Stralcio da un articolo di Luca Doninelli per Il giornale 17 agosto 2014 [qui] : una riflessione nel giorno della preghiera per i cristiani perseguitati in MO. Oltre alla mobilitazione per cause futili, l'articolista mette l'accento su alcuni degli effetti-ottundimento che caratterizzano la società odierna e delinea una soluzione, che va meglio esplicitata. L'ho fatto in conclusione.
[...] Questa è la deriva vera: non il sentimento dell’indifferenza, ma questo giudizio (pseudoscientifico) secondo cui tutto va come deve andare. I punti di resistenza sono sempre meno numerosi: il buco nell’ozono, il surriscaldamento del pianeta, le specie animali a rischio estinzione, la dittatura informatica. E poco altro.
Di fronte a tutto questo, che cosa ha da offrirci il cristianesimo, artefice di una civiltà che adesso lo rifiuta? Il cristianesimo ci offre la sorpresa della persona umana. Se il corso naturale degli eventi sentenzia che, nel mio angolo di paradiso, tra dieci anni sventolerà la mezzaluna, nulla può evitare che un giovane prete dalla fede ardente venga mandato qui, e che tra dieci anni grazie al suo lavoro la fede nel sud della Francia (o da qualunque altra parte) sia cresciuta anziché sparire. Già le testimonianze dei cristiani irakeni lo dimostrano: la persecuzione li sta aiutando a rendere più forte la loro fede.
Il cristianesimo non fa propaganda: la sua sede non è Roma, o Parigi, o New York, ma la persona umana, l’io. E l’io non si prevede, non appartiene al corso predeterminabile degli eventi. Perciò la Chiesa ha come suo primo compito l’educazione della persona, la crescita dell’io, la formazione di uomini che siano protagonisti: non per comandare, per dirigere stati o grandi aziende, ma per essere pronti ( estote parati !) a rispondere al grido che si leva dal mondo. Al cristianesimo non serve contrapporsi al corso degli eventi, né prendere le armi o fare grandi proclami. Servono uomini come questi, personalità adulte pronte non a grandi azioni, ma solo a dire «sì» a Cristo. Il resto, pagare con la vita (come San Pietro) o vivere fino a cent’anni su un’isola (come San Giovanni) è secondario.
Dice bene Doninelli. E aggiungo che la Chiesa ha come compito la formazione di uomini che siano configurati a Cristo e, per questo, deve esercitare i suoi specifici tre munera: oltre a quello docendi (insegnamento), anche quelli regendi (guida, orientamento) e sanctificandi (Liturgia, vita sacramentale). Essi, sia insieme che singolarmente, riguardano la formazione della persona. Esplicitandoli, ma soprattutto non separandoli, se ne coglie anche la dimensione Soprannaturale, ineludibile per raggiungere la pienezza d'essere, cui singolarmente e comunitariamente siamo ordinati.
L'immagine a lato riguarda evidentemente una metafora di conio rabbinico del crogiolo costituito dagli USA; ma risulta emblematica per ciò sta globalmente diffondendosi, oggi. Tolte le sacche fondamentaliste e il messianismo ideologico che costituiscono le focalizzazioni dei problemi del nostro tempo e sembrano orientare inesorabilmente le vicende odierne. Mentre, di fatto, la Chiesa oggi ha sostituito:
- al munus docendi, il dialogo senza rete e la dissoluzione dei dogmi, al posto della loro fondante incandescenza;
- al munus regendi, l'alternarsi di desistenza e autoritarismo, al posto dell'Autorità;
- al munus sanctificandi, la rappresentazione creativa antropocentrica, al posto dell'Actio teandrica (divino-umana) del Signore attraverso il sacerdote nella Liturgia e del corpo mistico di Cristo, a partire dalla Liturgia, che feconda il vivere quotidiano che da essa parte ed in essa confluisce;
- alla sua ragion d'essere e funzione di salvezza universale, portando l'unicità del Signore nella storia fino ai confini del mondo e fino alla fine dei tempi, un melting pot di equalitarismi da Nuovo Ordine Mondiale...
La chiesa per secoli ha costruito muri di regole e di ascesi per dominare gli istinti, che non sono tutti il male assoluto.
RispondiEliminaE' logico che questo muro è stato abbattuto.
Negli insegnamenti della Chiesa Mater et Magistra ricevuti dai miei maestri, ricchi di saporosa sapienza oltre che di "fondamentali", non ho mai visto solo regole o ascesi per dominare gli istinti.
RispondiEliminaIl moralismo è sempre in agguato in ogni epoca. E' giusto affrancarsene, ma senza buttare il bambino con l'acqua sporca, come chi pensa di abbattere i muri non si accorge spesso di fare...
Ok sottolineare il pericolo Islam, ma cerchiamo di non fare il gioco di chi ora vuole buttare benzina sul fuoco per giustificare interventi militari.
RispondiEliminaAnonimo 18.15: mai sentito parlare del Ppuritanesimo ?
RispondiEliminaanche se, considerando la societa' inglese prepuritana e post, firse i Puritani non avevano tutti i torti.
Rr
La conclusione che cita il NWO non può riguardare Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che parlavano di globalizzazione come segno dei tempi, ma senza dimenticare i principi cristiani anche sui principi non negoziabili.
RispondiEliminaAnonimo, la conclusione è calibrata sulla "libertà di religione", secondo le applicazioni postconciliari di fraitendimenti presenti nei documenti conciliari e, specificamente, nel fatto che il motivo dei “semi del Verbo” si combina con quello della luce che illumina ogni uomo e con quello della preparazione evangelica (Ad gentes, nn. 11 e 15; Lumen gentium, nn. 16-17; Nostra aetate, n. 2; Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, n. 56).
RispondiEliminaInvece i Padri della Chiesa non attribuivano i λοgόι-σπερματικόι/Semina Verbi alle religioni, ma alle filosofie, anche se l’espressione risulta coniata da Giustino. Infatti, secondo i Padri dei primi secoli, compreso S. Agostino, i semina Verbi non fecondano le religioni pagane, alle quali essi riservano giudizi molto severi, quanto piuttosto la filosofia greca e la sapienza dei poeti e delle sibille.
E invece oggi praticamente si afferma il diritto dell'uomo di sbagliare, mentre si disconosce quello di Dio che chiama alla Verità, l'Unica e sola, quella del Signore incarnato morto e risorto per la nostra Salvezza!
E' questo che si rinnega mettendo sullo stesso piano tutte le religioni. E ciò diluisce, o peggio tradisce, la funzione unica del cristianesimo che è quella di lasciare irrompere l'eternità nel tempo attraverso l'azione divino-umana del Signore fino alla fine dei tempi, affidata alla Sua Chiesa, la Catholica.
O no?
La mezzaluna forse ci dominerà, sicuramente però si troverà sotto i piedi della Madonna, il che ci deve confortare.
RispondiEliminaIo credo che se da una parte l'Islam è una vera minaccia,specialmente in un'Europa scristianizzata (altrimenti si potrebbe approfittare per cercare di convertirli senza dover correre troppo lontano), c'è anche da dire che sopra questa immigrazione forzata, incombe una minaccia più seria, nel senso che è intenzione di oscure forze creare tensioni tra islam ed occidente, la massoneria vede nell'islam un freno al mondialismo. Perciò cosa c'è di meglio che prendere due piccioni con una fava? Da una parte lasciar fare per un po' all'islam, perchè ripulisca il mondo dai cristiani (principale obbiettivo da eliminare) poi intervenire in nome della PACE contro l'islam e liberarsi anche di questo, facendo pure la parte degli eroi. Peccato che non si fa mai i conti con l'Oste il quale essendo Dio solitamente permette ciò che vuole e non di più.