Che i vescovi tedeschi fossero i più battaglieri sulle materie oggetto della riflessione sinodale lo si sapeva già. Lo scorso agosto, dopotutto, annunciarono che sarebbero calati su Roma con un documento recante in calce tutte le firme dei presuli favorevoli alle tesi proposte dal cardinale Walter Kasper. Oggi, poco soddisfatti dei risultati del primo appuntamento, il Sinodo straordinario dello scorso ottobre, si preparano alla sfida finale. Il presidente della loro conferenza episcopale, il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, chiarisce in conferenza stampa che "noi non siamo una filiale di Roma".
Il porporato ha osservato che se nell'insegnamento si rimane in comunione con la Chiesa, nelle questioni meramente pastorali "il Sinodo non può prescrivere nel dettaglio ciò che dobbiamo fare in Germania". Come scrive il Tagespost, la conferenza episcopale di Germania corre e non pare avere intenzione di attendere quel che accadrà il prossimo autunno e le successive decisioni papali: "Non possiamo aspettare fino a quando un Sinodo ci dirà come dobbiamo comportarci qui sul matrimonio e la pastorale familiare". Marx ha anche annunciato che nelle prossime settimane sarà pubblicato un documento in vista dell'appuntamento di ottobre, verso il quale la Germania “ha una certa aspettativa”. Necessario, a giudizio del presidente della conferenza episcopale tedesca, trovare “nuovi approcci” in grado di “aiutare a garantire che le porte sono aperte”.
In una lunga intervista apparsa lo scorso gennaio sulla prestigiosa rivista America, edita dalla Compagnia di Gesù, Marx chiariva che c’è tanto lavoro da fare in campo teologico. Dobbiamo trovare il modo perché le persone ricevano l’eucaristia. Non si tratta di trovare modi per tenerle fuori! Dobbiamo trovare modi per accoglierle. Dobbiamo usare la nostra immaginazione e chiederci se possiamo fare qualcosa. L’attenzione deve focalizzarsi su come accogliere le persone”.
Cose vecchie di Cinquecento anni esatti. Come in Francia così anche in Germania il nazionalismo e l'odio per Roma prevalgono su tutto.
RispondiEliminaCioè, si chiama Marx ma è orgoglioso come Lutero! Questo in altri tempi sarebbe stato messo in prigione per una simile sfida al papa! A che punto siamo arrivati...
RispondiEliminaSemplicemente siamo arrivati allo scisma, tutto qui.Nella sua carriera suicida Roma ha continuato a nominare vescovi e cardinali non catolici, questo e il risultato, e arrivata la famosa "PRIMAVERA"in pieno
RispondiEliminaIn Germania la Chiesa è vacante.
RispondiEliminaCaro Marx, abbi il coraggio delle tue azioni e passa con i protestanti. E' meglio per tutti, soprattutto per te. Sii coerente con le tue idee. Anche se passi con i protestanti lo Dtato tedesco ti garantisce la tassa per il culto.
RispondiEliminaDi chi è allievo questo Marx? E chi l'ha fatto cardinale? Anyone?
RispondiEliminaC'etait Benoit, pour nous tous...
Che dice Marx in aperto, ha detto Bergoglio in segreto...altrimenti, non avrebbe avuto l'audacia per dirlo...
RispondiEliminaRomano
x Rapael B
RispondiEliminase è Burk a sfidare il Papa e magari fargli sapere pubblicamente che, novello compagno G "è pronto alla resistenza" va tutto bene vero? Se lo fa Marx (il nome del resto è di quelli pericolosi) tutto ciò è scandaloso e siamo pronti a gridare:al rogo, al rogo!
GS
GS
RispondiElimina"Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?" (Lc, 24)
Non si accorge che Burk non si oppone, ma resiste al papa nella misura in cui dovesse oltrepassare la dottrina che è rivelazione;
mentre Marx è già oltre e parla come Lutero?
RispondiElimina"Il porporato ha osservato che se nell'insegnamento si rimane in comunione con la Chiesa, nelle questioni meramente pastorali "il Sinodo non può prescrivere nel dettaglio ciò che dobbiamo fare in Germania".
Marx e la Chiesa tedesca sono, se non ancora formalmente, nei fatti potenzialemnte scismatici, e potrei anche sopprimere il "potenzialmente".
Un cardinale, per di più presidente della conferenza episcopale, che si pone apertamente come un RIBELLE pronto a disobbedire e concretizzare la sua ribellione non solo all`autorità di Roma ma contro la Parola che il Signore ha affidato alla Sua Chiesa per essere custodita e trasmessa, pone lui e la sua chiesa locale FUORI della Chiesa.
Ma stranamente di costui non ne parla V.I., non c`è nessuno di chi oggi "conta" nella la chiesa a definirlo "dissenziente", non vedo Bergoglio stigmatizzarlo, i suoi strali sono solo per quegli incartapecoriti di cattolici che continuano a voler difendere la Dottrina e a renderla viva nella loro vita.
RispondiElimina"se è Burk a sfidare il Papa e magari fargli sapere pubblicamente che, novello compagno G "è pronto alla resistenza" va tutto bene vero? Se lo fa Marx (il nome del resto è di quelli pericolosi) tutto ciò è scandaloso e siamo pronti a gridare:al rogo, al rogo!
GS
E così il card. Burke sfiderebbe papa Bergoglio!
Embé così almeno è chiaro, grazie GS.
In effetti oggi nella Chiesa chi difende la Parola del Signore, la Dottrina, il Magistero, SFIDA il Papa!
Se difendendo la Dottrina ci si pone contro il papa, addirittura lo si sfida, se ne deduce in tutta logica che il papa difende "altro", promuove "altro".
La differenza fra i due cardinali Burke e Marx è semplice e limpida:
uno difende la Dottrina, l`altro l`attacca.
Chi la difende è considerato un dissenziente, chi l`attacca un combattivo fedele a papa Bergoglio che vuole aprire la Chiesa.
Si, me ne accorgo ma io non voglio esprimere un giudizio su chi ha ragione e chi no, voglio solo dire che entrambi le Eminenze stanno tentando di porre paletti e condizionamenti all'assise di ottobre e questo credo che oltre ad essere scorretto denunci la loro clamorosa indisponibilità e fiducia ad accogliere qualsiasi sia il risultato del Sinodo. Come dire: bisogna che le decisioni siano così e così e basta. Sia l'uno che l'altro hanno la loro visione e le loro conclusioni precostituite e mi sembra non ci sia in entrambi volontà di confronto.
RispondiEliminaIn conclusione non credono nel l'autorità e del Sinodo e deduco del Papa e della Chiesa
GS
Guai ai vinti! Da cinquantanni vi sono in Italia due chiese una di Germania e una di Roma. Fino a cinque anni fa la Chiesa di Roma poteva prevalere chiudendo la partita. L'ordine non venne, il generale fuggì e chi aveva creduto in lui fu massacrato. La Chiesa di Germania mise un suo generale ed ora ha campo libero. Lo scisma è tedesco e sudamericano ma l'azione di rottura verrà imputata alla Chiesa di Roma. Che del resto è fuggita di fronte ai lupi. E' Giustizia. Nessuno si illuda possa andare diversamente.. E' esattamente ciò che vogliono farci credere. per farci trovare impreparati. Anche prima della prima tornata sinodale stormi di cardinali assicuravano che il 90% dei padri sinodali erano contro le apostasie proposte. Invece una larga maggioranza era ovviamente favorevole. La seconda tornata andrà ancor peggio. E il generale argentino, pardon, tedesco, "dovrà con occhi mesti adeguarsi". Sveglia! Basta sogni ed illusioni. E' ora di prepararsi e lavorare. Peraltro non sarà una scissione binaria, sarà una gemmazione.
RispondiEliminaun blocco di cardinali e vescovi Burke, Schneider, oliveri ecc. resistono per mantenere la dottrina cattolica bimillenaria - il blocco che fa capo a kasper - Marx ed altri vuole stravolgere tutto ciò che è rimasto cattolico e piano, piano vuole protestantizzarlo (de facto l'ha già detto e fatto) - il blocco africano, con i polacchi e gli statunitensi vuole mantenere la fede integra cattolica romana, e combatterà per questo al prossimo sinodo.
RispondiEliminaSi vede ogni giorno di più, lo sconquasso del concilio vat.II.
Io in fondo al tunnel vedo un nuovo scisma tipo luterano (non me lo auguro - dico solo che lo vedo) e se questa gente si allontanasse dalla Chiesa di Roma e si mettesse con chi ha le sue stesse idee, sarebbe un gran bene per la Dottrina Cattolica.
Sono 50 anni che stanno facendo un grande disastro, se non ci credono e stanno dentro la Chiesa di Roma solo per motivi diversi dalla Dottrina, noi non siamo come loro, sono liberi di andare dove vogliono, non li teniamo con le catene, e neanche loro possono obbligarci a seguirli sulla strada della rivoluzione eretica. Sono liberi di andarsene e lasciarci liberi di rimanere Cattolici Apostolici romani.
Questa tiritera vale per tutti coloro che vogliono rivoluzionare la Chiesa Cattolica - nessuno li tiene con le catene, se non ci credono sono liberi di andare dove e con chi vogliono. E' ora di farla finita; lo Spiritoo santo ci aiuterà - meglio da soli che mal accompagnati.
Uno scisma di questa gente non mi mette alcuna paura e non mi dà che sollievo.
Forse potremmo ricominciare a far bene ciò che ci ha comandato il Signore ""andate in tutto il mondo e convertite nel mio nome e se qualcuno non vi accetta, sulla soglia battete i calzari affinchè non resti neanche la polvere"".
Rivelatrice questa possibile rottura tra Bergoglio (Roma) e il clero tedesco. Sarebbe possibile che Bergoglio sia un tentativo disperato di mediazione tra Benedetto XVI e la Chiesa tedesca, per evitare lo scisma??
RispondiEliminaSi, me ne accorgo ma io non voglio esprimere un giudizio su chi ha ragione e chi no, voglio solo dire che entrambi le Eminenze stanno tentando di porre paletti e condizionamenti all'assise di ottobre e questo credo che oltre ad essere scorretto denunci la loro clamorosa indisponibilità e fiducia ad accogliere qualsiasi sia il risultato del Sinodo. Come dire: bisogna che le decisioni siano così e così e basta. Sia l'uno che l'altro hanno la loro visione e le loro conclusioni precostituite e mi sembra non ci sia in entrambi volontà di confronto.
RispondiEliminaIn conclusione non credono nel l'autorità e del Sinodo e deduco del Papa e della Chiesa
GS,
lei non vuole esprimere giudizi. Ma continua ad ignorare che le visioni dell'uno e dell'altro, per un credente, non sono equivalenti. E non si tratta di stabilire "chi ha ragione", ma chi "rimane" nella Verità. Dunque, le posizioni:
- eretica quella di Marx (o no? visto che si sta riabilitando Lutero. O non vuol giudicare neanche questo?)
- fedele alla Rivelazione apostolica che la Chiesa bimillenaria ci ha consegnato, quella degli altri.
E dimentica anche, nell'invocare l'autorità del papa - che riconosciamo ma non la riteniamo superiore a quella di Cristo Signore -, quanto e come questa autorità abbia cercato di orientare il Sinodo in una direzione aperturista, più conforme alla prima posizione, per nulla rassicurante.
E allora, ben vengano le prese di posizione che rivelano da che parte veramente si sta e così la finiamo con la pastorale degli inganni...
Ricordo che quando il Prefetto della CdF, il card. Müller, aveva reagito duramente alla decisione della diocesi di Friburgo (Germania) di aprire la Comunione ai divorziati risposati, Marx( uno degli otto “saggi” scelti da Papa Francesco per aiutarlo nel governo della Chiesa ed elaborare la riforma della Curia romana) aveva a sua volta reagito bollando la lettera di Müller come "un`eruzione di dottrina" e un "recinto posto attorno all’ospedale da campo della misericordia" .
RispondiEliminaNon so se è solo la mia "vana speranza" (che la Speranza soprannaturale mai invece può esser vana), ma io ancora- nonostante abbia, lo spero,occhi per vedere, ed orecchia per udire-non ho tutte le assolute convinzioni esplicitate poco supra da Mazzarino. Ossia,mi spiego: che questa gente alemanna non sia cattolica,vi è poco- mi pare- da disquisire: ce l'hanno quasi scritto nei loro volti- guarda il caso- tutti orientati ad una certa qual sinistra "ghigna" (penso a Kasper, a Marx e compagni)...Il punto che tengo (per prudenza) in sospeso, è il "giudizio" definitivo sul comportamento di papa Francesco. Vero che dal primo Sinodo straordinario abbiamo elementi di discrezione di giudizio (non positivi); ma io sinceramente SPERO ancora che qualcosa di importante possa ancora avvenire,in un senso da molti (ormai è evidente) neppure più sperato.Ecco,non poniamo limiti alla Provvidenza di Dio.Ci può esser per tutti- anche per Bergoglio credo, Mazzarino- una "via per Damasco"...specie di fronte all'"orrido"che egli si trovi dinnanzi, di una parte della Chiesa che formalizza il suo scisma sin qui solo tacito e de facto.
RispondiEliminagli errori sono molteplici...
RispondiElimina-in realtà, anche la chiesa in Germania come altrove sono (o dovrebbero essere) proprio una "filiale" di Roma
_non ha senso riproporre di continuo la folle dualità tra Tradizione/S.Scrittura/Magistero (vero) e pastorale, come fossero 2 cose distinte, che pare sempre più un 'tra dire e fare c'è di mezzo il mare', a meno di non modellare la teoria sulla prassi conveniente al momento mundano, e tradire, come sta avvenendo, la dottrina;
_non dovrebbe essere tanto un Sinodo inteso come consesso terreno del momento a prescrivere l'etica in Germania o altrove, quanto la dottrina perenne, specie in temi su cui si è espresso ampiamente Gesù Cristo in persona (cieli e terra passeranno, ma la mia Parola non passerà) come gli Apostoli
-la chiesa fa bene ad attivarsi affinchè più gente si accosti all'Eucarestia, l'importante è che non lo faccia sfigurando il volto di Dio a uso del vizio del momento, ma affinchè chi si accosta all'Eucarestia lo faccia santamente, DOPO ravvedimento di fatto, e santificazione operante della propria vita
siamo all'inversione.
Quest'autunno saranno 50 anni di Dignitatis Humanae, Nostra Aetate e Gaudium et Spes.
RispondiEliminaÈ dottrina corrente che nella Chiesa non possano imperversare impunemente eresie per più di una generazione.
Il demonio affila le armi!
Mazzarino ha detto:
RispondiElimina"Fino a cinque anni fa la Chiesa di Roma poteva prevalere chiudendo la partita. L'ordine non venne, il generale fuggì e chi aveva creduto in lui fu massacrato".
Solita lettura capziosa a posteriori. L'ordine venne , fu disatteso , dopodichè se vogliamo "il generale fuggì" ma soltanto dopo.
In tempi più civilizzati si sarebbe già proceduto alla scomunica
RispondiEliminaAntonello
RispondiElimina"Uno scisma di questa gente non mi mette alcuna paura e non mi dà che sollievo."
Io temo che saranno coloro che vorranno restare fedeli alla Parola del Signore, alla Dottrina della Chiesa che, se lo sconquassamento della Dottrina si realizzerà, saranno bollati come scismatici.
I famosi "dissenzienti"perchè fedeli a Cristo e al suo insegnamento saranno fuori, o ti adegui o te ne vai, i ribelli che avranno tradito Cristo e annientato la Dottrina saranno dentro e al potere.
Non saranno loro ad andarsene, troppo grande è il loro potere, la loro ricchezza, è da decenni che, mattone dopo mattone, costruiscono la loro nuova chiesa, ora siamo alla resa dei conti, vogliono essere pagati, vogliono il ritorno sul loro investimento.
Il Sinodo sarà, è, la cartina al tornasole, il barometro di ottobre scorso ci ha dato già qualche indicazione, dove vogliono portarci è lampante, non lasciano alcun dubbio le numerose dichiarazioni di cardinali vicini a papa Bergoglio, che facciano teologia in ginocchio o no, desta scalpore la notizia di Baldisseri( vicinissimo a Bergoglio) che ha fatto sparire il libro “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica” destinato ai partecipanti al Sinodo, info non ancora smentita.
Accogliere le persone?
RispondiEliminaNon è l'eucarestia che accoglie le persone, ma le persone che accolgono l'eucarestia se sono nelle condizioni di grazia per farlo. E i vescovi tedeschi non sono i proprietari dell'eucarestia. Ciò che dice Marx è puro delirio.
Antonello
RispondiEliminaLettore attento e silenzioso dice...
Esce su Espresso un articolo al curaro intitolato Santa Romana Spesa dove riaffiorano le solite lotte per il potere ,soldi e controllo dello IOR, i nomi sono sempre quelli che hanno costretto il generale alla fuga, da notare che nulla è cambiato, sempre gli stessi vizi della chiesa, soldi, sesso potere, vediamo se questi nuovi-vecchi vatileaks sortiranno qualche effetto. Riguardo a certi siti cattolici ipertradizionalisti ( non mi riferisco a questo, ma a blog stranieri), che continuano a sputare veleno sul papa che ha tolto loro la scomunica e che ha ridato vigore al rito di sempre, beh, nella loro cieca aderenza alle loro idee mi inducono a pensare che sia meglio stare alla larga, se questa è la loro dimostrazione di cattolicesimo duro e puro e depositario dell'unica vera chiesa, torno al buddhismo da cui provengo. Se pubblicato ringrazio la webmistress, in caso contrario, ringrazio chi l'ha letto.
Carissimi,
RispondiEliminanon dimenticate che a Roma, quasi tutti i seminaristi tedeschi imparano la teologia presso l'unico istituto che insegna in tedesco!
cioè dai gesuiti...!
Quindi, non condanniamo la Chiesa tedesca, condanniamo quelli che hanno nominato gli allievi di tali istituti...
ci sono molti fedeli tedeschi ancora...
Misericordioso
Lo scisma è già in atto. Dal momento che deliberatamente un vescovo un laico un cardinale concretamente agiscono contro gli insegnamenti secolari del Magistero in opposizione alla Tradizione e alla Dottrina sono SCISMATICI.
RispondiEliminaL'ordine non venne, ufficiali e truppa furono allo sbando, e pur di non dare quell'ordine il generale fuggì. Sacerdoti e fedeli paracadutati oltre le linee in tante diocesi ostili furono del tutto abbandonati in mani nemiche. Previsto e affermato molto prima delle dimissioni, caro terzino Angheran, previsto molto prima, già da quando fu ordinata la ritirata sul Curato d'Ars. Non demolisca e ridicolizzi BXVI sul piano umano e personale affermando che dovette dimettersi perchè nessuno gli obbediva. Ogni sua scelta, come quella delle dimissioni è stata consapevole e "meditata".
RispondiEliminaNon riesco a trovare il nesso logico dell'intervento del lettore attento e silenzioso di cui sopra, se non nella sua avversione per chi considera duri e puri ma non sappiamo in che senso.
RispondiEliminaIl benemerito (per il Summorum ed altro) papa Benedetto non è stato esente da impuntature conciliariste. Attendibilmente, a riprova, sembra stia proprio l'ingravescentem aetatem, al di là delle difficoltà oggettive e delle feroci ostilità di cui è stato fatto oggetto.
Se riconoscere questo significa essere duri e puri, nessuno lo obbliga a non tornare buddista.
Secondo me la domanda fondamentale che teologi, chiesa docente (se ancora esiste, essendo ormai solo dialogante), Socci e compagnia dovremmo porci è : può l'ingravescens aetas essere un motivo sufficiente e anche canonicamente e teologicamente valido per le dimissioni di un papa?
RispondiEliminaResta, insoluto, (e qui dice bene l'anonimo attento...) anche il mistero dei vatileaks svelati nella corposa relazione lasciata da Benedetto al suo successore e la persistenza di potentati e lobbies al punto in cui erano. Anzi semmai con qualche aggravamento. E sui quali, stranamente, i media di regime sorvolano...
RispondiEliminaVero e giusto il commento di Antonello 10 52
RispondiEliminaDai tedeschi cosa vogliamo aspettarci? per carità molto bravi a lavorare e fare soldi, ma in quanto a cose spirituali barbari restano. Da li nasce il protestantesimo e ora da li va avanti lo scisma iniziato più di 50 anni fa. Se non vogliono essere una filiale di Roma si facciano luterani, che di gente così facciamo volentieri a meno.
RispondiEliminaSacerdoti e vescovi paracadutati oltre le linee nemiche ,si sono dimezzati di numero, ma continuano a combattere. Una Chiesa curata qui ,una talare lì ,una processione da un'altra parte son tutti segnali che il seme è pronto a dare frutti copiosi.E mentre VdR e cardinali si preparano per le grandi manovre del potere ,loro continuano a fare quello che da 20 secoli il clero cattolico ha sempre fatto.Bobo
RispondiElimina@ Annare' - Contro i tedeschi.
RispondiEliminaLa situazione nostra di cattolici e della Chiesa e' grave, ma cerchiamo di non lasciarci andare a giudizi temerari, facendo di ogni erba un fascio. Trovo del tutto sbagliato demonizzare i tedeschi in quanto tali. Pensiamo ai difetti nostri, che non sono pochi, direi. E' vero, Lutero era tedesco ma la ribellione protestante si estese a tutta Europa e fu preceduta dalle eresie di Wyclef e Hus. Per Lutero la decadenza della Gerarchia del tempo fu probabilmente un alibi. Ma non dimentichiamo le gravi responsabilita' di quella Gerarchia "rinascimentale", troppo mondanizzata, di fede tiepida, troppo coinvolta nel potere temporale e nei suoi infiniti intrighi, dai costumi non sempre irreprensibili. Da generazioni attirava su di se' un'avversione sempre piu' forte. E con l'italiana vocazione al compromesso (anch'essa una malattia dello spirito) non ci si decideva mai a cambiare le cose, finche' arrivo' il castigo, con l'eresiarca e le guerre di religione. Dall'atteggiamento attuale dell'episcopato tedesco pronto (a quanto sembra) a ribellarsi se non passera' la linea Kasper, bisognerebbe comunque tener distinto quello dei fedeli, una parte (spero consistente) dei quali non credo sia sulla stessa lunghezza d'onda.
Dobbiamo usare la nostra immaginazione e chiederci se possiamo fare qualcosa. L’attenzione deve focalizzarsi su come accogliere le persone”.
RispondiEliminaUn aiutino: accogliete le persone come le ha sempre accolte la Chiesa, cioé come le accolse Gesù, della cui misericordia nessun cattolico può dubitare.
“Gesù iniziò la sua predicazione dicendo: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1, 15). “Convertitevi a me, tornate indietro dal vostro cammino perverso”, diceva Dio nei profeti. Convertirsi .. ha un significato principalmente ascetico, morale e penitenziale e si attua mutando condotta di vita. La conversione è vista come condizione per la salvezza; il senso è: convertitevi e sarete salvi; convertitevi e la salvezza verrà a voi”.
“Il termine conversione suggerisce l'immagine di una persona che, accorgendosi di camminare su una strada sbagliata, decide di tornare sui suoi passi e di incamminarsi in una direzione diversa. La conversione è una presa di coscienza "esistenziale"….. Si decide, così, di cambiare il corso della propria vita, riorientando i propri atteggiamenti e comportamenti secondo criteri diversi da quelli seguiti fino a quel momento”.
Anna
mic
RispondiEliminapuò l'ingravescens aetas essere un motivo sufficiente e anche canonicamente e teologicamente valido per le dimissioni di un papa?
Per il più grande teologo vivente ( benedetto XVI) si.
Angelo
C' era una volta un re, nell' Inghilterra del XVI secolo, barbuto, panzuto, e con tanta voglia di affrancarsi da Roma, proprio come il vescovo Marx.
RispondiEliminaMaria, mater Ecclesiae, ora pro nobis!
"Dai tedeschi cosa vogliamo aspettarci? per carità molto bravi a lavorare e fare soldi, ma in quanto a cose spirituali barbari restano."
RispondiEliminaLa chiesa in Germania ha moltissimi e gravissimi problemi, ma non facciamone, per favore, una questione di popolo. A parte il fatto che i tedeschi di cose spirituali ne sanno eccome (il contributo spirituale di Bach, per citare un nome a caso, non mi sembra irrilevante), la domanda é se la chiesa, per esempio in Italia, sia sostanzialmente diversa da quella tedesca, o se quello che i presuli tedeschi affermano apertamente non corrisponda ad un sentire ormai generalizzato in occidente.
Un ultimo punto: queste uscite hanno perlomeno il merito di mettere le carte in tavola e ci costringeranno (se veramente alle parole seguiranno gli atti) a prendere posizione.
Roberto
OK. Angelo.
RispondiEliminaPassi per "il più grande teologo vivente". :)
Sta di fatto che non ha tirato fuori motivazioni teologiche né canoniche....
Tedeschi, italiani: ma ci siamo dimenticati MARTINI ?
RispondiEliminaE SUENENS? E MONTINI? e chi ha voluto il CVII ? Chi voleva riabilitare il modernismo ?
Meno medicina della misericordia e più rigore " scomunicativo" e non saremmo a questo punto.
Il medico pietoso...
Meglio, molto meglio, comunque, che i nodi vengono al pettine, cadano le maschere e ci si schieri in campo aperto. Meglio tutto alla luce del sole.
Rr
Non ha tirato fuori motivazioni teologiche né canoniche ... e difatti è rimasto nel recinto di Pietro, immerso nella preghiera, implorando perché venga a determinarsi il destino ultimo suo e della Chiesa, che non potrà comprendersi se non quando si avranno quei fatti, anche e sopratutto di ordine soprannaturale, il cui intendimento dovrà necessariamente passare attraverso un doloroso processo. A questo linguaggio del Cielo siamo purtroppo non più avvezzi, e perciò pretendiamo di giudicare in anticipo - senza riserva alcuna - le determinazioni drammatiche di un Papa grandissimo, chiamato da Dio a traghettare nel mare rivoltoso la barca di Pietro, e a dare compimento ai moniti che il buon Dio ha consegnato a questo mondo miscredenti.e. Vedendo l Emerito dare la Benedizione ai vescovi latini di Ucraina, che ha chiesto fosse estesa alla popolazione sofferente - invito invero non propriamente dovuto da un Papa rinunciatario - si percepisce tutto il peso che questo uomo si porta addosso. Invito a non dare giudizi affrettati, perché tutto deve ancora venire a chiarimento. Calma e pazienza!
RispondiEliminaLa religione è l'oppio dei popoli...
RispondiEliminaDa Karl Marx al Card Marx.
Non siamo una filiale?
Ma non dovremmo essere figli nel Figlio? Il Papa non è forse il Santo Padre?
La Chiesa non è una madre?
E invece qui l'idea è quella della famiglia allargata...
Mica siamo una filiale: siamo un mercato e negli scaffali ci mettiamo quel che si vende...
Scrive un lettore: quest'autunno saranno 50 anni di Dignitatis Humanae, Nostra Aetate e Gaudium et Spes. È dottrina corrente che nella Chiesa non possano imperversare impunemente eresie per più di una generazione.
Il demonio affila le armi!
Rivoltati i banchi dei venditori, lasettimana santa si avviò al dunque.
Ci siamo?
@Rr: la peste germanica non resta confinata alla Germania, ovviamente.
RispondiEliminaPrendendo lo spunto dalla riflessione di Anna:
RispondiElimina"Il “Noi” della Chiesa è la comunità in cui Gesù ci riunisce insieme (cfr Gv 12,32): la fede è necessariamente ecclesiale. E questo è importante ricordarlo e viverlo in questo Tempo della Quaresima: ognuno sia consapevole che il cammino penitenziale non lo affronta da solo, ma insieme con tanti fratelli e sorelle, nella Chiesa.
Il profeta, infine, si sofferma sulla preghiera dei sacerdoti, i quali, con le lacrime agli occhi, si rivolgono a Dio dicendo: «Non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti. Perché si dovrebbe dire fra i popoli: “Dov’è il loro Dio?”» (v.17). Questa preghiera ci fa riflettere sull’importanza della testimonianza di fede e di vita cristiana di ciascuno di noi e delle nostre comunità per manifestare il volto della Chiesa e come questo volto venga, a volte, deturpato. Penso in particolare alle colpe contro l’unità della Chiesa, alle divisioni nel corpo ecclesiale. Vivere la Quaresima in una più intensa ed evidente comunione ecclesiale, superando individualismi e rivalità, è un segno umile e prezioso per coloro che sono lontani dalla fede o indifferenti.
«Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (2 Cor 6,2). Le parole dell’apostolo Paolo ai cristiani di Corinto risuonano anche per noi con un’urgenza che non ammette assenze o inerzie. Il termine “ora” ripetuto più volte dice che questo momento non può essere lasciato sfuggire, esso viene offerto a noi come un’occasione unica e irripetibile"
(Benedetto XVII PP., omelia Mercoledì Ceneri 2013)
Questo blog ha un grave difetto: pretende di parlare di fede adoperando solo ed esclusivamente un linguaggio da gazzetta. La percezione della complessIta dei fatti e dei problemi si dilegua e tutto si riduce ad un gioco al piattello tra i vari eloquitori - sempre i soliti - che c intrattengono con le loro cogita zioNi. Risultato: tanto giornalismo ma mistero ZERO. Tralcio però si distingueva. Non lo leggo da parecchio.
RispondiEliminaquoto due espressioni da cui prendo le distanze
RispondiEliminaAnonimo 16:45
si percepisce tutto il peso che questo uomo si porta addosso. Invito a non dare giudizi affrettati, perché tutto deve ancora venire a chiarimento. Calma e pazienza!
Può anche darsi e nelle nostre ipotesi non lo abbiamo escluso. Ma sono e restano ipotesi che solo la storia potrà chiarire, perché lo stesso uomo è portatore di molte luci ma anche di diverse ambiguità. E lo dico con dolore, perché sono stata costretta a riconoscerle strada facendo in questo articolato e complesso percorso, valutando con lo sguardo della Fede le vicende contemporanee prossime e remote della nostra Chiesa.
Il chiarimento fondamentale lo abbiamo nelle promesse del Signore e nella fede che ancora riusciamo a vivere (non solo a discutere qui).
Il resto è nelle sue mani ed è di certo al disopra della nostra portata e competenza.
Anonimo 16:55
Rivoltati i banchi dei venditori, la settimana santa si avviò al dunque.
Ci siamo?
Che sia un passaggio epocale è più che evidente. Ma queste espressioni da "ultimi tempi" io non le do' per certe.
Dobbiamo sempre e comunque vivere nell'essenzialità e purezza di fede (da chiedere e perseguire) perché gli "ultimi tempi" arrivano in ogni caso per ciascuno di noi...
@ Le due figure nel bastone pastorale del card. Marx
RispondiEliminaNon sono un esperto in simboli. Non capisco che cosa vogliano dire le due figure dentro l'estremita' ricurva del bastone pastorale del card. Marx. Si vedono bene nella foto piu' grande stampata nell'articolo de Il Foglio. Un esempio di "creativita'", e' il caso di dire, "pastorale"? Una simbologia tedesca, a noi non familiare? L'argomento e' secondario, scusate per il diversivo, ma una delle due figure sembra rappresentare Nostro Signore in un atteggiamento che non capisco. Grazie dell'attenzione.
1°)Il resto è nelle sue mani ed è di certo al disopra della nostra portata e competenza.
RispondiEliminaNon è così. L'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. La Verità tutta intera sarà alla nostra "portata e competenza", con l'ausilio dello Spirito.
2°)Che sia un passaggio epocale è più che evidente. Ma queste espressioni da "ultimi tempi" io non le do' per certe. Dobbiamo sempre e comunque vivere nell'essenzialità e purezza di fede (da chiedere e perseguire) perché gli "ultimi tempi" arrivano in ogni caso per ciascuno di noi...
Parole insincere. Semplicemente si vuole restare nel politically correct, non debordare troppo, per non dare l'impressione di essere "strani". Mi chiedo se questo sia l'atteggiamento giusto per un cristiano. Certamente l'ipocrisia gli dovrebbe essere aliena. Quando il modo intorno ci avrà superato per "stranezza", allora forse in questo spazio si potrà parlare liberamente. Mi chiedo se non sarà troppo tardi.
Anonimo 17:43
RispondiEliminaRisultato: tanto giornalismo ma mistero ZERO.
Il mistero può essere solo contemplato e poi condiviso con parole di fede nelle misura in cui uno strumento come questo lo consente.
Il problema è che ci sono aspetti di "mistero" che cercano di insinuare tra un commento e l'altro alcuni che penso si pongano come una sorta di "profeti".
Ebbene non è questo il 'luogo'...
Basta, Anonimo, come questo batti e ribatti. Se mi ritiene ipocrita e insincera, perché continua a scrivere?
RispondiEliminaOgni tanto ci casco perché arriva qualcosa di apparentemente commestibile....
@anonimo 27 febbraio 2015 17:43
RispondiElimina"Questo blog ha un grave difetto: pretende di parlare di fede adoperando solo ed esclusivamente un linguaggio da gazzetta. La percezione della complessIta dei fatti e dei problemi si dilegua e tutto si riduce ad un gioco al piattello tra i vari eloquitori - sempre i soliti - che c intrattengono con le loro cogita zioNi."
No, questo blog parla di fede, non "pretende", e al di là delle limitazioni del mezzo e dello spazio, non utilizza affatto un "linguaggio da gazzetta".
Si vede che lei non ha mai letto una gazzetta.
Non c'è nessun piattello tra i sempre soliti eloquitori, casomai si tenta di affrontare insieme alcuni problemi.
Resto dell'idea che il web sia popolato anche da perdigiorno che a quanto pare amano sputare nel piatto dove mangiano/dove leggono, a mo' di sfogo che a quanto pare non sanno convogliare altrove.
A che pro questo commento?
Scriva lei le sue encicliche.
A parte il fatto che qui appena il linguaggio si facesse più forbito, arriverebbe come sempre qualcuno a giocare al "daje al tradizionalista che pretende di parlare con erudizione", così si evita a priori.
A me sembra che il tempo attuale abbia problemi un momentino più pressanti di questo.
A me sembra che il tempo attuale abbia problemi un momentino più pressanti di questo.
RispondiEliminaVedi Josh, il nostro interlocutore in realtà si pone il più grande dei problemi di questo nostro tempo e in questa assurda temperie. Tira fuori una soluzione che non mi convince.
E la mia ipocrisia consiste nel ritenere che non sia questo il luogo...
Preghiera a Nostra Signora di Fatima, 12 Maggio 2010
RispondiEliminaSignora Nostra e Madre di tutti gli uomini e le donne, eccomi come un
figlio che viene a visitare sua Madre e lo fa in compagnia di una
moltitudine di fratelli e sorelle. Come successore di Pietro, a cui fu
affidata la missione di presiedere al servizio della carità nella Chiesa di
Cristo e di confermare tutti nella fede e nella speranza, voglio
presentare al tuo Cuore Immacolato le gioie e le speranze nonché i
problemi e le sofferenze di ognuno di questi tuoi figli e figlie che si
trovano nella Cova di Iria oppure ci accompagnano da lontano.
Madre amabilissima, tu conosci ciascuno per il suo nome, con il suo
volto e la sua storia, e a tutti vuoi bene con la benevolenza materna
che sgorga dal cuore stesso di Dio Amore. Tutti affido e consacro a
te, Maria Santissima, Madre di Dio e nostra Madre
Salmo 113.
Quando la mia anima lascerà questo mondo, vieni ad accoglierla, o Madre.
Il tuo celestiale volto la consoli la vista di Satana non la spaventi.
Sii tu la sua scala al Regno dei cieli e la via diritta al Paradiso.
Ottienile dal Padre perdono e pace e un premio glorioso fra i beati.
Difendi i tuoi devoti davanti al Giudice, prenditi a cuore la loro causa. Gloria al Padre...
Scrive Roberto:
RispondiElimina"Un ultimo punto: queste uscite hanno perlomeno il merito di mettere le carte in tavola e ci costringeranno (se veramente alle parole seguiranno gli atti) a prendere posizione."
Concordo, sono sempre più convinta che l`obbligo di prendere posizione, di uscire dal dovere di riserva, è il "beneficio secondario" di un pontificato anomalo con un papa che si definisce tale quando si tratta di ricordare il suo potere (vedi FFI) ma che trascura se non disdegna i simboli legati al suo mandato,
di un papa che bacchetta=insulta i cattolici fedeli e incensa=carezza quelli che non lo sono illudendoli che non hanno nessun sforzo da fare perchè tanto il Signore perdona tutti e non giudica nessuno: continuate a fare quel che per voi è bene, quel che è bene secondo la vostra coscienza, anche se bene non è, non cambiate niente,
di un papa che moltiplica le parole, i segni e i gesti che tutti indicano una sola direzione, quella di trovare il modo di raggirare la dottrina, vanificandola,
confrontati a questa situazione anomala sentivamo il bisogno di ascoltare Pastori coraggiosi capaci di dire STOP, attenzione pericolo, non andremo su quella strada e se dovessero obbligarci resisteremo, Pastori coraggiosi perchè obbligati a dover difendere e riaffermare la retta Dottrina.
La nostra attesa non è stata vana.
Non sono legione ma esistono e sono un punto di riferimento.
La preghiera ricordata da Anonimo qui su, qui
RispondiEliminahttp://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/prayers/documents/hf_ben-xvi_20100512_prayer-fatima.html
@ Anonimo 18:11.
RispondiEliminaForse appartengo a uno dei soliti che, con la benevolenza di Maria Guarini, interviene troppo spesso, mettendoci comunque la faccia. Allora:
1. "L'uomo e' stato creato a immagine e somiglianza etc.". Ma con il peccato originale non ha perduto qualcosa dei suoi originari attributi, la "somiglianza con Dio" per esempio? Che dice il Tridentino? C'e' stata o non un'ulcerazione, che provoca la sconnessione tra la ragione e le passioni, invincibile senza l'aiuto della Grazia? E' vero o no che in terra conosciamo sempre "oscuramente come in uno specchio" e che solo gli Eletti conosceranno "perfettamente" perche' vedranno Dio "faccia a faccia" (1 Cr 13, 10ss)?
2. Chi sarebbe l'ipocrita, colui che non accetta di dire che siamo giunti agli ultimi tempi? La corruzione della fede e' spaventosa, l'apostasia dilaga ma come facciamo tuttavia a dire che siamo giunti alla vigilia della Parusia? Ci rendiamo esattamente conto di cosa significa il Ritorno di Cristo e il Giudizio Universale? Pretendere di aver una conoscenza certa del prossimo avvento di un fatto del genere non e' presunzione? La ricerca di quella falsa scienza privata sulle cose ultime contro la quale S. Paolo mette in guardia (2 Tess.,2)? E Nostro Signore non ha detto che solo il Padre conosce quel giorno e quell'ora?
@ Anonimo 17:43
"Tanto giornalismo ma mistero ZERO", dice lei. Le chiedo: il linguaggio proprio, non giornalistico con il quale trattare le cose della fede, sarebbe allora quello pieno di "mistero", o che affronta, spiega "il mistero"? Che significa? Quale "mistero"? Confesso che non lo capisco. Sarebbe cosi' gentile da esser piu' chiaro e spiegarlo al pubblico? P.S.: e' dal Vat. II che il linguaggio ecclesial-giornalistico ci ammorba con la parola "mistero", a cominciare dal neologismo "mistero pasquale" per finire al "mistero della Chiesa" cioe' alla "Chiesa come mistero" ed oltre e veda un po' come ci ritroviamo (a forza di "misteri").
Il comportamento di Marx, più che ribellione, direi che è un ricatto...
RispondiEliminaSegnalo:
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2015/02/50-anni-fa-la-prima-messa-in-lingua.html
Mazzarino ha detto:
RispondiEliminaNon demolisca e ridicolizzi BXVI sul piano umano e personale affermando che dovette dimettersi perchè nessuno gli obbediva. Ogni sua scelta, come quella delle dimissioni è stata consapevole e "meditata".
Il fatto che sia stata consapevole e meditata non esclude la circostanza che le sue indicazioni fossero sistematicamente disattese. E' più offensivo dire che ha gettato la spugna di fronte a un'ostilità manifesta o che è fuggito senza aver provato a far nulla? Il caso del curato d'Ars è uno dei tanti esempi (dimostrati su questo sito ed altrove) di esposizione del pontefice. In pratica veniva messo di fronte a fatto compiuto. Così come è avvenuto per gli statuti neocatecumenali , per lo scherzetto dopo la revoca della scomunica ecc. ecc. fino ai furti di documenti dalla scrivania. Oggi che hanno dalla loro anche il generale , gli scherzetti continuano, appena avvertono il terreno franare. Evidentemente non si sentono sicuri nonostante la schiacciante maggioranza.
Il comportamento di Marx, più che ribellione, direi che è un ricatto...
RispondiEliminaOvvio , la minaccia di uno scisma , forse lo stesso che è stato prospettato a Benedetto XVI. Con le dimissioni tutti i problemi sembravano spariti per magia, tutte le questioni risolte.
-O ti dimetti, o "scismiamo".-
RispondiEliminaE' quello che ho sempre pensato.
Ora il ricatto e' non al VdR , da loro scelto e che da loro può essere dismesso in un attimo, ma ai Cardinali e Vescovi alla Burke o anche ad altri più defilati, ma non convinti del corso kasperiano:
- Se ci ostacolate apertamente, "rifacciamo" Lutero-
A questa minaccia bisognerebbe semplicemente rispondere:- Pprego, quella è la porta. Tanto, anche se vi unite loro, i luterani ed i protestanti in genere, stanno rapidamente scomparendo dalla faccia della Terra. Ed
i Pentecostali sono un altra cosa. Quindi se volete passare dalla parte di un fallimento che va avanti da 500 anni, invece di restare cattolici in una parte che è' fiorente ( lo è stata finché non siete arrivati voi) da 2000 anni, accomodatevi. Ma fate presto, che la notte del Getsemani si avvicina. E con quella il Vvenerdì di
Ppassione, ma anche laS. Pasqua di Resurrezione. Della Chiesa, sposa di Cristo, da voi mal amata e più voltetradita con ogni prostituta che passa.
La Pasqua di Resurrezione, quando la Festa e' per chi è stato fedele, nel poco e nel molto, e ha preservato l' olio per il lume, non sapendo quando sarebbe arrivato lo sposo. Voi non volete attenderlo, volete tutto, ora è subito. Bene, andate a prendervi le vostre ricompense mondane, ma per favore, non ammorbateci più col vostro olezzo -
Rr