Trentunesimo giorno
A Lourdes e a Fatima la Madonna è apparsa per raccomandarci particolarmente il Santo Rosario.
A Lourdes Ella sgranava la splendida corona, mentre santa Bernadetta recitava le Ave Maria. A Fatima, in ogni apparizione, la Madonna raccomandò la recita del Rosario. In più, nell'ultima apparizione, Ella si presentò come la «Madonna del Rosario».
È veramente grande l'importanza che la Madonna ha dato al Rosario.
Quando a Fatima ha parlato della salvezza dei peccatori, della rovina di molte anime all'inferno, delle guerre e dei destini della nostra epoca, la Madonna ha indicato come preghiera salvatrice il Rosario.
Lucia di Fatima dirà in sintesi che «da quando la Vergine Santissima ha dato grande efficacia al Santo Rosario, non c'è problema né materiale né spirituale, nazionale o internazionale, che non si possa risolvere con il Santo Rosario e con i nostri sacrifici».
Salva e santifica
Un episodio di grazia.
San Giuseppe Cafasso una mattina, molto per tempo, passando per le vie di Torino, incontrò una povera vecchia, che camminava tutta ricurva sgranando piano piano la corona del Santo Rosario.
«Come mai così presto, buona donna?», chiese il Santo.«Oh, reverendo, passo a ripulire le strade!».
«A ripulire le strade?... che vuol dire?».
«Veda: questa notte c'è stato il carnevale, e la gente ha fatto tanti peccati. Io passo, ora, recitando delle Ave Maria, perché profumino i luoghi appestati dal peccato...».
Il Rosario purifica le anime dalle colpe e le profuma di grazia. Il Rosario salva le anime.
San Massimiliano M. Kolbe scriveva nella sua agendina: «Quante corone, tante anime salve!». Ci pensiamo? Potremmo tutti salvare anime recitando corone del Rosario. Quale carità di inestimabile valore sarebbe questa!
Che dire delle conversioni dei peccatori ottenute con il Santo Rosario? Dovrebbero parlare san Domenico, san Luigi di Montfort, il santo Curato d'Ars, san Giuseppe Cafasso, san Pio da Pietrelcina...
Il Rosario fa bene a tutti, ai peccatori, ai buoni, ai santi.
Quando a san Filippo Neri si chiedeva una preghiera da scegliere, egli rispondeva senza indugi: «Recitate il Rosario e recitatelo spesso».
Anche a san Pio da Pietrelcina un figlio spirituale chiese quale preghiera preferire per tutta la vita. Padre Pio rispose di scatto: «Il Rosario».
Soprattutto i Santi hanno dimostrato l'efficacia di grazia del Rosario. Quanti Santi sono stati veri «apostoli del Rosario»? San Pietro Canisio, san Carlo Borromeo, san Camillo de Lellis, sant'Antonio M. Gianelli, san Giovanni Bosco...
Forse tra i più grandi spicca l'altissimo san Pio da Pietrelcina. Il suo esempio ha del prestigioso in grado tutto sovrumano.
Per più anni egli arrivò a recitare ogni giorno oltre cento corone del Rosario! Un modello gigante che ha garantito la fecondità del Rosario per la sua santificazione e per la salvezza delle anime.
Quanti milioni di anime non sono state attratte misteriosamente da quel frate che per ore e ore, di giorno e di notte, sgranava la corona ai piedi della Madonna, fra quelle mani piagate e sanguinanti?... Egli ha dimostrato davvero che «il Rosario è catena di salvezza che pende dalle mani del Salvatore e della sua Beatissima Madre e che indica donde scende a noi ogni grazia e per dove deve da noi salire ogni speranza» (Paolo VI).
Ogni giorno la corona
Tutta la preghiera, tutta la scienza e tutto l'amore di santa Bernadetta sembra che consistessero nel Rosario. Sua sorella Tonietta diceva: «Bernadetta non fa altro che pregare; non sa fare altro che scorrere i grani del Rosario...».
Il Rosario è preghiera evangelica, preghiera cristologica, preghiera contemplativa in compagnia della Madonna (Marialis cultus, 44-47). Lode e implorazione riempiono le Ave Maria sospingendo la mente verso il mistero presente nella meditazione.
Che questo avvenga ai piedi dell'altare o per la strada, non è un ostacolo per il Rosario. Quando la mente si raccoglie volgendosi a Maria, poco importa se si sta in chiesa o su un treno, se si sta camminando o si sta volando su un aereo.
Questa facilità che il Rosario offre a chi voglia recitarlo, aumenta la nostra responsabilità: possibile che non si possa trovare ogni giorno un quarto d'ora di tempo per offrire una coroncina alla Madonna? In qualsiasi luogo, a qualsiasi ora, con qualsiasi persona, senza libri né cerimonie, ad alta voce o a fior di labbra...
Pensiamo ai Rosari recitati nelle corsie degli ospedali da san Camillo de Lellis e da santa Bertilla Boscardin; per le vie di Roma da san Vincenzo Pallotti; sui treni e sulle navi da santa Francesca Cabrini; nel deserto del Sahara da fratel Carlo De Foucauld; nei palazzi reali dalla venerabile Maria Cristina di Savoia; nei campi di concentramento e nel bunker della morte da san Massimiliano M. Kolbe; soprattutto nelle famiglie, dalla beata Anna Maria Taigi, dai genitori di santa Teresina, dalla mamma di santa Maria Goretti... Non perdiamo il tempo in cose vane e nocive, quando abbiamo un tesoro da valorizzare come il Rosario! Diciamolo e promettiamo alla Madonna, a conclusione del mese mariano: ogni giorno una corona del Rosario per Te, o Maria!
Nel Cuore Immacolato
A Fatima il Rosario è stato il dono del Cuore Immacolato di Maria. E noi vogliamo concludere il mese mariano deponendo il nostro Rosario nel Cuore dell'Immacolata, con l'impegno di recitarlo ogni giorno. Il Santo Rosario sia la nostra «preghiera preferita» come lo era per il Papa Giovanni Paolo II.
Il Rosario e il Cuore Immacolato di Maria segneranno il trionfo finale del Regno di Dio per questa epoca.
La devozione al Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria sono garanzie di salvezza. Anzi, la Madonna dice che le anime devote del Rosario e del suo Cuore Immacolato: «saranno predilette da Dio e, come fiori, saranno collocate da me dinanzi al Suo trono».
Voglia Ella stessa accendere e tenere acceso in noi l'amore al Rosario e al suo Cuore Immacolato.
Fioretti
- Recitate un Rosario di ringraziamento.
- Offrire Messa e Comunione in ringraziamento.
- Consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria.
Con tutto il rispetto e senza voler mettere in dubbio la santità personale di GPII, la recita del S. Rosario non pare averlo trattenuto di scrivere encicliche di dubbia ortodossia (la famosa Trilogia su Padre, Figlio e Spirito Santo), né di organizzare la logica consequenza di quelle idee: l'abominio di Assisi, dove peraltro la Madonna di Fatime, portata in processione da dei pellegrini calabresi, non fu ammessa nel borgo dalla polizia, che aveva ricevuto precisi ordini in proposito.
RispondiElimina@anacleto (del 31 maggio 2014 08:50)
RispondiEliminaImmagina cosa sarebbe successo se non fosse stato un paladino del Rosario!
Marius
@ Marius
RispondiEliminaPenso che peggio di lui abbia fatto solo BXVI, che al sepolcro ecumenico (il Vaticano marcio fin nelle midolla) ha dato ... una mano di bianco.
Ecco cosa pensa un vecchio monaco ortodosso dell'ecumenismo:
http://tradizione.oodegr.com/tradizione_index/problematiche/ecumenismomonaco2.htm
http://www.youtube.com/watch?v=mL2gOF90FQE&feature=youtu.be
RispondiEliminaGrazie "che bello" per questo documento, anche se l'olansese era un po' tosto da capire ... :-)
RispondiEliminaCaro Anacleto,
RispondiEliminal'esempio del vecchio monaco ortodosso mi impressiona per la sua veemenza e per il suo zelo amaro. Un lungo sfogo condito di tesi trite e ritrite contro il cattolicesimo. Se me l'hai segnalato per convincermi che un ecumenismo verso l' Ortodossia sia impensabile davvero ci hai azzeccato in pieno.
Però dal CVII in poi fino ai nostri giorni questa assurdità purtroppo diventa sempre più una realtà, come bene sottolinei, complici i papi recenti.
Come giustamente richiami tu: lungi dal falso ecumenismo conciliare! Dio ce ne scampi.
Per la nostra salvezza personale possiamo certo farne a meno, per la salvezza degli eterodossi idem.
Correggo: non farne a meno: è salvifico fuggirne e rimanere piuttosto ancorati a Cristo nella Chiesa Cattolica Romana DI SEMPRE.
Marius
@ Marius
RispondiEliminaÈ ovvio che le affermazioni del vecchio monaco, come anche detto nella breve introduzione, sono dure e condizionate dalla rottura del 1054.
Quello che dovrebbe essere valido per tutti i cattolici è il rifiuto di compromessi, come manifestato in molti interventi ortodossi fin dai tempi dell'incontro tra i due (sospetti) massoni o filo-massoni Paolo VI ed Atenagora:
http://tradizione.oodegr.com/tradizione_index/problematiche/letterapaisio.htm
Con gli ortodossi abbiamo differenze importanti, che devono essere risolte non con affermazioni aprioristiche, ma con un confronto, che abbia unicamente come obiettivo la ricerca della verità, che non può essere "definita ex novo" nemmeno dal Papa, ma deve corrispondere a quanto detto da San Vincenzo di Lerino:
« Bisogna soprattutto preoccuparsi perché sia conservato ciò che in ogni luogo, sempre e da tutti è stato creduto. »
OT: segnalo Mundabor ed Ex Orbe
RispondiEliminaRr
http://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/ffi-news/280-vestizioni-religiose-nelle-filippine
RispondiEliminaLa notizia un tempo mi avrebbe fatto esultare di gioia, ma mi chiedo a quale Istituto stanno preparandosi ad aderire ? Sapranno i novizi che il loro fondatore è vivo, ma non esiste? Questa Meditazione sarà loro proposta, visto e considerato che è proibito leggere manellianerie...in quanto il loro fondatore è mal considerato, i formatori dispersi, gli studenti vessati, intimiditi... Sapranno che il loro Istituto è commissariato perchè troppo cattolico? Ipocrisia va bhe, ma il troppo è troppo, visto che qui c'è il fuggi-fuggi e il si salvi chi può.
.in quanto il loro fondatore è mal considerato, i formatori dispersi, gli studenti vessati, intimiditi...
RispondiEliminaMal considerato da chi?
Certo non da chi è più fedele al carìsma originario.
E, che io sappia, sono la maggioranza, anche se vessati, isolati, ingessati.
La cosa più dura è il loro silenzio impotente, almeno sul piano umano, che denso di sofferenza e di attesa di qualche segno dalla Provvidenza.
E più duro ancora leggere cosa ne dicono sui blog modernisti. Ho letto cose assurde sul blog di Augé. Tutte riferite al Rito Antico. E' lì il problema...
Mal considerato da chi?
RispondiEliminalei ha ragione, Da chi ? Dai traditori del loro Fondatore, che sono coloro che li hanno accolti in noviziato...dopo aver bloccato ordinazioni e quant'altro. Anche a me risulta che la maggioranza sta subendo con molta sofferenza e attesa fiduciosa fin troppo umile e silente. Auspico che si comprenda il senso del mio turbamento, infatti ho inserito altre considerazioni a sostegno del Fondatore e della tragica situazione...in quanto troppo cattolici... E' lì il problema...lo so. Mi scuso se sono stato impreciso o incompleto.
Mic, sai qualcosa de libro di Padre Lanzetta appena pubblicato ?
RispondiEliminaRr
So che l'ha presentato a Lugano.
RispondiEliminaGli chiederò. Interessa anche me.