Danilo Quinto. Un manipolo di eroi

Onore ai "nostri" eroi, i senatori del Nuovo Centro Destra, che sono riusciti a far slittare di qualche settimana la discussione del ddl Cirinnà sulle unioni civili tra le persone dello stesso. Si sprecano le lodi verso questi cattolici, che con impegno, determinazione e generosità, hanno impedito che prima di Ferragosto l'Italia si fregiasse di questa legge. 

Ѐ giusto e sacrosanto gioire! Finalmente si è compreso che non c'è e non ci sarà nessun "patto" che tenga. Come un "sol uomo", i nostri eroi faranno i duri. Non si ripeterà quanto già accaduto con la riforma della scuola, che ha introdotto l'insegnamento del gender. I parlamentari cattolici manterranno la parola data e non parteciperanno più a manifestazioni sulla famiglia naturale per sbugiardarne il contenuto dopo qualche ora. Mai più! Oltre a comprendere che la coerenza e la credibilità non ammettono compromessi e "realismi", hanno spazzato via l'insinuazione di quegli imbecilli - moralisti e integralisti, oltre che ingenui - che denunciavano i loro comportamenti asserviti alla logica demoniaca del male minore. 

Gaetano Quagliariello, il coordinatore del NCD - in prima fila insieme ai suoi colleghi alla manifestazione di piazza San Giovanni del 20 giugno, intese il giorno dopo giustificare il voto favorevole del NCD sul ddl sulla scuola, che prevede l'insegnamento della teoria del gender, sostenendo che era stato "negoziato" il "consenso informato" con il ministro della Pubblica Istruzione - questa volta si è battuto come un leone. Convinto, puntiglioso e coraggioso, ha guidato la resistenza tenace contro l'omosessualismo della nostra società. Il cerchiobottismo parlamentare è stato sconfitto, cosi come gli ammiccamenti alla lobby gay - una delle più potenti del mondo, insieme a quella massonica e a quella ebraica - che faceva tanta paura e l'ossequio deferente e acritico ai tanti Vescovi e prelati, suggestionati dall'ideologia pannelliana e boniniana omaggiata da Jorge Mario Bergoglio e non dalla Verità espressa dalle parole di Gesù Cristo. 

Ora i nostri prodi non affermano più puerilmente - "se anche i Vescovi sono d'accordo, noi che cosa dovremmo fare?". Si sono accorti che Dio non fa sconti a nessuno (nel senso che prevede l'Inferno), neanche ai Vescovi e tanto meno a coloro che per pure esigenze di dipendenza al potere, intendessero seguire insegnamenti opposti ai Dieci Comandamenti, alla Tradizione ed alla Sacra Scrittura, oltre che alla dottrina bimillenaria della Chiesa Cattolica. 

I parlamentari cattolici hanno persino compreso - sia loro merito - che la misericordia di Dio segue la Sua giustizia, non la precede e che le esigenze "mondane" sono in contrasto assoluto ed irrimediabile con l'amore per Dio e per la Sua parola. Si sono in altri termini accorti che il loro dichiararsi cattolici impegnati in politica, non può ritenersi svincolato da quella Parola che il trascorrere del tempo non può mutare o adattare, ma che dev'essere considerata immodificabile, superiore a qualsiasi legge umana.

Si è venuti a conoscenza anche del fatto che i parlamentari cattolici si stanno perfino organizzando per attuare atti e comportamenti di disobbedienza a leggi ingiuste che eventualmente dovessero essere approvate dalla maggioranza di cui fanno parte e che sostengono, senza finora porsi alcun dubbio sulla coerenza delle loro posizioni. Si rafforza infatti l'ipotesi, inedita, che molti di loro, pur di salvaguardare la loro coscienza di credenti, si accingano a rassegnare le dimissioni da parlamentari, sottosegretari e Ministri, qualora il governo Renzi si accingesse ad aggiungere alle sue inutili riforme, la legge sulle unioni civili, che prelude all'adozione di bambini per le coppie dello stesso sesso e alla pratica disumana dell'utero in affitto, oltre che in un domani non troppo lontano, allo sdoganamento della pedofilia.

I "nostri eroi" si apprestano ad operare una grande rivoluzione: assumere comportamenti conseguenti a quello in cui dicono di voler credere; operare per la Verità, costi quel che costi; testimoniare la nobiltà delle loro idee che derivano dalla loro fede. Non si attendono che Dio li ricompensi delle loro azioni, perché hanno anche compreso - è accaduto un vero e proprio miracolo - che glorificare Dio, Suo Figlio e lo Spirito Santo è solo un dovere per chi crede, in qualsiasi ambito svolga la sua azione. 

Grazie ai "nostri eroi", i cattolici si rinfrancano, si rafforzano, si danno speranza e riprende vigore l'antica sapienza sopita a lungo: l'onore si fonda sui sacrifici, non ha nulla da condividere con gli accordi e gli accomodamenti. Grazie a voi, eroi!

Danilo Quinto