Alcuni pensieri in libertà sull'enciclica - che possiamo non esitare a definire laica, molto attesa dall'opinione pubblica laica a livello globale - che sta suscitando tanto scalpore. Pensieri sull'onda degli echi internazionali che rimbalzano sui media in questi giorni, rinviando ogni riflessione più accurata sul testo ufficiale che sarà reso disponibile da domani.
Alcuni cugini d'Oltralpe ritraggono il Papa in relazione alla nuova enciclica come da immagine a lato, che ha ispirato il titolo. Il nuovo comandamento: Tu non inquinerai...
Secondo La Croix [vedi], essa si focalizza sulla salvaguardia della natura e,
«a ridosso della Conferenza internazionale di Parigi sul Clima1, COP21, questo testo sulla tutela della Terra e della vita è attesissimo a livello internazionale. È la prima volta che un papa consacra un'enciclica ai temi ambientali, riconoscendo con questo che la questione ecologica è una questione importante per l'umanità».
Le Monde [vedi] mette l'accento sulle
«sfide ambientali attuali ed alle loro implicazioni economiche e sociali». E aggiunge che «nel testo, che il papa destina « a tutti » e non soltanto ai cattolici2, egli richiama ad un'azione urgente per lottare contro il riscaldamento climatico». Su questo una breve notazione di seguito.
Nel frattempo Tempi.it [vedi] non manca di citare il Catholic Herald:
Ci mancava solo il Papa in versione Rocky Balboa che combatte contro perfidi sfruttatori delle risorse naturali del pianeta per salvare il creato. È questo il contenuto del trailer “L’enciclica”, della durata di 1:53 minuti, realizzato dal gruppo ambientalista brasiliano Observatório do Clima.LAUDATO SI’. La nuova enciclica di papa Francesco, intitolata Laudato si’, sarà presentata giovedì in Vaticano da un cattolico, un ortodosso e un ateo. La particolare composizione, come riportato dal Catholic Herald [vedi], è stata spiegata così dal Papa in un’udienza con alcuni sacerdoti di Roma: «Abbiamo bisogno di unità per difendere il creato». [...]
Non possiamo non chiederci unità di chi, con chi, per che cosa, e come, se non è in Cristo Signore?
Da una rapida incursione nel testo messo a disposizione da L'Espresso - piuttosto che da Magister che ne ha curato l'introduzione -, sono rilevabili passaggi interessanti sulla nozione di bene comune sulla famiglia cellula di base della società e richiami alla dottrina sociale della Chiesa, anche se si trovano più riferimenti alle conferenze episcopali sudamericane che al magistero dei papi anteriori... ma avuto riguardo al soggetto... Da non sottovalutare, al volo, tra le note :
53: citazione di Teilhard de Chardin.
148: Carta della Terra, L’Aja (29 giugno 2000), ritenuta uno strumento educativo aconfessionale e mondialista
159: "Un maestro spirituale, Ali Al-Khawwas" Inchallah! Un sufi!
Su Le Forum Catholique, c'è chi definisce inquietante tra i relatori la presenza di John Schellnhuber. Il personaggio è un estremista del «riscaldamento climatico antropico». Secondo lui la Terra non può supportare durevolmente più di un miliardo di esseri umani, promuove una «Costituzione della Terra», un «Consiglio mondiale » eletto a suffragio universale dal mondo intero (sic), ed una « Corte planetaria» per giudicare le violazione della «Costituzione della Terra». In compagnia dell'ormai celebre Jeffrey Sachs (universalmente conosciuto come uno dei principali ispiratori dell'enciclica), il co-autore del rapporto patrocinato dalla Pontificia Accademia delle scienze dal titolo « Cambiamento climatico e Bene Comune: Definizione del problema e sollecito di soluzioni trasformative », a quanto pare non ancora tradotto in più lingue (ed è anche sparito dal sito della Pontificia Accademia). L’obiettivo di pervenire rapidamente ad un « mondo a zero emissioni di carbonio ». Proprio così.
Se questo è nell'enciclica, compreso il linguaggio, diciamo che si tratta di qualcosa di molto sorprendente e completamente inedito dal Soglio di Pietro; il che, del resto, non è ormai più una novità...
Maria Guarini
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1. Allo scopo di intraprendere misure tendenti a limitare l'impatto dell'attività umana sull'atmosfera.
2. Dobbiamo prenderla come l'inaugurazione dell'ONU delle Religioni?
1. Allo scopo di intraprendere misure tendenti a limitare l'impatto dell'attività umana sull'atmosfera.
2. Dobbiamo prenderla come l'inaugurazione dell'ONU delle Religioni?
Questo l'editoriale odierno di Socci sulla nuova enciclica papale:
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/cantico-di-frate-sole-o-cantico-di-frate-sola/#more-3790
l'avevo già segnalato nella discussione su Magister,
RispondiEliminacomunque rieccolo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/16/enciclica-laudato-si-papa-francesco-diritto-alla-proprieta-privata-non-e-intoccabile/1782891/
nell'enciclica si subordina la proprietà privata e il possesso privato, anche quello onesto e di diritto, alla "funzione sociale" e ai "diritti dei più svantaggiati". Quindi si dice in pratica che si devono cedere. La proprietà privata non deve essere più una garanzia. Una sorta di comunismo universale.
Poi oltre ai temi ambientali, c'è un passaggio sulla sua visione economica: "Il salvataggio a ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro". Questo in sè è vero e giusto, ma è solo teoria.
In realtà c'è già una contraddizione. I salvataggi delle banche (diciamo grossi privati, non esistendo più come un tempo le Banche di Stato) vengono però fatti a spese delle stesse proprietà private dei cittadini (loro risparmi e immobili, piccoli privati, che coprono spesso a loro insaputa titoli tossici), cittadini di cui però ha appena detto che non hanno più diritto alla proprietà privata, ma che queste proprietà private devono essere subordinate alla necessità sociale. Quindi cedute anche con l'esproprio, a seconda della necessità sociale. Roba che nemmeno nel medioevo avveniva, usura a cui gloriosi Santi stessi si sono opposti.
E ricorda tanto "le cause di forza maggiore" di cui parlano le banche quando ti azzerano un investimento.
Anche la proprietà privata dei piccoli non è più un diritto, anzi anch'essa deve esser regolata sul fantomatico "bene comune", così la devi cedere al più povero, in una spirale senza fine. Quelli che salteranno per aria saranno la maggior parte dei cittadini. Le banche continueranno indisturbate, dal momento che si nega, per principio, il diritto alla proprietà privata dei singoli. Ma allora di chi fa gli interessi questa enciclica laica? Una sorta di lode all'esproprio.
C'è anche un passaggio in cui si afferma che "urge la presenza di una vera Autorità politica mondiale".
Ognuno la può leggere come vuole. Ma tra massonerie, strapotere USA, ONUsianesimo deviato, e NWO, suona molto male.
Anche perchè, per un credente qualsiasi, ciò che URGE, è affidare il mondo, le anime, al Salvatore perchè le illumini, e salvi. "Porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della Tua misericordia".
Urge meno, mi pare, in prospettiva eterna, salvare il mondo in cui "Cielo e terra passeranno, MA LA MIA PAROLA non passerà" o affidare il mondo a una "Autorità Mondiale" cui rivolgersi con fiducia.
Specie tenendo a mente il tipo di potere "mondiale" che cova nei versetti escatologici di Apocalisse.
A da passà a nuttata.Bobo
RispondiEliminacomunque, come sempre per i Verdi, si tratta sempre di Rosso-Verdi.
RispondiEliminaDa quel che si è potuto leggere, brutta e preoccupante enciclica, un vero cedimento al neo-paganesimo ecologista che alimenterà le ideologie pauperiste, denataliste e ostili allo sviluppo umano.
RispondiEliminaMi limito, per il momento, ad alcune osservazioni.
Cambiamenti climatici. Ci sono sempre stati, da che il mondo esiste. La Groenlandia ("terra verde"), quando scoperta dai vichinghi, venne così definita perché verdeggiante. Nel medioevo, in Inghilterra e persino in Irlanda si coltivava la vite. L'ipotesi di un "riscaldamento globale" è under discussion da parte della comunità scientifica. Ma, soprattutto, non esiste nessuna prova che esista una qualsiasi correlazione tra i presunti "cambiamenti climatici" e l'azione antropica. Vi è stata una vera e propria sollevazione dagli scienziati contro questa tesi.
Proprietà privata. Non solo la liceità, ma anche la bontà intrinseca della proprietà privata, che è conforme al diritto naturale, è sempre stata dichiarata dalla Chiesa. Mettere in discussione questo diritto, o condizionarlo a troppi, eccessivi vincoli, sarebbe un grave vulnus al diritto naturale. Vedremo il testo definitivo.
Ecologismo. Il mondo è stato creato per l'uomo, per il suo benessere, per il suo sviluppo. Punto. L'uomo non è subordinato alla terra: è il contrario. Il Creato è una gerarchia, che vede prima gli uomini, poi gli animali, poi le piante, poi il resto del mondo fisico. E ciò sia da un punto di vista ontologico che finalistico.
Jeffrey Sachs. E' uno degli ispiratori occulti dell'enciclica, voluto dal papa. Un entomologo convertito al neo-malthusianesimo, direttore del Earth Institute della Columbia University, consigliere di Ban Ki Moon, specialista, come tutti gli ecologisti, in catastrofismi poi smentiti dalla realtà: anni or sono, predisse che Calcutta avrebbe raggiunto i 66 milioni d'abitanti nel 2000 (oggi ne ha 4,5 milioni). E' un apostolo del de-natalismo e dell'osceno concetto di "salute riproduttiva", che include l'aborto. Dobbiamo a lui l'introduzione nell'enciclica dell'antiscientifico collegamento tra presunti cambiamenti climatici e attività umana (Fonte: Rivarol, n. 3189, 21/5/2015, pag. 12).
Una volta in possesso del testo finale, ci sarà spazio per ulteriori commenti. Segnalo solo l'ottima analisi critica di Socci su Libero di oggi. Da indicare, come contrario, l'edulcorata, mielosa, giustificatoria sintesi pubblicata ieri (ma il testo non era "sotto embargo"?) dall'ineffabile Introvigne sulla Nuova Bussola Quotidiana.
Considerazione finale: in passato la Chiesa è stata accusata dal culturame illuminista-positivista di "essere contro la scienza", accusa farlocca che ci ha portato fino alla nausea l'esempio della condanna di Galileo (il quale era stato blandamente condannato per tutt'altre ragioni che non quella della teoria eliocentrica). Ora, per paradosso storico, la Chiesa sembra (vediamo il testo finale) accreditare la più mostruosa, gigantesca, antiscientifica truffa ideologica di tutti i tempi: quella dell' "origine antropica del riscaldamento globale".
Silente
Piuttosto incredibili anche le rampogne contro lo "spreco". Da tempo da ogni tg, tv, radio e giornale, si stigmatizza lo spreco. Mica che io sia d'accordo con lo spreco, ma chi l'ha visto tutto 'sto spreco, signora mia?
RispondiEliminala gente comune ne è fatta carico, e viene colpevolizzata perchè spreca (ora anche perchè inquina), quando i redditi sono bassi, i lavori precari, le pensioni nella media molto esigue, le tasse esose: quindi, numericamente, chi può davvero sprecare?
Si capisce così, come per tutti gli slogan ossessivi ripetuti da ogni dove, che ci sono diktat venuti da altrove, con cui ossessionare le persone e trasformarne mente e sensibilità, nell'ottica del dover pensare secondo certi centri di potere mondiale.
Nell'ultima e recente occasione in cui mi sono accostato al sacramento della confessione/riconciliazione, ho vissuto quattro stati d'animo: quando ho confessato i miei peccati il confessore (incontrato casualmente in una grande basilica) non si è mostrato "reattivo" nel cercare di aiutarmi a fare di meglio; quando ho fatto presente un mio malessere ecclesiale in occasione di alcuni fatti specifici (desacralizzanti), ha subito ridotto a mie "paturnie" l'accaduto; quando ho fatto cenno a un mio disagio sull'attuale pontefice, ha subito mostrato contrarietà, chiedendomene conto; quando infine ho parlato male dei teologi modernisti è emerso che il confessore era insegnante presso una facoltà di teologia e grande estimatore della nouvelle theologie...
RispondiEliminaMorale: tutto è opinione, tutti hanno ragione, basta non parlare male dei teologi moderni e di questo pontefice. Il Signore perdona i peccatori e ho goduto del perdono accordatomi dal sacerdote. Infatti ci siamo tranquillizzati evitando di fare della confessione un diverbio.
Noto comunque che se non ci fosse un "residuo" di sacramentalità, sull'opinione si è divisi più che mai, incitati ogni giorno di più a farlo. Pare che il sacro sia stato abolito: infatti Dio facendosi uomo avrebbe desacralizzato tutto (questa la tesi sostenuta). Mi sono permesso di obiettare che il Dio cristiano viene adorato come Dio, non come uomo. Che Egli stesso ha detto di sè di essere Dio, e che San Paolo (non l'ultimo pincopalla) ai Filippesi ha scritto "ogni ginocchio si pieghi" etc...
Se siamo uniti tra di noi per salvare il creato, chi sarà unito a Chi l'ha creato? E, se non lo trascuriamo troppo, l'ha pure salvato. Potenzialmente per tutti, automaticamente per nessuno...
Francesco (quello di Assisi, il santo) conclude così il cantico delle creature:
RispondiEliminaLaudato sì’, mi’ Signore per quelli ke perdonano
per lo Tuo amore
et sostengono infirmitate et tribolazione.
Beati quelli ke ‘l sosteranno in pace,
ke da Te Altissimo, saranno incoronati.
Laudato sì’, mi’ Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po’ skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke troverà ne le Tue santissime voluntati,
ka la morte seconda no ‘l farrà male.
Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
GUAI a quelli che morranno nei peccati mortali...
BEATI quelli trovati nella Volontà di Dio.
Ci lamentiamo da tempo che la Chiesa docente sembra anteporre l'uomo a Dio.
Adesso stiamo per entrare in una nuova fase: anteporre le altre creature all'uomo.
In effetti pare che le sofferenze dell'uomo siano nulla di fronte al paguro e al facocero.
San Benedetto, che pure amava la natura, aveva un 'idea semplice: nulla anteporre a Cristo.
Questo (si annuncia lungo) sermone moderno forse darà ragione a chi ha scritto con efficace sintesi: Banal Grande! La mater et magistra pare in crisi di identità. Sarà per quello che tende a dividere, invece di saldare la famiglia. Chiede perdono (non a Dio, non nominato, anzi pare il Nuovo Innominato) per gli sbagli altrui, chiamandosi fuori... Una mamma "vera" non fa così. Probabilmente nemmeno un vero cristiano...
Cari e stimati amici, la mia mente e' corsa al § 67 della "Caritas in veritate":
RispondiElimina"Per il governo dell'economia mondiale; per risanare le economie colpite dalla crisi, per prevenire peggioramenti della stessa e conseguenti maggiori squilibri; per realizzare un opportuno disarmo integrale, la sicurezza alimentare e la pace; per garantire la salvaguardia dell'ambiente e per regolamentare i flussi migratori, urge la presenza di una vera Autorità politica mondiale, quale è stata già tratteggiata dal mio Predecessore, il Beato Giovanni XXIII."
Con umano sgomento e fiducia nel Signore, pace e bene.
Sull'udienza privata al card. Burke:
RispondiEliminahttp://eponymousflower.blogspot.it/2015/06/cardinal-burke-received-by-pope-francis.html
Su codesta enciclica ... nell'articolo di Socci c'è tutto. Se non volete buttarla nel bidone differenziato della carta (Bergolgio vi controlla e se sgarrate non vi fa dare l'assoluzione) posatela nell'ultimo ripiano di una libreria è lasciatela impolverare. E' meglio fare così per la nostra salute mentale.
RispondiEliminaSignori qui si va sul sicuro: la quintessenza del pensiero dogmatico politicamente corretto, progressista e quant'altro. In particolare se si pensa che le varie crociate "ecologiste" sono promosse a suon di slogan dai mezzi di informazione unificati globali di proprietà delle più grosse e ricche lobby finanziarie, multinazionali del pianeta e dai vari nababbi tanto ricchi sfondati quanto privi di scrupoli. Poi tutta la messinscena si concretizza nella persecuzione dei piccoli produttori tradizionali strozzati da normative vessatorie e tasse lasciando invece totale libertà d'azione alle grandi multinazionali che sono in grado di saccheggiare e incenerire intere nazioni. La stessa farsa si è vista in campo fiscale dove si stronca un muratore per un nero di 200 euro lasciando campo libero con leggi ad hoc al colosso globale che fattura 500 miliardi.
RispondiEliminaMiles
http://www.antoniosocci.com/cantico-di-frate-sole-o-cantico-di-frate-sola/
RispondiEliminaLa situazione mi sembra gravissima.
RispondiEliminaVorrei leggerla prima di dire qualcosa; in ogni caso la Chiesa è completamente alla deriva.
Purtroppo nell’enciclica “Laudato si’” (se la stesura definitiva sarà identica alla bozza) c’è una grande ripetizione del concetto di “sostenibilità”, termine coniato in ambito Onu. È una di quelle parole truffa - come “gender” ad esempio - che fanno pensare a un bene e introducono, invece, un male.
RispondiEliminaSostenibile è sinonimo di mantenuto, sopportato: lo sviluppo sostenibile mantiene il rapporto tra consumo e produzione. Se si trattasse di cercare un equilibrio a favore dell’uomo non ci sarebbe alcun problema.
Ma il problema nasce perché l’attenzione è spesso spostata sulla natura fisica e animale. Se, cioè, l’equilibrio si rompe, apparentemente a causa della sovrappopolazione, è da ridurre la popolazione (anche con l’aborto e l’eutanasia).
Un equivoco del genere non andava taciuto.
Si spera nella stesura definitiva…
Da Gesù Buon Pastore al rosso/verde Pecoraro Scanio. Ecco il nuovo comandamento consegnato al grande "geologo" Teilhard de Chardin che sostituisce il primo "Io sono il Signore tuo Dio, non avrai altro Dio all'infuori di me" con : Io sono l'ossidazione del carbonio a CO2 e la fissazione fotosintetica della stessa. attraverso la luce di dio,che ricicla il carbonio in forma ossidabile. E questo "sia" per tutte le religioni. Sia data una data fissa alla Pasqua affinché, dopo l'eliminazione della Santa Eucarestia e della Chiesa del Giovedì Santo, finalmente, si abolisca il truculento Venerdì Santo cattolico, fonte di ogni divisione e tristezza fra i "tanti cristiani". E' ora di mandare a casa questo buffone comunista irresponsabile e ritardato storico, culturale, e scientifico (qualcuno dovrebbe spiegare a questi poveri ignoranti sudamericani il principio d'aumento dell'entropia). Concordo in toto con l'articolo di Socci. Tarda due anni ad accorgersi del genocidio dei cristiani in oriente e di malavoglia, costretto accenna a qualcosa. E, come il tassista di Palermo a Jonny Stecchino,ci "rivela" che il vero problema dell'uomo è il trafffico. Quest'uomo ha già distrutto, grazie anche al suo predecessore e alla stupidità di tanti prelati, Santa Romana Chiesa. E' ora che un moto di popolo, simile a quello che sta mandando a casa il suo amato comunista Marino, lo spedisca a pedate a Cuba a giocare a tressette con i suoi amici Castro e Maradona. Se aspettiamo che lo caccino i suoi gerarchi, anche quelli che qualche volta mostrano segni di disappunto, stiamo freschi. Non hanno più Fede.Solo paura e sgomento.
RispondiEliminaOggi il papa ha invitato, cito a braccio, a: "chiedere perdono per coloro, persone e istituzioni, che non vogliono l'accoglienza ai migranti".
RispondiEliminaOra, qualcuno mi dovrebbe trovare e citare quale parte del Vangelo, quale parte della Dottrina, quale documento ex cathedra ci obbligherebbe ad accogliere indiscriminatamente, curare amorevolmente e a mantenere indefinitamente non singoli individui o veri profughi, ma masse innumerevoli di clandestini che cercano d'approfittarsi delle generose legislazioni sociali d'Europa.
In realtà, a chiedere perdono dovrebbero essere proprio coloro che sostengono l'accoglienza indiscriminata. Dovrebbero chiedere perdono perché così favoriscono la distruzione, già in atto, di quel poco che resta delle nostre società cristiane. Dovrebbero chiedere perdono perché l'immigrazione selvaggia favorisce la crescita della criminalità, soprattutto quella che minaccia gli strati più poveri della nostra società. Dovrebbero chiedere perdono perché ogni risorsa destinata all'accoglienza viene tolta ai nostri veri bisognosi. Dovrebbero chiedere perdono perché l'immigrazione rappresenta una forma di dumping sociale utile a chi vuole tenere bassi i salari. Dovrebbero chiedere perdono perché queste masse sono prevalentemente musulmane e decise a imporre le loro leggi e a distruggere le nostre chiese, le nostre tradizioni, i nostri costumi.
La vera carità, nei confronti dei nostri popoli cristiani, sarebbe proprio quella di una severissima selezione tra i veri profughi, che sono pochi, e chi vuole invaderci solo per motivi opportunistici o per odio ideologico nei confronti nella nostra civiltà.
Questo non è un messaggio "fuori argomento". Ecologismo e immigrazionismo hanno gli stessi ispiratori, gli stessi istigatori (palesi e occulti) e lo stesso fine: la distruzione della nostra cultura greco-romana-cristiana. Che è il fine che accomuna il nichilismo decostruzionista della persona, della famiglia, della società, il post-marxismo alla ricerca di "nuovi oppressi" e il modernismo cattolico che, ab origine ha sempre sostenuto la necessità di una "de-ellenizzazione" del cattolicesimo.
Il sogno di immigrazionisti e ecologisti è in fondo lo stesso: una sorta di barbarie totalitaria, post-moderna, anti-comunitaria, anti-identitaria, liquida, dominata da élite illuminate che provvedono al nostro "vero benessere" e che reprimono severamente ogni desiderio di tradizioni, di cultura e di sviluppo civile.
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RispondiEliminaLeopardi, che era un ateo ex cristiano, distingueva due aspetti della Natura entrambi validi a seconda del punto di vista, ma intrecciati in modo inestricabile: la NATURA MADRE e la NATURA MATRIGNA, ovvero la NATURA GIARDINO e la NATURA - GIUNGLA. Schopenauer, che era fortemente attratto dal pensiero induista, parlava del MALE MONDIALE come insieme delle sofferenze subite da tutti i viventi per il fatto stesso di esistere.
RispondiEliminaA mio parere la cultura cattolica degli ultimi secoli ha trascurato di tematizzare adeguatamente il discorso del male nella Natura come effetto del Peccato Originale. Eppure in san Paolo, che aveva una forte preparazione rabbinica, compaiono accenti che fanno pensare a un dicorso "protologico" su questo punto delicatissimo e oso dire "abissale".
Romani, 8,19 e segg: "La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa - non per suo volere, ma per volontà di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che
TUTTA LA CREAZIONE GEME E SOFFRE fino ad oggi NELLE DOGLIE DEL PARTO..."
Chi ha sottomesso la creazione a un principio estraneo? Mi si corregga se sbaglio in materia tanto importante, ma a me sembra di intendere il riferimento a una Potenza Negativa agente nel cosmo, vale a dire il Demonio e le forze
oscure che a lui rispondono. In ogni caso a questa istanza non corrisponde il discorso improntato allo zuccheroso, superficiale, moralistico "BUONISMO" di Jean Jacques Rousseau " la Natura è buona, è l'uomo che la rovina" con la sua azione scriteriata; no, per san Paolo il male della Natura è espressione tangibile di una immane battaglia cosmica e sovracosmica di Potenze angeliche. Su questo, vedasi il già citato Baget Bozzo ne "L'Anticristo" 2001.
Quanto al gesuita Teilhard De Chardin, va ascritto a suo merito il fatto di aver cercato la connessione fra Storia Naturale, geologica e biologica, e Storia Sacra; però la sua impostazione pencola troppo verso istanze gnostico-modernistiche. Ricordo che Teilhard fu esiliato negli Stati Uniti, dove morì nel 1955; ancora nel 1959, sotto Giovanni
XXIII, il Sant'Uffizio di Ottaviani emanò un "monitum" di messa in guardia contro il suo pensiero che andava difgondendosi sottotraccia nei seminsri e nelle facoltà teologivhe, come pure fra gli intellettuali laici cattolici. Estremamente interessante ( e da trattare con le molle ) il discorso fatto su Teilhard da Malachi Martin nei volumi per stomaci forti "In mano a Satana. Sette vite possedute dal Demonio" e "I Gesuiti".
Don Pio Pace colpisce ancora
RispondiEliminahttp://rorate-caeli.blogspot.com/2015/06/op-ed-rome-age-of-emptiness.html#more
W gli ortodossi!!
RispondiEliminaPatriarcato di Mosca al Papa: sulla Pasqua un gesto di buona volontà, ma non stravolgeremo tradizioni millenarie
http://www.asianews.it/index.php?art=34519&l=it
Caro Johs, io non leggo niente che venga da Bergoglio, ma se quello che lei riporta è vero, allora siamo proprio di fronte a vere e proprie farneticazioni, a follie pure, agghiaccianti. Chi può parlare così e pensare di essere ascoltato come una guida? qui si parla ai comunisti duri e puri, ma se è così c'è già la sentenza di Pacelli: i comunisti ed i loro fiancheggiatori sono scomunicati, punto e basta. ... Ma i loro sproloqui se li possono tenere, se fossi più giovane me ne sarei già andato da questo paese di dittatori economici e religiosi (magari in Russia, Ungheria), siccome non lo sono mi incazzo quando sento questi sproloqui, così faccio il richiamo del vaccino anticomunista e antimodernista. Viva Cristo Re !
RispondiEliminaGentile Antonio Socci , trovo che nessuno meglio di lei sappia raccontare lo sguardo d'amore appassionato di Gesu' per ogni uomo .
RispondiElimina" Lo struggimento intimo di Gesu'" per ogni essere umano e'all'origine della Sua morte . Egli ha voluto morire per riscattare ME !
Ti adoro mio Dio e Ti amo sopra ogni cosa , perdonami per il male commesso , salvami dalla morte eterna .
All'ultimo G7 in Germania, han parlato soprattuto di climate change, non di Grecia, non di Ucraina e Russia, non d' immigrazione selvaggia e neoschiavismo.. NO, di climate change. Dall' inizio della crisi economica non ne parlavano più tanto, ora che pian piano le cose sembrano migliorare, di nuovo con ' sta boiata pazzesca, una delle piu grandi "hoax" del secolo( insieme ad un' altra).
RispondiEliminaEd arriva l' enciclica.
Non ditemi che dietro tutto ciò non c'e' un disegno. Non insultate la mia intelligenza.
Immigranti respinti. Di grazia, quanti di quelli sbarcati alla Tiburtina a Roma sono sati ospitati a S.Marta, e forniti di documenti validi per girare l' Europa? quante tendopoli sono state organizzate nei giardini varicani o a castel Gandolfo? quanti appartamenti privati di alti prelati, per es. quello sontuoso di Marx sono stati aperti alla bisogna?
bello fare i generosi col c...o degli altri
RR
Prenderò il tempo di leggere quell`enciclica, non voglio accontentarmi della bozza pubblicata dall`Espresso o delle ampie anticipazioni di chi (come Introvigne) per averlo fatto non è stato redarguito e ancor meno sanzionato ( ma forse non hanno l`accredito Sala Stampa), questa palese differenza di trattamento rende ancor più palese il carattere-sapore vendicativo della sanzione presa contro Magister.
RispondiEliminaMa già posso dire che dal papa non mi aspetto un`enciclica sull`ecologia, ancor meno in questi tempi che vedono la famiglia e il rispetto della vita stessa sotto attacco, i cristiani perseguitati, massacrati e in via d`estinzione nei Paesi culla del cristianesimo, ancor meno quando i consiglieri del papa sono stati teologi della liberazione e fanatici sostenitori del catastrofismo meteorologico.
Dai commenti che leggo mi sembra che sarà saggio leggerla con una tazza di camomilla a portata di mano.
http://www.pierolaporta.it/enciclica-bergoglio-lecologo/#more-10881
RispondiEliminavoglio rispondere in piccola parte all'anonimo 17 giugno 2015 18:47 che racconta la sua confessione.
RispondiEliminaDavvero, oggi è molto comune quel che ti è accaduto, anche se inquietante, e il tuo sconcerto è sacrosanto. Parrebbe quasi una regia consueta.
Riprendo alcune tue parole.
"Pare che il sacro sia stato abolito: infatti Dio facendosi uomo avrebbe desacralizzato tutto (questa la tesi sostenuta)."
In realtà incarnandosi Dio ha risacralizzato tutto, in chi lo segue.
Normalmente a quel punto dicono anche che la divinità di Cristo la si vede nella sua umanità. Questo però, oltre che un pericoloso riduzionismo, non è affatto la verità intera. Non basta essere "maestri in umanità" e fratellanza globbbale.
Gesù conserva tutti i titoli, anche se non Gli vengono più riconosciuti pubblicamente. Profeta, Sacerdote e Re. Universorum Rex. Redentore e Salvatore, e Giudice domani.
Pensa a 1 Corinzi 3, 21
"Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro: 22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! 23 Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio."
Non si risolve certo tutto nell'umano, e già lì è così ben messo in evidenza.
O pensa a un passaggio "iconico" shock come Apocalisse 1,7
"Ecco, Egli viene sulle nubi e ognuno lo vedrà (lett.: ogni occhio lo vedrà);
anche quelli che lo trafissero
e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto.
Sì, Amen!"
davvero si risolve tutto nell' "umano"?
Non è un OT, perchè il primo sintomo della perdita del soprannaturale, diviene poi l'attenzione prima solo all'umano, poi solo alla natura, poi solo al "mondo", rampognando poi chi cerca spiritualità, santificazione e ascesi come passatista o retrogrado.
Stimato Sig. Josh, per molte persone imbevute di filosofia e teologia di carattere immanentista, la natura è il sopranaturale. Dunque, non è che si è perso il senso del sopranaturale, anzi questo lo si ritrova dentro la natura. Un concetto di natura inteso però come fatto avvenuto e in procinto di passare ad altro, quindi non si parla di "principio di operazioni", ma di "operazioni", "funzioni dinamiche".
RispondiEliminaSaluti.
@ Franco.
RispondiEliminaIl problema del male nella natura, come abissale o cosmico, ci angoscia tutti (credo) e lei in modo particolare, mi sembra. Piu' volte lei e' tornato sul passo di Romani 8, 19, che viene oggi interpretato come se s. Paolo si riferisse ad una aspettazione alla liberazione dal male da parte di tutta la natura (animali compresi, allora), aspettazione cosmica e che farebbe forse vedere la presenza di uno spunto panteista in s. Paolo. Ho gia' cercato di farle presente una diversa e piu' tradizionale interpretazione del passo. Provo a ripeterla, per vedere se lei (e i non pochi, oggi, che condividono quest'interpretazione) possano trovare in essa la spiegazione che cercano, fermo restando che il "misterium iniquitatis" non si puo' afferrare completamente da parte nostra.
Il passo di Paolo va situato nel suo contesto. La chiave di lettura la fornisce l'inizio. "Stimo che le sofferenze del tempo presente non possono esser paragonate alla gloria futura che si rivelera' a noi [quae revelabitur in nobis]" (Rm 8, 18]". La gloria futura, dopo le sofferenze del tempo presente, si rivelera' a noi. A "noi", chi? Noi uomini, evidentemente. Cristo NS e' venuto a salvare i peccatori non anche cani, gatti, uccelli, mucche, balene, e cosi' via! Subito dopo aggiunge pero': "poiche' la creazione attende con gran desiderio la glorificazione dei Figli di Dio...Tutta quanta la natura insieme sospira e soffre le doglie del parto, anzi non soltanto essa ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito..." (ivi, 19-23). Tutta la natura: il latino dice "omnis creatura" e il greco "pasa he ktisis". Se si va a vedere Zorell S.I., Lexicon Graecum Novi Testamenti, alla voce ktisis, che ha vari significati, si legge, a proposito di questo passo di Paolo, che essa qui vuol dire: "omnes huius mundi aspectabilis res creatae ratione expertae R 18-22" : "tutte le cose create di questo mondo visibile dotate di ragione". Quindi: esseri razionali, niente animali, niente "le creature" nel senso del "vivente" caro al panteismo evoluzionisticio di oggi. E difatti, cosa dice in effetti Paolo? Tutta la creazione nel senso di tutte le creature razionali soffrono come noi che, pur avendo le primizie dello Spirito (pur essendo cristiani), ugualmente soffriamo finche' non si saranno compiute "le promesse dell'adozione, che e' la glorificazione del nostro corpo" (ivi, 23). La conversione e la fede ci rendono figli di Dio adottivi e non secondo la carne come i Giudei del passato; l'adozione contiene la promessa della resurrezione dai morti per andare alla gloria (e non alla corruzione) per chi ha vissuto secondo l'adozione, in fede e opere (Rm, 1-8); nella resurresione il nostro corpo (che ci fa ora soffrire con i desideri della carne - Rm 5-7) sara' "glorificato", come lo e' stato quello di Cristo NS quando e' risorto. San Paolo, correttamente interpretato, non e' utilizzabile per le fantasie gnostiche di un Teilhard de Chardin (che lei a mio avviso sopravvaluta ampiamente) o per trovare un'impossibile conciliazione del vero cristianesimo con prospettive di tipo buddistico o, peggio, con l'evoluzionismo e la sua mitologia del "vivente" che tutto ricomprende, dappertutto soffrendo ingiustamente. Cominciamo allora a chiarire e riproporre l'esatto pensiero di Paolo e a tenerlo bene in vista, come un punto fermo. A. R. (Anonimo Romano)
gentile Epiphanio, ah siamo a quel punto senz'altro;
RispondiEliminase la natura è già considerata in sè il soprannaturale,
non si afferma più che la Grazia soprannaturale, manifesta in Cristo, vince la natura, la quale porta la ferita della caduta, e deve esser redenta, e vien redenta solo col nostro assenso a Lui;
Se la Grazia soprannaturale non vince più la natura, ha allora vinto l'uomo vecchio, che non viene più crocifisso per rinascere a Cristo.
E se la natura è già soprannaturale siamo nel panteismo, magari cosmico, verso magnifiche sorti e progressive, e non più nel Vangelo.
Qualcuno sa se nell'enciclica pubblicanda sarà prevista qualche indulgenza per la pia pratica della raccolta differenziata?
RispondiEliminaPuntuale Magister su L'Espresso:
RispondiEliminaSorella terra. L'enciclica "verde" di papa Francesco
Pagine scelte della lettera "Laudato si'" rivolta dal papa "a ogni persona che abita questo pianeta". Nelle parentesi i numeri dei paragrafi da cui i brani sono ricavati
Selezione a cura di Sandro Magister
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351072
Qualcuno sa se nell'enciclica pubblicanda sarà prevista qualche indulgenza per la pia pratica della raccolta differenziata?.
RispondiEliminaOttima battuta, Jouanne. Me la rivenderò. Purtroppo, questo pontefice banalizza o assolve ciò che non può essere assolto (chi sono io per giudicare?) e "s'inventa" peccati sociali assai dubbi, oltre ad accreditare "teorie scientifiche" indimostrate e indimostrabili.
Per Anonimo Romano,
RispondiEliminaho letto velocemente e non so se ho ben compreso. Ma non credo che ritenere coinvolta tutta la Creazione (natura compresa) nella "caduta" e suoi effetti (e dunque anche nella redenzione) sia necessariamente indice di immanentismo. L'immanentismo esclude il Soprannaturale o lo trasferisce nella natura.
L'uomo è considerato il vertice della Creazione, ma ne fa parte non soltanto come essere razionale ed è intrinsecamente coinvolto nelle dinamiche del nostro universo materiale, spirituale.
“La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo” (Romani 8, 19-23).
La "Gloria dei figli di Dio" riguarda gli uomini redenti (unici esseri razionali); ma ricordiamo anche i "cieli nuovi e terra nuova" che li aspettano insieme alla Creazione tutta.
cara Juanne, non saprei, ma è probabile. Oggi però sono particolarmente corrucciato perchè pur facendo la differenziata con ben 5 bidoni in cucina e terrazzo, ovvero carta, nylon e plastiche, vetro, lattine/alluminio, e umido, (e strapagando le imposte per lo smaltimento dei rifiuti, che invece facciamo noi per 3/4 già a casa, con in più la sopratassa perchè è pure zona di pregio), ho il condizionatore e stamattina ho pure ucciso un ragno.
RispondiEliminaAl n.55 Francesco condanna, quale "pratica suicida", l'uso dei condizionatori d'aria. Non era il Papa modernissimo?
RispondiEliminaHo ascoltato i primi commenti sull`enciclica, invitati ecologisti tipo "anguria"= verdi fuori, rossi dentro, tutti entusiasti, non ho ancora sentito qualcuno, ma forse ci sarà, citare i paragrafi seguenti, ripresi dalla selezione di Magister:
RispondiElimina- 50: L'IMPOSIZIONE A FORZA DELLA "SALUTE RIPRODUTTIVA"
- 120: ANCHE L'EMBRIONE È NATURA DA DIFENDERE (120)
- 155: LA DIFFERENZA SESSUALE È LEGGE DELLA NATURA
- 13: ELOGIO DELLA FAMIGLIA
Non poteva mancare la picca ai cristiani secondo Bergoglio "devoti":
- 217 : CRISTIANI DEVOTI CHE SI FANNO BEFFE DELL'AMBIENTE
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2015/06/17/il-papa-vuole-svendere-dio/
RispondiEliminaOggi ho buttato la graffetta della bustina del tè nell'indifferenziato. Ieri ho usato uno spray antizanzare. L'altro ieri ho scoperto che una banana nel mio frigo era marcita e l'ho buttata. Che dite, mi devo confessare?
RispondiEliminaLA sigla A.E.C., sta per :"Anonimo Ecologista CATTOLICO".
RispondiEliminaFaccio, in modo cattolico,non condividendo, (anzi avversando e combattendo), le derive panteiste, battaglie ambientaliste, fin dagli anni '60 (all'epoca si parlava, più che altro, di difesa del paesaggio).
E continuerò a farle NONOSTANTE BERGOGLIO.
L'enciclica "BANAL Grande" mi fa ridere e mi fa una pessima impressione due volte. Mi colpisce sgradevolmente, sia come cattolico, che come ambientalista. Anzi, vedo in essa un siluro prima di tutto a tutti i distinguo che metto in campo da quasi 50 anni.
Ah, dimenticavo: ho persino usato il condizionatore. Per questo gravissimo peccato (vedi la famigerata "enciclica", n. 55), devo rivolgermi al Vescovo o basta il mio usuale confessore?
RispondiEliminaMa stamane alle 12 romane del 18 giugno, nell'aula nuova del sinodo in Vaticano, per la conferenza stampa, perché non sudava nessuno? Anche il prof Schellnhuber, pur tutto incravattato, era bello fresco. Non è che i condizionatori erano accesi? Urge intervento della penitenzieria apostolica!
RispondiEliminaCaro Silente, presto verranno inviati i confessori della misericordia;
RispondiEliminail vizio del condizionatore è male diffuso,
ma come da § 88
"I Vescovi del Brasile hanno messo in rilievo che tutta la natura, oltre a manifestare Dio, è luogo della sua presenza. In ogni creatura abita il suo Spirito vivificante che ci chiama a una relazione con Lui.65 La scoperta di questa presenza stimola in noi lo sviluppo delle
«virtù ecologiche»."
(Già in Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, "A Igreja e a questão ecológica", 1992, 53-54.)
E' necessario pentirsi e iniziare un percorso di "virtù ecologiche." Lo stesso valga quando si uccidono impunemente ragni, zanzare e scarrafoni.
Già, caro Josh. Alla luce dell'enciclica, mi sto sottoponendo a un severo esame di coscienza e mi sto scoprendo un vero peccatore. Oltre ai peccati sopra denunciati, mi auto-accuso: giorni fa, in un viottolo di campagna, devo aver investito un ranocchio. Mi lavo tutti i giorni, con deplorevole consumo d'acqua. Ho la malvagia abitudine di mangiar carne (salvo i tempi canonici). Uso l'automobile perché a Milano, dove vivo, il servizio pubblico è deplorevole. E poi perché penso che la libertà di movimento sia un mio diritto inalienabile, checché ne pensi Pisapia e il papa. Insulto i ciclisti, benemeriti degli ecologisti, quando scorrazzano sui marciapiedi. Non voto verdi, grillini anti-tutto e nemici, in generale, della necessarie opere pubbliche (ça va sans dire, non voto neppure chi puzzi lontanamente di sinistra, che pare piacere al pontefice, visto che ha persino ricevuto i picchiatori del Leoncavallo). Considero l'ecologismo una malvagia ideologia anti-umana.
RispondiEliminaPer tutto questo, quale sanzione canonica merito?
#risposta a Mic, sulla Lettera ai Romani
RispondiEliminaNella Gerusalemme celeste non c'e' posto per animali, piante,rivi e foreste, frutta e verdura, raccolti, insomma per "la natura". Nella famosa replica ai Sadducei sull'immortalita' dell'anima, Cristo NS non rivelo' che gli uomini e le donne di questa terra sarebbero stati nell'altra vita come "angeli di Dio in cielo" (Mt 22, 29 ss.)? Puri come gli angeli del Signore anche se risorti con il corpo, diventato pero' il corpo "glorificato". Gli Eletti assumeranno di nuovo il loro corpo ma "glorificato", come ci insegna Paolo. Glorificato come quello del Signore risorto. Era un vero corpo, e S. Tommaso pote' toccagli le ferite, tuttavia nello stesso tempo un corpo sovrannaturale, visto che poteva attraversare i muri.
Quando in Ap 21 3ss. Dio ci fa sapere che, alla fine dei tempi, "fara' tutte le cose nuove", non dobbiamo credere che rifara' un mondo sul tipo di quello che conosciamo noi, solamente ora perfetto. Il "primo mondo" con tutte le sue infamie e' sparito per sempre, la realta' nuova che Dio creera' e' appunto quella della Gerusalemme celeste, puramente spirituale, nella quale gli Eletti contempleranno in eterno la Ssma Trinita', celebrandola nel loro corpo "glorificato" (vedi sopra). Questo dice la rivelazione, correttamente interpretata. La speculazione piu' ardita puo' aggiungere che tutto cio' e' conforme alla natura dell'Essere Perfettissimo di Dio, alla trascendenza assoluta della sua divinita' "soprasostanziale" (Dionigi Areopagita o Pseudo-Dionigi), che e' in eterno al di la' dello spazio e del tempo. Accostando a se' in eterno gli Eletti, non puo' che farlo in una dimensione a sua volta "soprasostanziale", che e' quella propria della Divinita', incommensurabile rispetto alla "natura", nella quale non si vede come possa ricomparire una nuova "natura", sia pure (ora) perfetta nel suo modo di essere. A. R.
Anonimo delle 15:54
RispondiEliminaarguto!
Se la Chiesa della misericordia tutto perdona, perchè commissariare un ordine zelante o a tagliare fuori chi tra i vaticanisti non è allineato a così tanta apertura mentale?
Se la Bonino ha ricevuto un caloroso "va bene, non mollare", perchè giudicare la Madonna che dà messaggi e chiama all'appuntamento?
Se i dogmi non hanno più alcun senso, perchè ci sono dei superdogmi -mai dichiarati- che paiono tanto vincolanti da affermare "indietro non si torna"?
Se ormai tutti hanno capito che "Dio non è cattolico", perchè si sfrutta l'apparato del cattolicesimo per rampognare i cattolici, senza nemmeno porsi il problema?
Se il maggior problema del mondo è la natura, in senso materiale, perchè prendere in considerazione chi ha titolo per parlare soprattutto della vita spirituale?
Se l'aborto, la fecondazione assistita o l'eutanasia (che trasgrediscono un comandamento) sono "menate", da cui prescindere per essere dialoganti e costruttori di ponti, perchè dovrebbero essere così truculenti altri peccati che attengono di più all'opinione del mondo che non ai comandamenti di Dio?
Bisognerebbe essere coerenti. Bisognerebbe...
Oggi la santa messa proponeva San Paolo e il Padre Nostro.
Fratelli, se soltanto poteste sopportare un po’ di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta. Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi “super apostoli”! E se anche sono un profano nell’arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi...
Sia santificato il tuo nome, Padre. Sia fatta la Tua Volontà.
Non abbandonarci alla tentazione. Liberaci dal Maligno.
Luisa
RispondiEliminaI cristiani devoti più che farsi beffe dell'ambiente si fanno beffe dell'ambientalismo,
I cristiani devoti si fidano solo della Parola del Signore non di quella di Al Gore.
I cristiani devoti sono una specie in via d'estinzione come i panda. Un po' di rispetta papa Francesco, per le specie in via d'estinzione!!!!
Discepolo
Buongiorno Discepolo!
RispondiEliminaLa leggo ogni tanto da Accattoli, spero che sia lei..., e condivido sempre i suoi commenti, Bergoglio ha diviso i cattolici ( ormai non si dice più cattolici ma cristiani) in due categorie, poi più recentemente in tre, una sola categoria si salva: quella che combacia con la sua visione e lettura del Vangelo e del mondo, le altre sono oggetto di caricature sprezzanti, molto poco misericordiose, ma ormai c`ho fatto l`abitudine, non per questo apprezzo questo modo di governare dividendo i cattolici e disprezzando quei cattolici che, effettivamente, fedeli alla Tradizione, al Magistero, alla dottrina morale della Chiesa, ai pilastri sui quali hanno formato la loro coscienza, sono in via d`estinzione.
È del resto una delle aberrazioni di questa chiesa della misericordia: chi fonda la sua vita sull`insegnamento immutabile della Chiesa, chi resiste alle aperture per le quali stanno combattendo crociati di un nuovo tipo, e lo dice, che sia un cardinale o un laico, è bollato come nemico di Jorge Bergoglio.
Un cardinale suo amico aveva detto dopo il 13 marzo 2013 che basteranno 4 anni a Bergoglio per rivoluzionare la Chiesa senza possibilità di ritorno.
Temo che la realtà gli stia dando ragione, son già passati due anni, gliene restano due.
La versione finale è stata pubblicata. In attesa che Mic apra uno spazio specifico, incominciamo l'esame:
RispondiEliminaEsiste un consenso scientifico molto consistente che indica che siamo in presenza di un preoccupante riscaldamento del sistema climatico. (23)
Falso, non c'è un unanime consenso scientifico sul "riscaldamento climatico". La materia è under discussion.
numerosi studi scientifici indicano che la maggior parte del riscaldamento globale degli ultimi decenni è dovuta alla grande concentrazione di gas serra (anidride carbonica, metano, ossido di azoto ed altri) emessi soprattutto a causa dell’attività umana. (23)
Falso. Non c'è alcuna prova che il presunto "riscaldamento" abbia un'origine antropica. Rispetto a questa tesi, c'è stata una vera e propria sollevazione degli scienziati seri.
Per il buon funzionamento degli ecosistemi sono necessari anche i funghi, le alghe, i vermi, i piccoli insetti, i rettili e l’innumerevole varietà di microorganismi. (34)
Interessante. Sarebbe opportuno che il papa dedicasse la stessa attenzione che dedica ai "funghi, le alghe, i vermi, i piccoli insetti, i rettili" anche ai milioni di cristiani perseguitati nel mondo.
Le strade, le nuove colture, le recinzioni, i bacini idrici e altre costruzioni, vanno prendendo possesso degli habitat e a volte li frammentano in modo tale che le popolazioni animali non possono più migrare né spostarsi liberamente, cosicché alcune specie vanno a rischio di estinzione. Esistono alternative che almeno mitigano l’impatto di queste opere, come la creazione di corridoi biologici
Argomento certamente degno dell'attenzione del Vicario di Cristo.
Ricordiamo, per esempio, quei polmoni del pianeta colmi di biodiversità che sono l’Amazzonia e il bacino fluviale del Congo (38)
Beh, non per dire, ma anche il parco Sempione, che è vicino a casa mia...
Il riscaldamento causato dall’enorme consumo di alcuni Paesi ricchi ha ripercussioni nei luoghi più poveri della terra, specialmente in Africa, dove l’aumento della temperatura unito alla siccità ha effetti disastrosi sul rendimento delle coltivazioni. (51)
Falso, falso, falso. Ma perché il regnante pontefice non si è rivolto a qualche scienziato serio?
Gli oceani non solo contengono la maggior parte dell’acqua del pianeta (40)
Che acuta osservazione! Diamogli il Nobel per la fisica.
In alcuni luoghi, rurali e urbani, la privatizzazione degli spazi ha reso difficile l’accesso dei cittadini a zone di particolare bellezza; altrove si sono creati quartieri residenziali “ecologici” solo a disposizione di pochi, dove si fa in modo di evitare che altri entrino a disturbare una tranquillità artificiale. Spesso si trova una città bella e piena di spazi verdi ben curati in alcune aree “sicure”, ma non altrettanto in zone meno visibili, dove vivono gli scartati della società. (45)
Certo, la proprietà privata è un gran brutta roba. Vuoi mettere un bel casermone sovietico?
(Continua)
limitatamente ai passi che ho citato in questi giorni come "dall'enciclica diffusa dall'Espresso", noto che sono comunque letteralmente uguali a quelli dell'enciclica definitiva sul sito Vaticano.
RispondiEliminaDella serie, speravo di svegliarmi, invece è proprio tutto vero.
(continua)
RispondiEliminaIl principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni e, perciò, il diritto universale al loro uso, è una “regola d’oro” del comportamento sociale, e il «primo principio di tutto l’ordinamento etico-sociale». La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata. (93)
Curioso che si tiri in ballo la "tradizione" quando questa non c'entra nulla. Qui si esprime un principio assai dubbio rispetto alla Dottrina, pericolosissimo nella sua formulazione ambigua. La proprietà privata è un principio di diritto naturale, prima ancora che positivo. Questa formulazione può essere foriera dei peggiori arbitri. La negazione, anche solo parziale, di questo diritto significa comunismo, schiavitù, sottomissione allo stato.
La liberazione dal paradigma tecnocratico imperante avviene di fatto in alcune occasioni. Per esempio, quando comunità di piccoli produttori optano per sistemi di produzione meno inquinanti, sostenendo un modello di vita, di felicità e di convivialità non consumistico. (112)
Interessante. Commendevole. Peccato che siano molto pochi a optare per questi sistemi pauperistici. Meno male, altrimenti non mangeremmo più verdure.
Nella modernità si è verificato un notevole eccesso antropocentrico che, sotto altra veste, oggi continua a minare ogni riferimento a qualcosa di comune e ogni tentativo di rafforzare i legami sociali. (116)
Sarebbe stato sperabile una condanna dell'antropocentrismo perché negazione dei "diritti di Dio". Invece, viene condannato solo in nome dei "legami sociali". Disastroso.
è indispensabile prestare speciale attenzione alle comunità aborigene con le loro tradizioni culturali. Non sono una semplice minoranza tra le altre, ma piuttosto devono diventare i principali interlocutori, soprattutto nel momento in cui si procede con grandi progetti che interessano i loro spazi. (146)
Incommentabile. Viva gli Aztechi e i Maya, che sacrificavano ogni anno migliaia di vittime ai loro dei.
Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d’inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano. Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità al trasporto pubblico. (153)
Qui il ridicolo raggiunge l'apice. Perché Francesco non si propone al sindaco Marino come assessore ai trasporti?
Sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas –, deve essere sostituita progressivamente e senza indugio.
Aspettiamo soluzioni, Santità.
Segue
Silente, m'hai guastato la serata! Ho scoperto un altro mio peccato: non mi sento intimamente sempre favorevole al car sharing! Misero me uomo, Chi mi libererà da questo autoveicolo malandato?
RispondiEliminasegue
RispondiEliminaLa bolla finanziaria di solito è anche una bolla produttiva. (189)
Falso. Chi è quel cretino di economista che gli ha suggerito una simile stupidaggine?
In ogni modo, se in alcuni casi lo sviluppo sostenibile comporterà nuove modalità per crescere, in altri casi, di fronte alla crescita avida e irresponsabile che si è prodotta per molti decenni, occorre pensare pure a rallentare un po’ il passo, (...) Per questo è arrivata l’ora di accettare una certa decrescita in alcune parti del mondo procurando risorse perché si possa crescere in modo sano in altre parti. (193)
Ah, si? E chi decide le "parti del mondo" che devono "decrescere", cioè pauperizzarsi? E chi glielo va a dire?
SPIRITUALITÀ ECOLOGICA (E' nel titolo del capitolo sesto)
Aberrante, semplicemente aberrante. A quando l'obbligo dell'adorazione della Dea Terra?
L’esistenza di leggi e norme non è sufficiente a lungo termine per limitare i cattivi comportamenti, anche quando esista un valido controllo. Affinché la norma giuridica produca effetti rilevanti e duraturi è necessario che la maggior parte dei membri della società l’abbia accettata a partire da motivazioni adeguate, e reagisca secondo una trasformazione personale. (211)
Siamo alla dittatura del pensiero. Al 1984 di Orwell.
L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via. (211)
Simili stupidaggini me le potevo aspettare in un opuscolo della mia circoscrizione comunale, purtroppo di sinistra, non dal papa. Pensavo che il "Tu sei Pietro" significasse altro. Mi sbagliavo.
Gli ambiti educativi sono vari: la scuola, la famiglia, i mezzi di comunicazione, la catechesi (213)
Già, la catechesi. Chi ha detto che deve parlare di Dio? Meglio se si distribuiscono opuscoli su come fare la raccolta differenziata.
Tuttavia dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti. Manca loro dunque una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. (217)
Qui non sono più in grado di commentare perché, veramente, il disgusto mi ha preso alla gola. Lascio il commento ai lettori.
Concludiamo questa veloce analisi dell'enciclica: un manifesto ecologista che nulla ha a che fare con la dottrina, superficiale se non falso nel suo approccio scientifico, affermante banalità, se non errori, che contrastano con il sensum fidei. Afferma tesi pericolose e temerarie e propone (impone?) una nuova "spiritualità" pagana.
RispondiEliminaEppure, non è inutile: può aiutarci a riflettere su quel mysterium iniquititatis che è lo stato attuale della Chiesa e sulle sue cause spirituali e metafisiche.
"Momenti di imbarazzo in sala quando agli oratori è stato chiesto delle conseguenze circa l’inquinamento delle falde acquifere dovuto allo smaltimento della pillola anticoncezionale imposta dai ricchi ai poveri. Il cardinale Turkson ha chiesto che fosse riproposta la domanda, il metropolita di Pergamo ha passato il microfono"
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/famiglia-caffarra-bisogna-che-il-popolo-combatta-per-la-legge-come-per-le-mura-della-citta#.VYO_qScw-Ul
RispondiEliminaUn'enciclica sbagliata fin dal titolo: Laudato si... "si"? Nel senso di "laudatosi"? O forse di "laudato, sì!". Ah, nooo, ho capito voleva dire "laudato sii", la seconda persona del congiuntivo presente del verbo essere, magari in funzione esortativa e quindi imperativa. SILENTE ha perfettamente ragione: "evitare l'uso di materiale plastico"?????????!!!!!!!!!
RispondiEliminaAh certo, l'esistenza di leggi non è mai sufficiente. Lo vediamo bene anche con l'immigrazione: c'è in giro un papa che incita a non rispettare le leggi, a partire dai confini degli Stati sovrani (tranne il suo) e i loro ordinamenti.
RispondiEliminaJosh, ti confermo. Questo è quel che afferma lo stesso Magister in un "post scriptum" su "Settimo Cielo" (sua rubrica su Espresso):
RispondiEliminaPOST SCRIPTUM – Dal confronto tra il testo ufficiale reso pubblico a mezzogiorno di giovedì 18 giugno e il testo anticipato dall’Espresso risultano solo tre piccolissime variazioni.
La prima è nel paragrafo 57, a proposito dei danni che le guerre provocano all’ambiente, tanto più enormi “quando si pensa all’energia nucleare e alle armi biologiche”. Quest’ultima espressione è diventata nel testo definitivo: “quando si pensa alle armi nucleari e a quelle biologiche”.
La seconda è all’inizio della prima delle due preghiere finali, dove l’invocazione “Altissimo Signore” è diventata “Dio onnipotente”.
E la terza è ancora nella stessa preghiera, dove l’invocazione “Padre dei poveri” è diventata “O Dio dei poveri”.
In tutto il resto i due testi sono perfettamente identici, anche nell’impaginazione.
Bella la massima proclamata dal Cardinale Caffarra, da tenere a mente e da applicare. Il Cardinale possiede evidentemente una buona cultura classica:
RispondiElimina"Il popolo deve combattere per la legge come per le mura [della citta']", Eraclito di Efeso, V sec. a. C. (Eraclito, I frammenti e le testimonianze, a cura di C. Diano e G. Serra, Fond. Lorenzo Valla, Mndadori, 1980, fr. n. 107, p. 49). Gramaticus
Sulla Bussola una riflessione di Paolo Togni :
RispondiElimina"Non si può distribuire ciò che non si produce"
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-non-si-puo-distribuire-cio-che-non-si-produce-13002.htm
faccio tesoro di un divertente commento poco sopra...
RispondiEliminai cristiani seguono la Parola di Dio e non quella di Al Gore:-)
ma S. Pietro non era ecologista green?
teneva al bene riciclato della casa comune, la 'sora terra? ma non dice che la terra sarà distrutta?
allora, questo mondo o l'altro? la vita terrena ecoequosolidale o la vita eterna nel Regno, che non è più "questa terra"? Quindi quali prospettive? Cosa allora è cristiano e cosa no, quale la priorità?
leggiamolo..2 Ep. S. Pietro cap.3:
5 Ma costoro dimenticano volontariamente che i cieli esistevano già da lungo tempo e che la terra, uscita dall'acqua e in mezzo all'acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio; 6 e che per queste stesse cause il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì.
7 Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.
8 Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. 9 Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro;
allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.
11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così,
quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, 12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio,
nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!
13 E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia."
@Luisa
RispondiEliminaletto il pezzo.
Sul concetto in sè "Non si può distribuire ciò che non si produce", è proprio una grande verità....é che certi testi vanno combattuti con l'evidenza.
non si vede infatti come produrre di più, per sfamare di più,
dal momento che l'enc. è un inno alla decrescita felice, all'autoprivazione e all'autodiminuzione, all'impoverimento e al depauperamento anche dell'Occidente (secondo ricette di Al Gore, non necessariamente cristiane, ovviamente)
naturalmente altrove si vuol dire che se avremo tutti meno, allora in un certo senso avremo tutti di più;
ma visto che lì si parla solo di cose terrestri, se avremo tutti meno, significa solo che avremo tutti meno e basta. Quindi i poveri saranno di più, e non avremo risolto nulla.
http://gloria.tv/media/QWSZ4zYTAYV
RispondiEliminaecologia del buon senso cristiano...
nella speranza di non essere troppo frainteso...
grido che anela all'aria fresca...
la terra ha in sè la propria dignità...
quando nel rapporto con la realtà c'è qualcosa che non va, bisogna tornare ai fondamenti...
un punto trascurato: l'ecologia dell'uomo
una natura non manipolabile
l'uomo è spirito e volontà
non si è creato da sè
soltanto così si realizza la vera libertà umana
Il testo del discorso di Benedetto XVI a Bundestag è qui:
RispondiEliminahttp://www.internetica.it/Benedetto-Bundestag09011.htm
Speriamo ci sia spazio per questo ampio stralcio (è la conclusione)
....
Mi sia concesso di soffermarmi ancora un momento su questo punto. L’importanza dell’ecologia è ormai indiscussa. Dobbiamo ascoltare il linguaggio della natura e rispondervi coerentemente. Vorrei però affrontare con forza un punto che – mi pare – venga trascurato oggi come ieri: esiste anche un’ecologia dell’uomo. Anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere. L’uomo non è soltanto una libertà che si crea da sé. L’uomo non crea se stesso. Egli è spirito e volontà, ma è anche natura, e la sua volontà è giusta quando egli rispetta la natura, la ascolta e quando accetta se stesso per quello che è, e che non si è creato da sé. Proprio così e soltanto così si realizza la vera libertà umana.
Torniamo ai concetti fondamentali di natura e ragione da cui eravamo partiti. Il grande teorico del positivismo giuridico, Kelsen, all’età di 84 anni – nel 1965 – abbandonò il dualismo di essere e dover essere. (Mi consola il fatto che, evidentemente, a 84 anni si sia ancora in grado di pensare qualcosa di ragionevole.)
Aveva detto prima che le norme possono derivare solo dalla volontà. Di conseguenza – aggiunge – la natura potrebbe racchiudere in sé delle norme solo se una volontà avesse messo in essa queste norme. Ciò, d’altra parte – dice – presupporrebbe un Dio creatore, la cui volontà si è inserita nella natura. “Discutere sulla verità di questa fede è una cosa assolutamente vana”, egli nota a proposito.[5] Lo è veramente? – vorrei domandare. È veramente privo di senso riflettere se la ragione oggettiva che si manifesta nella natura non presupponga una Ragione creativa, un Creator Spiritus?
A questo punto dovrebbe venirci in aiuto il patrimonio culturale dell’Europa. Sulla base della convinzione circa l’esistenza di un Dio creatore sono state sviluppate l’idea dei diritti umani, l’idea dell’uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla legge, la conoscenza dell’inviolabilità della dignità umana in ogni singola persona e la consapevolezza della responsabilità degli uomini per il loro agire. Queste conoscenze della ragione costituiscono la nostra memoria culturale. Ignorarla o considerarla come mero passato sarebbe un’amputazione della nostra cultura nel suo insieme e la priverebbe della sua interezza.
La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma – dall’incontro tra la fede in Dio di Israele, la ragione filosofica dei Greci e il pensiero giuridico di Roma. Questo triplice incontro forma l’intima identità dell’Europa. Nella consapevolezza della responsabilità dell’uomo davanti a Dio e nel riconoscimento della dignità inviolabile dell’uomo, di ogni uomo, questo incontro ha fissato dei criteri del diritto, difendere i quali è nostro compito in questo momento storico.
Al giovane re Salomone, nell’ora dell’assunzione del potere, è stata concessa una sua richiesta. Che cosa sarebbe se a noi, legislatori di oggi, venisse concesso di avanzare una richiesta? Che cosa chiederemmo? Penso che anche oggi, in ultima analisi, non potremmo desiderare altro che un cuore docile – la capacità di distinguere il bene dal male e di stabilire così un vero diritto, di servire la giustizia e la pace.
"Al giovane re Salomone, nell’ora dell’assunzione del potere, è stata concessa una sua richiesta. Che cosa sarebbe se a noi, legislatori di oggi, venisse concesso di avanzare una richiesta? Che cosa chiederemmo? Penso che anche oggi, in ultima analisi, non potremmo desiderare altro che un cuore docile – la capacità di distinguere il bene dal male e di stabilire così un vero diritto, di servire la giustizia e la pace."
RispondiEliminaE ci è stato dato di farlo con Cristo in Cristo e per Cristo, perché a Te Dio, Padre Onnipotente sia reso onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen
Colpisce la "variazione" del testo dell'enciclica sottolineata da Magister (come ho letto sopra): l’invocazione “Padre dei poveri” è diventata “O Dio dei poveri”. Ricordiamo che il nostro Dio (quello dei "poveri in spirito" nel senso evangelico non solo materiale, ai quali appartiene il Regno...) è il Padre di nostro Signore Gesù Cristo, Padre nostro, prima che Dio nostro...
Leggo su zenit che
RispondiElimina"i potenti della terra 'laudano' l'Enciclica di Bergoglio",
ma certo, eccome, solo che non uno, non uno, dei diversi commentatori, verdi, rossi, anguria, responsabili politici, Obama e compagni, hanno detto una parola sui paragrafi meno appetibili,
sulla LA DIFFERENZA SESSUALE che È LEGGE DELLA NATURA,
sugli ECOLOGISTI CHE UCCIDONO GLI EMBRIONI (136),
sull`L'EMBRIONE che È NATURA DA DIFENDERE (120),
sull`IMPOSIZIONE A FORZA DELLA "SALUTE RIPRODUTTIVA" (50).
Silenzio, censura, eppure i soliti adulatori di papa Bergoglio son contenti.
Apparentemente a loro basta e avanza l`immagine del papa ecologista, ambientalista e rivoluzionario che fa un`enciclica verde e riceve gli applausi dei potenti.
Un papa, leader politico insomma.
Ma, in fondo, non devo stupirmi se nessuno parla dei paragrafi citati qui sopra, in effetti su quasi 200 pagine lo spazio dedicato a famiglia, diritto alla vita, educazione, gender, è molto ridotto rispetto agli altri temi che Bergoglio stima prioritari e maggiormemnte degni di attenzione, della sua attenzione.
RispondiEliminaQualcosa nella lettura dell'enc. mi fa venire il mente l'attualità di Cecco Angiolieri. Non è una cosa studiata, mi arriva da sè.
RispondiEliminaCito da EFFEDIFFE che, nonostante l'uscita di Maurizio Blondet, rimane un buon sito, queste parole di Roberto Dal Bosco:
RispondiEliminaMai si sarebbe pensato di trovare in un'Enciclica papale le parole "riscaldamento globale", "sostenibilità", "decrescita". Termini usati, da sempre, da realtà che sono intimamente anticristiane e che di solito agiscono come foglia di fico di concetti quali quelli di "riduzione dell'umanità", "depopolazione", "controllo delle nascite" - ovvero genocidio e sterminio.
Mi sembra un buon giudizio di sintesi sull'enciclica.
... si tratta di un testo concernente verità di fede o no? O non è piuttosto un insieme di (discutibili) indirizzi pastorali?
RispondiEliminaSull’argomento ci dovremo sentire ancora, riprendendolo anche dal punto di vista del rapporto tra individui e Chiesa, e tra Chiesa e società...
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RispondiEliminasi tratta di un testo concernente verità di fede o no?. Tema intrigante, interessante e importante. Dall'impostazione generale e, soprattutto, dal testo, lo escluderei. Non vi è alcuna conformità con la Dottrina e la Tradizione. Ho persino dubbi che si tratti di Magistero, nonostante la formula dell'enciclica. Appare piuttosto come un'esortazione soggettiva, una discutibile "lettera aperta", che i cattolici possono recepire come una stravaganza nella storia della Chiesa. Stravaganza ovviamente discutibile e, nella sua impostazione generale, non accoglibile.
RispondiEliminaMa c'è un rischio: che i modernisti la dogmatizzino nei fatti, come hanno fatto con il cvii, che pure si dichiarò non dogmatico. E il rischio che uno zelante confessore ci chieda: "hai fatto la raccolta differenziata?" purtroppo esiste.
anonimo 20 giugno 2015 15:53
RispondiEliminaper es. questo passaggio riguardo le verità di fede:
"98.
Gesù viveva una piena armonia con la creazione, e gli altri ne rimanevano stupiti: « Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono? » (Mt 8,27). Non appariva come un asceta separato dal mondo o nemico delle cose piacevoli della vita. Riferendosi a sé stesso affermava: « È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone” »
(Mt 11,19). Era distante dalle filosofie che disprezzavano il corpo, la materia e le realtà di questo mondo. Tuttavia, questi dualismi malsani hanno avuto un notevole influsso su alcuni pensatori cristiani nel corso della storia e hanno deformato il Vangelo."
sarebbe da vedere cosa sono considerati veramente "dualismi malsani".
Perchè il discorso di Gesù in quei passi evangelici è più complesso di come è presentato lì. Gesù passa comunque i 40 giorni nel deserto e vince il mondo, il demonio, la carne. Infatti non è un uomo qualunque, ma il Figlio di Dio Incarnato, il Re dei Re. Nella Comunione con Lui li possiamo vincere anche noi.
Poco prima delle parole riportate nell'enc., Gesù in realtà critica la gente, che se di Giovanni Battista criticavano l'ascesi e la separazione dal mondo (ma Gesù NON la condanna), di Gesù Egli nota che criticano lo stare con la gente, mangiare, bere.
Come dire che alla gente che non è davvero intenzionata in Dio, non va bene nè l'asceta nè il "festaiolo", perchè è nella radice del cuore che sono lontani da Dio.
Ma rimane che Gesù, nè in quei passi nè in altri, non ha mai condannato l'ascesi come "dualismo malsano che deforma il Vangelo"
come invece viene fatto nel testo del'enciclica.
Perchè comunque dai Vangeli come dalle Epistole (la lotta tra lo spirito e la carne, la legge nelle membra che combatte contro la legge dello spirito in S.Paolo, in attesa di essere vinta nella vera conversione, con fede e Spirito Santo) si parla di di Spirito che vince la carne, di Fede che vince il mondo, di Grazia che vince la natura ferita.
Di vittoria in Cristo, non di "dualismo malsano".
Ma le parole dell'enciclica sono differenti e paiono condannare la vita contemplativa, come già leggibile nelle varie interviste al card. Scalfari o alla Civiltà cattolica con l'enfasi posta sul fare e sulla prassi o sulla periferia o sull'uscire.
Personalmente credo (e voglio credere) che il GRANDE problema con tanti dei "dicta" di papa Bergoglio,sia la mancanza di rigore dialettico e semantico,insomma un bel po' di "circiterismo" per dirla con Amerio.Spesso,ho notato,Bergoglio affronta un argomento un po' alla buona,mediante "accenni" che evidentemente ritiene sufficienti per fornire un quadro chiaro:purtroppo,i fatti parlano,così non è.E' così che spesso le sue affermazioni (per quelle verbali,a braccio,ciò è quasi inevitabile:tanto che ci si può credo legittimamente chiedere se non sarebbe meglio "rarefare" queste uscite...),purtroppo anche quelle scritte e preparate prima (questo lo trovo più grave),lungi dall'essere chiare e non "Interpretabili",diventano fonte di perplessità,DIBATTITI E DUBBI.Ecco,detto ciò,mi pare che nel caso qui dei "dualismi malsani" si possa intuire che Francesco parli delle eresie "dualistiche",una per tutti quella dei catari,che infestò gravemente la Chiesa nel 13° secolo e combattutti da francescani e domenicani:tali eretici estremizzavano in modo manicheo e totalmente anti-cristiano la dualità tra spirito e materia,arrivando a disprezzare la seconda, in tutte le sue manifestazioni.Ora,mi pare sinceramente piuttosto intuibile che a ciò si riferisce il papa Bergoglio in quel passo.Lo fa con chiarezza cristallina? No.Come spesso accade,butta un po' là un argomento, senza svilupparlo....Ma di qui a voler identificare nelle parole di papa Francesco il "dualismo malsano" con la "ascesi",ce ne passa assai:questa mi pare una conclusione non corretta,se non addirittura gratuita. A costo di risultare antipatico ed indigesto per alcuni (o molti)qui,devo dire che bisogna (io per primo) cercare di evitare come la peste il rischio di diventare degli "estremisti della critica",o di fare (per sfiducia ed una sorta di pre-giudizio) il processo alle intenzioni come sistema.
RispondiElimina@il foco
RispondiEliminacito
"Ecco,detto ciò,mi pare che nel caso qui dei "dualismi malsani" si possa intuire che Francesco parli delle eresie "dualistiche",una per tutti quella dei catari,che infestò gravemente la Chiesa nel 13° secolo e combattutti da francescani e domenicani:tali eretici estremizzavano in modo manicheo e totalmente anti-cristiano la dualità tra spirito e materia,arrivando a disprezzare la seconda, in tutte le sue manifestazioni.Ora,mi pare sinceramente piuttosto intuibile che a ciò si riferisce il papa Bergoglio in quel passo."
non è così, perchè Bergoglio non si riferisce a eresie dualistiche nel passaggio dell'enciclica,
ma, parole sue,
"alle filosofie che disprezzavano il corpo, la materia e le realtà di questo mondo. Tuttavia, questi dualismi malsani hanno avuto un notevole influsso su alcuni pensatori cristiani nel corso della storia e hanno deformato il Vangelo."
parla dichiaratamente di pensatori cristiani e non di eretici.
Se sono pensatori cristiani non sono eretici, e non sono catari. A meno che cristianesimo ed eresia non siano sinonimi. Oggi di certo c'è poca differenza tra l'uno e l'altro, e la linea di demarcazione è svanita, quando è svanito il magistero 50 anni fa.
A me gratuito sembra altro, invece.