Il duo Scalfari-Bergoglio, virtuale o reale che sia, ricompare su La Repubblica del 15 scorso [qui]. Bergogliate o scalfariate che siano, certe esternazioni è difficile ritenerle pronunciate da un papa, ma esse - pur se Magistero ovviamente non sono - andranno inesorabilmente ad alimentare il magistero liquido che ogni giorno scava solchi nel sensus fidei cattolico. Tralasciamo il resto non meno problematico, riprendendo le considerazioni sotto riportate di calibro inaudito. Non necessitano di commenti; ma, se non saranno prontamente ed efficacemente smentite e rettificate da chi di dovere, getteranno ombre ancora più fitte sulla figura di un papa tanto idolatrato dalle folle quanto sconcertante e scandalizzante per i fedeli.
[...] Chi ha avuto il dono di conoscere papa Francesco sa che l'egoismo è il nemico più pericoloso per la nostra specie. L'animale è egoista perché è preda soltanto dei propri istinti, il principale dei quali è quello della sopravvivenza, la propria. Ma l'uomo è animato anche dalla socievolezza e quindi sente l'amore verso gli altri, verso la sopravvivenza della specie cui appartiene. Se l'egoismo soverchia e soffoca l'amore per gli altri, offusca la scintilla divina che è dentro di lui e si autocondanna.Che cosa accade a quell'anima spenta? Sarà punita? E come?La riposta di Francesco è netta e chiara: non c'è punizione ma l'annullamento di quell'anima. Tutte le altre partecipano alla beatitudine di vivere in presenza del Padre. Le anime annullate non fanno parte di quel convito, con la morte del corpo il loro percorso è finito e questa è la motivazione della Chiesa missionaria: salvare i perduti. Ed è anche la ragione per cui Francesco è gesuita fino in fondo. [...]
È quell' "annullate", riferito alle anime, che fa enorme problema.
Con la morte del corpo finisce il percorso terreno ma l'immortalità appartiene alla condivisione della gloria di Dio (Paradiso) oppure alla dannazione eterna frutto del rifiuto e della ribellione al Creatore e Signore, universorum Rex.
Cosa vi aspettavate dal papa della misericordia che ha estromesso la giustizia e il sacrificio di Cristo? Del quale non parla e che neppure celebra? Cosa significa altrimenti quel "non si torna indietro" della sua riforma permanente?
Comunque si tratta di affermazioni gravi, che se anche fossero interpolate gli vengono attribuite, e dunque andrebbero smentite in maniera chiara e con la massima visibilità.
Appare oltremodo grave l'inerzia del clero che, quando non lo segue senza remore come non ha fatto con nessun altro papa, per intervenire aspetta un atto di magistero solenne che non verrà mai. E nel frattempo la confusione aumenta e con essa le "tenebre" hanno campo libero, perché certi uomini di Chiesa stanno smantellando le difese conferite dal Signore al suo corpo mistico. Ed è un fatto di gravità assoluta e drammaticamente reale. Inutile aspettare atti formali di governo. La dissoluzione ormai è nella prassi e nelle parole in libertà.
Appare oltremodo grave l'inerzia del clero che, quando non lo segue senza remore come non ha fatto con nessun altro papa, per intervenire aspetta un atto di magistero solenne che non verrà mai. E nel frattempo la confusione aumenta e con essa le "tenebre" hanno campo libero, perché certi uomini di Chiesa stanno smantellando le difese conferite dal Signore al suo corpo mistico. Ed è un fatto di gravità assoluta e drammaticamente reale. Inutile aspettare atti formali di governo. La dissoluzione ormai è nella prassi e nelle parole in libertà.
E l'immortalità dell'anima? Questa è un'eresia formale.
RispondiEliminaLibera nos Domine a morte eterna...
RispondiEliminaPenso stesse scherzando.
RispondiEliminaE' impossibile che in cattolico risponda cosi'
W i TdG. Adesso ESULTERANNO. Anzi, no. Faranno un sorrisetto di "sufficienza", con tanto di commento:"Caro Vescovo di Roma, BELLA SCOPERTA! Noi lo sapevamo già".
RispondiEliminaCome scrissero su "SVEGLIATEVI", quando, in una delle catechesi di GP2, (che, poi, qualche mano pietosa ha "censurato", nell'edizione dell'Opera Omnia)fu affermato che non possiamo essere certi che all'inferno ci sa qualcuno e che, l'altro mondo, più che un luogo è una "situazione". E c'è chi, ancora oggi, tra le "eresie" di cui accusa i tradizionalisti c'è quella di credere che l'altro mondo sia un luogo.
"con la morte del corpo il loro percorso è finito"
RispondiEliminauna frase in opposizione non solo alle S. Scritture in genere, ma anche alle stesse brevi e chiarissime parole di Gesù:
"dov'è pianto e stridor di denti, e il verme loro non muore"
Va fatta una richiesta pubblica di spiegazioni. Si tratta di un attacco diretto alla Fede.
RispondiEliminaSe veramente il papa ha detto quelle parole sarebbe così grave che, pur non ignorando le sue tante parole in libertà, e le loro conseguenze, voglio credere che sia pura invenzione di Scalfari.
RispondiEliminaA meno che un vaticanista non ponga la domanda a Lombardi, quelle parole che gli son attribuite, come tutte le altre, faranno il loro malsano cammino nelle menti di chi le ha lette e diventeranno una sorta di magistero, anche se non lo sono.
E, anche se Repubblica non ha una visibilità mondiale, saranno riprese come tante altre riportate da Scalfari nelle precedenti interviste e per le quali non è arrivata nessuna smentita formale del tipo "il papa non ha mai detto quelle parole", "sono solo il fruttop della fantasia contorta di Scalfari".
No, si lascia la porta aperta, mica si può offendere la suscettibilità di un corifeo del papa, è la libertà d`espressione, anche quella a geometria variabile.
Però è anche vero che spero che un vaticanista si senta abbastanza responsabile per domandare a padre Lombardi se veramente il papa ha detto quelle parole, confidando che arrivi una smentita almeno altrettanto "netta e chiara" della risposta che Scalfari pretende essere stata quella di Bergoglio.
RispondiEliminaIl "passo doppio" del papa
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351008
È quel "vengono annullate" che fa enorme problema.
RispondiEliminaCon la morte del corpo finisce il percorso terreno ma l'immortalità appartiene alla condivisione della gloria di Dio (Paradiso) oppure alla dannazione eterna frutto del rifiuto e della ribellione al Creatore e Signore, universorum Rex.
Cosa vi aspettavate dal papa della misericordia che ha estromesso la giustizia e il sacrificio di Cristo? Del quale non parla e che neppure celebra? Cosa significa altrimenti quel "non si torna indietro" della sua riforma permanente?
RispondiEliminaComunque si tratta di affermazioni gravi che andrebbero smentite in maniera chiara e con la massima visibilità. E resta oltremodo grave l'inerzia del clero che, quando non lo segue senza remore come non ha fatto con nessun altro papa, per intervenire aspetta un atto di magistero solenne che non verrà mai. E nel frattempo la confusione aumenta e con essa le "tenebre" hanno campo libero, perché questi uomini di Chiesa stanno smantellando le difese conferite dal Signore al suo corpo mistico. Ed è un fatto di gravità assoluta e drammaticamente reale.
Inutile aspettare atti formali di governo. La dissoluzione ormai è nella prassi e nelle parole in libertà.
Se davvero le cose stanno così , credo che si possa serenamente ignorare il vdr in questi frangenti. E magari pregare perchè finisca questo genere di intrattenimento "culturale".
RispondiEliminaC'è una perversa logica in quanto viene affermato:
RispondiEliminaconsiderato l'assunto che l'Inferno non esiste, (di Purgatorio non se ne parla nemmeno) accade che le anime o
"partecipano alla beatitudine di vivere in presenza del Padre"
oppure
"vengono annullate"...
Elementare Watson. :)
Pare che Williamson voglia consacrare almeno un vescovo a breve. Qualcuno sa qualcosa?
RispondiEliminaPS Perché non pubblicate il mio post su Adinolfi sposo a Las Vegas?
Angelo,
RispondiEliminaperché si tratta di due notizie che non c'azzeccano nulla con l'argomento fin troppo serio di cui stiamo discutendo e perché ho già scritto in un altro thread che della prima ho evitato lo scoop perché non è questo che mi interessa e oltretutto fare da grancassa mediatica a certi eventi serve solo ad alimentare la stura delle elucubrazioni dei nemici.
Quanto ad Adinolfi, ti dico alla romana: chissene...
E avrei fatto meglio a non pubblicarti per l'ennesima volta e impiegare diversamente questo sia pur breve tempo ed energie.
Pregare, sempre, ma quando vediamo un assassino in azione davanti a noi, è tempo di agire. Tacere in questo momento è peccato gravissimo.
RispondiEliminahttp://2.andreatornielli.it/?p=7924
RispondiElimina"un papa […] scandalizzante"…
RispondiEliminaOr que dit l'Évangile de Saint Matthieu à propos des fauteurs de scandale ?
" 6 … si quelqu’un scandalisait un de ces petits qui croient en moi, il vaudrait mieux pour lui qu’on suspendît à son cou une meule de moulin, et qu’on le jetât au fond de la mer.
7 Malheur au monde à cause des scandales ! Car il est nécessaire qu’il arrive des scandales ; mais malheur à l’homme par qui le scandale arrive !
8 Si ta main ou ton pied est pour toi une occasion de chute, coupe-les et jette-les loin de toi ; mieux vaut pour toi entrer dans la vie boiteux ou manchot, que d’avoir deux pieds ou deux mains et d’être jeté dans le feu éternel.
9 Et si ton œil est pour toi une occasion de chute, arrache-le et jette-le loin de toi ; mieux vaut pour toi entrer dans la vie, n’ayant qu’un œil, que d’avoir deux yeux et d’être jeté dans le feu de la géhenne" (Mat 18, 6-9).
... Quanto più sono antipatici, sarcastici, quando più bacchettano, ramazzano o bastonano (verbalmente), tanto più si sentono «veri cattolici». Quanto più strapazzano il mondo ma anche quanto più scherniscono i fratelli nella fede rei di non pensarla esattamente come loro, tanto più si sentono dalla parte giusta, «cattolici» in servizio permanente effettivo. Per esistere, hanno bisogno del nemico.
RispondiEliminaÈ la riduzione del cristianesimo a idealismo religioso, a sistema di idee vere a priori, da usare come una clava verso gli altri. Si considerano l’unica elíte che sa come funziona il mondo, che gliele sa cantare, che si sente nel giusto e giustificata. Si ritengono veri cattolici, veri apologeti, perché pronunciano giudizi che sprizzano odio ad intra e ad extra, e risultano repellenti. Peraltro, questo è l’esatto contrario della dinamica che leggiamo nei Vangeli: Gesù i peccatori li attirava. ...
http://2.andreatornielli.it/?p=7924
E' impossibile che un cattolico risponda così....
RispondiEliminaAppunto perché NON è cattolico risponde così, non è solo questione di formalità o di vesti o di celebrazioni che nulla hanno a che vedere con la sacralità, basta vedere su youtube che riti bislacchi riusciva a mettere insieme quando era in Argentina, e mi hanno dato molto fastidio le parole dette alla giornalista messicana, che non sapeva niente, che era venuto a Roma per stare solo 2 giorni per il conclave e blablabla, fanno proprio il paio col 'fulmine a ciel sereno' del suo principale sponsor già fin dal 2005.....ci hanno presi tutti per scemi? Ieri WK asseriva che 'L'inferno è non aver bisogno di Dio', ma come, non è il luogo dove Dio manderà coloro che lo hanno rinnegato peccando contro di Lui e contro i Suoi insegnamenti? Allora è vuoto come diceva Von Balthasar, siamo tutti terminati alla cyberrobot, visto che ci vogliono mettere un microchip a tutti con la scusa del monitoraggio della salute, anche i Boscimani credono nelle anime immortali, così tanto per farsi un giro periferico informativo su cosa pensano gli altri. Faccio i complimenti all'autore del pezzo, scusate il lungo, ma dovevo. Lupus et Agnus.
Quanto più sono antipatici, sarcastici, quando più bacchettano, ramazzano o bastonano (verbalmente), tanto più si sentono «veri cattolici»
RispondiEliminaEbbene, come «veri cattolici» non dovremmo sentirci toccati, visto che nei nostri articoli, non c'è sarcasmo bacchettate o bastonate ma la riaffermazione delle verità di fede.
Se, poi, qualcuno vuol cambiare la realtà modificando il lessico, trasformando le critiche motivate con le verità ricevute dalla Chiesa in bacchettate, è un altro discorso.
E invece, poiché a noi appartengono gli argomenti più che i giudizi, l'espressione "pronunciano giudizi che sprizzano odio ad intra e ad extra" si attaglierebbe meglio ad altri, piuttosto naufraghi che cattolici...
Mic, non credo che Tornielli si riferisse all'autentico odio squilibrato dei naufraghi.
RispondiEliminaPenso che quando guardano noi si specchiano e l'odio e l'avversione che hanno verso la nostra Messa e a ciò che rappresenta e che noi stessi rappresentiamo lo attribuiscono a noi, ma è esattamente il loro nei nostri confronti.
Avete presente questa vignetta? da un link segnalato ieri su questo blog.
http://benoit-et-moi.fr/2015-I-1/actualites/deux-ans-avec-franois.html
Occorre una richiesta pubblica e formale di spiegazione, diretta a Bergoglio e ai cardinali. Meglio di scrivere ognuno personalmente al papa, como chiedeva il card. Burke. Un testo scritto da teologi competenti. Credo che Antonio Socci sia un buon nome per la redazione finale.
RispondiEliminaFin da quel primo ridicolo "Buona sera" il giorno della sua elezione io ho capito la pericolosità di questo Papa per la Chiesa.All'inizio ho pensato che fosse un rivoluzionario , con idee ed obiettivi chiari per cambiare la Chiesa secondo un proprio progetto, ma col tempo ho capito che si tratta di un dilettante allo sbaraglio che ricopre un incarico sproporzionato ai propri meriti ed alle proprie qualità.Gravato inoltre da un carattere esuberante ,non facile da tenere a freno, che lo porta spesso a comportamenti sopra le righe , inopportuni ed a volte quasi ridicoli.Premesso ciò devo confessare che ultimamente ho cominciato a recitare quasi ogni giorno , una decina del Rosario per il Papa e la Chiesa. Chiedendo alla Madonna di aiutarlo nel suo difficile compito ad evitare inutili cattiverie,cadute di stile e discorsi strampalati e quasi eretici .Che il Signore e la Beata Vergine lo (ci) guidino e lo (ci)proteggano.Bobo
RispondiEliminaVerrebbe voglia di dire che per fortuna nostra l'oscurità e le tenebre sono sempre più profonde, perché altrimenti non riusciremmo più a vedere quel poco di luce che ancora qua o là si avverte!
RispondiEliminaSe quanto Scalfari riporta sulle parole del papa a proposito dell'"annullamento" dei cattivi risulterà vero - e bisognerà assolutamente chiedere conferma o smentita - vorrà dire che siamo arrivati al dunque, perchè il tema dell'Inferno segna veramente il discrimine fra la Chiesa tradizionale e quella che viene indicata come Chiesa 2 o neochiesa.
RispondiEliminaIn effetti il discorso sull'Inferno è inaccettabile
per la mentalità contemporanea, per apparente sproporzione tra l'infinitezza della pena e la finitezza della colpa. Su questo punto il prof. Luigi Lombardi Vallauri, brillante docente di Filosofia del Diritto alla Cattolica di Milano e bioeticista, membro di una famiglia di grande tradizione Cattolica, da cui viene anche il portavoce del papa, ruppe platealmente con la dottrina della Chiesa e fu allontanato, con seguito di polemiche e controversie legali.
Maritain, il mentore di Paolo VI, credeva che i dannati sarebbero stati portati in una specie di Limbo dove si sarebbero dati a lavori vari, anche tecnologici ( nel volume "Approches sans entraves" ). Di Von Balthasar si è già detto, smentendo l'idea corrente dell'"Inferno vuoto", che è piuttosto dozzinale.
Mi sembra evidente che quanti vogliono difendere l'insegnamento tradizionale non possono limitarsi allo stracciamento delle vesti; occorre trovare degli argomento di convenienza filosofica e teologica, inoltre elementi "di fatto", come esperienze di mistici, messaggi dati durante apparizioni riconosciute e relazioni di esorcistI. Segnalo il volume "Io, vescovo esorcista" di Andrea Gemma, vescovo emerito di Isernia - Venafro, il quale dichiara di aver avuto in quell'ambito piena, pienissima conferma di tutti i dogmi tradizionali, compresi quelli mariani.
Se veramente queste parole sono state dette, come si accompagnano con i richiami circa l’azione del diavolo e la sua presenza, quali ad esempio:
RispondiElimina“«A questa generazione, e a tante altre, hanno fatto credere - ha detto il Pontefice - che il diavolo fosse un mito, una figura, un'idea, l'idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui».
«Ma noi non siamo tanto convinti», ha aggiunto Francesco spronando a vestire «l'armatura di Dio: la verità» (S. Marta ottobre 2014)
oppure:
““Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio” (Cappella Sistina, marzo 2013)
ed altri, frequenti soprattutto nei primi mesi dopo la sua elezione ?
Se dopo la morte, per le anime per le quali è prevalso l’egoismo rispetto all’amore, c’è il nulla (il che è già una contraddizione: essere nulla… il nulla è il non essere) e non invece la dannazione alla quale ci vuole trascinare satana in odio al Creatore, dov’è il demonio ? egli già dovrebbe non essere ma allora non sarebbe neppure la sua azione e non sarebbe non solo ora ma neppure nella storia e quindi neppure sarebbe necessaria una azione divina di riparazione alla ribellione dell’uomo da lui ispirata: non sarebbe necessaria la croce e il Crocifisso ed il suo perpetuarsi incruento.
Forse si è espresso male. Però vien da dire: come al solito! Sarebbe l'ennesima, e formale, eresia di Bergoglio. E si, l'ennesima perché, più passa il tempo e più da l'impressione che la narcosi fa dimenticare tutte le eresie che questo sant'uomo ha sparato e spara. Magari ci siam dimenticati che la moltiplicazione dei pani e dei pesci non è un miracolo!? Ci siam dimenticati delle accuse di pelagianesimo ai tradizionalisti!? Ci siam dimenticati dell'uso volutamente improprio della teologia della Misericordia Divina, che ha tutto di umano e niente di Divino!? E già, la Misericordia e l'anno santo della Misericordia!!!! Evidentemente il papa o non conosce o fa finta! L'etimologia stessa, e la prassi veterotestamentaria, di Giubileo riguarda un anno di grazia e misericordia del Signore. Dunque gli altri anni santi cattolici e quelli veterotestamentari non lo erano. Bergoglio con l'indizione e la sottolineatura di anno santo della misericordia vuole riempiere.....un bicchiere già pieno. Ancora: e che senso ha unanno santo di misericordia? Quale tipo di Indulgenza Divina otterremo, magari varcando le aperte Porte Sante, se tanto nella sua infinita misericordia Dio ha già tutto perdonato? E perdonato cosa? Di cosa è tramite la Chiesa se non è nessuno per giudicare? A che pro un viaggio a Roma!? Forse per rimpianguare le casse dei due stati (comune di Roma governato da un immorale e Stato vaticano 'governato' da non si capisce chi....) Bene, a che serve dunque la Misericordia di Dio in un anno santo che dal tredici marzo di due anni fa ha già rimesso tutto il Peccato perché noi non siamo nessuno per giudicare! E a che pro confessarsi se tanto noi peccatori non siamo, in forza del tutto è già sistemato e i preti non sono nessuno per giudicare!? Bene disse il sommo Poeta: "Lasciate ogni speranza voi (cattolici) che entrate" per la porta santa. In ogni caso che son parole inutili, tanto le anime son spazzate via.....dalla folata di vento marzolino Francescano, o magari servirà per i non cattolici.....Ricordate l'apertura della porta santa a San Paolo per il giubileo del 2000? Il Papa aiutato da Luterani e anglicani a spingere.....ora chi aiuterà Bergoglio a spingere? Forse i gender con Scalfari tutti insieme appassionatamente.
RispondiEliminaLeggo nell`"articolo di Tornielli:
RispondiElimina"Quanto più sono antipatici, sarcastici, quando più bacchettano, ramazzano o bastonano (verbalmente), tanto più si sentono «veri cattolici». Quanto più strapazzano il mondo ma anche quanto più scherniscono i fratelli nella fede rei di non pensarla esattamente come loro, tanto più si sentono dalla parte giusta, «cattolici» in servizio permanente effettivo. Per esistere, hanno bisogno del nemico.
È la riduzione del cristianesimo a idealismo religioso, a sistema di idee vere a priori, da usare come una clava verso gli altri. Si considerano l’unica elíte che sa come funziona il mondo, che gliele sa cantare, che si sente nel giusto e giustificata. Si ritengono veri cattolici, veri apologeti, perché pronunciano giudizi che sprizzano odio ad intra e ad extra, e risultano repellenti. Peraltro, questo è l’esatto contrario della dinamica che leggiamo nei Vangeli: Gesù i peccatori li attirava. "
Tornielli non si è reso conto che ha dipinto un suo perfetto ritratto e di chi come lui non tollera che ci siano persone che non si allineano, non si appiattiscono al e sul pensiero unico dominante e al delirante e permanente peana per il papa.
E così stizziti, bacchettano, sono sarcastici ( è particolarmente comico che Tornielli parli di sarcasmo "arma" che lui stesso usa spesso e volontieri), scherniscono, sono (è) in servizio permanente effettivo , pronunciano giudizi e sprizzano odio.
Decisamente Tornielli è sempre più reattivo, dolente per lui, schernire con sarcasmo chi non la pensa come lui, chi non nutre i suoi stessi sentimenti, è uno stratagemma sterile, totalmente inefficace.
Si considerano l’unica elíte che sa come funziona il mondo, che gliele sa cantare, che si sente nel giusto e giustificata. Si ritengono veri cattolici,
RispondiElimina………. Peraltro, questo è l’esatto contrario della dinamica che leggiamo nei Vangeli: Gesù i peccatori li attirava. "
Prima si condanna senza appello chi ritiene di dovere custodire ciò che ha ricevuto per tramandarlo, e il motivo della condanna sarebbe fondato sulla presunzione, un po’ ottusa, di questi di avere ricevuto un insegnamento verace e di volerlo far conoscere agli altri. Poi, non 100 pagine dopo , non due mesi dopo (che magari uno non si ricorda quello che ha scritto, quello che ha detto), no, no! Subito dopo ! immediatamente…..
in maniera elitaria, di chi sa come funziona il mondo e che gliela sa cantare a questi fossili, di chi si sente nel giusto e giustificato, di chi si ritiene vero cattolico, in questo modo qui glielo spiega lui qual è la “dinamica” del Vangelo….
Quando si dice la coerenza.
Tornielli, durante il suo servizio permanente effettivo, dovrebbe piuttosto occuparsi delle affermazioni problematiche del Papa, comprese quelle che gli vengono chiaramente attribuite.
RispondiElimina@ Marco P.
RispondiEliminaNon vedo contraddizione tra l'esistenza del diavolo e l'annullamento delle anime.
Ma vedo molta coerenza tra quello che fa Bregoglio dal giorno del buonasera ad oggi e quello che ha detto a Scalfari.
Cose da pazzi...che padre Lombardi smentisca subito! E non come le altre volte. In maniera esplicita. Ora si rende necessaria una posizione dottrinale chiara in materia di Giudizio e Misericordia. Se sono interpretazioni di Scalfari non esiteranno a liquidarle come "stupidate" (mi auguro)
RispondiEliminaAnche p. Livio ammette che queste cose non può averle dette un papa perchè Scalfari travisa e bla bla , mentre invece un papa non può bla bla.., sarà.., è che non mi stupisco più di tanto ..., Ha ragione Gnocchi quando dice di non farci caso su ciò che dice
RispondiEliminaPadre Livio in anni prebergogliani era nettisimo nel condannare la comunione ai divorziati risposati e la teoria dell'Inferno vuoto, anzi lo definivano "indiavolato" per il suo continuo battere sul tasto del Diavolo è drll'Inferno.
RispondiEliminaAdesso sta per arrivare un altro elemento di discrimine: l'Anno Santo cattolico implica il riferimento ai Novissimi e alle pene nell'aldilà, in Purgatorio ( da condonare ) e all'Inferno ( da evitare operando con timore e tremore). In che modo i suoi teologi ferratissimi, Kasper e altri, lo consiglieranno ai fini del collegamento fra condono celeste ( tradizionale ) e condono terrestre, nel senso di giustizia sociale e
quant'altro di vaticansecondista?
Esiste qualcuno che possa pensare possibile che Scalfari parli senza aver controllato le registrazioni? Il primo impulso che mi ha scatenato il fatto che Bergoglio possa credere che un anima possa essere annullata è stato quello di valutare la competenza di Marino per un TSO. Poi invece ho realizzato che, in fondo, Teilhardianamente ci sta. Anima e corpo, spirito e materia hanno la stessa sostanza. Dunque ci sta anche un Cristo Cosmico che organizza la raccolta differenziata e che si occuperà personalmente della cernita destinandoci Boffianamente al compostaggio o al termovalorizzatore. Questo è in fondo anche il senso del Giubileo light della Misericordia Bergogliana. Se pratichi la solidarietà Gesù ti ricicla, se sei un egoista, per la sua infinita misericordia, non ti manda eternamente nella rovente discarica infernale, ma ti gassifica velocemente così non soffri né durante né dopo.. E' esattamente la maggioritaria teologia progressista laico /scalfariana. Il peccato non esiste, probabilmente il Paradiso neppure, ma se esistesse ci salveremo tutti. Se proprio qualcuno (I FI, chi si guarda indietro come noi, una parte di Cl..) fosse così cattivone da imbarazzare gli abitanti del Paradiso, poco male avrebbe in ogni caso finito di soffrire.
RispondiEliminaAuguri cari Vescovi e Cardinali che consentite, nella situazione attuale, la perdita di tante anime. Sperate che abbia ragione Bergoglio. Pensate che fregatura per voi se esistesse un Cristo che potesse destinare al fuoco eterno.
"Il primo di essi che ancora nessuno si è posto e che però è di palese evidenza riguarda i presbiteri cioè i sacerdoti che amministrano i sacramenti ed hanno il potere di assolvere o punire quelli che giudicano peccatori."
RispondiEliminaQuesta è ben più grave. A me sembra solo che Scalfari parli di cose che non capisce e in cui non crede e che le interpreti a proprio uso e consumo.
A Tor Bella Monaca il Papa ha parlato abbastanza chiaramente ricordando l'esistenza dell'inferno come esclusione dall'amore di Dio, non come "annullamento".
Posso fidarmi di un ateo comunista inveterato su ciò che ha detto o non detto il Papa?
Ma non sono proprio queste le affermazioni da "balconero della storia" ?
RispondiElimina(l'espressione non è mia....)
Posso fidarmi di un ateo comunista inveterato su ciò che ha detto o non detto il Papa?
RispondiEliminaInfatti, neppure noi ci fidiamo.
Ciò non toglie che vada ampiamente e adeguatamente rettificato pubblicamente quanto egli attribuisce al papa da una tribuna pubblica. Non farlo significa esserne complici e anche avallare le molte ambiguità: da parte del papa in più occasioni, a fronte di alcune affermazioni cattoliche, ce ne sono altre non solo ambigue o monche ma anche distorte...
A Tor Bella Monaca il Papa ha parlato abbastanza chiaramente ricordando l'esistenza dell'inferno come esclusione dall'amore di Dio, non come "annullamento".
RispondiEliminaNon c'è contraddizione tra l'inferno come esclusione dall'amore di Dio e l'annullamento delle anime. L'esclusione dall'amore di Dio porterebbe all'inferno, che è l'annullamento dell'anima.
Il punto centrale è la negazione dell'immortalità dell'anima, dogma definito e assolutamente fondamentale della Fede cristiana. Una eresia formale.
@Luis Luiz:
RispondiEliminase le anime verranno annullate, il diavolo cosa ci sta a fare ? solo per portarle all'annullamento ? e chi determinerebbe questo annullamento?: se dal nulla sono state create dal Creatore, al nulla possono ritornare solo da Chi ve le ha tratte, ma questo non è possibile perché così Dio smentirebbe Sé stesso che è Verità assoluta ed infallibile.
Il diavolo (come l'uomo) non può spingere Dio a fare qualche cosa, perciò se delle anime ritornassero al nulla questo non potrebbe essere il risultato di una azione diabolica che quindi non potrebbe esistere e quindi non esisterebbe neppure il diavolo.
Ma visto che tutto questo è assurdo, il diavolo esiste ed è una persona (angelica), le anime non sono destinate al nulla e il Signore lascia ognuno libero di andare dove sceglie, per l'eternità.
"annullamento delle anime", preso alla lettera, com'è normale prenderlo nel contesto, fa pensare alla non immortalità e basta...
RispondiEliminaIl nulla è il non essere, l'annullamento è quindi il non esserci.
RispondiEliminaL'esclusione dalla visione beatifica non è esclusione dall'amore di Dio, ma è la scelta definitiva dell'uomo impenitente di non corrispondervi, in quanto Dio non può smettere di amare, questo non toglie nulla a Dio, ma toglie tutto all'uomo, fuorché l'esserci.
L'inferno non è l'annullamento dell'anima che altrimenti non sarebbe ma nell'inferno l'anima è ancora in quanto ancora amata da Dio ma impossibilitata alla Sua visione a causa del peccato non più estinguibile ma che l'ha per sempre macchiata.
Se l'anima è immortale non può ritornare al nulla, non può essere annullata.
Infatti, Marco P.
RispondiEliminaL'anima non si annulla, anzi, continua a vivere ma nel rigetto eterno. Solo a parlarne di certi argomenti mi vengono i brividi.
Ricordo che le due famose interviste a Scalfari furono prima pubblicate dalla S.Sede, poi cancellate, poi ripubblicate in un libro ufficiale sul VdR. Ricordo anche che Scalfari non usa il registratore.
RispondiEliminaQuindi è possibile che il tutto sia un parto della sua mente di vecchio più che ottantenne( ammesso che sia ancora lui a scrivere e non un povero ghost writer).
Ma non ci giurerei. Potrebbe anche essere un "ballon d' essai": lasciamo che scriva lui, e vediamo come reagiscono. Se va bene, ce ne attribuiamo la paternità, se no, è il povero giornalista che s' inventa le cose.
Certo con GPII anche moribondo e BXVI affetto dal
" ingravescente aetate" ( nuovo sinonimo di" veleno, tossico") NESSUNO si sarebbe permesso di metter loro le parole in bocca.
P.Lombardi...che vi aspettate da uno che è sempre sul punto di perdere il posto a favore di quel' altro gesuita
della Civiltà cattolica?
Rr
Luisa,
RispondiEliminaUn consiglio da amica e da medico: non leggere più Tornielli. Ti rovini la salute. Non ne vale la pena. Passerà anche lui, sta' tranquilla. Finito il suo compito e quello del suo amico d' Oltrtevere, si ritroverà a scriver su un giornaletto locale le baruffe chiozzotte.
Rr
Questo continuo apparire come interlocutore complice dei nemici della Chiesa non sarebbe necessariamente da giudicare in modo negativo, se fosse esercitato da vero profeta. Un profeta osannato dai potenti e dalle loro “bocche da fuoco” mediatiche è sospetto, contravvenendo alla peculiarità di non essere “di moda” al suo palesarsi, sia in ambito civile sia in quello religioso.
RispondiEliminaIl profeta ha un ruolo duplice e scomodissimo: annuncia l’amore di Dio e contemporaneamente le conseguenze del suo rifiuto. Non è un profeta di “sventure”, perchè, annunciando fedelmente la volontà di Dio, avverte chi la sta ignorando che accadrà l’inevitabile, dato che fare il male (il che equivale ad allontanarsi da Dio, sommo bene) porta a farsi del male. Può accadere che tra le vittime finiscano anche degli innocenti ed è questo il mistero della croce, quel valore redentivo della sofferenza con la quale Dio con una fantasia che supera la logica umana, ha scelto di liberare l’umanità dalla schiavitù del peccato e dal dominio del Principe di questo mondo.
Il mondo che rifiuta la rivelazione divina per inseguire le proprie idee e pensieri rischia non solo di perdersi dietro agli idoli, ma anche di distorcere lo stesso messaggio religioso, rileggendo il vangelo alla luce della storia invece di fare l’esatto contrario: la storia letta con il giudizio di Cristo. Dio è misericordioso e la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Non è il timore della paura, ma il timore di essere fuori strada rispetto al bene che Lui è ben contento di darci, anche attraverso la croce, ritenuta stoltezza dai sapienti e debolezza sconfitta dai potenti…!
Sono secoli che i cristiani predicano la misericordia di Dio, nel suo realismo. L’enfasi sulla “novità che non c’è” rischia di propagandare una misericordia ideologica, che adultera e snatura l’originale! Dio (l’eterno, l’infinito e l’onnipotente), interviene nella storia attraverso “segni”, spesso miracolosi (soprannaturali), per recuperare l’attenzione verso di Lui, vagliando la fede di chi ce l’ha e suscitandone la scoperta in chi ne è senza.
continua...
... e termino
RispondiEliminaPer recuperare il santo “timore di Dio” (dono dello Spirito santo), bisogna cogliere lo scarto tra Creatore e creatura e disporsi all’umiltà propria dei poveri in spirito, ovvero di coloro che non confondono i doni di Dio ritenendoli merito proprio e non ritengono i propri peccati ininfluenti. La misericordia di Dio è nella verità. La verità è nella carità. La carità è nell’umiltà.
Il peccato è il problema più grande del mondo: più della fame, della guerra, della disoccupazione e dell’inquinamento. Se dunque il peccato è il problema e il peccato è non seguire i comandamenti divini, la conversione è l’unica soluzione.
Il profeta chiama il popolo a conversione perché, in un contesto intriso di peccato e refrattario ad ammetterlo, scuote il tran tran dipingendo l’approdo inevitabile (funesto) di un tale comportamento…
Il profeta deve vivere un proprio dramma e una tentazione: deve convertire gli altri, ma ha l’esigenza di convertirsi a sua volta. Infatti il profeta potrebbe “gongolare” nello spaventare. Potrebbe persino augurarsi che capiti quel che paventa, tanto è sdegnato verso i peccatori. Potrebbe arrivare ad arrabbiarsi con Dio, se recede dal ”punire”, ritenendo sufficiente la conversione (che solo Dio può vedere nel cuore di coloro che hanno ascoltato le parole del profeta, che invece potrebbe osare pensarla diversamente! Viceversa potrebbe trovare una soluzione “comoda”: niente “spaventi” di nessun genere, perché non c’è problema, fate come vi pare, Dio perdona tutto… Ecco allora che l’esigenza di fare la volontà di Dio, vale innanzitutto per il profeta.
Deve avere l’umiltà di rendersi conto del dono ricevuto da Dio, mentre tutto intorno la massa non è in grado di “distinguere la sinistra dalla destra”: il profeta non è “più bravo”, ma ha solo ricevuto una grazia e un compito, per la conversione, cioè per la salvezza di coloro ai quali Dio lo invia. E’ importante capire che la misericordia di Dio è la chiave della profezia.
Una chiave che deve aprire i cuori, per orientarli alla conversione, denunciando il dramma del peccato. Se invece la misericordia diventa una sanatoria complice e indifferente al peccato, modificando la legge del Signore fino a non dire più “peccato” quel che lo è oppure a farne quasi l’apologia (tanto che essere peccatori sarebbe meglio che fare la volontà di Dio), il profeta, che non è più “di sventura” potrebbe però essere quello falso di cui parla più volte la Bibbia, specialmente il Nuovo Testamento. Il libro dell’Apocalisse fa parte della Bibbia ignorato da chi “pensa positivo”, anche se si riempie la bocca di “Scrittura”.
E Magister tra blog e rubrica stampata no le manda a dire...
RispondiEliminaRr
Ti ringrazio, cara Rosa, del consiglio!
RispondiEliminaMa, vedi, per rovinarmi la salute la lettura di Tornielli dovrebbe farmi arrabbiare... se all`inizio certe sue sortite hanno prodotto quell`effetto, ora non posso che sorridere davanti a quel "surinvestimento" affettivo e soggettivo, ad esempio stamattina, leggendolo, mi son detta, ma sta dipingendo lui e la compagnia cantante, e non se ne rende conto, proietta su altrui molto di quel che lo caratterizza da quando è diventato papa Bergoglio.
Non siamo tutti fessi, e non siamo tutti pronti a lasciarci rinchiudere nelle etichette sprezzanti e menzognere che sembrano essere diventate il solo argomento di chi non ne ha.
Effettivamente cara Rosa, Magister pubblica frasi di Bergoglio che più tradizionali non potrebbero essere, ed eccolo arruolato dai corifei del papa come se fosse pure lui diventato un ultrabergogliano, solo che costoro occultano questo:
RispondiElimina"La novità di questo pontificato è che accanto a queste riaffermazioni della dottrina di sempre esso dà libero corso a dottrine e pratiche pastorali di segno diverso e talora opposto."
Novità, incoerenza, dicotomia, che producono confusioni terribili, legittimando chi riprende solo quelle dottrine e pratiche di segno diverso e opposto, senza che nessuno li tratti di eretici o si infiammi.
No, le fiamme dell`inferno sono promesse solo a chi ricorda l`insegnamento immutabile della Chiesa, che non può che essere immutabile perchè è quello di Cristo.
Io considero quello che sta accadendo una benedizione di Dio. Finora si era vista solo la punta dell'iceberg, ma l'iceberg era li anche prima. Chi vuole distruggere la Sposa di Cristo dall'interno sta venendo fuori ed almeno possiamo vedere il volto dietro cui si nasconde satana. Ricodiamoci sempre che "la Chiesa non teme i suoi nemici, ma l'ignoranza dei suoi figli". Adesso l'iceberg sta venendo fuori. Lo vediamo e possiamo evitarlo o combatterlo. Io cerco di prestare attenzione e dargli i crismi della credibilità, solo a ciò che il Papa dice ex cathedra. Come hanno scritto altri sopra, dare credibilità ad un ateo (Scalfari) che non sa neanche di cosa parla, è eccessivo. Francesco ha parlato più volte dell'inferno e non può pensare veramente che le anime si "annullino". Il "cancellino" delle anime, anche in tempi di 2 punto zero e della possibilità di fare un "reset" è una argomentazione che non ha cittadinanza neanche in un bar dello sport dopo parecchi giri di birra. Stiamo anche attenti a non dare argomenti ai vari Tornielli di turno. Rispondiamo ad ignominie tipo "l'annullamento", con la buona teologia, con gli scritti dei padri, con i pensieri dei Dottori della Chiesa, con le riflessioni del Papa emerito, ma non in contrapposizione, ma in affiancamento. Che si veda dove sono le radici del grano e quelle della zizania, ma aspettando il tempo della mietitura. Del resto se si legge tutto l'articolo, gli strafalcioni attribuiti a Papa Francesco non riguardano solo "l'annullamento". Ma anche nello Scalfari-pensiero si vede il chiaro intento di portare l'acqua al proprio mulino disfattista. L'Illuminismo sarebbe il portatore della modernità, dimenticando che ha portato solo alla ghigliottina ed ha partorito Napoleone. Dimenticando che la modernità l'hanno portata i monaci che hanno fatto uscire tutto l'occidente dal basso medio evo, ecc. Anche i riferimenti (parlo sempre dello Scalfari-pensiero) al celibato dei preti (siccome lo fanno i rabini e gli imam ed anche gli ortodossi perchè non noi?), il riferimento dubbioso alla famiglia (dove non si pronuncia pensando di avere già vinto e quindi non svegliare il cane che dorme), la sottolineatura della Misericordia senza una parola sulla Giustizia di Dio, ecc. Tutti questi argomenti la dicono lunga su dove voglia andare a parare Scalfari. Non cadiamo nella sua trappola, aggiundendo divisione a divisione, confusione a confusione. Rispondiamo con la Verità di Santa Romana Chiesa. Rispondiamo con l'Unità nostra e di tutto il Corpo Mistico di Cristo. Non cadiamo nei tentativi del demonio di dividere i credenti discutendo di falsità. Lo splendore della Verità trionferà portando la Verità, non aggredendo coloro che buttano i sassi sperando di essere aggrediti per poi gridare all'anatema contro l'aggressore. I Santi Martiri hanno portato la loro testimonianza. I 21 coopti sono stati decapitati affidando la loro anima a Gesù, non inveendo contro i loro carnefici. Non prevalebunt.
RispondiEliminaDa noi 21 cattolici romani pronti a farsi decapitare per la fede manco col lanternino, siamo onesti, via, chi fra i cattolici anche praticanti legge i testi dei padri della chiesa? Manco il Padre nostro sanno senza leggerlo, torniamo coi piedi per terra....si può non leggere per ragioni igienico sanitarie il ritornielli, si può spegnere la radio di p.livido, si può mettere la testa sotto la sabbia, ma La realtà è che nulla si potrà contro l'impero dei maligni potenti che governano il mondo, alla fine in pochi resisteranno....non praevalebunt, certamente, ma sarà una strage mai vista, fremono i pollici sui pulsanti rossi delle bombe atomiche pronte ad essere lanciate dai soliti noti, che guarda caso da anni costruiscono rifugi antiatomici, anche il nostro grilletto che raccatta gonzi a 5 stelle ce li ha e li vende pure, basta avere i soldini....'balconero della storia' mi piace assai, complimenti all'ideatore del neologismo, Scalfari è uno scafato voltagabbana tipicamente italiota, dal nero nerissimo alle 50 sfumature di rosso, ma non è svanito, anche per lui non vale l'ingravescente aetate, forse lui non hanno tentato di avvelenarlo....Anonymous.
RispondiEliminaanche per lui non vale l'ingravescente aetate, forse lui non hanno tentato di avvelenarlo
RispondiEliminaChi le ha detto dei tentativi di avvelenamento?
Anonymous, se tu avessi visto Scalfari con i tuoi occhi come l' ho visto io alcuni anni fa all' aereoporto della mia città natale, rosso come un gambero per il troppo sole ed amorevolmente (?) accompagnato e " badato" da una badante ed un giovanotto, sentendo da vicino l' odore tipico dei vecchi incontinenti, per altro mascherato da un buon profumo, capiresti perché non sono così sicura che quel che scrive sia farina del suo sacco.
RispondiEliminaRr
Scrivevo alcuni gg fa, sul Giubileo, che la trovavo una mossa mediatico-pubblicitaria.
RispondiEliminaDa un po' infatti il VdR era inesorabilmente scivolato in "IV-V pagina". Ed ora: l' anniversario, il Giubileo, il Ggiovedì Santo a Rebibbia, l'intervista alla Mmessicana- per farsi perdonare di avere paragonato il Messico alla sentina di tutte le droghe, violenze e corruzioni ?- Scalfari nuovamente in campo (perdi mala, no mori mai)...
Non ditemi che non c'è dietro il marketing.
Rr
Povero Scalfari, sarà ancora una volta lui a pagare il conto. Il buon ateo che sopporta con pazienza le calunnie dei cattolici. Tutto, meno vedere che il "papa" è nudo.
RispondiEliminaProbabilmente papa Bergoglio ha una teologia per così dire rapsodica: crede all'esistenza reale del Diavolo è all'Inferno, ma un Inferno a tempo. Non è concepibile che uno come Hitler le la cavi con un annullamento coincidente con la morte; dunque un Inferno proporzionato all'enormità delle sofferenze provocate ma poi, una volta passati seicento mila o sei milioni di "anni" tra le fiamme, annullamento.
RispondiEliminaQuesta ipotesi potrebbe spiegare l'apparente contraddizione.
Franco,
RispondiEliminaipotesi cervellotica e comunque non cattolica...
L'idea che i dannati non sperimenteranno un’eternità di sofferenza all’inferno,
RispondiEliminama saranno piuttosto “estinti” in un momento dopo la morte, è antico materiale eretizzante, e deriva di solito:
_ dalla non comprensione delle vere conseguenze del peccato come offesa alla santità infinita di Dio, e cambiamento della nostra situazione dinanzi a Lui;
_in Cristo possiamo avere misericordia e perdono, sì', a patto che Gli crediamo, la smettiamo, ci pentiamo e nella conversione ri-orientiamo la nostra vita a Dio, altrimenti siamo destinati proprio all'inferno:
è per strapparci a quel luogo che Gesù è sceso fin qui, ha patito, ha pagato, è risorto e ci ha liberato.
"Avete una dimora eterna, non fatta da mano d'uomo nei cieli" in Cristo....altrimenti la destinazione sarà l'altra.
S'intende dunque che una falsa dottrina del genere già di per sè annullerebbe il Vangelo.
_chi crede all'annichilimento non ha retta comprensione delle esigenze della giustizia di Dio, e del rifiuto della misericordia e del Sacrificio, come del suo valore liberatorio e rinnovatore;
_a volte dipende dalla consueta superba negazione razionalistica della realtà dell’inferno.
cfr. allora Apocalisse 20,13, ma tutto il cap. 20;
Atti 24,15;
Matteo 25,46 dove si parla di punizione eterna;
Il rifiuto stesso di Cristo porta lontano da Dio, nel luogo di tormenti (sono stati condannati dal loro rifiuto di accettare Gesù Cristo come Salvatore e dalle loro opere cattive (Giovanni 3,16; Giovanni 14, 6)..chi si ostina a peccare in materia grave non otterrà misericordia, ma andrà in giudizio e sarà condannato...in pratica avrà calpestato Cristo con la sua vita di inimicizia con Dio. Sono statuti alla base della fede, nessuno li può mutare.
L’inferno è forse il primo motivo per cui Dio mandò Gesù Cristo a scontare il castigo per i nostri peccati. Venire “estinti” dopo la morte non è un destino da temere, ma un’eternità all’inferno lo è molto di più.
La morte di Gesù fu una morte infinita, che scontò un debito per il peccato infinito affinché non dovessimo pagarlo noi all’inferno per l’eternità (2 Corinzi 5,21).
E' di questa teologia della Croce infatti che si sente la mancanza, oggi taciuta per non arruffare le "anime belle" che vogliono fare a modo loro e dirsi cristiani senza cambiare la loro vita.
Questo tipo di ipotesi dell' "annullamento" a volte ha comunque fatto capolino nella storia del pensiero...condannata più volte, è nota anche come "annichilazionismo".
Gesù parla dell'inferno (e non certo dell'essere "nulli in un solo momento")
RispondiEliminain:
_"fuoco eterno" Matteo 18,8
_"dannazione eterna" Marco 3,29
_"fuoco dell'inferno" Matteo 5,22
_"condanna dell'inferno" Matteo 23,33
_"resurrezione di condanna" Giovanni 5,29
_"fornace ardente" Matteo 13,42
_"fuoco inestinguibile" Marco 9,43
_"fuoco che non si spegne" Marco 9,48
_"dove il loro verme non muore" Marco 9,48
_"pianto e stridore di denti" Matteo 13,42
_"nelle tenebre di fuori" Matteo 8,12, 22,13,
_"tormenti dell'inferno" Luca 16,23
_"tormentato nella fiamma" Luca 16,24
_"luogo di tormenti" Luca 16,28
_"pene eterne" Matteo 25,46
I vocaboli usati nei testi originali hanno sfumature, che non vanno comunque nella direzione delle fantasie "fini la comédie" d'oggi.
Nei testi biblici in genere si trova Abyssos quindi "abisso", "inferno", come "prigione per i demoni" nei passi di Luca 8,31 e Apocalisse 9,1; di solito un significato affine è considerato "tartaros" di 2 Pietro 2,4;
Sceol ovvero Ades, di solito intesi come "inferno" e "soggiorno dei morti", è talvolta inteso come luogo provvisorio di soggiorno dell'anima della persona deceduta in attesa della resurrezione finale.
Anche lì infatti Gesù è andato ad annunciare il Vangelo agli spiriti dei morti (1 Pietro 3,19, 4,6), e da lì, salito al cielo, ha liberato molti che erano prigionieri, portandoli con se (Efesini 4,8).
Quindi Sceol o Ades, adesso, dopo la resurrezione di Gesù, dopo la liberazione degli antichi giusti che credettero in Cristo venturum, non è più riposo, ma la condizione e il luogo dove vanno le anime di coloro che saranno giudicati e condannati da Dio: è luogo di pena
Geenna è l'inferno finale di fuoco e zolfo, o "stagno ardente di fuoco e zolfo", "lago di fuoco" di Apocalisse 20,10 e 20,15. E' trad. greca dall'aramaico "Gehinnam", valle di Hinnom, a sud di Gerusalemme, dove durante il dominio cananeo venivano eseguiti sacrifici di bambini tramite roghi. Quando Gesù parla di questo luogo non si riferisce al luogo geografico, ma al simbolo di luogo della punizione. La sua natura eterna oltre che in Apocalisse, è ribadita nella lista dai Vangeli poco sopra.
@ Mic. Anche il card. Martini nel suo ultimo libro-intervista diceva di pensare o meglio di "sentire" che Dio alla fine avrebbe messo tutte le cose a posto. Quanto a papa Bergoglio, non ho detto che un simile pensiero sia cattolico; ho voluto solo riprendere l'ipotesi della "rapsodicità" del pensiero di Bergoglio, ostile agli specialisti ( metodici e sistematici ) del logos teologico, personalità in cui elementi della religiosità infantile assorbita in una famiglia cattolica popolare all'antica ( che in parte contesta a posteriori per la sua "chiusura" e rigidezza ) si mescolano con apporti diversi; tentare di capirlo vuol dire fare un lavoro da "geologo" che cerca di configurare strati intersecantesi e faglie. E' significativo il fatto che uno dei suoi autori preferiti sia Borges, che aveva come tema principale l'infinita molteplicità dei punti di vista.
RispondiEliminaTanto per esemplificare, per capire Manzoni, occorre tener presente che la sua religiosità era fatta di tre strati: 1 religiosità affettiva dell'infanzia; 2 illuminismo e anticlericalismo acceso nell'adolescenza e prima giovinezza; 3 ritorno religioso nella tarda giovinezza, per la constatazione della violenza e caoticità del mondo e del cuore umano, con "risorgiva" dello strato 1.
Altrimenti non si spiegherebbe come l'uomo che ci ha dato la devota "mariana" Lucia Mondella ci abbia dato anche don Abbondio e
Gertrude con il suo terribile principe padre fintoreligioso. Don Bosco riteneva che Manzoni avesse fatto gravi danni col suo
romanzo.
In part. sfiorò
RispondiEliminal'annichilazionismo Arnobio
http://it.wikipedia.org/wiki/Arnobio
poi questa "dottrina" prese piede nelle teorie protestanti, per es. Fausto Socino (Sozzini)
http://it.wikipedia.org/wiki/Fausto_Sozzini
e poi i Sociniani (Crell, Schwaltz, ed Ernst Söhner);
di lì passò nella filosofia inglese con Locke (cfr. "Ragionevolezza del cristianesimo," cap. 1), Hobbes (nel "Leviatano"). Si ritrova in molto pensiero inglese "laico" e non solo, tracce anche nel protestantesimo francese, meno in quello tedesco, anche se a metà 1800 sono molti i filosofi e i teologi di area protestante che la seguono....
@ Josh. Abbiamo già visto che io sono molto più "ondeggiante" di lei, quindi su questo passiamo oltre.
RispondiEliminaHo un numero di anni e di letture sufficienti per capire che ci sono misteri superiori alle nostre capacità di comprensione; certe antinomie, soprattutto quella fra infinita bontà di Dio e infinità dell'inferno su questa terra non sono componibili.
Questo non toglie che si ponga il problema pedagogico di come presentare l'Inferno in
ambito catechistico, soprattutto infantile, e di predicazione. Fino a Pio XII ci si andava giu' duro, in seguito si è risolta la difficoltà di parlarne... non parlandone. Ma se l'Inferno esiste veramente è criminale non mettere le anime sull'avviso, come diceva mons. Livieres.
Per quanto mi riguarda, credo che occorra presentare "piste di avvicinamento" al mistero.
Io mi sono fatto l'idea , non so quanto corretta, che Dio è fuoco, e che il santo sta bene in Dio perchè è ardente di amore, mentre il reprobo soffre perchè è freddo. Aggiungo la considerazione che la realtà del tempo nell'aldilà è diversa; forse il tempo è addirittura abolito in modo per noi impensabile. Un supporto molto importante è stata per me la conoscenza di esperienze di mistici e santi e le relazioni degli esorcistI, vagliate criticamente, com'è ovvio. Forse maggiore importanza hanno le testimonianze relative alle apparizioni riconosciute, come nel caso notissimo di Fatima. Quanto all'annichilimento... ogni minimo evento rimane eternamente registrato in Dio e possiamo fare un pallido paragone pensando che tutto quello che mettiamo in rete, fosse anche "quore" con la "q" ci rimane per sempre.
Occorre dire che un certo tipo di predicazione infernalistica a oltranza ha distolto molti dalla fede; si tratta di vedere come trovare il giusto equilibrio.
A me pare di notare che da quando non c'è più predicazione "infernalistica" a oltranza, ci siano molti più fedeli distolti dalla fede di quanto non c'è ne fossero prima.
RispondiEliminaRr
Franco,
RispondiEliminaLa sua dotta elucubrazione non ci avvicina di uno iota al mistero e ci basta la Rivelazione.
Per quanto sia bello e ragionevole approfondire, l'annullamento - che significherebbe annichilazione - dell'anima creata immortale contrasta con la rivelazione. E allora, di cosa stiamo parlando?
Quanto alla predicazione "infernalistica", come quella moralistica può aver suscitato reazioni ma ci è sempre data la possibilità di conoscere e accogliere la realtà per quello che è. Ricordando che il Mistero si sottrae agli indagatori e si consegna agli adoratori.
RispondiElimina@ Mic. Accetto la reprimenda, ma la invito a pensare alle istanze di personaggi come sant"Anselmo : indebite elucubrazioni su misteri che dovrebbero essere solo adorati oppure tentativi di rispondere a una delle istanze più profonde che Dio ha impresso nel profondo drll'anima umana, ossia l'esigenza della razionalito che accompagni e sostenga lo slancio del cuore?
RispondiEliminaDonna di gran cuore era Lina Merlin, che da donna buona e generosa volle sostenere una
battaglia contro le case di tolleranza, che
riteneva sacrosanta. Veneta, di matrice
cattolica, diceva di non poter essere più tale proprio per il problema dell'Inferno eterno. Un'amica di famiglia, persona buonissima ma non più praticante, sostiene che gli album illustrati con i sogni di don Bosco sui suoi viaggi all'Inferno le hanno rovinato l'infanzia. Per una predica infernalistica lo scrittore irlandese Joyce perse la fede.
Ho voluto solo dire che se si vuol tornare alla tradizione occorre ripensare una pedagogia dell'inferno; per questo ci vuole un adeguato arsenale argomentativo.
Il peccato è una offesa a Dio, che è il bene infinito; dunque è un male infinito e secondo la giustizia merita una pena infinita, perchè la pena deve essere proporzionata alla colpa.
RispondiEliminaIl problema è che nel nostro infinito orgoglio di uomini moderni, liberi vincitori della natura, non possiamo credere che abbiamo una colpa infinita. Basta pero meditare seriamente sulla passione e morte nella Croce di Cristo per capire la gravità del peccato e dunque di nostra colpa.
mah Franco....
RispondiEliminaa parte Lina Merlin e Joyce, dei quali qualcuno potrebbe dirle che pur con tutto il rispetto magari erano nell'intimo lontani da Dio, o non avevano cercato abbastanza, o non nel modo giusto, magari
>>>> spogliandosi di sè <<<<<,
uno dei "movimenti" interiori base per accostarsi a Dio,
esistono milioni di credenti di ogni tempo che non hanno mai avuto problema ad accettare la Rivelazione (che comprende anche l'Inferno) con un assenso interiore.
Del resto la si accetta anche per illuminazione interiore che avviene tramite la Grazia che, appunto, ci illumina alle verità divine.
L'intelletto, l'argomento, contribuisce forse nella predicazione, ma non si può nemmeno sminuire Dio che illumina.
La conversione infatti non è una filosofia accettevole e accomodante, quanto più spesso una nuova nascita dall'alto (cfr, le parole di Gesù a Nicodemo).
Non bisogna dimenticare che non sono frottole queste:
Giovanni 16,13
"Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future."
nella verità tutta intera ci sono anche i Novissimi, l'inferno, e l'escatologia, anche se ci spventa.
Se invece si vuole risolvere con la sola mente umana si trova un'antinomia, anche lì dove non c'è.
Il Dio d'Amore è anche un Dio di perfezione infinita e di giustizia, che ci ha creati eterni.
Segnalo un articolo di Patrizia Fermani:
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/il-putsch-della-misericordia-di-patrizia-fermani/
Onestamente credo che questa volta Scalfari l'abbia fatta fuori dal vaso, come si suol dire. Non nego che Francesco, quando parla a braccio, compia degli errori pastorali (vedi il "chi sono io per giudicare) e forse anche teologici (affiancate a catechesi invece ortodosse, come ha ricordato Magister), ma non credo e non posso credere che un Papa (che per altro parla spesso del diavolo), possa proclamare e credere ad un'eresia così grave. No, personalmente credo che qui Scalfari abbia mentito o, data la sua ignoranza religiosa, frainteso, magari a causa della poca chiarezza di Francesco quando parla a braccio, cosa ormai nota. In ogni caso, su questo Mic hai perfettamente ragione, urge un intervento chiarificatore affinché molte anime non vengano ingannate dalle fregnacce eretiche pubblicate da Scalfari e attribuite al Papa. Padre Lombardi, dove sei?
RispondiEliminaJohn
'Oggi ci crediamo tutti così buoni da non poter meritare altro che il Paradiso. Questo deriva da una cultura che tende a cancellare dall'uomo ogni senso di colpa e di peccato; le ideologie che predominano attualmente coincidono tutte in una cosa fondamentale : l'ostinata negazione del peccato, dell'Inferno e del Purgatorio' card. Ratzinger dixit anni fa, più chiaro non si può. X Mic, per quel che riguarda gli avvelenamenti, sono bufalotte maremmane che circolano sui vari History channel, Discovery, a Rai storia e riguardano soprattutto gli ultimi papi prima del vdr, poi si dà loro il peso che hanno, ma circolano anche su vari blog stranieri.....se son rose fioriranno. Anonymous.
RispondiEliminaL'articolo è ripreso qui:
RispondiEliminahttp://benoit-et-moi.fr/2015-I/actualite/lexegete-du-pape.html
Per una predica infernalistica lo scrittore irlandese Joyce perse la fede.
RispondiEliminail diavolo seppe servirsene per far perdere la fede.O meglio, per dare l'alibi, a che la fede la aveva già persa. Se poi, era in buona fede, Il Signore avrà trovato il modo di sottoporre alla sua attenzione, quanto meno in foro interno, gli argomenti per offrire la chance di tornarci. E non dimenticate, che quel DIO che vuole tutti salvi, però non è obbligato a salvare nessuno .SE, PER COLMO DELL'ASSURDO, in Paradiso ci fosse solo la Sacra Famiglia, non per questo la gloria di DIO diminuirebbe di un etta. E' un argomento pericoloso, di cui è meglio evitare di parlare, poiché l'errore è in agguato (in definitiva si tratta di voler sindacare le faccende "interne" di DIO) ma la predestinazione, (ovviamente non in senso calvinista o maomettano), non è una sciocchezza.
Un'amica di famiglia, persona buonissima ma non più praticante, sostiene che gli album illustrati con i sogni di don Bosco sui suoi viaggi all'Inferno le hanno rovinato l'infanzia.
RispondiEliminaOvviamente questa signora è sicura che, tali sogni sono mere fantasticherie. E se fossero un'immagine della realtà? Ci ha mai pensato?
Beh, meno male che dall' agosto 1914 una parte d' Inferno ce l' abbiamo già sulla Terra, cosicché ne' i bambini si rovinano l' infanzia sugli album, basta che guardino I TG, né la povera Merlin, che tante ragazze ha messo per strada, esponendole alla vista di quei bambini, che così perdono subito l' innocenza, ne' Joyce che probabilmente aveva la Fede di molti altri Irlandesi, più una questione culturale anti-inglese che una cosa seria e sentita. Se no, non berrebbero e fornicherebbero come fanno.
RispondiEliminaRr
Anche Socci sull'argomento
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/ora-il-vaticano-deve-smentire-scalfari/#more-3596