Commento e riflessioni da non sottovalutare: articolo apparso sul Il Giornale del 28 giugno scorso a firma di Magdi Cristiano Allam.
Molto più che islamicamente corretti. In Italia siamo più islamici degli islamici. Mentre in Tunisia, proprio perché colpita dal terrorismo islamico, le moschee le chiudono, in Italia, dove il rischio terrorismo è estremamente elevato, le moschee le vogliamo costruire.
Ieri in Tunisia il governo ha deciso di chiudere 80 moschee perché «continuano a diffondere la loro propaganda e il loro veleno per promuovere il terrorismo». Il primo ministro Habib Essid individua senza giri di parole un collegamento tra queste moschee e gli attentati terroristici a Sousse costati la vita a 39 persone. Chiarisce che si tratta di moschee «fuori dal controllo dello Stato» e che saranno chiuse entro una settimana.
Ebbene, ve lo immaginate il capo del governo Renzi o il ministro dell'Interno Alfano che decidono la chiusura delle moschee risultate colluse con il terrorismo islamico? La verità è che la semplice ipotesi di chiudere non ottanta ma una sola moschea non passa per la mente a nessuno della nostra classe politica. Nella cultura politica italiana il concetto di moschea è connotato da positività, concepito come luogo di preghiera e addirittura di integrazione. Tutte le inchieste sulle moschee sottolineano che in Italia ci sono «solo» 4 moschee complete di minareto (Ravenna, Roma, Colle Val D'Elsa, Segrate Milano), mentre si lamenta che le altre 164 moschee e i 222 luoghi di culto sono degli spazi riadattati ma privi della dignità delle moschee ufficiali. Si denuncia che sono troppo poche per il milione e 628mila musulmani residenti, trascurando il fatto che non più del 5 per cento frequenta le moschee. Ed è così che i militanti islamici si stanno battendo per la costruzione di nuove grandi moschee a Milano, Genova, Firenze, Bologna, Pisa, Piacenza, Città di Castello.
Impariamo dai Paesi musulmani come vanno considerate le moschee. Oltre alla Tunisia, in passato il Marocco, l'Egitto e persino l'Arabia Saudita hanno chiuso le moschee che promuovono il terrorismo islamico.
Al Cairo nel 2013 l'esercito ha dovuto combattere per reprimere i terroristi dei Fratelli Musulmani che avevano eretto la moschea di Raba'a al Adaweya a loro roccaforte, trasformandola in un arsenale di armi ed esplosivi. I terroristi islamici si erano arroccati persino sul minareto da dove sparavano contro i militari.
Nel 1998 l'attuale presidente turco Erdogan fu imprigionato per aver decantato pubblicamente i versi del poeta Ziya Gökalp: «Le moschee sono le nostre caserme, le cupole i nostri elmetti, i minareti le nostre baionette e i fedeli i nostri soldati».
Alfano, nel riesumare lo scorso febbraio la Consulta islamica, attribuendo la metà dei seggi ad esponenti dell'Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), che rappresentano l'ideologia dei Fratelli Musulmani, ha detto «noi parliamo con chi prega, non con chi spara». Bene, sarebbe ora che il ministro dell'Interno di uno degli Stati più importanti al mondo si informasse meglio su cosa sono le moschee e ciò che vi accade dentro.
È purtroppo vero che Obama e Cameron continuano a ripetere ciecamente che l'islam è una religione di pace, ma sarebbe il caso di fidarci di più dei musulmani che certamente l'islam lo conoscono meglio. Ma, secondo voi, che cosa si predica nelle moschee se non ciò che Allah ha prescritto nel Corano e ciò che ha detto e ha fatto Maometto? È comprensibile che il primo ministro tunisino non possa denunciare l'islam, il Corano e Maometto e si limiti a ordinare la chiusura delle moschee, ma noi potremmo e dovremmo avere la libertà, il coraggio e il dovere di andare alla radice del male.
La verità è che chi ci governa ha paura. Ha paura Hollande, che condanna l'attentato terroristico a Saint-Quentin-Fallavier ma si guarda bene dal definirlo «islamico». Questa paura ci porta a non guardare in faccia la realtà. Preferiamo girarci attorno. Immaginiamo di potercela cavare espellendo gli imam e i militanti estremisti usciti allo scoperto o comunque intercettati. Non comprendiamo che è solo la punta dell'iceberg. Questa guerra mondiale scatenata dal terrorismo islamico la potremo vincere solo scontrandoci con l'iceberg, che sono le moschee, l'islam, il Corano e Maometto.
Magdi Cristiano Allam
"È purtroppo vero che Obama e Cameron continuano a ripetere ciecamente che l'islam è una religione di pace"…
RispondiEliminaPas seulement eux ! Tous les êvèques catholiques en général, au nom du délirant œcuménisme.
Voyez les cardinaux, voyez Ravasi, voyez Scola, voyez Barbarin, voyez Tauran…
Sans remonter jusqu'à "saint" JP II, baiseur, lui, carrément, de Coran…
OT, mais pas vraiment.
RispondiEliminaJe recommande vivement, à ceux de mes amis italiens qui comprennent le français, les commentaires de mon jeune compatriote breton de Quimper, Boris Le Lay, sur l’actualité internationale au sens le plus large : Islam, immigration, terrorisme, Europe, Etats-Unis, Russie, etc.
Boris Le Lay, converti au catholicisme, a été pour moi une véritable découverte.
Il unit une grande capacité d’analyse et de synthèse à un grand talent d’expression, sous une forme familière qui fait de lui un “communiquant” de première force. Ne le manquez pas — et ne soyez pas surpris s’il commence généralement ses interventions par un salut en breton !
Deux échantillons :
https://www.youtube.com/watch?v=-ekbzuOyxyA
https://www.youtube.com/watch?v=SKcy7HnVhEE
Sottoscrivo in toto l`analisi di Allam.
RispondiEliminaI nostri responsabili economici sono invischiati fino al collo dalla finanza musulmana che progressivamente ma sicuramente si è infiltrata nei centri nevralgici della nostra economia, banche, industrie, centri commerciali, clubs di calcio, hotels, appartengono ormai, è solo un esempio, al Katar.
La Francia ha venduto 24 aerei di guerra al Katar e Hollande è pure andato a Doha per firmare il contratto, altri Rafale sono stati venduti all`Egitto, finanziato dall`Arabia Saudita ( e tanto peggio se quelle armi si ritorneranno contro di noi un giorno...), sono impantanati, dipendenti, e diventano complici di quella politica musulmana di conquista.
I nostri responsabili politici sono tetanizzati dalla paura di offendere la sensibilità musulmana, come dice bene Allam, anche, e paradossalmente ancor più, dopo i massacri perpetrati continuano a ripetere ciecamente che l'islam è una religione di pace e di amore, che l`islam non è quello, "l`islam n`est pas ça" ripetono come dei dischi rotti, "non bisogna fare delle amalgame", altro leitmotiv che ci martellano.
Ma quando ci sarà una voce responsabile che dirà ad alta e intelligibile voce che l`islam è anche quello, che il germe della violenza si trova nel suo seno, che i musulmani stessi devono fare il ménage all`interno della loro religione?
Come ho già avuto modo di dire,
fino a quando i musulmani stessi non si decideranno ad ammettere che il germe della violenza si trova all`interno del Corano e degli hadith,
fino a quando continueranno a escludere l`interpretazione del corano perchè lo considerano dettato parola per parola da Dio,
fino a quando in nostri responsabili politici, economici e religiosi, trasformati in ridicoli e pericolosi lecca-babouches, non accetteranno che siamo in guerra, contro chi vuole sottometterci alla legge coranica o sopprimerci, continueremo a vivere nell`insicurezza e a contare morti e vittime innocenti....e a inaugurare moschee in presenza di vescovi e cardinali che loderanno quella costruzione come un segno di dialogo, di pace, di rispetto, in nome del vivere insieme.
RispondiEliminaOT: Importanti affermazioni di Mons. Fellay
http://rorate-caeli.blogspot.com/2015/06/sspx-superior-general-after-vatican.html#more
Ricordo che il Concordato del 1929 definiva Roma come città sacra.
RispondiEliminaIn questo senso nessuna Moschea poteva essere costruita.
Fu Paolo VI a concedere il permesso (guarda caso venne costruita la più grande d'europa)
Perfino Andreotti e il Comunista Argan rimasero esterefatti di fronte al placet vaticano.
Tanti saluti da Trieste - Diocesi antimodernista
RIC, in un precedente post avevo già segnalato l`intervista di Présent a Mons. Fellay, probabilmente perchè ero OT non ci son state reazioni, rimetto il link:
RispondiEliminahttp://www.dici.org/documents/entretien-mgr-fellay-a-present-27-juin-2015/
Per chi capisce il francese due link ad articoli di persone che non hanno ancora venduto il loro cervello e la loro coscienza, e sono coraggiosi perchè la denuncia per islamofobia ti porta direttamente davanti al tribunale, come è successo a Zemmour (terzo link) accusato di "incitazione all`odio razziale" e "diffamazione razziale", per aver enunciato una realtà sotto gli occhi di tutti e difficilmente negabile se si è onesti intellettualmente, onesti tout court.
RispondiEliminahttp://www.lefigaro.fr/vox/societe/2015/06/19/31003-20150619ARTFIG00306-thibault-de-montbrial-une-fraction-de-la-jeunesse-francaise-combat-son-propre-pays.php
http://www.lefigaro.fr/vox/societe/2015/06/27/31003-20150627ARTFIG00121-alexandra-laignel-lavastine-face-a-l-islamisme-certains-intellectuels-progressistes-sont-dangereux.php
http://www.breizh-info.com/28385/actualite-societale/zemmour-au-bucher/
Qui " sbrocchiamo " che e' una bellezza !
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/calciatori-francia-segno-croce-campo-contro-laicita#.VZJ3SRPtlHx
Qui " tutto sta' a cominciare " !
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/siria-volta-lisis-decapita-due-donne-1146503.html
Dove sono le femministe ? perche' non vanno lì a manifestare ? Dove siete femen ?
Mi permetto alcuni commenti allo scritto di Allam:
RispondiElimina“Molto più che islamicamente corretti. In Italia siamo più islamici degli islamici. Mentre in Tunisia, proprio perché colpita dal terrorismo islamico, le moschee le chiudono, in Italia, dove il rischio terrorismo è estremamente elevato, le moschee le vogliamo costruire.”
E questo perché di Italiano in Italia non è rimasto quasi più nulla, secondo il vecchio detto Francia o Spagna purché se magna: l’italiota da opportunista fin nel midollo (leggasi nel DNA) è abilissimo nella pratica del salto sul carro del vincitore ed in questo momento il vincitore è ovviamente il mondialismo e l’integrazionismo multiculturale che vuole annullare ogni identità, sia del singolo che della nazione, e nella penisola che fu il bel paese ed il giardino d’Europa, tanto bello che il Signore vi ha posto la sede del suo Vicario in Terra, trova terreno fertile per questo, fertilissimo anzi, perché completamente e pressoché totalmente desertificato da ogni reminiscenza di diginità e fierezza di popolo e nazione (grazie ad una ben orchestrata operazione durata secoli di annichilimento dell’identità nazionale e religiosa con ad es. continui meaculpismi ideologizzanti) salvo qualche sporadica oasi che è assediata e ghermita, odiata e detestata, ma temuta.
“Ebbene, ve lo immaginate il capo del governo Renzi o il ministro dell'Interno Alfano che decidono la chiusura delle moschee risultate colluse con il terrorismo islamico? La verità è che la semplice ipotesi di chiudere non ottanta ma una sola moschea non passa per la mente a nessuno della nostra classe politica. Nella cultura politica italiana il concetto di moschea è connotato da positività, concepito come luogo di preghiera e addirittura di integrazione. Tutte le inchieste sulle moschee sottolineano che in Italia ci sono «solo» 4 moschee complete di minareto (Ravenna, Roma, Colle Val D'Elsa, Segrate Milano), mentre si lamenta che le altre 164 moschee e i 222 luoghi di culto sono degli spazi riadattati ma privi della dignità delle moschee ufficiali. Si denuncia che sono troppo poche per il milione e 628mila musulmani residenti, trascurando il fatto che non più del 5 per cento frequenta le moschee. Ed è così che i militanti islamici si stanno battendo per la costruzione di nuove grandi moschee a Milano, Genova, Firenze, Bologna, Pisa, Piacenza, Città di Castello.”
Questo è il frutto avvelenato e mortifero, sia in senso materiale che spirituale, della falsa, falsissima libertà religiosa che da dieci lustri viene predicata dalla gerarchia che quando fa ciò si può ben definire ex-cattolica perché il culto agli idoli è idolatria che con il cattolicesimo non è conciliabile, mai e per nessun motivo. La messa in pratica di questa falsa libertà (che non essendo libertà è schiavitù, schiavitù al pensiero mondano, al non volergli dispiacere, al presumere orgogliosamente di poterne essere immuni quando invece è sufficiente un piccolo accenno di accondiscendenza e si è già precipitati nell’abisso e si scende sempre più, annientati spiritualmente dai miasmi mortiferi che da questo abisso salgono per soffocare, se lo potessero, tutto ciò che sta fuori di esso), questa messa in pratica, dicevo, c’è stata ad esempio con il funesto concordato che ha spalancato la porta a questo calabraghismo da parte della ex-cattolicità e quindi il potere civile si è sentito autorizzato a prostituirsi con tutti quelli che offrivano qualche lusinga o successivamente vieppiù mostravano e mostrano qualche bastone.
Ancora:
RispondiElimina“Al Cairo nel 2013 l'esercito ha dovuto combattere per reprimere i terroristi dei Fratelli Musulmani che avevano eretto la moschea di Raba'a al Adaweya a loro roccaforte, trasformandola in un arsenale di armi ed esplosivi. I terroristi islamici si erano arroccati persino sul minareto da dove sparavano contro i militari.”
Invece da noi sui campanili delle nostra chiese, le campane quando non sono sostituite da un giradischi, sono mute, testimoni silenti e tristi del declino ormai irreversibile di una civiltà che fece fiorire l’Europa, grazie al messaggio salvifico che la Chiesa portava agli uomini, anche ai barbari di allora che riuscì a convertire alla causa di Cristo grazie alla predicazione di veri santi, infiammati di vera Carità, amanti del Signore e fiduciosi in Lui solo, così da strappare queste tribù al loro odio e costruire, sulle macerie dell’ormai defunta romanità pagana la Christianitas.
“Nel 1998 l'attuale presidente turco Erdogan fu imprigionato per aver decantato pubblicamente i versi del poeta Ziya Gökalp: «Le moschee sono le nostre caserme, le cupole i nostri elmetti, i minareti le nostre baionette e i fedeli i nostri soldati».”
Invece da noi la Fede non è più militante, non abbiamo più soldati, né generali, le truppe sono allo sbando, le spie ormai hanno gettato la maschera, ci sono solo eunuchi privi perciò di ogni attributo virile, non più in grado di far altro che servire il padrone di turno, scodinzolanti come cani bramosi di un boccone anche sputato per poter tirar sera e coricarsi tra le pulci per essere risvegliati da un calcio del padrone che chiama al servizio, ad abbaiare contro chi dice la verità e se possibile sbranarlo.
“Alfano, nel riesumare lo scorso febbraio la Consulta islamica, attribuendo la metà dei seggi ad esponenti dell'Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), che rappresentano l'ideologia dei Fratelli Musulmani, ha detto «noi parliamo con chi prega, non con chi spara». Bene, sarebbe ora che il ministro dell'Interno di uno degli Stati più importanti al mondo si informasse meglio su cosa sono le moschee e ciò che vi accade dentro.”
Non lo può fare perché l’Italia da che è Stato e non più Nazione ha smesso di essere importante, nonostante le apparenze, nonostante i G7, G8, G20 e tutti i “G” che si vuole, perché sotto il tallone implacabile di chi domina il mondo direttamente o tramite i suoi nuovi feudatari, feroci esecutori dei suoi ordini ancorché mascherati dietro a parole all'apparenza condivisibili : fratellanza, democrazia, accoglienza etc.
ancora:
RispondiElimina"È purtroppo vero che Obama e Cameron continuano a ripetere ciecamente che l'islam è una religione di pace, ma sarebbe il caso di fidarci di più dei musulmani che certamente l'islam lo conoscono meglio. Ma, secondo voi, che cosa si predica nelle moschee se non ciò che Allah ha prescritto nel Corano e ciò che ha detto e ha fatto Maometto? È comprensibile che il primo ministro tunisino non possa denunciare l'islam, il Corano e Maometto e si limiti a ordinare la chiusura delle moschee, ma noi potremmo e dovremmo avere la libertà, il coraggio e il dovere di andare alla radice del male."
Tale libertà, tale coraggio li abbiamo venduti, prostituendoci, svendendoci, facendoci schiavi del primo mercante che ci ha lusingato e ci ha trascinati in questa Babilonia mortale che pretende essere l’erede di quella che fu la vera ed unica civiltà europea, tanto da usurparne persino il nome.
Rimarrebbe il dovere, rimane il dovere. Quello di andare alla radice del male ma occorre recuperare la libertà ed il coraggio svenduti.
"La verità è che chi ci governa ha paura. Ha paura Hollande, che condanna l'attentato terroristico a Saint-Quentin-Fallavier ma si guarda bene dal definirlo «islamico». Questa paura ci porta a non guardare in faccia la realtà. Preferiamo girarci attorno. Immaginiamo di potercela cavare espellendo gli imam e i militanti estremisti usciti allo scoperto o comunque intercettati. Non comprendiamo che è solo la punta dell'iceberg. Questa guerra mondiale scatenata dal terrorismo islamico la potremo vincere solo scontrandoci con l'iceberg, che sono le moschee, l'islam, il Corano e Maometto."
Questa guerra non è mondiale, è la guerra tra le due città, è una guerra dichiarata a Dio fin dall’inizio della creazione da parte di chi gridò il suo “non serviam” e che fu per questo precipitato e per questo vuole rifarsi sull’uomo, attirandolo nella sua trappola di lusinghe per spogliarlo della sua umanità ed accusarlo così di non essere degno di poter stare al cospetto di Dio: lui che fin dal principio fu disobbediente assassino e menzognero vuole dominare con la disobbedienza l’assassinio e la menzogna e per combattere questa guerra che è di tutti e di ognuno occorre essere fedeli senza remore, senza finzioni, senza mezze misure, senza accomodamenti, senza ermeneutiche, senza tentennamenti, obbedendo alla Verità, immergendoci nella fornace ardente di Carità che il Cuore Sacratissimo di Cristo Signore ed elemosinandone il perdono e la misericordia perché dopo averlo nuovamente posto al centro del nostro indegno cuore, Egli ci purifichi e ci rinnovi, ci liberi e ci restituisce la dignità, perché possiamo combattere per Lui, la vittoria è Sua, la battaglia nostra.
Caro Marco, parole sante le sue, ma il clero, dal papa in giù, non le vogliono nemmeno più sentir sussurrare, ci considerano integralisti, colpevoli di dividere anziché unire; secondo loro, infatti l'ecumenismo, la libertà religiosa (il loro vigliacco calabraghismo) sarebbero oggi l'unico modo per mantenere la pace nel mondo. Così rinnegano Cristo Re, il Regno Sociale di Cristo, l'Extra Ecclesiam Nulla Salus, 1958 anni di cristianesimo "duro e puro". Non so immaginare il castigo che si tirano addosso così, ma purtroppo prima ci buttano in pasto ai lupi, noi povere pecorelle smarrite. "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" si legge nella Sacra Scrittura: e loro, dal papa in giù, fino all'ultimo pretino di campagna, in chi fidano? nella dea kali? nel Corano? nel Talmud? (da una preghiera dei fedeli "preghiamo perché i nostri fratelli ebrei ci insegnino a leggere bene la Bibbia"...)
RispondiEliminaJe suis de plus en plus convaincu que, le jour venu, les responsables de l'Église (évêques, cardinaux, etc.), qui, par leur pacifisme et par leur lâcheté maquillée d'œcuménisme, ont contribué, ces dernières années, à nous plonger dans la situation dégradante où nous tous, Européens, nous trouvons actuellement, situation qui va d'ailleurs se détériorer au cours des mois qui viennent, devront rendre des comptes.
RispondiEliminaIls auront à faire face, comme les politiciens qui nous trahissent, aux peuples en colère, qu'au fond d'eux-mêmes ils méprisent.
Nous assisterons sans doute à des scènes cruelles, dignes du passé.
Mais ce sera trop tard pour demander miséricorde.
Il fallait, messieurs, faire preuve de lucidité, de courage, et aussi d'humilité, quand il en était encore temps.
Caro Sig.Marco P. i miei applausi , bravo , bravo , bravo ! Analisi dell'articolo perfetta !
RispondiEliminaSe alcuni Pastori purtroppo si sono smarriti, abbagliati da mille luci , altri per fortuna ancora volgono lo sguardo a Colui
che e' stato trafitto e la loro fiaccola continua ad ardere . Noi come siamo ? Tiepidi , zelanti ?
Politici italiani illuminati ? In questo momento non ne vedo . Non spicca nessuno , chi per pavidita' , chi per interesse , chi per
mantenere agi e soprattutto potere . Tutti sono stati ben contenti di ricusare le radici cristiane dell'Europa . Chi si e' battuto per questo ? Se non ricordo male solo GPII . Massì l'uomo ormai e' adulto , si sente potente , forte , forsanche simile a Dio tanto da giocare con la vita e con la morte come gli pare e piace . Preferisce rinunciare alla liberta' data dal Cristianesimo per tornare a farsi strangolare dalle catene di mefisto , esattamente come fecero quegli illusi di Eva e Adamo . Finalmente si puo' togliere tutti gli sfizi .
Oggi , ultimo giorno di Giugno , dedicato al Sacro Cuore di Gesu' desidero rivolgermi direttamente a Gesu' con la bella preghiera di abbandono di un Santo Sacerdote : Don Dolindo Ruotolo .
https://www.youtube.com/watch?v=3wjFC2140ow
@ La gran maggioranza dei musulmani non fara' mai il mea culpa
RispondiEliminaQuesto lo si capisce dall'articolo di Allam. Esiste un cosiddetto Islam moderato ma e' del tutto minoritario ed ininfluente, in particolare in questa fase storica, dove sta prevalendo nettamente l'elemento fondamentalista, indubbiamente il vero islam.
Ai bambini maomettani si insegna che il Corano non e' un libro scritto da uomini sotto dettatura divina ma un archetipo celeste, esistente da quando esiste Dio, cioe' eterno. Questo archetipo sarebbe disceso dal cielo per esser rivelato, tramite uno spirito che sarebbe stato l'arcangelo Gabriele, a Maometto. Il Corano e' dunque immodificabile, in ogni sua parte. E' parola di Allah. E' Allah che ordina di ammazzare gli infedeli, non Maometto.
Si insegna inoltre che cristiani ed ebrei sono impostori che meritano la morte perche': 1. avrebbero alterato i loro libri sacri per nascondere l'annuncio della venuta di Maometto che ivi sarebbe stato fatto. L'avrebbero fatto per invidia e malvagita'. (Si tratta ovviamente di una falsita' allucinante e totale). 2. Meritano inoltre la morte perche' sarebbero diventati adoratori di idoli, come i politeisti, gli ebrei per via della supposta divinizzazione di Esdra [sic] i cristiani per quella di Gesu',figlio di Maria sorella del fratello di Mose', Aronne [sic]. Non solo: nella loro infame Trinita' oltre a Gesu' e Dio avrebbero incluso Maria, madre di Gesu' [sic]. Mentono poi quando dicono che Gesu' e' morto in croce, c'era invece un simulacro o sosia {eresia cristiana docetista}.
Apprendono inoltre che ogni bambino nasce naturalmente mussulmano [doppio sic]. Per questo Maometto ordina di non uccidere i bambini degli infedeli. Essendo naturalmente musulmani sara' facile poi educarli all'islam, dopo avergli ammazzato i genitori cristiani o ebrei o aver ridotto la madre superstite in schiavitu' da qualche parte, a figliare in condizione servile per i dominatori musulmani.
Apprende inoltre, il bambino, che "lo sforzo o lotta sulla via di Allah", per noi: la guerra santa, e' un obbligo stabilito da Allah per ogni musulmano, per tutta la comunita', cui tutti devono partecipare, maschi e femmine, direttamente o indirettamente.
L'Islam e' politica travestita da religione. La Gerarchia cattolica mente sulla vera natura dell'Islam sin dal Concilio. GPII ha addirittura baciato il Corano, dal quale derivano le infamie sopra dette (e non sono tutte), compiendo un atto dal significato apostatico.
L'Islam moderato descrive una realta' variegata e poco influente : tutti i pensatori e mistici che,pur credenti, non accettavano le grossolanita' del Corano e cercavano di intenderle in senso simbolico, per aprire la via ad una interpretazione spirituale, a volte assai elevata. Alcuni di loro sono arrivati quasi a farsi cristiani (Hallaji, p.e. fatto crocifiggere) ma purtroppo il credo trinitario, in pratica la natura divina di Cristo NS, costituiva una barriera insuperabile. Moderato, poi, l'islam di classi dirigenti ed intellettuali occidentalizzanti. Moderato, nel senso di tollerante sul piano religioso per i cristiani, l'islam professato dai regimi arabi dittatoriali, che si rifacevano al panarabismo (i baathisti, p.e.), ideologia che tuttavia e' di importazione ed imitazione occidentale e non ha vere basi nella mentalita' musulmana. L'ultimo sopravvissuto di quei regimi e' l'attuale egiziano. Quello siriano sembra, per quanto se ne sa, alle corde. pp
http://www.corrispondenzaromana.it/lobiettivo-finale-e-sempre-roma/
RispondiEliminaqui un breve video, per far capire quanto il fatto sia reale:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=X4wzLLN9XHo
A Glasgow, la scuola porta i bambini (non musulmani) a lezione di islam in moschea