La nostra apprensione aumenta, diletti figli, per il fatto che la minimizzazione del ruolo dell'intelligenza nella conversione dell'individuo, viene accompagnata da molta enfasi sul fattore emotivo. Lasciatemi dire subito che questo non era l'insegnamento del nostro Signore Gesù Cristo, trasmesso nella Tradizione della Chiesa, e contenuto nel magistero ecclesiastico. Infatti, la Chiesa ha sempre temuto riguardo alle conversioni non su base solida non fermamente fondate su principi accettati dall’intelletto che possano dare fermezza alla volontà di combattere passioni sregolate, e nella sequela del Divin Maestro.
Ciò non significa che la Chiesa si sia accontentata o si accontenti della mera accettazione intellettuale delle verità rivelate. No. Essa vuole che la fede operi per amore, come dice S. Paolo (Gal. 5,6). In altre parole: essa vuole che il fedele viva secondo la sua fede, abbia nel suo sentire, una fede viva. Il fondamento, però, di questa fede, nella quale si radica l’adesione a Gesù Cristo vivo, è l'accettazione da parte dell’intelletto, della Rivelazione, e, in primo luogo, del fatto che Gesù Cristo è veramente il Figlio di Dio fatto uomo, i cui insegnamenti devono essere ascoltati e rispettati, come condizione preliminare per piacere a Dio e salvare la propria anima, perché senza questa fede "è impossibile piacere a Dio" (Eb, 11,6, il Vaticano I, s. 3, c. 3).
Né ciò significa che la Chiesa disprezzi la parte sensibile della natura umana. Essa non disprezza. Piuttosto, ama con l'amore con cui Gesù Cristo ha assunto la nostra natura. Vuole, però, che essa mantenga il suo posto nella gerarchia degli elementi che costituiscono la natura umana, cioè a servizio delle convinzioni fondate sulle verità rivelate. Così si potrà aiutare l’apostolato, altrimenti quando si prende l’iniziativa, le proprie opere possono essere paragonate alle case costruite sulla sabbia, che dice la Scrittura non possono resistere alle tempeste. Immaginate un fedele entusiasta della sua grazia, che viene improvvisamente sottoposto a una prova di aridità spirituale. Se tutta la sua formazione è basata sulla gioia e l'entusiasmo, resisterà alla prova?
(Mons. Antonio de Castro Mayer, Lettera Pastorale su Cursillos de Cristianidad, Ed Vera Cruz, 1973, p.47-51) - [Fonte]
Bella e chiarissima questa precisazione del Vescovo : utilissima soprattutto ora che molti sacerdoti ( ne ho fatta l'esperienza )sono sordi alla voce della ragione ,basano tutto sull'emotività pronta a franare quando arrivano emozioni ben più forti e coinvolgenti. Nello stesso tempo egli non negl'utilità di ogni componente umana , che però deve stare al suo posto :le passioni vanno assoggettate e guidate e dirette alla gloria di Dio . Vediamo ad esempio Gesù ,che padroneggiando perfettamente l'ira ,scaccia con frustate i profanatori del Tempio .Devo aggiungere che per quanto riguarda Gesù ,per rispetto verso la sua Persona , ho letto mi pare nella Filocalia che gli antichi parlavano di pro-passioni
RispondiEliminaMIC Passo trad.da mundabor:ho visitato l'argentina 2 anni fa, lavoravo x un'agenzia stampa russa ho visitato alcune baraccopoli x fare 1 servizio sulle bidonvilles e i preti delle suddette nei quartieri + degradati della città e sono rimasto scioccato nel vedere che praticamente tutti avevano concubine e figli con loro,altri erano apertamente omosex o avevano compagni trans, tutti lo sapevano, ho chiesto in giro e mi hanno detto:è ok, si vogliono bene,non fanno male a nessuno......ho chiesto in altri posti e mi hanno detto che B. e le alte gerarchie sapevano,ma lasciavano fare,erano misericordiosi, assistevano ed aiutavano i poveri. 1 modello da esportazione di miseria spirituale.Da tenere per te.ANONYMOUS!!!!!!
RispondiEliminaAnonymous, chiunque di noi conosca un po' quella realta', per esserci vissuti, per avere amicizie la' , per aver parlato con colleghi di la', per aver frequentato per un po' quelli che dall' America latina emigrano in Italia, sa che piu' sotto si scende nella classe sociale, e peggiore e' la situazione morale.
RispondiEliminaR.R.
RispondiElimina...Caritas in veritate...
" La verità va cercata, trovata ed espressa nell'« economia » della carità, ma la carità a sua volta va compresa, avvalorata e praticata nella luce della verità. " BXVI
Tutto questo degrado nel clero, deriva da una cosa sola, non hanno più la fede e non la sanno più trasmettere.
RispondiEliminaChi dovrebbe difendere e trasmettere il Depositum Fidei, fa tutto il contrario. La dottrina e' stata dimenticata, e chissà quale gravi conseguenze porterà questo cambio di rotta. Neri
"Pio XI insegna: “Dove, sotto l’apparenza di bene, si cela più facilmente l’inganno, è quando si tratta di promuovere l’unità (ecumenista) fra tutti i cristiani… i seguaci di siffatta teoria, non soltanto sono nell’inganno e nell’errore, ma ripudiano la vera religione depravandone il concetto e svoltano passo passo verso il naturalismo e l’ateismo; donde chiaramente consegue che quanti aderiscono ai fautori di tali teorie e tentativi si allontanano del tutto dalla religione rivelata da Dio.”
RispondiEliminaLa devastazione nel piano spirituale imperversa sempre più a causa di quest’alienazione, piuttosto apostasia, degli stessi capi in un Vaticano occupato da allegri demolitori ecumenisti della Chiesa di Dio; tali capi sono – proprio loro oggi – a capo del grande movimento di apostasia «cattolica», cioè delle universali grandi promozioni ecumeniste della setta conciliare, accelerata da un sempre più avventato Bergoglio.
Il seguito della grande rivoluzione contro il Diritto naturale e divino.....
Il rimedio è stato offerto da Dio, ma purtroppo non fu accolto dai Papi di Fatima: Benedetto XV, Pio XI e Pio XII.
Il risultato fu terribilmente chiaro nel 1960......
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OGGI ogni vero cattolico capisce quanto manca il vero Papa per il ripristino dell’Ordine Cristiano a partire da Roma, il che nel piano mondiale sembra solo possibile attraverso la conversione di un grande Impero alla vera Chiesa di Dio.
Sono quasi cent’anni d’alienazione dalla Religione della Verità e dai segni divini di Fatima, per cui questo ripristino dell’Ordine è solo sanabile col ritorno del Papa Cattolico, che consacrerà la Russia al Cuore Immacolato di Maria, come richiesto. Nient’altro può fermare l'enorme decadimento politico, economico e religioso del mondo presente. Ma ciò è parte di un castigo che nessuno sa con quali altre tragedie, finirà.
Pare impossibile agli uomini una soluzione pacifica, al Signore, però, niente è impossibile. Il problema per i popoli è meritarlo nella situazione presente di generale apostasia e morale miseria.
Che Dio abbia pietà di questa generazione!"
(D. Arai)
Sull'ultimo intervento non posso non eccepire l'accenno al "vero papa", che suona sedevacantista.
RispondiEliminaAbbiamo detto e ripetuto che un cattivo papa è sempre il papa.
Non resta che intensificare la preghiera e la testimonianza.
art. 17 luglio interessante :
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/ffivc