Spigolando su Infinito quotidiano, si trova sempre qualcosa su cui vale la pena soffermarsi. Può trattarsi sia uno dei tanti pensieri di Daniele, o anche della raccolta di una sua citazione come questa che segue: parole che parlano anche al nostro presente, perché esprimono verità di ogni tempo.
Dietrich Von Hildebrand scriveva nel 1969 queste parole. La loro attualità è impressionante.
« Chi nega il peccato originale e la necessità di redenzione del genere umano, annulla il significato della morte di Cristo sulla Croce ed è un falso profeta.
Chi dimentica che la redenzione del mondo attraverso Cristo è la sola fonte di vera felicità e che nulla al mondo può essere paragonato a questo unico fatto glorioso, colui non è più un vero cristiano.
Chi non accetta più la assoluta supremazia del primo comandamento di Cristo – Ama Dio sovra ogni altra cosa – e sostiene invece che l’amore di Dio si esprime solo nell’amore del prossimo, colui è un falso profeta.
Chi non sa più capire che l’anelare ad una intima unione con Cristo e ad una trasformazione in Cristo è il vero significato della nostra vita, colui è un falso profeta.
Chi proclama che ogni morale si risolve in sé stessa, non quindi, principalmente, nel rapporto dell’uomo con Dio, ma nelle cose che concernono il benessere dell’umanità, colui è un falso profeta.
Chi nel torto arrecato al nostro prossimo vede solo il danno a lui causato e non vedere l’offesa a Dio implicita in questo torto, colui è vittima dell’insegnamento di un falso profeta.
Chi non sente più la radicale differenza esistente fra carità ed umanitaria benevolenza, colui è diventato sordo al messaggio di Cristo.
Chi è impressionato e commosso dalle “conquiste cosmiche” e dalla “evoluzione” e dalle speculazioni scientifiche più che non dalla luce della Sacra Umanità di Cristo riflessa in un Santo o dalla vittoria sul mondo che la vita di un Santo rappresenta, colui non è più pervaso da spirito cristiano.
Chi si cura del benessere materiale dell’uomo più che della sua santificazione, colui ha perduto il senso cristiano dell’Universo».
Dal post:
RispondiElimina“Chi è impressionato e commosso dalle “conquiste cosmiche” e dalla “evoluzione” e dalle speculazioni scientifiche più che non dalla luce della Sacra Umanità di Cristo riflessa in un Santo o dalla vittoria sul mondo che la vita di un Santo rappresenta, colui non è più pervaso da spirito cristiano”. (Dietrich Von Hildebrand, 1969)
Stralcio del MESSAGGIO DI PAOLO VI AI COSMONAUTI NEIL ARMSTRONG, EDWIN ALDRIN E MICHAEL COLLINS IN OCCASIONE DELL'IMPRESA LUNARE
21 luglio 1969
“Gloria a Dio. Onore a voi, uomini artefici della grande impresa spaziale! Onore agli uomini responsabili, agli studiosi, agli ideatori, agli organizzatori, agli operatori! Onore a tutti coloro che hanno reso possibile l'audacissimo volo! A voi tutti onore, che vi siete in qualche modo impegnati! Onore a voi, che, seduti dietro i vostri prodigiosi apparecchi, governate, a voi, che notificate al mondo l'opera e l'ora, la quale allarga alle profondità celesti il dominio sapiente e audace dell'uomo.
Onore, saluto e benedizione!”
Dal post:
RispondiElimina“Chi nel torto arrecato al nostro prossimo vede solo il danno a lui causato e non vede l’offesa a Dio implicita in questo torto, colui è vittima dell’insegnamento di un falso profeta” (Dietrich Von Hildebrand, 1969)
Dall’omelia in Santa Marta del 2.9.2013:
“Chi fa chiacchiere, uccide i fratelli. Invidia e pettegolezzi distruggono le comunità
Il primo giorno si parla bene di chi viene da noi, il secondo non tanto, il terzo si incomincia a spettegolare e poi si finisce spellandolo. Quelli che in una comunità fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunità, vogliono uccidere . Noi siamo abituati alle chiacchiere e ai pettegolezzi ma quante volte le nostre comunità e anche la nostra famiglia sono un inferno, dove si gestisce questa criminalità di uccidere il fratello e la sorella con la lingua!”
Dall’omelia durante la Messa celebrata nei Giardini Vaticani per il Corpo della Gendarmeria Pontificia in occasione della Festa del protettore, San Michele Arcangelo, 28.9.2013:
“Il diavolo cerca di creare la guerra interna, una sorta di guerra civile e spirituale. E’ una guerra che non si fa con le armi, che noi conosciamo: si fa con la lingua.
Chiediamo a San Michele che ci aiuti in questa guerra: mai parlare male uno dell’altro, mai aprire le orecchie alle chiacchiere.
Dico così per tutti, anche per me, per tutti. E’ una tentazione che al diavolo piace tanto: quella contro l’unità, quando le insidie vanno proprio contro l’unità”.
RispondiElimina“Chi è impressionato e commosso dalle “conquiste cosmiche” e dalla “evoluzione” e dalle speculazioni scientifiche più che non dalla luce della Sacra Umanità di Cristo riflessa in un Santo o dalla vittoria sul mondo che la vita di un Santo rappresenta, colui non è più pervaso da spirito cristiano”. (Dietrich Von Hildebrand, 1969)
Stralcio del MESSAGGIO [...] IN OCCASIONE DELL'IMPRESA LUNARE
Chissà che beffa, se avessero ragione i complottisti, che dubitano di tale impresa (io non sono tra loro....però...).
Premesso ciò, non disprezziamo questi aspetti. Non sono (per ora) paragonabili all'impresa di Colombo, però se davvero possono aprire nuove vie per l'umanità, è ugualmente da limitati, di fronte a certi progeressi, TANto esaltarli, quanto denigrarli.
@Serafino scrive:
RispondiElimina"se davvero possono aprire nuove vie per l'umanità, è ugualmente da limitati, di fronte a certi progeressi, TANto esaltarli, quanto denigrarli".
Vista l'asserzione citata dal post ("Chi è impressionato e commosso dalle conquiste cosmiche ecc) mi sono limitato solo a riportare UN PASSO tutto di seguito di quel discorso papale in cui a fronte di un "Gloria a Dio" venivano pronunciati ben 6 (SEI) "Onore" (particolarmente enfatici) agli uomini dell'impresa spaziale.
Non mi pare che c'entri alcunchè perciò con quanto hai scritto tu, che tra l'altro è tutta un'altra considerazione e che posso pure appoggiare senza problemi, visto che sono il primo ad usufruire di tutto ciò (in primis in campo sanitario)che rappresenta una conquista scientifica volta al bene dell'uomo, e ovviamente a maggior gloria di Dio. Ma (eccolo qui il puntus) con l'inversione ASSOLUTA dei tributi degli onori e delle glorie rispetto a quanto invece è stato trascritto poc'anzi da quel discorso. Occhio, quindi alla nostra presunta autosufficienza di uomini comunque destinati a vita breve:
"[...]perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella,
uomo debole e di vita breve,
incapace di comprendere la giustizia e le leggi. (Sap 9,5)
"Ogni uomo è come l'erba
e tutta la sua gloria è come un fiore del campo.
Secca l'erba, il fiore appassisce
quando il soffio del Signore spira su di essi"
(Is 40, 6-7)
Lo stesso Gesù ce lo ricorda:
"E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?"
(Mt 6, 27)
...e ci rammenta pure che:
"Senza di me non potete far nulla.
(Gv 15, 5)
Nella risposta a Serafino ovviamente volevo dire punctum (dolens), non puntus...non so se sia possibile correggere. Non sto tanto bene scusatemi
RispondiEliminaMic, l' hai pubblicato a posta dopo le parole all' Angelus di ieri ?
RispondiEliminaperche' , seguendo l' autore, di falsi profeti se ne vedono e ascoltano tanto in giro, specie dal 13 marzo scorso...
rosa
Per Rosa.
RispondiEliminaL'avevo programmato da giorni, proprio pensando a quanto visto e sentito dal 13 marzo...
Poi è rimasto sommerso dalla cronaca di oggi...