Aggiornamento 26 ottobre: Avrete notato che ho chiuso i commenti per evitare ulteriori illazioni e dare esca a possibili provocazioni e fraintendimenti. Desidero condividere questa comunicazione che viene dalla diocesi, che nuovamente richiama alla prudenza. E per questo, da ora, taceremo.
La ringrazio per la vicinanza espressa che ho trasmesso a Monsignor Vescovo. Voglia credere che nessuno di noi mette in dubbio le buone intenzioni sue e degli altri blog tradizionali; anche a me personalmente verrebbe da reagire esattamente come avete reagito voi. Detto questo, l'invito alla prudenza, che viene dal Vescovo, è quantomai ragionevole; è in atto un vero e proprio linciaggio mediatico, tutto quello che viene detto in bene e in male sembra ritorcersi contro la verità. [...] Buona Festa di Cristo Re!
Aggiornamento 25 ottobre: Sia MiL [qui] che Rorate Caeli hanno ripreso ulteriori notizie dalla stampa estera (Daily Telegraph e The Tablet), che ha attinto alle fonti vaticane. Hanno poi messo efficacemente in luce i vari passaggi della vicenda e le incongruenze curiali nonché papali. Verrebbe confermata da padre Lombardi la "visitazione apostolica", senza ulteriori dettagli. Si sottolinea dunque lo stridente doppio standard applicato a mons. Oliveri sia nei confronti di altre diocesi che della stessa Curia. La fotocopia di Ciudad del Este...
Chi insiste nel non vederlo e a gettare spazzatura sul vescovo non può che essere in mala fede.
Chi insiste nel non vederlo e a gettare spazzatura sul vescovo non può che essere in mala fede.
Riprendo da MiL [qui] la seguente comunicazione, che riguarda il 'caso' di Albenga e Mons. Oliveri:
Mons. Oliveri, vescovo di Albenga-Imperia, ha appena ufficialmente dichiarato di essere all'oscuro di misure di 'commissariamento' o tutela nei suoi confronti, a differenza di quanto riportato in questi giorni da numerosi quotidiani italiani.
“Lo scenario di situazioni palesate in questi giorni riguardanti la Diocesi di Albenga-Imperia ed in particolare la persona del Vescovo, Mons. Mario Oliveri non sono corrispondenti alla realtà e sono lesive della dignità morale di questa Chiesa particolare, dei suoi Ministri e del suo Pastore”
ha dichiarato il vicario generale mons. Brancaleoni. Con un comunicato ufficiale è stato anche precisato che
Molto significativa e conforme allo stile del Vescovo, l'ulteriore sua precisazione:Nessun procedimento di “commissariamento” è in atto nei confronti della Diocesi di Albenga-Imperia da parte della Santa Sede e nessuna nomina di possibili figure episcopali.
Mi adopererò con tutte le mie forze per vivere la mia vita cristiana ed il mio ministero apostolico, in rendimento di grazie, ordinando ed orientando tutto affinché Dio sia da tutti e in tutto riconosciuto e glorificato. Con l’aiuto di Dio, mi impegnerò affinché la mia vita non sia difforme dall’insegnamento che proporrò – a nome di Cristo, unico Maestro – in comunione di mente e di cuore col successore di Pietro e di tutta la Chiesa. Terrò costantemente presente che avrò titolo di essere chiamato Padre e Maestro solamente nella misura in cui rappresenterò con verità l’amore misericordioso dell’unico Padre che è nei cieli, e l’unica verità che Dio ci ha rivelato in Cristo Gesù.
La Chiesa di Albenga ha l'immensa fortuna di avere un vescovo cattolico. Che il Signore lo benedica e lo protegga.Bobo
RispondiEliminaRipeto qui l'aggiornamento pubblicato il 23 ottobre su comunicazione di sacerdoti di Albenga:
RispondiEliminaI sacerdoti liguri legati alla tradizione suggeriscono prudenza nel trattare della questione di Monsignor Oliveri. E do' loro voce pubblicando la comunicazione che segue:
""La notizia dell'esautorazione è comparsa sul secolo XIX, testata giornalistica profondamente legata alla massoneria che porta avanti da anni una battaglia di diffamazione contro il Vescovo. Non potendo attaccare personalmente monsignor Oliveri, che oltre ad essere uomo di provata dottrina, è moralmente ineccepibile e vive una vita ritirata e sobria, attaccano le sue scelte liturgiche e il suo governo, soprattutto per quanto attiene le ordinazioni sacerdotali e l'accoglienza di seminaristi di fuori. Ammesso e non concesso che alcuni soggetti accolti da monsignor Oliveri possano aver dato adito ad alcune critiche, i veri problemi sorgono dal clero autoctono che nella quasi totalità (anche se in vero non conta più di un quarto del presbiterio) è postsessantottino arrabbiato e, per quanto concerne la morale, non sempre specchiato. Tra questi esiste una vera fronda che, appoggiandosi alla stampa laicista, porta avanti una critica radicale a Oliveri, nell'intento dichiarato di farlo dimettere.
Detto questo, circa la questione dell'esautorazione, Monsignor Oliveri confidenzialmente interpellato si dice sereno e ignaro di tale possibilità.
Il nostro sospetto, dunque, è che si tratti dell'ennesima fronda volta ad attirare l'attenzione romana sul caso Oliveri; in altre parole temiamo che la pubblicizzazione di questa notizia possa invogliare effettivamente Roma a muoversi in tal senso. Certamente Oliveri non è un vescovo allineato, secondo il nuovo corso; è quindi realmente vulnerabile.
Il nostro suggerimento è di non dare ascolto e seguito a tali indiscrezioni, a meno che non derivino da fonti privatissime della curia romana, cioè dei diretti interessati.""
Personalmente nutro grande stima di lui.
RispondiEliminadalle parole di Mons. Oliveri
" mi impegnerò affinché la mia vita non sia difforme dall’insegnamento che proporrò "
questa è da far leggere a Kasper, e a quelli che "la dottrina dice una cosa, la prassi e la pastorale ne dicono un'altra."
Invece Mons. Oliveri, ritiene che la prassi (la mia vita) giustamente debba essere conforme all'insegnamento (dottrina), e così sempre dovrebbe essere anche nelle teorie degli "altri"!
Dichiarazione episcopale ineccepibile. Chapeau.
RispondiEliminaOttima la smentita, ma soprattutto ottima la notizia che rasserena.
RispondiEliminaPurtroppo erano già diverse le testate anche a livello nazionale che avevano diffuso la questione sottolineando molta spazzatura enfatizzata ad arte da alcuni blog di orientamento diverso.
Deo gratias!
Le preghiere sono servite! Grazie o Signore, mantieni e fortifica il mio Vescovo Mario Oliveri! "Et non tradat eum in animam inimicorum eius!"...
RispondiEliminaUn fedele della Diocesi di Albenga-Imperia
Cfr anche articolo di Rorate che cuta anche la pugnalata della " Pravda" on line dei nuovi FFI.
RispondiEliminaRr
E nel frattempo era diventata di dominio internazionale e plurilingue, la fanghiglia (molto cut&paste, invero..)
RispondiEliminaSi riferisce a quanto avevamo registrato di Tosatti:
RispondiElimina"E speriamo che non sia vera l’indiscrezione secondo cui il Papa avrebbe chiesto l’elenco dei vescovi che incardinano nelle loro diocesi i frati Francescani dell’Immacolata che vogliono abbandonare l’ordine dopo il commissariamento e la rieducazione obbligatoria. Ma purtroppo temiamo il contrario. "
E al fatto che nella diocesi di Albenga erano stati chiusi tre insediamenti dei FI...
Mic, Rorate-Caeli dice che il Padre Lombardi ha confermato al Tablet una imminente "visitazione apostolica".
RispondiEliminaLe parole di S.E. Oliveri a proposito "dell’unico Padre che è nei cieli, e l’unica verità che Dio ci ha rivelato in Cristo Gesù" suona come una glossa cattolica alle reminiscenze dei "semina verbi" dell'ultima discorso di Ratzinger ed ai farneticamenti sul "Dio non cattolico" di Bergoglio.
RispondiEliminaAggiornamento:
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2014/10/la-smentita-della-smentita-una-visita.html
MiL riprende le notizie della dta.pa estera, cbe ha attinto alle fonti vaticane e ha messo efficacemente in luce i vari passaggi della vicenda e le incongruenze curiali nonché papali.
RispondiEliminaChi insiste nel non vederle e a gettare spazzatura sul vescovo non può che essere in mala fede.
Refuso: stampa estera...
RispondiEliminaIl Tablet scrisse circa il 1980 proprio in quel 1999 in cui Oliveri divenne l'allora unico ordinario diocesano italiano Membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
RispondiElimina@ Mic. 23,19:
RispondiEliminaNon dimentichiamo mai che la rieducazione obbligatoria è una prassi consolidata sia nella vecchia Unione Sovietica che in Cina e nelle nazioni di tipo staliniano.
Qualcuno deve andarci cauto alla rieducazione obbligatoria di quel tipo, perchè poi in seguito la storia mette tutto all'indice, e come oggi parliamo di Liberio, domani si parlerà sui libri di rieducazione obbligatoria di altri.
La storia non dimentica.
In fondo, alcuni (tipo Nerone o diocleziano) si sono sentiti padroni del mondo per qualche anno, poi la storia per secoli ha insegnato chi erano e cos'hanno fatto.
Lunga vita e salute a Mons. Oliveri, per tutti gli altri Dio non dimentica e alla fine dei tempi paga con la moneta della giustizia.
Bellissime la parole del Vescovo . Se veramente tutto è stata una maligna montatura mediatica , possiamo solo dire Deo gratias .
RispondiEliminaHo qualche dubbio che la notizia sia priva di fondamento. L'articolo del "Secolo XIX" era troppo circonstanziato, sia pure sprizzante di massonica malignità. Vedremo: ma teniamo alta la guardia.
RispondiEliminaPoi, sarò ovviamente il primo a gioire se la notizia si dimostrasse falsa. Ma fino a quel momento...
Mic, ti chiedo il favore di rispondere a questo messaggio falso e tendenzioso. Non ti dico da dove viene. Ti prego di non censurare.
RispondiElimina"La domanda che nasce spontanea: è sufficiente essere tradizionalisti ed amanti del V.O. per non avere dell’immoralità? E’ quello che costoro vogliono far credere, mi sembra. Quindi per essi è meglio parlare sempre di congiura vaticana o papale. Qui sta il problema. Un poco di obiettività li renderebbe più credibili."
Amici miei, non so se a volte davvero non sarebbe più prudente tacere. La nostra reazione è stata spontanea nel recepire le voci che rimbalzavano sulla stampa. Effettivamente le perplessità, i timori (peraltro giustificati dalle molte scottature) e la confusione sono innegabili.
RispondiEliminaRicevo ora un nuovo invito alla prudenza, che mi pare sia il caso di rispettare, attendendo in preghiera.
Trascrivo qui:
Laudetur J.C.!
Torno a scriverle perché questo rimbalzare di notizie sta creando un gran danno al Vescovo. L'articolo di Mil ha creato nuovamente effervescenza dei media laici che, probabilmente, organizzeranno ora una campagna del genere "Oliveri smentisce, ma la sua voce è inattendibile oppure mente".
Le dichiarazioni della sala stampa vaticana, se lette serenamente, non affermano niente. Padre Benedettini non dice un nulla. Non sappiamo in che termini la domanda sia stata posta a Padre Lombardi, ma la risposta è generica; significa "se le cose stessero in tali termini, la diocesi potrebbe aspettarsi una visita"; inoltre non sappiamo neppure se tale risposta è riportata con fedeltà. La sala stampa non ha competenza diretta sui provvedimenti; questi, quando riguardano un vescovo diocesano, passano attraverso la Nunziatura.
Manteniamo vigile la nostra preghiera. E' certamente l'azione più efficace che si possa offrire in questo momento.
(Nome e cognome del sacerdote)
Anonimo 15:29,
RispondiEliminada dove risulta che chi ama il VO sia impeccabile o noi o altri amanti la tradizione lo abbiano mai affermato?
Purtroppo le magagne stanno dappertutto. E tuttavia i provvedimenti punitivi vengono presi in una sola direzione. Il disprezzo e le invettive ci sommergono quotidianamente.
Se la nostra serenità e fortezza non fossero nel Signore avremmo di che umanamente disperare.
Invece, ci limitiamo a registrare, documentare e denunciare (quando è il caso) fatti e misfatti del nostro tempo nonché a diffondere, difendere ciò che ci ha consegnato Colui in cui crediamo e al quale apparteniamo nella Sua Chiesa. Dicano quel che vogliono. Andiamo avanti per la nostra strada, ch'è già tracciata e non da noi...
La calunnia, la diffamazione, l'insinuazione sono armi proprie dei rivoluzionari e dei modernisti. E' connaturato al loro essere. Se ne servirono nelle fasi precedenti alla Rivoluzione Francese, con i loro pamphlet, con i loro cahiers de doléances, falsi nella stragrande maggioranza di casi. Se ne servirono durante il cosiddetto risorgimento, quando le logge carbonare e massoniche distribuirono a piene mani falsità e calunnie sui regimi preunitari. Se ne servirono i modernisti tra Ottocento e Novecento, come Fogazzaro. Se ne servirono i comunisti: Pajetta arrivò a dichiarare: "tra la verità e la rivoluzione, scelgo la rivoluzione" e, prima di lui, Gramsci aveva espresso concetti simili. Se ne servirono, massicciamente e scientificamente, i progressisti durante il concilio per screditare i "resistenti" ortodossi. Se ne sono serviti i feroci carnefici dei Francescani dell'Immacolata, come abbiamo recentemente constatato. Se ne sono serviti gli accusatori del Vescovo di Ciudad del Este.
RispondiEliminaIl motivo è ontologico e teologico: tutti costoro sono al servizio del signore della menzogna. La falsità è la loro natura.
Per cui non credo e non crederò ad alcuna accusa contro Oliveri proveniente dalla cupola massonico-progressista, i cui esponenti mentono per costituzione.
E invito tutti a non credere, così come non abbiamo creduto alle risibili accuse contro Padre Manelli.