La corruzione indotta dalla cultura nichilista sta per percorrere le tappe di un crescente degrado morale conseguente alla corruzione delle anime e delle menti resa possibile dal graduale abbattimento di ogni principio e di ogni confine posti dall'ormai misconosciuta Legge naturale impressa nella creazione e nelle creature da Chi le ha chiamate alla vita, che l'assolutizzazione della ragione ha sostituito come fondamento e sorgente di senso e progettualità finalizzata al Bene. Inizio a parlarne fin da ora perché ci si prepari per tempo ad una mobilitazione tanto pi necessaria quanto le forze dissolutrici vanno facendosi più determinate agendo sulle legislazioni a livello globale. Questo evento interpella direttamente noi italiani. La mobilitazione ha una portata di grande spessore in tutto il mondo.
La settimana scorsa a Washington mezzo milione di persone ha sfidato temperature polari per riunirsi a far sentire la propria voce. Non è mancato in questo caso un tweet del papa: "Mi unisco alla Marcia per la vita a Washington con le mie preghiere. possa Dio aiutarci a rispettare ogni forma di vita, in particolare le più vulnerabili".
La settimana scorsa a Washington mezzo milione di persone ha sfidato temperature polari per riunirsi a far sentire la propria voce. Non è mancato in questo caso un tweet del papa: "Mi unisco alla Marcia per la vita a Washington con le mie preghiere. possa Dio aiutarci a rispettare ogni forma di vita, in particolare le più vulnerabili".
Non possiamo far a meno di citare le parole del card Müller, del quale abbiamo purtroppo sperimentato l'avversione per la tradizione, il quale tuttavia in questa circostanza ha pronunciato parole coraggiose per i tempi, ma soprattutto vere e contenenti orientamenti inequivocabili.
“Poiché Gesù stesso ha solidarizzato con i sofferenti donando loro il suo amore misericordioso, la misericordia sarebbe quindi un segno speciale dell’autentica sequela. Questo è vero, ma è un argomento debole in materia teologico-sacramentaria, anche perché tutto l’ordine sacramentale è esattamente opera della misericordia divina e non può essere revocato richiamandosi allo stesso principio che lo sostiene.
Attraverso quello che oggettivamente suona come un falso richiamo alla misericordia si incorre nel rischio della banalizzazione dell’immagine stessa di Dio, secondo la quale Dio non potrebbe far altro che perdonare. Al mistero di Dio appartengono, oltre alla misericordia, anche la santità e la giustizia; se si nascondono questi attributi di Dio e non si prende sul serio la realtà del peccato, non si può nemmeno mediare alle persone la sua misericordia.
Gesù ha incontrato la donna adultera con grande compassione, ma le ha anche detto: «Va’, e non peccare più» (Giovanni, 8, 11). La misericordia di Dio non è una dispensa dai comandamenti di Dio”.
Per la riflessione comune pubblico, a seguire, nel prossimo articolo, una stupenda lettera di padre Serafino Tognetti. Non mancherò di dare in tempo utile precise indicazioni riguardo ai raduni previsti, perché si possa opportunamente cogliere l'occasione per conoscerci e raccordarci; il che potrà evidentemente essere un efficace preludio di conoscenza reciproca per concretizzare efficacemente tutte le iniziative nelle circostanze che ormai interpellano in maniera ingravescente le nostre coscienze di cattolici non tiepidi né tanto meno indifferenti.
Spero che quest'anno si possa organizzare un pullman da Alessandria, diocesi particolarmente devastata dal modernismo.
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