Pagine fisse in evidenza

domenica 19 aprile 2015

Niente applausi in Chiesa ...Papa Giovanni XXIII

«Sono molto contento di essere arrivato fin qua ma, se vi debbo esprimere un desiderio, (è) quello che in Chiesa non gridiate, non battiate le mani e non salutiate neanche il Papa, perché templum Dei, templum Dei (il tempio di Dio è il tempio di Dio). Ora, se voi siete contenti di trovarvi in questa bella chiesa, immaginate se non è contento il Papa di vedere i suoi figliuoli. Ma appena li vede i suoi figliuoli mica batte loro le mani in faccia. E questo che sta davanti a voi è il successore di San Pietro» (san Giovanni XXIII, Ostia, IV Domenica di Quaresima 1963) - [Fonte]

5 commenti:

  1. colgo l'occasione per sottolineare 2 brevi episodi; la questione applausi e battimani si è diffusa anche nelle parrocchie, per eventi anche meno "eclatanti" e non solo agli eventi sopracitati, in 2 occasioni in cui ero malauguratamente presente:
    -durante una Messa, alla fine, al momento degli "annunci", quando un sacerdote in visita salutava;
    -alle serate di approfondimento biblico-teologico, in chiesa, dopo che un esegeta aveva spiegato dei passi.

    Andrebbe spiegato che anche se ci fosse gioia, ammirazione o affetto quello è appunto il tempio di Dio, ma non solo; ogni celebrazione sacra non vale in sè per l'effetto emotivo che suscita, ma per ciò a cui rimanda, per CHI si celebra;

    le persone che hanno eventualmente parlato, chi ha celebrato, chi ha spiegato, anche se l'ha fatto bene, NON ha fatto uno show;
    non siamo a teatro;

    anche se ci avesse toccato intimamente, il sacerdote è o dovrebbe essere uno strumento,
    ha reso un servizio a Dio, o ha esercitato il suo ministerio sacerdotale, o ha esercitato un carisma, comunque avuto in dono.
    Sicuro non è e non deve diventare un "gesto" per l'esaltazione dell'uomo. Il tempio è dovrebbe essere un luogo dove si celebra Dio e non l'io dell'uomo.

    sembra comunque una cosa non facilmente arginabile, ma è un altro frutto sia dell'antropocentrismo, sia della falsa cultura di massa della spettacolarizzazione da tv, in cui si devono applaudire i "talenti", veri o presunti. Ma sfocia nel pericoloso culto dell'uomo, e denota un bisogno di rievangelizzazione da zero.

    E' un po' il caso di chi ti indica la luna (in questo caso, ti indicano Dio), e c'è chi si fissa a guardare il dito.

    RispondiElimina
  2. Potrebbe interessarvi questo articolo di Enrico Cattaneo sul Giubileo della Misericordia:

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-misericordia-papa-francesco-sulle-orme-di-giovanni-xxiii-12411.htm

    RispondiElimina
  3. In un bellissimo libretto dedicato a san Pio X "San Pio X e il suo tempo" del 1951, c'è la bella descrizione, punto per punto, dell'Incoronazione del nuovo Papa... è un tripudio, una festa ecclesiale grande, la descrizione riporta che la piazza era gremita, ma anche la Basilica e all'epoca non c'erano le transenne e si faceva fatica a tenere i fedeli ai lati della immensa processione... ad un tratto si legge:
    "All'apparire del Papa le trombe d'argento intonano la marcia trionfale del Longhi, mentre la folla scoppia in un frenetico, interminabile fragoroso applauso.
    Tutti protendono lo sguardo ansioso verso l'ingresso per vedere il nuovo Pontefice.
    I fazzoletti sventolano a migliaia, gli applausi si frammischiano agli evviva, la commozione invade tutti e molti piangono.
    Il Pontefice, estremamente commosso, raccomanda più volte, con un cenno della mano, il silenzio, ma non vi riesce..."

    ^__^

    RispondiElimina
  4. P.S. la fonte è questa ^__^
    https://www.youtube.com/watch?v=xGbsVGrtN68

    RispondiElimina
  5. Tea, dove sei finita? Non vieni più a S.Si.Pi. sotto la nuova gestione?

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.