Commistione blasfema. Immagine che ripugna, ma eloquente su ciò che stanno cercando di far passare sopra le nostre teste |
Oltre ad attribuire allo pseudo-digiuno del Ramadan frutti spirituali - non si capisce basati su cosa - [qui], questo papa è arrivato a dichiarare equivalenti la Bibbia e il Corano, dicendo ai giovani rifugiati, nell'esortarli a condividere le sofferenze : «E anche, quelli che sono cristiani, con la Bibbia, e quelli che sono musulmani con il Corano, con la fede che avete ricevuto dai vostri padri, che sempre vi aiuterà ad andare avanti. Condividere anche la propria fede, perché uno solo è Dio: lo stesso» [qui].
Ci rendiamo conto della portata di questo comportamento che ha la sua radice, che non tutti vogliono riconoscere, nell'antropocentrismo della Gaudium et Spes [vedi, compresi i link di approfondimento inseriti nel testo] e dell'intero impianto riformatore della Liturgia1? Mentre abbiamo chiarito ripetutamente che tutte le implicazioni pastorali di indebite communicationes in sacris scaturenti da quanto espresso dalla Dichiarazione conciliare Nostra Ætate [qui], circa i rapporti del cattolicesimo con le religioni non cristiane (e dunque anche con l'islam e l'ebraismo talmudico), sono fondamentalmente, metafisicamente, soprannaturalmente erronee? Così come è falso affermare che cristiani, ebrei e islamici adorano lo stesso Dio [ qui e vedi anche].
Ma cosa dovrà ancora dire e fare questo papa (non mancano precedenti, ma ora sembra siamo arrivati a limiti non più tollerabili, al redde rationem) senza che nessun vescovo o cardinale dica una sola parola per lo meno di sgomento? Sono davvero tutti mitridatizzati da cinquant'anni di veleno sottile o dalla strategia della 'rana bollita' a fuoco lento perché non se ne accorga, mentre oggi quel fuoco lento è divenuto un incendio devastante?
Un fenomeno in crescendo
A due anni dal rapimento di padre Paolo Dall’Oglio, avvenuto in Siria, a Raqqa, oggi “capitale” dello Stato Islamico, il papa, nel corso dell'Angelus del 26 luglio scorso, ha lanciato un «accorato e pressante appello» alle «autorità locali e internazionali», «affinché venga presto restituita la libertà» a «questo stimato religioso» e anche ai vescovi ortodossi rapiti sempre in Siria.
L'Intraprendente del 5 agosto scorso pubblica un interessante articolo di Gianluca Veneziani dal titolo: Chi è davvero padre Dall’Oglio, dal quale riprendo alcuni passaggi:
Un fenomeno esteso dal vertice alle periferie[...] Per meglio comprendere le circostanze che hanno portato al suo rapimento, forse non è male sapere chi è davvero padre Dall’Oglio. Ex militante di sinistra e fondatore della comunità monastica Deir Mar Musa in Siria, il sacerdote gesuita sogna da tempo la nascita di una «Chiesa islamo-cristiana», ispirata a quella che lui ha definito una «teologia dell’apertura, dichiaratamente inclusiva» in cui si possa cogliere «il valore teologico della profezia di Maometto dal punto di vista cristiano» (sic!). In quest’ottica, padre Dall’Oglio ha scritto un saggio intitolato Innamorato dell’islam, credente in Gesù (Jaca Book), in cui motiva la sua aspirazione al sincretismo, nel tentativo di conciliare Vangelo e Corano; e ha più volte ospitato all’interno del monastero da lui fondato, come ricorda oggi Domenico Quirico su La Stampa, momenti liturgici interreligiosi in cui pregavano insieme cristiani e musulmani.All’esplodere della cosiddetta primavera araba in Siria nel 2011, il gesuita ha preso da subito le parti dei ribelli anti-Assad, predicando l’urgenza di sostituire il regime con un’architettura istituzionale democratica, basata sul consenso delle varie sensibilità religiose siriane. [...]Ora, al di là della sua dottrina scivolosa dal punto di vista teologico (tentare di conciliare cristianesimo e islam in un’unica fede sembra un’impresa ai limiti dell’ortodossia), questo «stimato religioso», come lo definisce Papa Francesco, ha indubbiamente adottato un metodo di azione che, se non da ingenuo o irresponsabile, è sicuramente avventato. [...]
Altro segnale non poco inquietante. Traduco di seguito, da Médias-presse info del 1 agosto, l'articolo dal titolo: La diocesi di Annecy organizza un pellegrinaggio islamo-cristiano, che mette in luce aspetti impensabili di portata inequivocabilmente sincretistica se non decisamente eretica.
«« Ecco un esempio supplementare di tradizione pastorale : la diocesi di Annecy organizza « un pellegrinaggio islamo-cristiano » !
Alcuni diranno che, visto il programma non c'è nulla di sconcertante: nessuna visita di moschea, nessuna ostentazione di imam, nessuna apparente promozione dell’Islam. Dov'è dunque il problema?
Il prete che sembra organizzare questa manifestazione e che pronuncerà l'omelia è padre Raphaël Deillon, padre Bianco e missionario in Africa. Un suo testo la dice lunga sulla sua ottica in ordine all'Islam e sulla intenzione reale nell'incontro nonché sul suo relativismo :
« Islam et Cristianesimo si sono affrontati troppo a lungo sul piano politico, militare, religioso. Ѐ tempo che si cerchi di conoscersi meglio. Non abbiamo forse molte cose da condividere? I nostri stessi testi religioso ci invitano ad incontrarci reciprocamente: « Dio ha parlato agli uomini in diverse maniere… »2 Lettera agli Ebrei, 1,1 ; « Se Dio avesse voluto avrebbe fatto di voi un solo popolo, ma ha voluto che voi cerchiate di sviluppare i doni che vi ha dato »3 Sura 5, 48
I Cristiani d'Oriente che si lasciano massacrare in maniera metodica possono in effetti testimoniare a questo punto ciò ch'è possibile condividere con l’Islam !
Si tratta dunque di un pellegrinaggio sincretistico, ben lontano dal voler pregare ai piedi della Vergine4, quella « che è più forte di un'armata schierata in battaglia », per la conversione dei musulmani. un tradimento in più, nei confronti dei cristiani che si sono sbagliati, e nei confronti musulmani che si privano della vera fede. »»
Maria Guarini
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Note di Chiesa e post-concilio:
1. Cf. La seconda edizione, rivista e ampliata del saggio: Maria Guarini, «La questione liturgica. Il rito Romano usus antiquior e il Novus Ordo Missae a 50 anni dal Vaticano II», Ed. Solfanelli, pag.136, Euro 11.
1. Cf. La seconda edizione, rivista e ampliata del saggio: Maria Guarini, «La questione liturgica. Il rito Romano usus antiquior e il Novus Ordo Missae a 50 anni dal Vaticano II», Ed. Solfanelli, pag.136, Euro 11.
2. Si cita, falsificandola, la Sacra Scrittura. Il vero testo (e completo) di Ebrei 1,1 : « Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo».
3. Riporto l'intero testo della Sura 48, con ciò che segue e precede la citazione strumentalmente tagliata e anche alterata,; il che smentisce il senso che si pretende veicolare :
« 47. Giudichi la gente del Vangelo in base a quello che Allah ha fatto scendere. Coloro che non giudicano secondo quello che Allah ha fatto scendere, questi sono gli iniqui.
48. E su di te abbiamo fatto scendere il Libro con la Verità, a conferma della Scrittura che era scesa in precedenza e lo abbiamo preservato da ogni alterazione.* Giudica tra loro secondo quello che Allah ha fatto scendere, non conformarti alle loro passioni allontanandoti dalla verità che ti è giunta. Ad ognuno di voi abbiamo assegnato una via e un percorso.
Se Allah avesse voluto, avrebbe fatto di voi una sola comunità. Vi ha voluto però provare con quel che vi ha dato. Gareggiate in opere buone: tutti ritornerete ad Allah ed Egli vi informerà a proposito delle cose sulle quali siete discordi».
4. Dobbiamo smentire con fermezza anche tutte le false affermazioni circa un'apparente similitudine tra le rispettive tradizioni come base comune di un possibile dialogo da auspicarsi e che vorrebbero le figure di Gesù e Maria in qualche modo coappartenenti alle due fedi. Addirittura l'Evangelii Gaudium afferma che «Gli scritti sacri dell’Islam conservano parte degli insegnamenti cristiani; Gesù Cristo e Maria sono oggetto di profonda venerazione » (n. 252). Ma nel Corano non c'è assolutamente niente di cristiano! I personaggi di "Issa" e "Maryam" non si identificano assolutamente con le persone di Gesù e di Maria, come testimoniano le incoerenze e gli anacronismi del Corano: Maria non è la madre di Dio e Gesù non è il Messia delle genti, Vero Dio e Vero uomo, Seconda Persona della SS. Trinità, che i cristiani adorano e per questa ragione vengono definiti politeisti e per questo sarebbero impurità (Sura 9:28). Riferirsi a Gesù e Maria nei termini di questi imbonitori serve da specchietto per le allodole, da trappola, per legittimare l'Islam agli occhi dei cristiani, e quindi portarli ad apostatare la loro fede. Sappiamo che per l'Islam l'apostasia è l'unico peccato imperdonabile per sempre (Sura 4.48), e che i cristiani sono costretti a doversi convertire all'Islam o a non essere che impurità... li annienti Allah! (Sura 9:30).
Inoltre, cito Paolo Pasqualucci (in altro contesto ma perfettamente calzante anche qui): « Ѐ vero che gran parte dei nomi musulmani di Dio sono presi dalle fonti bibliche, tuttavia si noterà che qui, nell'indicare Dio, il Papa non lo fa vedere come "il Padre", "Dio Padre" appunto, nome di Dio che ai mussulmani non piace, per ovvie ragioni (Perché la Paternità rinvia alla natura trinitaria di Dio, perché il loro Dio non è Padre ma Dominatore, l'Eccelso, entità abissale che non opera secondo il principio di causalità ma "occasionalisticamente", cioè irrazionalmente, secondo un determinismo assoluto, che tuttavia potrebbe capovolgere radicalmente in ogni momento, mutando il paradiso in inferno e viceversa)».
Inoltre, cito Paolo Pasqualucci (in altro contesto ma perfettamente calzante anche qui): « Ѐ vero che gran parte dei nomi musulmani di Dio sono presi dalle fonti bibliche, tuttavia si noterà che qui, nell'indicare Dio, il Papa non lo fa vedere come "il Padre", "Dio Padre" appunto, nome di Dio che ai mussulmani non piace, per ovvie ragioni (Perché la Paternità rinvia alla natura trinitaria di Dio, perché il loro Dio non è Padre ma Dominatore, l'Eccelso, entità abissale che non opera secondo il principio di causalità ma "occasionalisticamente", cioè irrazionalmente, secondo un determinismo assoluto, che tuttavia potrebbe capovolgere radicalmente in ogni momento, mutando il paradiso in inferno e viceversa)».
c'è anche questo:
RispondiEliminahttp://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/12/la-questione-dell-unico-dio-delle.html
Mic,
RispondiEliminasulla parola "entità" non mi formalizzerei troppo: la sua conoscenza della lingua italiana è quella che è, del greco antico (" 'O OON", l'Essente, Colui che è) non mi sa una mazza, il latino ("Ens") idem, quindi usa la prima parola che gli viene in mente e che nel suo portegno assomiglia , "assuona", di più a quelle di cui sopra. Parla confuso, perché ha le idee confuse.
RR
dice Bergoglio:
RispondiElimina“Gesù Cristo, il Signore, Allah. Questi sono tutti i nomi utilizzati per descrivere un’entità1 (!?) che è decisamente la stessa in tutto il mondo. Per secoli, il sangue è stato versato inutilmente a causa del desiderio di separare le nostre fedi. Questo, comunque, dovrebbe essere il concetto che ci unisce come persone, come nazioni, e come un mondo vincolato dalla fede. Insieme, siamo in grado di determinare un periodo di pace senza precedenti, tutti dobbiamo assolutamente avere rispetto per ogni altro credo, perché siamo tutti figli di Dio, indipendentemente dalla denominazione della nostra religione e del nostro Dio. Siamo in grado di realizzare le cose miracolose nel mondo unendo la nostra fede, e il tempo per farlo, è adesso. Corano e Bibbia, due facce della stessa medaglia, di uno stesso Dio”
questa è un'eresia gravissima.
Cara Rosa,
RispondiEliminati invito a leggere, alla fine della nota nota 5, dove cito Paolo Pasqualucci.
Chi avrebbe detto queste frasi ? “Gesù Cristo, il Signore, Allah. Questi sono tutti i nomi utilizzati per descrivere un’entità1 (!?) che è decisamente la stessa in tutto il mondo. Per secoli, il sangue è stato versato inutilmente a causa del desiderio di separare le nostre fedi. Questo, comunque, dovrebbe essere il concetto che ci unisce come persone, come nazioni, e come un mondo vincolato dalla fede. Insieme, siamo in grado di determinare un periodo di pace senza precedenti, tutti dobbiamo assolutamente avere rispetto per ogni altro credo, perché siamo tutti figli di Dio, indipendentemente dalla denominazione della nostra religione e del nostro Dio. Siamo in grado di realizzare le cose miracolose nel mondo unendo la nostra fede, e il tempo per farlo, è adesso. Corano e Bibbia, due facce della stessa medaglia, di uno stesso Dio”.
RispondiEliminaDa Internet non si trova la fonte .
Anche non focalizzandosi sul valore esatto della parola "entità", Rosa, non si può sostenere che Gesù Cristo è Allah; l'islam afferma che Allah non ha figli, ma solo sudditi.
RispondiEliminaOltre questo non è vero nemmeno che siamo tutti figli di Dio. Solo ieri nei commenti scorrevamo il Vangelo di Giovanni, e sono figli adottivi in Cristo solo quelli che si convertono a Cristo. Gli altri no, e l'ira di Dio resta su di loro.
Non si possono poi "unire le fedi" se non massonicamente, e negando la necessità e l'unicità di Gesù Cristo, Unica Via, Verità e Vita.
Corano e Bibbia non sono affatto 2 facce della stessa medaglia.
la Bibbia è la Parola di Dio.
Il Corano è ...altro.
Ci sono affermazioni reiterate che tra l'altro non solo sottolineano la sede vacante, ma anche che uno non è nemmeno nè cattolico nè cristiano. Questa è una di quelle.
@anonimo 6 agosto 2015 12:11
RispondiEliminahttp://www.ilgiomale.it/wordpress/papa-francesco-ai-fedeli-corano-e-bibbia-sono-la-stessa-cosa/#_
non è Il Giornale, ma "il giomale"
collegato su Fb a il matto quotidiano
https://www.facebook.com/pages/Il-Matto-Quotidiano/446613578829098?ref=hl
E' arrivato il solito 'pompiere', in vedetta e molto attento, munito di estintore.
RispondiEliminaMa l'articolo non contiene solo quella citazione ed è molto articolato, compresi i contenuti ai quali rimandano i link...
il GIOMALE, che non è Il GIORNALE, ha una vena satirica,
RispondiEliminaper es. poco dopo c'è un art.
http://www.ilgiomale.it/wordpress/nuova-legge-rende-illegale-ricordare-i-maro-previste-sanzioni-fino-a-5000e/#_
che parla di una legge che vieta con multe di ricordare i marò....
non va comunque molto lontano dal vero
Da Internet non si trova la fonte .
RispondiEliminaNon è la prima volta che il sito della Santa Sede non pubblica o pubblica rettificate dichiarazioni-limite.
Quasi mi pento di aver pubblicato questa citazione tratta da una fonte che certamente non l'ha improvvisata e aver in qualche modo acceso un campanello d'allarme... Ma non c'è solo questa citazione e comprovare l'atteggiamento e il comportamento di questo Papa, ci sono anche le altre (compresa l'Evangelii gaudium).
Inoltre basti ricordare la profanazione della Pentecoste 2014 in Vaticano con la preghiera sincretista giudeo-cristiano-islamica, durante la quale un imam maledisse i cristiani e furono rimossi dal percorso tutti i simboli cristiani che potevano "offendere" i convenuti...
Anche di questo comportamento - estremamente simbolico e conosciamo la potenza dei simboli -, nessuno si è occupato né preoccupato con autorevole efficacia...
Anonimo 'pompiere',
RispondiEliminavogliamo piantarla con le allusioni a quella citazione, su cui si è già ampiamente chiarito?
Mi rifiuto di focalizzare l'attenzione su un particolare che rischia di distoglierci dal cuore del grave problema che riguarda sia la Curia nelle sue componenti più alte che le periferie nell'intero orbe già cattolico...
Per Josh,
RispondiEliminaho aggiunto nel testo il primo link che hai segnalato, molto importante. Ti ringrazio per avermelo richiamato alla memoria.
Due freschissime citazioni da Socci:
RispondiElimina1 in tema di grida dai detti: «La cosa più saggia del mondo è gridare prima del danno. Gridare dopo il danno non serve a nulla, specie se il danno è una ferita mortale».
G.K. Chesterton
2. pungente e irriverente:
PAPPAGALLO ERMETICO di Trilussa
Un Pappagallo recitava Dante:
"Pape Satan, pape Satan aleppe...".
Ammalappena un critico lo seppe
corse a sentillo e disse: - È impressionante!
Oggiggiorno, chi esprime er su' pensiero
senza spiegasse bene, è un genio vero:
un genio ch'è rimasto per modestia
nascosto ner cervello d'una bestia.
Se vôi l'ammirazzione de l'amichi
nun faje capì mai quelo che dichi.
.
Cara mic, non sono un pompiere ma effettivamente di quelle parole papali non trovo una traccia seria, sono andata sul sito della Santa Sede e non vedo discorsi pronunciati il 27 luglio 2015, è mio avviso che abbiamo, ahinoi, abbastanza materia su cui discutere, abbastanza parole e gesti di questo papa senza ricorrere a fonti a dir poco fasulle, si corre il rischio di discreditare tutta la riflessione su una realtà che è, lei, molto seria.
RispondiEliminaSe fossi in te cancellerei quella citazione che non aggiunge nulla a ciò che già sappiamo e che è verificabile!
E in nessuna religione, Dio lascia il Cielo per salvare l'uomo.
RispondiEliminaLuisa,
RispondiEliminaho tolto quella citazione, che comunque non cambia né una virgola né la portata del resto dell'articolo, pieno di riferimenti precisi. Ora non ci sono più scuse per non focalizzarli con la dovuta attenzione.
I 'pompieri', invece di sfoderare estintori, farebbero meglio a trovare precisi argomenti su una realtà di per sé più che problematica
impressionante anche il curriculum di padre dall'Oglio
RispondiElimina"...il sacerdote gesuita sogna da tempo la nascita di una «Chiesa islamo-cristiana», ispirata a quella che lui ha definito una «teologia dell’apertura, dichiaratamente inclusiva» in cui si possa cogliere «il valore teologico della profezia di Maometto dal punto di vista cristiano» (sic!). In quest’ottica, padre Dall’Oglio ha scritto un saggio intitolato Innamorato dell’islam, credente in Gesù (Jaca Book), in cui motiva la sua aspirazione al sincretismo, nel tentativo di conciliare Vangelo e Corano; e ha più volte ospitato all’interno del monastero da lui fondato, come ricorda oggi Domenico Quirico su La Stampa, momenti liturgici interreligiosi in cui pregavano insieme cristiani e musulmani."
siamo al trionfo dell'eresia senza confini, per non dire apostasia.
Vangelo e Corano non sono conciliabili, gesù dice di essere con Lui sì sì, no no e basta, e chi porta avanti queste dinamiche si è posto da sè fuori della Chiesa.
E figuriamoci se non era un "ex militante di sinistra".
Dopo quella "radiosa" esperienza politica, ha ovviamente scelto di avvicinare l'islam.
Non regge nemmeno il pretesto dell'islam come "poveri" e terzomondismo, se si contano i petroldollari che gli versiamo da decenni.
Vorrei far notare che non è il solo, ma questo percorso si inserisce in dinamiche note.
Emblematico il caso dell'Albania. Dopo che il comunismo aveva fatto tabula rasa di ogni sua forma di pensiero e libertà, e di ogni forma di concezione del soprannaturale e della spiritualità, con Enver Hoxha,
https://it.wikipedia.org/wiki/Enver_Hoxha
il paese si è in gran parte volto all'islam, vuoi per la materialità che continua anche nell'aldilà: ma la dinamica è sempre quella. Prima comunisti, poi musulmani.
S. Paolo invece indirizzava le esortazioni dicendo "voi che come cristiani siete gli "spirituali".
Altro che marxisti islamizzati.
Roba da pazzi.
Mic, quando apro e aggiorno il post continua ad esserci la frase con il riferimento al Giomale=bufala...sulla tolleranza religiosa, non abbiamo certo bisogno di bufale per renderci conto di quanto le azioni come le parole di quasto papa deviano dall`ortodossia, vi ricordate le sue parole durante la visita a Caserta al pastore pentecotista? E quando da cardinale prestò la cattedrale per una celebrazione interreligiosa o si fece, in ginocchio, benedire da un pastore evangelico?
RispondiEliminaQuanto a padre dall`Oglio, dire che è fuori dalla Chiesa con le sue posizioni non è insultarlo è dire la verità, anche se oggi chi ricorda le verità fondanti della nostra religione, e le conseguenze per chi le rigetta, si vede bollato come un rigido, imbalsamato, senza cuore e ribelle all`apertura e all`accoglienza dialogante, non si è obbligati a tacere.
Un solo consiglio a chi parla di islam senza conoscerlo, a chi definisce l`islam religione di pace e amore, e arriva perfino, in modo demenziale, a paragonare Vangelo e Corano:
RispondiEliminacomprate e leggete il Corano.
Melloni - col suo criptico dire - canta già vittoria:
RispondiEliminahttp://ilsismografo.blogspot.it/2015/08/vaticano-la-nuova-mossa-del-pontefice.html
Non prevalebunt.
Alla Chiesa serve un nuovo Paolo ... defensor fidei.
E' molto più prudente sull'esito la Piquè:
RispondiEliminahttp://www.lanacion.com.ar/1816551-otro-gesto-del-papa-a-los-divorciados-son-parte-de-la-iglesia
http://www.lanacion.com.ar/1816552-una-silenciosa-batalla-entre-conservadores-y-progresistas
Magister: Francesco e i media. Due casi di studio
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/08/06/francesco-e-i-media-due-casi-di-studio/
Mic e Josh,
RispondiEliminanon volevo assolutamente giustificare le parole, dette o non dette in quest'occasione non importa, ne ha detto di altre simili, del VdR.
Ribadisco: se è in buona fede, ha le idee confuse. Ed e' piuttosto ignorante sull' Islam.. Se no, è un eretico. E se è eretico, non può essere papa.
Rr
Provate a guardare il video dell'incontro con i rifugiati, all'ultimo minuto, quando dice: condividere la fede, uno solo è Dio, agli uni ha parlato in un modo, agli altri in un altro. Se questo non è allucinante, cos'altro ci vuole?
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=Oe1gl_rxFZc&feature=youtu.be&app=desktop
Dall`articolo di Magister già linkato qui sopra
RispondiElimina"Francesco e i media. Due casi di studio"
estraggo questo passaggio riguardante il discorso ai movimenti popolari al quale, come sottolinea Magister, Bergoglio doveva tenire moltissimo, analisi fatta dal gesuita James V. Schall, docente di filosofia politica alla Georgetown University di Washington, si legge:
“Checché se ne dica degli altri discorsi papali in Bolivia, questo di Santa Cruz è Bergoglio allo stato puro. Contiene la sua visione del mondo e di ciò che in esso non va. Il papa dice a noi ciò che pensa, senza chiedere le nostre opinioni. Perché le sue conclusioni le ha già tratte.
È ciò che io definirei un discorso integralmente apocalittico e utopico.
Descrive sia quanto terribile è la realtà, sia quanto idillica può diventare.
Non c’è il minimo spazio per un comune senso mediano, per l’idea che il mondo può andare avanti da solo come ha fatto per millenni.
È un’esortazione da secondo comandamento (’ama il tuo prossimo’) e non da primo comandamento (’cercate per prima cosa il regno di Dio’). È più vicina a Gioacchino da Fiore che ad Agostino di Ippona
Per quanto io possa giudicare, in questo peculiare discorso non troviamo quasi più traccia dell’attenzione cristiana per la virtù personale, la salvezza, il peccato, il sacrificio, la sofferenza, il pentimento, la vita eterna, né per una perenne valle di lacrime. Peccati e mali sono trasformati in questioni sociali o ecologiche che richiedono rimedi politici e strutturali”.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/08/06/francesco-e-i-media-due-casi-di-studio/
Io aggiungerei che per coloro che hanno ancora quell`attenzione Bergoglio ha solo parole dure se non sprezzanti.
Effettivamente Claudia, più chiaro di così, non solo Dio è unico ma è lo stesso!
RispondiElimina"Uno solo è Dio, lo stesso,
dixit Bergoglio accompagnando le sue parole con un gesto molto chiaro...l`importante è condividere.
Quando vedo Bergoglio, con un eloquente gesto, dire che Dio è lo stesso e che quel che conta è condividere, mi dico : ma che cosa c`è venuto a fare su questa terra Gesù Cristo?
RispondiEliminaChe senso hanno ancora, per Bergoglio, e per chi pensa, parla e agisce come lui, queste parole di Cristo:
"IO SONO LA VIA LA VERITÀ E LA VITA. NESSUNO VIENE AL PADRE SE NON PER MEZZO DI ME".
Come possono conciliare quelle parole con quel che dicono e fanno?
Ottimo ed incisivo articolo di Maria Guarini. vedo che Josh la pensa come me su comunismo ed islam. Forse perchè entrambi abbiamo respirato Biffi. A livello politico comunismo non può che finire nell'islam ce lo insegna la storia dell'Africa e di parte del mediooriente. il liberalismo massonico veicolato dagli ebrei, evolve inevitabilmente nel materialismo comunista violento anch'esso promosso dagli ebrei infine giunti alla inevitabile crisi, il percorso prosegue con la regressione alla fede mercantilista violenta mussulmana. Questa è la storia che non riconosce Cristo come vero Dio. La chiesa del comunista Bergoglio, che ammette lla sostituzione della Croce con la Falce ed il Martello non può non evolvere verso l'islam del profeta Maometto e del profeta Gesù Cristo. Sembra un brutto sogno, è la realtà che la parte di Chiesa sana ma dormiente in cinquantanni ha meritato.
RispondiEliminax Mazzarino Io credo che Islam e comunismo abbiano poco da spartire.Io personalmente da sempre considero il comunismo il male assoluto e l'Islam una religione nemica mortale della nostra, però si tratta di cose molto diverse.Nei paesi islamici i comunisti vengono perseguitati ferocemente spesso più ferocemente dei cristiani.Invece nei paesi occidentali i compagni abbracciano l'islam perchè odiano il loro popolo e le sue radici culturali e religiose.Bobo
RispondiEliminaProvate a mandare un post contro Bergoglio al Corrierone e vi verrà voglia di sfasciare la tastiera. Nel 75/80% dei casi il vostro post viene regolarmente cestinato.bobo
RispondiEliminaUn saluto a Mazzarino....
RispondiEliminaBobo, non dicevamo comunque che comunismo e islam sono simili tra loro.
L'islam non ha una visione della vita "comunistica".
Ma che sono molte le esperienze, di persone singole e addirittura storia di nazioni, che dopo la tabula rasa dello spirito e l'inversione di realtà tutta rattrappita sul materiale, operata dall'ateismo di stato del comunismo, approdano dopo all'islam. I casi ci sono.
Bobo,
RispondiEliminai padroni del Corriete sono tra i grandi elettori di Bergoglio, fin dai tempi dell' altro Conclave. Scrivergli e tempo perso.
Meglio NON comprarlo e NON leggerlo, ne va della salute fisica, psichica, morale e spirituale.
Rr