Non dovete nascondere il vostro talento o tenere celate le vostre virtù. Desidero laici non irruenti nel parlare né litigiosi, ma persone che conoscano la propria religione, che la pratichino, che sappiano qual è il loro ruolo, che sappiano che cosa hanno e che cosa non hanno, che conoscano il loro credo tanto bene da poterlo diffondere. Desidero laici intelligenti e istruiti (…) Desidero che ampliate le vostre conoscenze, coltiviate la ragione, riflettiate sulla relazione di verità, impariate a vedere le cose così come sono, a capire in che modo la fede e la ragione sono in rapporto fra loro, quali sono le basi e i princìpi del cattolicesimo.
(Beato Card. John Henry Newman) - Fonte: Canone occidentale
Si riflette poco su quanto dobbiamo al cattolicesimo inglese. Sottoposto, da Enrico VIII al 1829 a una feroce persecuzione, con migliaia e migliaia di martiri, e tuttora istituzionalmente disprezzato e discriminato dall' establishment, ha dato frutti meravigliosi: Tommaso Moro, Newman, Chesterton, Belloc, Tolkien. La prima breccia nel muro dell'odio contro la Messa di Sempre si è aperta con il famoso "indulto di Agatha Christie", richiesto e ottenuto dai coriacei cattolici inglesi, che riuscirono a coinvolgere, nella loro petizione, anche anglicani e non cristiani.
RispondiEliminaOggi, pure la Chiesa Cattolica d'Inghilterra soffre dei mali e delle perversioni postconciliari.
Tuttavia, sembra che San Giorgio sia riuscito a minimizzare, per quanto possibile, i danni...
"Desidero che ampliate le vostre conoscenze, coltiviate la ragione, riflettiate sulla relazione di verità, impariate a vedere le cose così come sono, a capire in che modo la fede e la ragione sono in rapporto fra loro, quali sono le basi e i princìpi del cattolicesimo. "
RispondiEliminaIl disastro provocato dallo spirito del "Concilio" è palese, è difficile ignorare la realtà dello scempio dottrinale e liturgico, la crisi della Fede, delle vocazioni, del sacerdozio, l`ignoranza abissale dei cattolici che si sono comunque costruiti una religione fai da te, la caduta vertiginosa della pratica religiosa, tutti elementi che costituiscono una realtà che stride con certi discorsi enfatici e deliranti.
Emozione, sentimento, soggettivismo e relativismo al comando, la ragione dominata dall`emozione, la fede fai da te ignora i concetti elementari della religione cattolica e se ne inventa altri su misura.
Ma tutto va bene Madame la Marquise.
Un esempio, beh è Enzo Bianchi a scrivere, detto questo si potrebbe passare oltre, ma quando è l`OR a pubblicare un suo articolo, bisogna constatare se non ammettere che quella è la vulgata fumosa che circola, leggo:
"...poiché la fedeltà allo spirito del concilio ci insegna che solo a condizione di essere vissuto e narrato sotto il segno della misericordia il cristianesimo saprà essere eloquente; solo una Chiesa che saprà usare misericordia, che sempre preferirà la “medicina della misericordia” alla verga del castigo, che rifuggirà dal nascondersi dietro lo splendore di una verità che abbaglia e ferisce, solo questa Chiesa sarà capace di raccontare i tratti di Gesù suo Signore e di essere così ascoltata dagli uomini. In questo esercizio quotidiano il Vaticano II sta davanti a noi come bussola capace di orientare il cammino della vita cristiana, come «novella Pentecoste» le cui feconde intuizioni attendono ancora di essere pienamente realizzate: sì, quella tracciata dal concilio è davvero la via da percorrere, per giungere a «dilatare gli spazi della carità (...) con chiarezza di pensiero e con grandezza di cuore» (Giovanni XXIII, 21 aprile 1959).""
L'Osservatore Romano, 30 novembre 2013.
spirito del concilio e suoi frutti di ogni specie:
RispondiEliminaguardate questo altare
http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/11/speaking-of-strange-altars.html
degno di un supermarket, e liturgia e dottrina fai-da-te....
ditemi se dobbiamo sentirci vincolati, nel senso di obbediente "comunione ecclesiale" con questa chiesa-lunapark-megamarket di cui Bergoglio è capo visibile ufficiale, e che ci dà ogni giorno simili esempi dell'"uscire da sè" (nel senso comune tradizionale della frase = uscire di senno)