Il Catholic Herald pubblica una petizione di quasi cinquecento preti dell’Inghilterra e del Galles, rivolta ai partecipanti al Sinodo per la famiglia dell’ottobre prossimo che chiede che la dottrina e la pratica pastorale “restino fermamente e inseparabilmente in armonia”.I firmatari dicono di attendersi dal Sinodo “una dichiarazione chiara e ferma” che sostenga l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio. “Noi desideriamo, - scrivono - come preti cattolici, riaffermare la nostra incrollabile fedeltà alla dottrina tradizionale relativa al matrimonio e al vero significato della sessualità umana, fondati sulla Parola di Dio e insegnati per due millenni dal Magistero della Chiesa”.Secondo il Catholic Herald si tratta di un gesto senza precedenti nella storia della Chiesa inglese e gallese. “Affermiamo l’importanza di mantenere la disciplina tradizionale della Chiesa per quanto riguarda la ricezione dei sacramenti, e che tale dottrina e la pratica rimangano fermamente e inseparabilmente in armonia”.Uno dei firmatari, che desidera rimanere anonimo, ha detto al settimanale che “c’è stato un certo grado di pressione affinché non si firmasse la lettera e realmente una forma di intimidazione da parte di alcuni alti prelati”. Fra i firmatari più noti, almeno al pubblico britannico, ci sono teologi, come Aidan Nichols e John Saward, docenti di Oxford come Andrew Pinsent e noti prelati come Robert Billing, Tim Finigan e Julian Large.
Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne stiamo vedendo gli effetti? Ci confrontiamo per "resistere", nella fedeltà.
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mercoledì 25 marzo 2015
Sinodo: 500 preti dall’UK per la tradizione
Puntuale Tosatti su La Stampa [qui]. SE NON ORA, QUANDO? E qualcosa si muove.
in hoc signo vinces
RispondiEliminaIl resto fedele si oppone alla Falsa Chiesa....
RispondiElimina500 preti firmano perchè non venga modificata la Dottrina attraverso la pastorale, intanto i giganti della Chiesa vengono messi ai margini da chi ha il potere; ieri è toccato al Card. Burke, oggi al Vescovo Oliveri; domani a chi toccherà?
RispondiEliminaNei posti chiave e di rilievo intanto si mettono i fedelissimi.
Potete giurarla come volete, anche Papa Liberio era diventato ariano, ma Cristo ha mandato un angelo salvatore, Atanasio.
Domani chissà quale santo arriverà a salvare il disastro, oppure lo farà Gesù stesso.
Mic., se hai possibilità vediti l'intervista del vescovo di Siena, è un altro che chiede carriera ( se puoi facci un articolo).Grazie Bernardino.
RispondiEliminaCaro Bernardino, quel vescovo è molto, e banalmente, religiosamente corretto:
RispondiEliminaincurante di rigettare una legge universale della Chiesa, manifesta il suo disprezzo per il latino e la Messa Antica che lui MAI celebrerà,
con un sorriso beffardo esprime sarcasmo e disprezzo per i seminaristi che portano la talare ( mentre non dovrebbero (!) portarla) e il collo bianco, con il suo diploma di psicologo trovato in un ovetto Kinder li diagnostica afflitti di una personalità fragile e di un bisogno di identità!
Nel suo disprezzo arriva a paragonarli ai giovani che si fanno dei tatuaggi.
E non si vergogna.
E nella chiesa della misericordia questo succede a Albenga, pieni poteri e bolla papale:
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2015/03/diocesi-di-albenga-e-arrivato-il.html
Segnalo un articolo di Lorenzo Bertocchi:
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-sinodo-faccia-un-annuncio-chiaro-e-fermo-12180.htm
@ Luisa
RispondiEliminaMa lui, meschino, si è accorto che indossa la talare ed il colletto o gliel'hanno tatuata addosso?
Perché i preti no e lui sì?
Bah!
già il fatto che si chieda a un sinodo di rispettare l'armonia tra dottrina e pastorale evidenzia la gravità della situazione. Le pressioni di alti prelati per non sottoscrivere tale petizione esprime la gravità del livello dei prelati.
RispondiEliminaandrea b.
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=313214:groupie-di-clausura&catid=23&Itemid=142
RispondiElimina[...]
RispondiEliminaPer capire la portata di ciò che è avvenuto bisogna tenere presente che in Inghilterra e Galles i sacerdoti diocesani, tra quelli in attività e quelli in “pensione”, sono circa 3.800, mentre i religiosi sono circa 1.000. I firmatari della petizione rappresentano quindi oltre il 10% del clero inglese. Non solo, ma viste le pressioni che ci sono state da parte dei vertici della Chiesa inglese contro la firma di questa petizione, è chiaro che i sacerdoti concordi con questo appello sono assai di più di quelli che si sono voluti esporre.
Il presidente della Conferenza episcopale inglese, il cardinale Vincent Nichols, ha stigmatizzato la firma e la pubblicazione della petizione, sottolineando che un dibattito sui temi del Sinodo è ben accetto dai vescovi, ma che certe istanze non dovrebbe essere espresse in questo modo e sui media.
Come però fa notare un attento osservatore di cose cattoliche come il giornalista dello Spectator Damian Thompson, la realtà è che non solo la Conferenza episcopale inglese si è schierata sulle posizioni di Kasper, ma la cosiddetta libertà di dibattito interna, la libertà di dialogo e comunicazione con i pastori è assai aleatoria. Quello che si respira nel mondo ecclesiale e curiale britannico è piuttosto un clima di diffidenza, se non di chiusura e di intolleranza nei confronti di chi non vuole adeguarsi allo “spirito dei tempi” e invoca la fedeltà al Magistero bimillenario della Chiesa. Ed è questo che ha fatto sì che una fetta così importante del clero abbia scelto un’altra via per farsi sentire.
Si può anche aggiungere che quella dall’Inghilterra è forse la risposta più bella e significativa arrivata finora alla fuga in avanti di Kasper e accoliti, anche perché viene da una Chiesa che come altre del nord Europa è stata messa in crisi dal vento della secolarizzazione, dall’eterodossia e da non pochi scandali negli ultimi decenni. Ma evidentemente certe radici, e il pensiero va al martirio di san John Ogilvie e compagni, sono più forti del tempo, di tanti sbandamenti, di tante miserie e infedeltà umane.
http://www.iltimone.org/32926,News.html