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mercoledì 25 febbraio 2015

L'enigma della prefazione scomparsa; nell'aria che tira...

Riprendo quanto segue da Benoit et moi che lo sottolinea con efficacia, rimandando al link in cui il 20 febbraio scorso si annunciava ufficialmente l'uscita del libro con la copertina poi corretta [qui].

Benedetto XVI è sparito. La citazione che segue è dal testo del cardinal Sarah:
«L'idea di riporre il Magistero in uno scrigno staccandolo dalla pratica pastorale, che potrebbe variare a seconda delle circostanze, delle mode e delle passioni, è una forma di eresia, una pericolosa patologia schizofrenica. Dunque affermo solennemente che la Chiesa africana si opporrà fermamente a qualsiasi ribellione contro l'insegnamento di Gesù e del Magistero. » 
Commento da Benoit et moi :
Con ogni evidenza, Benedetto XVI aveva scritto una prefazione ed era previsto che essa fosse utilizzata per il libro, altrimenti, la copertina di cui all'annuncio non avrebbe potuto essere predisposta o utilizzata per la pubblicità.
Il motivo del ritiro della prefazione resta un mistero.
Quale pensiero «politicamente corretto» è prevalso presso l'editore Fayard, che possa averlo indotto a ritenere imprudente utilizzare una prefazione del papa emerito in un nuovo libro?
Si spera che il Cardinal Sarah se la sbroglierà con i suoi editori  e, cosa più importante, consentirà al pubblico di conoscere la prefazione scritta da Benedetto XVI.
Desta non poco sconcerto che abbia fatto scuola il principio - basato sulla sbandierata approvazione del Papa alla tesi-Kasper - che etichetta come attacchi al Papa le tesi di coloro che si oppongono alla sua, semplicemente perché difendono i principi della dottrina [vedi].
Benoit et moi non manca di ricordare il caso [qui] dell'attribuzione dell'accusa di «fronda» contro il Papa (coinvolgendo in questo caso autori ed editore), solo per aver pubblicato un testo che confuta la tesi-Kasper con la dottrina perenne. 
Dal canto nostro non possiamo far a meno di collegare a questi fatti, i casi analoghi di più o meno esplicita formulazione di accuse gratuite, che diventano intimidazione, nei confronti del cardinale Burke capziosamente presentato come leader di una supposta «fronda» antiriformista [qui]. Tra i denigratori c'è sempre quel contesto ultra-bergogliano che Sandro Magister, in un capitolo del suo ultimo articolo [qui], definisce malleus (aliquorum) cardinalium...

21 commenti:

  1. (((†)))

    Laudetur Iesus Christus ! Semper laudetur !

    Carissimi Ascoltatori, carissimi Amici,

    E' in atto una guerra, una guerra teologica ma una teologia che e' prettamente di ordine ideologica.

    Questa guerra ideologica e' gravissima per la Chiesa Cattolica Romana perche' tenta di cambiare il suo Depositum Fidei e dunque il suo insegnamento secolare in nome della Misericordia divina.

    Questa guerra ideologica e' iniziata anni prima del famoso Concilio II dell'aggiornamento e prosegue oggi ma in modo molto piu visibile.

    Il dramma non e' questa guerra in se che e' piu ideologica che teologica ma che sono cosi pocchissimi i vescovi, pastori del gregge, a prendere posizione in modo chiaro. Questo e' il VERO DRAMMA.

    « A mani giunte ! Preghiamo l’Immacolata »

    (((†))) - Radio Vobiscum - [Podcast]

    « Una voce cattolica nella tua vita »

    @RadioVobiscum

    « Tradidi quod et accepi »

    .

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  2. Forse si scoprirà che la "Chiesa della misericordia" bergogliana è una "Chiesa avversa al dogma"....

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  3. "L'idea di riporre il Magistero in uno scrigno staccandolo dalla pratica pastorale..."

    Non ha sorpresa in questo una volta che questo è stato il modus operandi del proprio Concilio. Ad esempio, prima del Concilio era dogma di fede che la Chiesa Cattolica è la Chiesa di Cristo, doppo il Concilio, la Chiesa di Cattolica diventa pastoralmente la Chiesa che "subsistit in" pienamente nella Chiesa di Cristo (ci sono altri questione come la libertà religiosa, il dialogo con altri religioni, ecc). Doppo se definire che una cosa è non esiste luogo per dove questa cosa possa evolvere. Eventi come il Concilio e il Sinodo, sono eventi che se comincia con una idea del dogma e se finisce con altra senza sappere al certo se il dogma continua o se diventa pastorale. Il semplice fatto di affrontare il dogma in modo pastorale è dannoso al dogma.

    Miguel Ayuso ha detto:

    "L’eresia da individuale, col laicismo liberale, diventa sociale e politica” (M. Ayuso).

    Curioso che abbiamo qualcosa di simile nella Chiesa doppo il Concilio. Me domando se non possiamo parlare in un laicismo eclesiale, una volta che i principi della misericordia bergogliana sono gli stessi della misericordia del Stato laico verso i gay, aborto, ecc. Certo è che le parole del Papa sul gay "chi sono io per giudicare" se riflette nella propria Chiesa o sia:

    Davanti ai problemi della liturgia (abusi specialmente) che risponde la Chiesa Conciliare?

    Davanti al problema della interpretazione del Concilio che risponde la Chiesa Conciliare?

    Davanti al accusato Concilio dei media che risponde la Chiesa?

    Davanti agli altri mali che vediamo 50 anni fa che risponde la Chiesa Conciliare?

    Non possiamo dire che lei non risponde: chi sono io per giudicare?

    Sembra che con il Concilio la Chiesa dogmatica e infalibile è diventata una Chiesa emerita o una Chiesa straordinaria. In quanto questa Chiesa se preoccupa in assoluto agli uomini moderni, lei non dice niente ai cattolici.

    Nessuno eretico nella storia della Chiesa ha avuto libertà di proporre alla Chiesa l'eresia. Ma Kasper non solo ha questa libertà come la promuove "cum petro et sub petro" e di questa libertà nessuno dice niente. Questa è la più grande rottura con la tradizione della Chiesa un eretico proporre algo di positivo alla Chiesa del suo interno.

    È ormai chiaro che gli uomini della Chiesa non hanno la stessa fede, ma hanno la stessa libertà. Come questo è possibile? Come è possibile che nella Chiesa se viva la libertà voltariana della rivoluzione francesa?

    Una Chiesa che non è capace di condannare un eretico, che conferisce a questo libertà di parola in un sinodo è una Chiesa in continuità con la tradizione apostolica?

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  4. per un editore la prefazione di una persona nota è una ghiotta occasione: spesso già questo solo fa alzare le vendite. Quindi non credo proprio che la sparizione sia stata decisa dall'editore, ma mi duole dirlo, sia stata una decisione di Benedetto.
    Angelo

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  5. E' possibile. Ma perché aderire e poi ritrattare?

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  6. varie ipotesi:
    a era una prefazione espressamente scritta per quel testo, o testo anteriore usato in modo improprio come prefazione?

    b era stato chiaro il card Sarah nel chiedere lo scritto per cosa sarebbe stato utilizzato ?

    c benedetto si è sentito, successivamente, strumentalizzato

    d ordine del papa regnante

    Angelo

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  7. Come al solito ci troviamo di fronte ad una lettura plurima e comunque ambigua della realtà...

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  8. Alessandro Mirabelli25 febbraio, 2015 17:41

    L'avevo già scritto altre volte ma sono sempre stato legittimamente cassato dall'amministratore di questo blog. Spero che almeno stavolta non mi si cassi.
    Nel dilemma fra scegliere il Vangelo sine glossa ed una interpretazione mosaica, cioè dal cuore duro - interpretazione surrettiziamente auspicata da un qualsiasi vescovo di Roma, a prescindere dal suo nome, sia esso tizio o caio o sempronio - scelgo il Vangelo sine glossa ed affermo che quel vescovo di Roma da' una interpretazione contrastante con la lettera e con lo spirito del Vangelo stesso.

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  9. Ipotesi valide C e D, non necessariamente in questo ordine....

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  10. "Quorundam Cardinalium" mi par meglio di "aliquorum"... no?

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  11. Non credo che Monsignor Sarah, che mi sembra innanzitutto una persona molto educata, abbia potuto usare un testo ratzingeriano senza prima averne chiesto l' autorizzazione all'autore. Tanto più che l' autore e' il papa, seppur emerito. Ne' l' editore si sarebbe comportato come un cafone pubblicizzando qualcosa senza averne il permesso. Non credo neanche che BXVI avrebbe detto si al Cardinale, per poi dire no per suo capriccio. Ma, come verosimilmente in altre occasioni, è stato " vivamente consigliato" con una proposta a cui "non si può dire di
    no" a far eliminare la prefazione.
    E poi sarebbe da stupidi, da " flat Earth believers" parlare di combine, complotti, maneggi, ricatti, ecc.ecc.
    Non siamo Pollyannas o , come dicono inFrancia, dei " bisonous".

    Rr

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  12. Father Z blog riferisce una notizia pubblicata su Kathnet (in Tedesco), sec.il quale blog numerose copie del libro dei 5 cardinali sul matrimonio, spedite in ottobre scorso ai participanti al Sinodo, sarebbero state " portate via" dalle loro caselle postali presso l' aula del Sinodo per ordine di Baldisseri.
    Vi riferisco, e non commento. Anche perché, che sia vero o no, denota comunque un clima pessimo, da STASI e KGB.
    rr

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  13. E non mi risulta che Father Z sia un tradizionalista

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  14. Rr
    per leggerla occorre conoscere Inglese, Tedesco, un po' di Francese, oltre ad alcune parlate locali, quali il Milanese e il Romanesco - dubito comunque si dica "Viccario de Cristo" con due c, perché i Romani farebbero troppa fatica a pronunciare la parola -. Altre lingue che lei adopera mi sono del tutto incomprensibili. Perdoni la mia ignoranza, ma che significa "Pollyannas"? Da quale gergo spunta fuori? E "Sanaym" (post di ieri), che lingua è?

    Grazie per l'umana comprensione.

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  15. Anonimo così pungente.
    Lo stile di Anna è personalissimo e inconfondibile e ormai ci è diventato così familiare da non presentare difficoltà di comprensione. A maggior ragione per chi si guarda un po' intorno e conosce qualcosina di più della cultura e della politica, visto che è solita spaziare in molti campi (mente aperta, esperienze allargate).
    Quanto ai refusi, mi pare evidente che scrive abitualmente da un tablet o da un cellulare. Ormai ci abbiamo fatto l'abitudine ;)

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  16. Sempre per la serie "con l`aria che tira", a proposito della libertà d`espressione nella Chiesa, fanno rumore le minacce fatte da padre Rosica( porta-parola della Sala Stampa per i media anglofoni) ad un blogger canadese.
    Ne parla Benoît et moi:

    http://benoit-et-moi.fr/2015-I/actualites/un-pretre-menace-un-blogueur-de-poursuites.html

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  17. Mic,
    lo stile di Rr, non di Anna, che scrive molto meglio di me, sia per forma, sia per contenuto.

    All' Anonino, ennesimo, dico solo: faccia come me, che prima di leggere, guardo la firma di un post. Se la conosco, leggo, se no, salto. Quindi, se vede le mie iniziali, salti il post, così non si affatica troppo il cervello.
    Rr

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  18. Cara Luisa,
    in una precedente discussione lo avevo tradotto da Rorate.
    Dici bene. Con l'aria che tira vale la pena soffermarcisi con più attenzione.
    Il Rosica, ovviamente è noto come collaboratore per i parlanti anglofoni con la Sala Stampa e per la sua 'insistenza' (ordini di scuderia? Gestione 'politica' di questioni di fede?) con la linea-Kasper...

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  19. Vedo che il Socci ha condiviso quest'articolo a suoi seguaci di Facebook...


    Osservatore

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  20. http://www.aleteia.org/fr/religion/article/cardinal-sarah-tout-sur-sa-venue-en-france-5891861898067968

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  21. On sait que le cardinal Sarah est un partisan décidé du Motu Proprio Summorum Pontificum et de "l'enrichissement réciproque", c'est-à-dire, en ce qui concerne le rite nouveau, de ce qu'il est convenu d'appeler la "réforme de la réforme".

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