Diciamola tutta. La gravità del problema non sta nel fatto che una persona più o meno autorevole porti argomentazioni più o meno attendibili che negano la validità dell'elezione del papa attuale (cfr recente libro di Socci). La cosa più preoccupante è la realtà nuda e cruda di:
- parole che non vengono pronunciate dal Soglio (pletora di interviste, meditazioni mattutine a raffica, che non sono Magistero, ma di fatto configurano una sorta di magistero liquido senza approfondimenti diffuso ed enfatizzato dai media prevalentemente in chiave liberal progressista)
- fatti (eventi sincretistici, provvedimenti basati sull'autorità e non in forza della legge e del diritto, ecc.)
- due papi (o forse no), ma apparentemente: uno in servizio attivo e l'altro in quello contemplativo - o molto assimilabile a qualunque vescovo in pensione -, senz'alcun supporto canonico o teologico della nuova veste istituzionale di "Papa emerito" e che tuttavia conserva veste, stemma (perfino apposto in tandem con quello del "Regnante" su statue di conio recente in Vaticano), titolo, nome...
che stanno causando in un buon numero di cattolici fedeli una serie di anticorpi nei confronti del papa, dei "due papi" o comunque della situazione in genere. Al contrario, tutti coloro che una volta criticavano la Chiesa e la massa amorfa ignorante o indifferente oppure già sviata si sbrodolano davanti ad una pseudo-semplicità che è pressappochismo e superficialità e ad una povertà che è pauperismo, nonché ad un carismatismo pentecostale privo del Logos.
Del resto già fa problema che ogni giorno ci sia urgente bisogno di chi faccia l'ermeneutica di quel che un Papa fa o dice, quando non è dirompente di per sé. Ed è un problema da prendere in considerazione per un confronto serio e fruttuoso sull'anomala pastoralità che de iure non ha intaccato la dottrina, ma ci consegna la prassi dell'informe perché elude i principi teologici e il loro linguaggio definitorio. Ed è così che lascia spazio all'affabulazione e alla dialettica sofista e non rende più operante l'incandescente perenne saldezza del dogma contro i liquami e le sabbie mobili del neo-magistero transeunte.
Del resto già fa problema che ogni giorno ci sia urgente bisogno di chi faccia l'ermeneutica di quel che un Papa fa o dice, quando non è dirompente di per sé. Ed è un problema da prendere in considerazione per un confronto serio e fruttuoso sull'anomala pastoralità che de iure non ha intaccato la dottrina, ma ci consegna la prassi dell'informe perché elude i principi teologici e il loro linguaggio definitorio. Ed è così che lascia spazio all'affabulazione e alla dialettica sofista e non rende più operante l'incandescente perenne saldezza del dogma contro i liquami e le sabbie mobili del neo-magistero transeunte.
Il pericolo della situazione, senza precedenti, sta tutto qui. E, con il tipo di critiche costruttive e motivate che vengono espresse - che non sono rivolte alla persona ma volte a difendere il Papato - il primo a non dormire sonni tranquilli dovrebbe essere proprio il papa, che dovrebbe cominciare a farsi carico dell'odore di queste pecore che non appartengono ad un altro ovile, altrimenti non parlerebbero con sconcerto e con audacia tanto inedita quanto sofferta. E la Curia e i Cardinali e i Vescovi che sono tenuti a vegliare sul popolo di Dio, ma prima ancora sul corpo mistico di Cristo dove sono, cosa fanno? Alcuni accennano a uscire dal coro per questo o quel problema all'ordine del giorno: ma l'anomalia principale del papa a briglia sciolta1 chi l'affronta?
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1. Il papa regnante non ha un potere assoluto. La sua autorità incontra - oltre ai limiti riferiti alla costituzione essenziale della Chiesa, alla legge divina e al diritto naturale - i limiti dogmatici che lo vincolano alla rivelazione e alla testimonianza autorevole codificata in maniera autoritativa dai Papi in precedenza: è questa l'unica testimonianza autorevole che la Chiesa può dare di se stessa. Altrimenti siamo nell'arbitrio, che sfocia nell'anomia e porta al sovvertimento di un ordine mirabile che si sta cercando di intaccare. (Già detto, ma repetita iuvant)
gentile mic può esser più chiara francesco è papa o no?
RispondiEliminachi è l antipapa ? ,siamo all apostasia della chiesa profetizzata a fatima o no?
fabio
Non ho risposte certe. I suoi interrogativi restano aperti.
RispondiEliminaMolti cardinali sono sul internet nella sistema di Twitter, provate farli rispondere alle domande..avete il diritto divino...
RispondiEliminaOsservatore
Certo che se ci siamo ridotti a parlare su twitter...
RispondiEliminaInvece di insegnare, cinguettano...
Mi devo ripetere, ma la Chiesa funziona in modo tale che sopra il Papa non c'è nessuno, almeno come autorità umana. Nessuno può portarlo in giudizio, e penso sia anche difficile per un vescovo o un cardinale (non solo per ragioni pratiche e di interesse) criticarlo pubblicamente. Può darsi che in privato qualcuno ci abbia provato, ma evidentemente con scarsi risultati. Le speranze vanno al prossimo conclave: che l'esperienza insegni, che si valuti a fondo il candidato e la sua storia. In fondo penso che la maggioranza dei cardinali non sia e non sarà fra qualche anno costituita da progressisti scatenati alla Kasper.
RispondiEliminaper Turiferario
RispondiEliminanon capisco.
Ma quando Cefa fu venuto ad Antiochia, io gli resistei in faccia perch’egli era da condannare. (Gal 11, 15)
Allora?
C'è poco da capire. Il normalismo papalino non sente ragioni, nemmeno quando sballotta i turiboli e lecca i pavimenti delle sacrestie.
RispondiEliminaCinguettante Vogelsang, non ho detto che un cardinale o un vescovo non può criticare Pietro: ho detto che umanamente capisco chi non se la sente o ci pensa sopra un milione di volte. Di san Paolo ce n'è stato uno, e i santi Atanasio e le sante Caterine da Siena non spuntano tutti i giorni come i funghi.
RispondiEliminaImperdibile articolo di Magister sul sinodo
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350891
Mic,
RispondiEliminaMi pare che se i Cardinali rispondono a Socci non sarà più che un cinguettio...quindi è più probabile che rispondono..
in più, sul Twitter, tutto il mondo e tutti i giornalisti vedono che sono state domandate e rispondono o non rispondono, quindi non possano nascondersi..
Osservatore
@Mic
RispondiEliminaDiciamola tutta. La gravità del problema non sta nel fatto ...
La gravità del problema sta anche nella nullità del Conclave, non ancora degnamente confutata. Perché un problema METAFISICO, non solo giuridico. Questi atti, la "mezza rinuncia" di Ratzinger, ecc, generano problemi METAFISICI
Ma piantiamola con queste ipocrisie!!! Come se non fosse evidente che i cardinali NON VOGLIONO criticare Il VdR perchè sono quasi tutti dalla sua parte!!!
RispondiEliminaMic,
RispondiEliminasi sono d'accordo, è problema metafisica, ma anche soteriologica...
perchè se i Cardinali non hanno obbedito la costituzione apostolica sarebbe la spiegazione che hanno scelto Bergoglio e la spiegazione che Bergoglio dall'inizio proprio del suo incarico apparente non agisce per niente come Vicario di Cristo, ma come vicario della loggia verde...
Romano
Dacci oggi la nostra bergogliata quotidiana:
RispondiElimina"Ed oggi, io sono tanto grato al Signore perché oggi sono 70 anni che ho fatto la Prima Comunione. Ma fare la Prima Comunione tutti noi dobbiamo sapere che significa entrare in comunione con gli altri, in comunione con i fratelli della nostra Chiesa, ma anche in comunione con tutti quelli che appartengono a comunità diverse ma credono in Gesù.
Per favore, non pretendete che io pubblichi i deliri pieni di anatemi ed accuse di eresia apostasia dannazione... E le pletore di difesa dell'obbedienza ad oltranza.
RispondiEliminaC'è perfino chi è scandalizzatissimo dal mio a prescindere..., quasi voi aveste la certezza che Bergoglio non è papa.
Beh, io penso, da quando ho letto visto ascoltato certe parole e atti che è un cattivo papa (sul conclave non ho la competenza per avere certezze granitiche); inoltre non mi sono lasciata trascinare da motivi politici che non fanno altro che tirar fuori in altri blog.
La sociologia e la politica c'entrano di striscio (e forse saranno il cavallo di battaglia di qualcuno, ma non certo il mio); ma quel che conta è la Rivelazione apostolica e la Tradizione. Tant'è che sono stata colpita da parole e atti che ho confutato con argomenti teologici di cui questo blog è una cronaca serrata se non esaustiva perché c'è di che rimanere sommersi.
Ed ora sono diventata il bersaglio di chi la butta in politica, dei normalisti e delle tifoserie papiste ratzingeriane o bergogliane di turno, dei lefebvriani renitenti per ovvi motivi, dei sedevacantisti, dei progressisti e degli gnostici in monitoraggio perenne... Nessuno dei quali ha ribattuto un'acca delle tante argomentazioni teologiche e dottrinali qui esposte...
Ma fatemi il piacere!
Piuttosto, stiamo vivendo la tipica confusione delle lingue della Babilonia odierna, che ha perso il Logos come unico collante... Ed è per questo che c'è tanta divisione perfino tra chi ama la Tradizione, o dice di amarla ma è solo conservatore di non si sa più cosa...
RispondiEliminaIl papa è monarca assoluto, nel senso che non ha vincoli terreni e non deve rendere conto ad istanze umane superiori. Egli è al di sopra della legge civile ed ecclesiastica. Invece non è un tiranno. Sono i tiranni a comportarsi come se fossero al di dopra della legge divina. Come fa Bergoglio.
RispondiEliminaRIC,
RispondiEliminaTi riferisci all' ultima intervista data alla Nacion, della quale la Sala Stampa della S.Sede a nome del suo portavoce Padre Federico Lombardi, NON SA NULLA????
Rr
Mic, non lasciarti scoraggiare e avanti tutta. La confusione è in aumento e il sinodo sembra sempre più un vaticano III.
RispondiElimina@rosa
L'intervista a La nacion è riportata da un quotidiano. Sembra strano che Lombardi dica di non conoscerla. Seguire il suo boss non deve essere facile, ma almeno poteva salvare la faccia con un banalissimo no comment.
Mic, lei dice sopra che la politica c'entra di striscio, ma è sicura che a Ferrara, e forse anche a Socci e altri importi tanto della tradizione?
RispondiEliminaE che sia proprio cattolica l'antropologia insita nella visione del mondo di uno Scalfari o di una Fallaci ?
@rosa
RispondiEliminaSi tratta dell'udienza generale di ieri....
ma è solo conservatore di non si sa più cosa...
RispondiEliminaEsattamente. Quando trovo un cattolico conservatore sempre le domando: ma che cosa vuoi conservare in questa nostra Sodoma?
Su "la politica c'entra di striscio" mi sono espressa sbrigativamente.
RispondiEliminaDi certo, personalmente sono estranea a machiavellismi anche politici e di solito mi lascio guidare dal fiuto cattolico supportato dal Magistero sulle questioni di fede, non certo da un indirizzo politico. E ritengo che la teologia non debba essere imbastardita dalla politica o dalla sociologia, come accade ad esempio nella TdL...
Circa Ferrara, le sue idee politiche non sono le mie, ma non posso fare a meno di aderire con la ragione a certe sue recenti posizioni sul pontificato attuale.
Sullo schieramento politico di Socci non so dir molto, se non che è un moderato. Nel libro di cui si discute, peraltro, parla da credente, anche se alcune posizioni sul concilio, ad esempio, non le ha maturate in termini approfonditi. Ma sulla liturgia, sulla libertà religiosa e sui valori non negoziabili, mi pare che si sia in sintonia.
Quanto alla Fallaci, anche se ha militato in posizioni contestatrici che non ho condiviso, conosco tutte le sue opere e l'ho ammirata per la coerenza, la sensibilità umana, la profondità intellettuale, la grinta, il coraggio, la passione di una donna che ha fatto della sua professione la ragione della sua esistenza, in prima linea e sul campo. Sull'Islam e la decadenza dell'Occidente è stata profetica.
Grazie Raphael,
RispondiEliminanon mi scoraggio, ogni tanto faccio il punto della situazione e un po' mugugno, ma poi riparto...
Che ne dici del vescovo del tuo Brasile, Assis, che ha detto (leggevo sul Corriere) che
"...la Chiesa si interroga sull’atteggiamento da tenere verso le «unioni tra persone dello stesso sesso». E lo fa partendo da una posizione che non è certo di chiusura. «Lungi dal chiuderci in uno sguardo legalista, vogliamo calarci nel profondo di queste situazioni difficili per accogliere tutti coloro che vi sono coinvolti e per far sì che la Chiesa sia la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa»....
Che ne dici del vescovo del tuo Brasile, Assis,
RispondiEliminaGentile mic, non so cosa ne pensa Raphael, ma quello che dice questo vescovo è emblematico di una Chiesa distrutta da 50 anni di bergoglismo sfrenato, divisa tra la TL e l'animismo dei carismatici. Rovine.
Assis? È lì che va a finire il lassismo.
RispondiEliminalungi da uno sguardo legalista??
RispondiEliminaquindi secondo costui, Gesù Cristo che ha detto:
"Non sono venuto per abolire la Legge o i Profeti, ma per dar loro compimento"
e
"Chi mi ama osserva i miei COMANDAMENTI"
sarebbe un legalista ?
come si fa a non vedere che costoro sono falsi pastori, veri lupi per le anime, travestiti da agnelli di compiacenza corruttrice coi vizi e peccati permanenti ?
Il papa non è monarca assoluto. Tecnicamente , mancando fino ad almeno il 1700 un patriarca alessandrino cattolico occidentale, nessun concilio ecumenico di quelli ritenuti tali fino a quella data lo è e non lo dico io, lo dice la Chiesa stessa nella sua legge canonica.
RispondiEliminaCi andrei quindi piano a intepretare certe profezie ( che comunque sia sono anche il frutto delle fantasie e dei pensieri preconcetti di chi ne è "colpito" )
daouda
La terza guerra mondiale è già iniziata ma pochi se ne sono accorti
RispondiEliminahttp://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49509
Il Vaticano ed il Nuovo Disordine Mondiale
http://www.santaruina.it/il-vaticano-ed-il-nuovo-disordine-mondiale
m