Le parole che seguono sono di un sacerdote, che normalmente si arrampica sugli specchi pur di salvaguardare la "normalità", del quale per ovvi motivi rispetto l'anonimato.
Sull'argomento specifico avevamo riflettuto qui, senza trascurare l'accenno alla felix culpa, ch'è dire altro...
Che anche lui mostri qualche segno di cedimento ci fa capire quanto oggettivamente ci sia di indifendibile in ciò che ci sta mostrando questo pontificato. Ma anche qui, persino nel citare Lutero, il nostro tenta di minimizzare.
Leggete attentamente e notate la sua esortazione finale, giustissima in linea di principio; ma, come altri sacerdoti illuminati ci mostrano da tempo confermando la nostra coscienza illuminata dalla fede ricevuta assimilata e vissuta nella Chiesa, siamo in una situazione in cui non c'è tempo per i convenevoli. Ne riprendo le premesse - e le ripropongo - di seguito alle affermazioni in apertura. Ed è dalle parole di questi sacerdoti che traggo le conclusioni che chiudono questa riflessione.
Sull'argomento specifico avevamo riflettuto qui, senza trascurare l'accenno alla felix culpa, ch'è dire altro...
Che anche lui mostri qualche segno di cedimento ci fa capire quanto oggettivamente ci sia di indifendibile in ciò che ci sta mostrando questo pontificato. Ma anche qui, persino nel citare Lutero, il nostro tenta di minimizzare.
Leggete attentamente e notate la sua esortazione finale, giustissima in linea di principio; ma, come altri sacerdoti illuminati ci mostrano da tempo confermando la nostra coscienza illuminata dalla fede ricevuta assimilata e vissuta nella Chiesa, siamo in una situazione in cui non c'è tempo per i convenevoli. Ne riprendo le premesse - e le ripropongo - di seguito alle affermazioni in apertura. Ed è dalle parole di questi sacerdoti che traggo le conclusioni che chiudono questa riflessione.
Non posso fare a meno di riproporre ancora una volta le parole di sacerdoti secondo il cuore del Signore, dall'Editoriale del gennaio scorso di Radicati nella Fede [qui].Cari amici, devo riconoscere l'acutezza delle osservazioni. Tuttavia continuo ad esser dell'idea che il Papa non è e non può esser convinto di quanto lo accusate; sarebbe troppo grave e non posso pensarlo. Non avete prove certe. In molte occasioni egli evidenzia il nostro dovere di evitare ed odiare il peccato, la bruttezza del peccato, la necessità di pentirci dei nostri peccati, il fatto che Cristo cancella i peccati, la bellezza dell'essere perdonati.Dovete mettere quella frase nel contesto dei suoi discorsi, dai quali appare chiaramente il suo zelo contro i peccati e il suo amore per la giustizia e la santità. Certo è stato impreciso. E' chiaro che in Paolo non c'è quella espressione. Tuttavia non è lontana dal riflettere la dottrina dell'Apostolo. E' evidente che non possiamo vantarci dei nostri peccati IN QUANTO TALI: saremmo dei demòni. Possiamo però in certo senso (O felix culpa!) vantarci dei nostri peccati IN QUANTO HANNO DATO OCCASIONE ALLA REDENZIONE.Se per esempio Pierino marina la scuola e dopo essa crolla a causa di terremoto, gli vien voglia di dire: che bella cosa che ho marinato la scuola!Credo che lo stesso Lutero (che conosco bene) intendesse dire questo, col suo famoso "pecca fortiter et crede firmius", per quanto lo abbia fatto con un linguaggio ambiguo ed eccessivo, che dà effettivamente l'impressione di una riprovevole connivenza col peccato e quindi un'insincera confidenza nel perdono divino.Secondo me il Papa si è espresso male. E' poco prudente nel parlare. Di questo ci siamo già accorti. E' una frase che gli è scappata. Ma qui l'infallibilità pontificia non entra in gioco. Sono suoi difetti umani: e chi non ne ha? [il problema è che i suoi difetti umani di fatto vanno ad alimentare l'attuale, innegabile, Magistero liquido nonché mediatico. Che non è magistero infallibile e per questo non può intaccare le essenze, ma molte anime le intacca e sta deformando quel che resta della Chiesa visibile]. Quindi andate piano nel giudicare. Non erigetevi troppo a giudici, se non volete fare i farisei, ve l'ho già detto. Non è il caso di farla tanto in grande, E' meglio chiudere un occhio e badare al positivo.Purtroppo il Papa dice ogni tanto cose che si prestano all'equivoco. Dovrebbe stare più attento quando parla, proprio perchè è il Papa. Se faccio io uno svarione non ci sono grandi conseguenze. Ma se lo fa lui, le cose cambiano. Dovrebbe rendersi maggior conto che tutto il mondo lo guarda e che ci sono sempre i furbi che usano certe sue espressioni a loro vantaggio. Per questo i Papi sono sempre stati estremamente cauti nel parlare. Papa Francesco invece va un po' troppo a ruota libera. Dovrebbe imparare da un Pio XII o da un Paolo VI.Ma - vi prego! - non fate di lui un eretico! Se no passate voi dalla parte del torto. E' eresia accusare un Papa di eresia. Voi siete prudenti nel parlare del Papa?? Quindi cercate prima di correggere voi stessi e poi potrete fare delle critiche al Papa.
[...] Tutti questi signori che osteggiano la Tradizione e la impediscono con strani bizantinismi, sono ancora preoccupati per la salvezza delle anime? Vogliono ancora fare il Cristianesimo? O aspirano a qualcosa di diverso? E se è così perché occupano la Chiesa di Dio? [...] Sono ancora preoccupati che le anime si accostino ai sacramenti? Reputano ancora i sacramenti necessari alla salvezza, o sono solo preoccupati di fare “comunità”, sostituendo la struttura all'essenziale, cioè a Dio?Ci auguriamo di tutto cuore:
- Un sussulto di coraggio in tutti quei preti e seminaristi che stanno soffrendo per una chiesa sempre più nemica del suo passato. Vorremmo dire loro “Cosa aspettate a ribellarvi? Sì, a ribellarvi per obbedire a Dio! Considerate l'esito di questa Chiesa malamente ammodernata, considerate la grande tristezza che ha prodotto e obbedite gioiosamente a Dio. Solo così servirete con amore la Chiesa, perché la Chiesa è Tradizione”.
- Un ravvedimento in coloro che hanno così osteggiato la Messa tradizionale e l'hanno confinata. Sappiamo che non tutti sono in cattiva coscienza. A loro vorremmo dire “lasciateci fare l'esperienza della Tradizione”, dateci le Chiese, permetteteci la cura delle anime e poi venite con tutta semplicità a considerare i frutti. Avete dato le chiese anche agli ortodossi scismatici, pubblicate anche gli orari di culto degli eretici protestanti, quando farete uscire dal limbo la Messa di sempre? Cosa direbbero i vostri vecchi parroci, i vostri nonni e i santi di duemila anni di cristianesimo?
Perdonateci se vi abbiamo parlato in tutta schiettezza, non vogliamo offendere nessuno ma suscitare un sussulto di coscienza: nelle situazioni drammatiche non c'è tempo per i convenevoli.
Dopo aver riletto il testo qua su, mi pare che non c'è più tempo per i convenevoli ma neppure per le richieste o per le suppliche, arrogantemente disattese senza neppur spiegazioni. Perché le spiegazioni sono già tutte nei fatti, nei gesti e nelle parole dirompenti della nuova gerarchia ('caso' FI compreso, ma non solo). Dunque, se non è tempo per i convenevoli, bisogna combattere con le loro stesse armi: la prassi, quella tradizionale. Intanto dove è possibile e promuovendola il più possibile. Il resto si inizierà a vedere, credo, dopo il Sinodo...
Un altro sacerdote, mio caro e valido interlocutore, sostiene che questa della Messa Antiquior è una fissazione di noi "amanti della Tradizione" (non uso di proposito il termine tradizionalisti, perché non è un "ismo" quello che ci muove). Mi spiace che proprio lui, ch'è un buon sacerdote, non riconosca come tutto nasce dal e tutto confluisce nel Rito che - oltre che culto autentico a Dio - è espressione e anche veicolo della fede confessata celebrata e vissuta. Ogni cambiamento o mutilazione del Rito provoca cambiamenti e/o mutilazioni nella fede. Lex orandi lex credendi lex vivendi.
E comunque non a caso parlo di 'prassi' tradizionale, perché il Rito sottende una specifica teologia ed ecclesiologia, che vanno approfondite e assimilate e, dunque, insegnate dalla Chiesa docente, oltre che celebrate dalla Chiesa santificante, per poi essere vissute dalla Chiesa militante, nella Comunione dei Santi di ogni luogo e di ogni tempo.
Un altro sacerdote, mio caro e valido interlocutore, sostiene che questa della Messa Antiquior è una fissazione di noi "amanti della Tradizione" (non uso di proposito il termine tradizionalisti, perché non è un "ismo" quello che ci muove). Mi spiace che proprio lui, ch'è un buon sacerdote, non riconosca come tutto nasce dal e tutto confluisce nel Rito che - oltre che culto autentico a Dio - è espressione e anche veicolo della fede confessata celebrata e vissuta. Ogni cambiamento o mutilazione del Rito provoca cambiamenti e/o mutilazioni nella fede. Lex orandi lex credendi lex vivendi.
E comunque non a caso parlo di 'prassi' tradizionale, perché il Rito sottende una specifica teologia ed ecclesiologia, che vanno approfondite e assimilate e, dunque, insegnate dalla Chiesa docente, oltre che celebrate dalla Chiesa santificante, per poi essere vissute dalla Chiesa militante, nella Comunione dei Santi di ogni luogo e di ogni tempo.
"Ma - vi prego! - non fate di lui un eretico!".
RispondiEliminaNon credo che la categoria di "eretico" abbia più molto senso nella Chiesa di oggi. Può essere utilizzata dove ci sia un sistema dottrinale solido e condiviso che qualcuno (l'eretico) mette in discussione in toto o in parte. Ma oggi siamo al di là di tutto questo. Il sistema c'è, in teoria, non lo si è negato e non lo si negherà, ma si è stabilito che per misericordia, esigenze pastorali, eccetera si può derogare da esso, magari con qualche sofistico escamotage. L'eretico a questo punto è un attardato convinto che le cose stiano come prima e si debba cercare di sfondare un portone chiuso a fianco del quale è stata aperta un'autostrada... Noi possiamo dire al massimo che è stato uno sbaglio aprire quell'autostrada, e che è un ulteriore sbaglio cercare di aggiungerle nuove corsie.
Scusate, non c'entra niente, ma avete letto questa notizia?
RispondiEliminahttp://www.corrispondenzaromana.it/il-cardinal-dolan-sara-il-grand-marshal-del-primo-gay-st-patricks-day/
Ma non era Dolan il candidato preferito dai tradizionalisti al conclave?
Ma chi ci capisce più niente?!
Quel sacerdote normalizzatore ha detto cose che chiunque dotato di buon senso penserebbe e direbbe. Se la questione si limitasse solo a qualche frase.
RispondiEliminaDal volume di Alessandro Gnocchi e del compianto prof. Mario Palmaro "La bella addormentata. Perchè dopo il Vaticano II la Chiesa è entrata in crisi. Perchè si risveglierà"(Vellecchi ed.):
RispondiElimina"In gran parte del mondo cattolico il bipensiero impera grazie al "ma" avversativo. Nell'asserzione principale si afferma una realtà che poi si distrugge grazie al "ma" in quella secondaria. Da questo punto di vista, i DOCUMENTI CONCILIARI sono un vero e proprio caso di scuola, e il metodo si è propagato presto dal centro fino all'ultima parrocchia. Con il risultato che il cattolico ordinario, durante un'omelia, durante una riunione del consiglio pastorale trema quando sente sibilare l'eresia. Ma trema ANCORA DI PIU' quando sente un'affermazione in sintonia con il Magistero perché, in questo caso, sa che subito dopo verrà proclamato il contrario: proprio in forza di quel piccolo, microscopico, ma tutt'altro che inoffensivo "ma".
Che bella imagine, che bella citazione di Benedetto XVI. Precisione chirurgica!
RispondiEliminaL'eretico a questo punto è un attardato convinto che le cose stiano come prima e si debba cercare di sfondare un portone chiuso a fianco del quale è stata aperta un'autostrada... Noi possiamo dire al massimo che è stato uno sbaglio aprire quell'autostrada, e che è un ulteriore sbaglio cercare di aggiungerle nuove corsie.
RispondiEliminaLa metafora di Turiferario è efficace. Io credo che l'autostrada che è stata aperta dopo aver chiuso il portone (della e alla Tradizione) non vada percorsa e che giustamente non sia il caso di "aprire nuove corsie". Ma è necessario non tanto sfondare quanto "riaprire" il portone.
Comincio a chiedermi non tanto dove sono le chiavi, perché lo so. Ma chi e quando le userà?
Mi commuovono queste parole per difendere comunque e quantunque il vdr, ha ragione chi dice 'fosse solo per una frase' qui si tratta di quasi 2 anni di castronerie, discorsi sconclusionati, affermazioni apodittiche che anche Ferrara le strutturerebbe meglio, di classificazioni di cattoli-si e cattoli-no, di comportamenti fuori da ogni schema e non regge la storiella della corte medievale e della pompa, scarpe Prada e cretinerie in varie salse,cosa risponderebbe l'articolista sulle ultime affermazioni del sassofonista del C9 'Sono 2 le cose che chiediamo a PF,cosa può essere deciso a Roma e cosa a livello locale? Come può la curia romana servire i vescovi invece di essere un ufficio di controllo e censura?' Certo con questi presupposti lo stridore delle unghie che scivolano irrimediabilmente sugli specchi stona un po'. Avessero difeso il predecessore quando era necessario invece di stroncare ogni iniziativa. A parte che Daneels non partecipo' neanche alla festa dell'elezione di BXVI e Bergoglio che in 8 anni ando' a Roma 1 volta sola e non partecipo' mai a nessun sinodo con scuse varie......forse non essendo normalisti, pelagiani e nemmeno tradizionalisti, non possiamo che tacere dinnanzi a cotanto senno.....ma ci hanno presi per scemi persi tutti quanti? Ma la piantino di difendere l'indifendibile e facciano il loro dovere, la gente si allontana sempre più, fra un po' metteremo in vendita chiese ed arredi sacri come in Belgio e Olanda.Anonymous.
RispondiEliminaCatholicus, le cose di buon senso che dice il sacerdote, all'inizio, le dicevamo anche noi. Pur notando "scostamenti" vistosi (basti ritornare al primo infausto giovedì santo e a parole e gesti commentati e sofferti in diretta). Quella diserzione della cattedrale del mondo proprio il giorno della istituzione del sacerdozio. E l'omelia con l'esaltazione del sacerdozio di Aronne e Cristo messo sullo stesso piano degli altri "unti" di Israele...
RispondiEliminaI sacerdoti, prim'ancora che i fedeli, non si sono sentiti venire i brividi nell'anima? Ma dov'erano. E dove sono?
è essenziale e ormai assai necessario per la salvezza dei fideli, che il Santo Padre parla come cattolico ed essere un cattolioc. Parlare secondo i momenti o secondo gli impulsi, e senza prudenza, è UNA GRANDISSIMA MANCANZA DI carità PER LE POVERE PECCORE ed un atto enorme di superbia e presunzione....
RispondiEliminaRomano
Caro Don.... il fatto è che molti di voi vedono il moscerino negli occhi degli altri, e non vedono la trave nel proprio occhio.
RispondiEliminaMi spiego meglio: Chiunque stà a capopolo di qualsiasi gruppo o associazione (prendi il caso di sindacati o partiti politici,) dovrebbe calibrare molto bene ogni parola che dice, altrimenti il suo popolo potrebbe sentire fischi per fiaschi. (stavolgere parole o discorsi). (Aldo Moro oppure Andreotti quando parlavano, e sapevano che erano ascoltati da milioni di persone, stavano attenti anche alla virgola.)
Ci racconta il Vangelo che un giorno Pietro domandò a Gesù: ""Signore, quante volte devo perdonare mio fratello, sette volte?, e Gesù gli rispose: no sette volte, ma settanta volte sette"".
Se un capopolo non insegna queste cose insieme ai dieci Comandamenti, alle virtù Teologali e Cardinali o addirittura il Catechismo completo (ma quello vero) non è un capopolo, ma addirittura dobbiamo mettere in dubbio l'intelligenza di coloro che l'han fatto capopolo, non solo la sua intelligenza.
Noi dopo cinquant'anni, quante volte dovremmo perdonare chi ci ha predicato una Dottrina non solo non conforme al Vangelo, ma addirittura contraria. E caro Don... come facciamo a perdonare coloro che ci hanno e ci stanno trasmettendo una dottrina eretica?
Certo non credo che la categoria ""eretico"" abbia più molto senso nella Chiesa di oggi.
Il fatto è che da cinquant'anni vediamo e sentiamo solo eresie, e vediamo una Chiesa in piena apostasia, oppure Lei non si è ancora accorto che le chiese sono svuotate, i seminari lo stesso, la fede nella gente non ha più senso; ma tutte queste cose non sono mica cadute dalle nuvole, sono i frutti avvelenati di un certo concilio e post/concilio, una dottrina falsata, non Cristiana, ma voluta far passare per Dottrina cattolica.
Ho già ripetuto centinaia di volte, che dal capo fino all'ultimo, prima di parlare bisogna vedere se cervello e lingua sono collegati; altrimenti prima di fare danni irreparabili state zitti che è meglio:
Non fate passare messaggi sbagliati, oppure se non siete preparati, i discorsi fateli preparare da chi conosce bene vocabolario e Dottrina.
""ma - vi prego - non fate di lui un eretico"" - ma come si fa a farsi dare le benedizioni dagli eretici, poi dire sono Cattolico.
Sarebbe il caso di rivedere qualche film del grande Totò e fare poi i debiti paragoni; solo che Totò era un'attore, ma un vero attore.
Intanto la Bella Addormentata continua a rimanere in piena apostasia, ed i fedeli della Chiesa Cattolica allo sbando.
Grazie Don.....
L`uomo Jorge Bergoglio è furbo, molto furbo, lo ha ammesso lui stesso, diventato cardinale ha condotto la sua azione pastorale secondo le sue idee e simpatie, e sempre più testimonianze ci dicono in quale senso andava, diventato Papa, se non ha cambiato le sue abitudini su elementi che a questo punto diventano o sembrano secondari ( anche se non lo sono) come abitare a Santa Marta, sa che non può da un giorno all`altro dire alla Chiesa tutta, ai sacerdoti, quel che ha detto a don Pepe, non cambierà le sue idee ma sa che non può imporle in modo abrupto alla Chiesa.
RispondiEliminaAllora che cosa fa?
La sua prima decisione, quella che da subito ha influenzato gli sguardi portati su di lui, è il nome che ha scelto, senza nemmeno farlo seguire da "I", nessuno prima di lui ha osato farlo.
La seconda, quella di presentarsi spoglio dei simboli papali e il modo in cui lo ha fatto.
E poi dall`inizio si è messo i media, i "faiseurs d`opinion" in tasca, li conosce e sa come manipolarli, è importante averli dalla propria parte, per loro interviste, frasi diventate culto e slogan ripresi ovunque, attraverso di loro sa che arriva al popolo, a quei fedeli che sembra non conoscessero quel "papa venuto dal quasi la fine del mondo".
Da subito lancia briciole, fa pennellate, insiste e martella su due o tre punti, lo fa con quel suo linguaggio psicologizzante definito "semplice ma profondo che parla ai ai cuori", sa che in quel modo non solo susciterà la simpatia ma che progressivamente e sicuramente abituerà, "condizionerà" le menti dei cattolici ad accogliere come normali e dovute le riforme che vuole portare a "buon" porto.
Del resto quei cambiamenti non sono forse quelli che la vulgata ormai dominante ci dice essere voluti dalla base? Il Vangelo riletto alla luce della cultura contemporanea, e dei costumi moderni.
Dall`inizio del suo pontificato Jorge Bergoglio sta "bergoglizzando" la Chiesa, sta preparando il terreno per imporre la sua volontà, ma la sua più grande abiltà sarà quella di far passare quelle riforme come frutto della misericordia della Chiesa, del suo sguardo misericordioso.
Intanto aspettiamo questo Sinodo che sembra presentarsi piuttosto come ho letto altrove, non per la famiglia ma contro la famiglia.
Poi ci sarà l`esortazione postinodale fra due o tre anni, troppi sono i segni che ci indicano dove papa Bergoglio vuole andare, il fatto che sia imprevedibile non è né una consolazione né una speranza.
In molti cattolici sta sorgendo qualche sospetto sul Papa che non ama definirsi tale. A grande maggioranza, ed è un bene, non sta diminuendo il rispetto per il Papa, anche se non ama definirsi tale). Il sospetto è che le stia sparando davvero grosse (soprattutto visto il “posto” dove si trova, che va ben oltre la sua unica ed irripetibile persona. Il rispetto è dovuto al ruolo, anche se – comunque- è dovuto a lui come a qualsiasi altra unica ed irripetibile persona umana: diciamo allora che “per molto meno” molti altri sono stati “scorticati”. All’oggettiva difficoltà della situazione, per molti versi inedita e imbarazzante, si aggiunge una peculiarità soggettiva dell’attuale Papa, che (per calcolo, per indole o per caso non si sa bene ancora) è particolarmente contraddittorio e sa essere vago e non “definitorio”, per quanto sia molto perentorio.
RispondiEliminaIn fondo è lui ad aver messo in chiaro che Dio è misericordioso, ma siamo noi a non chiederglieLo.
E’ di lui che si è affermato che avesse portato code di penitenti ai confessionali (mai viste…).
Il messaggio dunque sarebbe: “il peccatore, rimesso in condizione di fidarsi della misericordia, desideroso di gustare la misericordia divina, corre pentito a chiedere perdono”.
Poi però c’è il corto-circuito: il peccatore si “vanta” del proprio peccato! Sarebbe a dire che vado da chi gli ho fatto un torto e gli dico: lo so che sei buono, sono proprio felice di averti fatto quel danno, me ne vanto con gli amici, così che possano fartene altri pure loro… Come sei buono!
Qui anche chi non è un “matematico puro” è costrtto a rinunciare alla logica!
Prevale ancora il rispetto per il “ruolo” (è il Papa!): normalizzando a dovere, mettendo tutto nel cesto del contesto, ammettendo qualche “imprecisione” (mica siamo ragionieri), qualche “citazione a braccio” della Scrittura (che è sì importante, ma non deve mai smettere di essere interpretata…), alla fine si può dire che ha detto proprio quello chi diceva esattamente il contrario, almeno “in un certo senso”…
Mi vanto di peccare perché così posso vantarmi della misericordia di Dio, che è felicissimo di morire in croce per me! (in fondo Gesù era proprio felice nel Getsemani, al punto da chiedere al Padre se fosse proprio necessario bere quel calice…). Mi vanto, per stare all’esempio proposto, di non essere andato a scuola, il giorno che è crollata per il terremoto! Forse si sta confondendo la “botta di … fortuna” con il merito? Si sta confondendo il merito (Altrui) con il nostro (innegabile) “demerito”?
Mica siamo ragionieri… Mica serve tanta logica… Fantasia! Sogni! La storia come “occasione” per “uscire dagli schemi”.
Siamo forse un po’ (ma solo un pochino) luterani? O è meglio dirsi un po’ (ma poco… non esageriamo!) ipocriti?
Imprudenza… Imprecisione… Carattere… Lo facesse un qualsiasi impiegato o sacerdote sarebbe causa di sdegnate reprimende… Come contro certi peccatori, insindacabilmente scomunicati, svergognati di fronte alla comunità. Pelagiani! Mafiosi! Questi non hanno di che vantarsi. Ed è dall’alto dell’infallibilità -ma simpatica- che rimbomba la condanna.
Chi siamo noi per giudicare? Che grave danno parlare male del prossimo ( e figuriamoci a commissariarlo…).
Equivoco più, equivoco meno, pur tacendo il sonoro, non ci si capisce più un … .
E forse è questo il problema. O il disegno.
Infatti è il peggio che si possa immaginare per chi si fa annunciatore della Verità.
Non c’è … più! E che cosa resta? Una bella assemblea di “imprecisi”, ma motivati ad andare … d’accordo. Parlandosi.
Avevamo un chirurgo... precisissimo (che è una virtù: è la pignoleria a essere un vizio).
E uno dice: che tristezza! Vogliamo un pastore!
Ma se confonde le pecore ?
La simpatia è una virtù, ma la superficialità è peggio di un vizio.
Se in camera operatoria puoi recidere un'arteria sul sentiero puoi finire nel dirupo.
"Cari amici, devo riconoscere l'acutezza delle osservazioni. Tuttavia continuo ad esser dell'idea che il Papa non è e non può esser convinto di quanto lo accusate; sarebbe troppo grave e non posso pensarlo"
RispondiElimina-a me non interessa che il papa sia buono o cattivo, ma che dica la verità sempre e tutta
"Tuttavia continuo ad esser dell'idea che il Papa non è e non può esser convinto di quanto lo accusate; "
-buon per lui che ne è convinto, ma le proprie convinzioni restano tali e i fatti sono atti.
"Dovete mettere quella frase nel contesto dei suoi discorsi, "
certo dobbiamo passare le giornate a inquadrare i discorsi del papa piu loquace della storia . mentre tutti quelli che non possono si tengono le sparate cosi come sono.
"Se per esempio Pierino marina la scuola e dopo essa crolla a causa di terremoto, gli vien voglia di dire: che bella cosa che ho marinato la scuola!"
-e chissenefrega per chi rimane sotto le macerie. forse era meglio fare un altro esempio. tipo se un protestante vede la S R Chiesa Cattolica crollare pensa : che bello che non ne faccio parte
"Credo che lo stesso Lutero (che conosco bene) intendesse dire questo, col suo famoso "pecca fortiter et crede firmius""
...beh se lo dice lui...del resto lo conosce, famo a fidasse. chissà allora cosa intendeva il buon Lutero quando affibbiava certi santi epiteti al papa...forse lo voleva santificare e incensare. Lutero andrebbe riconsiderato in un contesto meno astioso da parte nostra e di piu ampio respiro.
"E' meglio chiudere un occhio e badare al positivo."
eh gia. proprio così. se il tuo occhio ti è di scandalo... ma forse non era questo il senso, o si?
"Quindi andate piano nel giudicare. Non erigetevi troppo a giudici, se non volete fare i farisei, ve l'ho già detto. "
anche noi glielo abbiamo gia detto caro don, che non giudichiamo il papa , ma applichiamo un sano e doveroso discernimento alle sue(del papa) parole, visti anche i suoi gesti ambigui.
"Dovrebbe rendersi maggior conto che tutto il mondo lo guarda e che ci sono sempre i furbi che usano certe sue espressioni a loro vantaggio."
che papotto tenero e ingenuo che ignora certe cose... è un papa paperino che combina un sacco di guai ,ma è tanto buono e sorridente...solo perchè è distrattino nel fare e nel parlare.
o come l'impressione che il don dell'articolo ci stia prendendo in giro, o ci pigli tutti per scemi.
questo papa riempie piu le piazze che le chiese.
RispondiEliminaricordo ancora il parroco modernista di una parrocchia romana che si lamentava del fatto che a 12 13 anni i ragazzi non vanno piu a messa...
a fare cosa? l'alleluja delle lampadine? a fare festa... in chiesa? ad ascoltare retoriche omelie sull'incontro con Cristo che alla fine diventa fai volontariato. ma non erano i Sacramenti il mezzo? a gia ultimamente le cose sono cambiate.
@ mic 14:06
RispondiEliminaE' cio' che intendevo anch'io dato che ho aggiunto: se si trattasse solo di qualche frase.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaVi voglio raccontare un aneddoto che inquadra il problema sollevato dall'articolo e dal Sacerdote "normalizzatore"..
RispondiEliminaDa quando Francesco è stato eletto (?), a lavoro per me le cose sono peggiorate. Solitamente, conoscendo il mio Credo Cattolico, le ironie a tutto campo (dai Valori etici a quelli di Fede) si sprecavano. Nulla da dire. Anzi, molto da discutere, da dibattere, da confrontare. E tutto da mettere nella mani di Dio, con retta intenzione.
Già ricevevo molte critiche, veementi, perché il mio parlare, il mio agire (non sempre coerente a causa del mio peccato), era in contrasto con larga parte del Cattolicesimo. Ero troppo "intransigente". Ma, in definitiva, avevo il magistero pubblico dei Papi che, almeno a grandi linee, mi supportava nella esposizione della Verità a cui Credo. Quindi la critica era A ME, a quelli come ME, e alla Chiesa che ancora "resisteva" all'innovazione che di fatto era già largamente attuata (dunque si registrava un certo tipo di "resistenza").
Dopo l'elezione di Francesco, mi sono sentito dire frasi come queste: "lo senti? Ci sei rimasto SOLO TE a credere ancora in quello che dici! Nemmeno il Papa ritiene che quello che dici sia giusto"!
Questo all'indomani dell'intervista di Padre Spadaro, all'indomani del Concistoro, all'indomani dell'indizione del Sinodo sulla Famiglia, all'indomani degli articoli su "Rpubblica" (sic!).
Chiedo al Sacerdote: IO COSA DEVO RISPONDERE? Cosa rispondo a chi mi dice che la Morale Tradizionale Cattolica è SUPERATA? Cosa rispondo a chi mi dice che i peccati mortali (tipo la pratica omosessuale, l'adulterio, ecc) non devono essere giudicati? Cosa rispondo a chi mi dice (addirittura!!!!) che la Confessione previa alla Santa Comunione NON E' NECESSARIA, e che il pentimento è la cosa più importante?
Mi viene ripetuto che IO SONO RIMASTO L'UNICO a credere come immutabili le Verità Tradizionali. Il senso del Peccato, LA PENITENZA, la riparazione, la Confessione sacramentale, la necessità della Santa Messa, il rigetto dell'adulterio, degli atti impuri, ecc, ecc..
Questi SONO FATTI! Discutendone con mi Zio, di recente, siamo arrivati a fare una affermazione che mi ha gelato il sangue. Parlando anche della situazione della sua Parrocchia, che è di un modernismo mezzo neocatecumenale allucinante, ci siamo detti: io vorrei essere Cattolico e riuscire a praticare NORMALMENTE (parola tanto cara a molti!) la mia fede...MA COME POSSO FARE? O meglio: POSSO FARLO?
Eh già, perché l'ostilità alla Tradizione, si concretizza con l'ostilità al Rito Tradizionale, per arrivare all'ostilità ALLA PRATICA della Religione!!! Alla pratica della DEVOZIONE CATTOLICA SANA, alla pratica della preghiera e della penitenza, alla pratica dei Sacramenti. Che vengono DI FATTO messi tra parentesi, quando non ignorati.
Dunque: ha o no un rapporto, questa situazione, con questo pontificato? Se io dico ai mei colleghi: fuori dalla Chiesa non c'è nessuna salvezza; oppure: la pratica omosessuale è un peccato abominevole che grida al cielo; POSSO DIRLO? POSSO AMMONIRE chi è nel pericolo? Posso insegnare quello che a mia volta mi è stato insegnato? Posso TESTIMONIARE (altra parola tanto cara)?
Rispondere di sì non basta. Perché se io dico questo, e dall' "alto" si dice diversamente, la mia parola VALE ZERO. E la mia "Libertà" (altra parola tanto cara!) anche! Infatti, non sono libero ....in casa mia! Devo ritenermi ancora "a casa"?
Si dirà che devo far "Interpretare" nel verso giusto le dichiarazioni di papa Bergoglio. In primis mi chiedo COME? In secundis questo mantra delle ermeneutiche ha davvero stancato. Io devo essere DISCENTE, non ermeneuta! E chi parla lo deve fare chiaramente! Questo ermeneutismo, che non ha risparmiato nessun pontificato, oggi è diventato una semplice arrampicata sugli specchi.
Domanda finale: è concesso a un Cattolico di rimanere tale?
Il modernismo si regge su quattro colonne, quattro pilastri costituiti da:
RispondiElimina1) filoprotestantesimo, per trasformare il cattolicesimo in un vero e proprio protestantesimo (NOM, ridimensionamento della Madonna, libera interpretazione della "parola", esegesi biblica con metodo storico-critico, ecc.).
2) filocomunismo (accordo di Metz, rinuncia del CVII a condannare il comunismo ateo ed omicida, sfacciata propaganda di sinistra da parte della gerarchia negli ultimi decenni, ecc.).
3)ecumenismo fanatico e suicida (rinuncia all'Extra Ecclesiae Nulla Salus, rifiuto delle parole di Cristo "Io sono la Via, la Verità e la Vita" e rifiuto dell'incarico affidato dal Cristo agli Apostoli all'atto della Sua Ascensione "andate fino ai confini del mondo ed annunciate il Vangelo, battezzando tutte le genti...") che considera tutte le religioni uguali, tutte portatrici di salvezza.
4) massoneria, che mira a far scomparire il Cattolicesimo (ed il Cristianesimo) dalla faccia della terra, facendolo confluire in una religione planetaria, una melassa buonista,, tutta orientata al sociale, niente più di una ONLUS op di una ONG : umanitarismo laico ed ateo, dove la Trascendenza cede il posto all'immanenza, dove si distingue tra "il Cristo della storia" e "ilo Cristo della fede" (vedi Ravasi), relegando miracoli, Resurrezione, Ascensione, dogmi mariani tra le leggende mese in piedi per rafforzare la fede dei primi cristiani.
Quattro pilastri, come i 4 cavalieri dell'apocalisse, che stanno letteralmente distruggendo la civiltà cristiana, fino a che il Cielo non interverrà... ed allora saranno cavoli amari per i modernisti (e forse anche per noi, ma noi speriamo nel dopo...e loro?)
L'errore-orrore di cui parla il Don circa i peccati di cui ci sarebbe da "vantarsi" non è il solo.
RispondiEliminaIl nostro ha anche detto: "Dio, in Cristo, ha preso i nostri peccati e Lui SI E' FATTO PECCATO" per noi [...] è stata la Sua missione: FARSI PECCATO per noi, per liberare noi". Errare, caro Don, humanum est, perseverare autem Bergoglianum!
Purtroppo trovo perfetto il ritratto di Luisa e se lo rileggiamo bene cio' che ne vien fuori non mi sembra il ritratto di un Pastore bensi' quello di un manager , di un amministratore delegato che vuole " disciplinare l'azienda " . E' questa la Chiesa di Cristo oppure e' la Chiesa che il Papa Vorrebbe oppure e' la Chiesa che vorrebbero i Gesuiti di Civilta' Cattolica oppure e' la Chiesa concordata con i Cardinali elettori ?
RispondiEliminaSe la lingua italiana puo' giustamente prestarsi ad
errate interpretazioni , non sarebbe forse il caso di esprimersi nella propria lingua madre ?
RispondiEliminaDi quest'altro 'scostamento', citato da lister, abbiamo parlato qui
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/06/mi-scrive-una-lettrice.html
Il "divisore" ci sta fiaccando con tutti stì tormenti per cui dovremmo porci meno domande e lasciar fare a Dio ? Forse converrebbe !
RispondiEliminaScriveva mic in un suo commento nel thread da lei sopra linkato:
RispondiElimina"Un conto è "esser trattato da peccato" un conto è "farsi peccato", Inoltre ho detto che "aver preso su di sé = tollit il peccato del mondo" significa che lo ha preso su di Sé non che si è "fatto peccato".
Il Signore ha subìto il castigo in quanto conseguenza del peccato".
..e infatti ecco il Servo sofferente così come lo delinea intravedendolo il profeta Isaia; ecco il Servo che la Tradizione identifica con Gesù Cristo:
"Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
(Is 53,5-6)
Cc,
RispondiEliminaanche se si esprimesse in lingua madre ( quale ? castigliano, spagnolo argentino, porteno, piemontese variante d' Alba), non si capirebbe lo stesso, perché non riesce ad esprimersi logicamente, seguendo una sintassi( lo spagnolo, essendo lingua neolatina, ne seguirà la sintassi) , ma soprattutto se il pensiero e' confuso, anche l' eloquio lo e'. Ed il suo pensiero e' confuso: e' cattolico o no ? E protestante versione pentecostale o no ? E noachita o no ?
Ha ragione l' anonimo 19.22: preghiamo il Signore, cerchiamo di seguirlo nella nostra vita e NON ascoltiamo il VdR.
Rr
Non sono un esperto: ditemi voi cosa ne pensate delle frasi riportate sotto. Se ho inteso bene dice che in Gesù si trova il peccato. Si trovano anche sul sito del Vaticano, ho aggiunto il link in fondo.
RispondiEliminaEstratto dalla MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE - La fretta del cristiano - Sabato, 15 giugno 2013: "E quando noi andiamo a confessarci, per esempio, non è che diciamo il peccato e Dio ci perdona. Noi troviamo Gesù Cristo e gli diciamo: questo è tuo e io ti faccio peccato un’altra volta. E a lui piace, perché è stata la sua missione: farsi peccato per noi, per liberarci"...."Quello che il Signore vuole da noi — ha precisato — è proprio l’annuncio della riconciliazione, che è il nucleo del suo messaggio: Cristo si è fatto peccato per me e i peccati sono là, nel suo corpo, nel suo animo. Questo è da pazzi, ma è bello: è la verità. Questo è lo scandalo della croce"
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2013/documents/papa-francesco-cotidie_20130615_fretta-cristiana.html
Bella la citazione di Ratzinger la condivido in pieno. Mi sembra stiano piano piano trasformando Gesù in una caricatura così come hanno fatto di San Francesco. La stessa identica strategia !! Vogliono far passare un Gesù tutta misericordia, perdono, buono, felice, pacifista, goliardo prendendo solo la parte a loro più congeniale e fra qualche anno del Gesù vero si perderanno le tracce. Questo mi sembra il problema principale della Chiesa di questi tempi. Forse ha ragione quel Don che dice che dare dell’eretico al Papa è troppo, fa passare dalla parte del torto chi lo dice, ma davvero si tanta fatica a non sobbalzare davanti a certe sue uscite. Vorrei anche ricordare a questo Don che non tutti hanno una preparazione teologica per confutare e interpretare le sue parole ma ciò che dice il Papa lo prendono per buono, caspita se non dice le cose giuste di fede lui chi le deve dire!!! Questo è quello che Bergoglio deve pensare quando parla , ormai non è più un neofita questa scusa non regge più, se continua a dire certe cose forse davvero le pensa. E questo è un bel guaio!! Saluti Vighi
RispondiEliminaPer Dopu.
RispondiEliminarichiamo nuovamente questo link (compresa la discussione)
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/06/mi-scrive-una-lettrice.html
Un commento denso ma, penso, chiaro sulla situazione attuale:
RispondiEliminahttp://traditioliturgica.blogspot.it/2014/09/le-tradizioni-ecclesiastiche-loro-ruolo.html
OT: gli ultimi due articoli di Magister sul Sinodo e le cariche diocesane e curiali in scadenza.
RispondiEliminaSignore, aiutaci !!
Rr
Scrive Rosa:
RispondiElimina"anche se si esprimesse in lingua madre ( quale ? castigliano, spagnolo argentino, porteno, piemontese variante d' Alba), non si capirebbe lo stesso, perché non riesce ad esprimersi logicamente, seguendo una sintassi( lo spagnolo, essendo lingua neolatina, ne seguirà la sintassi) , ma soprattutto se il pensiero e' confuso, anche l' eloquio lo e'. Ed il suo pensiero e' confuso: e' cattolico o no ? E protestante versione pentecostale o no ? E noachita o no ?
Ottimo, intelligente e colto appunto, quella di Rosa.
Mi limito, riguardo alla pittoresca prosa, ed al connesso confuso pensiero, del Papa, ad aggiungere questa bella citazione di Nicolas Gomez Davila, che dedico ai "papisti" progressisti che ogni tanto, Mic permettendo, infestano il sito:
"Una grammatica insufficiente è la premessa di una una filosofia confusa".
Appunto, a proposito del Papa.
Da quello che si vede e si sente sono ormai tanti anni che nella Chiesa ognuno può fare come gli pare e piace senza che nessuno intervenga.Voi mi direte:allora perché fanno tante storie per autorizzare la celebrazione di messe VO? Fanno i difficili semplicemente per non avere problemi.Riguardo a questo Papa io non trovo che sia furbissimo,piuttosto secondo me è semplicemente un opportunista .Appena eletto Papa si è ingraziato i giornali come Repubblica e la lobby gay da dove dovrebbero venirgli gli attacchi? Avete notato come non si parla più dei pedofili nella CC ?Bobo
RispondiElimina@ lister
RispondiEliminaErrare humanum est, bergoglianum autem perseverare.
Sottoscrivo.
Caro Silente,
RispondiEliminaSono old school, ed ho avuto insegnanti che appunto c' insegnavano come si parla, e quindi si ragiona. Pagine e pagine di analisi grammaticale e logica alle elementari e medie + 7 anni di Latino + 5 di Greco + 5 di Francese e quindi l' Università, tutt' un " definizione di forza / legame chimico/ organelli cellulari/ tessuto/ organo, cardiopatia ischemica, ecc.ecc."Se la tesi non e' scritta in corretto Italiano, non sottoponetela neanche al professore" , ci dicevano gli assistenti ed aiuti " e' la prima cosa che controlla".
A me da' un fastidio fisico sentir parlare con gli ehm, cioe', ecco, bene, già se si parla di un film, figurati di dottrina cattolica, etica, teologia, e via discorrendo. Ratzinger, ma anche Woytila, e pure Montini (per Roncalli ero piccola) anche quando parlavano a braccio, ammesso che lo facessero, erano chiari. Magari modernisti, ma chiari: soggetto, predicato, complementi, proposizione principale, subordinate o coordinate, definizioni, assiomi, postulati...
Ho sempre pensato che chi parla confusamente, o ha le idee confuse, e quindi non merita attenzione, o vuol confondere l' interlocutore, e quindi non e' onesto.
"Si, si, no, no, tutto il resto e'del Maligno".
Rr
Si dice che il famigerato Rasputin, per rendersi immune al veleno, a scopo preventivo al fine di resistere ad avvelenamenti ad opera dei suoi nemici, ne assumesse giornalmente delle microdosi.
RispondiEliminaSe questa questa storia sia veritiera o meno non è dato di sapere, ma mi fa pensare che come anche i cattolici, da qualche decennio, ne stanno assumendo regolarmente, certo non per propria iniziativa, ma per imposizione dall'alto (non certo dall'Alto).
Ultimamente, da un anno a questa parte poi...!
Molti sono diventati davvero immuni; alcuni, invero pochi, quei pochi attenti e vigilanti si disfano per metterne in guardia i molti dalla pericolosità, ma essi non li ascoltano controbattendo che invece esso è davvero salutare, proprio perché non ne avvertono ormai più la tossicità.
Quasi giornalmente riceviamo da certo clero microdosi di teologia avariata (talvolta non proprio micro, almeno per il nostro provato fegato). Se fossero somministrate tutte in un sol colpo? L'effetto sarebbe letale: forse vi è ancora qualcuno che ne avvertirebbe gli effetti nelle viscere e forse si potrebbe ancora svegliarsi.
Ci vorrebbe dunque qualcuno di buona volontà che faccia una raccolta completa e ordinata di tutte le "bergogliate", in modo che si possa somministrarle in un sol colpo a quelli che sono assuefatti. Una terapia d'urto, una cura da cavallo: chissà se a qualcuno farebbe cadere le classiche fette di salame dagli occhi?
Marius
E mentre dalle nostre parti il peccato viene declassato a Roma apre la piu' grande "chiesa" d'Europa dei Mormoni che della pudiczia (fra le altre cose) fanno un cavallo di battaglia. Che tristezza...
RispondiEliminahttp://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/09/11/news/arrivano_i_mormoni-94455732/?ref=HREC1-8
USA – Le chiese di New York vicine alla Tradizione nel mirino dell’Arcidiocesi?
RispondiElimina(di Mauro Faverzani) Che cosa sta accadendo nell’arcidiocesi di New York, dove dal febbraio 2009 è arcivescovo metropolita il cardinale Timothy Dolan?
La parrocchia dei Santi Innocenti, nel cuore di Manhattan, è la sola a New York dove ogni giorno i celebra la Santa Messa secondo il Rito Romano antico …
(Continua a leggere→)
http://www.corrispondenzaromana.it/usa-le-chiese-di-new-york-vicine-alla-tradizione-nel-mirino-dellarcidiocesi/
Ogni pietra usata per la Casa del Signore - aggiungono - diminuisce il potere di Satana, e accresce quello di Dio".
RispondiEliminaMi viene da piangere , le nostre Chiesesupermercato
sono l'espressione del nostro attuale declino , naturalmente insieme a tutto il resto ecc.ecc.ecc.
l'origine di tante bergogliate e la connessa devastazione senza freni si capiscono meglio leggendo qui:
RispondiEliminahttp://hispanismo.org/politica-y-sociedad/17706-el-papa-actual-es-mason.html
http://www.catolicosalerta.com.ar/bergoglio/mason-rotario.html
Mi rendo conto che ogni tema di denuncia convoglia pensieri e considerazioni che mettono l'accento su derive a non finire, che purtroppo non mancano. Ma il rischio è quello di soffermarsi su un versante della realtà non solo per prendere atto e per reagire, ma col risultato di rimanere invischiati nella lamentela.
RispondiEliminaOra, prese singolarmente e riferite ad ogni persona che le esprime, certe lamentele hanno tutto il diritto di esserci. La situazione è quella che è ed è inutile nasconderci che è grave e seria.
Ma vorrei uscir fuori dal negativo, da non sottovalutare, ma da inquadrare in un orizzonte di fiducia e di speranza.
Il "non voleva essere da meno " è una baggianata. Si tratta di una nuova moda, tanto innocua quanto futile, che chu riveste un certo ruolo dovrebbe usare cum grano salis.
RispondiEliminaL'occasionalità, riferita al papa emerito, non sarebbe stata neppure da segnalare. Ma è questo che ci propinano...
Questi SONO FATTI! Discutendone con mi Zio, di recente, siamo arrivati a fare una affermazione che mi ha gelato il sangue. Parlando anche della situazione della sua Parrocchia, che è di un modernismo mezzo neocatecumenale allucinante, ci siamo detti: io vorrei essere Cattolico e riuscire a praticare NORMALMENTE (parola tanto cara a molti!) la mia fede...MA COME POSSO FARE? O meglio: POSSO FARLO?
RispondiEliminaEh già, perché l'ostilità alla Tradizione, si concretizza con l'ostilità al Rito Tradizionale, per arrivare all'ostilità ALLA PRATICA della Religione!!! Alla pratica della DEVOZIONE CATTOLICA SANA, alla pratica della preghiera e della penitenza, alla pratica dei Sacramenti. Che vengono DI FATTO messi tra parentesi, quando non ignorati.
Caro Stefano, concordo con te. Ma queste tue riflessioni sono anche importanti sotto un altro punto di vista: come dicevano il Cardinali Bacci e Ottaviani e come sosteneva Mons. Lefebvre, assistere regolarmente alla Nuova Messa ti può far perdere la fede cattolica! Ecco perché in caso di necessità a volte è più utile un rosario che certe Messe.
Beh, se mi si permette, a me pare piuttosto grave comunque il fatto che uno che aveva dichiarato che sarebbe morto al mondo dopo avere abbandonato il gregge a lui affidato, si comporti di fatto in modo contrario, dalla presenza al concistoro, fino alla canonizzazione di GPII, alle varie inaugurazioni, fino al selfie con seminarista che lo va a trovare. Il tutto sempre e ancora rigorosamente vestito da papa, non facendo più il papa.
RispondiEliminaLa psicologia non mi sembra una buona chiave di lettura per capire quello che succede oggi in Vaticano. Questo pontificato non è un delirio di un uomo impulsivo, ma la messa in pratica di un piano colletivo. Lui stesso l'ha detto pubblicamente. Ci sono sicuramente accordi segreti. Non si può dimenticare la lunga storia di amore e odio tra gesuiti e massoni: la proposta di alleanza nel 1856 fatta dal capo della massonissima chiesa positivista, Auguste Comte, al generale dei gesuiti, o le celebri riunioni del cardinale Bea con i massoni durante il concilio.
RispondiEliminaLuiz, se non abbiamo prove certe, gli indizi purtroppo non mancano, suffragati da fatti e parole e conseguenze.
RispondiEliminaEd è una ipotesi tanto terribile quanto attendibile, che coinvolge molti più vescovi e cardinali, spesso pedine occulte, di quanti forse neppure possiamo immaginare...
Mic, nemmeno si può dimenticare il valore simbolico della deposizione di Benedetto XVI, l'uomo che ha firmato l'ultima condanna della massoneria da parte del Vaticano.
RispondiEliminaA proposito del silenzio delle "sentinelle":
RispondiEliminahttp://www.dici.org/actualites/numero-300/
Nella serie ci sono le parole e ci sono i FATTI:
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/santa-marta-36267/
Ammesso e non concesso che i FFI avevano bisogno di essere corretti,
dove sono la delicatezza, l`amore, la carità, l`umiltà, la verità, nella "correzione fraterna" che è piombata su di loro con l`avallo di papa Bergoglio?
Osservazioni dal link citato da Luisa (grazie!).
RispondiEliminaIl papa dice giusto anche nelle affermazioni che precedono la conclusione che riporto, condividendola.
Tutto dipende sempre dall'intenzione che muove le "critiche". Che non possono mancare del 'discernimento', riservato anche al sensus fidei della Chiesa discente e militante.
Così com'è nel giusto ciò che dice nei confronti di chi ricorre a chiacchiere e/o falsità e calunnie.
...
“Un segno che forse ci può aiutare” – ha osservato il Papa - è il fatto di sentire “un certo piacere” quando “uno vede qualcosa che non va” e che ritiene di dover correggere: bisogna stare “attenti perché quello non è del Signore”: “Nel Signore sempre c’è la croce, la difficoltà di fare una cosa buona; del Signore è sempre l’amore che ci porta, la mitezza. Non fare da giudice. Noi cristiani abbiamo la tentazione di farci come dottori: spostarci fuori del gioco del peccato e della grazia come se noi fossimo angeli… No! E’ quello che Paolo dice: ‘Non succeda che dopo avere predicato agli altri, io stesso venga squalificato’. E un cristiano che, in comunità, non fa le cose - anche la correzione fraterna - in carità, in verità e con umiltà, è uno squalificato! Non è riuscito a diventare un cristiano maturo. Che il Signore ci aiuti in questo servizio fraterno, tanto bello e tanto doloroso, di aiutare i fratelli e le sorelle a essere migliori e ci aiuti a farlo sempre con carità, in verità e con umiltà”.
Ebbene, il segno che contraddistingue il nostro servizio è il dolore e l'attuale disorientamento orientato (perdonate l'ossimoro) nei fondamenti che la Chiesa custodisce secondo verità.
Sulla carità e l'umiltà non so valutare; prego solo il Signore che ce la doni se e quando dovesse difettare.
Chissà, però, come mai tutta questa ricorrente insistenza sulle critiche... In effetti ormai non siamo i soli a non risparmiargliele; ma non è che lui faccia qualcosa per ridimensionare il magistero liquido - comprese le battute, anche imprecise, da elettrochoc senza terapia di mantenimento e approfondimento -, che ci sta sommergendo con rischio di inflazione e di confusione ormai più che diffusa...
E, sì, c'è da chiedersi, ad esempio, dov'è l'anestesia nel suo intervento chirurgico nei confronti dei FI (proprio necessario? E, se necessario, quali sono i motivi, visto che non emergono se non accuse inconsistenti generiche e dimostrate anche false?).
mic il link che ti ho mandato è un video degli u2 intitolato yehowae.
RispondiEliminanel video compare anche la scritta coexist tra le tante.
Ho notato che le parole di bergoglio sul vantarsi del peccato trovano conferma nella sua concezione di Cristo che si fa peccato e che sarebbe felice quando noi pecchiamo perche' cosi' ci salva. Ma questi non sono solo errori: sono autentiche inversioni del cristianesimi. Veleno distillato tra baci e abbracci. Nel medioevo si sarebbe rischiato il rogo per queste bestemmie, oggi tutti applaudono.
RispondiEliminaDove sono la carità e la verità nell'intervento chirurgico, ancora senza motivazioni canoniche, sui FI. E ora sulle suore persino con la revisione della costituzione Sponsae Christi perchè preconciliare?
RispondiEliminaPreconciliare significa forse necessariamente superato?
Sono loro che saranno presto superati dal meccanismo che hanno introdotto.
Ma nel frattempo?
OT tanto per specificare quanto i papi siano ascoltati ed obbediti dai più stretti collaboratori, sta per uscire per la LEV un libro con le meditazioni private di GP2, appunti che lui stesso aveva ordinato di bruciare, ma il solerte segretario......non si sa mai, potrebbe vendere un bel po' di copie.....ah Vaticanus venalis....
RispondiEliminaInfatti, i Vangeli e tutta la Bibbia sono preconciliari e vanno revisti.
RispondiEliminaIl discorso ha avuto un seguito più recente e numerose sfaccettature nel corso dei mesi successivi alla segnalazione del link sopra.
RispondiEliminaVedi:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350864
Ma è tutto in fibrillazione.
Ci sono molte posizioni divergenti note e non note.
In ogni caso ottobre segna solo una tappa. Bisognerà attendere l'esortazione post-sinodale del Papa, che è imprevedibile, anche se sembra dalla parte del "cambiamento".
Sto preparando un articolo.
Andate sul blog di Tosatti. Alla marcia di S. Patrizio marceranno i gay ma neppure un movimento pro life. Così ha decoso il comitato organizzatore. Kyrie eleison.
RispondiElimina@ Luisa,
RispondiEliminacon l'avallo, o con l'ordine?
Sara' un caso, ma il VdR si ricorda di bollare le maldicenze, le critiche, i pettegolezzi( quanto più gravi di un aborto, un' eutanasia, un rapporto omosessuale, lo sterminio di cristiani, ecc.) sempre poco dopo che su un giornale a medio- alta tiratura o una trasmissione radio o Tv, qualcuno ha posto domande sensate su quel che lui ha affermato o ha fatto.
RispondiEliminaParlare a nuora perché suocera intenda ?
Rr
Diciamo, bernardino, che se non è stato il Papa a dare l`ordine ha avuto in ogni caso un orecchio molto attento e benevolo per chi è venuto a lamentarsi( 5 frati!), basta pensare all`arrogante sicumera con cui si esprimono dalle loro tribune, un`arroganza che può essere solo quella di chi sa di essere protetto dal potere.
RispondiEliminaE hai perfettamente ragione parlando di ordine, è in effetti papa Bergoglio ad aver dato l`ordine della sospensione (soppressione) della Messa Antica, premurandosi di rendere impossibile ogni ricorso.
RispondiEliminaLuisa,
RispondiEliminaPer lui Messa VO=fascismo. E quindi, vade retro, Satana !
Rr
Rr
RispondiEliminaIl papa stava commentando le letture del giorno.
Mauro
E allora, Mauro?
RispondiEliminaIl vangelo del giorno riguardava la "pagliuzza e la trave".
Ho già detto sopra come le riflessioni ed esortazioni del papa siano giuste, e non spurie questa volta.
Ma ciò che abbiamo rilevato nei commenti sopra è anche e soprattutto quanto al dire non corrisponda il fare. Perché in questa chiesa che sembra aver scoperto solo ora la Misericordia - il che è già un assurdo - non solo viene obliterata la Giustizia; ma questa sbandierata misericordia è applicata in maniera unidirezionale e con criteri ideologici, non teologali...
Inoltre la misericordia non può prescindere (oltre che dalla giustizia) anche dalla verità, che è immutabile e non cambia secondo le mode del tempo
RispondiElimina