Il 18 gennaio è cominciata la settimana di preghiera che tradizionalmente si
faceva per il ritorno dei cristiani separati all’unità della Chiesa cattolica.
Mi sembra quindi giusto invitare tutti i cattolici che desiderano un vero
ritorno della Chiesa e di tutti i cristiani alla Tradizione, a vivere questo particolare
momento di preghiera.
Sì, perché l’ecumenismo è oggigiorno più attuale che mai
e non più limitato alle sole confessioni cristiane non cattoliche, ma ahimè,
anche a tanti gruppi e movimenti che pur dicendosi cattolici hanno perso l’unità
sostanziale con quanto la vera Chiesa cattolica professa e deve professare.
Per affrontare nel
modo migliore questa settimana, credo dunque appropriato ricollegarsi con
quanto la Chiesa, fino a tempi recenti, ha sempre detto al riguardo, leggendo e
meditando questa Istruzione del Sant’Uffizio del 1949. Per chi volesse
mi sembra assai utile nella sua semplicità e chiarezza anche questo link.
Se poi si desiderasse fare un confronto con le aspettative ufficiali di quest'anno, si vedano qui
le dichiarazioni del cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. [vedi, nel blog, distinzioni tra vero e falso ecumenismo]
SUPREMA SACRA
CONGREGAZIONE
DEL SANT'UFFIZIO
DEL SANT'UFFIZIO
Istruzione «Ecclesia Catholica»
agli Ordinari diocesani, sul «Movimento ecumenico»
La Chiesa
Cattolica, pur non prendendo parte ai congressi ed alle altre riunioni ecumeniche, tuttavia non
ha mai desistito - come molti documenti pontifici dimostrano - né mai in futuro
desisterà di perseguire con particolare impegno e con assidue preghiere a Dio
ciò che tanto sta a cuore a Cristo Signore, cioè che tutti coloro che credono
in Lui «siano riuniti insieme» (Joh.,
XVII, 23).
Ed infatti
con affetto materno essa abbraccia tutti coloro che tornano a lei come
all'unica vera Chiesa di Cristo; non possono mai essere abbastanza approvati e
promossi tutti gli sforzi e le iniziative che, con il consenso dell'Autorità
Ecclesiastica, sono stati intrapresi e portati a termine nella giusta
istruzione di quanti desiderano convertirsi e nella maggiore formazione di
coloro che ad essa si sono convertiti.
In molte parti del mondo, infatti, sia da molti eventi esterni e per mutazioni
degli animi, sia soprattutto per le comuni preghiere dei fedeli, sotto il
soffio della grazia dello Spirito Santo, nell'animo di molti dissidenti dalla
Chiesa Cattolica è andato crescendo il desiderio di tornare all'unità di tutti
coloro che credono in Cristo Signore. La qual cosa è senza dubbio motivo di
santa letizia nel Signore per tutti i figli della Chiesa, ed insieme invito per
aiutare coloro che cercano sinceramente la verità, invocando con la preghiera
la luce e la forza su di essi.
I tentativi
finora intrapresi da persone e gruppi diversi per la riconciliazione dei
dissidenti cristiani con la Chiesa Cattolica, pur essendo ispirati da ottime
intenzioni, non sempre sono informati a retti principi e, anche se questo
avviene, nondimeno sono scevri dai pericoli, come l'esperienza dimostra.
Per la qual
cosa a questa Suprema Sacra Congregazione, che ha la funzione di conservare
integro e di proteggere il deposito della fede, è parso opportuno ricordare ed
ordinare quanto segue:
1. Poiché la
suddetta riunione
è di pertinenza specialissima della funzione e dell'ufficio della Chiesa, è
necessario che se ne interessino i Vescovi, che «lo Spirito Santo pose al
reggere la Chiesa di Dio» (Act.,
XX, 28). Essi dunque non solo dovranno sorvegliare con diligenza ed efficacia
tutta questa attività, ma anche promuoverla e dirigerla con prudenza, sia per
aiutare coloro che cercano la verità e la vera Chiesa, sia per allontanare dai
fedeli i pericoli che possono facilmente seguire l'attività di questo Movimento.
Per la qual cosa essi dovranno essere continuamente aggiornati su tutto ciò che nelle loro diocesi viene realizzato e promosso per mezzo di detto Movimento. Essi designeranno a tal scopo Sacerdoti idonei che si attengano scrupolosamente alla dottrina ed alle norme prescritte dalla Santa Sede, cioè a quanto nelle Lettere Encicliche Satis cognitum, Mortalium animos e Mystici Corporis Christi riguarda il Movimento ecumenico e che vi facciano riferimento, nei modi e nei tempi stabiliti.
Con cura
particolare controlleranno le pubblicazioni che su questo argomento in
qualsiasi modo siano edite dai cattolici e si adopreranno perché vengano
osservati i sacri canoni «Sulla previa censura dei libri e sulla loro
proibizione» (can. 1384 sgg.). Non ometteranno parimenti di agire allo stesso
modo per quanto concerne le pubblicazioni degli acattolici che su questo
argomento siano destinate all'acquisto, alla lettura o alla vendita da parte
dei cattolici.
Favoriranno
poi diligentemente gli acattolici, che desiderano conoscere la fede cattolica,
in tutto ciò che possa loro essere utile. Designeranno persone ed Uffici che
possano essere di aiuto e consiglio agli acattolici e faranno in modo che chi
si sia già convertito alla fede possa ricorrervi, perché sia istruito con
maggior cura e profondità nella fede cattolica, perché partecipi attivamente
alla vita religiosa, soprattutto per mezzo di riunioni e conferenze, Esercizi
Spirituali ed altre opere di pietà.
2. Per
quanto concerne il modo e il
criterio di procedere in quest'opera, i Vescovi prescriveranno ciò
che si deve fare e ciò che si deve evitare, ed esigeranno che le loro
prescrizioni siano da tutti osservate. Parimenti vigileranno perché, col
pretesto che si dovrebbe dare maggiore considerazione a quanto ci unisce che a
quanto ci separa dagli acattolici, non venga favorito l'indifferentismo, sempre
pericoloso, specialmente presso coloro che sono poco istruiti nelle materie
teologiche e poco praticanti la religione.
Si deve
infatti evitare che, per uno spirito, chiamato oggi «irenico», l'insegnamento
cattolico (si tratti di dogma o di verità connesse col dogma) venga talmente
conformato o accomodato con le dottrine dei dissidenti (e ciò col pretesto
dello studio comparato e per il vano desiderio dell'assimilazione progressiva
delle differenti professioni di fede) che ne abbia a soffrire la purezza della
dottrina cattolica e ne venga oscurato il senso genuino e certo.
Si deve
anche evitare quel modo di esprimersi, da cui hanno origine opinioni false e
speranze fallaci, che non possono mai attuarsi; come per esempio, dicendo che
non deve essere preso in tanta considerazione l'insegnamento dei Romani
Pontefici, contenuto nelle encicliche, sul ritorno dei dissidenti alla Chiesa,
sulla costituzione della Chiesa e sul Corpo Mistico di Cristo, perché non è
tutto di fede, oppure (ancora peggio) perché in materia di dogmi nemmeno la
Chiesa cattolica possiede più la pienezza del Cristo, ma essa può venire
perfezionata dalle altre chiese.
Prenderanno
diligenti precauzioni, e vi insisteranno con fermezza, perché nell'esporre la
storia della Riforma o dei Riformatori, non siano così esagerati i difetti dei
cattolici e invece così dissimulate le colpe dei riformati, oppure messi così
in evidenza gli elementi piuttosto accidentali che a stento si riesca a
scorgere e a sentire ciò che soprattutto è essenziale, cioè la definizione
della fede cattolica.
Infine
cureranno che, per zelo esagerato e falso o per imprudenza ed eccessivo ardore
nell'azione, non si nuoccia invece di servire al fine proposto.
La dottrina
cattolica dovrà dunque essere proposta ed esposta totalmente ed integralmente: non si dovrà affatto passare
sotto silenzio o coprire con parole ambigue ciò che la verità cattolica insegna
sulla vera natura e sui mezzi di giustificazione, sulla costituzione della
Chiesa, sul primato di giurisdizione del Romano Pontefice, sull'unica vera
unione che si compie col ritorno dei dissidenti all'unica vera Chiesa di
Cristo.
Si insegni
loro che essi, ritornando alla Chiesa, nessuna parte del bene che, per grazia
di Dio, è finora nato in loro, ma che col loro ritorno questo bene sarà
piuttosto completato e perfezionato. Non bisogna però parlare di questo
argomento in modo tale che essi abbiano a credere di portare alla Chiesa, col
loro ritorno, un elemento essenziale che ad essa sarebbe mancato fino al
presente.
Queste cose
devono essere dette chiaramente ed apertamente, sia perché essi cercano la
verità, sia perché non si potrà ottenere una vera unione fuori della Chiesa.
[...]
Data a Roma, dal Palazzo del Sant'Officio, il 20 Dicembre 1949
+ Francesco
Card. Marchetti Selvaggiani, Segretario
Alfredo Ottaviani, Assessore.
Istruzioni chiare dettagliate, prescrizioni e divieti.
RispondiEliminaQuanta differenza...
Pensando di cosa sono capaci oggi i nostri "pastori", vengono i bridivi nel leggere frasi come "è necessario che se ne interessino i Vescovi, che lo Spirito Santo pose al reggere la Chiesa di Dio"
RispondiEliminaI fratelli "maggiori"..non commento la foto per decenza
RispondiEliminahttp://pagina-catolica.blogspot.it/2014/01/rabi-francisco-entre-los-suyos.html
Veramente ieri il prete all'omelia ha chiesto di pregare non solo per i cristiani, ma anche per agnostici, atei e persone di altre religioni....questo a casa mia non si chiama, a voler essere pedanti, ecumenismo, ma sincretismo, se sbaglio corrigetemi. Passante per caso2
RispondiEliminaHai ragione RIC.
RispondiEliminaD'altronde sono questi raffronti che ci mostrano che qualcosa deve essere andato storto.
Ma nel contempo ci mostra quali dovrebbero essere le vere preoccupazioni dei nostri pastori e le nostre.
Un criterio insomma che ci guidi nella confusione attuale.
Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani dal 18 al 25 gennaio La
RispondiEliminaSettimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani e' una pia pratica, inizata
nel 1909 dal Padre Paolo Francesco Watson (+1940), protestante convertito.
Le intenzioni, cosi' come erano concepite nello spirito originario e che,(
per quel meno di zero che contano il mio parere e cio' che faccio io) sono
ancora le intenzioni con le quali la vivo e la affronto, sono le seguenti:
PRIMO GIORNO 18 gennaio, Cattedra di San Pietro Pregare per la conversione
di tutti coloro che sono nell'errore. SECONDO GIORNO 19 gennaio, Pregare per
la conversione di tutti gli scismatici TERZO GIORNO 20 gennaio, Apparizione
all'ebreo Ratisbonne. Pregare per la conversione dei Luterani e dei
protestanti d'Europa in genere QUARTO GIORNO 21 gennaio, Sant'Agnese,
Pregare per la conversione degli Anglicani QUINTO GIORNO 22 gennaio, Pregare
per la conversione dei protestanti d'America. SESTO GIORNO 23 gennaio.
Pregare per la conversione dei cattolici non piu' praticanti[e, aggiungo io,
dei cattolici "vaticano/secondisti"]. SETTIMO GIORNO 24 gennaio. Pregare per
la conversione degli Ebrei. OTTAVO ed Ultimo giorno 25 gennaio Conversione
di San Paolo. Pregare per la conversione degli islamici e di tutti i pagani.
Tra le preghiere tradizionalmente approvate per tale pratica, figura la
seguente CORONCINA per l'Unita' Ci si serva di una comune corona del Rosario
Deus, in auditorium intende, Domine ad adiuvandum me festina Gloria Patri
Sui grani del Padre Nostro recitare : "Sacro Cuore di Gesu'. abbiate pieta'
di noi e dei nostri fratelli avvolti nelle tenebre dell'errore". Sui grani
dell'Ave Maria recitare;"Venga, o Signore Gesu', il tuo Regno, nell'unita'
della Chiesa, per mezzo della tua Santa Madre". Si concluda con : Vergine
Immacolata, Voi che per singolare privilegio di grazia foste preservata
dalla colpa originale, guardate pietosa ai nostri fratelli dissidenti, che
sono pure figli vostri. Non pochi di loro, benche' separati, conservano un
qualche culto per Voi. E Voi, generosa qual siete, ricompensateli,
impetrando a loro la grazia della conversione. Vittoriosa qual siete,
dell'infernale serpe, fin dal principio della vostra esistenza, rinnovate,
ora che piu' stringe la necessita', gli antichi tionfi, glorificate il
Figlio vostro, riconducendo le pecorelle smarrite all'unico ovile, sotto la
guida del Pastore universale, e sia vostra gloria, o Vergine sterminatrice
di tutti gli errori, aver riportato cosi' la pace in tutto il mondo
cristiano. Amen. Salve Regina Ut omnes errantes ad unitatem Ecclesiae
revocare et infideles universos ad Evangelii lumen perducere digneris: te
rogamus, Domine, audi nos Regina Sacratissimi Rosarii, ora pro nobis.
Passante per caso2,
RispondiEliminaCerchiamo di non confondere il pregare "per" la conversione di chiunque, e il pregare "con" chiunque. È questo che genera sincretismo e tanto perivolose quanto indebite commistioni.
OT per Rosa e per chi capisce lo spagnolo un giretto su Pagina catolica per vedere il pranzetto kosher del vdr coi suoi migliori amici ; un pensiero un po' tangenziale e molto periferico : non sarebbe molto meglio pregare per l'unità e la conversione dei soli cattolici, perché mi pare che sia più importante viste le derive attuali della cc che mi paiono molto gravi, lo so, un po' malizioso, ma forse servirebbe di più, tanto gli altri ormai contano nulla, parlo dei sedicenti cristiani di ogni risma .Lupus et Agnus.
RispondiEliminaper Lupus et Agnus: è per questo che in un mio posto precedente ho preferito non commentare la foto pazzesca. Neppure il pudore di evitare la pubblicazione di certi immagini..
RispondiEliminaLa " settimana per l`unità dei cristiani" è l`occasione in Francia, in Svizzera, e altrove, per celebrazioni sincretiste, abusi e eresie di ogni tipo.
RispondiEliminaQuest`anno ancora si ripeteranno con l`avallo, e anche all`iniziativa, di chi ormai non è più custode dell`ortodossia liturgica e dottrinale.
Mic, potresti in cristiana sincerità, di essere in comunione con la Chiesa di roma dopo quello che scrivi su Papa Francesco...di quale unità parli ? Forse tu vorresti che il Papa e la Chiesa tutta dica e imponga quello che ti piace a te e ai francescani fi.
RispondiEliminaTi rammento che invece é esattamente il contrario, per unità si intende obbedienza alla Santa Sede, non accuse congetture e calunnie, e mi sembra, e credimi non solo a me che tu ad oggi ne hai fatte anche troppe.
Scusa lo sfogo, Elio.
RispondiEliminaangelus 19.01.2014
"Essere discepoli dell’Agnello significa non vivere come una "cittadella assediata", ma come una città posta sul monte, aperta, accogliente, solidale. Vuol dire non assumere atteggiamenti di chiusura, ma proporre il Vangelo a tutti, testimoniando con la nostra vita che seguire Gesù ci rende più liberi e più gioiosi"
Cultura del dialogo, cultura dell`incontro, preghiere per l`unità, concessioni fatte sempre e solo dai cattolici, apertura all`altro, accoglienza inclusiva, nessun bastone e nessuna dogana per i diversamente credenti e per chi non crede.
RispondiEliminaAccoglienza, dialogo, fratellanza e misericordia per tutti.
Per tutti?
No.
Segnalo questo articlo:
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2014/01/francescani-dellimmacolata-facciamo-il-punto-firmare-o-meno/#more-125222
Caro Elio, se per unità intendiamo semplicemente obbedienza alla Santa Sede, credo sia importante ripassare un attimo il catechismo per vedere su cosa si basa effettivamente il nostro Credo.
RispondiEliminaE tra l'altro, con questa sua interpretazione, credo che il primo a prendere le distanze da lei sia proprio il papa!
Elio, ti sottolineo un paio di cose.
RispondiElimina1. L'unità non siamo noi a farla, ma è nel Signore: è Lui che la crea e la rende feconda tra i "Suoi", che sono coloro che "rimangono" in Lui nella fedeltà, che passa dalla Verità compresa accolta (condivisa e alcune volte difesa come mi capita di fare in quanto necessario in questo tempo) e concretamente realizzata nel quotidiano vivere per poter sfociare nella Carità.
2. Quello che scrivo sul papa non si basa su ciò che piace a me (o ai FI) ma sul Magistero che ho ricevuto e assimilato dalla Roma perenne.
Invece di limitarti ad accusare e trinciare giudizi, prova a leggere con attenzione e con l'intelligenza del cuore alcune pagine e semmai confuta ciò che non ti sembra cattolico, cisì forse ti accorgi che le mie non sono né congetture né calunnie.
3. Troppo comodo sparare a zero con questi proclami senza uno straccio di argomento. Questo sì che è parlare in base a ciò che piace o che non si capisce.
Per l'Anonimo 13:22 che pubblica uno stralcio dell'ultimo Angelus.
RispondiEliminaBen detto.
Si tratta di metterlo in pratica da parte di ognuno di noi, nessuno escluso.
Non è detto che libertà e gioia nonché assenza di chiusure e testimonianza anche in altre sedi non appartengano anche a chi critica o denuncia le storture che vede.
Elio,
RispondiEliminaposso risponderti io?....
sinceramente mi sento in piena comunione con Roma in quanto Chiesa Cattolica donata e guidata da Cristo stesso.
altra cosa e' se chiedi se mi sento di obbedire (e pertanto in comunione) alla gerarchia vatican/secondista che predica una Dottrina non piu' conforme alle Leggi Divine, alla Rivelazione ecc.ecc., allora No, No, No, - io Dio Trinitario, non lo rinnego e non lo tradisco, io prego solo il mio unico e vero Dio, non mi unisco a quella combriccola che insieme a tutte le false combriccole pregano non so' piu' che cosa, dunque con quelli la' non sono piu'in comunione. Siccome la Chiesa di Christo ' Una Santa, devo, - capito? devo (e' un dovere sacrosanto) seguire le Leggi di Dio, e se la Sua gerarchia va' in errore non posso piu' seguirla, pertanto non posso essere piu' in comunione con essa; devo cercare di pregare per convertirla e riportarla all'ovile di Cristo.
Ho risposto alla tua domanda? specialmente in questa settimana di preghiera per l'unita' dei Cristiani.
Noi non diciamo cio' che ci piace, ma cio' che indica, veramente ha indicato per duemila annni la Chiesa Cattolica ed Apostolica Romana; ora indica altre vie - ma ricordati NULLA SALUS EXTRA ECCLESIA - Ecclesia Cattolica et Apostolica Traditio;
la vaticansecondista e' altra cosa.
Basta avere occhi per vedere ed orecchi per ascoltare.
Un’osservazione generale: da un paio di settimane compaiono su questo blog strani interventi, a volta subdoli, a volta meglio strutturati, sempre critici nei confronti dei temi e dei contenuti presi in considerazione. Ogni volta con firme diverse. Sarà una mia sensazione, ma ho l’impressione che dietro a tali firme ci sia sempre la stessa manina. Come diceva Andreotti a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca..
RispondiEliminacaro lupus et agnus, tra la foto, il commento ufficiale dei rabbini, le parole dell' ormai onnipresente skorka, e quel che ho letto e capito su paginacatolica- non ho studiato lo spagnolo, mi arrangio com l' italiano, il latino ed il sardo- ho letteralmente la nausea.
RispondiEliminarosa
Oggi ho avuto un attimo di perplessita'.
RispondiEliminaDunque vado in OT pero' necessito un chiarimento immediato e ho pensato di chiedere a voi che avete una preparazione liturgico-dottrinale sicuramente migliore della mia.
Che significa esattamente che Dio non e' un alambicco?
Grazie
Mauro
Non significa esattamente nulla, Mauro.
RispondiEliminaÈ solo una frase ad effetto, che lascia il tempo che trova, qualunque sia il contesto in cui è stata pronunciata, magari riferita a qualcosa di estemporaneo. Ma ha solo un effetto contundente.
Lo stesso dicasi per le analoghe Dio non è uno spray o Dio non è cattolico.
Se ci si insegnasse piuttosto Chi è e cosa ha fatto fa e farà per noi il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, certamente sarebbe meglio per tutti.
Ricorda mic, ti ho avvisata: Febbraio- Suore dell'Immacolata...
RispondiEliminaCerchiamo di essere precisi :" La parola di Dio non è un alambicco grazie al quale faccio un'altra cosa rispetto a quello che vuol fare Dio, se la trasformo è toppa peggiore del buco" il che è un po' diverso, comunque sempre contorta la frase è....Rosa, sei tu il medico, spiegaci di che si tratta, interpreta tu, io non l'ho capita e non è la prima volta....Lupus et Agnus.
RispondiEliminaDalla Polonia:
RispondiElimina"A pochi giorni dalla vista ad Limina dei vescovi polacchi – che inizierà il primo febbraio – il presidente della Conferenza episcopale monsignor Józef Michalik dice che papa Francesco è un'arma dei nemici della Chiesa. “Con il Papa si combatte oggi in Polonia contro i vescovi: papa Francesco buono, vescovi cattivi, papa Francesco sì, vescovi e Chiesa in Polonia no”, ha esternato il capo dell'episcopato durante la messa per l'Azione cattolica della sua arcidiocesi di Przemyśl nel sud-est del Paese."
Michalik ha aggiunto che uno dei più gravi pericoli di oggi è il gender, al quale i vescovi hanno dedicato la loro recente lettera pastorale a Natale, contestata da alcuni sacerdoti che si erano
addirittura rifiutati di leggerla.
Il secondo pericolo è la stabilità del matrimonio, il terzo l'aborto. Michalik ha avvisato che le attuali difficoltà della Chiesa in Polonia sono “soltanto all'inizio” e bisogna “prepararsi alle ulteriori”.
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/polonia-poland-michalik-31393/
su EX orbe blog, un interessante commento su un manifesto per la settimana di preghiera per l' unita' dei cristiani
RispondiEliminarosa
con l'alambicco trasformi una materia in un'altra diversa, non trasformiamo la parola di Dio.
RispondiEliminaTutto qua
Clara
Quello delle 16:11 più che un avviso sembra una minaccia.
RispondiEliminaVedremo. Pare non ci si debba più meravigliare di nulla.
Mi viene da pensare che "resistenza" (non passiva) si accorda con "pazienza", che se non ricordo male Amerio considera sinonimo di vittoria...
Grazie della segnalazione, Rosa.
RispondiEliminaMolto condivisibile.
http://exorbe.blogspot.it/2014/01/una-imagen-vale-mas-que-mil-palabras.html
Dio benedica i vescovi polacchi, purtroppo hanno ragione, ormai usano le parole del Papa per chiudere la bocca a chi dice la verità, ma ciò è normale? Perché non succedeva ai tempi di Benedetto?
RispondiEliminaJohn
In risposta ad Anonimo 16:11
RispondiEliminaSub tuum praesidium confugimus, Sancta Dei genitrix, nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus nostris, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo gloriosa et benedicta.
Non smettiamo di innalzare all'Auxilium christianorum questa antichisdima invocazione.
Perché Benedetto, piacesse o non piacesse, diceva la verità, lui era il kathecon, tolto lui.....noto minacce più o meno velate in molti siti, preghiera a S. Michele arcangelo ora più che mai....estote parati.
RispondiEliminasi, Lupus et agnus, l' alambicco e' uno strumento da laboratorio che serve per separare sostanzechimicamente diverse in base adiverse loro proprieta' fisiche.
RispondiEliminasai lui e' , pare, un perito chimico, quindi preferisce parlare di cose che conosce invece che citare,che so, Pio ix
Rosa
per chi legge l'inglese, visitate il sito mundabor blogspot
RispondiEliminarosa
Purtroppo le parole del Papa ormai servono ai nemicio della Chiesa .Una volta si diceva:Roma locuta quaestio soluta. Francesco invece meno parla meglio e'.Viviamo tempi tremendi.Paul
RispondiEliminaGrazie Mic, lo supponevo.
RispondiEliminaIn realta' su questo alambicco mi ero costruito tutto un percorso mentale.
Credevo che con Dio non e' un alambicco il Papa intendesse significare ancora una volta l'apertura, il diialogo, il c'e' spazio per tutti in questa Chiesa senza strozzature, insomma la Chiesa e' aperta a chiunque; grandi e piccini, vicini e lontani, jihdaisti e transgender etc etc.
Al che mi sono ricordato che nei Vangeli invece c'e' (c'era?) un alambicco. O meglio la sua figura retorica. Quella che Gesu' indicava come la porta stretta.
E concludevo pensando: che ne e' stato di questa porta? Esiste ancora? E' ora un'uscita di sicurezza?
Eh, potere dei discorsi a braccio.......
Mauro
quanto all'anonimo delle 16:11
RispondiEliminaNon penso una minaccia....piuttosto una conseguenza logica del commissariamento dell'istituto maschile.
E così chiederanno radio, televisione, giornali e riviste con pubblicazioni varie che non seguono l'andazzo relativista e begoglian-conciliare della chiesa cattolica di oggi.
Ecco tutto. Staremo a vedere questo 2014 cosa porterà...
La posta in gioco è alta, la chiesa non può permettersi di avere ancora al suo interno voci fuori dal coro, danno troppo fastidio nella e fuori dalla chiesa.
Frati FI, suore FI, IBP, FSSP, ICRSP....uno dopo l'altro saranno visitati, diagnosticati, curati....e speriamo non guariti.
E la FSSPX? Che si tenga a debita distanza!
Un gruppo di fedeli di Ognissanti scrive a padre Volpi:
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/il-caso-dei-francescani-dellimmacolata-gruppo-di-fedeli-di-ognissanti-scrive-al-commissario-padre-fidenzio-volpi/
Molto OT ma non so se è stato visto da qualcuno, se sì lo terrò per me
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=posrESkEAp0
Ne abbiamo parlato qui
RispondiEliminahttp://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/10/leco-recente-di-fatima-testimonianza.html
Del filmato ho il ricordo particolarissimo delle immagini di chiusura con l'anziano Papa emerito inginocchiato sul pavimento della cappella prima di lasciarla.