliane !!!
Rosa
PS: la religiosita' sudamericana e' molto piu" superstizione che fede
Rosa
Rispondo a Quesito 22:33
RispondiEliminaChe in altre epoche la figura del papa non fosse così popolare e incidente direttamente sui fedeli deriva dal fatto, lapalissiano, che non c'erano le tecnologie che rendono gli eventi e le relative informazioni accessibili in tempo reale.
Ciò provoca anche un'immediatezza di impatto e di reazione che prima non c'era. A tutto scapito dell'assimilazione e dell'approfondimento: per questo oggi occorre rifuggire la superficialità, la banalizzazione e il pressappochismo imperanti e darsi il tempo della riflessione nonché quello dell'adorazione, nello studio amoroso, che caratterizzano il credente e lo rinsaldano nel suo radicarsi sempre ulteriore.
C'era però un tessuto clericale saldo e compatto. C'erano problemi di altro genere, ma i principi e le verità - trasmesse con fedeltà e nei sacramenti che completavano l'opera della grazia - forgiavano anche una struttura sociale portante, non sfaldata come oggi.
Il discorso è complesso e questo strumento non consente approfondimenti di un certo calibro.
Mi limito comunque a dire che le eresie ci sono sempre state, che anche quelle attuali vengono da lontano e che il fenomeno può essere affrontato essendo ferrati nella fede per riconoscerle e rifiutarle.
Il problema è che non veniamo più confermati (almeno a partire dagli ultimi decenni) nel chiamare gli errori col loro nome e quindi a salvaguardarcene.
Vige ormai un "inclusivismo" che sembra fare della Chiesa un patchwork di cose diverse, che non è più la differenza-ricchezza dei doni dello Spirito, ma un insieme eterogeneo unificato da un termine passepartout come "dialogo" che coinvolge tutti: riformati, non credenti, altre religioni, ma paradossalmente rifiuta la Tradizione...
In tutto questo garbuglio, non contestiamo Bergoglio, ma osserviamo con apprensione la sua 'rappresentazione' del papato che sembra dissolverne l'Autorità insieme ai dogmi rifiutati.
... segue
RispondiEliminaSostanzialmente non facciamo altro che invocare e rivendicare l'uso di questa Autorità per custodire e costruire e non la desistenza dall'Autorità che si trasforma in un autoritarismo che non sa comporre e integrare le differenze che costituiscono ricchezza, ma assimila a sé tutto ciò che non contrasta con una sua visione già precostituita: altro che "libertà nello Spirito"!
Noi abbiamo già confrontato con il Magistero (non con nostre opinioni) la congerie di parole e atti sia pure non ufficiali prodotti fin qui. Paradossalmente, se essi non sembrano scalfire come molti dicono la dottrina - substrato irrinunciabile per mantenere la Via Maestra - de iure sembrano non toccarla (tranne che per i FI) perché non si legifera, ma de facto la oltrepassano e la rinnegano con la prassi ateoretica senza spiegazioni o con spiegazioni sommarie monche, suscettibili di interpretazioni plurime, dagli effetti tuttavia in chiara direzione di una rivoluzione copernicana, che non è auspicabile rinnovamento, ma vera a propria rottura che taglia via le radici.
Chi riesce a ritagliarsi il proprio orticello, perché "tiene famiglia" e forse anche il proprio "Ego", ha deciso di tirarsi fuori dalla mischia. Questa non è più nemmeno una lotta, mi sembra una vera e propria mischia, nella confusione più assurda: la nuova Babele delle idee e dei linguaggi che non riescono più a comunicare e a comunicarsi perché hanno perso l'unico collante e l'unica ragion d'essere: il Logos.
Tant'è che lo stesso Socci, sempre molto "allineato", in un impeto di ragionevolezza, è arrivato a giudicare con allarme le critica di Stefania Falasca su Avvenire che in un eccesso di zelo rivoluzionario ha fatto da cassa di risonanza ad una delle più sferzanti invettive uscite dalla bocca del pontefice: quella sui "rigidi eticisti" sprezzantemente qualificati "specialisti del Logos".
A proposito della Falasca cito Magister:
"...A giudizio di Falasca, l'uso di tali formule da parte del papa "in termini letterari si chiama 'pastiche', che è appunto l’accostamento di parole di diverso livello o di diverso registro con effetti espressionistici. Lo stile 'pastiche' è oggi un tratto tipico della comunicazione del web e del linguaggio postmoderno. Si tratta dunque di associazioni linguistiche inedite nella storia del magistero petrino".
Ovviamente il discorso non può finire qui.
RispondiEliminaScriverò un articolo.
Intanto ho visto che Francesco Colafemmina ha ottenuto, nei commenti sul suo blog, il plauso entusiasta di 'Simon de Cyrène'. Se fossi in lui (in Francesco, intendo dire) comincerei a preoccuparmi seriamente...
RispondiEliminaAmicus, il Cireneo è poi colui che qui
RispondiEliminahttp://pellegrininellaverita.wordpress.com/2013/10/20/ipotesi-sono-i-lefebvriani-monofisiti/
scrive che la FSSPX sarebbero monofisiti (in un'accezione nota solo a lui naturalmente) e protestanti...
Mi vien da dire, cosa non si farebbe talvolta per attirare 1 commento in più nel proprio blog.
OT: ho leto un articolo sul controllo delel finanze vaticana affidate ad un financial advisor che mi sa di molto "grembiulino" e "fratello maggiore". Ne sapete qualcosa ?
RispondiEliminaRosa
@Rosa
RispondiElimina"Riprendiamoci la nostra cultura, la nostra rzionalita' i dogmi e tutto il resto, compreso il XIII secolo. Una qualsiasi cappella del XIII secolo in una qualsiasi zona dell' Europa ispira e fa crescere la FEDE piu' di 100 GMC brasiliane ...
PS: la religiosita' sudamericana e' molto piu" superstizione che fede"
Bisognerà distinguere, ci sono cattolici veri e osservanti...però in linea di massima è così e sono d'accordo con te.
'America Latina è un luogo bellissimo per me, che comunque rimango un vecchio europeo della mitteleuropa, ma è anche un posto assolutamente contraddittorio. Il suo stesso episcopato ha oscillato tra sostenitori di Pinochet e Oscar Romero assassinato dagli squadroni della morte, nelle masse è diffuso il sincretismo, la santeria, il voodoo (proprio in Brasile), poi ci sono i militanti della Revolucion alla Camillo Torres, i teologi della liberazione, Boff ma anche Cardenal.
a quel punto però interviene la Nostra Aetate:
"La CC nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni..."
seguono i "raggi della Verità" e l'auspicio comunque della conversione al Cristo tutto intero.
:)
Josh,
RispondiEliminaverrà mai il giorno quando un Papa dichiarerà UN ENORME ERRORE la Nostra Aetate, che, se non erro, non è un dogma ?
Rosa
PS: è ovvio che tra milioni di Sudamericani ci siano veri cattolici (per es. quelli che a B.Aires si sono strappati i capeli al "nuntio vobis..."), ma ce ne sono milioni semipagani e superstiziosi. Lo dico perchè ne ho conosciuto. Milano è ormai piena di Hispanici.
Rosa
Rosa
intanto ho visto che Francesco Colafemmina ha ottenuto, nei commenti sul suo blog, il plauso entusiasta di 'Simon de Cyrène'
RispondiEliminagià, molto significativo !
ma non avete visto anche i commenti di totale plauso di Pastorelli, come uno che dicesse "finalmente anche tu ti sei messo dalla parte giusta! quella dei tradizionalisti 'equilibrati'(=come me s'intende!) mentre tutti gli altri son da mandare al macero, lefebvristi in primis", questo il succo di certi atteggiamenti, e così si ritrovano ad applaudire la grande svolta SdC e Pastorelli concordi ...tanto per dire come si svelano oggi i cuori di tanta gente nei riguardi della Verità, onorata senza commistioni inquinanti.
E notate la differenza dei suddetti con i commenti chiari e fermi, con il loro severo e garbato dissenso di M. Marchesini che una volta era tutt'uno con Pastorelli?
e che cosa se ne deduce secondo voi, da tante cadute di maschere, in mezzo ai fioccanti sprezzanti strali di tali "equilibristi", pieni di sè, rivolti ai "tradizionalisti tristi o esagerati e integralisti non efficienti ecc. ecc." ?
k
E ci si dimentica di quel "don" che qui scriveva, anch'esso divenuto amico di quel fanatico calunniatore di sdc e compagnia, anch'esso accodato tra i laudatores di colafemmina?
RispondiEliminaQuesto "don" che si spaccia per tradizionalista e "amico" della FSPX.....pure..... non so, spero che la FSPX se ne accorga in tempo e capisca con chi ha a che fare.
Ho letto un suo commento sul blogaccio di quel sdc, nel quale si auspicava una pace liturgica con i luterani....
Mtr.