Riprendo il testo che segue dal sito Libertà e persona [qui].
La Fonte è aleteia, il network cattolico di informazione e approfondimento su questioni di fede vita e società, il cui nome mostra assonanza con ἀλήθεια - aletheia, il termine greco che designa la verità nella sua evidenza...
Si tratta di un recente articolo nel quale il neurochirurgo Massimo Gandolfini chiarisce alcuni aspetti dell’ormai nota questione della ideologia del gender. La scienza infatti ha appurato che la sessuazione bimorfica è biologicamente e non culturalmente determinata, visto che è inscritta indelebilmente nel cervello e nessuna tecnica è in grado di modificarla.
Mi colpisce - come dato contraddittorio e forzoso - la sottolineatura della distinzione tra la cosiddetta identità “sessuata”, biologicamente determinata, e l'identità “sessuale”, vista come scelta autonoma e individuale (e dunque anche determinata culturalmente) che prescinde totalmente dal dato di realtà rappresentato dall’appartenenza sessuata. Si evita infatti di definire non conforme alla natura la scelta, che sembra darsi per scontata, soprattutto guardando alle conclusioni. Naturalmente ciò non appartiene allo scienziato; ma diventa un problema se è la Chiesa a far proprio quel che oltrepassa l'asettica neutralità del dato scientifico.
Significativa l'indicazione del percorso culturale che è sfociato in questa temperie fluida, confusa e senza principi. Ci è d'obbligo tuttavia rilevare come viene presentata la questione - compreso, nelle conclusioni, il contenuto dell'intervento di Mons. Galantino da noi commentato criticamente [qui] - all'Agorà cattolica, ormai in corso di rieducazione in un clima di crescente normalizzazione, cui manca totalmente il contraltare di una sana e corretta informazione alternativa.
Ed è bene sottolineare che il punto focale del discorso non sta - come affermato nella conclusione - nella virtuosa ricerca di una ricomposizione, culturale e sociale, di tutte le forze che, con onestà intellettuale, ricercano il vero il buono ed il bello per “costruire ponti piuttosto che scavare fossati”, quanto sul riconoscere e quindi evitare i compromessi e gli sconti che, alla fine, rendono possibile una ricomposizione basata su generici principi umanitaristici, di per sé condivisibili, ma non privi di inganni, perché prima o poi degenerano. Non hanno infatti le radici nel soprannaturale, che solo l'etica che scaturisce dalla Verità porta con sé operando un'autentica, non velleitaria, trasformazione - frutto della redenzione - dell'uomo e della storia secondo il progetto di Dio.
Infatti, ai suoi Apostoli - e dunque alla Chiesa - Gesù non ha detto : “andate e dialogate” o “andate e cercate una ricomposizione”, ma: “Andate ed evangelizzate tutte le genti battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” nella certezza che la vera pace, l’unità, la concordia - e l'eticità - sono conseguenza diretta del compimento fedele della Parola rivelatasi in Lui e non in un Dio o in una ricerca vaga e generica che possa accontentare un po’ tutti. Perché questo è il rischio che si corre - pur affermando di rifuggire da un'irenica unanimità non abdicando dai principi - se poi si valicano i confini insieme agli interlocutori.
Oggi dir questo ci rende farisei o inespressivi o rigidi, secondo le espressioni ricorrenti di un ormai diffuso bergoglismo. Si tratta invece di essere nel mondo ma non del mondo. E la distinzione è il Signore a farla. (Maria Guarini)
La Fonte è aleteia, il network cattolico di informazione e approfondimento su questioni di fede vita e società, il cui nome mostra assonanza con ἀλήθεια - aletheia, il termine greco che designa la verità nella sua evidenza...
Si tratta di un recente articolo nel quale il neurochirurgo Massimo Gandolfini chiarisce alcuni aspetti dell’ormai nota questione della ideologia del gender. La scienza infatti ha appurato che la sessuazione bimorfica è biologicamente e non culturalmente determinata, visto che è inscritta indelebilmente nel cervello e nessuna tecnica è in grado di modificarla.
Mi colpisce - come dato contraddittorio e forzoso - la sottolineatura della distinzione tra la cosiddetta identità “sessuata”, biologicamente determinata, e l'identità “sessuale”, vista come scelta autonoma e individuale (e dunque anche determinata culturalmente) che prescinde totalmente dal dato di realtà rappresentato dall’appartenenza sessuata. Si evita infatti di definire non conforme alla natura la scelta, che sembra darsi per scontata, soprattutto guardando alle conclusioni. Naturalmente ciò non appartiene allo scienziato; ma diventa un problema se è la Chiesa a far proprio quel che oltrepassa l'asettica neutralità del dato scientifico.
Significativa l'indicazione del percorso culturale che è sfociato in questa temperie fluida, confusa e senza principi. Ci è d'obbligo tuttavia rilevare come viene presentata la questione - compreso, nelle conclusioni, il contenuto dell'intervento di Mons. Galantino da noi commentato criticamente [qui] - all'Agorà cattolica, ormai in corso di rieducazione in un clima di crescente normalizzazione, cui manca totalmente il contraltare di una sana e corretta informazione alternativa.
Ed è bene sottolineare che il punto focale del discorso non sta - come affermato nella conclusione - nella virtuosa ricerca di una ricomposizione, culturale e sociale, di tutte le forze che, con onestà intellettuale, ricercano il vero il buono ed il bello per “costruire ponti piuttosto che scavare fossati”, quanto sul riconoscere e quindi evitare i compromessi e gli sconti che, alla fine, rendono possibile una ricomposizione basata su generici principi umanitaristici, di per sé condivisibili, ma non privi di inganni, perché prima o poi degenerano. Non hanno infatti le radici nel soprannaturale, che solo l'etica che scaturisce dalla Verità porta con sé operando un'autentica, non velleitaria, trasformazione - frutto della redenzione - dell'uomo e della storia secondo il progetto di Dio.
Infatti, ai suoi Apostoli - e dunque alla Chiesa - Gesù non ha detto : “andate e dialogate” o “andate e cercate una ricomposizione”, ma: “Andate ed evangelizzate tutte le genti battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” nella certezza che la vera pace, l’unità, la concordia - e l'eticità - sono conseguenza diretta del compimento fedele della Parola rivelatasi in Lui e non in un Dio o in una ricerca vaga e generica che possa accontentare un po’ tutti. Perché questo è il rischio che si corre - pur affermando di rifuggire da un'irenica unanimità non abdicando dai principi - se poi si valicano i confini insieme agli interlocutori.
Oggi dir questo ci rende farisei o inespressivi o rigidi, secondo le espressioni ricorrenti di un ormai diffuso bergoglismo. Si tratta invece di essere nel mondo ma non del mondo. E la distinzione è il Signore a farla. (Maria Guarini)
Oltre il gender: il cervello è maschio o femmina
Il gender, termine ormai noto ai più, è al centro di grandi dibattiti sia scientifici che culturali. Abbiamo chiesto al prof. Massimo Gandolfini, neurochirurgo, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze della Fondazione Poliambulanza di Brescia e vicepresidente nazionale dell’Associazione Scienza&Vita, di chiarire il significato e l’origine di questa ideologia e il ruolo del cervello nella definizione del genere.
Prof. Gandolfini, potrebbe ricordarci l’origine della teoria del gender?
Dal punto di vista strettamente storico, il termine “gender” trova la sua genesi più remota nel lavoro di Sigmund Freud, apparso nel 1920, con il titolo “Psicogenesi di un caso di omosessualità nella donna”, in cui – per la prima volta – si pone il tema della differenza fra “gender role” e “gender identity”. Sul piano dell’elaborazione culturale, l’ideologia del gender si propone a partire dagli anni ‘50/’60 ed è caratterizzata da tre “ondate”, che si susseguono e si integrano fra loro.
La prima ondata: la “nurture theory”
La “nurture theory”, o teoria della prevalenza della cultura sulla natura, fu propugnata da John Money, direttore del dipartimento di sessuologia del John Hopkins Insitute di Baltimora. Negli anni ’60 cominciò ad imporsi il “dogma” che si diventa uomo o donna non per determinazione biologica sessuale, ma per imposizione di “stereotipi” di genere. Detto in altre parole, un maschio diventa uomo perchè condizionato da categorie pedagogiche e culturali che gli impongono di rivestire il ruolo sociale proprio dell’uomo (giocare a pallone, giocare con armi, fare a botte con i compagni, ecc..). Altrettanto vale per la femmina che viene condizionata per diventare donna. Ne consegue che modificando gli stereotipi di genere, si può modificare l’evoluzione culturale sia del maschio che della femmina, completando il lavoro attraverso tecniche medico-chirurgiche di “riassegnazione del sesso”. In questo contesto si inserisce la tragica “sperimentazione” condotta dal dottor Money sul piccolo Bruce, trasformato in Brenda, che si conclude con il suo suicidio, dopo una vita di disagio e travaglio indicibili.
La seconda ondata: il movimento femminista
La seconda “ondata” è legata alla storia del movimento femminista per l’emancipazione e l’uguaglianza della donna, soprattutto a partire dagli anni ‘70. Possiamo citare un nome per tutti: Simone de Beauvoir, con la sua lotta per il diritto al divorzio, la libertà sessuale realizzata attraverso la contraccezione e il diritto all’ aborto, al fine di liberare la donna dal condizionamento della maternità. Nel 1980, Adrienne Rich produce un testo considerato il manifesto del lesbismo, proposto come lo strumento vincente per la lotta di liberazione dal maschio, e conia la “famosa” sigla LGBT, proponendo quattro generi di identità e correlato orientamento sessuale.
La terza ondata: la “non identità”
Possiamo localizzare la “terza ondata” agli inizi degli anni ’90, con Judith Butler, femminista lesbica e autrice di “Gender Trouble”, atto fondativo del femminismo radicale, nel quale si propone l’ideologia della “non identità” all’interno di una società globale fluida e liquida, senza nessun punto fisso di riferimento, che apre la strada al “nomadismo” di Anne Sterling (1993). In questo contesto, nasce il genere “queer” – strano, variabile, modificabile – che va ad integrare il già citato acronimo LGBTQ.
C’è differenza tra identità sessuale e genere?
Vorrei precisare che è più corretto parlare di identità “sessuata”, piuttosto che “sessuale”. Con la prima denominazione, infatti, si sottolinea che l’appartenenza di sesso – maschio o femmina – non è un nostra scelta, bensì una realtà biologica che ci troviamo compiuta dalla nascita: ce la siamo trovata iscritta nella totalità del nostro corpo, cellule, tessuti, organi ed apparati. Questa è la differenza fondamentale tra identità sessuata e ideologia di gender: la prima è biologicamente determinata, la seconda è una scelta autonoma e individuale che prescinde totalmente dal dato di realtà rappresentato dall’appartenenza sessuata.
Lei è un neurochirurgo, il cervello è maschio o femmina? Rimane tale al di là di interventi chirurgici, ormonali e psicologici atti a modificare il “genere” di una persona?
Negli ultimi vent’anni abbiamo acquisito il principio che la sessuazione dimorfica (maschio/femmina) riguarda il nostro organismo nella sua totalità, cervello compreso. Oggi parliamo di “cervello sessuato” volendo intendere che maschio e femmina sono differenziati anche dalla struttura anatomica e dal funzionamento del proprio cervello. Fin dai tempi di Vesalio e di Leonardo da Vinci sapevamo che volumetricamente il cervello maschile è più grande di quello femminile (perdonate la precisazione necessaria per evitare “battute scontate”: la funzione non è proporzionale alla massa!), ma solo negli ultimi vent’anni abbiamo compreso che la differenza è anche di ordine anatomico e funzionale. In estrema sintesi, il cervello maschile è caratterizzato da una rigida “lateralizzazione” – le aree del linguaggio sono, ad esempio, rigidamente localizzate nell’emisfero sinistro; al contrario, nella femmina vi sono rappresentazioni anche nell’emisfero destro – e le connessioni interemisferiche – cioè i collegamenti fra i due emisferi- sono più sviluppate e numerose nel cervello femminile. Grazie a complesse indagini che studiano il funzionamento del cervello (soprattutto le tecniche del neuroimaging, quale la risonanza magnetica funzionale e la PET), abbiamo compreso quali sono le basi anatomofunzionali per spiegare il dato che la psicologia comportamentista fin dagli anni ’50 ci proponeva, e cioè che l’elaborazione del “pensiero” maschile (detto “pensiero lineare”) ha caratteristiche diverse rispetto al pensiero femminile (“pensiero circolare”). È proprio la maggiore ricchezza di connessioni fra i due emisferi che rende il pensiero femminile “multitasking” (capace, cioè, di aprire e gestire contemporaneamente più file), rispetto al maschile, in grado – invece – di gestire un solo file alla volta. La sessuazione cerebrale è iscritta tanto profondamente nel nostro corpo che non è modificabile con la terapia ormonale che viene utilizzata in ambito di terapia per riassegnazione sessuale (ad esempio, nei casi di “disforia di genere”): tutto il corpo è rimodellabile, ma non il cervello.
Il convegno di Scienza&Vita svoltosi lo scorso 24-25 Maggio a Roma, era intitolato “Amore e Vita. Questioni di cuore e di ragione. Tracce per un percorso formativo all’affettività e alla sessualità”. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha aperto i lavori sottolineando la centralità dell’educazione. Affrontare la “questione” del gender è dunque una sfida educativa?
Abbiamo scelto di intitolare l’ultimo convegno di Scienza e Vita “Amore & Vita”, per affermare il legame indissolubile che deve esistere fra l’amore e la vita, ad ogni età ed in ogni epoca. Il sottotitolo (Questioni di cuore e di ragione. Tracce per un percorso formativo all’affettività e alla sessualità) ha attualizzato il tema, con l’intento si affrontare tutte le questioni che l’ideologia di gender aggredisce con la sua destruente pervasività, dal mondo dei sentimenti al mondo delle relazioni affettive e sessuali, fino alla decomposizione della famiglia.
Il saluto di Mons. Galantino – primo discorso ufficiale del nuovo Segretario Generale della CEI alla nostra associazione – ci ha indicato almeno due importanti linee d’azione. Per primo ci è giunta una spinta rinnovata nel proseguire la nostra attività: la sapiente coniugazione della scienza – con lo strumento che le è proprio della ragione e della cultura – con la vita, un bene da proporre, difendere e tutelare senza eccezioni.
La seconda indicazione riguarda il metodo, la strategia da seguire nelle varie forme di “emergenza antropologica” che il nostro tempo sta vivendo, compreso l’assalto dell’ideologia di gender. L’indicazione è di mantenere un dialogo aperto, ricercato, non pregiudizievole, con l’intento di trovare un terreno condiviso di azione culturale, educativa e politica, a vantaggio della vita, ad ogni età ed in ogni condizione personale e sociale. È chiaro che tutto ciò non significa abdicare a valori e principi irrinunciabili, nella vuota ricerca di un’irenica unanimità che si lascia dietro le spalle vite abbandonate e violate, ma ha il valore di un incitamento a perseguire – anche “sperando contro ogni speranza” – la virtuosa ricerca di una ricomposizione, culturale e sociale, di tutte le forze che, con onestà intellettuale, ricercano il vero, il buono ed il bello. Come si dice con uno slogan efficace, dobbiamo sforzarci di “costruire ponti, piuttosto che scavare fossati”, con gli uomini di buona volontà, che abitano il mondo della cultura, della scienza, della società civile. “Scienza & Vita” è nata proprio con questa mission, e le parole di Mons Galantino sono nuova linfa per proseguire nella nostra azione. [Fonte aleteia.org]
Questa gentaglia diseducatrice che mediante ideologie mostruose avvia il mondo alla scristianizzazione e imbarbarimento finale, serva fedelissima di Lucifero, tesa ad estirpare l'umanità dalle radici, impedendo, con plagio della masse e leggi scolastiche all'uopo, la normale propagazione della specie umana comandata da Dio Padre stesso ad Adamo ed Eva, vuole stabilire nel mondo il regno di Nimrod.
RispondiEliminaChiunque li seguirà, anche con gravi responsabilità nella Chiesa e nella società civile, si fa nemico aperto di NSGC che è Verità eterna, Rivelatore del Padre Creatore Onnipotente e Provvidente, che ha fatto BENE tutte le cose.
hd
Facciamo attenzione a non definire seguaci del nemico anche le vittime inconsapevoli, trscinate dalla corrente che oggi purtroppo domina.
RispondiEliminaContinuiamo ad affermare la verità e ad aumentare le fonti di informazione rette, che diventano Annuncio del progetto di Dio e non del prometeismo umano.
È qui, nella carenza dell'Annuncio, la responsabilità della Chiesa, oggi, a partire dalle Gerarchie più alte.
RispondiEliminaIl cervello è maschio o femmina. Su questo non ci sono dubbi.
RispondiEliminaO.T. La tv dei vescovi italiani ha finalmente proposto una bella serata CONTRO LA MASSONERIA, intervistando Maurice Caillet. Anche se l'intervista era condotta alla buona da un personaggio un po' sempliciotto, il succo del piano massonico per la DISTRUZIONE DEL SENTIMENTO RELIGIOSO è emerso con chiarezza. E' la via giusta: invece di borbottare contro la massoneria dalle pieghe di blog o convegnetti di nicchia, occorre che la Chiesa attacchi il nemico in modo aperto. La massoneria si giova dell'oscurità. Fare luce nelle stanze è il modo migliore per scoprire le sue trame e informare circa lo scempio in atto le sue vittime inconsapevoli.
Bel network informativo.
RispondiEliminaPer il resto da amici dell'OD ho notizie di Pacs in dirittura d'arrivo pure da noi...un passo ulteriore in avanti verso la dissoluzione di qst società!
Grazie mic, una distinzione paradossale, perchè lo scienziato afferma un dato e contemporaneamente il suo oltrepassamento.
RispondiEliminaGrazie mic, una distinzione paradossale, perchè lo scienziato afferma un dato e contemporaneamente il suo oltrepassamento.
RispondiEliminaE' il famoso "maanchismo", Jacobus, utilizzato da persone ambigue per evitare il "dagli all'untore"...
RispondiEliminaD'accordo, di fronte a queste mostruosità ci vogliono forza e chiarezza, non dialogo, anche perché che dialogo ci può essere tra verità ed errore? amore per le persone, non indulgenza e mediazione con l'errore. Purtroppo questo dialogo e mercanteggiamento è hegel che è entrato nelle mentalità di molti uomini di chiesa, dovuto alla mortifera teologia Rahneriana, e putroppo si vedono pochi cambiamenti all'orizzante...comunque la verità alla fine trionferà
RispondiEliminaJohn
Purtroppo, John, non e' solo hegelismo o rahnerismo, ma spesso ignoranza crassa esupina della biologia, semplice paura di essere additati al pubblico ludibrio o, infine, semplicemente un conflitto di interessi: come puoi denunciare l'errore, se ne sei parte integrante ? Come puoi denunciare l' omosessualità se sei homo ?
RispondiEliminaRr
Non dimentichiamo che dal primo dialogo della storia è scaturito il peccato originale.
RispondiEliminaNon che il dialogo sia malvagio in sé stesso, ma se parte da premesse sbagliate anche perché una parte è in malafede ecco che le sue conseguenze possono essere pessime.
Sicuramente non si deve dialogare con chi pervicacemente insiste in un errore, infatti errore e verità sono irriducibili e nessuna sintesi è tra loro possibile alla faccia della dialettica.
Intanto la presidentessa della 'Manif pour tous' francese, Ludovine de la Rochère,ha incontrato papa Bergoglio "gli abbiamo chiesto di darci un segno del suo appoggio, di incoraggiamento eccezionale da parte sua»
RispondiEliminaPapa Francesco si è intrattenuto con Ludovine de la Rochère per circa cinque minuti, in cui la presidentessa della Manif gli ha esposto cosa sta succedendo in Francia sulla «famiglia che viene attaccata da tutte le parti».
Il Papa, scrive Famille chrétienne, le ha risposto che rifletterà sul modo migliore per rivolgere un messaggio ai francesi.
5 minuti!!! ma é una presa in giro pazzesca. Visto la posta in gioco avrebbe dovuto discuitere con lei almeno tre ore! (il tempo passato per es. per l'intervista a Scalfaro)
Vorrei far notare una cosa che si fa lisciare, come si dice, ovvero passare in silenzio, il mensile della Faci, 'L'amico del clero', ha recensito il famoso libro 6 come 6 che è un coacervo di descrizioni di rapporti omosessuali ed altre modernerie, in modo soft, senza condannare e glissando sulle proteste dei genitori di alunni liceali romani cui il libro era stato fatto leggere, questo ed altri segnali di normalizzazione della lobby lgbt, fa parte dell'asservimento totale al NOM e fa capo al 'chi sono io per?' che ha sdoganato il tutto.....avete letto la tragica storia di Pip, bambino svedese di 6 anni che viene cresciuto da solo senza che nessuno gli dica se maschio o femmina? Ci sono tanti spot pubblicitari che fanno passare i rapporti omo e le non differenze di sesso roba normale, provate ad ascoltare bene lo spot findus, oltre a barilla.....Anonymous
RispondiEliminaMIC. Gentile Signora, questo post rappresenta appunto quello che vado invocando-scocciando ripetutamente ( come mi asterrei dal fare se non avvertissi fuori di me e anche in me la "più grande fra le crisi attraversate dalla Chiesa" ).
RispondiEliminaLa lotta contro il "politicamente corretto" del "partito radicale di massa" va condotta dalla "comunicazione" cattolica non solo con parole d'ordine simili a slogan, come "principi non negoziabili" e nemmeno puntando principalmente come decisivi su riferimenti teologici e biblici ( "maschio e femmina li creò" del Genesi )che i più ormai disconoscono, non apprezzano o addirittura disprezzano. In un incontro con il prof. Umberto Veronesi ( nella sua infanzia cattolico devotro con mamma rosariante), persona molto garbata e distinta ma alfiere del laicismo altoborghese e teorizzatore della futura diminuzione o sparizione dello scarto fra "mascolino" e "femminino" il medico esperto di neurologia cerebrale da lei presentato disporrebbe di argomenti SPENDIBILI SUI MASS MEDIA ( un po' come avviene nel caso della Sindone ) sulla base di ELEMENTI SCIENTIFICI ( dunque verificabili ) e non solo su opzioni filosofico-teologiche, sempre contestabili o suscettibili di "rimozione".
Approfitto dell'intervento per ricordare come uno o due post fa sia riferito che la forma di preparazione spirituale dei giovani francescani dell'Immacolata fosse sostenuta dalla riproposizone dei grandi pensatori francescani, San Bonaventura e Giovanni Duns Scoto con convegni ( su San Masssimilano Kolbe ), riviste di studio ( Annales franciscani ), quaderni di studi scotisti, Prontuarium scoticum )e via dicendo. Da non dimenticare che Scoto ( peraltro pensatore dalla concettualità difficilissima ) fu un grande sostenitore del'Immacolata.
Questi studi ( soprattutto il recupero delle autentiche fonti francescane ) sono indispensabili per togliere il Santo dalla melassa ecologista-irenistica in cui è stato immerso e deformato da scrittori estetizzanti a gran tiratura, da registi non troppo coscienziosi e dalla stampa popolare. Melassa che una certa parte del mondo ecclesiane vuole imporre ai fini della SUA riforma.
In un esercito ( l'"acies ordinata" come da definizione del prof. De Mattei ), non bastano fnnteria e sottufficiali; occorre anche l'artiglieria leggera e pesante. Per me è quella di cui la Chiesa oggi è molto carente, con qualche eccezione. Senza i numerosi libri e le trasmissioni di padre Amorth, a cosa si ridurrebbe il discorso sul Diavolo e l'Inferno?.
Volevo far notare che la teoria del multitasking come prerogativa del cervello femminile e ' stata smentita dalle recenti ricerche e prove fatte. L'uomo e' in grado di fare piu' operazioni della donna....mi dispiace. Test sono stati effettuati all'universita' di Stoccolma con mliori risultati degli uomini rispetto alle donne , avendo i primi una maggiore capacita' di gestion spazio temporale.
RispondiEliminaDiciamo che la superdonna e' un'altra invenzione del femminismo.
La ricerca del prof. Timo Mantyle e' stata pubblicata su Psycological Science.
Mi dispiace per le femministe.
...il medico esperto di neurologia cerebrale da lei presentato disporrebbe di argomenti SPENDIBILI SUI MASS MEDIA ( un po' come avviene nel caso della Sindone ) sulla base di ELEMENTI SCIENTIFICI ( dunque verificabili ) e non solo su opzioni filosofico-teologiche, sempre contestabili o suscettibili di "rimozione".
RispondiEliminaCaro Franco,
non basta essere scienziati, occorre anche essere scienziati credenti, perché ho dimostrato che lo scienziato in questione, col suo paradosso, può portare a ritenere lecito tutto ciò ch'è possibile.
Non basta verificare l'evidenza inscritta nella natura, è necessario riconoscere che ci sia Qualcuno che l'ha stabilita e dunque stabilire il principio che essa va rispettata e non oltrepassata.
E, per far questo, la competenza scientifica non basta.
Certo, sia nell'elaborazione che nella espressione, c'è sempre un'esigenza di multidisciplinarietà che la frammentazione attuale (le specializzazioni a compartimenti stagni che mancano della visione d'insieme) rende più difficoltosa.
Resta sempre la necessità di un principio unificante intorno al quale far convergere i vari ambiti del sapere umano: il linguaggio comune del Logos. Invece siamo arrivati alla Babele non solo delle lingue, che è solo il segno di una divisione difficilmente componibile.
Si dialoga, ma non si comunica, se manca il principio unificatore. L'errore non potrà mai entrare in comunicazione con la verità. Solo una chiesa che ha perso la verità può illudersi di dialogare con l'errore. E così si creano solo liaisons dangereuses (non per la verità in sé, ma per chi intende rimanervi ancorato).
Resta solo da riconoscere gli errori, prenderne atto e scegliere da che parte stare.
Il personalismo, lo storicismo (l'antropocentrismo) e l'aver messo la metafisica all'angolo, costituiscono il vulnus che appare così difficilmente sanabile finché non ci sarà chi autoritativamente ripareggerà la verità.
RispondiEliminaA meno che non ci sia qualche sovvertimento epocale che ci costringa...
Volevo far notare che la teoria del multitasking come prerogativa del cervello femminile e ' stata smentita dalle recenti ricerche e prove fatte. L'uomo e' in grado di fare piu' operazioni della donna....mi dispiace. Test sono stati effettuati all'universita' di Stoccolma con mliori risultati degli uomini rispetto alle donne , avendo i primi una maggiore capacita' di gestion spazio temporale.
RispondiEliminaDiscorso ininfluente, perché non è questo l'unico elemento identificatore, è soltanto uno degli aspetti anatomici.
Il discorso è strutturale. La funzionalità non è migliore o peggiore, è diversa e complementare perché richiede un completamento che nasce dalla relazione...
Diciamo che la superdonna e' un'altra invenzione del femminismo.
Che c'entra la "superdonnna"?
Esiste l'Uomo (maschio e femmina). Il "super" lasciamolo ai prometei di turno.
Per esperienza, non ho alcuna difficoltà a credere al maggior multitasking del cervello femminile. Ma, credo per via della maggior quantità di massa grigia, gli uomini hanno un vero primato al volante, in particolare nel parcheggio in retromarcia! Lì ci prendiamo le nostre piccole rivincite sulle parlantine multitasking delle signore.
RispondiEliminaC'è un fondamento scientifico in ciò?
Così, tanto per innalzare il livello della discussione ;-)
C'è solo un piccolo dettaglio: l'espressione politica del mondo cattolico italiano, cioè il PD, e la nuova chiesa cattolica di Bergoglio sono schierati a favore di queste ideologie e contro chi vi si oppone.
RispondiEliminaMiles
"...non basta essere scienziati, occorre anche essere scienziati credenti, perché ho dimostrato che lo scienziato in questione, col suo paradosso, può portare a ritenere lecito tutto ciò ch'è possibile.
RispondiEliminaNon basta verificare l'evidenza inscritta nella natura, è necessario riconoscere che ci sia Qualcuno che l'ha stabilita e dunque stabilire il principio che essa va rispettata e non oltrepassata. ..."
Placet.
l'"uomo" (maschio o femmina) deve
usare l'intelligenza per cercare la Verità e usare la volontà per il Bene.
Se invece l'intelligenza donataci viene usata malamente, per distorcere la realtà "interpretando" il dato che si presenta con la ricerca scientifica, invece che registrarlo e da ciò partire per risalire dalle cose visibili e che mutano, a quelle invisibili, perfette ed eterne, se l'uso di queste facoltà dell'anima è distorto, si ama ciò che è distorto e poiché siamo liberi si ottiene ciò che si ama e si sguazza nelle storture e nel peccato illudendosi di essere liberi ma sprofondando invece sempre più, trascinati verso il basso dagli istinti ai quali l'anima è assoggettata e che sono la catena che ci lega, che si stringe ed accorcia sempre più.
La Fede, sola e per grazia liberamente accolta può salvare da questa spirale e con questa risalire la china, nella Carità e mai abbattuti, per la Speranza .
Grazie Marco, c'è da aggiungere solo una piccola cosa a quel che hai completato.
RispondiEliminaAmen. Così è...
Dopo le fondamentali scoperte sul cervello maschile e il cervello femminile, a quando un'autorevole ricerca sul cervello di invertiti ed invertite?
RispondiEliminaHo un caro amico malato di SLA. Sarebbe contento di sapere come spendono i soldi della ricerca neurologica.
Ho un caro amico malato di SLA. Sarebbe contento di sapere come spendono i soldi della ricerca neurologica.
RispondiEliminaEnrico, non credo proprio che la ricerca neurologica sia unidirezionale nei confronti della teoria del genere.
Abbiamo preso in considerazione questi risultati, che certo fanno parte di un contesto di ricerca molto articolato e complesso.
Vabbè, con i soldi pubblici si finanziano pure le ricerche di Vattimo o di Giorello.
RispondiEliminaMi fermo qui.
Vabbè, Enrico,
RispondiEliminatroppe cose si fanno, che non si dovrebbero, con i soldi pubblici...
MIC. Concordo con la sua precisazione. Non si tratta di un aut-aut, ma di un et-et ( frase che piace moltisimo a Vittorio Messori ). Anch'io sono per il primato delle "ragioni del cuore", che però una volta erano coltivate largamente e con grandi effetti nell'infanzia, aperta com'è aperta alla bellezza e alla bontà, se si vuole trovare e si trova la via per penetrare nell'anima. Queste "ragioni del cuore" rimanevano poi per tutta la vita come un tesoro interiore. Se non avessi avuto quest'esperienza, che starei a fare su questo blog? per trollare? Purtroppo ci sono altre che ragioni ( come quelle di Voltaire ) che nell'epoca moderna hanno fatto da pietra dì inciampo o da ariete contro la Rocca. Quello che ho espresso è essenzialmente l'idea e il fine per il quale furono create le Università Cattoliche, l'idea e il fine di padre Agpstino Gemelli, Armida Barelli, massima dirigente dell'Azione Cattolica femminile. In Irlanda ne creò e diresse una il grande John Henry Newman, un esponente della "Chiesa Alta" inglese, che si fece cattolico grazie allo studio dei Padri della Chiesa, famoso per la sua teoria dell'adesione alla verità ( "Grammatica dell'assenso" ) e quella dello sviluppo della dottrina cristina: i dogmi non mutano, ma vengono meglio precisati e specificati.
RispondiEliminaConcludo con un sempio: a mia figlia, maestra elementare, i bambini hanno chiesto: "Ma viene prima Adamo o l'Uomo di Neanderthal?" Così pure si potrebbe chiedere: ma i feroci dinosauri e e i carnivori in genere sono apparsi prima o dopo il Peccato Originale? La stessa figlia, educatrice parrocchiale, segue adolescenti che frequentano l'oratorio ma si rifiutano di andare a Messa perché la trovano noiosa. Tutti o quasi.
segue adolescenti che frequentano l'oratorio ma si rifiutano di andare a Messa perché la trovano noiosa. Tutti o quasi.
RispondiEliminaperché nessuno riesce ad insegnare (nel senso di lasciare il segno, cioè far comprendere e accogliere) che non tutto ciò che è importante è per questo immediatamente attraente o anche sensazionale (questo è il più difficile oggi!). E che ci sono cose prioritarie che vanno fatte anche se non ci è dato coglierne subito la bellezza e i frutti. E farle per Qualcuno che, anche se non lo vediamo e non ne abbiamo una percezione sensibile immediata, è lì che ci aspetta e ci salva e ci libera e ogni volta succede qualcosa di grande. Almeno tentar di dire cosa succede - e da parte di Chi - potrebbe forse riuscire a vincere l'indifferenza. O per lo meno a dare ragioni per non trascurarlo...
E partire da qualche esempio concreto, legato alla vita quotidiana e possibilmente non da quella familiare, dato che è facile incontrare situazioni di famiglie disfunzionali...
Capisco che in certi casi è come provare a vincere alla lotteria; ma almeno provarci...
Enrico,
RispondiEliminaTranquillizzati: le ricerche su cervello maschio o femmina non sono state condotte in Italia, ma all' estero, quindi, semmai, riguardano taxpayers stranieri. Molte ricerche poi sono condotte in strutture private, quindi anche qui il taxpayer non c' entra. Inoltre questi studi di tipo psiconeurologico sono differenti da quelle sulla SLA, puramente neurologiche. Una ricerca non esclude l'altra.
La cosa divertente di questi studi e' che spesso l' idea iniziale e' che non ci sono differenze, o che e' tutto nurture, poi arrivano i risultati, ed allora, se sono sufficientemente onesti, pubblicano comunque, altrimenti imboscano i risultati, perche' politically uncorrect.
Infine, non ci vuole un gran cervello per parcheggiare in retromarcia: lo fanno ormai anche le auto da sole:))
Rr
@Franco.
RispondiElimina"Concludo con un esempio: a mia figlia, maestra elementare, i bambini hanno chiesto: "Ma viene prima Adamo o l'Uomo di Neanderthal?"
Nulla di strano, anzi, vuol dire che quei bambini sono svegli e mostrano interesse. Anche mia figlia, tanti anni fa, mi fece la stessa domanda. Sarei curioso di sapere che cosa ha risposto loro sua figlia.
A mia figlia risposi dicendole che dell'uomo di Neanderthal ci sono le tracce ed è uno dei progenitori nella linea dell'evoluzione della nostra specie. Adamo è descritto soltanto nella Bibbia per spiegare la creazione dell'uomo da parte di Dio, ma non ha nessun riscontro nella realtà.
vi proprongo un link ad un video sull' argomento, che mi ha consigliato il prof pennetta sul suo sito critica scientifica.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=2qx6geFpCmA
Scrive l'ottima Rosa: " ...poi arrivano i risultati, ed allora, se sono sufficientemente onesti, pubblicano comunque, altrimenti imboscano i risultati, perche' politically uncorrect."
RispondiEliminaRichiamo assai opportuno.
Sappiamo quanto la comunità accademica e la ricerca siano dominate - volens nolens dalle lobbies intellettuali radicali.
Probabilmente Rosa si ricorda il caso esemplare del libro: The Bell Curve di Charles Murray e Richard Herrnstein del 1994 che dimostrava, con un imponente apparato statistico, la prevalente ereditarietà del quoziente d'intelligenza - il cosiddetto I.Q., concetto scientifico che, se pur discutibile nella sua riduzione alla quantità, non è privo di fondamento - e di alcuni tratti della personalità. Inoltre dimostrava che l'appartenenza etnica era un fattore differenziante (e non di poco), nella determinazione dell'I.Q.
Nonostante il libro (850 pagine di statistiche e di citazioni!) avesse scalato le classifiche di vendita, immediatamente partì la campagna di diffamazione e di discredito contro gli autori. La campagna ebbe successo: nessuno, nella "comunità scientifica" osò riprendere questi studi e il tema venne silenziato. Altro che Galileo...
Conclusione: se la verità "scientifica" casualmente coincide con la verità del "senso comune", l'intervento delle lobbies e delle agenzie culturali dominanti è immediato e spietato e i poveri ricercatori costretti all'autodafé: minimizzando, giustificando, parlando d'altro.
P.S. Cara Rosa, con molta simpatia e apprezzando la tua ironia ma, come dice il bravo Enrico: "così, tanto per innalzare il livello della discussione" e per divertirci un po', sei sicura che se un parcheggio in retromarcia (per riprendere l'arguto argomento psico-tecno-antropologico di Enrico, per me fonte di profonde riflessioni non da oggi)lo sa fare anche il computer di bordo (mica sempre, ti assicuro) ma non una donna, questo sia un solido argomento a favore del genere femminile?
Anonimo delle 21:24.: "linea dell'evoluzione della nostra specie"? Ma da quando un cattolico serio (ma semplicemente una persona seria, minimamente informata) può credere al mito pseudoscientifico dell'evoluzione, mai dimostrato e indimostrabile?
RispondiEliminaHa dimenticato di sottolineare che il prof. Massimo ganfolfini e' il responsabile della prima comunita' neocat sorta nel 1974 a brescia. Nonche' supermega catechista duro e puro.
RispondiEliminaGiusto per completezza eh !!
Pietro
Beh, quella data da Pietro è un`info non trascurabile, in effetti il professore interrogato, di cui non metto in dubbio la competenza professionale, se è un supercatechista neocatecumenale, quando parla e promuove un " percorso formativo all’affettività e alla sessualità e menziona un`ideologia ( riferendosi a quella del gender) che aggredisce con la sua destruente pervasività, dal mondo dei sentimenti al mondo delle relazioni affettive e sessuali, fino alla decomposizione della famiglia, NON può ignorare come è vissuto quel percorso nel cnc, con quale destruente persuasività è trasmesso e imposto, SA come agiscono i catechisti, quanto, e come, grande sia la loro influenza sulle coscienze dei neocatecumenali, SA perfettamente che il catechista nel cnc è consigliere spirituale, matrimoniale, e di vita, SA che con il suo potere indiscusso e indiscutibile durante gli scrutini entra nell`intimità della persona, un`intimità messa a nudo davanti alla comunità.
RispondiEliminaTante, troppe, sono le testimonianze, di chi ha subito l`impatto di quel martellamento e di quelle pressioni psicologiche.
Testimonianze arrivate numerose ai vescovi e in Vaticano ma ignorate, spazzate via dai numeri e dal potere del cnc e dei suoi amici.
Chi sa in che cosa consiste il "percorso formativo all’affettività e alla sessualità" nel cnc, non può che temere che sia quel percorso ad essere promosso e preso come modello per i cattolici.
La teoria del gender si fonda su una distorsione metafisica, anzi post-metafisica, anzi anti-metafisica.
RispondiEliminaCiò che non è causalità organica o inorganica è ridotto a “cultura”. Non nega la diversità biologica tra i sessi, ma ne afferma l’irrilevanza ai fini dell’identità sessuale. Non oppone natura a natura, né cultura a bios. Semplicemente li considera autonomi l’uno dall’altro.
Per questo, a mio giudizio, non ha molto senso replicare sulla base del bios a chi già cade in fallacia naturalistica.
Il bios, diversamente dalla physis, è funzionale a queste visioni positivistiche.
“Ho sentito, l’altro giorno, in treno, un operaio dire ad un compagno: “vedi, io fumo perché c’è della vitamina nel tabacco”. Il resto della conversazione abbondava di affermazioni di questo genere. Devo confessare che ho rimpianto il tempo in cui il popolo credeva ai folletti e ai fantasmi … ” G. Thibon, Ritorno al reale.
Da segnalare l'intervento del vescovo di Verona Zenti su verona fedele riguardo all'ideologia di genere: bellissimo, Galantino prenda esempio...
RispondiEliminaJohn
Il vescovo di Verona ci conforta non poco...
RispondiEliminaIl riscontro di Adamo nella realta' e' tangibile nel male che pervade il mondo e che e' causato dal peccato e perciio'da quello originale che ogni uomo-donna eredita assieme alle ferite ad esso conseguenti. Il battesimo ci libera dal primo non dalle seconde.
RispondiEliminaL'evidenza nella realta' dell'uomo di Neanderthal e' invece nulla.
Sostenere il contrario non e' cattolico perche' non e' vero.
Marco P.
Caro Marco avrei molto da dirle, ma la Signora non gradisce pubblicare le due campane e allora meglio tacere.
RispondiEliminaBeh, non diciamo che l' Homo neanderthalensis non esiste. E' un sapiens, forse un po" meno intelligente di noi, ma non e' che, come riporta sopra Silente, tutti i sapiens attuali abbiano la stesa intelligenza.
RispondiEliminaIl problema dell' evoluzione, secondo me, e' all' inizio, cioè: da dove viene la vita ?
C' e' una differenza ontologica enorme tra un virus, anche il piu' semplice, ed una pietra. E finora NESSUNO e' riuscito a creare un virus, partendo da semplice carbonio + azoto + ossigeno + idrogeno.
E comunque e' proprio da un pdv evoluzionistico che il gender non regge. Quindi fossero almeno consequenziali: se accettano l' evoluzione, non possono parlare di gender, se non accettano l' evoluzione...cos' accettano, il creazionismo ? Ma allora, " maschio e femmina Dio li creo".
Silente, su argomenti tipo Murray e Hersheimer, e' stato pubblicato ora un libro dal giornalista che si occupa di scienza per il NYT, e finora non sono ancora riusciti a silenziarlo. Se vuoi, ti invio titolo ed altre informazioni.
Una ricerca non pubblicata , se non in un giornale minore, perché politically incorrect, riguarda le società multiculturali. Anche qui posso fornire il titolo.
Rr
PS: io so posteggiare perfettamente in retromarcia.
apparte tutto se volete sapere le ultime sui neanderthal e su denisova o sui crani ritrovati in georgia (ex urss, non usa) potete consultare il sito critica scientifica del prof pennetta.
RispondiEliminal'evidenza di oggi pare sia che i vari uomini fossero semplicemente varie specie che si incrociavano, quindi simili. un po come il cane lupo e il molossoide o il chiuaua. uomini che si sono poi speciati e che nulla condividono con le scimmie. il neanderthal aveva un codice genetico impoverito rispetto al sapiens. tra l'altro il problema della nascita della vita non e' ancora stato risolto. e l'abiogenesi non trova riscontri.
la bibbia non sbaglia poi tanto.....
quindi ad oggi la scienza non sa spiegare come sia esplosa la vita sulla terra.
dare per certa l'evoluzione non solo non e' cattolico ma non e' scientifico. comunque sul sito indicato si trova tutto e ben spiegato. davvero ve lo consiglio per uno sguardo obiettivo su questioni scientifiche e non solo.
Ora ho capito come funziona fra di voi. Prima di affermare qualcosa bisogna verificare se coincide con il pensiero cattolico, altrimenti non vale.
RispondiEliminaMi viene in mente quel tipo un pò barbone e sognatore che tempo fa fu costretto a dire: "E pur si move!".
Anonimo,
RispondiEliminale affermazioni cattoliche risultano confermate dal dato scientifico. Dunque l'eppur si muove sta dalla parte nostra.
Il che non significs che si ignori la reltà o non si comprends il dramma di chi vive una devianza anche se la cultura dominante non la considera tale o addirittura la favorisce.
Il problema è che non si tende ad approfondire le cause, che sono le più molteplici, non solo ambientali o culturali. E conseguentemente non solo non si mettono in atto rimedi, ma. ormsi si tende a discriminare chi è orientato secondo natura.
So che non per tutti è così, ma non dimentichiamo che esiste anche la cultura del vizio.
Questo discorso non vuole condannare nessuno. ma ristabilire la verità dei principi. Il rapporto personale, invece esige rispetto.
rispetto nella verità....
RispondiEliminaForse mi sono espresso male. Quando dico che l'evidenza nella realtà dell'uomo di Neanderthal è nulla intendo nella realtà di oggi, a meno di scovare da qualche parte una tribù di neanderthaliani. Non dico che non sia mai esistito, infatti sono state trovate le prove della sua esistenza. Dico che non è dimostrato che l'uomo discenda da questa specie.
RispondiEliminaAggiungo che non sarà mai dimostrabile, perché impossibile. Infatti la Chiesa insegna che i primi uomini "immediatamente" creati da Dio furono Adamo ed Eva e che da questi discendono tutti i successivi, così che i primi sono chiamati nostri progenitori (catechismo minore di S. Pio X n. 66).
Se così non fosse, la dottrina del peccato originale cadrebbe, infatti mancherebbero i soggetti responsabili.
Poniamo infatti che
- Dio abbia creato non uno ma tanti uomini: il discendente di Adamo/Eva erediterebbe il peccato originale. Quello di un'altra coppia no (o quello di una coppia Adamo-Eva2 o Adamo2-Eva etc etc), quindi uomini di seria A e poi altri di serie inferiori.
- Dio non abbia creato nessuno ma la vita sia come sostiene l'idea evolzionista, spiegabile come successione di eventi più o meno casuali: il peccato originale qui a chi e quando sarebbe attribuibile ? Quando il momento, quale uomo ? e quelli prima di lui?
Cadendo il peccato originale cade anche la necessità della redenzione da esso, quindi la necessità del Redentore.
Il Battesimo a cosa servirebbe ? che cosa imprimerebbe nell'anima ? niente, sarebbe solo un segno (non sacro) di pura superstizione) con il quale una comunità di alcuni uomini riconosce un/a nuovo/a arrivato/a.
E così via per gli altri Sacramenti.
Nessuna storia della salvezza, e perciò nessuna salvezza perché, in questa visione, dopo l'ultimo respiro: game-over, tutto finito. Altrimenti se fosse possibile un mondo dopo la morte, come spiegarlo? non con le altre religioni o filosofie che fanno acqua da tutte le parti (ad es. il paradiso musulmano consisterebbe tra l'altro nell'aver a disposizione non so quanto vergini: che cavolo di senso di infinito spazio-temporale risieda in questa visione vallo a capire, a parte le povere vergini che poi un attimo dopo il coito non sono più tali: e dove le buttano?)
L'"Eppur si muove" dell'Anonimo scettico è ampiamente dimostrato essersi trattato della classica leggenda nera messa su dai vari illuminati; se si vuole contendere si portino argomenti nuovi, ragionevoli, non luoghi comuni ammuffiti.
Anonimo,
RispondiEliminaNon e' un problema di Fede, e' un problema di ragione. Se un essere vivente e' definito come quello che nasce, cresce, SI RIPRODUCE, e poi muore, e' evidente che biologicamente parlando, naturalmente discutendo, il punto cruciale e' la RIPRODUZIONE, che, nelle specie superiori, cioe' piu' complesse, avviene tra DUE SESSI biologicamente distinti.
Ergo, ci sono DUE SESSI, biologicamente e logicamente, NON DUE, TRE, QUATTRO, x Genders.
Poi ci sono le anomalie, le alterazioni, le deviazioni, le patologie, che RAZIONALMENTE, SCIENTIFICAMENTE, vanno studiate, senza
preconceti ideologici.
Cosa che oggi, per obbedire ad un' agenda politica non viene fatto, agenda politica che in realtà, nelle sue vere motivazioni, NON ha affatto a cuore il problema della minoranza omosessuale, cosi come di ogni altra minoranza, ma le usa soltanto per i propri scopi. Questo e' antiscientifico, non il cattolicesimo.
Infine non citerei Galileo, il cui problema vero e' che mancava di prove certe e di calcoli corretti. E la cui storia e' stata ampiamente strumentalizzata da quella stessa agenda di cui sopra. A Copernico nessuno chiese di abiurare alcunche', anni prima. Ne' al gesuita Boscovich anni dopo. Ne' a tanti altri scienziati( fisici, chimic, medici, genetisti...) dichiaratamente cattolici, tra i quali, visto che parliamo di sessi, cromosomi, ereditarieta', Mendel ( monaco, credo benedettino)
Rr
Marco,
RispondiEliminabasta stare su una metropolitana affollata all' ora di punta, o all' uscita dallo stadio o da una discoteca, e sai quanti neandertaliani vedi :)))
rr
Rr
RispondiEliminaNon ci avevo pensato !!
:)))
fede, cristianità, islam, sette varie, ritengo siano solamente un crogiuolo di superstizioni al servizio del potere che utilizza a proprio vantaggio affermando supremazie che hanno portato e portano tutt'ora a conflitti alla cui base, come comune denominatore, stanno interessi economici. Liberiamoci da tutto ciò in favore di una visione tollerante con al centro l'uomo e le sue necessità, prima fra tutte il diritto alla vita, ma non quella embrionale ma quella reale di milioni e milioni di bambini uomini e donne sofferenti che viene sistematicamente negato con il beneplacito delle gerarchie religiose interessate esclusivamente alla propria perpetuazione con azioni liberticide e lesive dei diritti fondamentali tra cui orientamento sessuale, eutanasia, aborto, divorzio e qualsiasi altra pratica contraria a presunte morali che in realtà soffocano la libertà di scelte individuali che non ledono minimamente i diritti altrui.
RispondiEliminaE perché allora viene a deturpare le pagine di questo blog con le solite direttive di chiaro stampo massonico? Il suo ragionamento si auto-smonta.
RispondiEliminaSecondo la sua opinione tutto ciò sarebbe instrumentum regni del potere che terrebbe a bada il popolino: allora dica un po' che motivo avrebbero le organizzazioni religiose a far tutto ciò di cui lei accusa se tanto sono comunque sostenute da quello stesso potere che vorrebbe egalitè tra tutti quanti?!?
Principio di non-contraddizione non rispettato.
Questa è propaganda sessantottina massonica comunista già sentita.
1. Cristo Gesù Nostro Signore e Redentore è REALMENTE e STORICAMENTE nato, morto in Croce e risorto, la scienza ne dà conferma attraverso gli avanzati studi sindonici; non richiami la fumosa questione della datazione al C-14 degli anni '80 perchè quella di allora era tecnica con ampi margini di incertezza.
2. Gli interessi economici sono il motivo reale per cui il suo fantomatico potere fa scoppiare guerre fratricide, civili, il XX secolo ne è pieno. Agli stati stanno a cuore gli interessi economici, proprio quegli stessi che secondo la sua opinione mantengono buono il popolino con gli instrumentum regni.
3. Le azioni liberticide e lesive dei diritti fondamentali sono sempre dei Cattolici e mai vostre, tipo ddl anti omofobia?
Chiedo alla moderazione di cancellare un commento così offensivo, irrispettoso nei riguardi dei molteplici bambini uccisi mediante aborto e la cui vita il commentatore delle 11:29 calpesta per l'ennesima volta dato che per questi personaggi è implicito che i bambini non ancora nati non hanno diritto alla vita.
VERGOGNA!
Non ledono i diritti altrui.....far credere per forza che uno può scegliere il sesso che vuole indipendentemente da quello che per natura ha e credere nel diritto di coppie non capaci di procreare e fare figli artificiali con varie tecniche mi pare ledano il diritto di nascere non in maniera abietta.....poi per quel che conta la religione cristiana in occidente.....perché non prova a dire le sue ragioni ad imam e rabbini, forse si sentirà meno leso nei suoi diritti.Paco.
RispondiEliminaMa che e'? E' partita l' hasbara atea- massonica- anticlericale- comunista-LGBT anche su questo blog ?
RispondiEliminaRr
sempre sui neanderthal... poi giuro che smetto , ma e' interessante!
RispondiEliminahttp://www.enzopennetta.it/2013/04/chi-erano-veramente-i-neanderthal/