"Noi dobbiamo giungere al trionfo dell'idea rivoluzionaria tramite un Papa".
(Istruzione permanente dell'Alta Vendita)
«Questo è Papa Francesco. Se la Chiesa diventerà come lui la pensa e la vuole sarà cambiata un’epoca». Eugenio Scalfari terminava così la celebre intervista rilasciatagli dal Pontefice [1] e sembra che abbia proprio colto nel segno, poiché questo Papa sta effettivamente realizzando una vera e propria rivoluzione.
Essenzialmente non si tratta di una metamorfosi nelle idee, che è stata già compiuta dal concilio e dai papi che lo hanno trasmesso, giacché in questo campo Francesco non sta dicendo appunto nulla di nuovo. La sua è una rivoluzione che si sviluppa soprattutto nella prassi. I princìpi relativisti, cardine della nuova ecclesiologia conciliare, sono spinti sempre con maggior forza dalla teoria alle loro conseguenze pratiche e finiscono per operare una scissione sempre più grande fra la dottrina e la vita dei cattolici.
In questo passaggio sempre più rapido dalle idee ai fatti, Francesco sembra agire con un’arte consumata: una telefonata, un parola lanciata in un certo contesto e un silenzio osservato in un altro, un’intervista, un questionario ben elaborato per interrogare “il popolo di Dio” nel contesto di scristianizzazione attuale per poi utilizzarne le risposte e trarre le prevedibili conseguenze: visto che la Chiesa non è più in sintonia con il popolo cristiano si impongono dei cambiamenti! Tutto questo è ovviamente mediatizzato a dovere, ed ecco che gli ultimi baluardi della stessa legge naturale sono scossi nelle loro fondamenta.
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Il nuovo metro di misura della morale diventa unicamente la coscienza soggettiva[4]. Da una parte si continua a dichiarare di voler conservare intatta la dottrina, ma dall’altra si abbattono nella pratica i princìpi nel considerare le situazioni concrete che permetterebbero di trovare soluzioni morali su misura, a geometria variabile, poiché in definitiva, secondo il nuovo insegnamento, è sufficiente che ognuno agisca secondo coscienza!
Un cocktail esplosivo che è dunque composto spesso non da atti o documenti magistrali, ed è quindi per il fatto stesso al di fuori delle discussioni teologiche sull’assistenza divina di cui dovrebbe beneficiare il Papa, ma proprio per tal motivo ancora più letale.
Questa rivoluzione profonda si opera nel pensiero comune e soprattutto nella mentalità dei cattolici ed ha una portata molto maggiore di una semplice dichiarazione dottrinale, possiede infatti anche il vantaggio di paralizzare la resistenza all’interno della Chiesa poiché si può sempre cercare la “buona interpretazione” al fine di tutto giustificare, come fanno ad arte quei conservatori, imbevuti di spirito liberale, di cui sempre si serve ogni rivoluzione per canalizzare le legittime resistenze all’interno di un sistema.
Una delle prossime tappe in questo percorso saranno le canonizzazioni di Giovanni XXIII, il Papa della svolta epocale del Concilio, e di Giovani Paolo II, colui che ha scomunicato la Tradizione in nome di una nuova concezione evolutiva della stessa.
Con questa cerimonia è indubbiamente il concilio stesso che si vuole canonizzare ed erigere a pietra miliare di una nuova era di “progresso” per la Chiesa, che viene dichiarata, in spregio ad ogni realtà oggettiva, non essere “mai stata tanto bene come oggi”![5]
Un’altra mèta in questo percorso sarà il sinodo di ottobre sulla famiglia. Il teologo di riferimento del pontefice per questo evento sembra essere nientemeno che il Cardinal Kasper, giudicato, fin dai primi giorni del suo pontificato, “un teologo in gamba”[6]. Nella sua recente relazione all’ultimo concistoro[7], considerata dal pontefice “bellissima e profonda”[8], Kasper opera, da vero funambolo, una devastante distinzione fra la dottrina, ancora a parole definita immutabile, e la prassi suscettibile di adattamento alle circostanze, aprendo così la strada al concedere la comunione ai divorziati concubini e scardinando le basi dell’indissolubilità del matrimonio. [9]
Il processo sembra irreversibile e umanamente certamente lo è. Ma la Chiesa è divina e sarà magnifico vedere (in questa vita o in quella futura) come il Signore, che sembrava addormentato, si alzerà dalla barca di Pietro per calmare con una sola parola la tempesta.
In questa attesa quello che ci resta da fare è conservare la fede e trasmetterla. Per questo dobbiamo allontanare dalla mente ogni sentimento di scoraggiamento di fronte ai mali attuali. Non serve a niente lamentarsi sulle rovine che ci circondano. Bisogna certo essere lucidi, ma soprattutto conservare la fede nella Chiesa e fare di tutto per essere quegli “uomini d’arme”, di cui parlava Santa Giovanna d’Arco, tramite i quali Dio darà la vittoria.[10]
Sicuramente il Signore vuole servirsi di ognuno di noi per operare la restaurazione della sua regalità nella società e nella Chiesa. Per questo occorre pazientemente costruire, prima di tutto in noi, il castello interiore, di cui parla Santa Teresa d’Ávila, attraverso una vita di unione a Dio sempre più profonda sulle basi della buona dottrina, della preghiera, degli esercizi spirituali ignaziani, ma soprattutto con una vita sacramentale fondata sulla vera Messa cattolica e non sulla neoliturgia di spirito protestante.
Occorre poi ricostruire, in mezzo allo sfacelo generale, cellule di società cristiana fondata sulla famiglia indissolubile. Dobbiamo inoltre contribuire modestamente, ma con tutte le nostre energie, all’instaurazione del Regno sociale di Nostro Signore tramite la fedeltà al dovere di stato, che va compiuto da cattolici, senza nessuna schizofrenia spirituale dettata dal liberalismo che vorrebbe scindere nell’uomo la vita privata da quella pubblica.
È necessario ricostruire strutture sociali ispirate dalla fede e fondate sulla dottrina immutabile della Chiesa: cappelle, priorati, scuole veramente cattoliche, seminari… È necessario far regnare Nostro Signore nell’ambiente in cui viviamo in maniera sempre più profonda e visibile poiché, non dimentichiamolo, siamo composti di anima e corpo ed è quindi importante che questa volontà di assoggettare tutto al dolce impero di Cristo e dell’Immacolata si concretizzi esternamente con un segno sensibile come un crocifisso, una statua del Sacro Cuore, una medaglia della Madonna, nello stesso modo con cui hanno agito i nostri padri che sono andati a piantare le croci sulle più alte montagne per manifestare così la loro volontà di sottomettere tutto il creato a Nostro Signore Gesù Cristo.
In questa battaglia la Fraternità San Pio X sarà sempre in prima linea, senza nessun compromesso con gli errori e lo spirito del mondo e ognuno potrà sempre contare sull’ausilio dei suoi sacerdoti in quest’opera di ricostruzione, fondata sulla fede in colui che ha detto: «Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo».[11]
don Pierpaolo Maria Petrucci
Superiore del Distretto Italia della Fraternità Sacerdotale San Pio X
Superiore del Distretto Italia della Fraternità Sacerdotale San Pio X
_________________________
[1] Intervista Salfari, su Repubblica
[2] http://www.repubblica.it/esteri/2013/12/17/foto/papa-73846131/1/
[4] Vedere l’intervista a Scalfari sopra citata
[5] Papa Francesco al clero romano, 16-09-2013
[6] 2013-03-17 Radio Vaticana
[7] Relazione dedicata a Il Vangelo della famiglia con cui il cardinale Walter Kasper ha aperto il 20 febbraio i lavori del Concistoro straordinario su questo tema.
[8] http://www.corriere.it/cronache/14_marzo_04/vi-racconto-mio-primo-anno-papa-90f8a1c4-a3eb-11e3-b352-9ec6f8a34ecc.shtml
[9] Leggere a questo proposito l’articolo di Roberto De Mattei, Ciò che Dio ha unito, Il Foglio 1 marzo 2014.
[10] “Gli uomini di arme combatteranno e Dio darà la vittoria” S. Giovanna d’Arco
[11] Gv 16,33
L'articolo è ampiamente condivisibile nell'analisi.
RispondiEliminaMa, ed è questo ciò che mi separa dalla SPX, mi risulta "amaro". Molto amaro.
In sostanza, il nocciolo della "proposta" dell'Articolo consiste nel "Conservare e Trasmettere" la Fede. Il che è di una esemplarità e giustezza indiscutibili.
Ma questo "conservare e trasmettere", cosa contempla in sé? Contempla la costituzione di "fortini arroccati", come sembra trasparire? Siamo davvero arrivati al "si salvi chi può", "ognun per sé e Dio per tutti"?
E la stessa "amarezza" con cui sono stati descritti i neocanonizzati: "il Papa del Concilio (!), e lo "scomunicatore della Tradizione" (!)...
E pensare che si volevano fare passi "innanzi"! Tant'è che Benedetto XVI, togliendo le scomuniche (sapete? Le scomuniche sono tolte!), dichiarò che le Scomuniche colpiscono persone, NON ISTITUZIONI. Che quindi non è la Tradizione ad essere "scomunicata"! E che alla fin fine la "scomunica" ai Vescovi della SPX era da considerare molto "sui generis"...Visto il trattamento della materia nel tempo, che non sto qui a ricordare.
Ebbene, io sono contento che la SPX sarà "in prima linea". Ma a fare cosa? Sarà in prima linea a combattere per preservare se stessa, o sarà in prima linea per combattere a fianco di chi è crivellato di colpi, di chi è in campo nemico senza nemmeno conoscere la direzione dei fendenti? Sarà in prima linea per aiutare a liberare gli schiavi, per mostrare loro la Verità immutabile, per educarli ad Essa, oppure per dare il colpo di grazia, giudicando i "crivellati" alla stessa stregua dei nemici?
Sarà in campo acconsentendo a rischiare la propria incolumità in favore dei crivellati, oppure rimarrà a guardarli affondare?
Queste domande, e le risposte, secondo me danno la misura della gravità della situazione.
Le contraddizioni con cui oggi si sta giocando prima o poi dovranno deflagrare, e allora sarà doloroso ma si farà chiarezza. Non si possono servire due padroni, non si può dire "manteniamo la dottrina e liberalizziamo la prassi", è solo una maldestra foglia di fico per cercare di mascherare una palese contraddizione. Si dovrà dire o "l'antica dottrina non vale più, abbiamo creato una nuova religione", oppure "ci siamo sbagliati, la prassi deve seguire la dottrina".
RispondiEliminadomanda senza esser relativisti ,il concilio vaticano 2 ha portato disastri ?per chi come voi si rifà alla tradizione è infallibile? ,la sede petrina può considerarsi vacante ,si o no?
RispondiEliminavi ringrazio
fabio
>a questo "conservare e trasmettere", cosa contempla in sé? Contempla la costituzione di "fortini arroccati", come sembra trasparire? Siamo davvero arrivati al "si salvi chi può", "ognun per sé e Dio per tutti"?
RispondiEliminaPURTROPPO Sì.
E' ora che se ne prenda e se dia atto, altrimenti si fa la fine dei capponi di Renzo (come è accaduto a FFI, Buon Pastore, etc.).
>
Ebbene, io sono contento che la SPX sarà "in prima linea". Ma a fare cosa? Sarà in prima linea a combattere per preservare se stessa, o sarà in prima linea per combattere a fianco di chi è crivellato di colpi, di chi è in campo nemico senza nemmeno conoscere la direzione dei fendenti? Sarà in prima linea per aiutare a liberare gli schiavi, per mostrare loro la Verità immutabile, per educarli ad Essa, oppure per dare il colpo di grazia, giudicando i "crivellati" alla stessa stregua dei nemici?
IL PRIMO PROSSIMO SIAMO noi stessi ed i nostri cari. Non è lecito sprovvedersi del necessario per fare elemosina. Le porte sono sempre aperte verso tutti. Se i crivellati si vogliono sottrarre dal fuoco, sanno dove andare.
>Sarà in campo acconsentendo a rischiare la propria incolumità in favore dei crivellati, oppure rimarrà a guardarli affondare?
RispondiEliminanel caso PRIBke (pace all'anima sua) non vi sembra che l'ìncolumità la abbiano rischiata abbastanza, anche nel strettamente fisico del termine?
@Stefano 78, non si tratta di "contemplare la costituzione di fortini arroccati" ma di "contemplare la costituzione di fortini IL PIU' POSSIBILE arroccati"
RispondiEliminaNell'arrocco ci ha spinto con forza il Vaticano: si tratta ora di chiudere le porte per sopravvivere. Infatti cio' che salva la SPX e la rende immune (contrariamente ai FI) é il fatto di essre indipendente da Roma non avendo firmato.
La FSSPX è l'unica isituzione della Chiesa Occidentale integra in quanto a dottrina e liturgia.
RispondiEliminaNon è certo perfetta e soffre anch'essa delle conseguenze dello sciagurato scisma con la Chiesa Orientale (romana a tutti gli effetti) causato da prelati e politicanti ambiziosi, che avevano radicalmente mutato la Chiesa del primo millennio. Non sto a ripetere cose già dette (e contestatemi) da Mic.
Il Concilio di Trento aveva cercato di mettere un po' d'ordine nel caos creato dagli stessi uomini di Chiesa dei secoli precedenti ed in parte vi è riuscito. La FSSPX si basa principalmente su questo Concilio e ne difende i principî.
"Chiesa" è dove "si trovano due o tre riuniti" nel nome di N.S.G.C. I Vescovi di Roma degli ultimi 50 anni non possono, per gli errori da loro predicati con le parole ed i fatti essere un punto di riferimento. Ragion per cui, per la salvezza dell'anima, bisogna trovare un "fortino", ove difendersi dal mondo e dai suoi amici. Un tempo, oramai lontano, quasi ogni parrocchia lo era, oggi bisogna fare qualche chilometro in più ...
Penso, che se la FSSPX si imopegnerà a conservare il seme della fede, per usare parole di Guareschi, sta già facendo molto.
RispondiEliminaLa sua presenza è già una indicazione precisa di dove si può trovare l'ortodossia.
C'è però qualcuno che vorrebbe annacquare anche la FSSPX, che vorrebbe che si unisca a delle truppe mercenarie, a dei gruppi di disertori, che si metta a dialogare con coloro che pur portando la divisa amica sono venduti al nemico.
Cosa faresti te Stefano? Con chi andresti a combattere e a vendere false idee? Non sarebbe meglio mantenere la propria salute prima di andare a sciuparla in false battaglie (ecumenismo ecc.) per poi essere colpiti da fuoco amico?
Non è facile realizzare lo stato in cui ci troviamo. Ti capisco, ci siamo passati in molti, ma prima o poi si devono aprire gli occhi per rendersi conto di essere stati profondamente delusi da coloro che ci avrebbero dovuto guidare. Nella speranza attendiamo che costoro si convertano per tornare a confermarci nella fede. Ma nel frattempo non possiamo buttare via il tempo.
domanda senza esser relativisti ,il concilio vaticano 2 ha portato disastri ?per chi come voi si rifà alla tradizione è infallibile? ,la sede petrina può considerarsi vacante ,si o no?
RispondiEliminavi ringrazio
fabio
Probabilmente è un troll, che denota ignoranza e/o malafede e, come tale, andava ignorato. Ma dà l'occasione per puntualizzare.
1. Il Vaticano2 presenta ambiguità applicate nel senso della 'rottura' e ha causato dei guasti, che occorre riparare.
2. L'infallibilità non può certo appartenere a noi, ma a chi ha il munus magisteriale, a condizione che sia esercitato in autentica 'continuità' con le due fonti della Rivelazione: Scrittura e Tradizione.
3. La sede sarebbe vacante se non vi 'sedesse' un papa regolarmente eletto dai cardinali.
Le contraddizioni che egli mostra e che non possiamo eludere lo assimilano, per usare una metafora, al caso di un "medico ubriaco" che sbagliasse nel formulare una prescrizione.
Nessuno gli contesterebbe il suo essere medico né la sua preparazione, che non è messa in discussione dall'errore. Però il 'paziente', pur non mettendone in discussione lo status, si guarda bene dall'assumere la medicina che gli risulterebbe dannosa...
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RispondiEliminaCara mic,
RispondiEliminariguardo all'infallibilità è corretto dire che appartiene a chi ha il munus magisteriale.
Ma un fedele può essere pure infallibile nel riproporre le stesse verità di fede già dichiarate in modo infallibile da chi ha o aveva il munus magisteriale. Ovviamente nel riproporle correttamente e senza interpretazioni fuorvianti.
Credo che spesso questo aspetto sia negletto ed invece è quanto fa grande e indispensabile la Tradizone in questi momenti di confusione.
Ma a fare cosa? Sarà in prima linea a combattere per preservare se stessa, o sarà in prima linea per combattere a fianco di chi è crivellato di colpi, di chi è in campo nemico senza nemmeno conoscere la direzione dei fendenti? Sarà in prima linea per aiutare a liberare gli schiavi, per mostrare loro la Verità immutabile, per educarli ad Essa, oppure per dare il colpo di grazia, giudicando i "crivellati" alla stessa stregua dei nemici?
RispondiEliminaCaro Stefano,
credo che la FSSPX, rimanendo quella che è, non intenda salvare se stessa ma una fedeltà che contribuisce alla salvezza di molte anime perché le porta sulla strada giusta.
I primi "crivellati"sono proprio loro, innanzitutto in quanto misconosciuti da quasi tutto l'Orbe cattolico, sia nel senso di ignorati dai più oppure presentati, da chi li avversa con odio viscerale, come scismatici. Mentre non si sono separati né dalla dottrina né dalla gerarchia, che riconoscono pur criticandone le manifestazioni dissonanti con la Tradizione.
Credo anche che la Fraternità, come del resto tutti noi, non contempli tra i possibili "nemici" le persone ma gli errori.
Credo che già sia in prima linea solo continuando a mostrare la Verità immutabile ed è questa che libera gli schiavi mettendoli in grado e rendendoli capaci di riconoscerLa.
Devo riconoscere che in questo è molto obbediente al Papa attuale, perché non fa "proseliti" ;)
E tuttavia non respinge nessuno che ne chieda aiuto e assistenza.
Il problema è nostro (ed è anche il mio), nel momento in cui non riusciamo ad aderire formalmente a causa della situazione canonica di fatto irregolare.
Forse arriverà un momento in cui non ci resterà altra scelta. Per ora mi vedo su un crinale che si assottiglia sempre di più.
Sarà in campo acconsentendo a rischiare la propria incolumità in favore dei crivellati, oppure rimarrà a guardarli affondare?
Se ti riferisci ai possibili rischi di "normalizzazione", credo che già li corra per le diverse anime che deve governare al suo interno, com'è normale che sia in ogni contesto, e particolarmente in momenti di confusione generalizzata come l'attuale.
Ma un fedele può essere pure infallibile nel riproporre le stesse verità di fede già dichiarate in modo infallibile da chi ha o aveva il munus magisteriale. Ovviamente nel riproporle correttamente e senza interpretazioni fuorvianti.
RispondiEliminaCredo che spesso questo aspetto sia negletto ed invece è quanto fa grande e indispensabile la Tradizone in questi momenti di confusione.
Giustissimo.
Don Camillo spalancò le braccia: "Signore, cos'è questo vento di pazzia? Non è forse che il cerchio sta per chiudersi e il mondo corre verso la sua rapida autodistruzione?"
RispondiElimina"Don Camillo, perché tanto pessimismo? Allora il mio sacrificio sarebbe stato inutile? La mia missione fra gli uomini sarebbe dunque fallita perché la malvagità degli uomini è più forte della bontà di Dio?"
"No, Signore. Io intendevo soltanto dire che oggi la gente crede soltanto in ciò che vede e tocca. Ma esistono cose essenziali che non si vedono e non si toccano: amore, bontà, pietà, onestà, pudore, speranza. E fede. Cose senza le quali non si può vivere. Questa è l'autodistruzione di cui parlavo. L'uomo, mi pare, sta distruggendo tutto il suo patrimonio spirituale. L'unica vera ricchezza che, in migliaia di secoli, aveva accumulato. Un giorno non lontano si ritroverà esattamente come il bruto delle caverne. Le caverne saranno alti grattacieli pieni di macchine meravigliose, ma lo spirito dell'uomo sarà quello del bruto delle caverne. Signore: la gente paventa le armi terrificanti che disintegrano uomini e cose. Ma io credo che soltanto esse potranno ridare all'uomo la sua ricchezza. Perché distruggeranno tutto e l'uomo, liberato dalla schiavitù dei beni terreni cercherà nuovamente Dio. E lo ritroverà e ricostruirà il patrimonio spirituale che oggi sta finendo di distruggere. Signore, se questo è ciò che accadrà, cosa possiamo fare noi?"
Il Cristo sorrise.
"Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l'asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede. Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d'ogni razza, d'ogni estrazione, d'ogni cultura."
Buttiglione e d'Alema. Non posso che concordare. E' la teoria della prassi, o se vogliamo del fatto compiuto, che avanza grazie alla copertura di vertice. Evitando per ora atti eclatanti formali di apostasia essa viene applicata e veicolata a "titolo privato" nei fatti. Anzi, e questa è la novità, addirittura attraverso messaggi mediatici appaltati all'esterno. Il gregge non sa e viene tenuto buono dagli utili idioti interni che assicurano che comunque la dottrina (o le alleanze politiche) non cambieranno per dare il tempo al vertice di concludere il mercato delle vacche. Si confeziona mediaticamente una "domanda" cui misericordiosamente occorrerà dare "risposta". Nel frattempo. per noi allocchi, sono i cattivoni dei media che distorcono il messaggio di un, al messimo un pò ingenuo, santuomo. E' mai possibile credere che ogni telefonata non sia studiata, calcolata e resa pubblica attraverso scoop e finte fughe di notizie che arrivano ai guastatori che servono ad informare che il capo li "copre" mentre vengono filtrate e smorzate come private dove possono creare contraccolpi. Una sera di mezza estate Buttiglione e D'Alema cenarono assieme a Gallipoli. Cosa normale e forse già fatta chissà quante volte nei ristoranti del parlamento. Eppure quella volta era diverso. I due prepararono la cosa con la stampa. Era in preparazione avanzata il governo che da Cervia avrebbe bombardato il Kosovo in favore dei musulmani. Eppure per più di un anno la segreteria "giurò" che quella cena era un atto privato, che non impegnava il partito e che mai lo scudocrociato avrebbe sostenuto un comunista. Serviva prendere tempo per convincere i riottosi, spaventare i fifoni, comperare i sensibili e preparare il fatto compiuto. Il Presidente Bergoglio, proprio perché presidente, conferma in privato un'anima a compiere ciò che oggi è sacrilegio. Cioè fare la comunione in peccato mortale. La cosa viene resa pubblica da quei dispettosi della stampa e secondo l'ineffabile Padre Lombardi ciò non impegnerebbe più di tanto la Chiesa. Domenica un'amica buona cattolica praticante mi dice. come fossa cosa normale, che ha saputo che la Chiesa ha "cambiato la sua posizione sui divorziati". Tutto è compiuto. Domanda. Attesa. Messaggio ai galoppini. Carota agli utili idioti interni. Al prossimo congresso, pardon al sinodo sulla famiglia, un documento fumoso, in cui tutti troveranno un contentino, consentirà, ovviamente solo in casi particolarissimi, ciò che la Chiesa di Cristo ha sempre chiamato sacrilegio.
RispondiEliminaE il governo D'Alema. pardon Kasper, si farà.
Motus in fine velocior.. Sta a vedere che dopo aver visto Piazza S. Pietro sotto shock all'affacciarsi di Bergoglio riusciremo, fra non molto, a vedere la stessa Piazza che ne chiede rumoreggiando le dimissioni da Presidente?
Mi pare è già un gran errore, l'usare la parola "rivoluzione" inveche che "apostasia"...
RispondiEliminaL'errore dei conservatori è che usano una misura di azione fondata sul sentimento di conservazione; una misura che è controllata sempre dalle azione di progressivisti...
Quando i progressivisti vanno giù, i conservatori gli seguano sempre a distanza...
Cosi, purtroppo con tanto gruppi che "promuovano" la Messa Tradizionale, ma lasciano la Chiesa locale e universale andare all'inferno...
Romano
Non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio. Tutti questi consensi trasversali si basano sul niente e finiranno in niente. Bobo
RispondiEliminaSu omosessualità e aborto, la voce del Terzo Mondo
RispondiEliminaPapa Francesco esorta ad aprirsi alle "periferie" del globo. Ma allora non possono essere la Germania o la Francia a stabilire la dottrina e la prassi della Chiesa su matrimonio gay e comunione ai risposati
di Sandro Magister
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350787
m
@Mic.
RispondiEliminaCiò che hai scritto, rispondendomi, in molto è una Speranza. Purtroppo non è riscontrato dalla realtà dei fatti, in troppi casi. E l'utente "Serafino" lo conferma.
Io credo che la SPX, non in modo monolitico, ci mancherebbe, è orientata ad arroccarsi e difendersi, spesso attaccando e poi "tornando al fortino".
Molte delle critiche della SPX, se non tutte, sono assolutamente fondate, pertinenti e giuste. Il problema sta nella "fruibilità" e nella "utilità comune", "Universale", "Cattolica", di tali critiche.
Con gli strumenti attuali, tali critiche rimarranno sconosciute ai più, ostiche e per certi versi poco comprensibili. Con i metodi usati dalla SPX, la comprensibilità diminuisce ancora di più, e il sol fatto che già si trovano in condizione di persecuzione riduce ancora di più la visibilità di argomenti e battaglie sacrosante.
Mi chiedo: è giusto così? E' giusto che la SPX sostanzialmente si chiuda in difesa, accusando i colpi e rispondendo cercando la "stabilità" interna (e spesso non trovandola)?
Alla SPX manca la pastorale TRADIZIONALE UNIVERSALE. Per questo cerca inevitabilmente il consolidamento "soggettivo", e il suo Apostolato non raggiunge l'ecumene. Mi chiedo: è giusto? La mia è una domanda.
In sostanza la "divisione" esistente tra i fedeli Tradizionali, consiste proprio in questa diversità "metodologica", che sovente nasconde "trappole" pericolose. Tipo la "normalizzazione" per chi cerca il "dialogo" con la Gerarchia, e l'irrigidimento del muro-contro-muro per chi rifiuta ogni dialogo e si pone "contro", come la SPX.
Quale dei due metodi potrebbe essere considerato quello giusto? Chiaramente il rischio della "normlaizzazione" è insisto nella volontà stessa di diffondere la Tradizione "dall'interno". Come si può solo pensare di poterlo fare "indisturbati", quando abbiamo sotto gli occhi il disastro imperante? Ma, mi chiedo, basta per rinunciare? Basta per considerare i fedeli tutti (o quasi tutti), alla stregua del "nemico"? E non si parla di "errori", ma di persone! Perché se lascio una persona nell'errore, chi ci rimette? L'errore o la persona? La differenza "sottile" qui non è possibile farla.
«Il fumo di Satana è entrato, da qualche fessura, nel Tempio santo di Dio. Si nasconde, dissimula, seduce, possiede, divide, calunnia… Ma è lui – sempre lui – il principe delle tenebre, il serafino decaduto, la causa prima e ultima del male del mondo. Sociologismo, psicologismo, marxismo, hanno stemperato il male; lo hanno disciolto nelle infinite responsabilità di una società imperfetta e ingiusta. Hanno declassato le inquietudini, i dubbi, gli affanni degli uomini a problemi relazionali, incomprensioni genitoriali, frustrazioni sociali; hanno aspirato l’anima dal mondo, e il mondo si è trasformato in un enorme meccano mosso solo dalla legge di causa ed effetto. Questa società è incapace di capire che il male non è un accidente sulla via del progresso e del benessere. Il male è fin dall’inizio del mondo, è principio che attraversa la storia, è il nemico che contrasta il progetto provvidenziale di Dio. L’unica salvezza allora è ritrovare il giusto baricentro: ricollocare Dio al centro del mondo, là dove ora, con stoltezza, si è posto l’uomo. La Chiesa è sposa di Cristo, ma anche figlia del tempo e, come tale, soggetta alle insidie» (Papa Paolo VI, 29 giugno 1972).
RispondiEliminahttp://www.papalepapale.com/strega/?p=2351
m
Ebbene, ecco il male.
RispondiEliminaPerché in questo blog non si fa mai il minimo accenno all'Istituto di Cristo Re e Sommo Sacerdote? Insomma Gricigliano.......
RispondiElimina@Viandante
RispondiEliminaCosa faresti te Stefano?
Caro Viandante. Cosa farei l'ho detto a più riprese anche su queste pagine, spesso prendendomi la mia dose di attacchi pregiudiziali, e spesso non ricevendo risposta (come nelle mie proposte, fatte alcuni post fa).
Lo sto già facendo. Per la mia parte, che è quella di un semplice Fedele Tradizionale... senza nessuna possibilità decisionale, e senza nessuna possibilità nella guida e nel condizionamento diretto della realtà in cui mi trovo.
Molte volte sono stato "tentato" si "rifugiarmi per conto mio"...La Trinità...Via Urbana... Che cosa ci vuole? Veramente nulla. Cosa ci vuole a rifugiarsi lì, trovare "ristoro" per la propria spiritualità? Sono particolarmente "graziato", perché sono di Roma e vivo a Roma. Dunque, ho questa possibilità relativamente "semplice" da "sfruttare".
Invece cosa sto facendo ora? Beh...sono un "randagio". Il "randagismo cattolico" è una categoria che dovrebbe essere "analizzata" meglio :)
Sostanzialmente ho "scelto" una "parrocchia" da frequentare nei "paraggi" di dove abito, per ovvi motivi di "fruibilità immediata". Una "parrocchia sostenibile", ovvero non disastrata all'estremo. Poi frequento, con la mia famiglia, quando possibile, la Trinità (non mi ci trovo vicino, nemmeno vicino a Via Urbana...). In questa Parrocchia "vicino casa mia", ho "aperto una breccia" con un Sacerdote, che poi ho scoperto essere "Traditional-Friendly" ^__^. Con questo Sacerdote sto cercando di chiedere (pian piano) una possibile "pastorale tradizionale" in Parrocchia, tenendo conto che lui sta tenendo nascosto,per ora, al Parroco la sua "inclinazione"... Nel frattempo mi sto COMPORTANDO come Fedele Tradizionale in Parrocchia, dalle cose più minute alle cose più grandi (gli esempi sono facilmente deducibili). Nel gruppo di preghiera che frequento, i fedeli sono TUTTI IGNARI di cosa sia la Tradizione Vera... In questo stesso gruppo mi trovo ho subito grandissimi problemi per il mio essere e comportarmi da Fedele Tradizionale. Ma sto andando avanti, sperando di aver il supporto aperto del Sacerdote di cui sopra per cercare una "via" da instaurare. E tale via sarà piena di difficoltà e di persecuzioni, a cominciare dai vicini, per arrivare ai "piani più alti".
Il discorso sarebbe mooolto lungo, e magari lo potrà fare se vi andrà..
Viandante, domando a te: sto sbagliando? E: come è "etichettato" uno come me?
..ovviamente il metodo che sto cercando di attuare è: affermare la Tradizione nella Parrocchia in cui mi trovo, nei limiti che sono propri al mio stato. E farlo a piccoli passi, per arrivare magari pure all'approfondimento critico dei temi trattati nel libro IUXTA MODUM del Padre Lanzetta, ad esempio... Ma, ovviamente, questa è la SPERANZA. Da fedele "semplice", quale sono, non posso fare di più che SPERARE e operare NEI LIMITI che mi sono consentiti... O no?
RispondiEliminaPapa Francesco esorta ad aprirsi alle "periferie" del globo. Ma allora non possono essere la Germania o la Francia a stabilire la dottrina e la prassi della Chiesa su matrimonio gay e comunione ai risposati
RispondiEliminadi Sandro Magister
La dottrina e la prassi della Chiesa NON POSSONO essere stabilite né da Germania o Francia e neppure dalle Periferie, geografiche o di qualunque altro genere, ma dalla "Roma perenne" e dal suo Pontefice.
il guaio è che nel frattempo, sempre restando a Magister, intanto la "Roma perenne", o meglio quella transeunte, promuove studiosi di...mistica che per combinazione non credono nemmeno alla Risurrezione
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/05/05/nuova-firma-nobile-su-losservatore-romano-ma-e-di-uno-che-non-crede-nella-risurrezione/
Perché in questo blog non si fa mai il minimo accenno all'Istituto di Cristo Re e Sommo Sacerdote? Insomma Gricigliano.......
RispondiEliminaPerché nessuno ce ne parla. Personalmente non lo conosco. Una delle tante realtà ecclesiali tradizionali che forse sono defilate.
Ho avuto solo un contatto personale con chi era coinvolto nel "caso di "Gesù e Maria", quando la nostra azione un po' "di fronda" si è rivelata efficace per il mantenimento di quella Messa, già cancellata dal rettore con la connivenza di Vallini (e forse anche di qualche "fuoco amico").
Ebbene, ho subito un cocente rimprovero da parte di quel sacerdote, proprio per il mio atteggiamento non passivo, che peraltro era rispettoso pur nella fermezza, e che era da lui considerato poco rispettoso nei confronti dei superiori che lo stavano impallinando...
Non so se questo possa far testo.
"Ebbene, ho subito un cocente rimprovero da parte di quel sacerdote, proprio per il mio atteggiamento non passivo, che peraltro era rispettoso pur nella fermezza, e che era da lui considerato poco rispettoso nei confronti dei superiori che lo stavano impallinando..."
RispondiEliminaMic,
ho l'impressione che voi laici coraggiosi fate comodo quando c'è da dire ciò che nessuno ha il coraggio di dire, salvo poi a buttarvi a mare di fronte all'autorità quando non si può andare fino in fondo.
Non ha fatto la stessa cosa hanno un sacerdote che ora è tornato a scrivere qui?
mic ha detto:
RispondiEliminaLaici al posto dei pastori.
Vanno bene come consulenti, non come responsabili...
segnalo:
http://www.chiesadimilano.it/chisiamo/struttura-persone/2.1293/servizio-per-la-famiglia
Caro Josh 12.20: ho visto il suo link sul Festival delle religioni, leggendo su L'Espresso le deliranti affermazioni di Marco Vannini (sono delle sue parti, e quindi conosco bene i tipi come lui): per fortuna che a Firenze ci sono (o meglio c'erano) anche i Francescani dell'Immacolata. Ma il bello è che, mentre questi ultimi sono stati silenziati (gente dello spessore di Padre Lanzetta) a questo tipo qui si da spazio sull'Osservatore Romano. E proprio un piano diabolico di autodemolizione della Chiesa Cattolica, mediante il cavallo di Troia dei modernisti (VdR in testa, e poi coloro che lo hanno messo lì). Meno male che "il Signore aveva altri progetti", per usare le parole ella Beata Katerina Emmerick, e quindi prima o poi questo scempio della Verità tutta intera (patrimonio della Chiesa Cattolica) avrà termine. Vieni, Signore Gesù, libera nos a malo, Domine.
RispondiEliminacaro Cattolico, tutto vero, e i segni non sono buoni.
RispondiEliminaPreghiamo, perchè è sempre un'arma potente.
Scrivo da Bologna ma conosco abbastanza bene Firenze, a periodi ci ho passato molti mesi dell'anno.
@Anacleto
RispondiElimina"La FSSPX è l'unica istituzione della Chiesa Occidentale integra in quanto a dottrina e liturgia.
Non è certo perfetta e soffre anch'essa delle conseguenze dello sciagurato scisma con la Chiesa Orientale"
Concordo pienamente:
La Chiesa Orientale, detta impropriamente Ortodossa, ha almeno un Sacramento in meno rispetto a noi.
La FFSPX ne avrà sempre 7.
La Chiesa di Bergoglio a ottobre probabilmente dovrà rivedere il suo conteggio.
Operazione troppo difficile per certi geni della teologia.
Marius
Papa Bergoglio, un elettrone libero?
RispondiEliminaÈ quel che si domanda padre Longenecker:
Qui la traduzione francese:
http://benoit-et-moi.fr/2014-I/actualites/franois-un-electron-libre.html
Qui l`originale:
http://www.patheos.com/blogs/standingonmyhead/2014/05/is-pope-francis-a-loose-cannnon.html
A Stefano78 benvenuto nel nostro mondo randagio, cominciamo ad essere in parecchi....io penso che le scenografie delle uscite del vdr siano studiate fin nei minimi particolari, altro che spontaneità, tutto al micron, adesso ci sono anche i papal cartoons.....vedere per credere, oltre al proliferare di murales di superpope un po' ovunque, dopo aver sentito eresie di ogni genere artate o vere al 100% mi viene spontaneo chiedermi/vi ma a che serve Osservatore romano giornale costosissimo e che nessuno legge, se già c'è Repubblica che racconta per filo e per segno ogni sos/respiro del vdr e lo regalano pure in scuole, ospedali ed altro, ché tutti lo possono leggere? Oggi ho visto che giuravano le nuove guardie svizzere, sono lì per fare le foto coi turisti????Come i giardini di Castelgandolfo......ho visto barbapapa vestito da papa, con tanto di mozzetta e scarpe rosse......altro che il Mistero buffo(/ne) di Fo. Lupus et Agnus
RispondiEliminaPenso che vivere come si crede, posto che questo è il modo naturalmente umano di aderire alla realtà in quanto il suo contrario ci porta verso il nulla, debba come scrive Don Pierpaolo, espletarsi nello stato in cui ciascuno si trova: famiglia, lavoro, ogni ambito in cui la Provvidenza ci dà di stare. Tale condotta serve già da testimonianza per il nostro prossimo "più prossimo" che a sua volta può poi trasmettere ciò che vede, sente, coglie e così in una trasmissione oltre che temporale anche spaziale della Fede vissuta.
RispondiEliminaDetto questo, il che è tradizionalmente insegnato e perciò vero, giusto, bello, però c'è il problema di come e dove ricorrere ai mezzi senza dei quali la nostra volontà non sufficit: S.Messa, Sacramenti, dottrina, direzione spirituale.
Se i mezzi sono "inadeguati" possiamo appoggiarci fino a che vogliamo al nostro volontarismo ma alla fin fine "invano si affaticano i costruttori".
La S. Messa riformata è adeguata ?
la dottrina insegnata oggidì comunemente nelle parrocchie (leggi: qualsiasi riferimento pre-1962 è bandito, fatti salvi alcuni rimandi di tanto in tanto alla "Rerum Novarum" ma giusto per leggerla con lenti deformanti, riempiendosi la bocca parlando di "dottrina sociale della Chiesa") è adeguata ?
la direzione spirituale che si può avere dal nostro parroco o da quello vicino (posto che accettino di far da guide spirituali) è adeguata ?
(adeguata allo scopo: conoscere, amare e servire Dio).
Se con questi mezzi si sono avuti e si continuano ad avere i frutti che si vedono attorno a noi, logica vuole che l'adeguatezza sopra ricercata è per lo meno discutibile, a meno che si pensi che gli effetti non abbiano una causa o che si sappia spiegare e dimostrare che la causa sta altrove.
Se viene messa in pericolo la mia formazione e prima ancora il deposito di verità di Fede su cui questa si basa e che mi è stato trasmesso e che ho accumulato con fatica, allora poi anche il mio vivere tradizionalmente sarà in pericolo.
Quindi bisogna, è necessario, rivolgersi a chi può e vuole dare questi mezzi di santificazione.
Se trovo un limite alla SPX è unicamente di ordine geografico (almeno in Italia), ma mi rendo conto che ciò è dovuto a difficoltà contingenti in primis, penso, non ha tanti preti quanti necessiterebbero, per questo, oltre ad elevare preghiere al Signore perché mandi "operai nella sua messe", sarebbero auspicabili "gemellaggi" con preti non della Fraternità ma con lo stesso identico obiettivo di combattere per Cristo Re, perché oltre che nei priorati e nelle cappelle la azione pastorale Tradizionale si diffonda sempre più capillarmente andando ad incontrare sempre più fedeli perché dappertutto c'è veramente terra bruciata e macerie.
Cara Mic.
RispondiEliminaEvidentemente i miei commenti sono censurabili, perché non corrispondono al Vs. modo di pensare.
Se continuate a rimestare nel solito crogiolo, forse sarete contenti, ma non approdate a nulla.
Fra l'altro sono amico di vecchia data della FSSPX ed ho un ottimo rapporto con i loro superiori fin dai tempi di Monsignore e mi pare che il mio intervento sia stato solo di lode per loro. Questo non impedisce la discussione sulla storia della Chiesa, anche se poco piacevole.
Saluti.
il mondo, noi , abbiamo bisogno della Chiesa di Cristo, non della Chiesa di questo o quel papa.
RispondiElimina@Stefano
RispondiEliminaCome etichettare uno come te? Uno come te lo rispetto ma non lo etichetto, è un modo di fare che non amo quello di etichettare le persone.
Sbagli? Non lo so, come posso giudicarti. Vedo che ti impegni e mi sembri sincero.
La domanda piuttosto potrebbe essere: posso fare meglio?
Sai, ho famiglia anch'io e prima di pensare a convertire gli altri, penso a convertire me stesso e ad istruire ed educare cattolicamente la mia famiglia. "Mia" nel senso che mi devo sentire responsabile in prima persona, come capofamiglia, del loro benessere materiale e spirituale. Per questo cerco di evitare i compromessi, che spesso (o quasi sempre) sono diseducativi.
Evitare i compromessi vuol dire per me:
- Messa tridentina solenne la domenica
- dottrina col parroco due volte al mese circa
- preghiere e rosario quotidiano in famiglia
-letture o video edificanti
Come vedi niente di straordinario. Mi si potrebbe obiettare che non tutti hanno la possibilità della Messa tridentina e della dottrina. Concordo e proprio per questo credo che ognuno debba cercare il massimo possibile e non l'impossibile. Tengo però a far notare che senza sacrifici non si ha niente (neanche io abito vicino alla chiesa e km se ne macinano...).
La tua situazione quindi la puoi valutarla esattamente solo tu. Però considera che è importante poter condividere con altri la propria fede e questo vale specialmente per i giovani e i bambini. E per "fede" non intendo un generico "essere cattolici" con il quale si definiscono praticamente quasi tutti.
Ho avuto la possibilità di conoscere delle famiglie d'oltralpe legate alla FSSPX e ti dirò che per me, che comunque già sapevo qualcosa della Tradizione, è stata una scoperta sorprendente e inimmaginabile. Se ti interessasse ti posso raccontare molto più in privato, qui non penso interessi a molti.
Per questo non amo coloro che parlano della FSSPX senza conoscere personalmente e concretamente certe realtà.
Dico ad Anacleto che non ho censurato un bel nulla. Quanto alla storia della Chiesa, penso che alla fine ognuno tende a vedere ciò che tira più acqua al suo mulino. Ma esiste anche un discernimento più profondo.
RispondiEliminae a Viandante che trovo nel suo intervento lo stile comunicativo e di partecipazione ideale.
A partire dal contenuto, s'intende :)
Stefano 78 parla di crivellati e si dimentica che da sempre i più crivellati sono stati appunto quelli della FSSPX, crivellati non solo dai modernisti, ma anche da quelli che si definiscono tradizionalisti. La FSSPX la definirei come un salvagente, dove tutti possono aggrapparsi, se non ci fosse la FSSPX dificilmente il buon pastore, quelli della S.Pietro avrebbero vita lunga, farebbero tutti la fine dei FFI, ma il solo poter dire, o pensare che mal che vada uno molla tutto e scappa alla FSSPX tiene un po' buonini i moderrnisti avvelenati contro la tradizione. Diciamo che la FSSPX da un'opportunità in più, mal che vada, se la persecuzione si fa ancora più dura, la FSSPX è li con le porte aperte. Diciamo che è in una posizione scomoda per gli avversari della tradizione, perchè non possono metterci le grinfie sopra, quasi ci riuscivano, ma il Buon Dio ha provveduto. Sinceramente nonostante le batoste, i tradimenti, le ingiurie, le porte sbattute in faccia io vedo serenità nei sacerdoti della FSSPX( anche stanchezza per i Km che fanno, per carità), cosa che non vedo in molti sacerdoti o frati che per paura di disobbedire a non si sa che o chi, non hanno ancora deciso dove stare, che messa dire, cosa insegnare, come vivere. Il nostro dovere è di salvarci l'anima e aiutare gli altri a salvarsela, dunque i fortini sono utili, magari averne ovunque con qualche buona scuola, questo non è chiudersi è difendersi e all'occorenza difendere anche gli altri. Chiudersi non va bene, ma nemmeno mettersi a rischio, perchè è più facile cadere che rimanere forti e dritti, non crediamoci tanto forti da metterci nel rischio di farci inoculare veleno, non siamo forti e a volte è meglio darsela a gambe difronte a certi ambienti, perchè spesso chi crede di riuscire a convertire i modernisti si ritrova modernista lui stesso senza accorgersene.
RispondiEliminaSu vaticaninsider: Paolo VI presto beato.
RispondiEliminaChiudersi non va bene, ma nemmeno mettersi a rischio, perchè è più facile cadere che rimanere forti e dritti, non crediamoci tanto forti da metterci nel rischio di farci inoculare veleno, non siamo forti e a volte è meglio darsela a gambe difronte a certi ambienti, perchè spesso chi crede di riuscire a convertire i modernisti si ritrova modernista lui stesso senza accorgersene.
RispondiEliminaBen detto!
La Chiesa di Roma corre (da tempo) il pericolo di uno scisma
RispondiEliminahttp://www.ilcrivello.altervista.org/austria_preti_disobbedienti_2011.htm
http://www.ilcrivello.altervista.org/dimissioni_papa_2013.htm
Come si definisce un intervento non pubblicato?
RispondiEliminaCapisco: eliminato.
Chiedo scusa.
Ho scritto qualche commento sul blog diversi mesi fa (a novembre, se non sbaglio) e Mic aveva avuto la gentilezza di rispondermi (addirittura con un articolo) e di dire la sua opinione.
RispondiEliminaLa ringrazio ancora per questo, anche se avevo trovato nelle sue risposte un po' di polemica in eccesso ed un po' di evasività.
Se posso (e ringraziando naturalmente per lo spazio!) mi permetto di intervenire nuovamente per raccomandare (per quello che vale la mia raccomandazione...) a Mic EQUILIBRIO.
Ho notato infatti nel blog negli ultimi mesi un andamento che, se possibile, è divenuto ancora più critico nei confronti del Papa e della Chiesa e noto che ormai le persone che intervengono sono quasi sempre fedeli della Fraternità San Pio X, spesso appartenenti, mi sembra di capire, all' ala più "dura".
Ritengo si tratti di una deriva sbagliata. Si corre il rischio di esagerare e di "perdere la bussola": non mi sembra giusta e neppure, devo dire, autenticamente cattolica una critica ed una presa di distanza così totale nei confronti del Papa (posso sbagliare ma non ricordo negli ultimi mesi la sottolineatura positiva di una sua frase od azione) e praticamente di tutta la Chiesa oggi "concretamente" esistente. In questo caso sono d' accordo con Stefano (a volte anche lui un po' troppo critico per i miei gusti...) che mi sembra cerchi di valorizzare il più possibile il tanto bene che anche oggi c'è nella Chiesa.
Non significa rinunciare a nessuna delle cose cui si tiene (l' ortodossia, la bellezza della Liturgia, e così via) e neppure non vedere i mali che ci sono nella Chiesa, ma riequilibrare la visione e non gettare tutto.
Ci sarebbe ovviamente da dire di più e spiegare meglio ma manca il tempo...
Grazie
Questa è proprio 'carina' dunque un sedicente teologo cattolico così spiega il miracolo delle nozze di Cana, dice testuale che non trattasi di miracolo, ma di una cosa semplicissima, nelle giare rimaneva sempre uno strato solidificato di vino o mosto, bastava aggiungere semplice acqua ed oplà il giochino è fatto, niente miracolo, cosa per creduloni....ieri sera guardando per caso tv p.Pio ho ascoltato l'omelia di un frate che diceva che la Madonna sotto alla croce non diceva al figlio di scendere come urlavano altri, ma gli diceva 'Resta figlio mio, resta che devi salvare tutti e se scendi non lo puoi fare', a me non risultache la Madonna abbia pronunciato alcunché salvo 2 volte canoniche.....non sarò stato attento, ripasso e rileggo.
RispondiEliminaAnnaré 15.18: "non crediamoci tanto forti da metterci nel rischio di farci inoculare veleno, non siamo forti e a volte è meglio darsela a gambe difronte a certi ambienti".
RispondiEliminaQuoto 100%: bisogna rifugiarsi nei porti sicuri, dottrina sicura, S. Messa di Tradizione Apostolica.
Io per il momento causa distanza notevole non riesco a frequentare cappelle o prioriati della FSSPX, ma prendo la S. Messa MP da un Sacerdote di buona e solida dottrina e cerco di formarmi con i mezzi a disposizione (buone letture in primis, partecipando ad incontro e conferenze quando posso) e promuovendo tutto ciò in primis con mia moglie, poi altri familiari, amici e conoscenti.
Non significa rinunciare a nessuna delle cose cui si tiene (l' ortodossia, la bellezza della Liturgia, e così via) e neppure non vedere i mali che ci sono nella Chiesa, ma riequilibrare la visione e non gettare tutto.
RispondiEliminaGiovanni,
il fatto è che non non vogliamo gettare NIENTE di ciò che conta. Sono altri che lo stanno facendo.
D'altronde mi pare evidente che non critichiamo per partito preso e che purtroppo viene fornito fin troppo materiale a quelle che non sono tanto critiche, quanto tentativi ineludibili di "aqgiustamento cattolico", se "cattolico", cioè universalmente veritiero, ha ancora un senso.
Che il discorso vada a parare sulla FSSPX mi pare fisiologico, dal momento che è un fronte tradizionale ancora saldo e non inquinato, tolte alcune posizioni da "duri e puri", che non ha solo la Fraternità ma anche un certo tradizionalismo, e che non condivido.
Hanno qui cittadinanza, come testimonianze, al pari della sua e di altre come la sua. Solo che lei e tutti i cosiddetti "normalisti" vedono solo quelle e sembrano erroneamente identificare con esse il blog.
Con un altro interlocutore affermavo che esiste una 'soglia' oltre la quale non si può scendere a compromessi senza tradire la fede che, nel nostro caso coincide col tradire il Signore.
E ho paura che questa 'soglia' non siamo stati noi a varcarla. E' che da lì non schiodiamo. Ne va, dicevo, non tanto della libertà di parola o di azione quanto della salvezza dell'anima...
C'è una Verità (che è una Persona) fin troppo oscurata, oggi.
Come si definisce un intervento non pubblicato?
RispondiEliminaCapisco: eliminato.
Anacleto, insisto. Non ho eliminato nulla.
Allora chiedo scusa.
RispondiEliminaEvidentemente non è arrivato.
Occorre fare una distinzione, oggetto di innegabile alterazione è la Verità. Quella che sola porta a salvazione cioè la dottrina di Cristo. Ma Verità è non solo oggetto ma anche soggetto cioè Colui che si defini Verità Oggettiva e cioè Gesù Cristo che è insieme anche unica Via e Vita. Ora se papa Francesco che è il soggetto Vicario del Soggetto Verità ed è il depositario dell'oggetto Verità cioè la dottrina Verità che è Assoluta, Immutabile unica Via e unica Vita, mai può ne potrà mutare e neppure neanche osare mutare anche un solo iota. Se poi lo fa e lo farà, allora non è più il Vicario della Verità ne oggettiva e tanto meno Soggettiva. Proporrà solo teorie astruse sue fallaci e menzognere enon aandrà lui ne porterà nessuno da nessuna parte perché verrà smascherato dalla unica Verità. Le porte degli inferi non prevarranno come non passerà neppure un iota.
RispondiEliminaC'è un problema nella Chiesa attuale: che colpevolizza soprattutto i credenti. Se ridi, ti fa sentire in colpa mostrandoti chi soffre. Se sei triste ti fa sentire in colpa perchè non sei gioioso e non vedi "il bene che c'è". Se credi, ti fa sentire in colpa perchè hai certezze... etc
RispondiEliminaAnche se tutta la realtà creata da Dio è buona, essa è stata corrotta dal peccato, il cui pungiglione è la morte. C'è la morte? C'è!
Attualmente, temporaneamente, la creazione è sotto il giogo del principe di questo mondo, lontana dalla sua “normalità” e dalla sua natura, se per natura intendiamo l’originale e il destino finale della creazione.
Non c’è alcun “mondo naturale”, fatto di leggi ragionevoli (il primato della "politica" o il dialogo tra uomini) che possano dare la felicità all’uomo, se non interverrà, per opera di Dio, l’eliminazione definitiva del giogo di satana, riportando la creazione al suo ordine e al suo destino divino.
Satana ha un ruolo attivo, presente, reale. Non solo nell’aver determinato il peccato originale, che ha ancora conseguenze fisiche e morali (un potere "in negativo", che sta lì, se non lo tocchi, quasi neutralizzato), ma nel perpetrare il peccato oggi, adesso, confondendo le anime, incidendo sulla carne viva delle creature.
Il diavolo è dinamicamente attivo e combatte per la distruzione della creazione, tentando in primis l’uomo: è persino capace di presentarsi come angelo di luce, per confondere; ha collaboratori stimati e mirabolanti poteri di seduzione e di perversione, così da essere considerabile il bene di questo secolo.
La lotta è in atto e non c’è alcuno spazio intermedio e neutrale: il demonio, con la morte e il peccato, stanno regnando in questo mondo, non in un altro.
L’unica scelta possibile per l’uomo è di combattere attivamente il demonio, scegliendo deliberatamente Dio, condividendo la vittoria (già accaduta) di Cristo e non illudendosi che il mondo sia “naturalmente buono” e che possa andar bene una giusta equidistanza, specie se per tenersi “neutrali” diventa necessario tenere le distanze proprio da Cristo.
La falsità del diavolo è massima quando riesce a far credere che “tutto va bene” e “tutto è naturale”.
Le conseguenze “negative” del peccato originale sono tutte da imputarsi al demonio, non a Dio; il diavolo, tramite il peccato, si è inserito come un parassita nella creazione di cui faceva parte, facendosene “padrone”.
Il peccato originale non è primariamente una “colpa” dell’uomo, ma un “inganno di satana”. Ed è proprio satana ad accusare l’uomo, non Dio! Gesù non è venuto infatti ad accusare, ma a salvare l’umanità “pagando lui il conto” per l’uomo.
La giustizia di Dio non è così ingenua da affibbiare una penalità eterna e universale a una trasgressione di uno solo, ritenendo moralmente colpevole il genere umano; tuttavia il genere umano è ancora davvero e realmente segnato, fisicamente e mentalmente, dalle conseguenze del peccato originale.
Chi non comprende il reale potere del diavolo finisce con l’accusare Dio (o chi Gli è fedelmente credente) di questo!
E’ una questione di libertà personale e non di leggi e regolamenti: non si tratta semplicemente di “seguire delle leggi” date da Dio per evitare l’inferno, perché in realtà su questo piano si è continuamente ingannati dall’astuzia del nemico.
La salvezza può provenire solo dalla distruzione del potere del nemico in tutti i cuori, là dove è già presente lo Spirito di Dio, se vi è e vi cresce la fede nell'assoluto di Gesù, non nell'uomo o nei suoi dialoghi relativizzanti.
La salvezza proviene solo ed esclusivamente da Gesù Cristo Nostro Signore e non "...solo dalla distruzione del potere del nemico in tutti i cuori". La salvezza è operata solo da Gesù; i cuori in cui è distrutto il potere del nemico partecipano pienamente alla salvezza.
EliminaDunque il “quarto” segreto c’era …
RispondiEliminaBenedetto XVI: “oltre questa grande visione della sofferenza del Papa, che possiamo in prima istanza riferire a Papa Giovanni Paolo II, sono indicate realtà del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano… e quindi sono sofferenze della Chiesa che si annunciano… Quanto alle novità che possiamo oggi scoprire in questo messaggio, vi è anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa”...
E porta ancora una volta a ritenere che le sconvolgenti parole della Via Crucis del 25 marzo 2005, quelle sulla “sporcizia nella Chiesa”, sui sacrilegi e sulla barca che sta per affondare, parole scritte e volute da Joseph Ratzinger e Karol Wojtyla, fossero in realtà la rivelazione (sia pure non dichiarata) della parte del “terzo segreto”
http://www.antoniosocci.com/2010/05/dunque-il-quarto-segreto-cera/
http://www.youtube.com/watch?v=K1ikKk92W_k
m
Beh, Ratzinger lo ha sempre detto da cardinale e da papa che gli attacchi più violenti venivano dall'interno della chiesa stessa , quindi non c'è da arrovellarsi tanto sul terzo o quarto segreto, siamo nel pieno della battaglia, non c'è bisogno né di essere oltranzisti duri e puri, tradi o non tradi, basta avere un po' di buon senso e di osservare come vanno le cose, non mi pare che qui si critichi in modo malevolo il magistero mediatico del vdr, mi risulta che ci sia un buon filtro, in altri blog si arriva all'insulto e all'offesa personale, anche pesante, non è il caso di Mic, poi se siamo in regime tirannico che non si può più dire niente allora ci ordineranno il silenzio come a deacon Nick, staremo a vedere. Lupus et Agnus
RispondiElimina"D'altronde mi pare evidente che non critichiamo per partito preso e che purtroppo viene fornito FIN TROPPO MATERIALE a quelle che non sono tanto critiche, quanto tentativi ineludibili di "aqgiustamento cattolico", se "cattolico", cioè universalmente veritiero, ha ancora un senso."
RispondiEliminaPer esempio, dalla lettera di Francesco in risposta a Scalfari:
“Innanzi tutto, mi chiede SE IL DIO DEI CRISTIANI PERDONA CHI NON CREDE E NON CERCA LA FEDE. Premesso che — ed è la cosa fondamentale — la misericordia di Dio non ha limiti se ci si rivolge a lui con cuore sincero e contrito, la questione per chi non crede in Dio sta nell’obbedire alla propria coscienza. Il peccato, anche per chi non ha la fede, c’è quando si va contro la coscienza. Ascoltare e obbedire ad essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che VIENE PERCEPITO come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire”.
In teoria poteva rispondere solo citando la Sacra Scrittura che recita così:
“SENZA LA FEDE però è IMPOSSIBILE essergli graditi; chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano”.
(Eb 11,6)
Ma, comunque, mi pare che, a dire poco, si può affermare che questa frase, ad esempio, presa tra le tantissime, sia di un relativismo davvero ESTREMO E DANNOSO perché in sostanza si viene spronati a tener conto, di fatto, nel pensiero e nell’azione, esclusivamente della propria “percezione” del bene e del male, suggerita da una coscienza che può essere purtroppo però anche molto offuscata se non resa (direi) del tutto inoffensiva (mi si passi il termine) da abitudini cattive contratte via via sempre più nella propria vita, in una vita che rifiuta coscientemente e pervicacemente Dio e le Sue Leggi.
Ed il non credere volontariamente e ostinatamente, appunto, è un fattore aggravante semmai (l’apostasia e l’incredulità ostinata sono forme di peccato contro il primo Comandamento), non certo attenuante.
Esiste insomma, lo sappiamo, una Verità oggettiva, una Verità imperitura cui dobbiamo tutti far riferimento per avere la salvezza e vivere pienamente, e, visto che, per dirla con San Pio X e con il suo Catechismo Maggiore,
“la dottrina cristiana è la dottrina che Gesù Cristo nostro Signore ci ha insegnato per mostrarci la strada della salute” (n. 4)
“è certamente necessario imparare la dottrina insegnata da Gesù Cristo e MANCANO GRAVEMENTE quelli che trascurano di farlo”(n. 5)
inoltre..
“Chi riceve il Battesimo RESTA OBBLIGATO A PROFESSARE SEMPRE LA FEDE, e ad osservare la legge di Gesù Cristo e della sua Chiesa.” (n. 568)
e
“Siamo obbligati senza dubbio a stare alle promesse e alle rinunzie che hanno fatto per noi i nostri padrini, perché Dio non ci ha ricevuti nella sua grazia che a queste condizioni.” (n. 573)
Ringrazio molto, Mic, per aver pubblicato il mio commento e per la risposta. Apprezzo davvero questa Sua apertura al confronto.
RispondiElimina"C' è una Verità (che è una Persona) fin troppo oscurata, oggi": bellissimo!
Riprendendo la Sua immagine della "soglia" mi permetto solo di dire (anche se Lei ha già capito come la penso): attenzione a non mettere troppe cose oltre la soglia, a non vedere il male anche dove non c'è; così come dico all' anonimo delle 17,27 (se il suo commento era anche indirizzato a me, come mi è parso di capire) che sono assolutamente d' accordo con tutto quello scrive, dico solo di fare attenzione perchè anche criticare e cercare di abbattere persone e realtà che non lo meritano può fare, eccome, il gioco dell' Avversario.
"La FSSPX è l'unica istituzione della Chiesa Occidentale integra in quanto a dottrina e liturgia."
RispondiEliminaQuasi: con l'eccezione di un versetto: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa...".
Intanto pare proprio ufficiale:
RispondiElimina"I cardinali e vescovi del dicastero per le Cause dei Santi hanno confermato il miracolo attribuito all'intercessione di Paolo VI [...]
"LA BEATIFICAZIONE DI PAOLO VI è attesa per il 19 ottobre, a conclusione del Sinodo dei Vescovi, come ulteriore riconoscimento per il Papa che l'ha istituito, mentre la successiva fase per la proclamazione della santità - anche qui per volontà di Bergoglio - dovrebbe avere un iter molto breve. Già si prevede che la canonizzazione potrebbe avvenire nel giugno 2015.
Era stato Benedetto XVI a riconoscere le "virtù eroiche" di papa Montini il 20 dicembre 2012 [...].
Resto dell'articolo qua:
http://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2014/05/06/paolo-vi-congregazione-riconosce-miracolo-sara-beato-_46ae1927-dd41-46be-82b6-1031f7137d15.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+sfueidalfriullibar+(IL+GIORNALE+DEL+FRIULI+LIBERO)
Paolo VI beato ad ottobre e santo nel2015, appena sentito al TG5.
RispondiEliminaIn 1950 anni quanti papi santi ? ed in50 anni 3+ il Santo subito gia' in vita ?
gia' solo statisticamente c'e' qualcosa che non va...
RR
Giovanni,
RispondiEliminaconvengo con la sua conclusione che cercar di abbattere persone e realtà che non lo meritano fa il gioco dell'avversario.
Mi bien da dire che qui e personalmente non ho mai l'obbiettivo di "abbattere" persone o realtà", anche pensando che lo meritino, ma quello di denunciare gli errori e prenderne le distanze in un contesto di condivisione anche propositiva, non solo critica.
Poiché, però, può capitare di prendere degli abbagli, e sento molto la responsabilità degli effetti di ciò che esprimo, non rifuggo da un confronto serio che mi dia argomenti convincenti.
caro giovanni delle 19,22
RispondiEliminasono anonimo delle 17,27
credimi: non mi rivolgevo a te, ma esprimevo un pensiero in generale; mi fa piacere che tu sia d'accordo e non pensare che mi sia facile sospettare della deriva che sembrerebbe aver preso (nota la formula dubitativa) da questo pontificato, ma più in generale dall'ala maggioritaria e "vincente" che detta legge nella Chiesa.
Tengo a precisare di essere un cristiano "normale", che frequenta messe moderne: ho vissuto (godendole) solo due messe antiche in tutta la mia vita, e non conosco la FSSPX se non tramite qualche lettura di blogger.
Stimo questo sito perchè non partecipa al peana generale, francamente fuori luogo, per una Chiesa malata che ama sprizzare ottimismo...
Il problema non è quello (teorico) di poter fare il gioco dell'Avversario, quanto che il gioc o dell'Avversario viene fatto praticamente dai difensori della mia squadra: fai tu se l'allenatore è scarso, i giocatori hanno fatto nottate insonni o c'è sotto il calcio-scommesse... ma qui becchiamo gol (e autogol) a tutto andare e se faccio il tifo, mi invitano a stare nell'altra curva!
RispondiElimina"La FSSPX è l'unica istituzione della Chiesa Occidentale integra in quanto a dottrina e liturgia."
Quasi: con l'eccezione di un versetto: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa.
AL contrario.
E' l'unica davvero obbediente a Pietro, molto di più dello stesso "Simone".
Sono molto più fedeli alla Sede Apostolica, di quanto lo siano i "regnanti" sulla medesima.
Per Anonimo delle 19.53
RispondiEliminaLa FSSPX da sempre prega per il Papa non solo nella s. Messa, ma anche nelle altre cerimonie, ove previsto.
Per Anonimo delle 13.29
Mi risulta che la Chiesa cattolica ortodossa abbia gli stessi sacramenti di quella occidentale.
Per Mic
Mi scuso ancora per le mie "lamentele", ma il mio primo intervento delle 10.04 è apparso solo ora sul mio schermo (mysterium technologicum).
Pensiero finale riguardo all'ultima esternazione del VdR:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it
(allude pesantemente ai numerari dell'Opus Dei)
@ Anacleto
RispondiEliminaMagister vede complotti anche dove non ci sono: numerario in spagnolo ha anche il significato di membro di qualcosa. E' evidente, leggendo l'omelia, che il papa ha usato quel termine come falso amico, usandolo nel senso che poi è stato reso in Italiano con la parola corretta membro.
Paola
@ Anacleto quando scrive:
RispondiElimina"Per Anonimo delle 13.29
Mi risulta che la Chiesa cattolica ortodossa abbia gli stessi sacramenti di quella occidentale."
Cosa intendi quando scrivi "Chiesa cattolica ortodossa" e "quella occidentale"?
Stiamo parlando della stessa cosa? io normalmente uso questi termini:
"Chiesa Ortodossa" / "Chiesa Cattolica"
Alla Chiesa Ortodossa manca il sacramento del Matrimonio, in quanto essa ne ammette un secondo, un terzo ecc.
Non si tratta del matrimonio cristiano indissolubile così come Cristo lo volle, di conseguenza non sussiste la qualità intrinseca necessaria affinché questa unione possa essere definita un Sacramento.
Per questo motivo io sostengo che la denominazione di questa Chiesa è impropria.
Ad essa purtroppo si ispirano i kasperiani per "aprire" ai divorziati risposati dando loro la Santa Comunione.
Da quel fatidico infausto momento anche la Chiesa Cattolica non avrà più tutti i suoi sette sacramenti.
Marius
@ Paola
RispondiEliminaSe e quando papa Bergoglio parla italiano, ed ora lo fa quotidianamente, dovrebbe anche aver cura ( vorrei credere che non lo faccia apposta) di non usare termini che si prestano a confusione o a interpretazioni fin troppo evidenti.
In italiano, per chi ha anche una media conoscenza di "cose di Chiesa", ancor più quando è il Papa ad esprimersi, la parola "numerario" fa pensare subito all`Opus Dei.
Del resto l`Osservatore Romano ha "purgato" l`omelia del Papa e così "numerario" è diventato "membro".
...(sapete? Le scomuniche sono tolte!) ... alla fin fine la "scomunica" ai Vescovi della SPX era da considerare molto "sui generis"
RispondiEliminaresto sempre di stucco nel leggere queste cose: ma come "sui generis"? La SPX é sempre la sola istituzione che dice messe nei garages, la sola a cui si vieta da 50 anni l'uso delle le chiese e mi si parla di scomunica "sui generis"? Come se tutto fosse stato un grande malinteso?
Credo che Anacleto con "Chiesa cattolica ortodossa" si riferisca alle Chiese "sui iuris"...
RispondiEliminaRicordo a Stefano questi due punti:
RispondiElimina1) Le parole di Ratzinger sulla revoca delle scomuniche:
Si è trattato di una situazione giuridica molto chiara. Il Vaticano II non c'entrava assolutamente nulla; e nemmeno altre posizioni teologiche. Nel momento in cui questi Vescovi riconoscevano il Primato del Papa, giuridicamente dovevano essere liberati dalla scomunica; senza che per questo mantenessero i loro incarichi nella Chiesa e senza che per ciò stesso fosse accettata la posizione da loro assunta nei riguardi del Concilio Vaticano II".
http://blog.messainlatino.it/2010/11/il-papa-sulla-frat-s-pio-x-sul.html
quindi se fosse anche vero che le scomunche colpiscono le persone e non le ISTITUZIONI, é altrettanto vero che per Ratzinger non c'é posto nella Chiesa per l'ISTITUZIONE SPX (con o senza una scomunica sulla testa)
2) BXVI dichiaro' essersi PENTITO di aver tolto la scomunica: "Se avessi saputo dell'intervista di Williamson non avrei mai tolto le scomuniche"
Questo punto é una delle massime contraddizioni di BXVI (ce ne sono a centinaia!). Egli diceva:
"...la scomunica viene inflitta a coloro, che, senza mandato del Papa, conferiscono ad altri la consacrazione episcopale, ed anche a coloro che si lasciano consacrare. La SPX fu quindi
scomunicata perchè avevano agito contro il Primato. Ora, non appena uno di questi vescovi dichiara di riconoscere il Primato del Pontefice regnante la sua scomunica viene revocata perché non più giustificata.
MA POI ESSERE NEGAZIONISTI BASTA A BXVI PER RIMPIANGERE DI AVER TOLTO LA SCOMUNICA...
PS - Williamson é peraltro riduzionista non negazionista...
@Anonimo 23.42
RispondiElimina"Chiesa cattolica ortodossa" è la definizione ufficiale.
Si dice talvolta, che la Chiesa ortodossa tollera il divorzio: l'affermazione è alquanto gratuita, soprattutto in un'epoca in cui, parlando di divorzio, si pensa subito all'istituzione giuridica moderna. In realtà l'Ortodossia non è affatto "divorzista": essa fa proprie le parole di Gesù sul ripudio (in quanto atto unilaterale e umano di scioglimento di un legame divino). Tuttavia, come misura di economia (dispensazione) e filantropia (amorevolezza), basandosi sul fatto che Cristo stesso permise un'eccezione (Mt. 19,9) al suo rifiuto del ripudio, la Chiesa ortodossa è disposta a tollerare le seconde nozze di persone il cui vincolo matrimoniale sia stato sciolto dalla Chiesa (non dallo Stato!), in base al potere dato alla Chiesa di sciogliere e legare, e concedendo una seconda opportunità in alcuni casi particolari (tipicamente, i casi di adulterio continuato, ma per estensione anche certi casi nei quali il vincolo matrimoniale sia divenuto una finzione). È prevista (per quanto scoraggiata) anche la possibilità di un terzo matrimonio, mentre è in ogni caso proibito un quarto (gli antichi canoni che proibivano in ogni caso un quarto matrimonio non sono più rispettati nel cattolicesimo romano). Inoltre, la possibilità di accedere alle seconde nozze in casi di scioglimento del matrimonio viene concessa solo al coniuge innocente.
Le seconde (e terze) nozze, a differenza del primo matrimonio, sono celebrate con un rito speciale, di carattere penitenziale (il cui principio è il riconoscimento di una situazione di fallimento), che contiene una preghiera di assoluzione (la prassi cattolica romana non prevede una identificazione liturgica delle seconde nozze). Poiché nel rito delle seconde nozze mancava in antico il momento dell'incoronazione degli sposi (che la teologia ortodossa ritiene il momento essenziale del matrimonio), esiste una giustificazione teologica nel dire che le seconde nozze non sono un vero sacramento, ma tutt'al più, per usare la terminologia latina, un sacramentale, che consente ai nuovi sposi di considerare la propria unione come pienamente accettata dalla comunità ecclesiale. Il rito delle seconde nozze si applica anche nel caso di sposi rimasti vedovi, e questo consente di dire che l'Ortodossia, in linea di principio (e a differenza del Cattolicesimo romano) permette un solo vero matrimonio sacramentale in tutta la vita.
La Chiesa cattolica romana ha nei fatti una pratica simile, anche se dubbia, concedendo talvolta "nullità" per ragioni pretestuose dietro "lauto compenso" e altre volte negandola per motivi "politici" anche quando i motivi potevano essere reali, come fece col "defensor fidei" Enrico VIII provocando lo scisma anglicano e in tempi più recenti (per "dare un esempio") con Carolina di Monaco, spingendo anche lei in problemi ancora peggiori. Forse la "economia" ortodossa avrebbe evitato disgrazie, che hanno coinvolto intere popolazioni.
Ricordo poi che il "beato Carlo Magno", le cui spoglie sono venerate nella Cappella di Aquisgrana divorziò due e si sposò quattro volte!
@Anacleto
RispondiElimina"gli antichi canoni che proibivano in ogni caso un quarto matrimonio non sono più rispettati nel cattolicesimo romano"
sarò tardo di comprendonio, ma l'espressione mi risulta alquanto ambigua
il cattolicesimo romano non avrà più "gli antichi canoni che proibivano il 4rto matrimonio", perchè di fatto nessun cattolico praticante e con frequentazione ai Sacramenti è un divorziato 3 volte risposato per la 4rta volta.
Scusami, lo dico con grande rispetto, ma chi è il modello qui: le parole del Vangelo o Elizabeth Taylor?
Per ora il cattolico sposato 1 volta e osservante ha accesso all'Eucarestia;
il divorziato e risposato 1 volta (a parte dubbie telefonate e proiezioni sinistre sul prossimo sinodo) NO;
in caso di annullamento alla Sacra Rota, si parla di un matrimonio ritenuto nullo e il caso di un (1, non 2,3,4,) matrimonio nuovo che figura come il primo vero, e si ha accesso all'Eucarestia.
La Chiesa cattolica romana ha nei fatti una pratica simile, anche se dubbia, concedendo talvolta "nullità" per ragioni pretestuose dietro "lauto compenso" e altre volte negandola per motivi "politici" anche quando i motivi potevano essere reali
RispondiEliminaMi spiace Anacleto, ma questo è un pregiudizio e, se qualche volta nella storia può essersi verificato, sono testimone che non è la regola, oggi come ieri.
La dichiarazione di "nullità" avviene dopo una complessa procedura, molto "seria", che implica valutazioni e testimonianze.
@Josh
RispondiEliminaHo solo riportato le loro regole.
Per "quarto matrimonio" s'intende in caso di vedovanza.
La loro mi pare piuttosto una forma di "annullamento", fra l'altro prevista anche dalla Chiesa romana nel caso che una persona "non battezzata" abbandoni il coniuge (privilegio paolino).
In ogni caso non accettano divorziati e risposati civilmente.
Essi si basano sull'inciso di Matteo 19, 9 ("nisi ob fornicationem"), che Sant'Agostino aveva interpretato addirittura come causa di nullità.
La Chiesa ortodossa si comporta così da sempre e osserva ancora il canone 8 del concilio di Nicea che dice:
"A proposito di quelli che si definiscono puri, qualora vogliono entrare nella Chiesa cattolica, questo santo e grande concilio stabilisce […] prima di ogni altra cosa che essi dichiarino apertamente, per iscritto, di accettare e seguire gli insegnamenti della Chiesa cattolica: e cioè essi entreranno in comunione sia con coloro che sono passati a seconde nozze, sia con coloro che hanno ceduto nella persecuzione, per i quali sono stabiliti il tempo e le circostanze della penitenza, così da seguire in ogni cosa le decisioni della Chiesa cattolica e apostolica".
Ricordo per chi volesse approfondire l'articolo di Sandro Magister in proposito:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350707?
Anacleto
RispondiEliminaLa Sacra Rota lavora molto seriamente e come dice Mic il tuo è un pregiudizio.
Le cose cambiano a livello diocesano. Qui in Italia i tribunali diocesani lavorano con grande serietà ed esiste il gratuito patrocinio. Diverso il caso degli USA. Effettivamente là i giudici sono di manica larghissima, le nullità vengono concesse molto facilmente ( metà degli annullamenti decretati ogni anno in tutto il mondo sono fatti negli USA) per semplici "motivi psicologici" ed è rarissimo che le cause arrivino a Roma. Tra l'altro una cosa che ho sempre trovato bizzarro è che negli USA nella quasi totalità delle diocesi non si può cominciare un processo religioso per la nullità se prima non si dimostra di avere già avuto il divorzio civile. Prima il divorzio, poi la nullità. Forse anche per questo l'annullamento viene chiamato in USA il divorzio cattolico.
Paola
Sbagliate. La Sacra Rota annulla solo casi matrimoniali molto particolari, sottolineo molto particolari. Dopo la fase diicesana, prima istanza, si passa alla fase regionale, seconda istanza. Ultima fase il Vicariato di Roma, terza e definitiva istanza. Per i non abbienti c'è il gratuito patrocinio.
RispondiEliminaLa loro mi pare piuttosto una forma di "annullamento", fra l'altro prevista anche dalla Chiesa romana nel caso che una persona "non battezzata" abbandoni il coniuge (privilegio paolino).
RispondiEliminaAnacleto era già stato specificato che il privilegio paolino riguarda le coppie sposate prima del battesimo, le quali non hanno quindi ricevuto il matrimonio sacramentale.
Anonimo delle 14.48 sbagli tu:come ti dicevo prima, negli USA se tutte le parti sono d'accordo, se i tribunali diocesani hanno dato parere concorde in prima e seconda istanza, la causa non va MAI a Roma, tutto finisce là, in Diocesi.
RispondiEliminaProprio per questo motivo metà degli annullamenti di tutto il mondo vengono decretati solo negli USA,spessissimo per motivi psicologici, difficoltà caratteriali, immaturità cose di questo tipo.
Paola
Anonimo delle 14.48 ti faccio un copia incolla e ti posto sotto il link di quello che ti dicevo prima: in USA non si finisce praticamente mai a Roma e le domande di Annullamento sono accolte nella stragrande parte dei casi:
RispondiEliminaOnce all the materials have been assembled, the diocesan tribunal examines the case, usually interviews the petitioner, often seeks the counsel of a psychologist or therapist, and makes a decision. The office then sends its initial judgment to a different tribunal for confirmation. The Syracuse Diocese, where I live and minister, for example, normally refers its cases to the Interdiocesan Tribunal of New York, an agency which covers all of New York state.
If both tribunals agree that there are sufficient grounds (see question 1) for an annulment, the diocesan tribunal communicates a declaration of nullity to the petitioner. Respondents who are interested and who have cooperated in the process are also notified about the declaration of nullity.
Sometimes cases receive a negative response, or petitions for an annulment are rejected. It is probably safe to say that a majority of formal cases in the United States receive positive judgments and the annulments are granted.
http://www.americancatholic.org/newsletters/cu/ac1002.asp
puoi trovare tanti altri siti che confermano la cosa
Paola
Gent.ma sig.a Paola, la ringrazio. Certo è che da noi, ed in altre nazioni, funziona come dico io. Quel che lei gentilmente dice dell'America, ancor più mette in evidenza la gravissima situazione, certo non cattolica, che ha delle inevitabili conseguenze sul piano dottrinale (morale e sacramentale e altro) derivanti dalla arbitraria prassi. Grazie ancora.
EliminaSul matrimonio e Kasper, vedasi ultimo post su Rorate coeli.
RispondiEliminaChe Dio ci protegga !
Rr
Anacleto, con simpatia: le tue affermazioni sono spesso poco fondate. Intanto va detto che le chiese orientali hanno introdotto il divorzio (perché tale è per quanto ci si possa arrampicare sugli specchi per negare la sostanza) solo nel VI secolo. In origine non l'avevano nemmeno loro. Lasciamo stare il canone 8 di Nicea che dice tutt'altro (parla di vedovi risposati e non di divorziati risposati). Anche la clausola di Matteo 9,19 (ma Marco in un passo analogo non la inserisce) non può essere letta semplicisticamente come se l'adulterio sciogliesse il matrimonio: Cristo sarebbe stato illogico a proclamare indissolubile il matrimonio per poi concedere che un incidente di percorso purtroppo tutt'altro che raro permettesse di scioglierlo! La parola "porneia" qui più che l'adulterio indica qualcos'altro, forse il concubinato, e comunque un'unione che non ha mai avuto validità per sue pecche originarie. Anche sul fatto che si siano concessi e si concedano magari annullamenti che tali in realtà non sono, si tratta di violazione di una norma, non di una sua modifica. Il fatto che molti ammazzino i loro simili non revoca affatto il quinto comandamento... Carlo Magno comunque non è santo: fu canonizzato da un antipapa per ordine del Barbarossa, e a quel tempo non si distingueva fra santi e beati.
RispondiElimina@ Turiferario
RispondiEliminaGrazie per le precisazioni.
Su Nicea avevo preso l'informazione da un articolo di Sandro Magister, normalmente piuttosto preciso:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350707?
Le seconde nozze per i vedovi erano sempre permesse e, visto che vengono paragonati coloro che sono passati a seconde nozze con coloro che hanno ceduto nella persecuzione, mi sembrava logico che si riferisse a coloro, il cui primo coniuge era ancora vivo.
Gli annullamenti decisi negli USA senza il vaglio della Sacra Rota sono validi/leciti ?
RispondiEliminaE se si su quali basi ?
E se si, cosa ci sta a fare la Sacra Rota ?
E se si, perché negli altri stati ciò non avviene ?
La salvezza proviene solo ed esclusivamente da Gesù Cristo Nostro Signore e non "...solo dalla distruzione del potere del nemico in tutti i cuori". La salvezza è operata solo da Gesù; i cuori in cui è distrutto il potere del nemico partecipano pienamente alla salvezza.
RispondiEliminaGrazie. Ottima precisazione sul pur condivisibile intervento 06 maggio 2014 17:27
A Anacleto: il canone 8 di Nicea si riferisce ad alcuni eretici (i "puri" o Novaziani) che non ammettevano nelle loro fila gli apostati pentiti e i "digami", imponendo loro di ammetterli se volevano rientrare nella Chiesa. La parola "digami" (sposati due volte) è suggestiva e oggi a qualcuno piace interpretarla come "divorziati risposati", ma sarebbe ben curioso che un concilio abbia autorizzato così, fra le "varie ed eventuali", una pratica in contrasto con gli insegnamenti di Cristo... "Digami" indica qualcosa di molto più pacifico, i vedovi che contraevano un nuovo matrimonio, circostanza del resto molto diffusa ai tempi, anche più del divorzio oggi, visto che molti morivano giovani.
RispondiEliminaMarco p non sono un canonista ma visto che questa é la prassi credo che sia perfettamente lecita. Probabilmente c é un sì può adire alla sacra rota che in usa resta un sì può e da noi diventa un sì deve nellla prassi.in usa si va a Roma solo se uno dei due coniugi era contrario all annullamento e i tribunali hanno dato pareri discordi : uno era a favore del vincolo l altro favorevole all annullamento.
RispondiEliminaSarei curiosa anche io di avere il parere di un canonista sul perché di queste differenze.
Paola
nonimo ha detto...
RispondiElimina>Questa è proprio 'carina' dunque un sedicente teologo cattolico così spiega il miracolo delle nozze di Cana, dice testuale che non trattasi di miracolo, ma di una cosa semplicissima, nelle giare rimaneva sempre uno strato solidificato di vino o mosto, bastava aggiungere semplice acqua ed oplà il giochino è fatto,
PROPRIO il Vangelo, si occupa di confutare questa tesi. Le anfore usate riempite d'acqua, NON ERA QUELLE DEL VINO, ma erano le anfore dell'acqua. Basti leggerselo il Vangelo ed è chiaro.
>ieri sera guardando per caso tv p.Pio ho ascoltato l'omelia di un frate che diceva che la Madonna sotto alla croce non diceva al figlio di scendere come urlavano altri, ma gli diceva 'Resta figlio mio, resta che devi salvare tutti e se scendi non lo puoi fare', a me non risulta che la Madonna abbia pronunciato alcunché salvo 2 volte canoniche.....non sarò stato attento, ripasso e rileggo.
LA Madonna non disse nulla sotto la Croce, però, la sua presenza non era casuale. Dicono i mistici che aveva uno scopo/senso duplice. Da un lato, Gesù volle che la Madonna fosse presente, per "chiederle il consenso" alla morte. Se la Madonna non gli avesse concesso il permesso, Gesù non sarebbe morto. Dall'altro lato, se, per colmo dell'impossibile assurdo, Gesù si fosse rifiutato al Sacrificio e davvero avesse ceduto alla tentazione di scendere dalla Croce (l'argomento del blasfemo film di Scorzese), la Madonna lo avrebbe inchiodato Lei stessa, per fargli compiere la sua missione.
Quindi, sia pur in modo immaginifico, quel predicatore non ha detto sciocchezze.
06 maggio 2014 16:19
Marco P. ha detto...
RispondiEliminaGli annullamenti decisi negli USA senza il vaglio della Sacra Rota sono validi/leciti ?
E se si su quali basi ?
E se si, cosa ci sta a fare la Sacra Rota ?
E se si, perché negli altri stati ciò non avviene ?
E' un inizio/indizio di adeguamento alla prassi "orientale".
La salvezza proviene solo ed esclusivamente da Gesù Cristo Nostro Signore e non "...solo dalla distruzione del potere del nemico in tutti i cuori". La salvezza è operata solo da Gesù; i cuori in cui è distrutto il potere del nemico partecipano pienamente alla salvezza.
RispondiEliminaGrazie. Ottima precisazione sul pur condivisibile intervento 06 maggio 2014 17:27
07 maggio 2014 17:25
Infatti (sono l'anonimo delle 17,25) il motivo per il quale il potere del diavolo è distrutto deriva da Gesù che l'ha vinto, risorgendo da morte. A salvare è Gesù, ma si è liberi quando quel potere viene distrutto nei nostri cuori... fino a un attimo prima si è in cammino, mentre ancora imperversa il principe di questo mondo.
E mi spiace rispondere: la salvezza è SOLO Gesù. Senza girarci intorno.
Elimina"Il riconoscimento delle virtù eroiche di Papa Montini era stato promulgato da Benedetto XVI il 20 dicembre 2012."
RispondiElimina(Vaticaninsider)
leggo e trasecolo: dunque dobbiamo dire grazie a BXVI della prossima canonizzazione del riformatore della S. Messa cattolica?
e chi di voi continua a considerare BXVI difensore della Tradizione, anche nella Liturgia ?
Alla domanda formulata dall'Anonimo delle 22.40:
RispondiElimina‘Con decreto reso noto alle ore 12 di GIOVEDI 20 DICEMBRE 20 dicembre, BENEDETTO XVI ha dichiarato chiusa la prima fase del processo di beatificazione di papa Montini, Paolo VI, che pertanto può essere considerato venerabile. La consulta della Congregazione delle cause dei santi all’unanimità ha considerato sufficiente la documentazione che in questi anni è stata raccolta in vista di verificare l’eroicità delle virtù” di Giovanni Battista Montini, divenuto papa nel 1963 e morto nel 1978. Diffondiamo la nota del nostro vescovo [di Albano, Marcello Semeraro].
“Oggi, 20 dicembre 2012, BENEDETTO XVI ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardanti numerosi nuovi Santi, tra cui Antonio Primaldo e compagni, oltre 800, uccisi in odio alla fede durante l’assedio turco di Otranto nel 1480, 40 nuovi Beati e 10 nuovi Venerabili.
Tra questi’è al primo posto PAOLO VI (Giovanni Battista Montini), di cui sono state riconosciute le VIRTU’ EROICHE. Con la promulgazione dell’apposito Decreto, al Servo di Dio Paolo VI è concesso il titolo di Venerabile.
In tal modo il SOMMO PONTEFICE riconosce ufficialmente che egli ha seguito più da vicino l’esempio di Cristo e pertanto, a motivo dell’esercizio eroico delle virtù e per i carismi divini che ebbe in dono è raccomandato alla pia devozione e all’imitazione dei fedeli […]”.
http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/s2magazine/moduli/ultimora/index.jsp?idCategoria=171&id=29574&ordina_per=ASC
Cosa Dire?
RispondiEliminacHE I GAY AVRANNo il loro patrono?
E gli iconoclasti pure?
s'è per quello si sono già "attaccati" ideologicamente anche a questi
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Santi_Sergio_e_Bacco
Quanto meno, lo faranno patrono dei "Re Tentenna" come il sottoscritto.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaa chi (si) chiedeva alle 09.03 "cosa dire?", dato che nel nick pare rivolgersi a me, dico solo che io e altri postiamo dichiarazioni, atti, documenti, link a foto e video dei protagonisti di questo mezzo secolo, e spesso e volentieri confrontandoli con ciò che da sempre è la Dottrina, la vera e sana Dottrina: da lì trarre implicite o esplicite conclusioni che in molti casi appaiono lampanti anche senza troppi commenti a margine.
RispondiEliminaCredo invece che per quanto concerne i pesanti giudizi ad personam bisogna veramente stare molto attenti, pregando anzi il Signore affinché ci aiuti a non inerpicarci per quei sentieri a Lui non graditi.