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sabato 9 maggio 2015

Uscire da Babilonia

A seguito di quanto pubblicato qui e dei relativi interventi sia sul blog che via mail, don Elia oggi scrive quanto pubblico di seguito.
Siamo felici di poterci trovare in questo snodo importante del nostro percorso per proseguire insieme, con punti di riferimento saldi e soprattutto con l'ineludibile accompagnamento sacerdotale anche on line - che molto ci mancava, pur confidando che il Signore avrebbe provveduto -, mettendo a disposizione le nostre risorse già espresse e molte ancora da esprimere, alcune delle quali già in via di concreta realizzazione, delle quali avremo presto occasione di parlare.

Uscire da Babilonia 
Uscite, popolo mio, da Babilonia, per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli (Ap 18, 4).
Il ricorso a questo testo ispirato, nel discorso che stiamo sviluppando da alcuni mesi, presenta di primo acchito due inconvenienti non trascurabili, ma in realtà facilmente superabili. Innanzitutto, queste parole si riferiscono propriamente al piano socio-politico-economico, non a quello della falsa religione incaricata di legittimare il regime della bestia (cf. Ap 13, 1ss.11ss). In secondo luogo, la loro lettura è distorta, da ben cinque secoli, da un illegittimo filone interpretativo che identifica Babilonia con la Chiesa Cattolica. Chiunque abbia un po’ di buon senso si chiede ovviamente come avrebbe potuto, l’autore sacro, bestemmiare in tal modo la Sposa del suo Signore; ciononostante, tale argomento continua ad essere ampiamente utilizzato da una multinazionale della carta stampata che, mediante il plagio sistematico e un turpe sfruttamento di persone manipolate, strappa alla Chiesa milioni di fedeli per ingabbiarli nelle sue angoscianti menzogne, che ripugnano a qualsiasi intelletto sano e minimamente istruito.

Ad ogni modo, che simile interpretazione sia fasulla appare evidente non appena se ne indaghi l’origine storica. Un falso religioso, divenutolo per sfuggire alla giustizia dopo aver ucciso un uomo in duello ed essersi rifugiato in un convento agostiniano, aveva pensato bene di risolvere il proprio conflitto interiore proiettandolo all’esterno e scatenando una ribellione ideologica contro il Romano Pontefice; i prìncipi tedeschi, prendendo la palla al balzo per sottrarsi all’obbedienza imperiale, lo avevano preso sotto la propria protezione impedendo l’applicazione della condanna. A questo punto l’ispirato “riformatore” aveva proceduto, dopo tredici secoli di latitanza divina, al ripristino del cristianesimo autentico reinventandone dottrina, istituzioni e gerarchia; con una lettura strumentale della Sacra Scrittura, rescissa dal grembo della Tradizione che l’aveva prodotta, aveva poi creduto di giustificare il tutto bollando la Chiesa di Roma nel modo infamante che abbiamo appena visto. È peraltro innegabile che il Papato del Rinascimento non brillasse per virtù morali, ma nessuno si era mai sognato, come soluzione, di buttare tutto per aria…

I veri riformatori, i Santi, si erano già messi all’opera in ben altra maniera, senza certo scatenare una rivoluzione che non solo autorizzò chiunque lo volesse a proporsi come fondatore di una nuova confessione cristiana (quella giusta, evidentemente), ma scatenò oltretutto una serie catastrofica di guerre feroci che per un secolo e mezzo seminarono morte e distruzione, devastando l’Europa e frantumandone l’unità spirituale e culturale con l’erezione di un “muro di Berlino” ante litteram. La Chiesa Cattolica, dal canto suo, si riformò dall’interno con un movimento dal basso e dall’alto coordinato dalla Provvidenza: il risveglio spirituale suscitato dal pullulare di nuovi ordini religiosi e dalle iniziative di vescovi illuminati fu sancito e incentivato da un Concilio ecumenico che provocò un rinnovamento interno e un’espansione missionaria che hanno del miracoloso. Anche la corte papale dovette gioco-forza adeguarsi, sotto la spinta non di contestazioni chiassose o di rivolte violente, ma di una fioritura della santità senza precedenti.

In quell’epoca pur così corrotta e turbolenta, in ogni caso, non si registrano deviazioni dottrinali da parte dei Pastori, a differenza della nostra. Qui sta il punto: nessun paragone con i pretesti della rivoluzione protestante può reggere il confronto. L’attuale corruzione morale del clero e dei fedeli ha per causa proprio l’abbandono della sana dottrina. Se vogliamo, qualche analogia esiste tra il modernismo e il nominalismo tardo-medievale; ma ora il tradimento della retta fede non è più imputabile a singoli ribelli, bensì ad una parte sempre più consistente della sacra gerarchia. L’epoca odierna si può comparare soltanto con il IV secolo, quando i vescovi ortodossi erano scacciati dalle proprie sedi e l’arianesimo impazzava, sostenuto dall’Impero. Anche in questo caso, però, un dato assolutamente inedito fa saltare qualsiasi confronto: il nemico della verità, a Roma, non è più l’imperatore, ma il suo stesso (preteso) Vescovo.

Quest’ultimo, pur vestendo i panni del difensore dei poveri, appoggia in realtà l’ideologia del sistema che li stritola, facendosene propagandista e “profeta”. La subdola tattica di un colpo al cerchio e uno alla botte non può ingannare noi, ma travia le masse succubi dei poteri mediatici, i quali dànno sistematicamente risalto all’uno ignorando l’altro. Ad ogni modo, qualsiasi discorso ufficiale è di fatto azzerato da gesti e battute dall’effetto incalcolabile: un papa che a suo dire può sbagliarsi, a meno che non pronunzi una definizione dogmatica (caso rarissimo), può anche fare a meno di aprir bocca; per capire le sue idee e le sue intenzioni, del resto, è più che sufficiente quanto dice per telefono, per incoraggiarli, ai leader di un partito inesistente che, per le misteriose vie della “provvidenza” massonica, tenendo banco per oltre un quarantennio hanno imposto al nostro Paese divorzio, aborto, droga e contraccezione selvaggia; oggi, nonostante la malattia e l’età avanzata, persistono imperterriti con eutanasia, omosessualismo e gender ideology. La raccomandazione di non mollare – parafrasiamo così la metafora oscena utilizzata dal supremo Pastore – dichiara in due parole da che parte egli stia…[La notizia non solo non è stata smentita, ma ripresa tal quale da Vatican Insider, non a caso ritenuto portavoce del Vaticano]

A questo punto, il perentorio invito ad uscire da Babilonia si fa obbligo impellente, se non vogliamo farci complici dei suoi crimini e subirne l’imminente castigo. Per pura e immeritata grazia, noi apparteniamo alla Città di Dio, quella celeste Gerusalemme che si manifesterà discendendo dal cielo (cf. Ap 21, 2.10). Se la città di Satana si è infiltrata nella Chiesa fino ad occuparne i seggi più alti per metterli al proprio servizio, noi rigettiamo quanti abusivamente li occupano, non la Chiesa con le sue legittime istituzioni, in attesa che il Padrone della Vigna ci doni di nuovo un Pontefice degno. Nel frattempo raccogliamoci sotto la ferula di Pastori fedeli che ci guidino a pascoli sani e ad acque non contaminate. Il momento dello spartiacque è prossimo; è tempo di prendere posizione in modo reciso, senza più intempestive prudenze. [lo spartiacque è tra gli errori e la riaffermazione del sensus fidei cattolico]

Grazie a Dio, con il valido concorso della vostra preghiera, l’incontro con il Prelato amico è stato molto consolante e promettente. Egli mi ha dimostrato profonda umanità e simpatia (nel senso etimologico di sentire/patire con altri) ed è disposto ad incontrare i sacerdoti che lo desiderano. Alcuni già stanno rispondendo all’appello; chiedo loro, adesso, di manifestare per posta elettronica (all’indirizzo parrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com) la propria disponibilità ad iscriversi – magari sotto pseudonimo, per garantire la riservatezza – su una lista da pubblicare sul sito per i fedeli che cerchino una guida pastorale sicura, capace di dispensare una dottrina autentica e di celebrare una liturgia degna; è sufficiente indicare un recapito telefonico e la zona di attività. I fedeli stessi possono segnalarsi inviando un messaggio al medesimo indirizzo. Se è volontà di Dio, la parrocchia virtuale potrà presto offrire una serie di servizi (catechesi, lectio divina, intercessione in linea; direzione spirituale per telefono o per e-mail) accompagnati da iniziative puntuali (appuntamenti di preghiera a distanza e, quando possibile, giornate di spiritualità, raduni e ritiri). Si accettano idee e suggerimenti: la fantasia dello Spirito (quello di sempre) è inesauribile!
Per iscriversi alla "parrocchia virtuale" è sufficiente mandare un'e-mail al seguente indirizzo:

parrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com

Non è tuttavia indispensabile. Appena possibile, con l'aiuto di Dio, si aprirà una pagina o un sito in cui fornire sussidi per la pastorale e la preghiera.
Grazie per il sostegno!
Laus Deo.
Don Elia

18 commenti:

  1. Atteggiamento molto pericoloso e settario. Sono scettico nei confronti di questa iniziativa.

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  2. pericoloso, per che cosa?
    settario, perché?

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  3. iscritto e mandato mail con 2 righe:)

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  4. @anonimo:

    ognuno penserà come preferisce, ma in pratica ci sono sacerdoti che si impegnano nella dottrina, in approfondimenti e altro.

    Diversamente, altrimenti, c'è questo (prendo a prestito il link di maccabeo)

    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/

    I Vescovi svizzeri :

    "...I dibattiti interpellano Roma su desideri ben concreti: occorre finirla con l'esclusione dai Sacramenti dei divorziati risposati; i motivi di rottura d'un matrimonio sono troppo complessi perché si possa ancora ammettere la punizione globale inflitta dalla Chiesa in caso di nuove nozze.

    Il partenariato di omosessuali e lesbiche deve trovar posto nella Chiesa: è il tenore d'un altro desiderio espresso alla Chiesa. Anche se viene perlopiù rifiutata l'assimilazione con il matrimonio religioso, emerge tuttavia un ampio consenso relativo alla benedizione dei partenariati.

    Inoltre i dibattiti hanno rilevato che il matrimonio sacramentale, concluso in chiesa, è diventato un modello minoritario. Si auspica perciò che la Chiesa rafforzi il suo impegno nella preparazione e nell'accompagnamento dei matrimoni canonici e si adoperi a favore delle famiglie..."
    http://www.ivescovi.ch/documenti/comunicati/dibattiti-presinodali-in-svizzera

    è dottrina cattolica quella la link? no.
    Anzi è apertamente opposta a catechismo, a Tradizione, a S. Scrittura.

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  5. Scusate il fuori argomento, ma questa la devo proprio raccontare. Esco adesso da una messa in una località, in cui attualmente soggiorno, della Diocesi di Albenga, il cui bravo e "tradizionale" Vescovo, Mons. Oliveri, è stato praticamente esautorato e "affiancato" da un "coadiutore" progressista. Costui è quello che comanda veramente e non si sa che fine faranno le (poche) S. Messe tradizionali che Mons. Oliveri aveva sponsorizzato.
    Vengo al dunque: quando si tratta di pregare per il Vescovo, il prete dice: "il nostro Vescovo Mario (Oliveri) e il suo coadiutore Guglielmo".
    E' canonico?. E, ancor di più, è giusto?
    Lo chiedo, dopo la messa, al prete, che risponde: "è la curia che lo ha imposto".
    Piccolo, modesto, ma ennesimo segno dell'arroganza dei modernisti, che volevo segnalarvi.

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  6. Alessandro Mirabelli09 maggio, 2015 20:22

    a Maria Ausiliatrice a Torino, anni fa, quando era arcivescovo Poletto, più di una volta mi è capitato di udire preghiamo per il vescovo Severino e l'ausiliare ....
    A proposito di regione ecclesiastica ligure ... sapete che dal 14 dicembre dell'anno scorso la conferenza episcopale ligure non ha più un vice presidente? Dopo che mons. Canessa e' divenuto vescovo emerito di Tortona, quella carica, peraltro onorifica, sarebbe spettata a mons. Oliveri in quanto vescovo più anziano quanto ad ordinazione episcopale. Evidentemente a Roma da' fastidio che i vescovi liguri eleggano un vice presidente non gradito a Bergoglio

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  7. A Milano era frequente, qualche anno fa, trovare chi pregava "Per il Nostro Vescovo Dionigi ed il suo predecessore Carlo Maria".
    So di qualche prete che celebra "In unione con il Nostro Papa Francesco ed il suo predecessore Benedetto".

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  8. “Se io non fossi cattolico e volessi trovare quale sia oggi, nel mondo, la vera Chiesa, andrei in cerca dell’unica Chiesa che non va d’accordo con il mondo. Andrei in cerca della Chiesa che è odiata dal mondo. Infatti, se oggi nel mondo Cristo è in qualche Chiesa, Egli dev’essere tuttora odiato come quando viveva sulla terra. Se dunque oggi vuoi trovare Cristo, trova la Chiesa che non va d’accordo con il mondo… Cerca quella Chiesa che i mondani vogliono distruggere in nome di Dio come crocifissero Cristo. Cerca quella Chiesa che il mondo rifiuta, come gli uomini rifiutarono di accogliere Cristo”. Fulton SHEEN (1957)

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  9. ISAIA 21,8 "La vedetta ha gridato:
    Al posto di osservazione, Signore,
    io sto sempre lungo il giorno,
    e nel mio osservatorio
    sto in piedi, tutte le notti"

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  10. Sono sbalordito e confuso tanto quanto voi.... ma credo che il non mollare sia in riferimento alla lotta contro il tumore e che le doveva dire? Crepa, forse??? Vi prego di non squalificare le vostre/nostre buone ragioni con queste cretinate. Che questo Papa sia ambiguo non me lo dimostra certo l'augurio di guarigione alla Bonino. Caspita, di materiale ce n'è già a sufficienza senza scomodare i convenevoli di rito. Semmai è la telefonata che avrebbe potuto evitare. Del resto la Chiesa insegna che una supplica al buon Dio nel segreto è certamente più efficace di un telegramma o una telefona di solidarietà.

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  11. Ho letto il comunicato stampa dei vescovi del mio bel Paese, semplice conferma dello scisma in atto, prendo solo due esempi:

    "Soltanto una piccola minoranza delle risposte esprime l'auspicio di stretta osservanza della dottrina attuale della Chiesa con la sua rigorosa disciplina.

    Che la Dottrina non sia attuale ma la Parola del Signore, valida sempre, ovunque e per tutti, sembra ormai una verità fastidiosa da calpestare per far posto alle voglie del mondo.
    Il Signore deve piegarsi ai costumi del momento, e chi dovrebbe essere il custode del tesoro che ci ha lasciato, lo tradisce senza scrupoli, ingannando le anime a loro affidate.

    "I dibattiti interpellano Roma su desideri ben concreti: occorre finirla con l'esclusione dai Sacramenti dei divorziati risposati; i motivi di rottura d'un matrimonio sono troppo complessi perché si possa ancora ammettere la punizione globale inflitta dalla Chiesa in caso di nuove nozze.

    Anche qui gettiamo alla pattumiera la volontà del Signore e la Verità, in avanti l`inganno e la menzogna, l`egoismo e l`individualismo, facciamola finita con la Verità e la Giustizia, e non saranno certo i vescovi del mio Paese a raddrizzare, a correggere, a guidare sulla retta via, in casa mia comandano operatori pastorali, catechiste e catechisti, consigli parrocchiali, organismi ecclesiali vari.
    Non sono più cattolici ma, in fondo, che cosa vuol dire oggi, essere cattolico?

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  12. Quelli che vogliono controllare il mondo sovvenzionano destre, sinistre e centri. E se questi si frazionano tanto meglio, anche questi frazionamenti verranno sovvenzionati. Il caos prospera sulla frammentazione, opposizione, litigiosità, perdita di identità, incertezza, confusione, indebolimento e scoppi di violenza sapientemente incontrollata.
    Vista la situazione in cui siamo evitiamo di fare il gioco del Nemico.
    1)Sempre pregare, fare novene, far dire Messe, mortificarsi per il Papa.Come diceva don Bosco.
    2)I sacerdoti non sono nostri.
    Sono sacerdoti che non sono stati contaminati o che son guariti dalla contaminazione e si mettono a disposizone di chi desidera prevenire o guarire dalla pestilenza in atto.
    3)Ognuno di noi vive in mezzo alla pestilenza, risanandosi, si mette in grado di aiutare i fratelli.
    4)Niente gruppetti elitari di puri.
    5)Torniamo ad essere, manteniamoci sani e forti per compiere tutte le opere buone che ne sgorgheranno.
    6)Ringraziamo di cuore i sacerdoti che vorranno aiutare in questo risanamento altri sacerdoti e laici che lo richiederanno.
    7)Prudenti come serpenti,semplici come colombe.

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  13. grazie delle puntualizzazioni, che ci sarà tempo e modo di approfondire.

    4)Niente gruppetti elitari di puri.

    Nessuna paura. Non c'è niente di elitario in questa iniziativa, che vuole agire anche sul territorio creando una rete attiva in mezzo alla pestilenza...

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  14. Come non è settario chi, nell'avvelenamento collettivo del cibo, cerca chi ancora ne produca di sano; così nell'ambito spirituale non è settario, ma anzi prudente e lodevole, colui che nell'adulterazione generale della Fede cerca chi ancora predichi il Vangelo di Cristo e dimostri di esserGli fedele.

    E quei Pastori traviati che impongono la propria autorità in nome di un'obbedienza pervertita, si troveranno a dover rispondere al Padrone del Gregge per tutte le loro infedeltà.

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  15. l'anonimo 23.47
    (e tutti quelli che persistono a mettersi il prosciutto sugli occhi)
    dovrebbe leggere con attenziione questo testo di Danilo Quinto che riporta le parole di incoraggiamento dette da Bergoglio a Pannella:

    «Coraggio, eh! Le starò vicino in questa sua lotta all’ingiustizia»*, dice il Papa a chi [Pannella, ndr] ha voluto leggi di morte, a chi ha distrutto la famiglia naturale, a chi concorre a diffondere la cultura omosessualista ed eutanasica. >>Così, si legittimano sia il personaggio sia l’intera cultura che questi esprime. Si attenta alla Verità.
    La telefonata al leader radicale del Papa – ringraziato perfino dal Presidente della Repubblica e preparata da una sponda e dall’altra, da molti personaggi che si sono mobilitati perché avvenisse, la stessa Emma Bonino ha ammesso, il 27 novembre 2014, che è stata lei a telefonare al Papa perché a sua volta chiamasse il leader radicale – s’inserisce nel contesto dell’accondiscendenza alla cultura della morte espressa in decenni di attività politica e pubblica dal leader radicale in questo contesto ed è un bene che vi sia stata. Perché chiarisce in modo definitivo ed inequivoco, la situazione attuale della Chiesa Cattolica fondata da Gesù. Viene tradita la Verità, quella di cui il Vicario di Cristo deve essere depositario e si mettono sullo stesso piano i carnefici (che vengono esaltati) e le vittime (che vengono ignorate). Diventano orpelli a confronto di quello che è avvenuto, le posizioni di coloro che da cattolici – insieme ai loro interessati corifei – esaltano e divulgano la piena applicazione della 194: sono solo i battitori di una strada che porta direttamente all’Inferno.
    Nessuno nel mondo cattolico – tranne isolatissime e nobili eccezioni – ha speso una parola per stigmatizzarla. Questa volta, neanche coloro che ogni giorno provano a spiegare – utilizzando bizzarri e inquietanti contorsionismi – quel che dice o quel che fa questo Papa, hanno aperto bocca. L’assordante silenzio che si è manifestato di fronte ad un fatto di questa portata – anche il silenzio ha una sua convenienza – è un bene perché si chiariscono le parti tra chi sta con il bene e chi con il male.
    Si può davvero credere che se Emma Bonino e Marco Pannella non avessero trovato in questi decenni un’opposizione del tutto inconsistente alle loro battaglie anti-umane, avrebbero potuto conseguire le loro vittorie? Il leader radicale oggi non ha neanche più bisogno di evocare i diritti cosiddetti civili, che sono divenuti “patrimonio della coscienza di tanti”, un “fiume carsico”, come lui sostiene, perché all’interno del mondo cattolico vi sono state connivenze e complicità. Verrebbe da dire che se i militanti dello Stato Islamico – quelli definiti terroristi, perché è proibito pronunciare il termine Islam – davvero conoscessero il mondo cattolico, risparmierebbero il denaro per l’acquisto di kalashnikov, pallottole e bombe con il proposito di annientarlo, perchè i cattolici sono fuggiti da molto tempo dal campo di battaglia e si sono già eliminati da soli.

    http://radiospada.org/2015/05/bergoglio-emma-bonino-danilo-quinto-ma-il-papa-se-la-fa-con-i-carnefici-della-vita/
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    quindi Bergoglio stima Pannella -e anche la Bonino e compagni- come paladini della GIUSTIZIA! di fronte a questa stima e PLAUSO RESO PUBBLICO verso impenitenti fautori di peccati gravissimi, devastazione della società e della famiglia frantumando i Dieci Comandamenti con LEGGI dello Stato, dobbiamo far spallucce e dire che è un'inezia ?

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  16. Mi permetto di ritornare sul comunicato stampa della CES sui risultati delle risposte al questionario diffuso da Roma in vista della prossima sessione del sinodo sulla famiglia.
    Non che sia sbalordita, no, tutto come da copione, è solo la fotografia realista della "Chiesa" in Svizzera, e dello stato comatoso della fede nel mio Paese.

    Rissumendo,
    -facciamola finita con le parole del Signore, sono troppo dure e difficili da sopportare e vivere,
    -costruiamo una chiesa a nostra somiglianza, aperta, libera, omni comprensiva e inclusiva,
    -facciamo di Gesù Cristo un fantoccio mielloso che con il suo pollice alzato approva tutte le nostre scelte.

    Abbasso la Parola del Signore, abbasso i valori che trasmette,
    viva noi che dobbiamo poter definire autonomamente i contenuti della fede, vogliamo, esigiamo una chiesa a nostra somiglianza.

    Io sono solo una di quelle voci difformi che Magister definisce catacombali, e non dimentico che esistono in Svizzera anche realtà e comunità che senza far rumore vivono la loro fede in conformità con l`insegnamento di Cristo.
    Non posso che concordare con Martin Grichting quando dice:

    "Nel prossimo sinodo dei vescovi la materia in discussione va quindi oltre il tema del matrimonio e della famiglia. Si tratta della questione se è la dottrina della Chiesa o la realtà sociale a stabilire il criterio al quale i fedeli debbano fare riferimento."

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  17. "...se è la dottrina della Chiesa o la realtà sociale a stabilire il criterio al quale i fedeli debbano fare riferimento."

    No problems, Luisa: se scelgono la dottrina sono cattolici, se non, non sono cattolici. Nessuno li ammazzerà per questo, le guerre di religione in Europa sono finite circa 350 anni fa. Se perderemo un po' di Svizzeri, ce ne faremo una ragione.
    MA NON PRETENDANO DI IMPORRE LA LORO VISONE MONDANA A TUTTI GLI ALTRI CATTOLICI DEL MONDO.
    Meno male che ci penseranno i musulmani a insegnar loro il timor di Dio.
    RR
    PS: sarebbe utile sapere quanti hanno risposto al questionario sul totale dei Cattolici ufficiali in Svizzera, e quanto grande o piccola sia la "minoranza". Senza numeri precisi, si può dire tutto ed il contrario di tutto. E questo a parte il fatto che la Verità non si decreta a maggioranza

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  18. Silente,

    nella chiesa dell'aggiornamento ogni cosa è lecita...


    Infatti, come dice un gran russo: Quando non c'è più Dio, ogni cosa è lecita...cosi i veri adoratori del Concilio sono atei nel senso greco, cioè vivono come non fosse Dio...

    Anche il Cardinal Pell dice nella conferenza per Voice of the Family, che quelli che muovano per ciambiare la disciplina e la dottrina della chiesa oggi sono atei...

    Quindi...

    Ma in tempi antichi, si nominavano non solanto l'ordinario ma anche molti atri...quindi in se stesso non sarebbe un peccato contra la tradizione, ma quando è fatto per negare l'incarico unico dell'ordinario è errore, peccato e contra la tradizione...

    La cosa è questa: a Albenga è stata un ribellione...il Vaticano ha sostenuto ogni ribellione del clero contro il loro ordinario in ogni diocesi per gli ultimi 50 anni... questo è lo spirito del Vaticano II...

    Per nascondere questa ribellione si nominano 2 vescovi, ma in realtà si manifesta la ribellione precisamente dove nella Liturgia non deve essere tali interventi politici o maligni...


    Romano

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