Cornelio Fabro, L'alienazione dell'Occidente. Osservazioni sul pensiero di E. Severino, a cura di Tobias Eibl, pag. 196, Euro 25, EDIVI 2015
Il Libro:
Questa pubblicazione riproduce nei primi tre capitoli il rapporto richiesto dalla Congregazione della Dottrina della Fede circa l’ortodossia cristiana degli scritti di E. Severino allora docente della Cattolica di Milano. Gli ultimi due capitoli prendono in esame la docenza veneziana di Severino. Il 23.01.1970 Severino scrive a Fabro una densa lettera ove, tra l’altro, afferma: «Ho letto il più ampio dei tre “Voti” (non firmati) con estremo interesse e mi sono trovato di fronte alla comprensione più penetrante e più “concreta” del mio lavoro. Troppo stimolante, perché io non senta il bisogno di discuterla sul piano filosofico. Può quindi comprendere quanto Le sarei grato se Lei potesse dirmi che da quelle Sue pagine ha intenzione di trarre un articolo da pubblicare. Resto in attesa di una Sua gentile risposta». La risposta di Fabro, oltre allo scambio epistolare, consisterà soprattutto nella pubblicazione di questo volume.
Citazione:
L'Autore: Citazione:
«Posso ripetere, a distanza di quasi tre lustri e dopo la quasi raddoppiata produzione severiniana ch’è passata dalla temperata produzione milanese in casa dell’U. C. all’esplosione atea veneziana [...], che il fondo del suo pensiero non è mutato perché il fondamento è rimasto il medesimo: antimetafisico sotto l’aspetto teoretico, anticristiano anzi amorale e ateo (come già avevo indicato nel 1969) sotto l’aspetto etico-religioso. [...] Una volta che si riconosca come si deve, e lo riconosce a suo modo anche Severino, la deviazione essenzialistica in cui è finita non solo la metafisica occidentale ma la stessa filosofia moderna dell’immanenza, il compito del pensiero nel futuro deve essere quello di penetrare l’esigenza autentica di quella proclamata immanenza traendola dentro il problema essenziale del pensiero, ch’è la fondazione dell’ente nell’atto di essere (esse, actus essendi) e del finito nell’Infinito: chiarendo così i principi della «metafisica dell’Atto», non come una figura culturale isolata, ma come la sostanza perenne dell’umano filosofare in cui si dileguano le manchevolezze e le deviazioni dei sistemi». (Cornelio Fabro)
Cornelio Fabro (1911 – 1995). Filosofo e docente italiano. Autore di più di 30 volumi di filosofia, teologia e storia del pensiero. Traduttore di tutte le opere di Kierkegaard, e anche di opere elette o antologie di testi di Hegel, Feuerbach, Marx, Engels. Svolse un’intensa attività docente in diverse università, sia pontificie che statali. La sua attività di studioso è nota in rapporto a due principali poli di interessi: Tommaso d’Aquino e Kierkegaard. Tra le sue opere più note si possono citare: La nozione metafisica di partecipazione secondo San Tommaso (1939), Partecipazione e causalità (1960), Tomismo e pensiero moderno (1969), oltre a traduzioni di diverse opere di Kierkegaard come Il Diario, Il concetto dell’angoscia, L’Esercizio del cristianesimo.
Il curatore:
Tobias Eibl (Erding - Germania). Membro dell’Istituto del Verbo Incarnato. Collaboratore del «Progetto Culturale Cornelio Fabro».
Grazie.
RispondiEliminaRitrovare questi autori è fondamentale per una formazione non approssimativa.
SEVERINO INSEGNaVA ALLA CATTOLICA ?!!!
RispondiEliminaOh, Signùr !
RR
PS: uno che non sa cos'è lui stesso (maschio o femmina?), come può capire qualcosa dell' Ens ?