Un nuovo libro di Padre Serafino Tognetti[1], uno dei miei carissimi interlocutori. Precedenti nel blog [qui] e [qui]. Avvenire ne pubblica una recensione ponendo l'accento su quella che in realtà è l'Appendice. E, in questa temperie, opportunamente. Riprendo il testo apparso su Avvenire, seguìto da un brano tratto dal libro: Serafino Tognetti, Mostrami, Signore, la tua via, Parva, 2013, pag. 146, 10 Euro
La Messa è finita. Nel senso che ormai pare stia andando a farsi benedire l’osservanza delle più elementari norme liturgiche. Che non ci sia più religione in alcune celebrazioni eucaristiche è una questione seria. E padre Serafino Tognetti, monaco e primo successore di don Divo Barsotti alla guida della Comunità dei Figli di Dio, non può fare a meno di rilevarlo in questo provocatorio volumetto. In appendice a un testo denso di stupore per il paradosso del cristianesimo la cui forza si sprigiona nella debolezza («Cercate voi in tutta la letteratura di tutto il mondo, antica e moderna, studiate tutte le religioni del mondo e ditemi se trovate un reagnello o una divinità che si faccia mite, vittima») ecco alcune osservazioni appassionate sulla realtà sconfortante di certe Messe odierne. Sotto la sua lente finisce quindi l’uso «ultimamente in voga» di applaudire in chiesa.
Il tema non è nuovo. Già Joseph Ratzinger nell’Introduzione allo spirito della liturgia aveva tuonato: «Là, dove irrompe l’applauso per l’opera umana nella liturgia, si è di fronte a un segno sicuro che si è del tutto perduta l’essenza della liturgia e la si è sostituita con una sorta di intrattenimento a sfondo religioso ». Sulla stessa scia padre Tognetti: «Il tempio di Dio non è il luogo degli applausi. Con l’applauso si sposta l’attenzione: si celebra l’uomo al posto di Dio». Non siamo di fronte a un cantante, a un calciatore o a un funambolo del circo, rimarca con ironia l’autore. «Nessuno applaude nel rimirare estasiato un tramonto sull’oceano, o nell’osservare ammirato il volo degli uccelli nel cielo. L’applauso è sempre in relazione agli uomini, quando fanno qualcosa di bello, qualcosa che ci piace». Ma il protagonista per eccellenza della celebrazione è Gesù: "Probabilmente sotto la croce a nessuno venne in mente di applaudire. Nel momento della Resurrezione, poi, non c’era nessuno, e se c’era dormiva (le guardie). E nella Messa non succede la stessa cosa: morte e Resurrezione? La Messa è il Sacrificio di Cristo, non altro, da vivere con timore e tremore, nella preghiera, nell’adorazione,nella lode…». La verità è che si smarrisce quell’atteggiamento di meraviglia e composta gratitudine che dovrebbe avere il fedele e trasformiamo la chiesa in un teatrino molto umano» annota amaramente Tognetti. Per non parlare di ciò che accade dopo la benedizione: «Ci rimango sempre male quando dopo aver detto 'La Messa è finita, andate in pace', l’assemblea si trasforma in un mercato…». O quel che avviene nelle Messe nuziali: «Sono ancora matrimoni o sedute fotografiche?».
Il pensiero di padre Tognetti corre al mistico toscano: «Tuttaltra cosa era la Messa di don Divo Barsotti. Lo abbiamo spesso visto piangere, mai applaudire. Il suo atteggiamento nella Messa ci richiamava ad una partecipazione commossa e profonda. Era un entrare nel Mistero, ed esserne coinvolti. Vi era un’attenzione a Dio e non all’uomo, da cui ne veniva spesso quel desiderio di Dio che porta a conversione». [Fonte: Avvenire, 19 giugno 2014]
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DAL TESTO – “Nessuno soffre volentieri, e nessuno dice che soffrire sia una cosa piacevole. Dio ci dà la pace, ma nella vita c'è il momento del Getsemani, che Gesù visse con angoscia, perché sentiva tutto il peso del rifiuto dell'uomo. La grazia di Dio non ci viene tolta nel dolore, perché il Signore si sottrae a noi solo con il peccato voluto e consumato. Ma quando noi soffriamo e offriamo al Signore, Egli è con noi. Allora, per dare più forza e più senso alla nostra sofferenza, offriamo per la nostra città, per il nostro paese, per i sacerdoti. Una sola offerta può veramente salvare una città o una diocesi. Nel libro di Antonio Socci su padre Pio ho letto che il Signore disse a padre Pio che con la sua offerta fermò la prima guerra mondiale ed evitò una rivoluzione che sarebbe dovuta avvenire in Italia nel 1920. Ma - ci chiediamo - davvero un uomo solo ha questo potere? Sì. Era padre Pio, intendiamoci, però ciò dimostra che anche una sola persona può questo. E quale sarà il potere di chi sta soffrendo molto, nel fisico o nello spirito? La sua sofferenza offerta vale la salvezza di chissà quante anime.
“La sofferenza di un'anima consacrata può valere la purificazione dei sacerdoti o della sua diocesi. Anzi, consiglio le anime consacrate di dare questo nome alla propria sofferenza, e allora vivrà la più bella e la più grande missione che si possa pensare: la salvezza delle anime consacrate.
“C'è una sofferenza che tutti abbiamo: quella della vita in quanto tale, le prove che noi non vogliamo (le malattie, i dispiaceri che abbiamo in famiglia...). Tutti siamo soggetti a queste prove, che sono certamente occasioni d'oro, perché non ce le siamo cercate, quindi non alimentano la vanità. Nella Lettera ai Corinzi san Paolo ci assicura che "Dio non ci prova mai al di sopra delle nostre forze" (1 Cor 10,13), quindi, se nel momento della prova noi diamo il nostro assenso, in quel momento il Signore ci dà la forza per superarla. Ce la dà in quel momento, non prima.”
INDICE DELL’OPERA – La via della debolezza (Il perché di questa imprevista scelta di Dio - Due vie, due regni - Ma allora siamo deboli o forti? - La tremenda forza dell'amore - Betlemme e Calvario - Forti o deboli? - Storie di bambini) - Pago io - Il Salmo 23 - Maria di Betania - Le cinque guarigioni della Messa (Guarigione dell'anima - Guarigione della mente - Guarigione del cuore - La guarigione "globale" - L'ultimo atto) – Appendice (L'applauso in chiesa - Le fotografie in chiesa)
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1. Padre Serafino, al secolo Matteo Tognetti, è nato a Bologna nel 1960. Dopo aver compiuto studi scientifici a Bologna, a 23 anni si è consacrato nella "Comunità dei figli di Dio”, fondata da don Divo Barsotti. Diventato monaco a Settignano, in provincia di Firenze, presso la Casa Madre della Comunità, è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 1995 è stato nominato Superiore Generale della Comunità dallo stesso padre fondatore, don Barsotti, ed ha coperto questa carica per molti anni. Collabora con alcune riviste di teologia e con Radio Maria in cui, oltre ad aver condotto una rubrica fissa "Lo Spirito e la Sposa dicono: Vieni!”: tiene anche varie riflessioni di ordine spirituale. Recentemente ha pubblicato la biografia di don Divo Barsotti: Divo Barsotti il sacerdote, il mistico, il padre.[qui]
Questo passaggio è fondamentale
RispondiElimina"..il Signore disse a padre Pio che con la sua offerta fermò la prima guerra mondiale ed evitò una rivoluzione che sarebbe dovuta avvenire in Italia nel 1920. Ma - ci chiediamo - davvero un uomo solo ha questo potere? Sì. Era padre Pio, intendiamoci, però ciò dimostra che anche una sola persona può questo. E quale sarà il potere di chi sta soffrendo molto, nel fisico o nello spirito? La sua sofferenza offerta vale la salvezza di chissà quante anime. ..."
Direi che questo "potere" è tale unicamente in quanto le sofferenze, grandi o piccole che siano, nel corpo o nello spirito, che ognuno deve subire nel corso della vita sulla terra, sono unite a quelle di Cristo, altrimenti a nulla giovano.
Dice al riguardo la Sacra Scrittura (solo alcuni passi):
2Cor 1,5: come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
2Cor 4, 8-10: Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
Rom. 12,1: Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Gal. 2,20: Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me.
Gal. 6, 14: Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
1Pt. 2, 19-21: È una grazia per chi conosce Dio subire afflizioni, soffrendo ingiustamente; che gloria sarebbe infatti sopportare il castigo se avete mancato? Ma se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme.
1Pt, 4, 12-13: Carissimi, non siate sorpresi per l'incendio di persecuzione che si è acceso in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano.] Ma nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare
OT ultimissime sul sinodo pare che sia stata data la stura alle coppie di fatto, sì al battesimo dei figli adottivi di qualsiasi copia,la contraccezione non è più peccato,misericordia,accoglienza e delicatezza per tutti,l'amore è amore e basta......allegria!!!!
RispondiEliminaMi pare inutile discutere sul "pare che..."
RispondiEliminaGrazie per questo post, un libro che non mi farò mancare ne le mie prox letture montane.
RispondiEliminaPS:Leggo che collabora per Radio Maria...ancora per quanto?
Eh, difatti Mic, "il pare che" possiamo pure toglierlo.
RispondiElimina-
Altri articoli di giornale interessanti sul sinodo etc(High Definition): http://dropcanvas.com/imy2m
l pensiero di padre Tognetti corre al mistico toscano: «Tuttaltra cosa era la Messa di don Divo Barsotti. Lo abbiamo spesso visto piangere, mai applaudire. Il suo atteggiamento nella Messa ci richiamava ad una PARTECIPAZIONE COMMOSSA E PROFONDA. Era un entrare nel Mistero, ed esserne coinvolti. Vi era un’attenzione a Dio e non all’uomo, da cui ne veniva spesso quel desiderio di Dio che porta a conversione». [Fonte: Avvenire, 19 giugno 2014]
RispondiElimina...più o meno come qua:
MANTOVA
Basilica concattedrale di Sant'Andrea
LA VEGLIA DI PENTECOSTE CON CANTI E DANZE alla presenza del VESCOVO Busti
7 giugno 2014
Titolo dell'articolo tratto dal sito linkato qua sotto (presenti le foto che documentano il tutto)
http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Veglia_di_Pentecoste_Mantova.html
...ma ora vedrete che saranno presi provvedimenti, c'è da esserne CERTISSIMI, ne converrete amici.....in caso contrario sarà invece chiarita implicitamente una volta per tutte una delle cause più plausibili - se non la prima - del pesante provvedimento che pare non aver mai fine nei riguardi dei FI...
Potrei aggiungere gli articoli della stampa francese, via libera per loro alle coppie omo, alla comunione dei divorziati risposati e via dicendo.
RispondiEliminaLa chiesa non può più resistere e opporsi alla pressione della base...
Ormai la chiesa parla al cuore (e spesso cuore=ventre), e poi quel che il cuore vuole...
E comunque oggi, che è la Festa del Sacro Cuore di Gesù chiediamoGli di darci nel Suo Cuore rifugio, più di sempre, e rifugio alla Chiesa tutta...e che possa e possiamo rinascere!
RispondiEliminaCOR JESU SACRATISSIMUM,
miserere nobis.
Eh,sì,abbiamo proprio bisogno della pietà,misericordia è diventata parola abusata in ogni senso oggidì, comunque volevo dire che in ogni città grande dell'ER sono già attivi i registri delle unioni di fatto di ogni genere, attendono solo un cenno del capobanda....qua le cose vanno di male in peggio,la regione non ha soldi in cassa e lo stato non ne ha per darli tranne che per il decreto salvaRoma che è diventato peggio della cassa del mezzogiorno quanto a voragini di soldi ingoiati, ma Roma è sempre Roma, ancora non si sono accorti che l'impero non c'è più......a settembre - ottobre si saranno le nuove superprovince, Bologna resta sola al comando, per la Romagna neanche briciole, ho imparato in una settimana di riunioni disertate da chi avrebbe dovuto esserci e tutelare i lavoratori, che per 1 sindacato ben preciso esistono solo i metalmeccanici,gli altri sono ratti da fogna; riprenderanno ad agosto le trivellazioni in alto mare adriatico, attenzione alla Croazia, perché se non si sblocca il caso Ucraina, la cancelliera starà al calduccio noi no, a Natale si deciderà la sorte di tutti coloro,me compreso,che lavorano in regione,ma non sono né consiglieri né hanno altre cariche politiche,'loro' verranno spostati dalle poltrone provinciali direttamente in senato, così nessuno potrà mai dire che non sono stati eletti. Coraggio,diceva mia nonna,fin'a la mort a j'arivem.....spero non serva traduzione.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaPer me il dolore parte dalla mia stessa famiglia, figli che vivono nel peccato con nipotini nemmeno battezzati. Trovo rifugio nella preghiera e mi chiudo in me stessa ma per fortuna con internet ho scoperto che non sono sola nell'affrontare questa dura prova. madre Amorosa sostienici.
RispondiEliminaGentile nonna, oltre a mettere in pratica i buoni consigli di AICI, le vorrei suggerire di far dire tante Sante Messe di sempre per i suoi cari e contattare diversi conventi di suore contemplative per chiedere preghiere per loro. Io ho fatto tante offerte soprattutto per delle novene e tridui di S. Messe. È così che unavpersona a me cara, atea incallita ed in costante stato di peccato, ha ricevuto la grazia della fede ed è tornata alla vita di grazia. Adesso continuo a pregare il Santo Rosario ogni giorno e ho fatto offerta di Sante Messe per ringraziare il Signore.
EliminaL
mia nonna con l'unica nipote fuori dai ranghi, figlia di mia zia, fece come lei. Io dopo un lungo periodo di preghiera venni alla conclusione che non aveva senso ke mia nonna vosse devota 300/100 e sua nipote zero e che se mia nonna lo fosse stata 240/100 ed avesse donato il resto del suo amore verso il Signore alla nipote sarebbe uscita vincente.
RispondiEliminaIl primo passo è stato quello di non essere più infinitamente misericordiosa per il quieto vivere familiare dato che con ciò alcuni potevano aver il pensiero che fosse tutto corretto, come secondo passo ha istituito un fondo per far si che non trovasse scuse per non fare il matrimonio. Per il battesimo, io le consiglio di proporsi come madrina ai suoi figli per il battesimo dei nipoti; così in primis potrà guidare il lato spirituale di questi mentre crescono e con un regalo potrà offrire loro un rinfresco/festa così anche attraverso la convivialità avvicinerà i meno vicini a la fede-dopo aver preso parte tutti al battesimo- e così tutti potrete vivere quel santo momento come una forte famiglia in Cristo; scambiandovi amore e solidarietà. Questo può essere un primo passo ovattato verso un qualcosa di sempre più forte!
Pregherò per lei
mic, questo grida vendetta.
RispondiEliminaLo scrive il piazzista svizzero dalla sua "cattedra" anonima verso di te che ci metti la faccia
Per accedere alla tua richiesta, caro voncenzodatorino, sono andato a leggere l’articolo da te citato sul blog Chiacchiere e Pettegolezzi Calunniosi anche se evito solitamente di farci anche solo un salto, talmente questo sito mi è ributtante nel suo bashing sistematico e senza amore filiale ed il minimo senso comune del Santo Padre Francesco e della Chiesa Cattolica: sia detto en passant che è veramente un luogo telematico che fa vergogna al cristiano e dove vi si espongono i più vili e meschini aspetti dell’anima umana o, forse, più semplicemente certe forme di malattie psichiche e/o morali e/o spirituali: è proprio un sito pornografico nel senso etimologico del termine.
La mia impressione dell’articolo è che Don Ariel cerca di catechizzare ed insegnare al branco di disperati e inadattati ecclesiali che frequentano quegli ambienti di vivere delle virtù di fede, speranza e carità che lo Spirito Santo offre loro attraverso la Sua Chiesa: lo fa utilizzando un linguaggio che sia comprensibile da chi ha ormai voltato le spalle alla Chiesa come i tradi-protestanti siano essi econiani o, soprattutto, sedevacantisti. Non ho trovato quegli argomenti rilevanti per quanto mi concerne, ma io non sono tradi-protestante…
Di più non voglio dire anche perché non penso che sia la vocazione di Croce-Via di posizionarsi in quanto controaltare di siti a quel livello di odio di Santa Romana Chiesa.
In Pace
Oggi, festa del Sacro Cuore di Gesù, è una bella occasione per riflettere sul mistero di questa rivelazione avuta da Santa Margherita.
RispondiEliminaGesù è vero Dio e vero uomo.
Come uomo Gesù ha una natura "tripartita": è carne, è anima, è spirito.
La peculiarità di Gesù è che il Suo spirito è in piena armonia con lo Spirito di Dio: vale a dire che la sua trasparenza umana alla natura divina che Lo riguarda è totale.
L'interiorità di Gesù, che è appunto il "cuore" di cui ripetutamente parla la Bibbia (e che non c'entra niente con il sentimentalismo, il "sentirsela" e l'emotività) è tutto "puro", accogliente lo Spirito di Dio (quale Egli è) nel proprio spirito di vero uomo.
L'interiorità umana di Gesù è "memoria" sapiente della conoscenza di Dio, intelligenza pura delle ispirazioni divine, piena disponibilità della volontà a fare quella del Padre.
Di questa straordinaria interiorità del Cristo, Gesù stesso ha parlato a Santa Margherita, innescando una specialissima devozione per questo cuore umano perfettamente "divinizzato", modello per ogni uomo che voglia aprirsi allo Spirito di Dio nel fare la volontà del Padre e perciò "cristificarsi" e santificarsi.
La Madonna, prima e più di tutti, questa esperienza l'ha fatta, pur essendo una semplice creatura umana. Perciò ci si rivolge ai "due cuori", quello sacratissimo di Gesù, vero uomo e vero Dio, e quello immacolato di Maria, per volere di Dio, prima che lei nascesse, e per scelta volitiva di Maria, tutta una vita, da "piena di grazia": totalmente guarita dal peccato, Ella è stata assunta in cielo, come spetterà a chiunque si lascerà abitare dai doni dello Spirito santo.
Lo spirito di Maria esulta in Dio, suo salvatore! Egli ha disperso i superbi nei "pensieri del loro cuore" (che non è solo un efficace lirismo, bensì l'esatta descrizione dell'antropologia secondo la Bibbia, con i pensieri della mente umana che induriscono l'interiorità, asfissiandone la parte spirituale e ingigantendo l'uomo materiale, le sue pretese, la fame di "mondo").
Serve un cuore puro... bisogna rinunciare ad indurire il cuore.
Sacro cuore di Gesù, fà che io ti ami sempre più!
Ma il motu proprio Summorum Pontificum del 2007 ha riportato in auge anche il Breviario Romano tradizionale?
RispondiEliminaSe si, esiste una versione in forma volgare?
Io sono abituaato a fare la consueta Liturgia de le ore. Chi di voi la fa, usa il Breviario in latino?
Quale versione è consigliata/usata? Quella pre o quella post Concilio di Trento?
Grazie
In attesa che mic cancelli il commento dell`anonimo che ha inquinato questo spazio riportando la solita prosa vomitevole di colui che, nascosto dietro il suo codardo anonimato(...), da anni svilisce il nick che si è scelto, faccio notare a chi leggerebbe il suo "commento" che quel "signore" da sempre, sui blog italiani che frequenta, proietta su altrui quel che lo caratterizza, è un campione dell`insulto, della calunnia, della diffamazione, dell`odio sfrenato, della volgarità più sch***sa, essere insultati da persone di quel genere diventa un onore.
RispondiEliminaNessuna vendetta, mettersi a certi livelli vuol solo dire sporcarsi e dare a certi individui quella visibilità che il loro ego ipertrofico ricerca.
Merita solo l`indifferenza.
Detto questo, spero che quella prosa, lo ripeto, vomitevole sparisca al più presto dal blog....cosiccome la mia reazione.
coraggio nonna , anch'io ho da poco avuto dei nipotini (5 nipotini in quattro anni ,permettetemi di vantarmi un po').i miei figli ,da quando ho cominciato ad approfondire quello che intuivo , ma non nella sua portata devastante , colgo ogni occasione per istruirli , e devo dire che rispondono bene ,questo forse anche perchè sanno che ho dedicato alla famiglia la mia vita mettendomi sempre al secondo posto .Penso che sicuramente anche lei avrà fatto così , quindi non disperi , offra sacrifici e preghi , soprattutto il Rosario :a tempo debito i piccoli semi germoglieranno. Il Sacro Cuore di Gesù e quello della sua Madre Immacolata NON SI FANNO MAI VINCERE IN GENEROSITA' (S Luigi M. Grignion di Montfort , di cui le consigli vivamente la lettura)
RispondiEliminaRiguardo al Breviario del 1960 e versioni anteriori, Don Camillo sta curando la ristampa dell'edizione latino-italiana del Battisti (Divinu Afflatu) http://lepaginedidoncamillo.blogspot.it/2014/05/breviarium-romano-tradotto-in-italiano.html
RispondiEliminaSe ti interessa una versione su Internet, si sta procedendo alla trascrizione della traduzione italiana dell'Ufficio divino sul sito
http://divinumofficium.com/
Grazie mille della preziosissima info bedwere.
RispondiEliminaChe Dio ti benedica
Grazie a Aici e Murmex per il conforto. non voglio rubare spazio a discussioni più importanti ma voglio precisare che i miei figli sono i migliori possibili per una madre ma sono avvelenati dall'ateismo che distrugge la società con idee balzane come quella che i miei nipotini dovranno scegliere da grandi la loro religione. E se nel mentre venissero a mancare? Perchè condannarli ad essere lontani da Dio? E purtroppo sono in tanti a pensarla cosi'.
RispondiEliminaLupus,
RispondiEliminadopo 154 anni e' morta la Provincia di Milano, che verra' sostituita dalla Citta metropolitana. A tutt' oggi non si sa come saranno ripartiti i compiti dell'ex provincia tra nuovo ente, comuni, regione, ne' il peso effettivo del capoluogo, ne' che fine faranno i dipendenti, ne' come sarà amministrata. Ci terremo Pisapippa fino a quando non so.
Lupus,
Sono con te nelle mie preghiere.
Ma ora che abbiamo Juncker, pseudo cattolico al cognac...
Rr
Caro Bedwere, ho capito un poco come funge il sito http://divinumofficium.com/, ora dirò i vespri da questo sito =)
RispondiEliminaSarà che sono abituato con il libro de La liturgia de le ore...io ho selezionato solo la lingua e la voce Vespri dato che per il resto vedo che imposta di suo il sito di giorno in giorno ma la spunta al resto de le voci non l'ho toccata dato che non son avvezzo al Breviario; ma accetto dritte =)
Leggo sul sito http://lepaginedidoncamillo.blogspot.it/2014/03/progetto-per-la-pubblicazione-del.html che il tutto potrebbe essere pubblicato per questo dicembre; è confermato?
Il piazzista svizzero citato nel messaggio delle 15:42 ha sofferto una discreta indigestione di veleno (è così che si finisce per vomitarne tanto).
RispondiEliminaCome i suoi simili non sa argomentare ma solo attaccare gli interlocutori da cui non riceve lode, finendo così per descrivere sé stesso ("bashing sistematico! malattie psichiche! pornografico nel senso etimologico! fa vergogna al cristiano!" et cetera). Quelle poche righe sono una sua fedele fotografia.
Ma vediamo alcune delle sue fallacie caratteristiche.
1) l'inossidabile difesa d'ufficio di Bergoglio -- come se quest'ultimo avesse bisogno di una tifoseria numerosa e rumorosa.
«E tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli». Pietro può sbagliare. Pietro deve ravvedersi. Benché dotato di divino certificato di garanzia, certe volte Pietro può venir meno al suo dovere (munus petrinus: munus, cioè "funzione, dovere, impegno"). Lo stesso papa Ratzinger, nel primo giorno di pontificato, chiese preghiera per non arretrare davanti ai lupi.
Chi fa professione di tifoseria papista sta riducendo la Chiesa ad una squadra di calcio in cui bisogna lodare il capitano anche qualora segnasse un autogoal: "tranquilli", suggeriva un rinomato scrittore cattolico, "è un rischio speriamo calcolato".
2) l'attacco furioso a questo blog reo di provocargli insonnia e travasi di bile -- cioè la conferma che qui ci sono argomenti a cui lui non sa ribattere.
La realtà è sempre più complessa dei pensieri umani. Il tifoso papista, perciò, non aspira a comprendere la realtà ma solo a gridare in immaginari talk-show: «ehi, esisto anch'io! e perbacco, sto dalla parte del Papa, io, eh!».
Ciò di cui c'è ben da vergognarsi è la riduzione del cattolicesimo a tifoseria papista. Il tifoso non vuole riflettere, non vuole capire, non vuole pensare: vuole solo gridare la propria esistenza e dividere il mondo in due categorie: "noi" e "loro".
3) il tentativo di strumentalizzare pro domo sua l'articolo di don Ariel -- ossia la necessità di ingannare il prossimo suo come sé stesso.
Chi desidera davvero la verità è disposto anche a cambiare idea. La verità è più grande di noi e - ad alcuni ciò parrà strano - più grande anche del Papa. Il tifoso papista, nella disperata necessità di affermare sé stesso, finisce presto per utilizzare due pesi e due misure: "evviva" oppure "arbitro cornuto", a seconda di dove è stato fischiato il calcio di rigore, indipendentemente dal motivo del fischio.
Parafrasando il barbuto di Treviri, la tifoseria papista esclamerebbe: "non si tratta di adeguarsi alla Chiesa, ma di trasformarla". Anzitutto con le parole e con gli slogan, dando a credere che il depositum fidei abbia un'ampia elasticità e interpretabilità, e che pertanto le virtù teologali debbano fondarsi sulle mode del momento.
4) la necessità di presentarsi come campione della Chiesa "contro i tradi-protestanti, econiani, sedevacantisti..." -- una reductio ad Hitlerum che indica solo la paura ancestrale di essere riconosciuto insignificante o addirittura dalla parte del torto.
La fortuna dei normalisti è che un gigante della fede come san Pio da Pietrelcina - che li avrebbe liquidati e umiliati con meno di tre parole - è già da tempo in Paradiso. Avrebbe fatto loro notare che al di là delle patologiche eccezioni, c'è un immenso e variegato popolo di tradizionalisti che riesce a vivere le virtù teologali senza essere incasellabile nelle caricature malriuscite di chi ha bisogno di artifici retorici e piccole furberie per affermare sé stesso e le proprie idee.
L'instrumentun laboris del prossimo sinodo. Un conto salato.
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2014/06/l-instrumentum-laboris-del-prossimo.html
Ottimo l'intervento di Esistenzialmente Periferico.
RispondiEliminaNon potevo non commentarlo, essendo assai GRAVE:
RispondiEliminahttp://traditioliturgica.blogspot.it/2014/06/ordine-spirituale-ordine-materiale-e.html
Se Mic a sua volta lo vuole porre sul suo blog lo faccia pure.
Grazie per l'attenzione!
Toh, come ha ben notato una giustamente indignata Luisa delle 16:14, è ricomparso alle 15:42, sotto mentite spoglie, un povero cireneo aduso a insulti e menzogne fin dai tempi di Messa in Latino. Non ha cambiato abitudini: falsità, astio, odio per la Tradizione, modernismo mal mascherato. E' patetico: non ha neppure cambiato lessico: usa ancora il falsificante termine "tradiprotestante" come se fosse una chiave inglese. Non ha imparato nulla. Mi ricorda quei vecchi sessantottini malinvecchiati che, tra uno spinello e l'ennesima birretta, ricordano i bei tempi andati. O i residuati dei gruppuscoli gauchisti che usano ancora termini come "fascisti" o "socialreformisti". Poveretto.
RispondiEliminaLuisa, non te la prendere. Piuttosto ringraziamo Mic per aver pubblicato i suoi deliri. Non ci ha ringiovanito di almeno un lustro, o forse più? Anzi, spero vivamente che Mic lo pubblichi ancora: non è divertente? E poi qui nessuno è così stupido da prenderlo sul serio. E' un sito per bene, questo, e ben frequentato. Un po' di folklore non guasta.
Caro AICI,
RispondiEliminasono contento che il sito ti sia utile per la tua vita spirituale. Consiglio di selezionare "all" nel menu` all'estrema sinistra in modo che tutto le preghiere siano mostrate. Quanto alla data per l'edizione cartacea, non saprei dire: tieni d'occhio il blog di Don Camillo per eventuali notizie.
Caro Silente, in realtà non sono nemmeno indignata appunto perchè come molti altri, fra i quali te e mic, avendolo incrociato su Mil e Tornielli, so di che cosa è capace quel "signore" e a che livelli può scendere, ricordo che fra le altre cose non ha mai smentito chi si rivolgeva a lui come se fosse un sacerdote (!), anzi rincarava la dose, ma è appunto perchè so che continua altrove a riversare i suoi soliti rigurgiti fielosi , con il solito vocabolario, che stimavo non fosse utile riportarli qui.
RispondiEliminaCome ben dici la sola utilità che posso intravedere è mostrare a che vertici, o abissi, di ridicola nullità può portare l`astio di coloro che quel blogger ben rappresenta.
Confido nell`intelligenza di chi, dopo averlo letto, decide di venire qui a verificare i suoi proclami, ben presto si renderà conto di quanto siano falsi e frutto solo della sua personale e incorreggibile idiosincrasia!
Vorrei rispondere a Pietro C.
RispondiEliminaHo letto con interesse quanto proposto.
Concordo (purtroppo).
Dobbiamo pregare tutti tanto.
Dobbiamo ribaltare, almeno nelle nostre povere esistenze, lo schema che ci schiaccia dentro agli stampini del mondo e del suo attuale principe.
Dobbiamo essere persone spirituali, finchè il Regno di Dio verrà, come promesso.
Anch'io concordo (purtroppo) con l'analisi di Pietro C. È un discorso da tenere aperto e sviluppare.
RispondiEliminaChi e dove sono i 'monaci' del nostro tempo? E come salvare e custodire e trasmettere i semi della rinascita, che non potrà mancare.
Alcune chiavi di lettura le troviamo nel discorso dei Bernardins. Ma c'è da approfondire e specificare per l'oggi...
Grazie mille bedwere
RispondiEliminaCara Rr,ti ringrazio per il sostegno....quanto al cognac Juncker, possiamo sempre bercelo d'un fiato; ognuno di noi ha un sindaco pippa,purtroppo e il più pipparolo di tutti è il nostro piazzista cammelliere......che ce vuo' fa'?.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaIeri,solennita` del Sacro Cuore di Gesu` ho avuto la pssibilita` di assistere alla messa tridentina, a Cava de' Tirreni (Sa) nella chiesa del Ss.Salvatore.
RispondiEliminaIl parroco piuttosto giovane e` stato molto bravo.Il coro magnifico.
Questo gruppo officia la messa tridentina l'ultimo venerdi di ogni mese.
Lo dico per i fedeli tradizionalisti di Salerno e Napoli.
Dio sia lodato!