[...] grava un forte pregiudizio puritano sul cristianesimo: si identifica infatti il cristianesimo con la morale, la morale con un sistema di proibizioni, e si pensa che queste proibizioni si diano soprattutto nell’ambito sessuale, così che alla fine di questa serie di false equazioni il cristianesimo è equiparato alla repressione sessuale. Come acutamente rilevò papa Benedetto XVI nell’enciclica Deus caritas est: grava sul cristianesimo l’accusa nietzschiana di aver avvelenato l’esperienza più bella e attraente della vita. Entra qui poi una specie di complesso di colpa dei chierici, ulteriormente accentuato dai deplorevoli scandali di pedofilia. Così alla fine non solo alla Chiesa è intimato il silenzio su questo tema, ma anche nella Chiesa si finisce col pensare che sia meglio tacerne per non ostacolare l’evangelizzazione. E così il tema culturalmente più imponente, educativamente più decisivo, viene abbandonato alla mentalità mondana che pervade anche i fedeli, che quando ragionano di queste cose esprimono ormai non più un sensus fidelium teologicamente significativo, ma la mentalità mondana da cui dovremmo tutti convertirci per aderire alla novità di Cristo, che sola ci libera. Gesù non fece sondaggi quando propose il perdono dei nemici, l’indissolubilità del matrimonio, l’eucaristia o la parola della croce: sapeva benissimo come la pensavano persino i discepoli. Disse piuttosto: «Volete andarvene anche voi?» [...]Dall'intervista di Benedetta Frigerio a mons. Livio Melina, preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia
Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne stiamo vedendo gli effetti? Ci confrontiamo per "resistere", nella fedeltà.
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sabato 7 febbraio 2015
«Gesù non fece sondaggi quando propose l'indissolubilità del matrimonio»
Interessante spigolatura da Il Timone [qui].
E' un fatto che l'illuminismo che animò la prima parte del 18° secolo fu la "ragione sociale" della Revolution.
RispondiEliminaLa Revolution colpì la Chiesa, ma in particolare, da subito, mirò a due cose: il matrimonio e la vita monastica. Il divorzio e la soppressione della vita claustrale sono un tutt'uno per chi vuole impedire di consacrarsi e dare sacralità alla propria vita.
E' facile riconoscere nell'attuale temperie ecclesiale questa stessa "attenzione". La riduzione a patto civile, contratto solubile, di ciò che è sacro ed eterno, è la priorità di chi non ha come priorità l'affermazione della gloria di Dio nel mondo, con la verginità o con la nuzialità.
Torniamo ad essere espliciti: il mondo è in mano a chi odia i cristiani. E' un redde rationem.
La massoneria è esoterica. Ha mani e piedi nel mondo visibile, con il volto filantropico e libertario, ma pesca nell'occulto e odia il Figlio di Dio.
Dove sta il massone? Come yin e yang, il nero nel bianco e il bianco nel nero. Il massone non si schiera perchè infiltra ogni schieramento e, da dentro, lo "educa". Nella Chiesa c'è.
Separo il dogma dalla natura, la natura dalla morale, la morale dalla libertà, la libertà dall'essere il dono fatto da Dio.
Alla fine il credente è educato a misurarsi con il non credente che c'è in lui. Il cristiano dichiarato (con tutti i suoi limiti) si misura con quello anonimo (che pare "migliore", perchè buono senza tante certezze).
Si arriva alla dissoluzione, alla destrutturazione. Gesù non deve nemmeno più chiedere: "volete andarvene anche voi?" perchè non c'è già più nessuno lì con lui, dissolti dall'aver consegnato all'uomo il culto che volevano rendere a Dio.
Noto un passaggio molto significativo: "il TEMA CULTURALMENTE PIU' IMPONENTE, EDUCATIVAMENTE PIU' decisivo venivano abbandonato alla mentalita' mondana, che pervade anche i fedeli, che quando ragionano di queste cose esprimono ormai non piu' un sensus fidelium significativo, ma una mentalita' mondana."
RispondiEliminaIn effetti io, matricola universitaria nel '68, quando stava
divampando anche la rivoluzione
sessuale, non ho avuto nell'ambito del movimento cattolico nessun tipo
di insegnamento in merito alla problematica sentimentale e dell' eros: sapevo benissimo quali
comportamentali e erano indicati
come peccati mortali da confessare, ma senza un discorso sufficientemente ampio per sostenerlo. Mi rimanevano tracce della pedagogia catechistica tradizionale, incentrate sul binomio "purezza/atti impuri",
e l'identificazione di certi atti disordinati ( diciamolo pure: l'autoerotismo ) come "egoismo".A
Cose sporche? Egoismo? In che senso? A chi si faceva del male?
Molto piu' tardi trovai il filo d'Arianna che cercavo.
1)Paul Cauchard ( studioso dei riflessi condizionati )"Il dominio di se stessi"; "Imparare ad amare".
Il dottore spiegava come la
Dignitari' dell'essere umano consiste nel saper controllare e incanalare verso l'alto i propri riflessi, sublimando gli impulsi: un linguaggio moderno per illustrare il tema delLa lotta alla concupiscenza.
2) Strumento principe: il digiuno alimentare e l'astensione da altri piaceri leciti, essendo la concupiscenza come l'Idra di Lerna, di cui occorrè tagliare tutte le teste. In sede ecclesiale mai avevo sentito parlare dell'utilita' del
digiuno e delle pratiche ascetiche, come si era fatto per quasi duemila anni.
3) Jean Guitton ( grande apologeta francese di tendenza bergsoniana, amico di Paolo VI )
"Filosofia della resurrezione". L'essere umano e' nella scala evolutiva un "mutante" che deve
ricostituire in se' lo stato
edenico di perfetta armonia tra i sensi e lo spirito. Per cui l'ascetismo cristiano non e' retrogrado, bensi' volto al futuro.
Distinzione fra piacere ( corporeo ) e gioia ( deLlo spirito ).
4) Scoperta dei libri di Fulton Sheen, il "vescovo televisivo" americano, che presentavano la dottrina tradizionale della Chiesa nella sua integrita', ma facendo riferìmento agli autori moderni come Freud e con un apparato
categoriale contemporaneo. Li scoprii sulle bancarelle, perche' non erano stati piu' stampati, pur essendo validissimi.
Non sara' il caso di riprendere in
mano la pedagogia del sentimento e dell'eros con strumenti di questo tipo? Ho letto da poco che un notissimo sacerdote-educatore popolare milanese invita i ragazzi a non preoccuparsi se trasgredisco o in campo sessuale perche' certe cose a volte le fanno anche i preti. Ergo: il "de sexto" non esiste piu'.
Se il sinodo finisce male il card. Burke farà resistenza a bergoglio.
RispondiEliminahttp://www.adelantelafe.com/el-cardenal-burke-declara-que-resistira-a-francisco-si-persiste-en-esta-direccion/#comment-4861