Velasio De Paolis è uno dei cinque cardinali firmatari del libro "Permanere nella verità di Cristo" [qui] dove si dichiara inammissibile la proposta del cardinale Walter Kasper di aprire in certi casi alla comunione ai divorziati risposati. È un canonista, e presidente emerito della Prefettura per gli affari economici della Santa Sede. Nei giorni scorsi ha tenuto una conferenza presso l'Università San Damaso a Madrid, nel corso della quale si è chiesto «se è competenza di un Sinodo dei Vescovi trattare una questione come questa», poiché «il valore della dottrina e della disciplina vigente della Chiesa si sono formate nel corso dei secoli e sono stabilite con interventi del magistero supremo della Chiesa». Dunque, «non si tratta di questioni puramente disciplinari da decidere con l'accordo della maggioranza, trattandosi di una dottrina e di un magistero che superano le competenze di un Sinodo straordinario dei Vescovi». [Fonte: Infocatolica]
che lo dica un "emerito" conta ma non ha il peso di chi è direttamente coinvolto nei lavori del sinodo.
RispondiEliminaVedrete che la sua sarà considerata solo una semplice "posizione", se pur anche se ne terrà conto. Sono molto sconfortata.
RispondiEliminaSe questi cardinali trattassero l'urgenza dogmatica, liturgica e disciplinare nel Cattolicesimo come trattano l'urgenza morale sarebbe una gran cosa! Impressiona, invece, che al di fuori delle questioni morali e in tutti gli altri campi teologici non vi sia affatto la stessa prontezza. Da quando in qua il Cristianesimo è solo o è prevalentemente una questione morale? Non è, questo, indice di una sensibilità sui fatti etici (capibili anche dalla verduraia) mentre continuano a rimanere in ombra i fatti spirituali ai quali dovrebbero essere sottomessi quelli etici? E questo, alla fine, è o non è uno squilibrio?
RispondiEliminaVeramente la questione è improponibile. Il vero problema è considerare la libertà di chi la propone o sia come se può avere questa libertà nella Chiesa?
RispondiEliminaVoltaire diceva al suo tempo:
"Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo"
Oggi questa sembra la libertà che se vive nella Chiesa. Non solo nel sinodo, ma anche nella vità della Chiesa. Vediamo chiaramente la mancanza d'accordo in ciò che se dice e se fa tra laici, religiose, vescovi, cardinali e Papi, ma sembra che tutti hanno libertà per dire e per fare. Nel caso dei riti del Cammino Neocatecumenale, Roma non era d'accordo, ma nulla ha fatto in ciò che dice rispetto alla libertà di questo grupo (per quanto me ricordo). In ciò che dice rispetto all'ermeneutica della rottura, il principale problema è giusto la libertà che hanno nella Chiesa (Il cardinali Ottaviani ha parlato sul questo pericolo e che cosa è stata fatta?).
Secondo me questo concetto Voltariano possiede qualcuna relazione con il dialogo come è fatto oggi, può essere la base di questo dialogo.
Sembra che siamo nella Chiesa della rivoluzione francesa, una Chiesa Laica. Dove non se vive più la fede, ma la ugualianza, la fraternità e la libertà. Eretici o no, tutti hanno libertà nella Chiesa, perché siamo tutti uguale e dobbiamo vivere la fraternità (comunione). Se non accetiamo la ugualianza e la fraternità, come i FFI, la libertà viene tolta da noi per i progressisti.
RispondiEliminaCaro Genderson, ricorda le parole della Beata Katerina Emmerick a proposito della visione della strana Chiesa dei 2 papi, dove tutti erano ammessi e regnava una gran confusione? "Ma il Signore aveva altri progetti..." aggiunge la Emmerick; eh si, anch'io sono convinto che il Signore abbia progetti ben diversi da quelli di Bergolio, Madariaga, Kasper, Braz, Scola, Nosiglia, Galantino, Ravasi, .. (l'elenco sarebbe interminabile) e sono sicuro che Lui li realizzerà e loro saranno sconfitti. Deo Gratias! Rendiamo grazie a Dio, anticipatamente. Buon Natale, caro Genderson
RispondiEliminama certo Gederson, molti dei cosiddetti valori della chiesa di oggi sono "valori" "civili", spesso costituzionali, appunto Liberté, Égalité, Fraternité, proprio quelle. O anche una marea di banalità, tutte anticattoliche.
RispondiEliminaE spesso così sono anche le omelie, quanto dalle nostre parti una popolare trasmissione televisiva molto seguita, ...i preti social, il cattolicesimo trasformato in politica orizzontale e tutto il solito armamentario di vecchi arnesi 68ini...
cfr.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-preti-di-stradasavanzail-pensiero-unico-11062.htm
http://www.papalepapale.com/strega/?p=2520