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venerdì 11 ottobre 2013

padre Calmel. Il solo Soprannaturale che esiste è cristiano e cattolico

Una ventata di aria fresca autentica rintracciata (e integrata) by Letturine (Esistenzialmente periferico). La riaggiorno qui, perché ieri è rimasta sommersa dalla cronaca incalzante:

D’altra parte, il soprannaturale non si può né volatilizzare né modificare: esso è fermo e preciso; ha un volto determinato, una configurazione completa e definitiva: dopo l’Incarnazione del Verbo, dopo la Croce redentrice e la discesa dello Spirito Santo, il solo soprannaturale che esiste è cristiano e cattolico. Esso è reale solo in Christo Jesu et Virgine Maria et Ecclesia Christi. Perciò se ancora si conserva nel proprio animo il punto di vista del Vangelo di Gesù Cristo e dei primi venti Concili, si vede con tutta chiarezza ciò che ricaccia nel niente la chimera dell’unità ecumenica: l’obbligo di piegare il ginocchio davanti al Figlio dell’Uomo, autore e dispensatore sovrano della salvezza, sì, ma unicamente nell’unica Chiesa da Lui fondata.

Oggi che la Chiesa è avvolta dalle nebbie e dai fumi dell’infernale modernismo, confessare la fede nella Chiesa, nei suoi dogmi e nei suoi Sacramenti, consiste nel mantenere intatte le definizioni ed i riti tradizionali, perché questi sono leali e veritieri e non danno adito a nessuna ambiguità. Confessare la fede nella Chiesa di fronte al modernismo, essere contenti di poter soffrire per rendere una bella testimonianza alla Chiesa ovunque tradita, significa vegliare con lei nella sua agonia o vegliare con Gesù, che continua, nella sua Chiesa afflitta e tradita, la sua agonia dell’Orto degli Olivi. Nella misura in cui saremo fedeli nel vegliare, inaccessibili al timore mondano e allo sconforto, sapremo per esperienza che la Santa Chiesa è un mistero di forza soprannaturale e di pace divina.
[...]
Il Signore ha fondato la sua Chiesa non quale istituzione religiosa provvisoria, destinata a trasformarsi poi indefinitamente, ma come la società definitiva di salvezza, costituita una volta per sempre, con i suoi poteri di celebrare il culto della nuova Legge e di trasmettere agli uomini la grazia e la verità; soprattutto con la carità, che scaturisce dalla Croce e dai sette Sacramenti; la carità che arderà nel cuore della Chiesa fino alla Parusìa e per l’eternità.

Troppi dignitari ecclesiastici si sono lasciati andare alla perversione modernista dell’intelligenza; sono giunti a non trovare più mostruosa l’abitudine di affermare nello stesso discorso proposizioni incompatibili, perché considerano l’intelligenza inetta a cogliere il vero. (…)

Chi consente a questa deformazione mentale si vieta di condannare eretici o eresie e non si ritiene legato da nessun dogma: contempla con distacco e benevolenza le tesi più opposte, sforzandosi di valorizzare in ciascuna gli elementi che preparano un avvenire migliore e che si ricollegano più o meno a un sedicente spirito evangelico (in cui il Vangelo è interpretato come il fermento di un avvenire ideale, ma non è accettato come una regola definitiva, fedelmente custodita da una Tradizione divinamente assistita).
(R.T. Calmel O.P., Breve apologia della Chiesa di sempre, Editrice Ichthys 2007). su Radio Spada

10 commenti:

  1. "Mantenere intatti le DEFINIZIONI e i RITI..."dice in questo bel libro,che ho comprato mi pare sul sito della F SPX e ho riletto recentemente(lo consiglio,è consolante), il padre Calmel.Ma allora,non hanno ragione i sacerdoti della Fraternità che sconsigliano la partecipazione al NOM in ogni caso,suggerendo di santificare la festa in altri modi,se non è possibile senza grave disagio assistere alla Messa antica?Il cedimento sul rito non è equiparato infatti a quello dottrinale,su cui ,siamo tutti d'accordo,non si può transigere?

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  2. Riflessione quanto mai necessaria quella del post,
    dal momento che qualcuno affermava che "non esiste un Dio cattolico".

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  3. Cara murmex,
    sul sito della FSSPX ho trovato anche questo articolo sulla S. Messa:
    pagina 10-11:

    http://www.sanpiox.it/public/images/stories/PDF/TC/TC_69.pdf

    A difesa del NO di rilievo c'è Don Cantoni. L'argomentazione dell'articolo del Vagaggini è ripresa da Don Cantoni, che si può considerare l'unico a porre argomentazioni serie sulla S. Messa.

    http://www.opusmariae.it/wp-content/uploads/2012/05/libro_novusordo.pdf

    All'inizio il libro di Don Cantoni mi aveva convinto, ma leggendo altri articoli come quello sopra, sinceramente penso che siano più solidi gli argomenti della FSSPX.

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  4. Dieu n'est pas catholique ?
    Mais alors, le pape, qu'est-ce qu'il est ?

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  5. Cher Raoul,

    Si può fare un'affermazione del genere solo volendo parlare con frasi ad effetto.
    In realtà Bergoglio gioca sull'ambiguità, usando paradossalmente ciò che non è un paradosso. Infatti non lo è per noi che conosciamo che il nostro Dio è cattolico, non solo perché katà-olon, ma in quanto perché per i cattolici è il Vero Dio che è Padre del Signore nostro Gesù Cristo e Padre nostro. E non ce n'è un altro.

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  6. http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350621

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  7. Nell'articolo citato dall'Anonimo delle 10.13 si individua Mons. Lefebvre come "scismatico", ed in quello di Mons. Bux, ad esso collegato si parla addirittura di scisma di Mons. Lefebvre.

    Ma se scisma è la separazione dalla Chiesa e il rifiuto di sottostare al Sovrano Pontefice, tali accuse sono fondate ?
    Credo di no, tanto che nelle S. Messe della FSSPX si prega sempre "una cum Papa nostro".
    Tale comunione è con Pietro.
    (Se invece è Pietro a non voler essere Sovrano, si entra in una problematica ulteriore e se possibile ancor più drammatica)
    Se invece per scisma si intende il non essere in comunione con Simone, allora il discorso è differente, ma occorre non fermarsi a dichiarazioni apodittiche, ma contestualizzare ed indicare perché e per come si sarebbe scismatici, rispetto a chi e per quali motivi, con riferimenti oggettivi ed inoppugnabili e non ideologici e soggettivi.

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  8. ricominciano con la storai dello scisma perche' hanno paura che sempre piu' fedeli si rivolgano all' fsspx, sottraendo risorse economiche alla neochiesa
    rosa

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  9. Anche Introvigne dà degli scismatici a quelli che non si allineano, seppur come "avvertimento": guardate che se continuate a contestare, senza neanche saperlo diventate scismatici....
    ma.....la piena avvertenza ?

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  10. Sandro Magister, qui est pourtant un homme intelligent, est incapable de parler de Mgr Lefebvre sans lui accoler immédiatement l'épithète de « schismatique ».

    Réflexe pavlovien qui affecte souvent les « catholiques libéraux » et qui leur sert à montrer — sans avoir à le démontrer —, q'ils sont bien au-dessus de l'ancien archevêque de Dakar et fondateur d'Écône.

    Chacun a ses prétentions, que voulez-vous ? Il faut s'y résigner.

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