Avevamo già raccolto qui una efficace sintesi del Card. Brandmüller, con i rimandi ad altre. Poi, nel tempo, in attesa di ottobre, il discorso si è andato e si va ulteriormente articolando. Oggi focalizziamo la nostra attenzione su questa recente intervista ad RP online.
(Roma). Il cardinale tedesco Walter Brandmüller risiede in Vaticano; si tratta di uno storico della Chiesa universale - e un conservatore senza cedimenti, che dice quello che pensa, opportune e importune
Il prelato Vaticano critica i vescovi tedeschi : «Un apparato auto-sufficiente, il cui rumore soffoca il Vangelo». Reinhold Michels, 1 Luglio 2015 - Fonte: www.rp-online.de by Benoit et moi. [Traduzione mia]
Mi vedo costretta ancora una volta -e mio malgrado- a fare il bastian contrario. Mi riferisco ai 'passaggi', corretti ma monchi, in cui il cardinale dimostra, come molti pastori conservatori, che si pongono oggi come nostri punti di riferimento, un'ottica alla fine conciliarista perché fondata sui silenzi in merito alle radici delle distorsioni post-conciliari.
È questo un altro dei nodi da sciogliere con l'aiuto del Signore. È di questo che occorrerà continuare anche a parlare con gli attuali pastori più illuminati, che glissano o sembrano ignorare i punti controversi del concilio, mentre il papa regnante sta procedendo a tutta birra (con qualche frenata ogni tanto che lascia spiazzati) nel portare avanti, in fine velocior, la rivoluzione copernicana che è stata innescata in maniera soft, ma oggi sufficientemente decriptata da chi ha occhi per vedere...
È questo che non possiamo tacere o far finta che non incida sulla retta fede solo perché ci sono alcune 'perle' oggi quasi introvabili.
Mi vedo costretta ancora una volta -e mio malgrado- a fare il bastian contrario. Mi riferisco ai 'passaggi', corretti ma monchi, in cui il cardinale dimostra, come molti pastori conservatori, che si pongono oggi come nostri punti di riferimento, un'ottica alla fine conciliarista perché fondata sui silenzi in merito alle radici delle distorsioni post-conciliari.
È questo un altro dei nodi da sciogliere con l'aiuto del Signore. È di questo che occorrerà continuare anche a parlare con gli attuali pastori più illuminati, che glissano o sembrano ignorare i punti controversi del concilio, mentre il papa regnante sta procedendo a tutta birra (con qualche frenata ogni tanto che lascia spiazzati) nel portare avanti, in fine velocior, la rivoluzione copernicana che è stata innescata in maniera soft, ma oggi sufficientemente decriptata da chi ha occhi per vedere...
È questo che non possiamo tacere o far finta che non incida sulla retta fede solo perché ci sono alcune 'perle' oggi quasi introvabili.
Non possiamo continuare a ignorare le radici del problema e dunque le cause (senza riconoscere le quali non è possibile attuare alcun rimedio) della grave crisi in cui versa la Chiesa, indotta da una pastorale sempre più sganciata dalla dottrina, dove la dottrina non è un corpus sterile di formule astratte (impropriamente e sprezzantemente ritenuto roba da museo), ma un Deposito di verità perenni vive e feconde da conoscere e accogliere per incarnarle e viverle. Senza mai dimenticare che la loro fecondità deriva da una Presenza, unica e insostituibile: quella dello Spirito del Signore Risorto che non cessa di animare la Sua Chiesa fino alla fine dei tempi.
Certo un'intervista è per forza di cose una comunicazione rapida e stringata. Ma di questa Presenza non si può non parlare quando si è consapevoli che la prassi sociale ha accolto e difeso la dignità dell’uomo proprio attraverso la teologia cristiana, mentre la nozione di “persona” era già presente nel'età patristica. Nozione di natura metafisica, messa all'angolo la quale, non si ha più alcun argomento per difendere la vita dalle nuove tendenze prevaricatrici che la minacciano e sembrano prevalere in tutte le agorà, mediatiche e non, che forgiano la cultura. Ed è per questo che tutte le opinioni sembrano convincenti e ammissibili, tanto che di fatto sono ammesse dalla cultura egemone. Ed è per questo che la cosiddetta “svolta antropologica”, pretende di sottrarre alla teologia la nozione di Dio come Creatore e Redentore dell’uomo.
E dunque smettiamola di parlare di 'linguaggio'; di 'contro corrente'; di 'un programma'; delle 'formule incisive di Ratzinger' che non sempre ma a volte nascondono inganni (vedi risposta n:3) e parliamo del Signore e di ciò che ha fatto e continua a fare per noi! C'è sempre qualcuno che non resta sordo ad un messaggio esplicito e davvero 'percutante' (il termine francese usato dal cardinale a proposito di Ratzinger, mi sembra più percutante di qualunque altro...)
Queste mie osservazioni, sia chiaro, non intendono togliere il dovuto e voluto sostegno ai nostri pastori più illuminati; ma purtroppo restano una voce nel deserto fin quando criticare uno iota del concilio (id quo nihil maius cogitari potest) significherà far la fine dei Francescani dell'Immacolata. Noi, come laici, siamo meno esposti; ma sacerdoti e vescovi, sono a rischio. Solo che in una congerie simile ci è difficile capire quando tacciono per sana prudenza in attesa che cambi il vento oppure appartengono, con un residuo di cattolicità non del tutto estinta, al sistema bacato che caratterizza il nostro tempo. Ma questo, alla lunga e al dunque, non è forse l'effetto Ratzinger?
Certo un'intervista è per forza di cose una comunicazione rapida e stringata. Ma di questa Presenza non si può non parlare quando si è consapevoli che la prassi sociale ha accolto e difeso la dignità dell’uomo proprio attraverso la teologia cristiana, mentre la nozione di “persona” era già presente nel'età patristica. Nozione di natura metafisica, messa all'angolo la quale, non si ha più alcun argomento per difendere la vita dalle nuove tendenze prevaricatrici che la minacciano e sembrano prevalere in tutte le agorà, mediatiche e non, che forgiano la cultura. Ed è per questo che tutte le opinioni sembrano convincenti e ammissibili, tanto che di fatto sono ammesse dalla cultura egemone. Ed è per questo che la cosiddetta “svolta antropologica”, pretende di sottrarre alla teologia la nozione di Dio come Creatore e Redentore dell’uomo.
E dunque smettiamola di parlare di 'linguaggio'; di 'contro corrente'; di 'un programma'; delle 'formule incisive di Ratzinger' che non sempre ma a volte nascondono inganni (vedi risposta n:3) e parliamo del Signore e di ciò che ha fatto e continua a fare per noi! C'è sempre qualcuno che non resta sordo ad un messaggio esplicito e davvero 'percutante' (il termine francese usato dal cardinale a proposito di Ratzinger, mi sembra più percutante di qualunque altro...)
Queste mie osservazioni, sia chiaro, non intendono togliere il dovuto e voluto sostegno ai nostri pastori più illuminati; ma purtroppo restano una voce nel deserto fin quando criticare uno iota del concilio (id quo nihil maius cogitari potest) significherà far la fine dei Francescani dell'Immacolata. Noi, come laici, siamo meno esposti; ma sacerdoti e vescovi, sono a rischio. Solo che in una congerie simile ci è difficile capire quando tacciono per sana prudenza in attesa che cambi il vento oppure appartengono, con un residuo di cattolicità non del tutto estinta, al sistema bacato che caratterizza il nostro tempo. Ma questo, alla lunga e al dunque, non è forse l'effetto Ratzinger?
(Maria Guarini)
«Il Buon Pastore non deve aver paura dei lupi». (OK, con qualche notazione)
I Vescovi tedeschi danno un'impressione di pusillanimità o di lassismo, quando il dibattito porta sugli argomenti pro o contro il « matrimonio omosessuale ». La Chiesa che vive fin troppo bene (senza opposizioni) deve forse imparare di nuovo, all'occorrenza, a ricevere pubblicamente colpi?
Brandmüller : Le forze che dominano la cosiddetta opinione pubblica sono riuscite a formulare le leggi del « politicamente corretto »; infrangerle significa esporsi alla messa a morte mediatica. Dall'altro lato, abbiamo il fenomeno della spirale del silenzio, dove s'intruppa la maggioranza che assiste senza fiatare a questa esecuzione. Nessuno può pretendere che un simile atteggiamento sia appropriato per un cristiano, quando si tratta di questioni fondamentali di dottrina e morale del Vangelo di Cristo. A quale scopo abbiamo ricevuto il sacramento della confermazione? E i vescovi, al momento della loro consacrazione, non hanno forse promesso di annunciare fedelmente il Vangelo di Cristo e preservare nella sua purezza e integrità, il deposito della fede, secondo la tradizione sempre e ovunque custodita nella Chiesa?
E se si è messi alla gogna per questo?
Brandmüller : Quando adempie a tale dovere, il buon pastore non deve temere i lupi. Questa è la prima cosa. La seconda è che gli altri non devono abbandonare colui contro il quale la muta si scatena nella speranza illusoria di essere risparmiati.
Nel 2012, poco prima della sua morte, il cardinale Martini scriveva che la Chiesa in Europa e nel Nord America appariva stanca. La Chiesa in Europa manca forse di slancio (« spirito ») cristiano?
Brandmüller : qui vorrei distinguere tra ciò che si potrebbe chiamare la « l'istituzione ecclesiale » e il gran numero di movimenti e giovani comunità nella Chiesa. [Beh, quanto a questi non c'è certo da mettere la mano sul fuoco, una volta estromesso il concetto di eresia!] Ci vedo un impulso pienamente cristiano, direi: Lo Spirito Santo all'opera.
Prima di diventare Papa, il cardinale Ratzinger scrisse che la morale insegnata dalla Chiesa non è un fardello specifico dei cristiani, ma piuttosto la difesa dell'umanità contro ciò che tende a distruggerla. Sempre meno persone lo capiscono. Dove si colloca il deficit della Chiesa?
Brandmüller : Questa è una delle tante formule brillanti di Ratzinger, giuste e potenti. [peccato che il Cardinale non 'vede' come essa uniformi la specifica vocazione cristiana a quella dell'intero genere umano non convertito al Signore! E la morale non scaturisce dalla Verità?] In effetti, alcuni gruppi sembrano aver sviluppato un perverso desiderio di autodistruzione: così, quando in molti modi si impedisce la trasmissione della vita, o si mette in discussione il dato identità sessuale naturale dell'uomo e della donna. Contro tutto questo, la Chiesa può e deve annunciare la morale naturale che il Vangelo porta alla perfezione ed è accessibile agli uomini di buona volontà. La Chiesa, in questo campo, non dovrebbe lasciarsi turbare quando il suo messaggio viene rifiutato.
Si afferma che i cattolici irlandesi, prima così fedeli, votando « sì » al « matrimonio gay », si sono opposti alla chiesa per la ragione che volevano revocare la loro fiducia a causa del coinvolgimento dei preti irlandesi in abusi abominevoli. La colpa quindi è della Chiesa che pecca?
Brandmüller : Su questo punto, non posso che concordare con lei. Ma non basta parlare di Irlanda! Si potrebbe altrettanto bene ha citato il Vangelo: "Voi siete il sale della terra! Ma se il sale perde il suo sapore, con che cosa lo si potrà render salato? Non è più buono a nulla che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. "(Mt 5, 13) [Mi permetto di osservare che uomini di Chiesa peccatori non possono offuscare la Bellezza di un messaggio autentico. E non basta prendere a pretesto questa débâcle per giustificare la crisi che è più profonda e ha causa più remote.]
Martin Walser, autore in ricerca della fede, che si dice agnostico, è sorpreso dal fatto che la Chiesa non propone con più orgoglio le enormi conquiste culturali che ha realizzato nel corso del secoli, mediante la fede e la religione. La chiesa ha un problema di marketing?
Brandmüller : Martin Walser ha evidentemente ragione: le conquiste culturali della Chiesa sono grandi ed esprimono una fede che permea ogni aspetto della vita. Tuttavia, non è per questo che io sono un cristiano. Ciò che è decisivo è la fede nel vangelo di Cristo che la Chiesa trasmette. Naturalmente, questo non significa che noi non siamo consapevoli, con orgoglio e gratitudine, di questa ricchezza. Sarebbe più importante, è vero, appropriarsi sempre di ciò che abbiamo ereditato gli antenati per possederlo in verità.
Il cardinale Ratzinger, in un'intervista a questo giornale nel 1994, ha detto che la Chiesa deve interrogarsi sulle cose da cui può separarsi. La corazza istituzionale è ancora troppo spessa e l'influenza spirituale troppo debole?
Brandmüller : Ciò che ha detto il Cardinale Ratzinger è ancora più vero oggi che nel 1994. A cosa serve una scuola materna « cattolica », se si parla di Babbo Natale e della lepre (sic) di Pasqua invece di parlare di Gesù Cristo? A che serve un ospedale « cattolico » se nessun prete vi entra, nessuna religiosa prega con i malati e se vi si eseguono operazioni che sono in contrasto con la morale cristiana? Sarebbe meglio, infatti, e anche davvero necessario, che la Chiesa si liberasse di una tale zavorra quando non è possibile riempire i vasi vuoti con lo spirito cristiano. [Credo che Ratzinger non si riferisse tanto a strutture degenerate, quanto agli elementi dogmatici che considera storicisticamente in evoluzione]
In Europa, abbiamo una Chiesa in gran parte imborghesita, che utilizza un linguaggio morbido, buono per cullare i bambini?
Brandmüller : Le chiese sono vuote e le casse si riempiono, è ciò che è assurdo. Si mantiene una struttura autosufficiente, costosa e il cui rumore soffoca la voce del Vangelo. A questo proposito, infatti, c'è bisogno di una « demondanizzazione », vale a dire: una riflessione che non segue i principi economici della terra, ma la verità della fede. Dovremmo, alla fine, invece di predicare un cristianesimo « leggero », avere il coraggio di proclamare un programma che contrasta con la corrente principale della società contemporanea e di testimoniare, attraverso la nostra vita, il contenuto dei Dieci Comandamenti e l'etica del Nuovo Testamento. Questo programma, che nel mondo antico era contro corrente, si è guastato, nel momento in cui è divenuto un programma di successo; ma esso potrebbe oggi dimostrare ancora il suo potere di attrazione.
Questa volta la piacevole e accattivante verve femminil-casareccia della Miriano non basta a far accettare l'inesorabile appiattimento dell'uso di ragione tendente alla papolatria, basato sul "bicchiere mezzo pieno" in chiave normalista.
RispondiEliminaChi vede e critica ciò che oggi è cattolicamente ineludibile non rema contro il papa né contro l'unità dei credenti.
L'unità la realizza il Signore e non può fondarsi né su "cambiali in bianco" a superiori controversi né sulle loro errabonde espressioni corrette, rifiutando persino di vedere il "vuoto" o il "distorto", che portano da tutt'altra parte rispetto alla Via, la Verità, la Vita che è Cristo Signore.
http://costanzamiriano.com/2015/07/10/alberi-e-bambini-et-et/
Se io mi sbaglio, come potrebbe essere, mi dimostrino in cosa dove e come...
Ecco, vedo che Maria sente di dover intervenire, tra quadre, negli stessi esatti punti dove sobbalzo io.
RispondiEliminaNon è che siamo fatti con lo stampino, o solo affinità, e meno che mai accordi a priori su manifesti ideologici,
è proprio il sensus fidei, della fede nell'Unico Signore, che dall'interno dell'animo capta le frasi e reagisce.
prelevo dal testo:
"Nel 2012, poco prima della sua morte, il cardinale Martini scriveva che la Chiesa in Europa e nel Nord America appariva stanca. La Chiesa in Europa manca forse di slancio (« spirito ») cristiano?
Brandmüller : qui vorrei distinguere tra ciò che si potrebbe chiamare la « l'istituzione ecclesiale » e il gran numero di movimenti e giovani comunità nella Chiesa. Ci vedo un impulso pienamente cristiano, direi: Lo Spirito Santo all'opera."
Non vorrei sembrare ipercritico, ma dove e quali movimenti? I neocatecumenali? CL? azione cattolica? rns? le comunità di base? c'è un assortimento di parzialità, ideologia, e anche eresie lì in mezzo che Dio ci scampi e liberi.
Non attribuiamo allo Spirito Santo cose che non si sognerebbe di fare. Come Gesù affermava, lo Spirito Santo è lo Spirito di verità, Gv 16, 8-11
"8 E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato."
definito e delimitato molto bene in S. Paolo come Spirito di Cristo. (Rm 8,9)
Attenzione che ormai da tempo Gv 3,8
"Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito" è correntemente travisata,
non parla certo di "novità" in opposizione ai paletti già posti da Dio Padre e da Gesù Cristo.
dal post
RispondiElimina"Prima di diventare Papa, il cardinale Ratzinger scrisse che la morale insegnata dalla Chiesa non è un fardello specifico dei cristiani, ma piuttosto la difesa dell'umanità contro ciò che tende a distruggerla. Sempre meno persone lo capiscono. Dove si colloca il deficit della Chiesa?
Brandmüller : Questa è una delle tante formule brillanti di Ratzinger, giuste e potenti. [peccato che il Cardinale non 'vede' come essa uniformi la specifica vocazione cristiana a quella dell'intero genere umano non convertito al Signore! E la morale non scaturisce dalla Verità?] In effetti, alcuni gruppi sembrano aver sviluppato un perverso desiderio di autodistruzione: così, quando in molti modi si impedisce la trasmissione della vita, o si mette in discussione il dato identità sessuale naturale dell'uomo e della donna. Contro tutto questo, la Chiesa può e deve annunciare la morale naturale che il Vangelo porta alla perfezione ed è accessibile agli uomini di buona volontà. La Chiesa, in questo campo, non dovrebbe lasciarsi turbare quando il suo messaggio viene rifiutato."
mah. Prima di tutto la morale insegnata dalla Chiesa non è un fardello, punto.
Gesù dice in Matteo 11,29-30 "Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
La morale insegnata dalla Chiesa è la difesa naturale, in base alla legge naturale, sì, e anche soprannaturale dell'uomo, in vista della vita eterna, contro ciò che tende a distruggerla, che poi "ciò", diciamocelo, è il male e il demonio.
Si dice nel testo che la morale naturale è portata a perfezione dal Vangelo: non è che sia sbagliato, ma non è tutto.... in realtà il Vangelo è soprannaturale, non perfeziona solo il naturale, lo oltrepassa.
Affermare solo la frase che troviamo sopra, cioè "la morale insegnata dalla Chiesa non è un fardello specifico dei cristiani, ma piuttosto la difesa dell'umanità contro ciò che tende a distruggerla" è darne una chiave solo orizzontale, solo umana.
"la difesa dell'umanità contro ciò che tende a distruggerla" sembra un mero consiglio di cura e autoconservazione. Ma basta lì.
E invece la rovina cui si corre incontro, è più complessa.
Matteo 10,28
"E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna." Gesù è diretto.
Sull'altro punto, ....i cattolici irlandesi, il gaio matrimonio...gli abusi dei preti...
RispondiEliminacerto che uomini di Chiesa peccatori non possono offuscare la Bellezza di un messaggio autentico. Perchè l'uomo, anche il più delinquente, non ha potere contro Dio e Gesù Cristo.
Un uomo potrà essere pure un cattivo testimone, ma la testimonianza di Dio nel Figlio incarnato e risorto per redimerci ha la stessa potenza di prima, anche se incontriamo un cattivo testimone irredento.
Ci si dimentica troppo spesso che non si sta parlando di un'idea, di un partito, di un sistema, di un'azienda, di cui si lede l'immagine se un dipendente non entra nello schema marketing prefissato, ma stiamo parlando di un Dio vivente.
L'uomo peccatore potrà anche offenderlo, disonorarlo, a proprio danno e vergogna; anche per questi scempi si celebrano le S. Messe di riparazione;
ma non è che Dio, per le offese ricevute e le cattive testimonianze, perda il Suo Volto, o Gli si accorci la Potenza o il braccio per salvare.
Che noia tutte queste interviste !
RispondiElimina(sbuffamento diretto a chi le rilascia, non certo a chi, in quanto -ambasciator che non porta pena-, le riporta)
@Mic
RispondiEliminala Miriano in quell'articolo afferma che si sente della chiesa di Francesco e per la famiglia (perchè Francesco è per la famiglia? non era per kasper, quello della teologia in ginocchio?) e per l'ambiente, dicendo
"L’ambiente è per l’uomo, il creato è per noi"
ma questo lo dice la Miriano, mica l'enciclica, che cita anche Teilhard che dice "lo scopo finale delle altre creature non siamo noi". (n.83) Teilhard e non solo lui pensava che anche muschi e licheni, zanzare e ragni convergeranno nel punto omega, dove sta la gloria dell'eterna materia. Che non è più cristianesimo.
ok, la Miriano dice che non l'ha ancora letta bene l'enciclica, ma non si può dire che l'enc.
"mette la questione ambientale nella giusta cornice" dal momento che si parla di poveri a cui si farà l'elemosina in eterno anche nel Regno (da parte poi di "tutte le creature"), e che una natura già divinizzata va avanti indisturbata nell'autonomia senza che il mistero di Cristo la possa ledere.
Si tratta di normalismo forzato quando la Miriano parla di facilità d'andare tutti d'accordo in chiesa, per via della comune fede nel Depositum:
ma dove l'ha vista questa? ma se sono decenni, e da 2 anni in particolare, che si sparano eresie gravi ogni ora?
dice "C’è un enorme solidissimo patrimonio, il depositum fidei, nel quale ognuno di noi che desideriamo incontrare Cristo possiamo trovare rispecchiata la nostra sensibilità. Le più diverse. Et et. Ogni uomo è membro vivo."
E chi lo ascolta, e chi ci si rifa ancora, questo depositum, a parte pochissimo clero e pochi cittadini privati? Il depositum è una cosa, quel che porporati e altro vanno dicendo non è molto affine al depositum, tranne sparuti casi.
Et il matrimonio indissolubile et il divorzio, together.
Et il Dio non cattolico et il Dio cattolico.
Et il Dio solo dei poveri et il Dio di tutti.
Et Dio incarnato in Cristo una volta per tutte, et Dio quammodo unito a ogni uomo.
dai dai su su, ma alla lunga chi si sveglia, scopre c'è un aut aut.
Le copertine del Time e di Rolling Stone, oltre a non essere la misura della riuscita dell’evangelizzazione, non sono nemmeno evangelizzazione, e nemmeno un mezzo per arrivare ai lontani. Il Vangelo afferma che Dio chiama a conversione in Cristo, che oggi è ancora Salvatore, usa misericordia a chi si pente e cambia vita.
il signor B afferma che Dio è tutta misericordia.
Sostiene ancora la Miriano: "più eugeniiscalfari e emmebonino si innamorano del Papa più sono felice, perché Cristo – misura ultima di giudizio della verità – è morto per loro esattamente come per me."
E' vero che Gesù è morto per salvare anche loro. Da quanto dicono, però non pare l'abbiano accolto Gesù. Del resto, nessuno mi pare gliene abbia parlato, nemmeno, specie negli ultimi anni.
Ma eugeniiscalfari e emmebonino si sono innamorati di Francesco perchè lo riconoscono come simile alle loro teorie ("basta che ognuno segua la propria idea di bene"), non perchè siano stati ricondotti a Cristo.
Tutta questa gente è formidabile a parlare. Sono dei maghi della chiacchiera.
RispondiEliminaLes barbares sont aux portes de la ville (certains d’entre eux y sont déjà embusqués) et ils brandissent, pour nous faire peur, les têtes sanguinolentes de ceux qu’ils ont égorgés. Et Nos Seigneurs, dans leur inconscience et leur légèreté, en sont à discuter du “mariage homosexuel” et de la communion aux “divorcés remariés”, comme, à une autre époque, et dans de semblables circonstances, on discutait, paraît-il, du “sexe des Anges”.
RispondiEliminaLa grande affaire, vraiment !
Les siècles ont passé mais l’aveuglement est resté le même. Et les résultats de cet aveuglement criminel sont d’ores et déjà prévisibles.
La prosa di Josh è talvolta un po' immaginifica. Ma il suo post, qui sopra, della 14:46 è impeccabile e da meditare. Grazie Josh.
RispondiEliminaPerché il mio post qui sopra delle 15:57 è stato tagliato? Questa è una novità, in questo sito. Se non piaceva (ma sarei sorpreso, si parlava di Sermonti e di Teilhard de Chardin), poteva essere semplicemente rifiutato. Sarei molto grato a Mic di una spiegazione. E' ovviamente una cortesia, non un obbligo.
RispondiEliminaSilente, non è stato tagliato nulla. Ho passato quel che c'era...
RispondiElimina
RispondiElimina@ LE CRITICHE DI MIC SONO GIUSTE
Non si puo' che essere delusi da certi concetti espressi dal card. Brandmueller. Incita i pastori a non avere paura dei lupi e ha ragione. Ma l'arma con la quale affrontare i lupi, oltre ad una vita privata veramente cristiana, non e' forse rappresentata dalla sana dottrina? E dov'e' oggi la sana dottrina? Si sono mantenuti elementi di essa, mescolati ad altri che non sono affatto sani. Si continua a portare ad esempio l'insegnamento di Ratzinger, compendiandolo in una frase da Mic giustamente criticata, perche' fa della morale insegnata dalla Chiesa non l'unica capace di condurci alla vita eterna ma un'etica che difende l'umanita' (irredenta) da chi la vuole distruggere. (Cristo semplice "Maestro di morale", allora, come lo intendeva Spinoza o la Loggia?). Questo sarebbe il suo merito, della morale cristiana: rappresentare la salvezza dell'umanita' senza bisogno che quest'ultima si converta a Cristo! Di conversione necessaria alla salvezza, infatti, non si parla mai. C'e' qui l'ombra di LG 1, della Chiesa come "sacramento dell'intima unione con Dio e dell'unita' di tutto il genere umano", nozione poco comprensibile e comunque errata perche' scopo della Chiesa fondata da Cristo NS (e suo Corpo Mistico) non e' l'unita' del genere umano ma l'unita' degli Eletti, di coloro che per grazia di Dio avranno creduto in Lui e vissuto i suoi insegnamenti (Gv 17, 20-21).
Quale bene alla Chiesa puo' derivare dai "movimenti" ben noti, che si dicono ispirati da una "Spirito" che non si sa da dove venga, "movimenti" di origine protestante che fanno pensare ai convulsionari quaccheri o giansenisti? Ratzinger all'inizio li critico', se mi ricordo bene, poi li accetto' nella Chiesa, in maniera prudente si capisce. E' dal Vaticano II che si inghiottono i cammelli piu' incredibili, in maniera prudente, tagliati a fette e ben cotti, si capisce!
Ed e' sempre sullo scoglio rappresentato dal Vaticano II che si va a sbattere. Si e' visto che i cardinali che difendono il matrimonio contro Kasper & Co. non osano mettere in discussione il Concilio, dove appunto merita di esser messo in discussione. Non sembrano proprio rendersi conto del problema. Perche' dico questo? Perche' e' noto (non l'ho certo scoperto io) che l'art. 48.2 della GS, con la consueta frase contorta, ha modificato la nozione tradizionale del matrimonio. Non c'e' piu' una chiara distinzione tra fine primario (i figli e la loro educazione) e fine secondario (il soddisfacimento della carne, l'unione spirituale tra i coniugi). Ora, la prole e' "il coronamento" (fastigium) della comunione coniugale non piu' la sua stessa ragion d'essere. Differenza sottile, certo. Ma reale. Infatti, da allora non si parla piu' di "fine primario" etc. ma di comunione tra i due per la loro perfezione spirituale, aperta alla trasmisione della vita, e frasi del genere. Questa "trasmissione" appunto il "coronamento" di cui sopra.
A Kasper e consocii bisogna opporre la Casti Connubii non GS 48! Le premesse per una rovinosa sconfitta, ci sono tutte. Illudersi sarebbe peccato. Pero' continuiamo nella lotta, anzi piu' di prima, senza deflettere, perche' Cristo NS e' con noi.
I "frutti" del Concilio Vaticano II (CHE NON HA CONDANNATO IL COMUNISMO) ........... sono Bergoglio con in mano la falce ed il martello sula quale vi è Gesù Crocefisso. Dìaltra parte perchè stupirsi, nell'intervista a Scalfari lui ha detto di voler applicare e rifarsi al CVII lamentandosi anzi che i Pontefici precedenti non lo avessero applicato fino alle sue estreme conseguenze.
RispondiEliminaSilente, troppo buono! di solito scrivo di getto, con lo spirto guerrier ch'entro mi rugge, e senza ricontrollare:-)
RispondiEliminaE molte delle tue log-iche dimostrazioni, proprio nel senso di illuminate dal Logos, le conservo (davvero) in un archivio, documenti di word. Grazie a te!
Cara Mic
RispondiEliminahai perfettamente ragione. Te ne chiedo scusa. E' un mio deplorevole errore. Ho confuso un post con un altro. Diciamo che è colpa della presente calura estiva padana: tanto il global warming ormai giustifica tutto...
Il Cardinale Brandmuller dice cose esatte, cose vere e sante. La Chiesa sta perdendo l' aderenza al vangelo e alla tradizione. La Germania sarebbe preferibile averla senza cardinali e senza vescovi tanto è il disastro che ogni giorno procurano nel gregge. Si nota anche nella situazione di oggi che chi non si apparecchia alla novità viene poi allontanato dalla parte attiva della gestione della Chiesa e promosso in attività minori. Che significa? Significa che la fessura in cui è entrato satana è diventata una autostrada a molte corsie. La Chiesa è in pericolo, non di soccombere, perchè Dio la sostiene, ma di essere ostracizzata dalla vita dei popoli. Cosa fare? No alle riunioni, alle assemblee, no alle interminabili conferenze, ma sì alla preghiera più accorata e più a lungo verso la Madonna perchè quello che succede sulla terra, anche gli eventi più piccoli sono la risultanza dello scontro tra il bene e il male. Quando la preghiera prevale sul male Dio ci concede i beni necessari, quando noi stiamo lontani da Dio il male vince le nostre fragilità e gli eventi diventano negativi non solo per noi.
RispondiEliminaAggiungo che i lupi, come chiama giustamente Sua Eminenza, sono aumentati in modo stratosferico, la massoneria cresce dentro la Chiesa, come i funghi all' alba nei boschi. Purtroppo abbiamo disatteso tutti gli appelli della Madonna in tutto il mondo e questa nostra dura cervìce è la causa di tutti i nostri mali.
Pienamente d'accordo, Elio, perfetta analisi del problema Chiesa 2.0
RispondiEliminaCaro Elio, concordo in tutto con quello che hai detto, infatti il male si nutre di peccato. Ecco perchè oggi è così forte, ma se noi gli togliamo il cibo (peccato) perderà sempre più forza sino a morire d'inedia. Per ottenere questo risultato dobbiamo pregare molto e sforzarci di mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù Nostro Signore.
RispondiElimina
RispondiElimina@ Pregare non basta, bisogna anche cacciare i mercanti dal Tempio, ormai invaso.
Certo, se si fa finta di non vedere il bicchiere in parte vuoto che anche il cardinale Brandmueller ci offre da bere, possiamo dire che la sua analisi sia perfetta e impeccabile. Lo e' di sicuro nel denunciare alcuni gravi mali. Ma per il resto? Cosa dire della sua valutazione positiva dei "movimenti", che sono una delle manifestazioni di questi mali? E del poco cattolico concetto di morale cristiana propalato da Ratzinger? (Vedi supra). Ce li avete gli occhi per vedere? E le orecchie per udire? E sul gravissimo mutamento intercorso nella definizione del matrimonio cattolico (GS 48.2) avete qualcosa da dire?
Certo, ognuno deve agire secondo le proprie capacita' (ne sutor ultra crepidam...).
Chi puo' partecipare alla battaglia solo con le preghiere, deve limitarsi a pregare. Chi da NS ha ricevuto capacita' intellettuali per studiare ed impegnarsi con gli scritti, deve operare soprattutto in questo senso. Ora, non e' da oggi che i devoti pregano perche' le cose migliorino nella Chiesa. Con quali risultati? Guardiamoci in faccia: nessuno o quasi. L'ira di Dio deve essere al colmo nei contronti del nostro mondo: la situazione degenera sempre di piu', adesso siamo alla vigilia dello stravolgimento che si annuncia per il Sinodo di Ottobre. E perche' le preghiere non hanno praticamente sortito quasi nessun effetto? Perche', a mio avviso, si continua, anche da parte di troppi laici, a nascondere la testa sotto la sabbia, a non affrontare il male alla radice, rappresentata dal Concilio, a far finta di niente di fronte agli "errori nella fede" propalati, o a rifiutarsi di ricondurli alla loro origine.(Senza la battaglia aperta e leale di mons. Lefebvre, Ratzinger non avrebbe mai "restituito" la Messa VO).
C'e' un altro aspetto. Quelli che invocano la preghiera come ultimo rimedio non dicono quasi mai: noi preghiamo, voi scrivete (quelli che se la sentono) e noi preghiamo per voi. Non invocano mai questa "divisione del lavoro". Impegnarsi nella controversia teologica e politico-teologica per loro e' del tutto inutile. Si tratta di sfiducia nell'opera della cultura, di ignoranza, o di altro? Secondo me, c'e' fra i "tradizionalisti" una attesa miracolistica nell'avvento del 2017, che, per via del "17" dovrebbe essere una sorta di annus mirabilis, nel quale NS con interventi straordinari rimettera' tutto a posto, dal Sacro Romano Impero, al Regno delle Sante Chiavi, ai Borboni, a duchi, granduchi e quant'altro. Se c'e', quest'attesa, non e' cattolica: si tratta di cabalismo, di "tradizionalismo" della peggior specie, di pseudo-cultura, quella che si nutre di numerologie esoteriche e scarti di ogni tipo. A NS piace la semplicita', e che ognuno faccia il suo dovere di cristiano affidandosi alla Provvidenza, cioe' a Lui (Mt 6,34), non alle attese di un messianesimo da Luna Park.
Senza la battaglia aperta e leale di mons. Lefebvre, Ratzinger non avrebbe mai "restituito" la Messa VO" (Paolo Pasqualucci).
RispondiEliminaC'est l'évidence même.
J'ai toujours dit, et écrit, que "Summorum Pontificum" avait d'abord et avant tout été, de la part de Ratzinger, un geste, une concession politique et diplomatique, destinée à faciliter le "retour" (?) de la FSSPX dans le sein de l'église conciliaire.
Ratzinger a eu maintes fois l'occasion, tout au long de sa carrière, de dire et de répéter ce qu’il pensait de la Messe de Toujours. Pas grand bien, en vérité. Les textes sont là… Et il a toujours dit et répété que la néo-liturgie lui convenait parfaitement. Il a seulement mis en cause certaines “dérives”, et la manière, maladroite, dont elle a été imposée par Paul VI. Pour le reste, il s’en est toujours parfaitement accommodé.
C’est tellement vrai qu’il n’a jamais eu l’idée, après la promulgation de son motu proprio, de célébrer une seule fois la Sainte Messe. Même pas pour démontrer, dans les faits, qu’elle est aussi “valide” que la "nouvelle"…
Rien…
Et il a d’ailleurs assorti son autorisation de conditions inacceptables, comme reconnaître, entre autres, la “validité” du NO, qui lui plaît tant.
Or comment ce NO qui a détruit dans l’Église (c’était le but recherché) le sens de l’adoration, commment ce NO fabriqué par une commission de dix personnes, dont sept étaient protestantes et trois seulement catholiques, et présidée, de surcroît, par un franc-maçon, pourrait-il être acceptable ?
Le pape n’est pas un tyran ayant le pouvoir, comme un quelconque Kim Jong-un, de faire et de défaire, selon son bon plaisir, ce que l’Église a de plus sacré.
Il n’a pas non plus le pouvoir d’y contraindre qui que ce soit.
L'Église n'est pas un bataillon disciplinaire ou un commando de parachutistes.
C’est ce que Mgr Lefebvre ne cessait de répéter, et, avec lui, une poignée de catholiques fidèles.
On sait comment ils ont été — et continuent d’être – traités…
Contro questa debolezza, stanchezza mortale delle chiese secolarizzate europee si erge in modo energico e vitale la chiesa africana, che ha respinto con determinazione (vedi Card. Sarah et alii) l'imposizione kasperiana & C. del modello secolarizzato e mortifero alle chiese che sono in espansione e non secolarizzate e hanno la vitalità della fede integra.
RispondiEliminaQuanto afferma il prof Paolo Pasqualucci è giusto e rispecchia il vero atteggiamento Cattolico fatto di preghiera e per chi ne ha le approfondite conoscenze fatto anche di combattimento culturale contro le eresie dottrinarie moderne. Aggiungo solamente una profezia di S. Padre Pio da Pietralcina il quale ha affermato: "Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria avverrà ad un secolo dalle apparizioni di Fatima" (1917-2017)
RispondiEliminaEh bien, pour cette simple concession politique et diplomatique, qui n'entraînait, de sa part, aucun compromis ni aucun recul vis-à-vis du NO, dont il réaffirmait l’excellence et la primauté, Ratzinger-Benoît XVI a été contraint à la démission — parce que, enfin, ne cherchons pas ailleurs les raisons de cette guerre féroce aussitôt déclenchée contre lui par les ennemis en place et qui en a si vite eu raison…
RispondiEliminaLe démon n'aime pas la Sainte Messe, la judéo-maçonnerie non plus.
Comprenez-vous pourquoi Bilderbergoglio, aussitôt installé sur le siège de Pierre, a fait subir le même traitement au P. Manelli et à ses Franciscains de l'Immaculée ?
@Prof. Pasqualucci
RispondiEliminacito
"Secondo me, c'e' fra i "tradizionalisti" una attesa miracolistica nell'avvento del 2017, che, per via del "17" dovrebbe essere una sorta di annus mirabilis, nel quale NS con interventi straordinari rimettera' tutto a posto, dal Sacro Romano Impero, al Regno delle Sante Chiavi, ai Borboni, a duchi, granduchi e quant'altro. Se c'e', quest'attesa, non e' cattolica: si tratta di cabalismo, di "tradizionalismo" della peggior specie, di pseudo-cultura, quella che si nutre di numerologie esoteriche e scarti di ogni tipo. A NS piace la semplicita', e che ognuno faccia il suo dovere di cristiano affidandosi alla Provvidenza, cioe' a Lui (Mt 6,34), non alle attese di un messianesimo da Luna Park."
mi auguro proprio le cose non stiano così, per lo meno non in modo diffuso.
Essere nella Tradizione nel vero senso della parola vuole anche dire essere persone di sostanza, non cabalisti e fatalisti in attesa della manna dal cielo...
sarebbe un modo fuorviante di porsi, in tutto.
Ora, non e' da oggi che i devoti pregano perche' le cose migliorino nella Chiesa. Con quali risultati? Guardiamoci in faccia: nessuno o quasi.
RispondiEliminaQuesto non lo si può affermare. IL "PEGGIO" è l'unica cosa cui non c'è MAI limite. Non si sta MAI tanto male, che non si potrebbe star peggio. E SE fossero state le preci di qualche devoto, che hanno sortito l'effetto di ispirare i propositi esposti nel suo testo di poco fa? I risultati sapremo solo all'altro mondo, quali sono e sono stati.
Si Ratzinger avait aimé la Sainte Messe, il n'aurait JAMAIS démissionné.
RispondiEliminaElle l'aurait rendu fort comme un roc.
Le roc qu'est censée être la chaire de Pierre.
RispondiElimina@ Chiarimenti ulteriori - Repliche
1. Che la Chiesa africana sia all'avanguardia nella resistenza a Kasper & Co. e' vero e ne rendiamo grazie a Dio. In quasi tutta l'Africa (tranne il Sud Africa) si e' anzi rivelata una aperta e forte resistenza di governi ed episcopati (e di settori del protestantesimo) all'ondata omosessualista. Gli Africani si sono rivelati, da questo punto di vista, molto piu' civili di noi. Non c'e' dubbio, infatti, che i cosiddetti diritti umani e/o civili estesi a gay e lesbiche sono in realta' "diritti incivili", ossimoro che vuol esprimere la barbarie della cosa, rivelatrice di una decadenza spirituale diventata ormai decomposizione. Pero' che la Chiesa africana abbia mantenuto la "purezza della fede" non mi sembra lo si possa dire, nella misura in cui accetta (appunto) il Vaticano II nella sua totalita', con annessi e connessi, inculturazione compresa (adozione di liturgie africano-cattoliche, per esempio).
2. Josh : non generalizzo. Pero' che ci sia questa tendenza negativa fra i "tradizionalisti", che si traduce in una sorta di passivo fideismo in attesa dell'Evento Liberatore che restaurera' il "mondo di ieri", non lo escludo affatto.
3. Santo Padre Pio ha profetizzato la Rinascita per il 2017? Innanzitutto la fonte. A chi l'ha detto? E' attendibile? In genere le profezie autentiche non si sbilanciano in date precise. Ammettiamo anche che sia vero e che (Padre Pio o no) tra due anni ci sia la Palingenesi. Allora? Non dobbiamo fare niente nel frattempo? Secondo me, di qui a due anni, continuando di questo passo, della Chiesa cattolica non sara' rimasto nulla o quasi, anche "fisicamente". Preti e suore non stanno scomparendo a vista d'occhio? Naturalmente, e' possibile che la Rinascita della Chiesa avvenga nel 2017. Ma perche' non anche prima o anche dopo? In termini umani non abbiamo elementi per stabilire NOI una data, una qualsiasi data.
4. Siamo battezzati e cresimati, milites Christi. Il nostro dovere, in una situazione del genere, e' quello di batterci per la fede minacciata e compromessa in tutti i modi. Senza pensare al futuro, al come e al quando. IL futuro e' nelle mai di Dio non in quelle nostre. Batterci, con la necessaria divisione del lavoro: con la preghiera di chi puo' solo pregare (che pur e' molto) e con l'azione di chi ne ha la capacita'. L'azione, lo ripeto ancora, soprattutto come stimolo ai chierici perche' si diano finalmente una mossa, soprattutto agli alti livelli. C'e' stato un solo teologo che abbia avuto il coraggio di affrontare il nodo del Concilio e di metterne in luce ambiguita' ed errori, mons. Gherardini. Uno solo. Ha subito attacchi velenosi, come di prammatica, ed e' stato isolato. Il tentativo dei Fracescani Imm. (P. Lanzetta e altri) e' stato stroncato nel modo che sappiamo. Paura, dunque. Comprensibile. Umana. Chi non ce l'ha? Io per primo, che pur non sono prete.
E con questo? Perche' dargliela vinta? Occorre diffondere una critica radicale dei falsi presupposti sui quali si basa la pastorale della Gerarchia odierna, succube delle false dottrine che conosciamo, degli pseudovalori del Secolo. Senza questa "critica", che non arretri di fronte ad alcuno, al prossimo Sinodo d'Ottobre vincera' l'Anticristo, prevarranno gli "uomini del peccato".
In relazione ai pastori mi faccio questa domanda:
RispondiEliminaQuando i pastori fanno opzione preferenziale per una classe, loro non fanno la scelta di pastoreare questa classe?
Sappiamo che il principale problema della Chiesa è il Concilio Vaticano II. Quando l'autorità dice che un Concilio ha bisogno di una interpretazione alla luce della tradizione, risolvere questo problema, diventa il principale compiuto dei pastori. Però, quello che vediamo essere trattato dei nostri pastori è l'economia, ecologia, diritti dei risposati, etc. Quindi, noi come cattolici siamo lasciati di lato per gli uomini e le poveri independente della fede. Così non possiamo anche dire che in se parlando di Chiesa cattolica, quando i pastori fanno una opzione preferenziale per una classe, questa non diventa cattolica? Se le pecore sono diventati quelli che i pastori hanno scelto come opzione preferenziale i luppi non sono quelli che minacciano la classe della scelta?
La profezia di Padre Pio da Pietralcina sul trionfo del Cuore Immacolato di Maria a distanza di un secolo dalle apparizioni di Fatima è stata affermata (ma non è l'unica fonte) da un profondo conoscitore di Padre Pio e suo "figlio spirituale": Padre Leonardo Maria Pompei. Questa profezia è stata trasmessa oralmente da Padre Pio ai suoi "figli spirituali". Anche un'altra mistica stigmatizzata, Teresa Newman, profetizzò la fine degli "anni di Caino" ed il trinfo di Maria 18 anni dopo l'inizio di tali "anni di Caino" iniziati nel 1999.
RispondiElimina"figlio spirituale": Padre Leonardo Maria Pompei.
RispondiEliminaPrete che fa e dice tante cose buone. Ma se fosse coerente con la formazione ricevuta da Padre Pio, dovrebbe emularlo nel celebrare SEMPRE E SOLO More Antiquo.
Ciò lo renderebbe più credibile. FERMO RESTANDO che il Concilio di Ferrara ha condannato certamente tutti i calcoli numerici e le sembra anche forse le predizioni con data, relativi ad eventi escatologici.
@ Anonimo delle Profezie di Padre Pio
RispondiEliminaGrazie delle precisazioni in ordine alle fonti. Una domanda: e perche' gli "anni di Caino" sarebbero cominciati nel 1999 e non prima? Se Padre Pio, come sembra, l'ha effettivamente detto che il 2017 sarebbe stato l'anno del "Trionfo di Maria", ci possiamo credere. Non in modo assoluto pero': voglio dire, trattandosi di rivelazione privata (orale) non e' dogma di fede. Lei non e' sicuramente tra quelli che si sono adagiati in una fideistica e passiva attesa del "Trionfo di Maria". Ripeto che, comunque, puntare TUTTO su queste conoscenze di origine sovrannaturale non e' una buona cosa, in generale. Puo' distogliere dal nostro dovere quotidiano, di milites Christi che devono impegnarsi rimettendo nello stesso tempo tutto nelle mani della Provvidenza.
NS fece capire agli Apostoli che non dovevano almanaccare sul castigo di Gerusalemme e sulla fine del mondo: "Quanto poi a quel giorno e a quell'ora nessuno ne sa nulla, neppure gli angeli in cielo, ne' il Figlio ma solo il Padre. State attenti, vegliate perche' non sapete quando sara'il tempo" (Mc 13, 32-33).
Il "Trionfo di Maria" dovrebbe poi conseguire alla famosa consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, secondo le profezie di Fatima? E, nelle visioni della piccola Giacinta, tale consacrazione non verrebbe fatta dal Papa in uno scenario tremendo di morte e desolazione? Vogliamo arrivare a questo? Le profezie private non sono anche ammonimenti per far vedere quello che succederebbe se non si cambia rotta? Ragion per cui, se si cambia rotta, il castigo non viene o viene in modo minore e tante anime si possono salvare? A S. Teresa d'Avila da giovane non fu fatto vedere nei particolari il posto che avrebbe occupato all'Inferno, se non avesse cambiato vita? PERCIO' : DIMENTICHIAMOCI DEL 2017 E IMPEGNAMOCI A FONDO E PUBBLICAMENTE NELLA BUONA BATTAGLIA PER LA FEDE, OGGI, SUBITO. RICOSTITUIAMO LA MILITIA CHRISTI ADESSO, SENZA ASPETTARE CHE I CIELI SI APRANO NEL 2017.
Matteo 17,15-20
RispondiEliminaE quando furon venuti alla moltitudine, un uomo gli s’accostò, gettandosi in ginocchio davanti a lui, dicendo: Signore, abbi pietà del mio figliuolo, perché è lunatico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e spesso nell’acqua. L’ho menato ai tuoi discepoli, e non l’hanno potuto guarire. E Gesù, rispondendo, disse: O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Menatemelo qua. E Gesù sgridò l’indemoniato, e il demonio uscì da lui; e da quell’ora il fanciullo fu guarito. Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: Perché non l’abbiam potuto cacciar noi? E Gesù rispose loro: A cagione della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: Se avete fede quanto un granello di senapa, potrete dire a questo monte: Passa di qua là, e passerà; e niente vi sarà impossibile. Or questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera e il digiuno.
E noi, visto che oramai parlare di fumo di satana è chiaramente diventato un eufemismo, come vogliamo fare uscire i demoni che sono penetrati nella Chiesa?
E' nela rivelazione fatta alla mistica Teresa Newman che si sono fatti iniziare "gli anni di Caino" nel 1999. Queste profezie non sono state fatte per distogliere dal Cattolico dovere di combattere culturalmente e con LA preghiera le erronee dottrine che imperversano ai nostri giorni
RispondiEliminaTeresa Newman, nein. TERESA NEUMANN.
RispondiElimina@ Ulteriori considerazioni
RispondiElimina1. Non sapevo di questa delibera del Concilio di Ferrara. Devo documentarmi. Grazie della notizia. Il divieto posto da questo Concilio e'sicuramente nello spirito delle dichiarazioni di NS circa il castigo di Gerusalemme e la fine dei tempi.
2. Le profezie private (quelle attendibili) non saranno state fatte per distoglierci dal fare il nostro dovere di milites Christi (ognuno secondo le sue capacita', si intende). Tuttavia, possono avere quest'effetto negativo su alcuni, come sembra il caso oggi. Lo si capisce, ripeto, dagli interventi di chi dice o fa capire che l'unico mezzo rimasto a disposizione e' solo la preghiera e basta (con riferimenti saltuari a: di qui a due anni etc.). E nemmeno dicono di voler pregare per quelli che cercano di impegnarsi nella
controversia pubblica in difesa del dogma.
3. Viandante. Nell'episodio di Mt 17, 15-20, si vede che i discepoli non si erano preparati come si conviene all'esorcismo, con la preghiera e il digiuno, e questo perche' la loro fede non era ancora all'altezza. Ma s. Paolo perche' insiste sempre sul predicare la retta dottrina? Perche' "la preghiera e il digiuno", per quanto indispensabili, da soli non bastano, evidentemente, ne' a convertire il mondo ne' a riportare la Gerarchia sulla retta via, smarrita a partire dal Concilio. Se non viene riproposta la retta dottrina, le preghiere e il digiuno non servono a niente ("Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli ...insegnando loro ad osservare tutte le cose che io ho comandato a voi" Mt 28, 19-20). Se non viene predicato cio' che NS ha effettivamente insegnato, lo Spirito Santo non interviene nell'opera della conversione ed anzi si cade sotto l'ira di Dio Padre, che lascia penetrare il Fumo di Satana, tanto per cominciare il castigo.
@Pasqualucci
RispondiEliminaCerto, per cacciare i demoni si deve essere preparati.
Il pregare e digiunare nemmeno è in contraddizione con l'approfondire e il predicare la retta dottrina, anzi si presuppongono e si rafforzano vicendevolmente. Mi sembra di averlo già scritto altre volte.
Sarei più cauto, o forse più preciso, nel dire che se non viene riproposta la retta dottrina le preghiere ed il digiuno non servono a niente. Le preghiere ed il digiuno, purché siano nel solco della fede cattolica, servono eccome! Saranno delle virtù "passive", ma non sono inutili.
Anzi se vogliamo la preghiera, il digiuno e l'approfondimento della nostra fede sono ciò che ci permetterà di diffondere la dottrina cattolica e di aiutare gli altri nella conversione, che comunque è innanzitutto opera della grazia divina.
Il pericolo, ed è questo il motivo del mio intervento, è quello di una lettura del cattolicesimo naturalista, che non dia spazio all'azione soprannaturale. So che questa non é la sua posizione, ma mi conceda di ribadire ugualmente questo aspetto.
La montagna si sposterà se con fede le diremo di spostarsi. Non è detto che affinché si sposti dovremo spingerla tutti assieme con fede! Non lo posiamo chiaramente escludere, ma non è detto. Sappiamo comunque che dobbiamo credere fortemente e fare di tutto per approfondire il nostro credo: è lì il nostro campo di battaglia, il resto ne sarà una "logica" conseguenza.
Secondo punto: come giustamente lei ribadisce citando san Paolo, ma è Cristo stesso che ce lo intima, è nostro compito portare la dottrina, il Vangelo, in tutto il mondo ed a tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
Quindi portare la dottrina agli altri è importante, ma che la diffusione e la testimonianza della dottrina che noi operiamo sia pubblica o meno, questo è un aspetto che ognuno deve saper discernere da sè. Ci sono stati santi che hanno fondato case editrici per diffondere e difendere la fede ed altri che agivano molto più discretamente in un confessionale. L'importante è che si sia in stato di grazia, altrimenti tutto è costruito sulla sabbia.
Una volta santificati dalla grazia, sarà lo Spirito che è in ognuno di noi a farci capire come operare "concretamente". Non sarà necessario alcun megafono esterno, sarà la voce di Dio in noi a suggerirci cosa dire e fare.
Questo intervento non vuole per nulla censurare il suo, ma se mi è permesso credo sia giusto che i lettori abbiano sempre ben presenti questi due aspetti della vita cristiana. E in questo particolare momento storico, per coloro che cercano di lasciarsi alle spalle il modernismo ed il naturalismo, è anzitutto importante riscoprire il valore insostituibile della grazia. Poi da lì si può costruire quasi tutto quel che si vuole.
Dimenticavo: tra l'altro i meriti che noi possiamo meritarci con le nostre preghiere e digiuni, solo Dio sa come verranno gestite, non dallo IOR, ma dalla divina Provvidenza...
RispondiEliminaSi potrebbero dire tante altre cose; ma la più importante per me adesso è stasera ringraziare la signora Guarini, che con la sua dedizione e il suo lavoro indefesso consente a ciascuno di noi di esprimersi e comunicare, a prescindere dalle differenze di metodo e di posizione.
RispondiElimina@ Paolo Pasqualucci. Mons. Gherardini è stato l'unico teologo a fare resistenza... ma il suddetto monsignore è preparato in modo formidabile, e la sicurezza intellettuale contribuisce moltissimo alla certezza morale e al coraggio di gettarsi nella mischia.Tra i libri che non mollerò mai c'è il suo testo "La seconda Riforma" sul Protestantesimo degli ultimi due secoli: vi si riconosce una preparazione eccezionalmente precisa di ogni singolo autore, frutto evidente di un lavoro indefesso e di un grandissimo rigore intellettuale. Mi piace applicsrgli il detto forse di Goethe: "Il genio è una lunga pazienza".
RispondiElimina
RispondiElimina@ FRANCO
Chi non ha la preparazione culturale (e non e' certo una colpa) e non ha tempo per farsela, si lanci allora nella mischia spinto dal "sensus fidei". Chieda nelle sue preghiere allo Spirito Santo, mi permetto di dire, e a tutta la Chiesa invisibile di dargli la forza necessaria. Non si tratta di scrivere trattati. Basterebbe gia' porre domande ai parroci, vescovi, cardinali, di questo tipo: perche' ci insegnate adesso che adoriamo tutti lo stesso Dio, abbiamo noi lo stesso Dio di maomettani ed ebrei, che considerano i Vangeli impostura? Spiegateci un po' questo fatto...E via di seguito. E adesso siamo arrivati a voler dare i sacramenti ai divorziati risposati? L'adulterio esiste ancora per voi? Il modello potrebbe essere S. Caterina da Siena, donna del popolo senza cultura ma dotata (per grazia di Dio) di una grande fede e di un coraggio leonino. In lei si mostrava appunto la "Sapientia" di cui si parlava ieri, "sapientia" che discende anche, nella dovuta quantita', adatta alle nostre limitate forze, anche su ognuno di noi, nella misura in cui vuole fare la volonta' del vero Dio in tutto.