Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis! - Adveniat Regnum tuum!
Riprendo da Riscossa cristiana [qui] le proposte di questa settimana e vi rimando [qui] alle preghiere di ogni venerdì.
Molti amici ci hanno scritto testimoniando come sia sempre più viva la consapevolezza che la Liturgia è il centro della vita cristiana. Con la partecipazione alla Liturgia e con l’impegno costante e fedele alla preghiera potremo far crescere la nostra fede e fare veramente del bene. Ci è stata promessa la vita eterna e il centuplo quaggiù. Sta a noi, alla nostra fedeltà, essere disponibili all’azione dello Spirito Santo. Proponiamo quindi gli impegni di cui già abbiamo parlato la scorsa settimana.
Nel caso si trovasse una Messa in rito tradizionale ragionevolmente vicina a casa (per l’elenco in Italia vedi qui) è consigliabile impegnarsi a frequentarla con una cadenza regolare (per esempio mensilmente): la buona volontà e la Grazia faranno il resto. Per una miglior comprensione del valore della S. Messa in rito tradizionale ricordiamo i due articoli pubblicati di recente: “Breve esame critico del Novus Ordo Missæ presentato al Pontefice Paolo VI dai Cardinali Ottaviani e Bacci” e “Messa Nuova o Messa Tradizionale. Una questione di Fede. Il documento dei sacerdoti della diocesi di Campos, in Brasile”.
Per mantenere una preghiera che sia costantemente unita a quella della Chiesa consigliamo anche, per chi ne abbia la possibilità, di recitare almeno una delle ore del Breviario tradizionale, iniziando da “Compieta”. Per questo si trova un ottimo sussidio sul sito divinumofficium.com, che fornisce la composizione quotidiana di tutto il breviario in lingua latina e traduzione italiana.
Come lettura di formazione proponiamo questa settimana un estratto dal libro “La mistica della riparazione”, di Don Divo BarsottiDon Divo Barsotti, estratto da “La mistica della riparazione”, edizioni Parva
Partecipazione alla morte di Cristo
La partecipazione attiva alla Messa è, sì, rispondere al Sacerdote, alzarsi quando si legge il Vangelo, ma questa è una partecipazione attiva al rito, non ancora al mistero. Invece noi possiamo partecipare al mistero anche quando non siamo presenti alla Messa. La partecipazione al mistero si realizza in una morte che ci associa alla Morte del Cristo, in una morte che fa presente in noi la sua Morte come atto di amore, di offerta, di redenzione.
Nel rito orientale della Messa, viene posto sopra l’altare un pane benedetto – non consacrato – di cui si fanno nove parti; e queste parti rappresentano tutto il popolo fedele: i defunti, i santi del Cielo, tutti i cristiani, anche i peccatori. Il pane è un simbolo reale: ogni cristiano è una vittima posta sull’altare, e vi dimora come Gesù, per essere offerto, immolato a Dio per il bene di tutti. È questa la nostra Messa. Tutta la nostra vita è partecipazione al Sacrificio di Cristo.
Si può vivere in casa nostra la vita nascosta di Gesù, o quella pubblica nell’apostolato cristiano, o la sua missione di taumaturgo nell’esercizio delle professioni, ma tutti dobbiamo vivere la nostra vita come ostie. Lo dice S. Paolo nella Lettera ai Romani: “Vi esorto, in nome della misericordia di Dio, affinché vogliate offrire a guisa di culto spirituale, e quindi gradito a Dio, i vostri corpi, come vittima vivente e santa”. Lo ripete nella Lettera agli Efesini: « Siate imitatori di Dio come figli carissimi; come Gesù morì vittima di soave odore, così offrite voi stessi a Dio ». È questa la vita cristiana. Non si può eliminare questa concezione della vita cristiana che è essenziale al nostro essere in Cristo: siamo vittime.
Il Battesimo ci ha consacrati a Dio. Essere consacrati vuoi dire essere riservati, messi da parte. I contadini mettono da parte le bestie riservate al macello: così la consacrazione ci risèrva: siamo separati dall’umanità, ma lo siamo per l’umanità; siamo messi da parte per essere immolati per il bene degli uomini. Chi compirà il nostro sacrificio? Colui che operò il sacrificio di Gesù. Per lo Spirito Santo egli si offrì al Padre: lo immolò soltanto il suo amore. Anche in noi la sofferenza e la morte saranno partecipazione alla Morte di Cristo, se saranno la prova che in noi vive l’amore.
La vita presente è per tutti un morire: che sia per noi un morire per amore! Offriamoci per il bene dei fratelli; offriamo la nostra sofferenza, le nostre lacrime, la nostra povertà, ciò che ci umilia, tutta la nostra vita …
O Signore, come siamo contenti di poter soffrire per dimostrare il nostro amore per Te! Ti offriamo il nostro corpo, la nostra anima, il nostro sangue, tutto, e vogliamo che il nostro dono sia salvezza per tutti.
Certo, sappiamo che il nostro dono non vale; ma è grande se lo uniamo all’offerta del Cristo. Noi siamo sull’altare proprio per questo: perché la nostra offerta non sia separata da quella del tuo Figlio! Quale immagine del Cristo più bella, più vera, del cristiano? Si può pensare che una statua, un dipinto sia un’immagine più vera di quello che è l’uomo che ha ricevuto la mattina la S. Comunione? La Comunione non ci trasforma nel Cristo? Non fa presente Gesù nella nostra vita, non fa vivere Cristo in noi? Pensiamo che la fede cristiana, l’unione intima con Gesù Salvatore, ci debba dispensare dalla sofferenza. A che serve esser cristiani, a cosa serve il pregare (dicono tanti) se dobbiamo soffrire come gli altri, se siamo sottoposti come gli altri alla morte? Non é come gli altri, ma come Gesù.
La nostra fede ci serve a soffrire di più, non certo a preservarci dal dolore, perché deve far presente in noi la Passione stessa del Cristo: non la sofferenza che è dovuta per i nostri peccati, ma la sofferenza che è dovuta a tutta quanta l’umanità, perché è questa sofferenza che Gesù ha preso sopra di sé. Nella misura in cui tu vivi nel Cristo, non vivi più soltanto il tuo dolore, ma vivi il dolore del mondo; tu non assumi soltanto il peso dei tuoi peccati, tu assumi il peso del peccato del mondo, per esserne a tua volta schiacciato.
L’uomo dovrebbe superare il dolore dopo aver vinto in sé il peccato: proprio allora, invece, incomincia per lui il vero martirio.
Nella mistica di S. Giovanni della Croce sembrerebbe che l’uomo, giunto all’unione trasformante, non dovesse più soffrire, ma S. Giovanni della Croce nelle sue opere non ci dà nemmeno la prova di quello che fu la sua esperienza interiore. Neppure S. Giovanni della Croce, una volta giunto all’unione trasformante, conobbe la gioia. Egli giunse all’unione trasformante nel carcere di Toledo; ma dopo il carcere di Toledo, Dio preparò per lui un abisso ancor più grande di sofferenza: l’abbandono da parte dei suoi fratelli, il tentativo di cacciarlo dall’Ordine, la morte. La sofferenza di S. Giovanni della Croce non terminò con l’unione trasformante: è con l’unione trasformante piuttosto che egli divenne capace di partecipare in un modo più intimo e vero alla Passione stessa di Gesù, che è Passione redentrice. La passione di S. Giovanni della Croce, gli meritò di essere il padre dell’Ordine: tutto l’Ordine vivrà nella sua passione. Come dalla Passione del Cristo è nata la Chiesa, così dalla passione dei santi si rinnova la Chiesa e nasce e vive ogni famiglia religiosa.
Così S. Teresa di Gesù Bambino. Sembra che ella sia giunta all’unione trasformante nel tempo in cui si offrì all’Amore misericordioso; se leggiamo la sua vita vedremo che è proprio da allora che la investe il massimo della sofferenza e delle tribolazioni interiori. Invece di liberarsi dalla sofferenza, proprio allora ella ottiene di divenire la più grande santa dei tempi moderni, assumendo tutto il peso del peccato umano per esserne come schiacciata, spezzata. L’Umanità di Gesù non sopportò il peso del dolore umano ed egli è morto sulla Croce: come potrebbe l’uomo, nella misura in cui fa suo il dolore del Cristo, reggere a tale peso?
La perfezione cristiana termina nella morte, non tuttavia in un’estasi di amore, come aveva scritto S. Giovanni della Croce; ma nell’agonia pura e semplice, nella desolazione dello spirito, nel sentimento dell’abbandono del Padre, perché così è morto Gesù e così deve morire chi a lui più si avvicina.
Questa la vera vita eucaristica. La Comunione non ti promette la dolcezza dell’estasi: Gesù si comunica all’uomo per imprimere in lui il suo Volto divino, affinché egli divenga la vera « icona » del Cristo, la vera immagine di Gesù. Presente realmente, ma misteriosamente nascosto nell’Eucarestia, Egli vuole rivelarsi in noi, vuoi farsi presente e visibile agli uomini nella nostra medesima vita, nel nostro medesimo corpo.
Noi non riceveremo le stigmate. Ma partecipando al suo mistero, dovremo esprimere chiaramente la nostra assimilazione a Cristo così che anche il corpo divenga veramente una immagine di Gesù. La vera immagine di Gesù è il santo: non scolpita o dipinta dalla mano dell’uomo, ma dallo Spirito Santo.
La mistica cristiana non è una mistica dell’Uno, un puro affondare dell’anima nella luce di Dio, un puro perdersi dell’uomo nella luce infinita: è un’assimilazione a Cristo. La nostra unione, la nostra unità con Dio, esige prima di tutto la nostra unità con tutta quanta l’umanità sofferente e peccatrice, nella nostra trasformazione in Cristo.
Gesù fa presente in te la sua Passione in un modo visibile e tu partecipi al mistero della sua riparazione. Quello che è nascosto nell’Eucarestia, nel santo diviene palese; quello che nell’Eucarestia è nascosto deve vivere in te.
Gesù si comunica a te, per vivere pienamente in te, per passare di nuovo dal mistero (non dalla realtà, perché la realtà è già tutta nel mistero) alla visibilità; per introdursi dal mistero nella vita del tempo. Attraverso la partecipazione al Mistero eucaristico, l’atto della Morte del Cristo entra nel tempo e nello spazio, diviene la vita di ogni uomo, la vita anche del mondo.
Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis!
RispondiEliminaAdveniat Regnum tuum!
Grazie a tutti per questa bella (e importante) iniziativa! Spero che qualche sacerdote, oltre a quelli indicati nel link, della diocesi si renda disponibile in territorio trevigiano.
RispondiEliminaPax et Bonum
Caro Marco,
RispondiEliminaper quel che ti sta a cuore lanceremo presto un appello. Nel frattempo, ho già preso contatti in loco. Continuiamo a pregare :)
Mic pubblica questo articolo di Ostellino, rivela molti aspetti di questo strano pontificato.
RispondiEliminahttp://m.ilgiornale.it/news/2015/03/05/perche-il-papa-non-parla-del-peccato-originale/1101794/
Urban
Preghiamo per i sacerdoti:
RispondiEliminahttps://amiciziasanbenedettobrixia.wordpress.com/2015/03/06/3-fioretto-quaresimale-preghiamo-per-i-sacerdoti/
Urban
Ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto abbiamo da imparare, guardando ad oriente..
RispondiEliminaDi seguito il link ad un articolo pubblicato dal quotidiano argentino Clarin. I russi che lavorano nell'Antartide hanno fatto in modo di avere una loro piccola chiesa, costruita nella madre patria e rimontata pezzo per pezzo fra i ghiacci del Polo Sud. Un sacerdote inviato dal Patriarcato di Mosca resta li' per un anno, poi viene sostituito. Evidentemente, a differenza di quelli occidentali, gli scienziati ortodossi non si vergognano della propria fede.
http://www.clarin.com/sociedad/cura-fin-mundo-misa-Antartida_0_1315668721.html
Cara Mic, di male in peggio!
RispondiEliminaEcco l'ultima del Fenomeno: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/march/documents/papa-francesco_20150306_cammino-neocatecumenale.html
A quando la riabilitazione e, perché no, beatificazione di Jim Jones il Guru del Tempio del Popolo?
@ Dr.ssa Maria Guarini -
RispondiEliminaArt. del 2 marzo 2015 - intervista Card. Burke -
-funzionari vaticani minacciano di denunciare blogger - (perchè vogliono andare in fondo sulla Messa VO, sulla Dottrina Cattolica, e sugli errori del conc.vat.II) -
Cara Maria, non ti sembra che più si và avanti e più si confermano le profezie di Fatima e le visioni della B.Emmerich?
valutazioni diverse sulla Dottrina Cattolica tra vescovi (vogliamo chiamarlo vescovi contro vescovi, cardinali contro cardinali)?
valutazioni diverse sugli errori conciliari, - ecumenismo, collegialità, libertà religiosa ecc. ecc.
pochissimi sacerdoti disponibili a celebrare secondo le intenzioni della Chiesa di sempre (consacrazione del Pane e del vino e vero Offertorio propriziatorio) - (paura? di chi? solo di non poter far carriere o tenersi la poltrona? o cos'altro?)
L'articolo di Ostellino che valore ha? in fondo non è un articolista o commentatore come noi di blog riguardanti certi temi.
Preghiamo per i sacerdoti, per noi e per la Chiesa tutta.
RispondiEliminaVero, RIC
RispondiEliminal'avevamo già notato dalle Icone della Madonna apposte dagli astronauti Russi nelle Stazione orbitante.
Perghiamo anche per i Sacerdoti che calunniano il grande Santo di Mons. Lefebvre, sia modernisti che falsi amici "conservatori".
RispondiEliminaMic, leggi l'email che ti ho mandato.
Cara lister, apparentemente anche Jorge Bergoglio è stato "convertito" al cnc :), se il suo primo discorso ai neocatecumenali conteneva delle espressioni-richiami forti che avevano sorpreso e anche preoccupato il cnc perchè metteva il dito su certi aspetti problematici di quel "cammino", nel suo discorso odierno solo lodi e meraviglie!
RispondiEliminaPeccato che papa Bergoglio non abbia confermato con la stesso entusiasmo la chiamata dei Frati Francescani dell`Immacolata , non abbia confermato la loro missione, e benedetto il loro carisma.
Due pesi, due misure.
Quando poi osservi che un papa, più papi, con leggerezza, senza che nessuna verifica, nessun esame approfondito, e conseguente approvazione della Chiesa, riprendono quel che pretende Arguello, e cioè che è Maria stessa ad avergli ispirato il suo "cammino", quando li ascolti riprendere le parole di un laico spagnolo legittimansdole con la loro autorità, e sai tutti i problemi che quel "cammino" porta nelle parrocchie, nella Chiesa, con la sua struttura, la sua gerarchia, le sue prassi e la sua "liturgia" altre, il suo direttorio catechetico ancora secretato, quando sai tutto ciò e lo osservi da anni impotente, consapevole che è un`anomalia fra le tante, emblematica della rottura radicale con la Tradizione, non può che crescere la convinzione che siamo nei tempi delle profezie che parlano di un`altra chiesa che nulla ha di sacro ma è opera della superbia umana.
Scusami lister, mi correggo: caro lister....
RispondiEliminaAppunto perché laico, Ostellino dimostra che Bergoglio suscita dubbi anche al di fuori della Chiesa.
RispondiEliminaUrban
Che è opera della superbia umana...
RispondiEliminae che è schiava di Mammona, e non solo.
Evidentemente qualcuno del Team Bergoglio gli ha garbatamente ricordato che ha preso i voti anche di quei cardinali protettori del Cnc. E quindi...
Rr
E poi papa Bergoglio doveva farsi perdonare qualche cosuccia, come l`assenza di rappresentanti del cnc al Sinodo sulla famiglia, e la ormai famosa frase su conigli...
RispondiEliminaSuperbia e potenza del denaro, di una generosità che maschera una realtà che chi beneficia di quella "manna", che riempie tante casse vuote o quasi, preferisce far finta di non conoscere, anche se SA tutti i problemi non solo di ortodossia liturgica (ma ormai chi si preoccupa del rispetto della Liturgia sacra) e dottrinale (ma chi si preoccupa dell`insegnqmento che ricevono quelle persone così generose formatate durante un percorso di 30 anni e più con un insegnamento secretato), ma anche umani, legati all` onnipotenza dei catechisti, al potere da loro usato sulle coscienze e al culto portato al fondatore.
I Pastori, la gerarchia, da sempre conoscono i problemi dottrinali, liturgici e umani legati a quel percorso esoterico di iniziazione , eppure lodano , ringraziano e incorraggiano.
Un mistero.
Ho appena letto su Zenit un`intervista a Arguello fatta dal neocatecumenale Cernuzio, lì si vede tutta la superbia di un uomo convinto, e mai se ne è nascosto, che il suo "cammino", la sua "opera", sia la salvezza per la Chiesa, dovrei sorridere quando leggo queste sue parole:
"Invece oggi c’è bisogno di qualcosa di nuovo e posso dire che il Cammino compie queste missioni con grande creatività, mostrando una forma originale di presenza di Chiesa nel mondo."
ma non posso farlo perchè conosco il prezzo di quella creatività, perchè so che quella "forma orginale" di presenza porta e costruisce un`altra chiesa che ha rigettato con superbia e sprezzo la Tradizione, la Liturgia, l`insegnamento della Chiesa.
Ma così vanno le cose, e non da oggi.
"Secondo la promessa di DIO, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra" (2°Pietro III,13)
RispondiElimina7 marzo 2015. San. Tommaso d'Aquino il Sommo.
Ragazzi/e,
la Chiesa insegna che i motivi per i quali si va in Purgatorio sono essenzialmente riconducibili a tre cause ben precise:
1) peccati sì perdonati nella Confessione, e quindi rimessi quanto alla colpa, ma non ancora del tutto espiati, circa la pena meritata e/o alle cui conseguenze non si è sufficientemente riparato.
Una bella immagine da tener sempre presente è una similitudine che lessi su un testo di
spiritualità. I peccati sono come dei chiodi infissi nella nostra anima. LA Confessione agisce come una "tenaglia", che rimuove ed estrae tali chiodi. D'ordinario, però, i chiodi, una volta estratti, lasciano dei buchi. Le preghiere, in special modo le INDULGENZE, le penitenze, le sofferenze (ma anche le gioie) della vita, insomma ogni opera meritoria, serve a "colmare" tali buchi. Se, al momento della morte ("Cercate finché c'è luce", non a caso afferma N.S. Gesù Cristo), i "buchi" non sono del tutto richiusi, si deve completare l'opera con le sofferenze espiatrici del Purgatorio;
2) IL BENE che si aveva la possibilità (e, quindi, spesso anche il dovere) di fare e si è omesso di compiere. I doveri di stato trascurati, l'onore di DIO non abbastanza curato, in particolare in seguito alla trascuratezza nella preghiera, etc.
3) IL BENE fatto male, cioè lasciato incompleto, e/o fatto con sciatteria e/o per motivi unicamente o essenzialmente legati ai propri interessi (onori, ricompense o altri vantaggi che ne potevano venire etc.- ATTENZIONE!!! Non è male desiderare *ANCHE* tali conseguenze del bene fatto, rientrano nel discorso del famoso "Sovrappiù" che Gesù garantisce a coloro che cercano il regno di DIO. È disordinato invertire le gerarchie al punto che gloria di DIO e salvezza dell'anima diventano non l'oggetto/scopo principale, ma la conseguenza accidentale-) e/o per scopi filantropici.continua
Padre Pio narrava che, una notte, incontrò un frate mai visto prima. Quest'ultimo, ad una sua domanda su chi fosse e da dove venisse, rispose di essere morto 250 anni prima e di aver bisogno ancora di una Messa, per lasciare il Purgatorio. Sentendo "250 Anni", Padre Pio interloquì: "La facesti grossa allora?!?". Rispose l'altro frate: "Non mi sembrava tanto grossa. Facevo la genuflessione SOLO ESTERIORMENTE, SENZA VERA RIVERENZA INTERIORE E PARLAVO IN CHIESA SENZA REALE NECESSITA'!" Padre Pio gli promise che avrebbe applicato per lui la sua Messa dell'indomani, che avrebbe celebrato alle 4 del mattino. Erano le 23, quindi sarebbero passate ancora 5 ore. Il frate tutto sgomento gli si rivolse. "Ancora 5 ore?!? MI VUOI TENERE IN PURGATORIO ancora 5 ore”?!?
RispondiElimina"Guagliò- rispose Padre Pio, con il termine napoletano, con cui si rivolgeva a tutti i più giovani di lui- (in effetti, pur avendo 250 anni, l'altro frate era morto che era un po' più giovane di lui)- Dopo 250 anni ti fanno ancora specie 5 ore?" L'altro rispose. "SE TU SAPESSI COSA E' IL PURGATORIO, TI FAREBBERO SPECIE ANCHE 5 SECONDI"!!!
[comunque c'è da dire che, Padre Pio NON avrebbe potuto celebrare prima. A parte ogni ordine di considerazioni pratiche, relative alla materia necessaria, ai paramenti, etc., a quel tempo, salvo situazioni particolari era permesso dire Messa solo tra nell'intervallo tra due ore prima dell'alba e due ore dopo le 12.]continua
Ebbene, tenendo presenti tali aspetti, e ricordandoci che la salvezza è la conseguenza di una collaborazione tra l'uomo e DIO, in cui, però, il più è opera divina, sono state composte le seguenti Tre Preghiere RIPARATRICI. Si consiglia di recitarle tutte le sere, a chiusura della giornata. E' sentenza pia e probabile che, così facendo, ci si accorci il Purgatorio. Si NARRA, infatti, che la Madre badessa di un convento, apparve ad una consorella subito dopo la morte e le svelò che, essendo solita recitarle tutte le sere, aveva progressivamente pagato tutti i propri debiti con la divina Giustizia e, quindi, tramite tale recita, subito dopo la morte era volata in Cielo.
RispondiEliminaEccole:
1) "ETERNO DIVIN PADRE, IO VI OFFRO, ATTRAVERSO IL CUORE IMMACOLATO ED
ADDOLORATO DI MARIA, IL SACRATISSIMO CUORE ED IL PREZIOSISSIMO SANGUE DEL VOSTRO DILETTISSIMO FIGLIO E NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO, con tutti i loro tesori infiniti di Amore, di sofferenza e di soddisfazioni. Ve li offro a lode e gloria del vostro Santo Nome, per i bisogni della Santa Chiesa, per la conversione dei peccatori, in suffragio di tutte le Anime Sante del Purgatorio, in specie delle più abbandonate, in onore di tutti i santi del
Cielo, particolarmente di coloro che si festeggiano oggi. Principalmente e soprattutto ve li offro in SCONTO, ESPIAZIONE E RIPARAZIONE DI TUTTO IL MALE DA ME COMMESSO QUEST'OGGI E DURANTE TUTTA LA MIA VITA PASSATA". Gloria Patri
2) "ETERNO DIVIN PADRE, IO VI OFFRO, ATTRAVERSO IL CUORE IMMACOLATO ED
ADDOLORATO DI MARIA, IL SACRATISSIMO CUORE ED IL PREZIOSISSIMO SANGUE DEL VOSTRO DILETTISSIMO FIGLIO E NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO, con tutti i loro
tesori infiniti di Amore, di sofferenza e di soddisfazioni. Ve li offro a lode e gloria del vostro Santo Nome, per i bisogni della Santa Chiesa, per la conversione dei peccatori, in suffragio di tutte le Anime Sante del Purgatorio, in specie delle più abbandonate, in onore di tutti i santi del
Cielo, particolarmente di coloro che si festeggiano oggi. Principalmente e soprattutto ve li offro in SOSTITUZIONE DI TUTTO QUEL BENE CHE POTEVO E DOVEVO FARE E NON HO FATTO QUEST'OGGI E DURANTE TUTTA LA MIA VITA PASSATA".
Gloria Patri
3) "ETERNO DIVIN PADRE, IO VI OFFRO, ATTRAVERSO IL CUORE IMMACOLATO ED
ADDOLORATO DI MARIA, IL SACRATISSIMO CUORE ED IL PREZIOSISSIMO SANGUE DEL VOSTRO DILETTISSIMO FIGLIO E NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO, con tutti i loro
tesori infiniti di Amore, di sofferenza e di soddisfazioni. Ve li offro a lode e gloria del vostro Santo Nome, per i bisogni della Santa Chiesa, per la conversione dei peccatori, in suffragio di tutte le Anime Sante del Purgatorio, in specie delle più abbandonate, in onore di tutti i santi del
Cielo, particolarmente di coloro che si festeggiano oggi. Principalmente e soprattutto ve li offro in A TITOLO DI COMPLETAMENTO, PURIFICAZIONE E SANTIFICAZIONE DI TUTTO QUEL BENE CHE HO FATTO MALE QUEST'OGGI E DURANTE TUTTA LA MIA VITA PASSATA". Gloria Patri.
@ Luisa
RispondiEliminaPerfetto!:
"Superbia e potenza del denaro..."
Sintomatica è la "excusatio non petita" del nostro da cui: "accusatio manifesta"
"Lo faccio non perché [kiko] mi ha pagato" (!!!)
Caro lister, Kiko Arguello in quella stessa intervista afferma che "questo Papa sta declericalizzando la Chiesa" ... lui sta "offrendo"= imponendo alla Chiesa i suoi presbiteri formati nei suoi seminari e sottoposti pure loro al potere dei suoi catechisti.
RispondiEliminaA lui che afferma:
"Perché forse, in fondo, è rimasta ancora l’idea dei primi missionari che andarono in Africa, in America ad evangelizzare. Invece oggi c’è bisogno di qualcosa di nuovo e posso dire che il Cammino compie queste missioni con grande creatività, mostrando una forma originale di presenza di Chiesa nel mondo."
e anche se temo che la sua superba certezza non vacillerà, vorrei fare ascoltare le parole del card. Sarah, dette ieri sera in Francia, il cadinale ha ricordato l`esempio eroico dei missionari in Africa dicendo che il sangue cei missionari ha creato la Chiesa dell`Africa".
L`Africa e gli Africani non hanno aspettato il cnc per incontrare Cristo.
Ma la cosa divertente (?), Luisa, è che lo stesso Fenomeno ebbe a dire che:
RispondiElimina"Il proselitismo è una solenne sciocchezza"!!!
Dice (straparla) e si autocontraddice.
Che pena!
Benedetto, che hai fatto!
Il gergo neocateumenale è talmente facilmente riconoscibile che è palese che per quel suo discorso il papa è stato aiutato da neocatecumenali, o da loro amici….che i suoi ammonimenti del febbraio 2013, chiari e precisi, e che denotavano la sua conoscenza di quel movimento, siano scomparsi per far posto solo a lodi non deve sorprendere più di tanto, non bisogna mai sottovalutare la potenza e l`influenza degli amici del cnc.
RispondiEliminahttp://neocatecumenali.blogspot.ch/2015/03/parole-dei-papi-ignorate-dai-neocatekikos.html
Apro la "Nuova bussola quotidiana" e che cosa trovo?
RispondiEliminaUn resoconto dell`udienza del papa al cnc fatto da Introvigne, da illusa mi dico, bene, forse una briciola di oggettività ce la metterà, ebbene no, non una parola sul precedente discorso del papa, non un`allusione alle distorsioni dottrinali e liturgiche, all`arcano, all`aberrazione di una formazione a tappe lunga di più di 30 anni basata su testi secretati, non una parola su un movimento che spacca le parrocchie, sullo strapotere dei catechisti sulle coscienze dei piccoli, niente, non una parola.
Solo una conferma che l`ortodossia liturgica e dottrinale non sono più, e da tempo, una priorità, che altre sono le priorità per i sedicenti custodi della dottrina e della liturgia, oggi i numeri pesano molto di più.
I numeri ed i soldi...chissà quanti promessi per qualche favelas o villamiserias ?
RispondiEliminaTra l' altro visto che il Cnc è già un sincretismo catto-protestante( pentecostale?)-ebraico( rabbinico), è perfettamente nel main stream sincretista-ecumenista-mondialista tanto caro, pare, al VdR.
Rr
PS: fanno il lavaggio del cervello? Tanto meglio: non è forsequello che The Powers that be vogliono per tutti noi?
Ieri papa Bergoglio ha ricevuto in udienza CL, che differenza fra il discorso rivolto a Cl e quello per il cnc!
RispondiEliminaI membri di CL non mancheranno di osservarlo.
Nel discorso rivolto ai membri di CL leggo parole perfettamente adatte ai neocatecumenali, ma non è a loro che le ha dette.
Bergoglio ha esortato i membri di CL ad essere liberi e creativi, a non essere schiavi del loro carisma, ad uscire, a respingere l`autoreferenzialità.
Non conosco bene CL ma è invece palese che quelle esatte parole collavano perfettamente alla realtà del cnc i cui membri non solo sono rinchiusi, durante 30 a più, nel segreto e nei rigidi e immutabili schemi fissati dal loro fondatore, ma sono dei campioni di quella autoreferenzialità, normale...il loro fondatore è convinto, e li ha convinti, di essere stato missionato dal Signore e Maria per ricostruire e salvare la Chiesa.
Il papa ha forse detto ai nc di ricordarsi che
" che il centro non è il carisma, il centro è uno solo, è Gesù, Gesù Cristo! Quando metto al centro il mio metodo spirituale, il mio cammino spirituale, il mio modo di attuarlo, io esco di strada."
No! Anzi ha detto loro di continuare sulla loro strada e di andare per il mondo per portare altri su quella stessa strada.
Anche a livello di carismi la misericordia papale è a geometria variabile.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/march/documents/papa-francesco_20150307_comunione-liberazione.html
Luisa,
RispondiEliminaavrà sbagliato fogli da leggere: Cnc/CL, sempre per C cominciano...e osservando come maltratta la nostra lingua, non si sarà accorto delle differenze. Linguaggio troppo forbito.
A parte le battute, CL non è ancora così sincretista come Cnc, e con tutto quel che non mi piace di CL, Don Giussani era un signor Prete, che vestiva in talare, Kiko un laico con le visioni. Vuoi mettere un laico con un consacrato ? Maradiaga docet al riguardo.
Rr