Pagine fisse in evidenza

mercoledì 8 aprile 2015

La Chiesa greca indignata per scarpe che "calpestano la fede"

Dal notiziario francese L'Orient le jour di oggi.
Le forze 'anticristiche' della nostra epoca sono attive e convergenti su molti fronti...

Martedì scorso la Chiesa greco-ortodossa si è detta disgustata dalla messa in vendita di scarpe la cui suola porta un disegno della "Santa Croce", un atto di "profanazione" che offende la fede, ha detto in un comunicato.
In questo testo intitolato "Protesta contro la profanazione della Santa Croce", il Santo Sinodo, l'organo supremo della Chiesa greca, è turbato da "foto diffuse sui media elettronici" che mostrano una croce bizantina incisa nella plastica di una suola di scarpe. La Chiesa vi vede un atto di "profanatore, irriverente, diffamatorio e offensivo" e ha chiesto il ritiro dalla commercializzazione di queste scarpe senza alcuna precisazione sulla marca o la rete di distribuzione dell'oggetto empio.
Circostanza aggravante, sottolinea il comunicato: l'immagine è apparsa durante la Settimana Santa, che precede la festa della Pasqua ortodossa, particolarmente importante in Grecia.

6 commenti:

  1. Non so come sono le cose in Italia oggi, ma in Brasile il 90% dell'abbigliamento per adolescenti portano simboli satanisti.

    RispondiElimina
  2. Finalmente a qualcuno si aprono gli occhi . Per
    i disegnatori di vignette si e' rivoltato mezzo mondo , per i cristiani ...ciccia !

    RispondiElimina
  3. Anche la Annunziata pare sia caduta dl pero, ma i nostri eroi sinistri e poltronai non si scomoderebbero mai a scendere in piazza per i cristiani ammazzati, non è trendy, non fa in e neppure i 'grandi' farebbero 4 passi finti in corteo, d'altra parte la Nigeria è punita perché non riconosce il matromonio, se si piega, dopo 2 ore arrivano i droni USA.....è la legge NWO, baby.

    RispondiElimina
  4. Mentre le storie che associano la religione e l'uso della violenza si confermano al vertice delle scelte di webmaster e blogger ecclesiali (una su quattro), il riflesso della Pasqua appena trascorsa comincia già a scolorire. Ma non in Grecia, dove siamo in piena Settimana santa: ciò che ha rafforzato una presa di posizione molto ferma del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa (http://tinyurl.com/l772kba) a proposito della promozione di un modello di scarpe sportive, se ho ben compreso di fabbricazione cinese, recante una croce sulla suola. La notizia, diffusa fuori dai confini ellenici dalla France-Press, è stata ripresa in Italia solo dal blog Chiesa e post concilio (http://tinyurl.com/ntkeac2), che l'ha correttamente presentata entro la propria prospettiva identitaria e «antimodernista».
    Da parte mia, incuriosito sia dalla cosa in sé, sia dal riferimento del Santo Sinodo al fatto che le immagini di tali scarpe circolano «sui media elettronici», mi sono messo in ricerca, per capire la portata dell'eventuale operazione commerciale e la misura del coinvolgimento dell'opinione pubblica ellenica. Ho sudato le sette camicie: ho chiesto perdono per non essermi applicato abbastanza, al liceo, al greco antico e ho benedetto il traduttore di Google per l'aiuto che infine mi ha dato… ma ho trovato poco: una sola, e piuttosto anonima, l'immagine delle suole blasfeme che i vari siti riprendono (http://tinyurl.com/oh7p33v), e nessuna fonte che, partendo dall'indignazione ecclesiale, ne ricostruisca utilmente il contesto.
    Così, mi chiedo quale direttore commerciale possa aver immaginato che ci sia mercato, in Grecia ma anche nel resto d'Europa, per un oggetto così caratterizzato. Forse i vescovi ortodossi greci hanno, in buona fede, sopravvalutato la faccenda: i creatori di abbigliamento piazzano, e non da oggi, croci più o meno esplicitamente cristiane quasi dappertutto, a puri fini “decorativi”. Ma perché proprio sotto una suola? Cristianofobia o stoltezza? Qualcuno mi aiuti a capire di più…

    http://www.avvenire.it/rubriche/Pagine/WikiChiesa/Cristianofobia%20o%20solo%20stoltezza%20Storia%20di%20una%20croce%20su%20una%20suola_20150410.aspx?rubrica=WikiChiesa&utm_content=buffer37809&utm_medium=social&utm_source=twitter.com&utm_campaign=buffer

    RispondiElimina
  5. Guido Mocellin10 aprile, 2015 13:13

    Mi chiamo Guido Mocellin e sono l'autore della rubrica WikiChiesa di cui Anonimo, nel commento precedente, ha pubblicato la puntata odierna, in cui ho cercato di approfondire la notizia da voi pubblicata. Grazie per la ripresa.

    RispondiElimina
  6. Ringrazio Anonimo per la segnalazione e Morcellin per l'intervento.
    Anch'io prima di pubblicare ho cercato ulteriori approfondimenti. Ma alla fine ho pubblicato avendo comunque appreso la notizia da una fonte attendibile.
    Speriamo riuscire a saperne di più.
    In ogni caso, purtroppo, si tratta dell'ennesima espressione di una crescente vis profanatoria.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.