Roma, 4 settembre 2014 (Apic) Il superiore della Fraternità sacerdotale scismatica [Ci risiamo: informazione scorretta!] San Pio X (FSSPX), Mons. Bernard Fellay, incontrerà per la prima volta «in un prossimo futuro» [che si è rivelato essere il 21 settembre] il cardinal Gerhard Ludwig Müller, prefetto dlela Congrégazione per la dottrina della fede (CDF). Lo ha confermato il 4 septembre 2014 Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Che cosa accadrà? Chi può saperlo? Forse è solo un primo incontro cordiale (il primo ufficiale) dalla nomina di Müller. Forse richiederà colloqui supplementari. Forse ancora altro. Forse è già stato tutto impostato in precedenza. O forse no. Forse finirà per prevedere un incontro con qualcuno più in alto. Forse no. Quindi, dopo una recente celebrazione ufficiale in San Pietro [qui], forse questa è una grande novità. O forse no...
Tutto bene amletiano...
RispondiEliminaPersonalmente ho un pessimo ricordo di come son stati seguiti dai media (in particolare da un vaticanista) i colloqui fra la Santa Sede e la FSSPX, fughe di notizie (da fonti anonimamente autorevoli) e anche di corrispondenze private, anticipazioni, accordo dato per certo e poi no, interviste e pressioni appena velate, un`attenzione guidata, certamente non gratuita e ancor meno benevola, allora seguirò a mia volta con attenzione come verrà riportato questo incontro da entrambe le parti.
RispondiEliminaNon è un segreto che Müller non ha, o non aveva, in simpatia la FSSPX, come non non lo è che in seno alla Fraternità c`è chi ha l`orticaria alla sola idea di un possibile "accordo con Roma".
Dunque wait and see.
Non mi aspetto assolutamente niente ma è importantissimo partecipare a questi incontri .Con questo Papa non si possono fare accordi cattolici.Bisogna semplicemente mostrarsi possibilisti e guadagnare tempo.Il resto non dipende dagli uomini.Bobo
RispondiEliminaAspettiamo e vediamo.
RispondiEliminaIl Signore non fà mai accadere niente per caso. Se non deve accadere niente, non accadrà nulla.
La SPX è stata un faro mentre tutto affondava, e non credo che possa fare passi che non siano ben ponderati. I Vescovi e sacerdoti della SPX sono persone molto intelligenti(e non è vero che sono dei duri - sono uomini di vera Chiesa che sanno cosa significa venti secoli di tradizione) che sanno anche aspettare il momento giusto per la Chiesa di Cristo.
Da Mons. Lefebvre in poi hanno sempre avuto ragione, e tutto prevedevano anzitempo per non fare passi sbagliati. Oggi vediamo i risultati.
Preghiamo per la Fraternità perchè il Signore la illumini in ogni passo.
Continuiamo anche a pregare la novena indicata da Socci, per noi e per la Santa Chiesa.
Dio deciderà i tempi ed i modi.
Quello che non si è potuto fare con B.XVI, verrà il giorno e l'ora che Dio lo permetterà.
Gesù ha istituito la Sua Chiesa ed ha detto che non l'abbandonerà fino all'ultimo giorno e che contro di essa le tenebre non prevarranno.
Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, per poi godere con Lui in Paradiso.
Si massacrano i FFI (e ora anche il ramo femminile) perché "criptolefebvriani", e poi si cercherebbe di far rientrare la FSSPX? Non capisco la logica, ma forse in effetti non c'è più una logica.
RispondiEliminaUna manovra politica per indebolire l'unico centro attivo di resistenza cattolica al bergoglismo. Non praevalebunt.
RispondiEliminaLungo la sua ultima sosta in Argentina, mons. Fellay avrebbe sostenuto che Müller prepara una nuova scomunica contro i sacerdoti della FSSPX. Ecco la fonte: http://secretummeummihi.blogspot.com/2014/09/portavoz-vaticano-confirma-proxima.html
RispondiEliminaSintesi della conferenza di padre Santiago Martín sul possibile scisma nella Chiesa Cattolica - Maggio 2014 - con traduzione all'italiano.
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/video.php?v=851413671544379&set=vb.338943849458033&type=2&theater
La conferenza completa qui (solo spagnolo):
https://www.youtube.com/watch?v=uknkkQ6sUJc
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RispondiEliminaNoi abbiamo approfondito qui:
RispondiEliminahttp://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/08/la-fsspx-non-si-trova-in-una-situazione.html
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RispondiEliminaD'accordo. È ormai troppo evidente che l'atteggiamento di Müller nei confronti della FSSPX è ostile da un bel po' di tempo. Questa categoria di «scisma sacramentale» dev'essere un prodotto della nebulosità mentale del Prefetto della Fede che miscrede all'Immacolata Concezione e assolve la teologia della liberazione.
RispondiEliminaQuel che credo bisogna notare è che forse la prossima riunione tra Müller e Fellay (e quegli antecedenti favoriscono una tale possibilità) non serva appunto a "ricomporre" canonicamente la situazione della FSSPX (come si è detto, p.e., da Rorate Coeli), bensì a gettare in faccia dei figli di monsignor Lefebvre una nuova scomunica. Questo l'ha suggerito mons. Fellay pochi giorni fa, secondo la fonte suddetta.
Tanti saluti.
Turiferiano,
RispondiEliminaun leone con fame farebbe le stesse cose...mangia uno, e chiama l'altro di avvincinarsi...!
Romano
Speriamo che la FSSPX si tenga ben distante dal Vaticano, che non si faccia incantare dalle sirene (Muller o chi altri), né tantomeno impressionare da minacce di ulteriori scomuniche. Ciò perché eventuali scomuniche sarebbero altrettante medaglie al valore per eroiche virtù Cattoliche della Fraternità. Chi possono mais scomunicare prelati eretici e già scomunicati loro dalla Chiesa pre conciliare? da San Pio X, da San Pio V, da Pio XII (in quanto eretici, comunisti, ecumenisti traditori di NSGC e propugnatori dell'eguaglianza delle false religioni con l'unica vera e Santa, ecc.ecc.ecc.)
RispondiEliminaLa SPX perde un altro pezzo: i domenicani di Avrillé ne sono usciti.
RispondiEliminabensì a gettare in faccia dei figli di monsignor Lefebvre una nuova scomunica. Questo l'ha suggerito mons. Fellay pochi giorni fa, secondo la fonte suddetta.
RispondiEliminaMi chiedo se non sarebbe un'assurdità, dopo la rimozione da parte di Benedetto XVI.
Bisogna incontrarsi e discutere ,ci sono tante cose da chiarire. Ci vorranno anni ed anni di incontri.....Bobo
RispondiElimina
RispondiElimina"La SPX perde un altro pezzo: i domenicani di Avrillé ne sono usciti."
La disunione in una comunità non è mai motivo di "soddisfazione" ma se i domenicani di Avrillé sono usciti è solo far prova di coerenza, meglio fuori e "liberi" piuuttosto che stare dentro per combattere contro il Superiore, organizzare incontri e seminari per dimostrare le sue eresie (!), essere parte del zoccolo duro che rifiuta ogni accordo con la Santa Sede, creare una nuova comunità in presenza e sotto lo sguardo benevolo di mons. Williamson.
Riscrivo correttamente e completo un testo un po' pasticciato:
RispondiEliminaLa Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX) ha reagito alle dichiarazioni del Prefetto della Congregazione per la Fede, vescovo Müller, rilasciate in un'intervista che abbiamo riportato qui http://notionsromaines.com/2013/12/23/mgr-muller-charge-la-fsspx-defend-des-heretiques/.
Durante l'incontro, il Vescovo Müller ha parlato di una "scomunica sacramentale per scisma" della Fraternità San Pio X, ma nella stessa intervista ha difeso uno dei campioni della teologia della liberazione, Padre Gutiérrez, un uomo che promuove chiaramente eresie.
Nel suo lungo articolo riportato dal servizio di comunicazione della Fraternità, dici.org, questa ricorda che è la prima volta che viene usata la parola scisma; quando nessuno, nemmeno i papi precedenti l'avevano usata. L'articolo termina con una strana affermazione del Vescovo Müller: che il Vaticano II contraddice alcuni elementi della fede cattolica professata fino al 1965. Ecco alcuni stralci del documento:
E' evidente che la Fraternità San Pio X non nega alcun articolo del Credo e professa tutta la fede cattolica; metterlo in dubbio significa criticarla senza ragione. Essa si oppone a tutti i nuovi sviluppi che, da 50 anni a questa parte alterano la fede cattolica.
Ma ciò che è nuovo nella risposta di Mons. Müller, è l'affermazione di uno scisma. In effetti è la prima volta che un'autorità romana di questo livello parla di scisma [...]
Domanda: Fallite le trattative, qual è la posizione dei lefebvriani?
Risposta Muller: “Ai vescovi è stata revocata la scomunica canonica per le ordinazioni illecite, ma resta quella sacramentale, de facto, per lo scisma: si sono allontanati dalla comunione con la Chiesa. Dopodiché non chiudiamo la porta, mai, e li invitiamo a riconciliarsi. Ma anche loro devono cambiare atteggiamento, accettare le condizioni della Chiesa cattolica e il Sommo pontefice come criterio definitivo di appartenenza”.
Dici risponde analogamente a quanto detto qui dal Prof. Pasqualucci:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/08/la-fsspx-non-si-trova-in-una-situazione.htm
Muller in un'intervista alla radio tedesca (ottobre 2012) :
RispondiElimina« Il Vaticano II non è in contraddizione con l'insieme della tradizione della Chiesa, a rigore, si oppone ad alcune interpretazioni erronee della fede cattolica. Non possiamo negoziare la fede cattolica. Non c'è alcuna possibilità di compromesso », Mons Müller riconosce, suo malgrado, che il Vaticano II pastoralmente può assimilare tutto, ma che la dottrina tradizionale sulla libertà religiosa l'ecumenismo, la collegialità ... non è assimilabile dal primo concilio non dogmatico e pastorale nella storia della Chiesa.
Ne avevamo parlato qui
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/10/cosha-detto-mons-muller.html
Per Flavio Infante
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione. Speriamo che i timori si rivelino infondati. C'è molto da obiettare a chi parla solo con autoritarismo. Purtroppo hanno il potere e spero non lo usino per il peggio...
prima ho risposto in fretta perché mi son dovuta assentare.
OT: qualcuno finalmente parla:
RispondiEliminaIMOLA - Parte dal «dovere di proteggere la vita e la libertà delle persone», il Vescovo di Imola monsignor Tommaso Ghirelli, per chiedere ai musulmani «presenti tra noi» di prendere posizione contro le persecuzioni e gli atti di crudeltà in certe aree del mondo. «Altrimenti — scrive in una lettera pubblicata sul settimanale diocesano Il Nuovo Diario Messaggero — dovrebbero avere il coraggio di allontanarsi dalle nostre terre, perché nessuno vuole avere nemici in casa». Non si registrano al momento prese di posizione ufficiali della Comunità islamica, ma il presidente della Casa della Cultura, Mohamed Sabir, avrebbe in animo di affrontare queste argomentazioni l’11 settembre in occasione della cerimonia per commemorare la strage nelle torri gemelle di New York.
«SUPERARE BUONISMO E INTOLLERANZA» - Nella sua lettera, monsignor Ghirelli si rivolge ai politici: «Avete il dovere di proteggere e difendere non la supremazia, ma la vita e la libertà delle persone, altrimenti pagherete caro ogni silenzio ed atteggiamento di viltà. E noi cittadini finiamola di prendercela in blocco con gli stranieri. Chiediamo piuttosto agli islamici presenti tra noi di dimostrarsi uomini d’onore, di prendere posizione pubblicamente contro le persecuzioni e gli atti di crudeltà. Sappiamo - conclude - che sono intimoriti dagli integralisti ma è arrivato il momento di rompere il circolo vizioso dei soprusi, superando sia il buonismo sia l’intolleranza».
Dal comunicato ufficiale DICI:
RispondiEliminaSu invito romano, Mons. Bernard Fellay incontrerà il cardinal Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Conngregazione della Dottrina della Fede nella seconda quindicina di settembre 2014. Questo incontro è stato presentato al Superiore Generale della Fraternità San Pio X come una riunione informale, destinata a fare in punto sulle relazioni tra la Fraternità e Roma, interrotte dopo la sostituzione del cardinal William Joseph Levada, predecessore del cardinal Müller, e dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Di fatto, il cardinal Müller e mons. Fellay si incontreranno per la prima volta in questa occasione.
....
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RispondiEliminaHo cancellato una gratuita illazione e, ovviamente, anche la conseguente reazione.
RispondiEliminaC'è troppo veleno in giro nei confronti della FSSPX, quando addirittura informazione non corretta se non - nella maggior parte delle parrocchie - addirittura non conoscenza.
Non possiamo non ricordare le parole di Benedetto XVI ai vescovi in occasione della remissione della scomunica rimaste, purtroppo, inascoltate:
"... Non dovremmo come buoni educatori essere capaci anche di non badare a diverse cose non buone e premurarci di condurre fuori dalle strettezze? E non dobbiamo forse ammettere che anche nell’ambiente ecclesiale è emersa qualche stonatura? A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo...."
http://www.internetica.it/BenedettoXVI-ai-VescoviCattolici.htm
..già. Ma purtroppo Benedetto è stato abdicato. E oggi non è ieri. Come ieri non erano gli anni ottanta, ma purtroppo c'è stato chi li ha cristallizzati. Da una parte e dall'altra.
RispondiElimina... e meno male che i "cristalli" sono fragili e la vera Roccia è il Signore, che ripristinerà anche la Roccia visibile qui.
RispondiEliminaAnche se le menti deboli la capiranno solo quando sarà troppo tardi, la logica c'è eccome! Purtroppo.
RispondiEliminaVedi Urgentissimo, i veri Cristiani non hanno avuto paura dei leoni o delle tigri del colosseo, pur sapendo che andavano in pasto ad essi non rinnegavano Cristo, in quanto era il loro vero Dio.
RispondiEliminaOggi i tiepidi, o per paura o perchè la loro fede è veramente tiepida se non fredda, alla prima difficoltà rinnegano.
Pietro insegna, ma il gallo poi cantò come aveva predetto Gesù.
Solo che Pietro pianse amaramente e si pentì.
Pochi, oggi, accettano di portare la Croce di Gesù, e quei pochi sanno di soffrire davanti agli imperatori eretici, e lo fanno come facevano i primi Cristiani che entravano nel colosseo cantando le lodi a Cristo.
Speriamo che questa sofferenza non duri ancora troppo a lungo e che Gesù si accontenti di quello che ci ha già dato.
Speriamo che quanto prima cominci un nuovo ciclo per la Chiesa Cattolica con una nuova gerarchia veramente cattolica; putroppo tempo al tempo. Dio ha creato il cielo e la terra in sei giorni, non gli mancherà il modo, quando vorrà, di cambiare le cose. Fra tre anni ricorrerà il centenario di Fatima, preghiera e penitenza diceva la Vergine SS.ma.
Ritornando al tuo commento ""Gesù disse: molti sono i chiamati, pochi gli eletti"".
mic, una nuova scomunica non sarebbe un'assurdità ma una cosa del tutto logica !
RispondiEliminaIl papa ha appena dettro che la Chiesa non deve aver paura del nuovo:
"Il Vangelo è novità, Gesù ci chiede di lasciare da parte le strutture caduche, per questo non bisogna aver paura dei cambiamenti, neppure nella Chiesa."
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/2014/notizia/papa-chiesa-non-tema-cambiamenti_2066289.shtml
Ora, tenuto conto della spaventosa importanza delle novità che hanno in mente a Roma, gli occupanti conciliari hanno paura di un esodo nella SPX di una parte relativamente importante di sacerdoti (ne conosco personalmente che farebbero il passo SOLO se le cose peggiorassero...)
Aver tolto la scomunica ha avuto fatto riavvicinare molti preti simpatizzanti che
1) sbagliando, prendono la SPX per una scialuppa di salvataggio dove atterrare, ma SOLO in caso di grossi guai
2) sono "amici" della SPX, ma SOLO nella misura in cui essa non porta più sulle spalle lo spauracchio della scomunica
Gli occupanti (da Ratzinger a Muller a Francesco...) hanno sempre voluto una sola cosa: CONCILIARIZLIZZARE LA SPX o RIMANDARLA DA DOVE VIENE nella terera di nessuno degli ufficialmente scomunicati.
Cosi' non é difficile prevedere cosa farà Muller: proporrà alla SPX di accettare il CV2 e il NOM e la riscomunicherà quando Mons Fellay gli dira per l'ennesima volta NO.
Muller é in ogni caso vincente:
1) se la SPX dice SI, avrà creato una S.Pietro II e rifatto un 1988 (quello ceh voleva BXVI)
2) se la SPX dice NO, la ri-scomunica la isolerà allontanando da essa gli "amici" della domenica che non hanno capito fino in fondo il problema...
Il papa ha appena dettro che la Chiesa non deve aver paura del nuovo:
RispondiEliminaUna scomunica dovrebbe dimostrare che la "paura del nuovo" dei lefebvriani non sia riferita al nuovo che sovverte.
Non si può scomunicare senza motivare, solo per autorità, che è autoritarismo. Ed è dimostrato che non motivano o usano 'sofismi' già svelati come tali...
E ormai le 'voci' che si levano nel mondo cattolico non sono più solo quelle tradizionaliste. Non sono molte - è il solito pusillus grex - ma ci sono...
mic, una nuova scomunica non sarebbe un'assurdità ma una cosa del tutto logica !
RispondiEliminaCosì saranno TUTTI più contenti...
Tranne le anime.
Uno che toglie la scomunica a un d'Escoto (leggi Socci che riprenderò domani per non sovraffollare gli interventi) non può scomunicare i lefebvriani.
RispondiElimina@Mic
RispondiEliminaNon si può scomunicare senza motivare
Questa sarebbe la norma. Ma in questa era si può eccome. Basta schiaffare la "ferita al sentire cum ecclesia" (!!???????).
Che vuol dire? Tutto e il suo contrario. Ma ottiene il risultato.
@Mic
RispondiEliminanon può scomunicare i lefebvriani
Può, può. Tanti hanno lavorato per arrivarci. Su vari fronti. "Amici" e nemici.
Così saranno TUTTI più contenti...
RispondiEliminaStefano, "i più contenti" sarebbero i nemici e "il Nemico"... Non certo i lefebvriani che potrebbero subire per coerenza, forse un po' estrema... ma chi è lui e chi siamo noi per giudicare?
@Mic
RispondiEliminaNon certo i lefebvriani..
Appunto, chi siamo noi per giudicare ^_^
Io, della tua affermazione, non ne sono affatto sicuro. Al contrario di quelli che molti pensano, seguo con molta attenzione la SPX. E seguo con molta attenzione i FATTI UFFICIALI che la riguardano. Uno degli elementi da considerare, proprio nella controversia che è a base del mancato "accordo", si trova nelle vicende dell' IBP. E' stato pubblicato un articolo di recente, col quale mi trovo a concordare anche le virgole: Qui
Le vicende dell'IBP, lo stesso IBP (ma non solo), le sue problematiche recenti, lo stesso Mons. Fellay, mostrano una realtà chiara: la SPX è divisa (naturalmente segue le sorti della Chiesa, visto che ne fa parte), tra "Romani" e "Autonomisti".
RispondiEliminaI fatti mostrano una reticenza incredibile da parte dei responsabili a siglare definitivamente un accordo PRATICO simile a quello dell'IBP, quando poteva essere fatto. Chiaramente esistono responsabilità anche nella Curia. Chiaramente a nessuno avrebbe fatto piacere una SPX regolarizzata. Non faccio processi alle intenzioni. Ma i desiderata dei due "estremi" si sono incontrati. Le posizioni interne frammentate sono state usate contro Fellay, e la sua lettera ai sui confratelli, riguardo il principio dell'accordo, lo testimonia.
Per quanto mi riguarda, mi sento in completa sintonia con le motivazioni fondazionali dell' IBP. Che ritengo rispondano in maniera perfetta alle esigenze METAAFISICHE e metodologiche del momento.
...allo stesso tempo non mi sento di criticare in modo assoluto la prassi dei FFI "fedeli". Sono due metodi che, entrambi" risultano complementari. I FFI "fedeli" danno un primato ASSOLUTO alla Contemplazione, soprattutto della sofferenza ingiusta, patita per la Chiesa. Sperando nella fine.
RispondiEliminaE' anche vero che, nel mezzo, ci sono le ANIME. Come nel mezzo della SPX e della Curia ci sono sempre le ANIME.
Pensare a loro, rende più facile prendere la decisione giusta.
@Stefano78, ti ricordo che l'abbé Laguérie (rettore dell' IBP ai tempi degli accordi) disse poco prima della possibile firma:
RispondiElimina"NON FIRMATE E' UNA TRAPPOLA"
detto da uno che aveva appena firmato si capiscono tante cose, o no ?
Stefano,
RispondiEliminastimo molto don Cantoni, ma credo che tirare in ballo l'IBP e i kilometri di diatribe e polemiche serva solo a ingarbugliare ancor più.
Il mio rammarico più grande è che Benedetto XVI non sia riuscito (non so perché) ad andare fino in fondo. Era l'UNICO che doveva portare a termine quello che aveva iniziato sol Summorum e togliendo le scomuniche. Ricordando anche che, nella lettera di accompagnamento, parlando della questione lefebvriana, riconosce:
"... si ha continuamente l’impressione che, in momenti critici in cui la divisione stava nascendo, non è stato fatto il sufficiente da parte dei responsabili della Chiesa per conservare o conquistare la riconciliazione e l’unità; si ha l’impressione che le omissioni nella Chiesa abbiano avuto una loro parte di colpa nel fatto che queste divisioni si siano potute consolidare. Questo sguardo al passato oggi ci impone un obbligo: fare tutti gli sforzi, affinché a tutti quelli che hanno veramente il desiderio dell’unità, sia reso possibile di restare in quest’unità o di ritrovarla nuovamente...."
Ricordo che era lui personalmente implicato nell'88 con Lefebvre e che in un'altra circostanza, meno generica, aveva riconosciuto che forse non era stato fatto tutto il possibile.
RispondiEliminaPer me questo è e resta un enigma al momento non decifrabile...
Per quanto mi riguarda, mi sento in completa sintonia con le motivazioni fondazionali dell' IBP. Che ritengo rispondano in maniera perfetta alle esigenze METAAFISICHE e metodologiche del momento.
RispondiEliminaE quindi stia sereno, Fellay e la FSSPX conoscono meglio di lei il bisogno delle anime e della Chiesa. Non è un caso che per questo con decennale pazienza e coraggio si sono lasiati sputare in gfaccia anche da "amici" e da quei che ha allevato al suo interno, come la IBP che vuol apparire migliore del maestro.
non mi sento di criticare in modo assoluto la prassi dei FFI "fedeli"
RispondiEliminaAnch'io non mi riconosco sufficiente discernimento per "criticare". Ma un interrogativo me lo sono posto e lo ripropongo:
- finché l'obbedienza riguarda la necessità di preservare la comunità e l'attendismo (peraltro forzato perché non dimentichiamo le minacce ai vescovi di incardinare i fuorusciti) è fondato su una speranza di soluzione, posso anche capire. Anche se resta da chiedersi quale comunità nell'attuale linea in cui prevalgono i ribelli e il liberismo? E dunque come portare avanti il carìsma originario'
- Mantengo ancor più perplessità e anche la mia indignazione (questa non verso di loro) sul divieto del Rito, che lede la loro funzione sacerdotale e anche il diritto dei fedeli sancito da una legge universale (il Summorum) oltrepassata con un chiaro artificio canonico per di più basato su un presupposto falso. Su esplicita dichiarazione di Bergoglio che nell'ultima udienza, dichiara la causa del provvedimento: "viste le polemiche sull'uso esclusivo di quel messale". Mentre è universalmente noto che i FI fedeli erano e sono biritualisti...
mic,
RispondiElimina1) c'e una tradizione vivente (e cangiante) che ha scalzato la vera Tradizione e che é condizione sinaquanon per essere accettati
2) c'é un prefetto della fede che ha già detto che siamo scismatici di fatto (con o senza scomunica)
3) c'é un papa "amico" (BXVI) che ci ha gia detto per iscritto che se non accettiamo CV2+NOM non possiamo essere reintegrati
4) c'é un papa SANTO! (GPII) che ci ha gia scomunicati una volta col motivo che "non abbiamo una nozione corretta di Tradizione"
5) c'é un nuovo papa (Francesco) che con tutta la curia sta spazzando via i FI e le poche macchie di Tradizione nella babilonia ufficiale.
...credi veramente che si formarlizzeranno per riscomunicare?
Hpoirot,
RispondiEliminafrancamente temo quel che temi tu ma spero che non si realizzi perché sarebbe un macigno difficilmente ingoiabile...
La FSSPX, detto da chi per anni ne ha capito poco, e non ha seguito le sue vicende, e' oggi, con tutti i suoi eventuali difetti, con le sue " uscite" e "rientri", quel che sembra assomigliare di più alla Chiesa pre CVII. La Chiesa pre CVII che non sara' stata perfetta nei suoi uomini( non parlo ovviamente del Corpo Mistico) , ma era senz' altro molto meglio di oggi. Come lo era la nostra societa', il nostro Paese, l' Europa, ecc.ecc.
RispondiElimina" Far pace" con la SSPX significa riconoscere, implicitamente, che si stava meglio prima, e che molti, moltissimi si sono sbagliati." Contr'ordine, compagni!": chi ci ha creduto, chi e' stato ingannato in buona fede, chi ci ha guadagnato sopra, i nostalgici, gli ingenui, i furbi, gli arrivisti, un sacco di gente NON può tornare indietro. Invece i più giovani, quelli che non hanno fatto " la rivoluzione", ne' i loro discepoli ed epigoni, possono piu facilmente avvicinarsi alla Societa'. Un Papa giovane ed energico, colto, multilingue, che conosce il mondo, e non ha vissuto il modernismo, la nouvelle teologie, la II guerra mondiale, la potente URSS ed i vincenti USA wasp, il '68, ecco lui, se eletto dopo BXVI, avrebbe potuto fare ciò che BXVI non ha potuto. IL VdR non lo fara'. O meglio, magari non lui, che di diatribe dottrinali, teologico- liturgiche non ne sa e non ne capisce una mazza, e che magari avrebbe pure piacere di piacere anche al' SSPX( come tutti i presunti piacioni, gli piace piacere) , ma i suoi " dante causa".
Rr
chi , come appunto, ha cominciato ad accorgersi che c' era qula
Cioè, dite, hanno paura che con la benedizione del divorzio et similia un mucchio di gente "cerchi asilo" nella FSSPX e per evitare questo sono pronti a lanciare una scomunica preventiva? Sarebbe il colmo della stupidità, un indicare espressamente la via alternativa da seguire agli scontenti. Se poi vogliamo pensare che quos vult perdere dementat Iuppiter...
RispondiElimina@Hpoirot
RispondiElimina@Stefano78, ti ricordo che l'abbé Laguérie (rettore dell' IBP ai tempi degli accordi) disse poco prima della possibile firma..
..per questo il tempo è prezioso. E si doveva firmare quando si poteva farlo... PRIMA di arrivare ai ribaltoni e alle cesoie della curia!
La FSSPX non può essere scomunicata perchè non è scismatica dato che riconosce l'autorità petrina, conserva la successione apostolica e le cosiddette "divergenze dottrinali" non riguardano alcun dogma ma solo alcune innovazioni introdotte pastoralmente e non dogmaticamente. L'anomalia starebbe nell'attribuire a queste la valenza di dogmi senza averle proclamate solennemente come tali.
RispondiEliminaNon mi pare che la FSSPX avesse internamente dei domenicani, al massimo questi religiosi si appoggiavano al seminario di Econe per diventare sacerdoti. Comunque sia, pazienza, quando si è in guerra c'è chi resite e chi si arrende, oppure chi trova un'altro modo di dar battaglia non è detto che tutti debbano approvare la linea della FSSPX. Speriamo nel buon Dio e in S.Pio X.
RispondiElimina