Δωρεὰν ἐλάβετε, δωρεὰν δότε. Gratis accepistis, gratis date.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. (Matt. 10, 8)
Probabilmente alcuni lettori di Chiesa e post concilio conoscono il sito Divinum Officium, che presenta le ore canoniche del Breviario Romano preconciliare per ogni giorno dell’anno, secondo le rubriche selezionate (1960, 1955, Divino Afflatu, e persino anteriori). Questi lettori si saranno forse accorti della progressiva comparsa, accanto al testo latino, della traduzione italiana. La versione originale di Divinum Officium è frutto meritorio ed opera di pietà del defunto Laszlo Kiss (1938-2011), ingegnere informatico ungherese emigrato negli Stati Uniti d’America nei primi anni 80. Con la morte di Laszlo, un sacerdote diocesano americano ha assunto la direzione del progetto, assicurandone la continuità. Accanto al testo latino, l’utente di Divinum Officium può selezionare la traduzione inglese, ungherese (incompleta) e ora anche quella italiana, la prima completa dopo quella inglese (francesi, tedeschi, spagnoli, portoghesi, polacchi: se ci siete, battete un colpo!).
L’incorporazione della versione italiana, iniziata durante la Quaresima 2014 e di cui oggi, prima Domenica d’Avvento e S. Andrea Apostolo, annunciamo il completamento, ha richiesto diverse fonti e moltissime ore di lavoro da parte dei volontari. È doveroso quindi ricordare coloro che l’hanno resa possibile. In primo luogo, Don Camillo, che ha fornito il salterio, traduzioni introvabili, consulenza e preghiere. Ringraziamo poi i curatori del sito Inter Multiplices Una Vox, per aver concesso l’uso del loro materiale, Ora, Lege et Labora, per la traduzione della Regola di S. Benedetto, che appare nella versione monastica, p. A.R. di Cantuale Antonianum, che ha messo a disposizione il Messale Latino Italiano del 1965. Da questi testi, i nostri preziosissimi “amanuensi” Adolfo, Salvatore e Frederik, hanno estratto le parti in italiano da inserire accanto all’originale latino: un grazie caloroso a tutti!
L’intero codice sorgente di Divinum Officium è scaricabile gratuitamente da chiunque abbia un minimo di conoscenza del programma Subversion . È pertanto possibile creare siti speculari o modificati a seconda delle esigenze. In particolare, anche se non vogliamo essere paranoici, questo mette al riparo Divinum Officium da “commissariamenti“ di ogni genere.
Forse alcuni storceranno il naso di fronte ad un Breviaro elettronico. Certo che una ipotetica nuova edizione bilingue, con tipi nuovi, stampata in bicolore su carta d’India, rilegata in pelle e con i bordi dorati sarebbe assai più nobile e bella. E, se possiamo osare, avrebbe forse un maggiore valore spirituale, come immagine del Verbo incarnato, rispetto al freddo mezzo telematico. Però la versione in Interrete ha grandi vantaggi, essendo gratuita, semplicissima da usare, discreta ed in grado di raggiungere chiunque. Non esclude poi, anzi facilita, una futura edizione cartacea, che potrà utilizzare i testi messi a disposizione da Divinum Officium.
Che fare ora? Ovviamente, prima cosa: pregare l’Ufficio. Da soli o in gruppo, alcune ore o tutte. Ricordiamo che mentre i sacerdoti, i religiosi e le religiose sono tenuti a recitare in latino e secondo le rubriche del 1960 (anche se nulla vieta loro, per esempio, di integrare le letture del Mattutino con quelle fornite dalle rubriche Divino Afflatu), per i laici c’è assoluta libertà. Questi possono scegliere di recitare il Breviario in italiano, se preferiscono, e con qualsiasi rubriche. La presenza della traduzione italiana completa toglie la scusa dell’incomprensibilità del senso letterale del testo (per comprendere quello spirituale, non basta questa vita). Anche se chi scrive è un appassionato del latino, fa comunque comodo a (quasi) tutti sbirciare la traduzione di testi poetici od ostici. Pubblicizzate quindi il sito Divinum Officium sul vostro sito o blog (se ne avete uno), su Facebook, sulle altre reti sociali e di persona. In particolare, passate parola a vescovi, sacerdoti, religiosi, suore, seminaristi, confraternite, gruppi di preghiera etc. Terzo, c’è ancora parecchio da lavorare: rimediare alle sviste di ortografia, correggere gli errori nelle rubriche, sostituire i vocaboli italiani obsoleti, che potrebbero suscitare le risatine di qualche modernista spocchioso, con altri più consoni. Segnalate pertanto questi problemi a canon PUNTO missae CHIOCCIOLA gmail PUNTO com. Oppure, e soprattutto per la traduzione italiana, rivolgetevi direttamente al sottoscritto. La lista dei problemi aperti si trova qui (alcuni riguardano specificamente la versione italiana). Se poi siete esperti programmatori Perl o dotti rubricisti e siete pronti a dare una mano, sarete i benvenuti nel gruppo dei collaboratori.
Infine, il sito contiene anche la sezione Sancta Missa, lo scopo del quale risulta chiaro dal nome. Anche se oggettivamente la Messa sovrasta l’Ufficio Divino, abbiamo dato priorità al completamento del secondo, visto che per la comprensione della prima già esistono ottimi messalini stampati, nonché numerose risorse in rete. Ora però, terminato il Breviario, potremo proseguire con più celerità nel lavoro di traduzione dei testi del Sacrificio Eucaristico.
Ricordatevi, gentili lettori, nelle vostre preghiere dell’anima generosa di Laszlo Kiss e del gruppo che ora cura Divinum Officium.
è molto utile...
RispondiEliminal'ho provato per il Mattutino, Laude et Terza...
Ma la traduzione non è esatta in inglese, peggio in Italiano...
Romano
Romano, cosa intendi con "la traduzione non e` esatta"?
RispondiEliminaBedwere,
RispondiEliminaCioè, non è precisa.
è una cosa difficila capire per quelli che non conoscono il Latino...
Quindi, dico semplicamente che per una traduzione precisa, ci vuolgono lo stesso significato con il sintassi adequato e la conservazione di tempi, modi, numeri e, intanto possibile, anche le metafore...
Romano
Romano,
RispondiEliminaassolutamente dissento dalla tua opinione. Modestia a parte, il latino lo conosco e sono di madre lingua italiana. La traduzione italiana del salterio e` assai fedele al latino. Tuttavia latino ed italiano sono lingue diverse con esigenze e sensibilitità proprie. Non si può tradurre dal latino all'italiano parola per parola come facevano e fanno alcuni mediocri liceali. Ti invito quindi a familiarizzarti con entrambi i linguaggi prima di sparare a zero sul lavoro (non mio) degli altri.
Sicut psallit Ecclesia Romana
RispondiEliminaBedwere,
RispondiEliminaLa teoria Lei propone per traduzioni è quello moderno usato nelle scuole pubbliche socialiste che hanno inquinato la conoscenza del passato tramite un metodo che vuole porre ogni pensiero in modo moderno ignorato.
Non è soltanto io, ma tanti studiosi che sano bene che l'italiano insegnato nelle scuole superiori è un tipo di ignoranza: si vede ogni giorno sulle marcipiedi di Italia, quando la gente parle come fosse esiste solato 3 tempi ed una sintassi!
Non esiste la verità più in una traduzione che vuole quel tipo di ignoranza come la forma di espressione per ogni pensiero antico...
Più ignorante ormai se si propone tale ignoranza nel posto di tutte le forme usate in Italiano tra gli secoli.
Basta che si apre una bibbia italiana dell'ottocento e leggerlo per capire il mio argomento...
Non parlo di la bellezza finta in cui le apparenze misurate della filosofia moderna sono dichiarate belle, parlo della bellezza che viene proprio dalla verità, la conformità, in tanto che si pro conservarlo. Ovviamente non parliamo di una conservazione ignorante o morta, come una macchina farebbe...
Romano
Romano,
RispondiEliminaimpari prima l'italiano e poi ne riparliamo. Pace e bene.
Bedwere,
RispondiEliminaGrazie tanto, conosco che il mio argomento è verace e la mia argumentazione è la vera...
Romano