Su iniziativa, molto sentita, dei Coetus Fidelium del Veneto, del Trentino – Alto Adige e del Friuli – Venezia Giulia,
SABATO 27 SETTEMBRE 2014
alle h. 16,30 presso il
DUOMO di CASTELFRANCO VENETO (Tv)
vicolo del Cristo, 10
alle h. 16,30 presso il
DUOMO di CASTELFRANCO VENETO (Tv)
vicolo del Cristo, 10
dove San Pio X ricevette il sacramento dell’ordine sacro il 18 settembre 1858 dal vescovo di Treviso, Mons. Giovanni Antonio Farina, fondatore delle Suore Dorotee,
Mons. MARCO AGOSTINI
celebrerà una S. Messa votiva
nel Rito Romano Antiquior
in onore di SAN PIO X
celebrerà una S. Messa votiva
nel Rito Romano Antiquior
in onore di SAN PIO X
L’iniziativa, promossa dal Coordinamento Nazionale del Summorum Pontificum – CNSP a seguito dell’incontro di tutti i Coetus Fidelium del Triveneto tenutosi lo scorso 29 marzo a Verona, intende testimoniare la perenne devozione del Populus Summorum Pontificum per San Pio X nelle terre in cui il Santo Pontefice iniziò il suo ministero sacerdotale. [Fonte]
Guarda quanto belli, eleganti, nobili e maschili erano i vestimenti ecclesiastici di un tempo!
RispondiEliminaRomano
Da un'intervista riportata da UNA VOX, il Signor Card. Raymond Burke smantella ""Chi sono io per giudicare""?
RispondiEliminarelativamente all'omosessualità, ""io devo giudicare gli atti"".
Mi ricordo di mons. Agostini, cerimoniere pontificio, e della sua emozione nel vedere Benedetto XVI lasciare per l`ultima volta San Pietro come Papa.
RispondiEliminaDa quello che sembra parteciperanno molte persone.
RispondiEliminaHanno già aderito svariati Coetus del Triveneto.
Mons. Agostini è un sacerdote d'altri tempi: non ha mai avuto paura di dire la verità.
"Guarda quanto belli, eleganti, nobili e maschili erano i vestimenti ecclesiastici di un tempo!"
RispondiEliminaLeggendo queste belle e appassionate parole di Romano mi è venuto subito alla mente l’elogio del Sommo Sacerdote Simone che ne fa l’autore del Siracide: Simone è infatti prefigurazione del Sacerdote della Chiesa (o almeno, di come dovrebbe essere…) e l’”altare dei sacrifici” rimanda ovviamente all’Altare dove si rinnova, seppur incruentemente, ogni volta il Sacrificio di Cristo.
Che solennità e magnificenza in questa descrizione:
“Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote,
nella sua vita riparò il tempio,
e nei suoi giorni fortificò il santuario.
[Come era stupendo] quando indossava i PARAMENTI SOLENNI,
quando si rivestiva con gli ornamenti più belli,
salendo i gradini del santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l'intero santuario.
Il popolo supplicava il Signore altissimo
in preghiera davanti al Misericordioso,
finché fosse compiuto il servizio del Signore
e terminasse la funzione liturgica.
Allora, scendendo, egli alzava le mani
su tutta l'assemblea dei figli di Israele
per dare con le sue labbra la benedizione del Signore,
gloriandosi del nome di lui.
Tutti si prostravano di nuovo
per ricevere la benedizione dell'Altissimo”.
(Sir 50,1.11. 19-21)
Luisa! - Mons. Guido Marini?
RispondiEliminacapo dei cerimonieri pontifici.
no, Agostini. (Marini aveva le lacrime agli occhi mentre Ratzingher saliva in macchina).
Scusa Luisa, anche Mons. Marco Agostini è cerimoniere pontificio.
RispondiEliminaPer Romano:
RispondiElimina"Guarda quanto belli, eleganti, nobili e maschili erano i vestimenti ecclesiastici di un tempo!"
È proprio vero!
Maso