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venerdì 30 gennaio 2015

Il 13 giugno al Palalottomatica

Un articolo di Costanza Miriano su La Croce di ieri. Un'occasione da non perdere e da diffondere. Peccato che in questo contesto siano ignorate le distorsioni dottrinali che molto ci interpellano. Ma credo che Costanza Miriano, nella sua situazione, faccia del suo meglio e sia una testimone più che valida e credibile.

Una mette a letto i figli, a posto i piatti, sforna la torta al cioccolato e affronta il gelo notturno per andare a una riunione con i tre amici e compagni di quella stramba avventura che abbiamo chiamato “Contro i falsi miti di progresso”. Dai, l’ultimo sforzo, si dice l’ignara madre di famiglia mentre cerca un paio di calze non bucate . Va lì tutta tranquilla e serena, perché pensa che il senso della riunione sia fondamentalmente dirsi: daje ragazzi che il peggio è passato, siamo sopravvissuti al convegno di Milano e agli attacchi mediatici e alle palate di m…aldicenze. Adesso sì che ci possiamo rilassare.

Va lì per accasciarsi sulla poltrona tra le persone a cui vuole bene, e mentre affetta la torta scopre che seduto davanti a lei c’è, sì, il suo amico, ma che con lui non si può rilassare, perché questo amico è anche un pazzo scatenato, un visionario, un uomo vero, un combattente, che ha deciso di infilarsi l’elmo, uscire dalla trincea, e rilanciare. Ha deciso che non è il momento di riposare, perché c’è una battaglia da fare e ci chiede se vogliamo combatterla con lui. Ha deciso di chiamare a raccolta un popolo, tutto il popolo degli uomini e delle donne di buona volontà, e di vedere se si riesce a riunirlo. Ma non in qualche salone parrocchiale, e neanche in un teatro. Quella magari era una cosa normale. No. Lui si è chiesto quale fosse lo spazio al chiuso più grande d’Italia, lo ha trovato, e lo ha preso.

Sabato 13 giugno alle 15 al Palalottomatica di Roma ci troveremo tutti insieme, quindicimila posti, quindicimila persone da tutta Italia per dire che la Corte Europea di Strasburgo che sanziona l’Italia perché non permette che i figli si comprino ci rende orgogliosissimi di essere italiani, che vogliamo rimanere orgogliosi del nostro paese non uniformato alla barbarie, che chiediamo all’Onu di votare la proposta di una moratoria di questa pratica che trasforma i bambini in merce, le donne in corpi da sfruttare, a volte fino alla morte come è successo alla diciassettenne indiana Sushma Pandey uccisa dalla iperstimolazione ovarica. Ci riuniamo per dire che i bambini non si comprano, che la persona è sacra, che le donne non si possono affittare, che i bambini hanno bisogno e diritto a un padre e a una madre, che l’ideologia del gender che insegnano nelle scuole è una vera e propria colonizzazione ideologica, come l’ha definita il Papa, che la Chiesa è rimasta l’unica ad avere il coraggio di annunciare all’uomo la verità su se stesso e che noi siamo con lei, la Chiesa madre nostra. Per far questo raccoglieremo le firme, sì, le raccoglieremo e le faremo arrivare al Palazzo di Vetro. Ma vogliamo anche trovarci insieme, per parlarci, guardarci negli occhi e capire insieme, e per farci vedere.

L’ignara madre di famiglia che si trova in un’avventura che non aveva mai neanche sospettato possibile quando cominciava a scrivere alle amiche sulla bellezza dello sposarsi, si immagina istantaneamente al centro di un palazzetto, sopra un palco, con trentamila occhi addosso, e si chiede se abbia davvero qualcosa da dire a qualcuno, se possa veramente permettersi di insegnare agli altri qualcosa. Si convince del fatto che il 13 giugno avrà sicuramente un altro impegno, tipo portare il criceto dal veterinario (non ce l’ho un criceto, ma posso sempre procurarmelo). Si conferma nella certezza che se anche il criceto starà bene, lei avrà senz’altro mal di testa, e comunque una visita di controllo criceti è sempre una cosa buona. Cerca una via di uscita, poi incontra lo sguardo infiammato dei suoi amici che dicono che se davvero riempissimo il Palalottomatica, cosa che non è riuscita a nessuno negli ultimi dieci anni sarebbe un miracolo, ma che i miracoli ci stanno simpatici, e succedono, e capisce che non può tirarsi indietro. Sa già che da qui a giugno saranno mesi impegnativi, ma d’altra parte a ognuno è chiesto di collaborare come può, e che ognuno deve stare al suo posto di combattimento – la mamma che cambia il pannolino fa esattamente la stessa cosa che faccio io: rimane dove si trova, e lo fa tenendo la postazione centimetro per centimetro, a piccoli passi possibili.

Pur lontanissima dalla politica anche la padrona dell’eventuale criceto capisce che in questi mesi in Italia si giocherà una partita importantissima a livello legislativo. C’è un’offensiva normativa e politica in corso, proprio in questi giorni, in questi mesi, e c’è un popolo che si sta mobilitando, per ricordare che contro il popolo non si legifera. Un popolo che si mobilita perché è vero che la battaglia decisiva è quella contro il nostro peccato, è la conversione, e lì non si combatte a colpi di convegni né di articoli, ma di preghiera e di vita vera, ma è vero anche che mentre noi siamo impegnati a convertirci ci sono bambini in carne ed ossa che vengono prodotti, venduti, eliminati se imperfetti, comprati, cresciuti in famiglie senza il padre o senza la madre. Noi vogliamo che questa cosa in Italia non sia consentita. Noi vogliamo fermare leggi che la permettano, perché quando una legge entra il vigore fa mentalità, abbassa la soglia della consapevolezza, della vigilanza morale, come purtroppo è successo con l’aborto in tutto il mondo. Noi vogliamo che il governo in Italia si accorga di noi – per questo Mario Adinolfi ha affittato lo spazio più grande che ha trovato in tutto il paese – vogliamo che sappia che c’è un popolo insieme a noi, un popolo che la neolingua dei giornali e la colonizzazione ideologica stanno cercando di rieducare. Noi resisteremo a questa ondata, a colpi di incontri, di libri, di convegni, di passaparola, di articoli, di tweet e di post, ognuno come può. A colpi di copie vendute questo giornale. A colpi di telefonate agli amici, e di pazienti spiegazioni (se prendo un altro caffè con un amico da convincere mi ricoverano).

Mentre la marea avanza, noi saremo i partigiani del buon senso, e conquisteremo un cuore per volta, con l’unica arma che abbiamo: chiamare le cose col proprio nome. Lo faremo dicendo che due uomini o due donne non possono fare un figlio, e quindi devono necessariamente comprarlo se lo vogliono produrre. Dicendo che un figlio comprato soffre perché è intessuto nel grembo di una mamma di cui ha imparato la voce il battito l’odore, e che non vedrà più. Dicendo che le espressioni “due mamme” e “due papà” sono false e profondamente disoneste, perché necessariamente uno solo è il genitore vero (l’altro magari sta dall’altra parte del mondo e si chiama KR 348).

Noi lo sappiamo che ogni volta che riusciamo a far sedere una persona, a parlarle con calma guardandola negli occhi, dicendole cosa significa davvero dire che gli omosessuali hanno “diritto a un figlio” – dolore, strazio, compravendita di esseri umani, persone, madri e figli, sacrificate nei tentativi – quella persona non può che essere d’accordo con noi, perché tutti sono nati da una madre e un padre, e anche se possiamo augurare agli omosessuali di non soffrire per una paternità o maternità mancata, non possiamo certo augurare a nessun bambino di essere privato della mamma o del babbo.

Per questo chiamiamo a raccolta tutti, i movimenti, tutti ma proprio tutti inclusi, soprattutto tutte le persone di buona volontà. Crediamo che se da lì, quel giorno, usciranno quindicimila persone decise a capire davvero cosa stanno cercando di far passare sopra le nostre teste, il nostro paese cambierà il corso della storia. Quindicimila teste pensanti e di buone volontà decise a passare parola possono davvero fare la differenza.

E siccome in questi giorni le maldicenze si sono concentrate su questo, perché davvero è difficile per alcuni credere che ci sia gente che fa tutto questo gratis, diciamo subito chi paga: gli incassi della Croce, che grazie a Dio è venduto bene e letto verranno tutti reinvestiti in questo, come il giornale è nato dagli incassi di Voglio la mamma, che Mario ha fatto stampare e di cui non ha intascato un euro. Capisco che sia difficile crederlo, ma Mario mi ha detto così e io ci credo: l’ho guardato negli occhi. La cosa a cui non credo è di essere in grado di preparare una torta al cioccolato per ogni pullman che verrà, come lui mi ha chiesto di fare, ma questa cosa la risolveremo poi.

Se però non ci si accontenta della spiegazione, e si vuole a tutti i costi sapere chi ci protegge (abbiamo sentito dire di tutto, gli Arabi, la CIA, tutti i partiti possibili, Putin e anche un po’ il complotto plutogiudaicomassonico), be’, si sappia che noi abbiamo agganci molto più in Alto. Il 13 giugno è il Sacro Cuore Immacolato di Maria, che, come lei ha promesso a Fatima, trionferà sul mondo. Ed è anche sant’Antonio da Padova, il santo dei miracoli. E come se non bastasse, troppa grazia, il 13 giugno è salita al cielo Chiara Corbella Petrillo. Spero che ai suoi cari, al marito Enrico prima di tutti, non dispiaccia se le chiedo di proteggerci in questa impresa, ma credo di poter osare (ci parlo spesso, ho la sua foto attaccata alla credenza). Sono certa che lei stia davvero dalla parte dei bambini, sempre, e lo ha dimostrato con coerenza offrendo la sua vita per salvare la loro.

La Croce – quotidiano 29/01/2015

29 commenti:

  1. Costanza scrive sempre in modo eccellente e simpatico, spero veramente che il palasport sia pieno e che le firme siano tante e che si riesca in modo miracoloso a fermare queste leggi. L'unica cosa, ecco, la vedo troppo ottimista verso gli uomini di Chiesa, che non mi pare continuino ad insegnare la verità come lei afferma, ma forse è questione di colore di occhiali, Costanza li porta sicuramente rosa, il che non è una cosa brutta di per se, forse servono per soffrire meno. Perchè vedere che non solo la corte europea è fuori dal seminato, non solo i politici sono allineati, ma anche gli uomini di Chiesa, è un pugno allo stomaco troppo forte.

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  2. Aggiungo, alle considerazioni di Annaré che, come ha notato Elisabetta Frezza nei testi pubblicati su www.effedieffe.com e su riscossacristiana, Costanza Miriano ed il gruppo de "LA CROCE" stanno per essere strumentalizzati da chi si è stancato di lottare e si sta adeguando al nuovo corso.

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  3. "Cio’ che i Cattolici furono un tempo , noi lo siamo ora . Se noi abbiamo torto , allora anche i Cattolici hanno avuto torto per duemila anni . Noi siamo cio’ che un tempo siete stati voi. Noi crediamo in cio’ che voi un tempo credevate . La nostra fede e’ la stessa che un tempo avevate anche voi . Se noi abbiamo torto ora , avevate anche voi torto allora . Se avevate ragione voi allora , abbiamo ragione noi adesso".
    Robert De Piante

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  4. Ma questo appello senza un riferimento alla Fede o al Dio, che valore ha?


    Romano

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  5. Anonimo ha detto...
    Ma questo appello senza un riferimento alla Fede o al Dio, che valore ha?
    Romano
    EGREGIO Romano,
    Lo sa che le "Sentinelle in Piedi" (marchio depositato. Se voglio mettermi a "sentinellare" sotto casa mia dovrei chiedere il permesso o usare un altro termine per definirmi)che si portano il Rosario o libri religiosi non sono portate ad esempio?

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  6. Non facciamo gli schizzinosi... Questo sano e cattolico entusiasmo è un gran bene, Dio provvederà a neutralizzare le strumentalizzazioni. Avanti, sotto il manto di Maria e con l'intercessione dei santi! humilitas

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  7. I quaccheri sarebbero d'accordo. Anche loro sono contro l'aborto.

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  8. Tutto questo ricorda molto Mariotto Segni, quando la DC in agonia lasciava milioni di voti in libera uscita. Uhm, Uhm. Per tentare di arginare la diaspora nella chiesa politica di Bergoglio zattere e reti vengono dispiegate ovunque. Fenomeno di "pesca facile in mare" con inevitabile recapito in allevamenti Bergogliani, direi se fossi uno scienziato del mare. Non a caso sono tutte iniziative promosse da politici trombati.

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  9. Pe E.P.

    Grazie della segnalazione da Disputationes Theologicae,
    interessante e attualissima.

    Ho programmato la pubblicazione per domani

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  10. Io convengo sul "non fare gli schizzinosi" e nel concreto ho sempre rimosso tanti paletti badando all'obbiettivo comune.
    Il fatto che mi sia vista e continui a vedermi per un verso fraintesa e per altri tradita da diverse tipologie (non ci crederete ce n'è più d'una) di cosiddetto "fuoco amico", non mi impedisce di continuare a rimuovere paletti. Così come non mi impedisce di fare dei distinguo quando servono... Senza cadere nelle 'ingessature' dei tradizionalisti-spinti, perché purtroppo ci sono anche quelle...

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  11. Io darei un consiglio, se possibile, visto che il movimento sembra prendere piede e si spera di riempire tale palasport, perchè non fare un passo in più, quello più efficace credo per risvegliare le coscienze dei politici e dei prelati? Ci sono tante persone di buona volontà che vogliono bloccare delle leggi ingiuste? Bene si facciano nel contempo, oltre i raduni e le battaglie mediatiche, delle scuole di tipo famigliare, promuoviamo scuole paterne, apriamole dove riusciamo, in casa, in parrocchia, ovunque abbiamo uno spazio disponibile, se ci sono professori in pensione, o anime disposte al sacrificio (io sono disposta anche a fare la bidella, a preparare merende, far fare lavoretti)che vogliono insegnare facendo volontariato. Questa sarebbe credo, l'unica forma efficace per salvare i nostri figli e far preoccupare chi siede alle poltrone: Togliamo i figli dalle scuole statali. Io l'ho proposto alle famiglie numerose, ma non mi hanno risposto, l'ho proposto a mons Negri, ma non vede il problema perchè le scuole cattoliche ci sono già.....cattoliche? Dove????? E quanto costano???Se qualcuno nel ferrarese fosse intenzionato a fare una cosa del genere io ci sto, faccio la bidella gratis, pur di salvare almeno l'ultima mia figlia dalla scuola statale.

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  12. Ribadisco un concetto: ci sono tanti che parlano, fanno convegni, prendono su firme, ma alla fine mi pare che a fare le cose in modo concreto sia sempre e quasi solo, la FSSPX, che fa convegni, ma fa anche scuole, che magari dice che c'è la crisi della Chiesa, ma non lo dice solo, agisce per difendere la Fede. Abbiamo bisogno di persone concrete, con una Fede concreta, di chiacchiere ormai ne abbiamo sentite troppe.

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  13. @ Annarè
    "...delle scuole di tipo famigliare, promuoviamo scuole paterne, apriamole dove riusciamo, in casa, in parrocchia, ovunque abbiamo uno spazio disponibile, se ci sono professori in pensione, o anime disposte al sacrificio..."
    Eccola:
    http://www.scuolahobbit.it/it/

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  14. mah!
    A me, questi comunisti che fanno i cattolici...
    Ha perfettamente ragione Massimo: pure i Quaccheri sono contrari all'aborto come pure i TdG, i Buddisti ed altre religioni (con qualche distinguo). Riempiranno il Palasport con questa... grazia di interreligiosità?

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  15. ilfocohadaardere30 gennaio, 2015 19:22

    "Ma questo appello senza un riferimento alla Fede o al Dio, che valore ha? Romano"
    Ma questo appello, caro Romano, trasuda di Dio da ogni suo paragrafo! In questo articolo della Miriano il cuore... è Dio!!!Se non lo avesse fatto, le consiglio di leggere "Il cavallo rosso" di Eugenio Corti. E' un capolavoro di romanzo storico di 2000 pagine circa, che copre un periodo temporale di 40 anni, e chi l'ha letto sa che ha ragione chi commentandolo ebbe a dire: il personaggio PRINCIPALE, seppur apparentemente "nascosto", del capolavoro di Corti,è Dio!Eppure Corti mica ne parla in ogni paragrafo... Se lei non ascolta le parole di un cuore amante di Dio-Verità, come quello della coraggiosa testimone Miriano,inutile poi cercarlo nei "riferimenti formali", temo.

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  16. Non mi rallegro di certo nel vedere un vaticanista che ho stimato per la sua capacità di riportare l`attualità del Papa( allora Benedetto XVI) e vaticana con intelligenza e rispetto, per la sua capacità di analisi e sintesi, e questo malgrado la sua fin troppo evidente antipatia per i cattolici tradizionali, trasformarsi nell`addetto stampa privato di Jorge Bergoglio che non solo traduce e esprime il pensiero e i disegni del Papa, direttamente o fra le righe, ma che diventa, a secondo dell`urgenza, pompiere, accusatore spesso irrispettoso di chi osa esprimere perplessità, critiche , dissensi: VERBOTEN, PROIBITO, non s`ha da fare, anatema sit!
    Il suo affetto e la sua amicizia personale per il Papa possono spiegare la sua suscettibilità e iperreattività ma sembra che Tornielli abbia perso non solo il senso della misura ma anche quello del ridicolo.

    Dico questo dopo aver letto il suo ultimo articolo nel quale NON SOLO se la prende con Padre Joseph Fessio che si è dissociato dalle critiche fatte da un altro padre gesuita che scrive per la Civiltà cattolica contro i vescovi delle Filippine, MA sfoga ANCHE il suo malumore e ne approffitta per graffiare ...Magister e il suo blog definito (in grassetto !): blog antibergogliano.
    Dunque essere un vaticanista che non ha perso la capacità di osservare e analizzare, e la libertà anche di sottolineare i problemi e le incoerenze quando si presentano, essere un vaticanista che non è diventato, dopo il 13 marzo, cieco, sordo e muto e che in questo si distingue da certi suoi colleghi oramai occupati a tempo pieno a tessere le lodi di Jorge Bergoglio, e poco importa che quel vaticanista sia uno dei più anziani e competenti, nel clima ecclesiale odierno significa farsi etichettare di "antibergogliano" .
    Magister apprezzerà o sorriderà, tanto è palese che la reazione di Tornielli prima o poi sarebbe arrivata.

    Ma quel che è sopratutto interessante è il fondo, se così si può definirlo, di quell`articolo, sapendo che Tornielli esprime il pensiero di Bergoglio, siamo autorizzati a pensare che il pensiero del Papa coincide con quello del teologo di Civiltà cattolica.
    E scusatemi del poco ma se così fosse sarebbe grave, sarebbe un`ulteriore prova della rivoluzione annunciata.



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  17. Qui il link:

    http://2.andreatornielli.it/?p=7850

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  18. ilfocohadaardere30 gennaio, 2015 20:41

    Lister: questo suo è un commento molto settario, purtroppo. E glielo dice un anticomunista viscerale!

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  19. Di ulteriori "prove della rivoluzione annunciata" ne stiamo collezionando fin troppe!
    Vedremo cosa succederà a ottobre; ma nel frattempo molte mine con detonatore pronto (penso ad esempio alla riforma della Sacra Rota e ad una collegialità sempre più spinta) sono state già piazzate...

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  20. Iniziativa lodevolissima, condivisibile, sicuramente da appoggiare: auspicabile, ovviamente, una larghissima partecipazione.
    Tuttavia, impeccabile il monito di Mic: "Peccato che in questo contesto siano ignorate le distorsioni dottrinali che molto ci interpellano."
    E' un punto essenziale: mi sembra che molti "difensori della vita", la cui opera è ovviamente meritoria e la cui buona fede fuori discussione, ignorino che la difesa della vita discende e deve discendere dalla Dottrina tradizionale e quindi dalla Rivelazione. Difendere la vita scollegandola dalla necessaria - e logicamente anteriore - difesa della Dottrina tradizionale e del diritto naturale, è opera comunque meritoria, ma incompleta, perché ignora le radici e le motivazioni ontologiche delle ragioni che ci obbligano al rispetto della vita, di ogni vita umana.
    Da un punto di vista storico, civile ed ecclesiale, è innegabile che i cedimenti dottrinali del concilio abbiano facilitato, e non di poco, l'opera laicista della distruzione della vita, della famiglia, della morale tradizionale.
    Ben vengano gli Adinolfi: è anche simpatico e certamente per bene.
    Ma, senza un ancoraggio alla sana Dottrina, e alla sua difesa, la battaglia per la vita rischia di essere meramente sociologica e antropologica, e vana sul medio periodo.
    Ecco, oso dirlo: solo un "tradizionalista" può offrire ragioni organiche, complete e coerenti a una veramente efficace difesa della vita. Ciò, ovviamente, senza nulla togliere all'apprezzabile, e spesso indispensabile, apporto di "terzi". Che Dio li benedica e li porti a una piena conversione.
    In fondo, anche la socialista Senatrice Merlin (sì, quella dei casini...) fu fortemente contraria al divorzio. Ma i suoi motivi probabilmente non coincidevano pienamente con i nostri.

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  21. In fondo, anche la socialista Senatrice Merlin (sì, quella dei casini...) fu fortemente contraria al divorzio. Ma i suoi motivi probabilmente non coincidevano pienamente con i nostri.

    In sede di teoresi e di affermazione di principi si può non essere sintonizzati; ma se sul campo c'è un obiettivo comune, sarei portata a non star lì a sottilizzare, tanto più quando- come in questo caso - vedo coinvolte persone credibili come la Miriano e Adinolfi.
    Il problema sorge dalle "infiltrazioni", che, alla fine inquinano e basta. Tipo, ad esempio, la posizione di Introvigne et similes sulla famiglia di cui si parlava ieri...
    Ecco, in certi casi, i 'distinguo' non sono eludibili, come hanno ben dimostrato Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani:

    http://www.riscossacristiana.it/introvigne-la-croce-la-famiglia-di-elisabetta-frezza-patrizia-fermani/

    Attenzione anche al "marchio" (indubbiamente arbitrario) imposto alle "sentinelle in piedi". Ne parlavamo qui:

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/03/qualcuno-vuole-impadronirsi-delle.html

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  22. Dall'articolo:
    che chiediamo all’Onu di votare la proposta di una moratoria di questa pratica che trasforma i bambini in merce, le donne in corpi da sfruttare, a volte fino alla morte come è successo alla diciassettenne indiana Sushma Pandey uccisa dalla iperstimolazione ovarica.

    Su questo argomento, ottimo articolo, sempre su La Croce, riportato da Una Fides

    http://unafides33.blogspot.it/2015/01/chi-piangera-sushma.html

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  23. Cara Mic: mai detto che Adinolfi o Miriano (che apprezzo moltissimo) non siano credibili.
    Dico solo che (ma il discorso non vale per Miriano, molto vicina al sentire tradizionalista), senza una sensibilità vicina alla dottrina tradizionale, gli sforzi nella battaglia per la vita risultano essere vani, quanto meno sul piano della coerenza ideale.
    A livello tattico, sono assolutamente d'accordo con te: "se sul campo c'è un obiettivo comune, sarei portata a non star lì a sottilizzare".
    Però occorre, e credo che tu ne convenga, anche una solida consapevolezza dei motivi ultimi che ci obbligano a certe battaglie, e che non sono meramente antropologici e sociologici.
    Tutto qui.

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  24. I nostri motivi ultimi sono sempre ben presenti ed espliciti. Ma il momento storico è così grave e la reazione così ineludibile che non è tempo di guardare per il sottile, stando ben in guardia affinché non prendano il sopravvento possibili implicazioni strumentali.

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  25. @ ilfocohadaardere
    Certo: essere Cattolici, affermare che il Cattolicesimo è l'Unica Vera Fede e dubitare di un ateo che decide di sventolare una bandiera (solo quella) del Cattolicesimo non volendo sporcarsi col dichiarare che lo fa in nome della Vera Sana Dottrina è settarismo...
    Si comincia con lo schifare il settarismo e si finisce con "l'interreligiosità è una Grazia"

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  26. Mic condivido le tue preoccupazioni per il prossimo sinodo ma ti invito sempre a non abbandonare la speranza. Anche se mala tempora currunt, abbiamo una garanzia in quel non praevalebunt pronunciato da Nostro Signore.
    Anche all'epoca di Paolo VI sembrava in arrivo una rivoluzione ed invece uscì un testo incredibilmente profetico come l'Humanae Vitae.

    Preghiamo e andiamo avanti con fiducia.

    Quanto al topic in oggetto: sposo in pieno l'iniziativa. Sta a noi che ci professiamo cristiani impegnarci affinché sia un successo.

    Saluti
    Jeff m.

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  27. Accolgo il tuo invito, Jeff,
    e sai bene che, se avessi abbandonato la speranza, non avrei tanto a lungo - e dal cuore - dibattuto con te e neppure sarei a riaffermare la mia fede, hic et nunc.

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  28. Questo "invito" mi induce a evidenziare una delle strumentalizzazioni possibili da cui mettevo in guardia.
    Anche il cammino neocatecumenale - il messianismo giudeo-luterano-gnostico di cui Jeff è un adepto e che si spaccia per la "vera chiesa", fagocitando ogni realtà ecclesiale che incontra - sponsorizza la famiglia.
    E, oggi, si sta subdolamente incuneando anche in settori politici e dell'educazione, come ha già fatto nelle gerarchie ecclesiastiche, comprese quelle più in alto (ma non ha conquistato i papi, compreso l'attuale).

    Dunque facciamo attenzione e ricordiamo alcune cose essenziali (vedi link sotto), suffragate dalle testimonianze di chi ne ha fatto esperienza dal di dentro, come la sottoscritta che l'ha subìto nella sua parrocchia, ed entrando in crisi da estraneità, prima di incontrare per grazia del Signore padre Enrico Zoffoli, uno dei Maestri che l'hanno confermata nella fede di sempre nei confronti dei falsi profeti che purtroppo non si esauriscono con i fondatori e i diffusori cammino nc.

    Chi vuole, può leggere qui i motivi per cui i neocatecumenali "non potrebbero" sponsorizzare un'autentica famiglia cristiana

    http://www.internetica.it/neocatecumenali/noFamily.htm

    E' un documento scritto per il family-day; ma nulla è cambiato da allora.

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