Pagine fisse in evidenza

martedì 21 luglio 2015

Una Chiesa purtroppo a due corsie parallele (II)

Ancora una testimonianza di un carissimo lettore. La prima, dallo stesso titolo, è leggibile qui. Una condivisione che tocca il cuore, davvero. Permettetemi di gioire ed essere grata al Signore perché nonostante tutto, in questa temperie oscura, siamo un bella 'cordata'. Non lo pensate anche voi?

Carissima Maria,
abbiamo aggiunto una nuova tappa al nostro pellegrinaggio estivo domenicale verso quelle rare chiese dove si celebra la Messa Tridentina, toccando così di nuovo con mano quanto è già evidente per tutti noi, ossia che siamo un minuscolo popolo disperso su un vasto territorio. Ma questo incontrarci seppur se in modo occasionale fa germogliare nuovi legami o li alimenta e ci rincuora nella difficile missione che ci coinvolge ora, e sempre più per il futuro ci attende, per la difesa e la diffusione del seme della nostra fede, il Sacrificio della S.Messa.

Nostra destinazione stavolta era Domodossola, uno dei due luoghi ben noti per l’apprezzatissimo bollettino “Radicati nella Fede”. La S.Messa viene celebrata nella cappella dell’ospedale. Qui si constata che il titolo del bollettino riflette proprio la realtà locale in senso diremmo quasi letterale: è palpabile infatti la presenza di un bel gruppo affiatato, radicato nel luogo ma soprattutto appunto nella fede, e lo si nota dalla partecipazione corale e convinta al canto liturgico, che, pur senza avere la possibilità di essere particolarmente curato dal punto di vista qualitativo-musicale, riflette la semplicità di una cultura genuina di popolo.

Come anche nella puntata precedente pure in questo caso eravamo attenti all’interconnessione tra la “lex orandi” e la “lex credendi”, che nella vita di tutti i giorni deve svilupparsi appunto come “lex vivendi”.
Sì, perché può accadere che la “Messa di sempre” celebrata in ossequio alla legge universale Summorum Pontificum corra il rischio di essere ridotta ad un’oasi liturgica caratterizzata dal rito antico col suo latino ed il suo gregoriano, ma che, per il resto, sottostia alla logica ed alla prassi della pastorale modernista. È un rischio che dipende essenzialmente dalla convinzione personale del pastore, rischio che però nel capoluogo ossolano non si manifestava per nulla, in quanto già nella predicazione stessa, il sacerdote, il bravo don Stefano, richiamava con forza ad una revisione quotidiana della propria vita tramite il tradizionale esame di coscienza, e stimolava ad apprendere i contenuti della Fede e le sue implicazioni menzionando i momenti di catechesi che si svolgono in comunanza con i fedeli di Vocogno, parrocchia “gemella” situata poco distante ove si celebra unicamente la S.Messa di sempre. Due casi più unici che rari.

Come avevamo già osservato a Verbania, anche in questa cappella ospedaliera un visibile cartello richiama opportunamente questo essenziale aspetto della correlazione tra l’una e l’altra “lex”.
La Legge di Dio proibisce:
- di uccidere
- di manipolare la vita
- di dividere ciò che Egli ha unito
Aiutaci con la forza della preghiera a sconfiggere il male.
Nella cappella di un ospedale l’appello ai primi due punti risulta ancor più pregnante;
il terzo punto poi è di un’attualità estrema in questa temperie presinodale:

Chissà quante persone adeguano la loro mentalità all’andazzo generalizzato dell’attuale Chiesa, che appare conciliante con il male del mondo? Se capitassero in una chiesa ancora davvero cattolica, oltre a notare un altare per il S.Sacrificio invece che la solita mensa per il festoso banchetto, occorre pure che siano istantaneamente richiamate alla vera e sana Dottrina di sempre.

Anche solo un semplice cartello come questo può contribuire a risvegliare le coscienze e a ricordare che siamo NEL mondo ma non DEL mondo. Da valorizzare e diffondere; un’occasione propizia anche per marcare un’implicita ma schietta presa di distanza dall’attuale vulgata delle cosiddette aperture alle situazioni stabilmente peccaminose.

Passeggiando per le vie della gradevole cittadina, ecco un aspetto della toponomastica (immagine a destra) che ci ha oltremodo incuriositi. Chissà a cosa si riferisce? Forse a ciò che si legge qui?

Ma il suo fiore all’occhiello è il magnifico Sacro Monte detto “Calvario”, una via Crucis con 15 stazioni, una più toccante dell’altra. Un’occasione inaspettata e provvidenziale per completare la spiritualmente già fruttuosa giornata con questa pia pratica, utilissima per la propria conversione anche al di fuori del periodo quaresimale. La loro bellezza artistica ci ha guidati e sostenuti in questa nostra tensione verso Dio.

Oltretutto in questo santo luogo, il Sacro Monte Calvario di Domodossola, il beato Antonio Rosmini nel 1828 fondò la congregazione religiosa dell'Istituto della Carità, detta dei "Rosminiani".

Prima di scendere al piano diamo un’occhiata all’albo gestito da questa congregazione.

Ecco il manifesto recante una serie di conferenze previste a fine agosto:

“SIMPOSI ROSMINIANI, XVI Corso
Persona, psiche e società Sulle tracce dell’umano”

No comment.
Notasi che il testamento spirituale del beato Rosmini fu "Adorare, Tacere, Gioire".
La giornata si dunque è così conclusa:
alle tracce del divino... alle tracce dell’umano:stavamo per ridiscendere dal monte al piano,ma ci siamo trovati di colpo giù in bassoancor prima di intraprendere il primo passo.
E allora innalziamo lo sguardo all’intestazione di questo blog:
“Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è Viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne vediamo solo ora gli effetti? Siamo in tempo per rimediare e come?”
In che anno la scrivesti, cara Mic? Era perfetta, e lo è tuttora, tranne che al giorno d’oggi, al punto in cui siamo, l’ultimo interrogativo potrebbe ormai suscitare un certo qual scetticismo...
Dominus providebit.

32 commenti:

  1. Vi segnalo questo articolo tradotto in francese da Béatrice:

    http://benoit-et-moi.fr/2015-II/actualite/le-rapprochement-se-poursuit.html

    Oggi e domani ha luogo in Vaticano una riunione di sindaci, tutti di sinistra, sul cambiamento climatico, riunione su initiativa di Marcelo Sánchez Sorondo che sappiamo quanto sia vicino a Bergoglio, uno dei principali consiglieri, se non autori, dell`enciclica verde e attivo nel dialogo-riavvicinamento a livello politico con l`ONU.
    Leggo fra gli altri il nome di Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, nota omosessualista, pro aborto, pro matrimonio gay et j`en passe.
    Ma ciò non sembra oramai disturbare chi governa la Chiesa.

    RispondiElimina
  2. RAOUL DE GERRX21 luglio, 2015 10:04

    Tout s'accélère, chère Luisa. Ce pape, dont le Dieu n'est pas catholique (s'il en a un !), sait que le temps lui est désormais compté. Alors il met les bouchées doubles… Mais rira bien qui rira le dernier !

    RispondiElimina
  3. Non ci siamo...già il cartello della foto non è nuova chiesa-nuova predicazione- compatibile, la legge di Dio è solo amoooooooore, misericordia e perdono senza nulla domandare in ritorno.
    Siete nel paccato? Restateci, nessun bisogno di convertirvi, di pentirvi, di impegnarvi a non più peccare, tanto quel che conta è la nozione di bene e di male che vi detta la vostra coscienza, e poi Dio perdona chi segue la propria coscienza, se lo ha detto il papa ( Bergoglio) deve essere vero, no?

    RispondiElimina
  4. Un altro cartello, un altro parroco:

    http://www.riscossacristiana.it/ma-questo-e-un-parroco-di-paolo-deotto/

    RispondiElimina
  5. @ Luisa e PP
    Questo è un OT che fa riferimento al post "Il Rito Romano Antiquior" e che scrivo qui per evitare che vada perso. Chiedo venia a Mic ed ai lettori.

    "E così secondo lister Benedetto XVI avrebbe autorizzato gli omosessuali a diventare preti!"

    Non è "secondo me", infatti, il 29 Novembre 2005, BXVI pubblica un documento sulla formazione nei Seminari in cui si dice che coloro che si danno ad una attività omosessuale devono "essere rispettati". E' un documento che autorizza un omosessuale a diventare prete.

    "Che poi lo scopo di Benedetto XVI nel dare alla Chiesa il Summorum Pontificum sia stato quello di "fregare" la FSSPX e toglierle dei fedeli è, mi scusi, lister, una grossa, ma grossa, cavolata"

    Questa è una mia convinzione e, non essendoci prove in contrario, posso ben dire che il non considerarlo possibile può essere "una grossa, ma grossa cavolata" checché ne dica anche PP.
    Se poi non bastasse la mia convinzione, La invito (leggo che mi dà del Lei, quindi mi guardo bene dal continuare a darLe del Tu) l'articolo dell'ottimo Daniele Casi:
    http://radiospada.org/2015/07/summorum-pontificum-perche-falli-loperazione-fregatura-della-tradizione/
    e così, tanto per rimanere nelle critiche a BXVI, l'articolo del già noto in questo Blog, Mattia Rossi:
    http://radiospada.org/2015/07/qualche-parola-sullultimo-discorso-di-benedetto-xvi-di-mattia-rossi/

    Mi sono state contestate queste due mie affermazioni, ma come mai non ci sono contestazioni a tutte le altre?
    Può un Papa concedersi di fare e dire tutte quelle enormità? Si può ricordare ciò che di male fa un Papa alla Chiesa Cattolica senza, per questo, "infangare la sua persona" senza diventare un non "perfetto Cattolico?
    Io capisco la Sua idolatria per Benedetto XVI, ma, ogni tanto, provi a togliersi quegli occhiali rosa...

    @ PP
    "Lei dice che Ratzinger e' di ascendenza ebraica, se ho ben capito. La cosa mi giunge nuova. Quali sono le sue fonti?"
    Eccole:
    https://radiocristiandad.wordpress.com/2011/03/30/juan-pablo-ii-y-benedicto-xvi-nacidos-de-vientre-judio-todo-cuadra/

    Salpan ne fa un PDF a miglior lettura:
    http://www.salpan.org/Allegati/Genealogia_di_Ratzinger.pdf

    e non ci sono "figlie illegittime", ma tutta una genealogia di rabbini.

    P.S.
    "un'idea sballata, sia detto senza offesa"
    Buttare là una parola offensiva seguita dalla solita frase fatta: "senza offesa", mi sa tanto di ipocrisia. :)

    RispondiElimina
  6. Lister, circa le sue fonti:

    "" Eccole:
    https://radiocristiandad.wordpress.com/2011/03/30/juan-pablo-ii-y-benedicto-xvi-nacidos-de-vientre-judio-todo-cuadra/

    Salpan ne fa un PDF a miglior lettura:
    http://www.salpan.org/Allegati/Genealogia_di_Ratzinger.pdf ""

    Spesso sono molto sbilanciate. Non sono tra i nostri punti di riferimento...

    RispondiElimina
  7. Scusate la brutalità e l'off topic (quest'ultimo fino a un certo punto)

    Un uomo di età compresa tra i 18 e i 45 pensa di essere chiamato al sacerdozio o alla vita consacrata.
    Una donna di età compresa tra i 18 e i 45 pensa di essere chiamata alla vita consacrata.
    Si guarda intorno e vede la prevalenza di pagliacci, accanto a qualche fiammella. Non sa dove andare a testare se stesso/a.

    Che deve fare? Dove andare? FSSP, ICRSS, FSSPX sono la sola risposta?
    Facciamo una discussione seria su persone e istituti/diocesi cui vale ancora la pena di pensare di unirsi?

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  10. Per favore, tornate in argomento e lasciate perdere le genealogie dei rabbini.

    RispondiElimina
  11. Vedo che lister continua dire il falso e a non tener conto del documento che gli ho citato, lo ripeto, pretendere che Benedetto XVI abbia autorizzato gli omosessuali a diventare sacerdoti è una menzogna di cui ci si dovrebbe solamente vergognare.
    Questo dice il documento citato da lister:

    "Alla luce di tale insegnamento, questo Dicastero, d'intesa con la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ritiene necessario affermare chiaramente che la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione[9], non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay[10].

    Le suddette persone si trovano, infatti, in una situazione che ostacola gravemente un corretto relazionarsi con uomini e donne. Non sono affatto da trascurare le conseguenze negative che possono derivare dall'Ordinazione di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate."


    Chiaro?

    RispondiElimina
  12. link da Rorate 'A pope who carefully plans what he says'......sarà sul National Geographic di agosto p.v.........da leggere attentamente anche fra le pieghe più recondite.

    RispondiElimina
  13. @ Luisa
    Premesso che io non dico mai "il falso" (non è nella mia indole), ma eventualmente lo sono le letture a cui mi rifaccio, vorrei farLe notare che è quel "tendenze profondamente radicate" che lascia spazio ad eventuali "lievi tendenze" e, quindi, ammesse nei Seminari ma che in futuro potranno radicarsi con tutto quello che ne consegue...
    Chiaro? :)
    Non è ambiguità, questa?

    E siamo rimasti ad un solo dato confutato: il resto è valido?
    L'ha letti gli articoli ai link forniti? Falsi anche quelli?
    Li ha tolti gli occhiali rosa?

    @ Mic
    "Non sono tra i nostri punti di riferimento"
    Beh, su Salpan ci scrive anche il Prof. Dante Pastorelli...
    e poi, che significa "Spesso sono molto sbilanciate"? Bisogna essere ambigui, per essere credibili o, quanto meno, leggibili?.
    A Radiospada si può fare riferimento? Anche quel sito è decisamente "sbilanciato"...
    Comunque, quelle fornite, perché richieste, sono prove inconfutate da chi di dovere e, quindi, inconfutabili.

    RispondiElimina
  14. @ Anonimo delle 13:24
    Almeno questo non è ambiguo e, purtroppo, dice e fa quel che vuole dire e fare senza timore di chi gli sta intorno. :(

    RispondiElimina
  15. @Anonimo delle 12:23
    I seminari FSSP, purtroppo, per quanto pare, hanno un limite d'età di 35 anni. Volontà del superiore.
    No comment...

    RispondiElimina


  16. La sua lettura, lister, è, purtroppo, talmente faziosa e distorta che è impossibile discutere, quel testo è CHIARISSIMO eppure, pur avendolo letto, lei ha cominciato con il dire che Benedetto XVI "autorizza gli omosessuali a diventare preti" (!!) , una menzogna gravissima che non cede nemmeno al confronto con la verità del testo.
    Se a lei va bene così, se affermare il falso su un punto così importante, non la disturba, non insisto, ma questa maniera distorta e faziosa di leggere un documento vaticano, facendo affermazioni false, non invoglia a condividere su altri punti.
    Non so se io ho occhiali rosa, chi mi ha letto sa che il mio affetto, il mio rispetto e la mia riconoscenza per Benedetto XVI non mi hanno mai impedito di esprimere perplessità e anche rammarichi, lei invece sembra portare degli occhiali di un nero veramente cupo.

    RispondiElimina

  17. @ Lister

    Come siamo suscettibili...Ritenendosi offeso dal mio giudizio, cerca di offendermi chiamandomi ipocrita. Io non mi sono offeso per questo, tuttavia riconosco che il termine "sballato" e' del linguaggio parlato. Diro' allora, che la sua idea circa le motivazioni della Summorum Pontificum mi appare "barbina", senza ulteriori specificazioni. Le va bene cosi'?
    Il documento citato da Luisa a difesa di Ratzinger mi pare molto chiaro. L'interpretazione che ne lei ne da' e' capziosa. Lo dimostra il fatto che il documento dice che non possono essere ammessi in seminario non solo quelli che hanno radicate tendenze gay ma anche quelli che "sostengono la cosiddetta cultura gay", categoria che sicuramente ricomprende anche chi ha tendenze gay leggere, per cosi' dire. Mi sembra che la gamma prevista dalla disposizione del Papa sia piuttosto vasta (i gay praticanti, chi ha profonde tendenze, chi ammira la "cultura gay"). Che altro doveva aggiungere?
    Dobbiamo criticare gli aspetti negativi presenti nell'opera di Benedetto XVI e di chiunque altro governi la Chiesa ma non per partito preso. O per provocare. PP

    RispondiElimina
  18. @ Luisa
    Visto che non vuole comprendere (non dico condividere) la mia lettura giudicandola faziosa (?) e distorta, Le faccio un esempio (sarei in grado di farLe il classico disegnino ma voglio evitare).
    Se ad un giovane gli si dice che non ci si deve drogare, ma gli si fa intendere che la marijuana non dovrebbe far male, quello, appena può, si fa uno spinello e più tardi lo vedremo steso per overdose da eroina.
    Mutatis mutandis, se nel documento si dice che:
    "Non sono affatto da trascurare le conseguenze negative che possono derivare dall'Ordinazione di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate", ne consegue che, chi ha lievi tendenze omosessuali, si senta autorizzato a chiedere l'ammissione al Seminario con ovvio percorso che porterà a tendenze profondamente radicate.
    Ecco che, chi non ha gli occhiali rosa, capisce che quello è un documento ambiguo che autorizza gli omosessuali a diventare preti.
    O no?!
    In ogni caso sono certo che, rileggendo e verificando la mia breve antologia di ciò che ha combinato BXVI durante il suo pontificato, potrà rendersi conto che l'ambiguità è stato il suo pezzo forte. Fermo restando che rispetto la Sua convinzione nell'amare, venerare, idolatrare tale Papa, che, comunque, è stato Papa di Santa Romana Chiesa.
    Anche se non se n'è accorto.

    RispondiElimina
  19. Mutatis mutandis, se nel documento si dice che:
    "Non sono affatto da trascurare le conseguenze negative che possono derivare dall'Ordinazione di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate", ne consegue che, chi ha lievi tendenze omosessuali, si senta autorizzato a chiedere l'ammissione al Seminario con ovvio percorso che porterà a tendenze profondamente radicate.


    Il discrimine alla fine, dovrebbero essere "le tendenze". Perché anche se non sono "fortemente radicate", chi può escludere lo diventino?
    Da un punto di vista 'formale' devo dar ragione a Luisa, ma le deduzioni di Lister, pur potendo apparire forzate non sono da buttar via.
    Però non vale la pena battere e ribattere su questi dettagli. Le ambiguità e gli elementi di confusione ormai hanno superato il livello di guardia!

    RispondiElimina
  20. @ PP
    Non ho dato dell'ipocrita a Lei, ma alla frase in sé.
    Quanto alla mia idea circa le motivazioni della Summorum Pontificum, Le copio quanto detto a Luisa, visto che non l'ha letto:

    "Questa è una mia convinzione e, non essendoci prove in contrario, posso ben dire che il non considerarlo possibile può essere "una grossa, ma grossa cavolata".

    Dove, al posto di "grossa cavolata", ci può mettere idea "sballata" o "barbina".
    O forse Lei è in grado di dimostrare al Mondo che BXVI non ha tentato di "fregare" i Tradizionalisti?
    Invito anche Lei a leggere gli articoli di cui ai link forniti a Luisa che, al par Suo, nega la possibilità di leggere in maniera diversa l'Operazione Motu Proprio per partito preso. O per provocare.

    Quanto al documento approvato sui Seminari, ho già risposto a Luisa facendole un esempio...

    RispondiElimina
  21. In ogni caso la lotta di Ratzinger contro questo terribile problema è stata innegabile ed è ben diversificata sia da quella del precedessore (certamente poco consapevole perché molto distolto da impegni extra moenia ed infine da lunghi anni di malattia) che da quella del successore... Sta di fatto che la famigerata lobby gay non è stata neppure scalfita... anzi!

    RispondiElimina
  22. @ Mic
    "le deduzioni di Lister, pur potendo apparire forzate..."
    Ed, infatti, non sono affatto forzate: sono semplicemente deduzioni diverse da luoghi comuni inculcati dai media.
    Torno a chiedere venia se ho continuato a battere e ribattere, ma vedi, sono di origini meridionali e quindi "capatosta". :D

    RispondiElimina
  23. O forse Lei è in grado di dimostrare al Mondo che BXVI non ha tentato di "fregare" i Tradizionalisti?

    i problemi vengono da lontano. E Ratzinger il suo contributo, purtroppo, non ha mancato di darlo.
    Ma io la pianterei qui, sia nel fare ogni volta il processo a Ratzinger vedendo solo il negativo, che nel prenderne le difese ad oltranza.

    RispondiElimina
  24. https://www.youtube.com/watch?t=164&v=c32brXXx5k8

    RispondiElimina
  25. Bene, mic, se pensi che io difendo Benedetto XVI ad oltranza mi inclino e mi ritiro. Mi dispiace ma non posso restare insensibile a chi ancora e comunque prende come bersaglio Benedetto XVI, e purtroppo non è raro che succeda.
    Se taluni sono liberi di accusarlo di tutti i mali è normale che ci sia chi controbatte. E non sono la sola a farlo.
    Non dico che Benedetto XVI è al di sopra delle critiche, e tu lo sai, ma troppo è troppo.
    Mi sembra normale, quando si può farlo, di difendere una persona accusata ingiustamente e sottomessa ad una sorta di processo, l`ultima accusa (dopo le altre e prima delle prossime), e cioè quella di aver autorizzato i preti omosessuali (!) è una menzogna non solo aberrante ma gravissima, niente, assolutamente niente, nel documento citato può giustificare quella accusa, salvo a leggere il documento con un "esprit mal tourné" e un pregiudizio in cemento armato.
    Un pregiudizio visibile in questa frase di lister: "che, comunque, è stato Papa di Santa Romana Chiesa.
    Anche se non se n'è accorto."


    Non penso di aver bisogno di commentare quelle parole o, più esattamente, è meglio che mi astenga di farlo.

    RispondiElimina
  26. OT in aprte: riprendendo la seganalzione di altri, Mic, se puoi, fa' tardurre l' articolo di Rorate sul papa che as quel che af e dice.
    Rr

    RispondiElimina
  27. Vorrei dire la mia senza volere parteggiare, ma limitandomi esclusivamente all'osservazione del testo, senza naturalmente neppure entrare nel merito della responsabilità o meno degli autori:

    "Alla luce di tale insegnamento, questo Dicastero, d'intesa con la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ritiene necessario affermare chiaramente che la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione[9], non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay[10].

    Ecco cosa avrei omesso:
    "profondamente" (avverbio posto tra "rispettando" e "le persone");
    "profondamente radicate"

    Rileggiamo la frase senza queste tre parole.
    Funziona?

    RispondiElimina
  28. Caro marius, dopo il suo commento mi permetto di ri-intervenire.

    Si può essere o meno d`accordo con la distinzione fatta da quel documento, che riprende il Catechismo, fra gli atti omosessuali e le tendenze omosessuali e per quest`ultime la distinzione tra tendenze profondamente radicate e ( riprendo il documento) le " tendenze omosessuali che fossero solo l'espressione di un problema transitorio, come, ad esempio, quello di un'adolescenza non ancora compiuta, esse devono comunque essere chiaramente superate almeno tre anni prima dell'Ordinazione diaconale",

    si può apprezzare o meno le precauzioni di linguaggio prese per non correre il rischio di urtare la suscettibilità e sensibilità degli omosessuali,

    resta il fatto che quel documento CONFERMA la legge della Chiesa che non ammette in Seminario e al sacerdozio gli omosessuali.
    Del resto non si son sbagliati i media che all`uscita di quel documento ne avevano fatto i loro titoloni dando spazio allo sdegno dei vari Grillini e compagni di lotta.

    Ripeto dunque che affermare come una certezza che Benedetto XVI ha autorizzato il sacerdozio agli omosessuali è non solo dire il falso ma offendere gravemente la sua persona.

    Che poi nella realtà in seminario siano entrati e entrino omosessuali, che non mancano fra i formatori, che fra di loro taluni sono diventati vescovi e cardinali, che fra di loro si aiutano, proteggono, promuovono e cooptano, è una ben triste realtà, un segreto di pulcinella .
    Del resto la lobby gay, all`interno della Chiesa, è una di quelle che più si è opposta a Benedetto XVI.

    RispondiElimina
  29. Segnalo a Rosa, e a chi è interessato, che Anna ha tradotto in francese per Benoît et moi ampi stralci di un articlo del National Geographic , riportato anche da Rorate Caeli.


    http://benoit-et-moi.fr/2015-II/actualite/le-pape-qui-va-changer-leglise.html

    RispondiElimina

  30. @ Marius. Perche' il documento scrive "profondamente radicate"?

    Non per continuare la polemica, ma per comprendere bene la ratio che ispira il documento. Vediamo: cosa dice la teologia morale? Se non mi sbaglio, che la tendenza a peccare non e' ancora peccato. La tendenza a peccare non si radica quando diamo ascolto alla tentazione, quale che sia, voglio dire quale che sia il peccato in questione (carnale, d'avarizia, d'odio etc.)? Ora se la "tendenza" al peccato non e' di per se' ancora peccato perche' vi manca l'adesione della nostra volonta' (del nostro libero arbitrio, sempre libero nonostante i lacci derivanti dal peccato originale), vi manca perche' la nostra volonta' ancora lotta cntro di essa - la semplice tendenza (non ancora radicata) puo'non giustificare l'esclusione dal seminario. Mi sembra che in passato fossero esclusi anche gli onanisti abituali. Abituali, appunto. Se quindi la tendenza non e' radicata puo' esser corretta e vinta proprio nell'ambito dell'insegnamento del Seminario. Se invece e' "radicata", no, con conseguenze gravissime per l'intero Seminario. L'uso dell'avverbio "profondamente" appare pertanto giustificato. Qui si fa l'analisi di un documento della Suprema Autorita', senza curarsi di chi l'abbia emanato, guardando al suo tenore oggettivo, in relazione all'insegnamento della Chiesa. E si puo' dire che il documento vada anche oltre le categorie tradizionali dal momento che intima di escludere anche coloro che mostrino di "sostenere la cosiddetta cultura gay". Per costoro, si puo' infatti supporre una tendenza omosessuale non ancora "profondamente radicata" ma che potrebbe radicarsi. PP

    RispondiElimina
  31. Cara Luisa,
    gli unici accenni alla omosessualità che ho trovato nel catechismo sono limitati ai numeri 2357-58-59.
    Al n° 2358 si parla in termini di "profondamente radicate" ma non vedo alcun confronto esplicito con le altre tendenze da Lei riportate nella frase virgolettata. Qual ne è la fonte?
    Lo chiedo solo a scopo di documentazione. Infatti questa distinzione mi trova fondamentalmente d'accordo e anch'io stesso ne faccio uso quando mi trovo a discutere di queste cose.

    Personalmente "le precauzioni di linguaggio prese per non correre il rischio di urtare la suscettibilità e sensibilità degli omosessuali" in un documento ufficiale le trovo ingenue, superflue e addirittura dannose, in quanto possono fungere, come abbiamo visto, da cavallo di troia per ogni sorta di interpretazioni di un segno o dell'altro.
    Mi sovviene il detto evangelico: il tuo parlare sia sì sì no no, il sovrappiù viene dal maligno.

    Un accenno al catechismo (postconciliare).
    Prendere spunto da questo catechismo ormai non dà più alcuna garanzia.
    Un catechismo che a distanza di soli 5 anni cambia versione in maniera così marcata che affidabilità può dare?
    Mi riferisco al fatto che l'edizione 1992 e quella del 1997 al n° 2358 c'è una differenza sostanziale: si passa dalla definizione di "tendenze omosessuali innate" a di "tendenze omosessuali profondamente radicate".
    Nel 1992 inoltre si afferma addirittura: "Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale", enormità non più ripetuta nel 1997 ma che ora viene accettata come opinione comune da credersi obbligatoriamente.
    Vedasi: http://www.30giorni.it/articoli_id_9737_l1.htm

    Non nego che vi sia stato un netto miglioramento di formulazione, ma il fatto stesso che vi siano due versioni così vistosamente difformi abbassa ai minimi termini l'autorevolezza della Chiesa Cattolica agli occhi sia dei cattolici stessi che del mondo intero. Un catechismo è un catechismo!

    Constatiamo dunque che il problema di BXVI è da considerare nel contesto inaffidabile e pasticciato della Chiesa postconciliare in cui egli si muoveva, per cui è un po' difficile definire dove iniziano o terminano le responsabilità personali del singolo. In altre parole, come spesso è stato qui richiamato, possiamo criticare solo il foro esterno, le intenzioni e le dinamiche che hanno condotto ad un certo risultato o ad una certa formulazione non ci è dato di conoscerle.

    RispondiElimina
  32. "...coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay[10]."

    "Per costoro, si puo' infatti supporre una tendenza omosessuale non ancora "profondamente radicata" ma che potrebbe radicarsi. PP"

    @PP
    Gay significa orgoglioso della propria omosessualità.
    Sostenere la cultura gay significa sostenere l'orgoglio di essere omosessuale.

    È possibile che un soggetto che sostiene la cultura gay non abbia una tendenza profondamente radicata?
    È tutto da vedere. Bisogna intendersi sulla portata di questo "sostenere".
    Un conto se si tratta di una battuta da bar dove un ignorante parteggia per un fantomatico patetico caso umano di un povero omosessuale che ha sofferto tanto ecc ecc...
    Un altro conto se sostenere significa far parte di un'associazione e quant'altro.

    In ogni caso la tendenza inizia a radicarsi nel cervello e da lì si propaga nelle scelte di vita. Chi può giudicare se lo è profondamente o no, e a che livello?
    È compito di discernimento del direttore spirituale.

    Questo è un altro motivo per cui in un documento ufficiale vedo male una differenziazione di casistiche in base alla possibile maggiore o minore gravità dei casi.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.