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martedì 7 gennaio 2014

Il 'mobilismo' e da dove nasce la neo-Chiesa 'in movimento' descritta da Padre Lombardi

Il mutamento radicale del cattolicesimo - che ci vede spettatori sgomenti e rischia di coinvolgerci come ignari destinatari di nova (nuovi principi), anziché nove (nuovi approfondimenti) -, ha radici lontane. Esse sono state ben individuate da pensatori come Romano Amerio che, in Iota unum. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX, parla in termini articolati ed esaustivi delle dinamiche e dei loro segnali ben individuati che ce ne rivelano l'inverarsi nell'universo filosofico e culturale per confluire all'interno della Chiesa. Ed è così che riusciamo a spiegarci i cambiamenti epocali che stiamo cercando di decifrare per comprendere ciò che può essere assimilato come cattolico e quindi salvifico e ciò che non può esserlo. Nostro punto di riferimento non alienabile è il Magistero perenne, che ha traghettato la Chiesa in quest'epoca densa di suggestioni e di variazioni, che rischiano di segnare una vera e propria mutazione genetica, introducendo - detto senza mezzi termini - un'altra religione.

È un discorso indubbiamente complesso che non si può esaurire in poche battute. Dovendomi peraltro servire di questo strumento, cercherò di essere il più stringata possibile, ma dovrò svilupparlo in più parti. In questo testo iniziale cerco di definirne alcune coordinate essenziali.

Il mio excursus metterà in luce le variazioni, attingendo al pensiero Ameriano per riconoscere le dottrine soggiacenti attualmente abbracciate, sia allo stato di diluizione popolare - come sta avvenendo attraverso una 'pastorale' fluida e persino mediatica -, sia nelle forme di una serrata azione di gerarchie organizzate, eredi di quei gruppi allora minoritari che impressero al Concilio moti importanti. Così ne parla Amerio:
Essi sono i discepoli del teocosmologismo confusionale e poetico di Teilhard de Chardin: «Je pense que le grand fait religieux actuel est l’éveil d’une Religion nouvelle qui fait, petit à petit, adorer le Monde et qui est indispensable à l’humanité pour qu’elle continue a travailler. Il est donc capital que nous montrions le Christianisme comme capable de diviniser le nisus et l’opus naturels humains»[1] (Journal, p. 220). Il monitorio del Santo Officio contro le dottrine teilhardiane era infatti con Giovanni XXIII caduto in obsolescenza. Persuasi giustamente dell’irreformabilità essenziale della Chiesa, i novatori si propongono di spingere questa Chiesa oltre sé medesima, alla ricerca di un metacristianesimo, per adoperare il termine teilhardiano, perché una religione rinnovata è una nuova religione. Il cristianesimo per non morire dovrebbe attuare una mutazione nel senso genetico e teilhardiano. Ma se per non morire la religione deve andare oltre sé stessa, la formula contiene una contraddizione, perché viene a dire che deve morire per non morire. Ma già nel cattolicismo francese d’anteguerra si manifestarono dottrine di un rivolgimento radicale della Chiesa e il card. Saliège scriveva: «Vi sono stati cambiamenti biologici improvvisi che hanno l’apparire di nuove specie. Non assistiamo forse ora a un genere di cambiamenti che modificherà profondamente la struttura umana, voglio dire la struttura mentale e psicologica dell’uomo? A questa domanda che i filosofi giudicheranno impertinente si potrà rispondere fra cinquecento anni». (Iota unum, pag.76) [Quest'ultimo assunto ci è stato recentemente riproposto da alcuni lettori e vi avevo ampiamente risposto in questo precedente articolo: "Un nodo teologico da sciogliere: homo technologicus e metafisica", del quale richiamo alla vostra attenzione anche la ricca discussione. Ora esso sta assumendo risvolti ancor più complessi anche in relazione alla teoria del genere e relative implicazioni. E occorrerà tornarci sopra per approfondire].
Il mobilismo nella filosofia moderna.

Il mobilismo - mostrato ormai senza mezzi termini da papa Bergoglio come abbiamo constatato nell'intervista di Padre Lombardi - è la mentalità che stima il divenire sopra l’essere, il moto sopra la quiete, l’azione sopra il fine. Esso appartiene all'ordine metafisico ed è correlato a ciò che nell’ordine logico è il pirronismo, cioè il dubbio che provoca la negazione della ragione e l'eliminazione di ogni certezza e verità, con la nascita del discussionismo e lo precede, poiché un vizio della primalità del conoscere implica un vizio della primalità dell’essere. Ora il mobilismo è un carattere della Chiesa postconciliare nella quale, secondo il motto del card. Alfrink, tutto è messo in movimento e non c’è nessuna parte del sistema cattolico che non sia in fase di mutazione: nihil quietum in causa.

Ne troviamo le scaturigini dal pensiero il Amerio. Riprendo il punto essenziale che sintetizzo di seguito.
Alla base del presente smarrimento vi è un attacco alla potenza conoscitiva dell’uomo, e questo attacco rimanda ultimamente alla costituzione metafisica dell’ente e in definitiva alla costituzione metafisica dell’Ente primo, cioè alla divina Monotriade. Lo abbiamo già visto, ma giova qui riproporlo.
Questo attacco alla potenza conoscitiva dell’uomo non investe questa o quella certezza di ragione o di fede, bensì il principio medesimo di ogni certezza, cioè la capacità conoscitiva dell’uomo. Non si tratta più di un fenomeno isolato ed esoterico, peculiarità di qualche scuola filosofica, ma permea la mentalità del secolo e lo stesso pensiero cattolico ne resta irretito. È un fenomeno che attinge una profondità teologica oltre che metafisica, perché attinge la costituzione dell’ente creato e quindi anche quella dell’ente increato del quale il primo è una imitazione analogica.
Come nella divina Monotriade l’amore procede dal Verbo, così nell’anima umana il vissuto procede dal pensato. Se si nega la precessione del pensato al vissuto, della verità alla volontà, si tenta una dislocazione della Monotriade. Se infatti si nega la capacità di cogliere l’essere, l’espansione dello spirito nella primalità dell’amore rimane sconnessa dalla verità perdendo ogni norma e degradando a pura esistenza. Defezionando dall’Idea divina tenuta per irraggiungibile, l’umana vita si riduce a puro mobilismo e cessa di portare i valori del mondo ideale. E il mondo dell’uomo rischia di porsi come un divenire senza sostanza, senza direzione e senza finalità. Infatti la dinamica della vita, se la verità è irraggiungibile, non procede più dall’intelligibile, ma lo precede e addirittura lo produce. Il rifiuto dell’Idea equivale al rifiuto di Dio, perché leva dall’umana vita ogni traccia di valori eterni e indistruttibili. Se la volontà non procede dalla conoscenza, ma da sé stessa si produce e giustifica, il mondo, destituito dalla sua base razionale, diviene insensatezza. La mutazione dell’ordine delle essenze, cioè la dislocazione della divina Monotriade, provoca la «dislocazione» verso l’immanenza e l’antropocentrismo e una conseguente visione dell’uomo mosso più dal sentimento che dal pensiero. Il disordine che ne deriva introduce un concetto di amore, depauperato del Logos, non più riconoscibile nella propria sostanza amorosa perché non sboccia dall'intelletto ma dagli affecta e così inaridisce.

Osserva Amerio:
Il mobilismo è assioma delle organizzazioni internazionali. Il rapporto 1972 dell’UNESCO è intitolato Apprendre à être (Paris 1972), ma être è preso come sinonimo di devenir o se développer. Il fine della pedagogia e della politica è di fare che «lo spirito non si fermi in persuasioni definitive», ma al contrario «divenga estremamente pronto a cambiare». Si afferma conseguentemente «la necessità di educare il pensiero in modo tale che esso sia atteggiato ad ipotizzare una molteplicità di soluzioni», divergenti e non convergenti, e di impedire che lo spirito resti fermo in qualche persuasione definitiva (OR, 10 gennaio 1973). La legge del pensiero non è la verità, cioè la stabilità, ma l’opinione, cioè la fluttuazione continua.
Ma l’UNESCO non vede che qualcuno naturalmente governerà il moto dell’opinione governando l’opinione e che così si apre la via al Leviatan. (Iota unum, pag.334)
Il mobilismo è descritto come uno dei caratteri della civiltà moderna in Gaudium et Spes, 5: «Così il genere umano passa da una nozione piuttosto statica della realtà a una nozione più dinamica ed evolutiva». E nel cap. 42 lo stesso documento, rifacendosi alla rivendicazione di diritti dell’uomo moderno, stima il dinamismo positivo e conforme al Vangelo: «La Chiesa dunque proclama i diritti degli uomini e riconosce e apprezza il dinamismo del nostro tempo che promuove in ogni modo questi diritti». Questa seconda formula riguarda soprattutto il dinamismo sociale,  ma la prima abbraccia la totalità della vita umana e investe la questione dell’ordine morale il quale sembra qui assoggettato alla legge della mobilità, mentre per la religione esso è immobile e partecipe dell’immutabilità divina. Il pensiero del Concilio potrebbe rientrare nella concezione tradizionale secondo la quale tutto è perfezionabile e perfezionando dentro un ordine che prescrive la perfezione ma non si perfeziona, solo se il termine dinamismo equivalesse a perfezionamento; ma appare evidente che quello messo in campo oggi è un dinamismo che manca del legame con un ordine precostituito.

Il primato del divenire porta con sé il primato dell’azione e l’insignificanza del fine: non la conquista, ma il conquistare, non il pervenire, ma il venire ha valore. La sua sistemazione teoretica più completa è la filosofia di Hegel: l’esistente è il diveniente infinitamente volubile nel tempo e il divenire si comunica a Dio, togliendogli gli attributi dell’immutabilità e dell’intemporalità assolute.

Il mobilismo nella Chiesa.

Anche nella Chiesa l’idea che la mutevolezza sia un valore positivo da accogliere è penetrata diffusamente, sopraffacendo l’idea della stabilità e dell’immutabile. E tuttavia il precetto della religione è chiaro: «Stabiles estote et immobiles » (I Cor., 15, 58). Nel suo Bulletin diocésain del 10 ottobre 1967 Mons. Schmitt, vescovo di Metz scriveva: «La mutazione di civiltà che viviamo produce cambiamenti non solo nel nostro comportamento esteriore, ma nella concezione che ci facciamo sia della creazione che della salvezza operata da Gesù Cristo». E il 18 agosto 1976 lo stesso vescovo al microfono di France-Inter dichiarava: «La teologia preconciliare, quella di Trento, è ormai terminata». D’altronde lo stesso Paolo VI, nonostante le energiche dichiarazioni sull’immutabilità della Chiesa, ammetteva che «la Chiesa è entrata nel moto della storia che si evolve e cambia » (OR, 29 settembre 1971).
Il mobilismo che ricerca l’azione per l’azione è l’anima delle grandi perversioni politiche moderne e purtroppo permea gli orientamenti ecclesiali che vedono la funzione della Chiesa nella partecipazione consapevole a tutte le forme di mutamento, a qualunque mutamento e la sua principale funzione la celebrazione del mutamento ed è così che «il compito dell’evangelizzazione diviene quello di mettere in crisi ogni stabilizzazione e assolutizzazione » (OR, 11 settembre 1981).
Maria Guarini
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1. Penso che il grande evento religioso attuale è il risveglio di una nuova Religione che, a poco a poco, fa adorare il Mondo e che è indispensabile all'umanità perché essa continui a farsi. Dunque è essenziale che mostriamo il Cristianesimo come capace di divinizzare i naturali nisus = energie, sforzi (autopoietici) ed opus = opere umani

39 commenti:

  1. Mobilismo anche assiologico: se l'uomo deve seguire la propria idea di bene e di male, non c'è più peccato, come dice Scalfari. Chi è Dio per giudicare?

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  2. ...e visto che si parla di Teilhard de Chardin, come non ricordare l'assurda predica di BXVI nel 2009 a Aosta, in cui Ratzinger elogiava la grande visione cosmico-liturgica del Teilhard??

    "... la funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi ostia vivente, perché il mondo diventi liturgia: che la liturgia non sia una cosa accanto alla realtà del mondo, ma che il mondo stesso diventi ostia vivente, diventi liturgia. E' la grande visione che poi ha avuto anche Teilhard de Chardin: alla fine avremo una vera liturgia cosmica, dove il cosmo diventi ostia vivente. E preghiamo il Signore perché ci aiuti a essere sacerdoti in questo senso...


    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2009/documents/hf_ben-xvi_hom_20090724_vespri-aosta_it.html


    http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/26/Papa_verso_guarigione_riabilita_Darwin_co_8_090726025.shtml

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  3. il secondo link cita tra l'altro cio' che Padre Lombardi ebbe a dire 3 anni fa :

    "Nessuno si sognerebbe di dire oggi nei nostri seminari che Tehilard de Chardin é un autore eterodosso e che non va insegnato ai nuovi sacerdoti..."

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  4. Gli intolleranti vanno trattati con intolleranza, che assaggino la loro medicina!

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  5. cara Mic,
    Buon Anno.
    Non vorrei sembrare terra terra, ma poiche' poche setimane fa mia figlia ha preparato prr l' intterrogazione di Filosofia Platone, ripassando i sofisti e Socrate, mi sembra che siamo ritornati indietro di 2400 anni. Sentendola ripetre e leggere alcuni brani del grande filosofo, mi sono chiesta quanto del suo pensiero sia passato nella teologia cristiana. Se ritornasse in vita oggi, si strapperebbe i capelli.
    Anche Hegel, credo, non sarebbe affatto d' accordo ad essere accosttao ad un Teilhard de Chardine, che con tutto il rispetto, mi sembra un po' una bufala.
    rosa

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  6. Date le ultime notizie che spopolano nella rete, con relative battutacce, non so più nemmeno se sia il caso di parlare di magistero e autorevolezza della cc, o di quel che ne resta, e se abbiamo un papa o cosa.....andare a rivangare il passato serve a niente, l'adesso è assai più contingente e non siamo sull'orlo del baratro, ci siamo dentro fino al collo, spadaro,lombardi ed i tanti pompieri improvvisati pensino a portare fuori quel che si può, l'incendio è devastante, siamo al si salvi chi può e non resta che affidare la propria salvezza dell'anima alla Misericordia divina e pregare, almeno quelli che hanno ancora la percezione dell'anima.Lupus et Agnus..

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  7. Anonimo 15:02,
    L'intolleranza è una medicina se ha per oggetto l'errore, è un veleno se ha per oggetto la verità.
    Inoltre lei non sembra far distinzione tra errore ed erranti.
    Inoltre ancora, saprebbe spiegarci in quale sistema logico e con quale coerenza si colloca l'intolleranza unidirezionale della chiesa della misericordia e della tenerezza?

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  8. E' una Chiesa in movimento, sì: verso il cupio dissolvi nel mondo. Il mondo vuole che tutte le religioni siano la stessa cosa? Eccoci tutti insieme ad Assisi. Vuole che anche chi non crede sia alla pari con chi crede? Siamo d'accordo, l'importante è seguire la propria coscienza. Vuole le nozze gay? Be', mica si vorrà fare un torto ai figli dei gay, poverini! Attendiamo con trepidazione le prossime mosse illuminate.

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  9. in movimento verso il cupio dissolvi del mondo...


    proprio così: se ne parlò qui alcuni mesi fa, fenomeno che si chiama ENTROPIA.

    Ma non era così, non era caduca la Chiesa, con la Messa antica e il suo incipit:

    INTROIBO ad altare Dei,
    ad Deum qui LAETIFICAT IUVENTUTEM MEAM.

    La Liturgia voluta da Cristo Signore, nei secoli celebrata e tramandata, divina e perenne, era (è?) VITA E GIOVINEZZA PERENNE della Chiesa.
    Ma il clero 68-cv2izzato (papi compresi) non l'ha capito, miseri loro!
    e così, assogettata con la riforma la Messa aL PANTA-REI, tutto viene inghiottito da kronos, che divora i suoi figli appena generati, compresa la neo-chiesa nata dal cv2.
    Ma essa, soggiogata dal perenne MUTAMENTO, non è la vera Chiesa, non è quella perenne, fondata da Cristo Signore per essere eternamente giovane, pura e senza macchia come Sposa Santa di Cristo, da presentare al Padre Celeste.

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  10. ora capisco donde ha origine il proliferare dei MOVIMENTI....
    che sono diventati padroni delle parrocchie e delle celebrazioni, con tanti parroci compiacenti anche loro con il mobilismo, tutti in corsa dietro la chimera "aggiornarsi o perire"

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  11. STAT CRUX DUM VOLVITUR ORBIS.
    Altro che mobilismo....

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  12. Certo, solo voi avete la Verità. Gli altri sono tutti in errore... Una verità basata su dogmi, quindi indimostrabile ( è per questo che ci vuole fede, o no?) Questo è fanatismo ed è questo che ha provocato tanti lutti all'umanità. Prima sparite e meglio sarà per tutti.

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  13. Fr. Lombardi should be named the first cardinal prefect of a new vatican congregation: the sacred congregation for daily clarification of the roman pontiff.

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  14. Esempio: Se Pd. Manelli è colpevole e merita di essere bastonato a cagione del "reato" di imporre la Messa Antica, quanto più Paolo VI per imporre la "Messa" Nova?

    la persecuzione dei Frati ai mani di Pd. Volpi meriterà la caduta della intera sistema neo-modernistica

    possano sognare una nuova chiesa, e offrono blandimenti al tyrannide affinchè ottengano un episcopato, ma la verità è che finiranno in perdizione...

    Romano

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  15. "Certo, solo voi avete la Verità. Gli altri sono tutti in errore..."
    - gli altri CHI? m
    per i danni all'umanità vai alla voce "ideologie" (cosa diversa dai dogmi cattolici). m

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  16. trovane un'altra migliore e poi comunicacela, faremo un confronto, che ne dici???
    Ma mi raccomando che vada bene per tutti, dall'embrione all'ultracentenario di tutti i tempi e di tutto il mondo, nessuno escluso insomma! Alrimenti non è verità ma solo un parere arbitrario.

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  18. Caro anonimo delle 17.11,
    sarebbe interessante sapere a quali verità crede lei.
    Solo alla scienza?
    Anche in Dio? Eventualmente quale? O magari crede anche lei alla Rivelazione?
    Ma a proposito, é sicuro che anche nella scienza tutto sia dimostrabile?

    In secondo luogo non pensa che forse alcune verità basilari in questo blog cattolico possano darsi per scontate, senza dover riprendere tutte le volte ad insegnare l'alfabeto a chi non vuole imparare a leggere?

    Comunque la capisco, cosa vuole ancora dire la parola cattolico? Non lo sanno più nemmeno molti pastori...

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  20. RUUNT SAECULA, STAT VERITAS.
    Altro che mobilismo....

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  21. ...e nemica giurata del dogma è la massoneria...

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  22. citazione Amerio07 gennaio, 2014 19:30

    «La celebrazione indiscreta che la Chiesa e la teologia ammodernata fanno dell’amore è una perversione del dogma trinitario perché […] la nostra fede porta che in principio sia il Padre, il Padre genera il Figlio, che è il Verbo, e, dal Padre e dal Figlio, si genera lo Spirito Santo, che è l’amore. L’amore è preceduto dal Verbo, è preceduto dalla conoscenza. Separare l’amore, la carità, dalla verità, non è cattolico».

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  23. Attraverso il blog francese "Benôit et moi"ho letto un articolo di Plinio Corrêa de Oliveira che mi sembra abbastanza "profetico".

    http://circolopliniocorreadeoliveira.blogspot.ch/2013/01/la-rivoluzione-omosessualista.html

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  24. Come farsi del male da soli:

    "Pigiando sull'acceleratore del “Santo e Grande Concilio”, Bartolomeo punta anche a riaffermare il suo ruolo di Primus inter pares tra i Patriarchi ortodossi. Sono decenni che l'Ortodossia si affanna sull'urgenza di dar vita a una grande assise ecclesiale per affrontare i problemi che assillano la presenza ortodossa nel tempo presente. A fianco del Patriarca ecumenico c'è il Metropolita di Pergamo Ioannis Zizioulas, considerato da molti come il più grande teologo cristiano vivente, Zizioulas lancia da tempo l'allarme sui rischi di una “introversione” del mondo ortodosso. Per lui l'Ortodossia ha bisogno di vivere un'esperienza sinodale di ampio respiro, paragonabile a quella che i cattolici hanno avuto con il Concilio Vaticano II, se non vuole rinchiudersi nei ghetti della propria auto-emarginazione. Nel suo libro Ortodossia e Mondo moderno Zizioulas ha scritto che il maggior pericolo per l'Ortodossia, ma anche per tutto il mondo cristiano, “non è l'ateismo, il potere secolare o in genere i suoi vari nemici” ma “ogni fuga dalla realtà storica e la continua ricerca della propria identità solo nel passato”, coltivata in particolare da uomini di Chiesa totalmente definiti da un “autocompiacimento narcisista che porta a sterili contrapposizioni”. Parole che richiamano in maniera singolare gli affondi sui pericoli di una Chiesa “autoreferenziale” più volte proposti da Papa Francesco."

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  25. luisa già ora la maggioranza degli americani non condanna l'omosessualità e secondo sondaggi pew reserch e Gallup il gruppo più tollerante è proprio quello cattolico.Questo per dire che non c'è e non ci sarà nessuno scisma ufficiale, qualsiasi cosa affermi questo o il prossimo papa, ma semplicemente i fedeli si comporteranno come per la contraccezione, in cui non danno nessun peso agli insegnamenti della Chiesa.Il trend è chiaramente questo.
    Dani

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  26. Se è per questo dani quegli stessi sondaggi evidenziano una differenza netta tra cattolici sedicenti ma non praticanti e assidui praticanti. Questi ultimi sono in maggioranza contrari. Ij ogni caso se anche quasi tutti i cattolici approvassero le aberrazioni del matrimonio gaio significherebbe solo che non sono più cattolici senza rendersene conto, il che chiamerebbe in causa gli errori degli ecclesiastici che non hanno richiamato abbastanza la verità. Da notare poi che, ad esempio sull'aborto, la maggioranza degli americani ormai è contraria, l'inversione si è avuta da quando è arrivato un gruppo di vescovi più seri e ortodossi dei precedenti su questo argomento e anche anche in concomitanza del diffondersi dei gruppi pentecostali a scapito delle vecchie denominazioni protestanti che su questo argomento, per fortuna, sono molto determinati. Per ultimo vale ricordare che le eretiche suore americane obamiane sono sempre più vecchie e i loro ordini stanno pian piano estinguendosi. Da tutto ciò, a differenza di quel che pensa lei, si capisce che calare le brache, se può darti simpatia mediatica all'inizio, alla fine si risolve in un totale fallimento, si vedano a proposito le vecchie denominazioni protestanti progressiste ormai in fase di estinzione a vantaggio dei pentecostali. Stia tranquillo che questa fase gay friendly mondiale che contagia anche parte del Mondo cattolico finirà come tutte le opere del maligno, c'è solo da capire quanti danni farà prima di finire. Certo che frasi come "chi sono io per giudicare" fanno più danni di 1000 vendola
    John

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  27. Non ci sarà scisma ma ci sarà, se già non c`è stata e c`è minaccia(= ricatto) di scisma.
    E non solo e tanto per quel che riguarda i temi etici, ma ad esempio per movimenti che se ne vanno per la loro strada da decenni, diffondendosi e moltiplicando i loro numeri, dottrina e liturgia calpestate ma numeri impressionanti e amicizie al posto giusto: o li si accetta come sono o rischiano di separarsi dalla Chiesa... miserabile ricatto perchè quei falsi profeti e cattivi maestri sanno che senza la Chiesa non sono niente, sanno che hanno bisogno della Chiesa, fosse anche per distruggerla dall`interno e costruirne un`altra.
    Gruppi di sacerdoti, ad es. in Svizzera, Germania, Austria e anche Francia, che hanno avuto ampiamente il tempo di farsi i loro affari, sicuri di restare impuniti, oggi firmano petizioni, fanno pressione, la loro moralità è più che improbabile, quel che dicono e fanno è slegato dall`ortodossia teologica e liturgica, Roma esiste per essere contestata, ma pure loro hanno amicizie al posto giusto, da decenni continuano impuniti la loro opera devastatrice: ma se li puniamo, faranno uno scisma e porteranno con loro i fedeli che hanno già ingannato e portato su altre vie, soffochiamo il tutto lasciamoli vivere con amante e famiglia, lasciamoli continuare a pervertire le anime, se no...
    Pensiamo anche a quel che è successo quando Benedetto XVI si è mosso per ricucire lo strappo con la FSSPX, li vedo ancora quei prelati paonazzi e livorosi scaricare il loro odio contro la Fratrnità e minacciare scismi.

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  28. È OT ma solo per segnalare il doppiopesismo dei media. Se avesse riguardato la Chiesa Cattolica (pre 13/3/13) una notiziuola del genere non sarebbe passata sotto tale silenzio totale
    http://www.vice.com/it/read/la-fabbrica-degli-stupri-infantili

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  29. Il fumo di Satana nella Chiesa
    di Mario Palmaro e Riccardo Cascioli
    08-01-2014
    Quella che segue è una cosa un po' insolita, ma essendo l'argomento centrale per la vita della Chiesa e per il nostro lavoro, ve la proponiamo pur sapendo di chiedere un notevole impegno a chi vorrà arrivare fino in fondo. Mario Palmaro, firma ben nota ai lettori de La Nuova BQ, mi ha scritto una lunghissima lettera per esprimere pubblicamente la propria indignazione per la deriva che sta prendendo la Chiesa, soprattutto di fronte all'offensiva omosessualista che sta interessando tutto il mondo. Alla lettera segue una mia risposta, che non vuol chiudere il discorso, ma aprirlo anche ad altri contributi. Palmaro, insieme al suo amico e collega Alessandro Gnocchi, nei mesi scorsi è stato al centro di polemiche per una serie di articoli scritti su Il Foglio, in cui criticava duramente papa Francesco. Lo stesso Papa gli ha poi telefonato a casa per chiedergli notizie della sua salute, avendo saputo che Palmaro è stato colpito da una gravissima malattia. Colgo perciò questa occasione per chiedere a tutti i lettori di pregare per lui.
    ....
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-fumo-di-satana-nella-chiesa-8142.htm
    m

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  30. Caro m,
    grazie della segnalazione.
    Ho commentato e citato alcuni punti chiave nell'articolo che segue.

    Vedo se riesco a ferne un nuovo articolo. Merita perché è emblematico della dicotomia che è presente nella Chiesa.

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  31. John io sono un po' più pessimista di lei. Per come la vedo io i fedeli si dividono in tre gruppi: due più piccoli: quello degli ortodossi e fedeli alla chiesa di sempre e quello, diciamo dei progressisti. In mezzo ampissimo c'è la grande massa dei fedeli di tutti i giorni che non si interessano, per esemplificare al massimo, nè a questo sito nè ai liberali, questo vasto gruppo vive però già uno scisma di fatto, per tiepidezza, comodità, ragioni culturali. Ora che le suore obamiane si estinguano non farà cambiare assolutamente niente,perchè per questi fedeli queste suore non sono mai state assolutamente un riferimento.
    Siamo paradossalmente noi e i liberali che pensiamo che lo siano, ma non è così.
    Dani

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  32. ..La riflessione di Mario Palmaro su la nuovabq la sottoscrivo in pieno.

    precursori?:
    - Gli anglicani tolgono il “peccato” e il “Diavolo” dal Battesimo. «Ma così sembra la benedizione della Fatina buona»

    Niente più “peccato”, niente più “Diavolo”. La Chiesa anglicana aggiorna la liturgia per quanto riguarda il rito del Battesimo e non chiederà più a genitori e padrini di «rifiutare il peccato» e «rinunciare al Diavolo». Secondo l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby (nella foto, ndr) la nuova formula, per ora facoltativa, sarà più facilmente «comprensibile» (?)da tutti e al passo con i tempi. (!!??)

    NIENTE “SOTTOMISSIONE”. La nuova dicitura viene già usata in oltre mille parrocchie in Inghilterra. Così, invece che pentirsi e rinunciare al peccato e al Diavolo, i parenti dovranno «rinunciare al male, a tutte le sue forme e a tutte le sue false promesse». Secondo il nuovo testo, a genitori, padrini e madrine non verrà più chiesto di «sottomettersi a Cristo come Dio» perché «l’idea di sottomissione» oggi è «problematica», soprattutto per le donne. (!?)
    ...
    http://www.tempi.it/gli-anglicani-tolgono-il-peccato-e-il-diavolo-dal-battesimo-ma-cosi-sembra-la-benedizione-della-fatina-buona

    praticamente una farsa. m

    ps quella frase di Amerio credo che un cattolico dovrebbe tenerla sempre ben presente per discernere in questo caos:
    "- Separare l’amore, la carità, dalla verità, non è cattolico -
    La celebrazione indiscreta che la Chiesa e la teologia ammodernata fanno dell’amore è una perversione del dogma trinitario perché […] la nostra fede porta che in principio sia il Padre, il Padre genera il Figlio, che è il Verbo, e, dal Padre e dal Figlio, si genera lo Spirito Santo, che è l’amore. L’amore è preceduto dal Verbo, è preceduto dalla conoscenza".


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  33. La Chiesa di Francesco ce la mobilità del pendolo di un orologio, in ogni testo di lui questo è visibile.

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  34. ...un pendolo, forse ma certo perplessità ne suscita:

    - "Un giorno, amico del Card. Cipriani e del Card. Rodriguez Maradiaga, a parlare di etica aziendale e contro le ideologie del New Age e, un po’ più tardi, amico di Casaldáliga e di Boff, a parlare di lotta di classe e della “ricchezza” che le tecniche orientali possono apportare alla Chiesa"
    http://it.gloria.tv/?media=514959

    - ora, da quanto leggo, sembrerebbe ci sia un maestro, tal padre Ismael Quiles
    http://www.tempi.it/chi-e-padre-ismael-quiles-il-pedagogista-raccomandato-da-papa-francesco#.Us1s87mA3yc

    come si può dedurre anche da qui:
    http://www.psicologiacritica.it/il-clima-culturale-di-papa-francesco/

    nella cui biografia si legge:
    A partir de 1960 viajó a Oriente con el auspicio del Proyecto Mayor Oriente-Occidente de la UNESCO y brindó conferencias en universidades del Japón, India, Taiwán, Filipinas e Indonesia. En 1967 fundó y dirigió la Escuela de Estudios Orientales de la Universidad del Salvador y desde 1973 dirigió el Instituto Latinoamericano de Investigaciones Comparadas Oriente y Occidente (ILICOO).1

    Fue profesor invitado en la universidad de Georgetown, Washington, Estados Unidos (1950-65). En 1952 organizó la Exposición Bibliográfica Internacional de la Filosofía del Siglo XX en Buenos Aires.1

    Fue designado delegado por el gobierno argentino ante la XII Conferencia General de la UNESCO en París. En 1963 fue enviado por las autoridades a estudiar los sistemas educativos de la Unión Soviética, Polonia y Checoslovaquia, y en 1965 participó de la misión de la Comisión Nacional Argentina de la UNESCO enviada a los países hispanoamericanos con el fin de preparar un Coloquio Internacional sobre Estudios Orientales en las Universidades de América Latina
    Considerado ya una autoridad mundial en asuntos orientales y en pensamiento budista, participó del Congreso Internacional de Orientalistas en Tokio (1983), en la Conferencia de la Asociación Internacional de Estudios Budistas en Berkeley, California (1987), en la IX Conferencia de la Asociación Internacional de Estudios Budistas en Taipé, Taiwán (1990), en la X Conferencia de la Asociación Internacional de Estudios Budistas de la UNESCO, en París (1990)....
    El Padre Quiles S.J. sostenía que “Las doctrinas y prácticas yoga, han sido inspiradas por una sincera búsqueda de la realización del hombre, de su liberación, de la conquista de su paz interior y de la unión con el Absoluto, con Dios”.
    http://es.wikipedia.org/wiki/Ismael_Quiles

    ..segue. m

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  35. ...
    El Padre Quiles y el
    En 1960 auspiciado por la UNESCO, viajó por primera vez a Oriente donde cumplió un programa de conferencias en universidades de Japón, India, Taiwan, Filipinas e Indonesia. Ese mismo año se dedicó al estudio del budismo
    durante seis meses en Japón y al estudio del hinduismo en los tres meses que estuvo en India. En 1962, participa como delegado del gobierno argentino en la XII Conferencia General de la UNESCO en París. En 1967 funda la Escuela de Estudios Orientales en la Universidad del Salvador, en 1974 el Curso Superior de Yoga, vinculado a su Escuela como extensión universitaria para preparar instructores.


    non sono un esperto di tecniche orientali ma sulle filosofie di base qualcosa mi è capitato di leggere (come sull'unesco ):

    Yoga, Tantrismo e Meditazione Trascendentale
    http://www.diosalva.net/it/inganni-demonio/yoga-meditazione-trascendentale-cristianesimo-chiesa.php

    Movimenti religiosi "alternativi"
    di matrice orientale
    http://christusveritas.altervista.org/movimenti_alternativi_matrice_orientale.htm
    Noterei anche che santoni come Osho (non il solo) hanno sempre avuto lunghe permanenze negli states (così come dagli states nascono movimenti come i mormoni, i tdg, altra setta è quello degli "episcopali" e lo stesso pentecostalismo nascxe lì...sarà un caso?)

    unesco
    http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=315&forum=42

    ricordo anche questa foto
    http://www.guruom.com.ar/krishananda/bergoglio/bergoglio.htm

    Lo "yoga cristiano" (???) m




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  36. ps magari si deve distinguere buddismo ed induismo dai nuovi "santoni" orientali alla Osho ciò non toglie che a mio parere induismo e buddismo, così intrisi di immanentismo, non abbiamo niente a che fare con il cattolicesimo (molto di più con la new age). m
    e, comunque, sul Dalai Lama:
    http://josephussblog.blogspot.it/2012/06/al-di-la-della-religione.html

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  37. ...
    Lo "yoga gesuita" a Padova

    http://www.corrispondenzaromana.it/lo-yoga-gesuita-a-padova/

    = SINCRETISMO NEW AGE. m
    ps
    http://www.vocidallastrada.com/2011/01/new-age-new-order-lera-dellacquario-e.html
    http://it.wikipedia.org/wiki/Paramahansa_Yogananda

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  38. Leggo in Amerio "nihil quietum in causa". Ora la mia conoscenza di questa lingua m'impedisce la comprensione più piena della locuzione. Nemmeno il web o il vocabolario di Latino mi sono stati di ausilio. Il post è vecchio, ma spero che qualcuno mi risponda (magari è tratto da qualche autore latino che non conosco).

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