[...] I giovani chiedono armi. Gli anziani approvano. «Le nostre sofferenze di oggi sono il preludio di quelle che subirete anche voi europei e cristiani occidentali nel prossimo futuro», dice il 47enne Amel Nona, l’arcivescovo caldeo di Mosul fuggito ad Erbil. Il messaggio è inequivocabile: l’unico modo per fermare l’esodo cristiano dai luoghi che ne videro le origini in epoca pre-islamica è rispondere alla violenza con la violenza, alla forza con la forza. Nona è un uomo ferito, addolorato, ma non rassegnato. «Ho perso la mia diocesi. Il luogo fisico del mio apostolato è stato occupato dai radicali islamici che ci vogliono convertiti o morti. Ma la mia comunità è ancora viva». È ben contento di incontrare la stampa occidentale. «Per favore, cercate di capirci - esclama -. I vostri principi liberali e democratici qui non valgono nulla. Occorre che ripensiate alla nostra realtà in Medio Oriente perché state accogliendo nei vostri Paesi un numero sempre crescente di musulmani. Anche voi siete a rischio. Dovete prendere decisioni forti e coraggiose, a costo di contraddire i vostri principi. Voi pensate che gli uomini sono tutti uguali - continua l’arcivescovo Amel Nona - Ma non è vero. L’Islam non dice che gli uomini sono tutti uguali. I vostri valori non sono i loro valori. Se non lo capite in tempo, diventerete vittime del nemico che avete accolto in casa vostra».
Tornando tra le tende di fortuna, tra file di sfollati in attesa di un magro pasto, salta all’occhio la profonda differenza tra i cristiani che sono riusciti a fuggire da Qaraqosh, Al Qosh e dagli altri villaggi a sud di Erbil, e quelli che invece a Mosul hanno sofferto i soprusi dei guerriglieri islamici. I primi qualche cosa hanno salvato: soldi, coperte, un bagaglio, gli effetti personali, l’automobile. Gli altri sono senza nulla, si dicono fortunati di essere ancora vivi, e il loro terrore è contagioso. Dai racconti fanno capire che la guerriglia islamica aveva un piano preciso, ha giocato con loro come il gatto col topo. «La sera del nove giugno siamo scappati verso le zone curde quando abbiamo visto che le loro avanguardie entravano a Mosul. Le stesse colonne dell’esercito iracheno in ritirata ci hanno suggerito di fuggire», dice tra i tanti Youssef Jibril Youssef, un carpentiere 52enne. «Dopo una settimana i nostri vicini musulmani ci hanno telefonato per dire che andava tutto bene. Potevamo tornare a casa. Nessuno ci avrebbe torto un capello. E così è stato. Sembrava tranquillo. Io sono anche tornato a lavorare. Attorno al 10 luglio è comparso un noto capo guerrigliero, Haji Othman, assieme a due guardie del corpo con il mitra a tracolla, la jallabiah sino alle caviglie, barba e capelli lunghi stile afghano. Mi ha detto che non avevo nulla da temere, mi ha dato il suo numero di telefono invitandomi a chiamarlo in caso di bisogno, ma ha voluto anche il mio numero di telefono e conoscere esattamente quanta gente vivesse in casa. Siamo qui per difendervi, mi ha detto. Però andandosene hanno marcato il muro della mia casa in vernice nera con la «n» stilizzata di «nasrani», che sta per cristiani in arabo. Tre giorni dopo, abbiamo capito l’inganno. Dagli altoparlanti delle moschee è arrivato un diktat che ci presentava tre alternative: pagare una tassa periodica di centinaia di dollari, la conversione all’Islam, oppure partire subito. Se non avessimo obbedito, ci avrebbero tagliato la testa. Ma quando abbiamo preso l’auto per andarcene ai posti di blocco ci hanno rubato tutto: soldi, gioielli, bagagli, talvolta la stessa automobile. Le nostre case sono state occupate, al peggio devastate».
A metà pomeriggio i capi famiglia tra gli sfollati vengono convocati da monsignor Warda nella basilica di San Giuseppe. Si è riusciti a organizzare le scuole e un campo di tende Onu per accoglierli in modo più decente. Ma subito tra l’altare e le panche della basilica si scatena il dibattito. «Chi si occupa del nostro trasporto? Cosa fare dei malati? E i nostri visti di espatrio? Perché non chiedete con più forza l’aiuto della comunità cristiana mondiale?», protestano in tanti dal microfono che in genere serve per le prediche della messa. Qualcuno denuncia che «decine di cristiani» sono rimasti in mano ai jihadisti, potrebbero venire decapitati «entro due giorni». Bashar Jibrail, ex guardiano di una delle basiliche devastate a Mosul, è rabbioso: «Qui si sta consumando un genocidio. Abbiamo paura che gli islamici prendano anche Erbil. Perché non ci date fucili?».
Non solo di quelli c’è bisogno. Gli Stati Uniti hanno cominciato, oltre ai raid aerei, i lanci di cibo e di acqua per le popolazioni ancora assediate dai miliziani. La Gran Bretagna ha mandato un volo umanitario in Kurdistan. La Francia ieri ha annunciato la spedizione di aiuti. Qui l’arcivescovo cerca di tranquillizzare la folla impaziente: «Il Papa da Roma continua a lanciare appelli. Arriverà presto un suo inviato. Gli Stati Uniti hanno intensificato i raid militari che stanno fermando l’aggressione. State calmi. Ho incontrato il console americano e cerco contatti con quelli europei. Ho chiesto che ci diano visti per facilitare l’emigrazione». L’ultima frase è quasi buttata lì. A pensarci bene, rivela un epocale mutamento da parte dei capi cristiani. Nel passato si erano sempre adoperati affinché le loro comunità restassero. Persino quando dieci anni fa c’erano stati i sanguinosi attentati in serie contro le basiliche di Bagdad avevano facilitato l’esodo verso Mosul e frenato l’emigrazione all’estero. Ora non più. Segno che anche loro hanno cessato di credere nel futuro dei cristiani in Iraq. Se potessero, partirebbero tutti.
Il 13 luglio e' iniziata la caccia al topo cristiano da parte del gatto islamico. E solo il 9 agosto monsignor vescovo di Roma ha scritto a Ban Ki Moon. Nonostante ogni giorno gli fossero arrivati da parte della nunziatura a Bagdad i cifrati che contenevano le stesse dichiarazioni del gesvovo di Mossul. Ora a capo della diplomazia vaticana c'è un diplomatico di carriera, non c'è più Bertone. Il quale capo della diplomazia vaticana ha lasciato che invece parlasse un organismo di terz'ordine della Curia, il pcdi guidato da Tauran. Il ritardo, il silenzio, il vagito, il minimo sindacale del vdr appare sempre più omissivo, sufficientemente pilatesco, incomprensibile. E scandaloso.
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaÈ uscito un nuovo libro sul Sommorum Pontificum
"Le forme del sacro. La performance nel rito romano" di Luigi Martinelli, Cavinato Editore.
Sosteniamo la buona stampa cattolica.
Urban
La "chiesa conciliare" non vuole accettare che l'inutile dialogo con l'Islam era solo una bolla di sapone... Pura utopia. :)
RispondiEliminaVince
Bravo Alessandro! Se non c'era Socci il vdr avrebbe fatto, come sempre e come da copione, spallucce. Anzi avrebbe rimbrottato i cattolici tristi che si attardano in lamentele. Del resto non aveva pregato poche settimane A Roma in unità con chi invocava la conversione dei cristiani a Maometto e non aveva forse già preparato l'ennesima pagliacciata con il suo amico comunista Maradona? Sono anni che arrivano gli urli di dolore dei nostri fratelli mediorientali. E intanto la Chiesa di Roma avvalla le Cristoteche e coi suoi pastori si mette a ballare sui luoghi sacri. Come quei vecchi e ridicoli tardoni che negli anni sessanta ballavano in discoteca in giacca e cravatta. Non prima di aver sostituito Cristo con James Dean, De Andrè, Patty Smith e Mal dei Primitives. Vuole essere vdr? Lo sia. Vuole essere democraticamente eletto con tutti i vescovi dai consigli pastorali? Studieremo un buon sistema elettorale.. Lo sia! Vuole essere Presidente della Nuova Chiesa? Bene! A questo punto qualunque presidente, accertato lo sfacelo che ha causato in soli due anni, se ha dignità e crede nel suo "popolo" si dimette. Di fronte al sangue non basta cambiare copione!
RispondiElimina@Mazzarino -
RispondiEliminaIl fatto è che anche se va via Lui, la cricca resta, e cosa cambia?
Purtroppo il flagello viene da lontano, da quel lontano 1962.
Si possono annientare 50 anni e tutto ciò che si è formato?
Ci vuole il tempo necessario per dividere il grano dalla zizzania, e una volta bruciata la zizzania, possiamo (o potrà chi ci sarà dopo di noi) ricominciare l'opera che il Dio Cattolico vuole.
Ora noi possiamo solo combattere per non allargare la piaga degli errori, in quanto più il danno è profondo, più tempo ci vorrà per ripristinare la Chiesa della Roma eterna.
ricominciare l'opera che il Dio Cattolico vuole.
RispondiEliminaNon è tanto e non basta dire il "Dio cattolico", che comunque Vuol dire "universale", che è il senso de La Catholica.... È il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio. E, in Lui con Lui e per Lui - nel quale è la SS. Trinità, Padre Figlio e Spirito Santo - è il Padre nostro.
E' proprio vero che conta di più chi dice rispetto quel che si dice. Avessi detto la metà di ciò che dice l'arcivescovo caldeo potevo scordarmi di esser pubblicato!
RispondiEliminaI Cristiani di oggi o vogliono mettere i "fiori nei cannoni" o 'ben' che vada fanno poco poco rumore!
Certo, con l'amore si conquista il mondo e l'aiuto del Signore arriva dove non arriva l'uomo ma dove non arrivano queste due potenti cose come ci regoliamo? Io 1 idea cel'ho ma sempre più mi trovo ad esser etichettato come anacronistico se va bene od estremista nella peggior delle ipotesi....l'arcivescovo ci dice che dovremmo fare i conti con questa realtà...penso che ecumenicamente tra qualche secolo diverremo arrendevolmente islamici di sto passo!
http://www.helpiraq.org/
RispondiEliminaI Cattolici del Rito Caldea offrono questa possibilità per tutti che vogliano aiutare i Cattolici perseguitati in Iraq....
Quali sono gli altri siti di aiuto sulla rete?
Romano
AICI,
RispondiEliminail vescovo caldeo parla dalla sua cattedra, mentre noi non possiamo salire in cattedra ma ci limitiamo a denunciare 'scostamenti' e a riaffermare il magistero perenne. Inoltre egli parla anche dalla cattedra della sua esperienza nonché sofferenza e tragedia condivisa.
E mi pare che la situazione stia assumendo aspetti che giustificano ampiamente timori e soprattutto una presa di coscienza più chiara e netta.
In queste pagine lo sdegno e il timore ci stanno tutti.
Non sempre, invece, sono in sintonia con riflessioni e discorsi di altro genere. L'osservazione non riguarda solo te, ma evidentemente si riferisce alle tue recriminazioni. (ti faccio un esempio per tutti: la censura sulla tua campagna di sostegno all'Avv. Taormina, che c'è chi può sentirla, ma che non c'azzecca niente con ciò di cui stavamo parlando).
Carissima Mic, non condivido:
EliminaIl vescovo Caldeo non ha trattato argomenti di magistero e quindi non parlava dalla sua cattedra. Ha detto cose condivisibili e giustissime ma anche un laico avrebbe potuto dirle. Non sono questi gli argomenti di pertinenza propria della Chiesa docente.
Juan de San Mattia
Quali sono gli altri siti di aiuto sulla rete?
RispondiEliminaHo presente AsiaNews, che avevo ngià segnalato
http://www.asianews.it/notizie-it/Adotta-un-cristiano-di-Mosul,-rispondere-nei-fatti-e-con-la-vita-all'emergenza-irachena-31845.html
Poi mi sentirei di segnalare anche l'organizzazione Aiuto alla Chiesa che soffre.
http://acs-italia.org/
Ho notato, però, che al momento l'attenzione è concentrata sulle vittime di Gaza. Almeno da quel che vedo dall'home page. Sarebbe interessante e cosa buona e giusta che si aggiornassero.
Strano che non sia arrivata nessuna voce dalle diocesi (che io sappia) che forse nel suo appello Bagnasco avrebbe dovuto sollecitare, oltre che alla preghiera, ad attivarsi con iniziative concrete in diverse direzioni (accoglienza, aiuto a distanza).
RispondiEliminaLo fanno indiscriminatamente per altri, non vedo perché non ci si debba mobilitare per i fratelli...
Se non ricordo male ne aveva parlato in un'intervista, ma quella è aria fritta. I vescovi andrebbero responsabilizzati a dovere.
E' brutto dirlo, ma il pesce puzza dalla testa...
OK. Intendevo dire che parlava dalla sua autorevolezza. E tuttavia dalle sue parole, più autorevoli delle nostre, vien fuori anche un insegnamento sull'Islam.
RispondiElimina"Magistero liquido" anche questo?
Ci siamo dentro, purtroppo. Ma, se 'passa' quello liberal, facciamo spazio anche a quello come Cristo comanda...
RispondiEliminaI suoi motti/le sue parole sono la prova che ,l'attuale detentore della cattedra di pietro,vive nel suo mondo,o non ha nulla da dire, all'infuori come ieri "pace il mondo e' stanco di guerre," oppure i "poveri "etc,e si rifiuta di dire quello che sarebbe davvero interessante.Lui fa solo dichiarazioni chiare quando si tratta di attaccare coloro che a lui non piace, cattolici da pastccerie es,testardi,.Poi e' anche abbondamen te chiaro.Tali parole hanno una connessione con le sue azioni mirate e unilaterali. Un papa che fa tali affermazioni,"non ho mai capito L'espressione valori non negoziabile e chiude gli occhi di fronte all'orrore di questi momenti per me non e' il padre dei cattolici.
La persecuizione e'cosi terribile che dovrebbe essere il Tema numero 1 per il Vaticano e per tutto il mondo Cattolico, Cristiano.
http://www.estense.com/?p=403276
Accorato l'intrevento di Mon.Negri nell' articolo qui sopra
..... Questo è il modo autentico di pregare per la pace che è dono di Cristo Risorto: “La Pace sia con voi”. Il resto finisce per essere solo un vaniloquio. La Chiesa non ha bisogno di vaniloqui e, per quanto mi risulta, neanche Dio”.
Basta qualche migliaia di mercenari criminali e le munizioni da loro stessi fornite per creare un clima di guerra tra le due più grandi religioni del mondo. I Signori del Bene ne prendono atto.
RispondiEliminaNo basta leggere il Corano "Sine glossa". Un pò diverso che leggere il Vangelo allo stesso modo. Uno da la morte e ispira assassini, l'altro da la vita e ispira santi come San
RispondiEliminaFrancesco
Juan deSanMattia
Luis Luiz,
RispondiEliminaL' Islam fa al guerra ala Cristianita' da molti secoli prima di Lutero, Calvino, la massoneria e gli USA. La fa anche all' ebraismo rabbinico che, per altro, non e' immune di doppigiochismo nei suoi confronti.
Quindi, OK che le armi le han fornite gli Uusa e l' addestramento Israele, OK che con Saddam in Irak i cristiani stavano meglio, ma e' un fatto che il" califfo" non si e' lanciato contro Tel Aviv o Gerusalemme, ma contro Mosul e Qaraqosh.
Ti invito a vedere il video sulla stategia dell' Islam pubblicato sul Ssalon Beige.
Io NON voglio morire, ne' voglio che un giorno mia figlia muoia, musulmana. Cosi come non voglio morire ebrea o massona ao protestante.
Ma, come ho gia' scritto, non e' che i musulmani sjiano miei amici solo perc he' sono, o meglio, sarebbero, contro gli a tei-- giudeomassoni americani !
Rr
Amen, Rosa.
RispondiEliminaÈ questo il punto. Per me chiaro, ma forse non espresso così chiaramente.
Credo che in questa fase la cosa più urgente sia l'aiuto ai nostri fratelli in pericolo magari attraverso i link su queste pagine.
RispondiEliminaDetto questo oltre che parlare degli esecutori bisogna anche riflettere sui mandanti e sostenitori di queste orde. Senza dimenticare che l'eliminazione dei cristiani da quelle terre è stata la costante di ogni "esportazione di democrazia occidentale" e di ogni "spontanea rivoluzione". Si era poi già tragicamente visto in Jugoslavia questo meccanismo. Credo ci sia qualcosa in atto di diverso da una contrapposizione religiosa come si vorrebbe far credere. Non limitiamoci alla apparenza.
Che poi la Nuova Chiesa tenda a minimizzare o nascondere il più possibile tutto ciò è intuibile vista la sua politica di completa omologazione ai Potere del Mondo.
Miles
Cara Mic, scusi il fuori tema, ma avrei bisogno di un chiarimento da lei sull'omelia di oggi. Il sacerdote, parlando della cananea e delle sue reiterate richieste di grazia a Gesù per la sua figlia posseduta dal demonio, ha detto che lei dapprima pretendeva, poi chiedeva, e solo da ultimo, infine, pregava umilmente. Bisogna imparare da lei, diceva il don, a passare dalle pretese alle richieste e poi all'umile preghiera. Ma è veramente questo il senso del brano evangelico? a me sembra di ricordare, dal mio catechismo ricevuto negli anni '50 (rigorosamente di S. Pio X)che il senso fosse "pregate instancabilmente, senza mai stancarvi, con umiltà e perseveranza": non è cosi? o forse la cananea dapprima avanzava delle pretese? Grazie, cara Mic.
RispondiEliminaha detto che lei dapprima pretendeva, poi chiedeva, e solo da ultimo, infine, pregava umilmente.
RispondiEliminaCredo che potrebbe essere una lettura (forse soggettiva) tra le tante possibili.
Ma per l'esegesi comunemente data dalla Chiesa, che rivolge l'attenzione non al modo in cui era fatta la preghiera, ma al soggetto, cioè "la Cananea", e dunque pagana (per di più una donna...) e non un'israelita, per cui il Signore era innanzitutto venuto, quella interpretazione non mi convince.
Non credo che la Cananea pretendesse, ma che, conoscendo la fama di Gesù, fosse accorsa per ottenerne la sospirata liberazione per la figlia e che l'abbia chiesta col massimo della fiducia e dell'attesa.
Di fatto non si lascia scoraggiare dal silenzio di Gesù e insiste. Non solo, ma addirittura, quando il Signore le dice "non è bene prendere il pane dei figli (i giudei) per gettarlo ai cagnolini (i pagani), dialoga con Lui, replicandogli: "anche i cagnolini ricevono le briciole...". E, insieme al sospirato miracolo, riceve la risposta: "Donna, davvero grande è la tua fede, ti sia fatto come desideri".
Quindi io ci vedo solo una grande fiducia e una grande speranza insieme ad una perseverante richiesta, anche intelligente nell'interloquire...
L'umiltà sta tutta nel riconoscere, a monte, di aver bisogno e sapere a Chi lo si sta chiedendo...
E l'interpretazione autentica sta tutta nell'estensione della salvezza messianica non solo al popolo dell'Antica Alleanza, ma anche ai pagani che, per fede, aderiscono al Signore e alla Nuova ed eterna Alleanza nel Suo Sangue prezioso.
Oh Mic, non ti sei scurdata di me =)
RispondiEliminaE lo so Mic, sono ciclicamente sferzante e fuoriluogo; caratteristica di chi non ha conoscenze tali "a denunciare" specificatamente "'scostamenti' e a riaffermare il magistero perenne." C'è il cagnolino che abbaia bene e l'altro che alza il polverone con la zampetta...quest'ultimo ultimamente non viene molto accolto per non dar appigli a terzi di attaccarci. Sembra che non capisca facendo il permaloso ma comprendo in fondo che te sei il 'direttore editoriale' del
blog quindi oltre al privilegio de linea da scegliere, hai l'onere de la responsabilità di quanto scritto...ma tranquilla 'le trombe' le tengo anche con il caporedattore quando opera tagli ai pezzi giornalistici :P
Una confusione da evitare: un problema è la immigrazione en masse de musulmani in Italia, favorita dalle forze del Bene, che ovviamente vogliono distruggere la vecchia Europa. Un'altra cosa è questo massacro di cristiani perpetrato da mercenari pagati dalle stesse forze del Bene. Le relazioni tra cristiani e musulmani sono difficili dai tempi del profeta, ma crimini come questi oggi in Iraq e in Siria credo non si vedevano dai tempi di Tamerlano. Ci sono molti esempi in tutto il mondo di buone relazioni tra cattolici tradizionali e musulmani - per esempio, la Civitas in Francia, vicina alla FSSPX, con associazioni musulmane contro le leggi sodomite, o il lavoro di E. Michael Jones in Iran.
RispondiEliminaSempre riguardo al Vangelo di oggi. Il sacerdote nell'omelia, scopiazzando senza vergogna Ermes Ronchi di ieri alla RAI, ha più volte ribadito l'indiscussa accoglienza degli immigrati, come Gesù con la cananea.
RispondiEliminaE che se non c'è cambiamento, è perchè non c'è stato vero "incontro" (leggi "dialogo" del solito suadente nell'iper-uranio pRonchi, ecc.) Perchè questo martellamento nauseante? E poi, scusamdomi per il sempre più fuori-tema, cosa c'entra la terrificante sigla di chiusura di "A sua immagine"/pre-Ronchi con il contenuto della trasmissione di "informazione religiosa"??
" Ci sono molti esempi in tutto il mondo di buone relazioni tra cattolici tradizionali e musulmani - per esempio, la Civitas in Francia, vicina alla FSSPX, con associazioni musulmane contro le leggi sodomite, o il lavoro di E. Michael Jones in Iran."
RispondiEliminaÈ vero che certe associazioni musulmane sono scese in piazza per manifestare contro quel che in Francia molto ipocritamente è stato chiamato "matrimonio per tutti" invece di matrimonio gay, ma i cattolici tradizionali non erano i soli e nemmeno i più numerosi fra le centinaia di migliaia di persone che hanno manifestato, mettersi d`accordo sul matrimonio gay non significa affatto trovarsi in accordo su temi etici e morali, non ho bisogno di ricordare la sharia, lo statuto della donna in islam, la poligamia, la contraccezione permessa, compresa la pillola del giorno dopo, per l`aborto diverse"scuole" si affrontano circa il termine in cui è consentito.
Ttrovarsi d`accordo su un minimo , ma proprio minimo, denominatore comune, occultando e-o facendo l`impasse su quel che divide, è una strategia de "courte vue".
E' il piano Kalergi che era stato pianificato agli inizi del secolo scorso e che ora viene portato a compimento, distruggere le radici e l'identità dell'Europa, portare i cristiani,soprattutto i cattolici, a credere di essere stati il Male assoluto e insinuare in loro i rimorsi, i sensi di colpa, la vergogna per avere portato la civiltà cristiana di origini greco giudaiche, far sembrare che tutti coloro che non sono occidentali hanno più di una ragione per odiarci,una volta tagliate le radici,le piante si seccano da sole, è quello che è avvenuto da noi, ora il nemico non è alle porte di Vienna o nel mare di Lepanto, ce l'abbiamo accanto, vive con noi,nei nostri paesi,sono tanti ed anche se tra loro vi sono brave persone,il lato violento dell'Islam verrà fuori prima o poi, neanch'io amerei essere costretto a diventare islamico,né lo vorrei per i miei nipoti e figli, ma così è stato deciso da chi conta, noi siamo solo lo sfondo su cui si proiettano le guerre e la storia e subiamo e subiremo sempre, sarebbe però importante che la gente si svegliasse un po' o sono tutti addormentati dal maleficio della strega della favola? Sento l'eco di un tg in cui dicono che il vdr ha offerto la mano ai comunisti.....ma la scomunica che avevano avuto è stata tolta o non vale più perché cambia il maestro e cambia la musica?Lupus et Agnus.
RispondiEliminaLupus,
RispondiEliminaIo non ho sentito di mani tese ai comunisti, ma alla Cina.
Comunque ' sto viaggio in Corea e' stato molto meno mediatizzato, e credo anche poco seguito, forse complice l' estate. Quando stamane il ns parroco ha iniziato Ia Messa ricordando quella che avrebbe tenuto il papa con i giovani asiatici, non ho sentito alcun frisson tra gli astanti. E' vero che, datal' eta' media, i frissons ormai sono un lontano ricordo..
Per favore, Lupus, basta con " le radici giudeogreche. Le RADICI, profonde che non gelano, sono GRECOROMANE e CRISTIANE.
Ti invito a leggere " 200 anni insieme", a dir poco rivelatore.
Rr
Per chi capisce l`inglese o il francese, i tre stadi del djhad:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=8qICWs003Ao#t=214
Circa l'alleanza tra cristiani e musulmani in Francia, cf www.egaiteetreconciliation.com, passim. Uno dei siti internet politici più popolari in Francia.
RispondiEliminaCirca l'alleanza tra Civitas, associazione cattolica tradizionalista francese, e i musulmani, anche in un ommagio a Santa Giovanna d'Arc a Parigi: http://www.youtube.com/watch?v=V3lvMquUtdQ&feature=player_embedded (con Farida Belghoul, attivista musulmana ant-gender con Alain Escada, capo dell'associazione). Per un'analisi di questi cattolici-musulmani in Francia in un dibattito tra Farida e Alain http://www.youtube.com/watch?v=622b2VqG1uk
La mia empatia, apertura non sono Cristo e la sua grazia.
RispondiEliminaBisognerà leggere tutto...
Parlare di alleanza fra cattolici e musulmani è un non senso, come ho già detto darsi una mano su un tema preciso, unire le proprie forze in modo puntuale, è una cosa, anche solo immaginare che quel tipo di accordo possa sfociare su un altro tipo di alleanza è sragionevole e utopico.
RispondiEliminaLa mia empatia, apertura non sono Cristo e la sua grazia, che libera e trasforma e che puó toccare altri perché Lo accolgano e ricevano la salvezza e la Pace che Lui solo può dare.
RispondiEliminaBisognerà leggere tutto, ma da quella frase è ribadita l'esclusione dell'Annuncio...
Completo dicendo che Farida Belghoul è una specie di elettrone libero in islam, pasionaria comunista all`inizio si è recentemente avvicinata all`estrema destra francese.
RispondiEliminaCon lo stesso impeto e passione la sua grande battaglia è ora contro il sistema educativo francese e la scuola come palestra di "rieducazione" per introdurre anche la teoria del genere.
È su quel terreno che si attualizza l`alleanza anche con Civitas, ma è inesatto dire che Farida Belghoul rappresenta i musulmani in Francia.
I vescovi USA richiedono l'intervento di Obama a favore dei cristiani d'Iraq...
RispondiEliminaHo letto un interessante articolo sulla condizione dei rifugiati irakeni in Germania, dunque nei centri di accoglienza vengono messi insieme con mussulmani che li trattano malissimo,li offendono, i bambini mussuli picchiano quelli cristiani, mobbing ed altre carinerie, tanto che alcuni cristiani intervistati hanno dichiarato di aver paura a restare in Germania e vogliono tornare nell'inferno iracheno preferibile e loro dire alla situazione in cui si trovano, ma mi chiedo io, un minimo sindacabile di intelligenza da dividerli no? Va bene che i mussuli in Germania sono mln. ma almeno nei confronti dei profughi, usare una certa linea discrezionale, insomma che si vuol fare, o si accettano e si mettono tra di loro o sennò si avranno scontri interreligiosi anche lì.....intanto altra copertina del santo affarista su Fortune, che manca, solo il Nobel, tranquilli.... a Rosa grazie per la segnalazione, .Lupus et Agnus
RispondiEliminaConcordo con Luisa su quel che dice a proposito della Belgoul.
RispondiEliminaCombattere UNA battaglia che ha le sue radici nel diritto naturale, è una cosa, allearsi religiosamente un'altra. Per altro molti cattolici anche tradizionalisti non amano quest' "alleanza" estemporanea, né l'Islam ufficiale in Francia l'appoggia (l' Islam ufficiale, così come l' Ebraismo ufficiale, così come purtroppo buona parte della gerarchia cattolica, è tutto proteso ad un "volemose bene" stucchevole, falso ed antistorico. Tutto per il N.W.O. !).
RR
Lupus,
RispondiEliminaFortune giusto mancava. Se arriva il Nobel, potremo cominciare a chiamarlo Felsenburgh
rr
@Rr, Felsemburgh, purtroppo, ha una impressionante somiglianza di tratti con un altro, a parte gli occhi azzurro ghiaccio così difficili da evitare del sosia vivente.....Eponymous flower blog, have a look.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaLupus, non ti seguo. Chiarisci, please
RispondiEliminaRr
Per Luisa: P .Bruno sara' felice. E' la' dove voleva stare, all' ombra del Capo, del potere.Chissa', forse lo chiameranno a dirigere la Radio o la TV vaticana.ed un domani chissa', arrivera' la porpora.
RispondiEliminaRr
@Rr, prima un calembour carino in inglese :'When he speaks off the cuff, I have the impression either his IQ is below 50, or he thinks ours is'.....rileggiti attentamente la descrizione di Percy, che è poi la stessa di Felsemburgh, poi chiudi gli occhi e pensa, giovane,viso da bambino e capelli precocemente tutti bianchi......Benson ha sbagliato solo il colore degli occhi....sapienti pauca.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaCara Rosa, penso che ormai ha aperto gli occhi anche chi voleva a tutti i costi sperare che il Papa non fosse al corrente di come il commissariamento era condotto, ogni qualvolta va a Santa Maria Maggiore papa Bergoglio passa in sacristia per visitare e parlare con i frati che con la loro dissidenza hanno condotto al commissariamento.
RispondiEliminaI miei pensieri vanno ai Frati che stanno subendo quei provvedimenti piombati dall`alto, penso sia ormai chiaro a loro come a tutti che non solo il potere è tutto nelle mani di chi ha disobbedito ma ancor più che costoro godono dell`appoggio del Papa.
Beh, il Papa ai vescovi asiatici ha parlato anche di relativismo...; ha anche pregato in un cimitero dove sono sepolti bambini abortiti, e questa è stata una novità assoluta, che i media, almeno quelli italiani, hanno ben nascosto. Circa il concetto di proselitismo invito a leggere la nota dottrinale della cdf del 2007, in cui ben si spiega come questo concetto va inteso.
RispondiEliminaulpiano
Ah, Lupus, ti riferivi a Percy...ma Percy rimane fino alla fine...
RispondiEliminaRr
Circa il concetto di proselitismo invito a leggere la nota dottrinale della cdf del 2007, in cui ben si spiega come questo concetto va inteso."
RispondiEliminaSiamo sicuri che il papa lo intende nello steso modo?
E, in riferimento alla nota 49,
lei pensa che chi ama la tradizione, quando parla della salvezza operata unicamente del Signore, fa "pubblicità alla propria religione"?
Ha visitato il cimitero, e vi si e' soffermato in silenzio. Poi, pero', non ha trovato la voglia di parlare apertis verbis del crimine dell' aborto. Eppure, quando vuole, mi sa " tuonare", per es.contro mafia e camorra.
RispondiEliminaRr
È abbastanza paradossale sentire papa Bergoglio parlare di "abbaglio ingannevole del relativismo" quando lui stesso contribuisce a seminare quel tipo di confusione con tanti suoi gesti e parole, gli ultimi a Caserta, con ad esempio la sua immagine di poliedro, e non dimentico il "chi sono io per giudicare", diventata ormai frase culto riservita con delizia da chi ti vuole tappare la bocca.
RispondiEliminaLetto ieri su Vatican insider:
"Prima dell'inizio della messa, Bergoglio ha incontrato e salutato personalmente, in una sala attigua alla sacrestia della cattedrale, quattordici leader di diverse religioni, nei loro abiti tradizionali. Non era previsto un discorso, ma Francesco ha voluto rivolgere comunque loro qualche parola: «La vita è un cammino, e non si può camminare da soli. Bisogna camminare alla presenza di Dio insieme ai fratelli. È ciò che Dio ha chiesto ad Abramo. Siamo fratelli, ci riconosciamo fratelli, che Dio ci benedica e per favore vi chiedo di pregare per me»."
Un ex-frate dei FI risponde ad una lettera pubblicata sul sito gestito da p. Bruno:
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/francescani-dellimmacolata-fraterna-doverosa-correzione-alla-lettera-aperta-di-frate-studente/