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Sandro Magister, nel suo articolo odierno, scopre gli altarini con precisa tempestività. Merita riprenderlo per completare la nostra cronaca: la 'fonte' primaria [qui], sappiamo quanto strumentale e a chi. Il dado era già stato tratto e non certo dal versante 'conservatore'. Sintomatico il fatto che Tornielli anticipa Spadaro sulle logiche cospirative.
Nel riprovare anche oggi, 14 ottobre, in conferenza stampa, "la fatidica lettera che ha avuto ben più eco di quel che merita", padre Federico Lombardi – al pari di un nutrito esercito di prelati e gazzettieri – è parso dimenticare che il primo a far rimbombare fragorosamente la notizia di quell'atto riservato è stato non un presunto emissario dei firmatari ma il vaticanista più amico e vicino a papa Francesco che ci sia, frequente suo ospite a Santa Marta e suo intervistatore plurimo: Andrea Tornielli, coordinatore del portale "Vatican Insider".
Tornielli lanciò infatti la notizia del passo compiuto presso il papa da tredici padri sinodali già l'8 ottobre, quattro giorni prima che la loro lettera divenisse nota, con un informatissimo articolo apparso contemporaneamente su "Vatican Insider" (dalla cui home page fu però presto ritirato) e sul quotidiano "La Stampa ", a pagina 9.
Su "La Stampa" l'articolo era rubricato come "Retroscena" e aveva per titolo: "Sinodo pilotato, l'accusa di 13 prelati. Il Papa replica: basta logiche cospirative".
E nel corpo dell'articolo non solo si asseriva più volte, con assoluta sicurezza, che gli autori della rivolta erano tredici – non uno di più e non uno di meno – ma si specificava che tra di loro c'era il cardinale George Pell, definito "il più duro".
Di una lettera l'articolo esplicitamente non parlava. Diceva però che "i tredici padri sinodali si sono appellati al papa" nel primo giorno dei lavori, lunedì 5 ottobre. E si dilungava – con evidente padronanza della materia – nell'esporre alcuni degli argomenti che effettivamente si sarebbero poi ritrovati nella lettera, una volta pubblicata.
Argomenti tuttavia esposti da Tornielli in modo da gettare una pessima luce sui tredici, identificati fin dall'inizio dell'articolo come una "lobby" interna al sinodo che faceva "pressing" mossa da "logiche cospirative", al fine di dare ad "intendere che il sinodo fosse 'pilotato' dalla segreteria generale e in ultima analisi dal papa in modo da far sì che prendesse una direzione aperturista".
L'articolo proseguiva e si concludeva con ampie citazioni della "risposta" data in aula la mattina dopo, martedì 6 ottobre, dal segretario generale del sinodo e da papa Francesco agli autori dell'appello, ritorcendo contro di loro – non più con l'autorità dell'articolista ma con quella dello stesso pontefice – l'accusa della "cospirazione".
L'intero articolo di Tornielli dell'8 ottobre eccolo qua, in "Vatican Insider".
Ma guarda un po', chi l'avrebbe detto che il buon Tornielli fosse stato informato così esaurientemente, per filo e per segno, della "congiura" dei 13? A volte le previsioni sono confermate dal caso. Con uno stile tipicamente democristiano, quello del dire e non dire, il Nostro aveva anticipato tutto già l'8 U.S. dopo che qualcuno dell'entourage della Sacra Stanza gli aveva raccontato dei 13, della lettera, della risposta data dal vdr e da Baldisseri a porte chiuse. Scusate, ma secondo voi perché a questo punto il Nostro non viene nominato direttore della Sala Stampa considerando la non più verde età di p. Lombardi?
RispondiEliminaNel testo di Magister c'è un refuso, 14 ottobre non maggio.
RispondiEliminaAnche questa indecorosa "topica" di Tornielli e company indica che sono sempre più in affanno, una disordinata corsa a mettere toppe sempre più grandi. Che la situazione stia loro sfuggendo di mano?
Excusatio non petita accusatio manifesta. Tornio è uno dei pochissimi ad avere il numero di cellulare del vdr, (ma va!), l'altro che improvvidamente l'aveva ottenuto, Marino, lo usava impropriamente tempestando di telefonate il suddetto vdr, che alla fine ha sbottato sull'aereo CHIARO? da fonti tipo gola profonda si viene a sapere ,subito dopo aver ricevuto la lettera, di un attacco di bile del vdr con piccolo malore e tachicardia, chiamato subito il medico argie di fiducia, nulla di serio, ma pare che abbia dato fondo a tutte le maleparole note in portenitaliano......raga, gole profonde e rane dalla bocca larga, a meno di usare il metodo Chomsky per eliminarle, ci sono sempre in Vaticano.....alla prossima puntata della telenovela, visto che oggi è stato fatto un mea culpa ambiguo assai, gesuitico gesuitico, e per stasera basta. Anonymous.
RispondiEliminaNon credo purtroppo che stiano in affanno. Vanno a ruota libera; ma non basta la presa di coscienza di molti. Occorre un soggetto o soggetti autorevolmente ed efficacemente risolutori.
RispondiEliminaI miei parenti lombardi (non il portavoce) direbbero: el primm che'l parla l'ha fada.
RispondiEliminaProverbio riferito a quando nell'aria il naso avverte un certo "venticello" da flatulenza...
Tradotto: "il primo che parla l'ha fatta".
Quando si dispone di un addetto alla sala stampa (presente e/o venturo) la versione viene mediata, c'è un passaggio in più, ma resta vero che a parlarne per primo è chi ha mollato...
Eh sì: il pizzino (i metodi sono più quelli di cosa nostra... il più pollo è l'ambrosiano) era già arrivato il giorno otto... Avevano già fatto tredici.
Le "logiche cospirative" erano già diventate il mantra (bisogna esprimersi ecumenicamente) della claque santamartense.
Bisognava gettare discredito sulla lettera riservata e sui suoi truculenti estensori, chiamando a raccolta i "buoni" così ingenui e indifesi di fronte a sì losche manovre...
Così, in barba all'evangelica correzione fraterna, lo sputtanamento scientifico viene prima seminato e poi raccolto: le lettere sono diventate due, quella che esce differente da quella firmata da una lista (anche le liste sdoppiano), i più in difficoltà si defilano e i "buoni" e gli addetti stampa (presente e/o venturo) innescano moralismi su chi osa dubitare che ci sia qualcosa men che perfetto in questa temperie.
E così oggi ecco, da buon primattore che ben conosce i tempi del teatro, l'ennesima captatio benevolentiae verso il mondo: chiede perdono. Non delle manfrine presenti, ma di quelle altrui. Chi è buono (e si sente "padreterno") chiede perdono per gli errori altrui.
Oggi il vangelo è severo con scribi e farisei. In un altro passo, nel capitolo 9 di San Giovanni, troviamo che Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo forse ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane».
E qui c'è chi vede lungo... Vede lontano. Vede PRIMA... ma non c'entrano i veggenti, quelli sono profeti di sventura. Questi sono soldati di ventura?
Al portavoce privato del vdr suggerisco di meditare quanto la saggezza popolare afferma: Chi semina vero raccoglie tempesta, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e chi la fa l'aspetti.
RispondiEliminaEssendo un fedele milanese milanese sono scioccato dall'ipocrisia o dall'ottusità del mio arcivescovo Card . Scola il quale oggi tutto contento e ilare ha riferito che il "clima dei lavori al sinodo è molto positivo"
RispondiEliminat.radiovaticana.va/news/2015/10/14/sinodo,_card_scola_clima_lavori_molto_positivo_/1179290
C'è da chiedersi cosa sarebbe per Scola un clima negativo. Forse se Kasper e Muller si prendono a pugni o se Bruno Forte prende a calci nel sedere il Card. Sarah o se i vescovi polacchi se ne vanno o se cardinali si tirano l'un l'altro bombe di carta????
ma penso che anche allora il serafico ciccione direbbe "tutto va bene madama la merchesa"
Damian Thompson: la Chiesa è piombata nel caos e di questo è da biasimare il Papa.
RispondiEliminaRapida sintesi dei motivi:
1. visibilità del card. Kasper vecchio oppositore di papa Benedetto;
2. ruolo del card. Baldisseri e mons. Forte;
3. la riconferma dei medesimi;
4. le modifiche apportate alle procedure del sinodo che potrebbero far pensare a un risultato predeterminato anche se così non è;
5. l'invito personale al card. Danneels.
Da tenere presente che Damian Thompson non è un anti Bergolgio, ma un suo estimatore...
http://blogs.new.spectator.co.uk/2015/10/this-week-the-catholic-church-is-in-chaos-and-pope-francis-is-to-blame/
Sinodo: la relazione finale ci sarà; verrà votata il 24
RispondiElimina12/10/2015 Solo un piccolo gruppo di padri sinodali si è espresso contro la comunione ai divorziati risposati mentre la Relatio conclusiva dei lavori è confermata, sarà votata alla chiusura dei lavori e consegnata. Lo ha riferito padre Federico Lombardi, il quale ha aggiunto che sarà il Pontefice a decidere se vorrà pubblicarla.
...
Su un tema così atteso dall'opinione pubblica mondiale, padre Lombardi ha sottolineato che «alcuni pochi erano piuttosto precisi su una posizione negativa, ma nel contesto di una attenzione della Chiesa verso tutti coloro che sono in situazioni di difficoltà».
...
http://www.famigliacristiana.it/articolo/sinodo-la-relazione-finale-ci-sara-verra-votata-il-24-.aspx
[....]
RispondiEliminaCol polverone mediatico che è stato sollevato si è fatto perdere di vista l’essenziale: l’eccezionalità di un documento firmato da autorevoli cardinali, in rappresentanza di molti padri sinodali, nel quale si demolisce l’Instrumentum laboris (quello dove Bergoglio aveva fatto inserire i punti che non erano stati approvati dal Sinodo del 2014 e che erano i più controversi).
Nella Lettera dei cardinali poi si criticano le nuove procedure che imbavagliano (e tentano di pilotare) il Sinodo in corso e si esprime preoccupazione perché la Commissione che deve stilare la “Relatio” finale non è stata eletta dai padri, ma nominata per intero da Bergoglio (tutte persone a lui gradite).
Inoltre la Lettera esprime la preoccupazione per un Sinodo che era stato convocato da Benedetto XVI in difesa della famiglia e poi è finito ad accapigliarsi sulla comunione ai divorziati risposati, cosa che, se fosse accettata, farebbe crollare tutta la dottrina del matrimonio e dei sacramenti.
A conclusione della lettera c’è anche un monito drammatico che – sia pure con linguaggio rispettoso – suona l’allarme dicendo che alla fine della strada intrapresa da Bergoglio, a imitazione delle chiese protestanti europee, c’è “il collasso” cioè la fine della Chiesa.[....]
http://www.antoniosocci.com/retroscena-dellesplosiva-lettera-dei-cardinali-e-cosa-accadra-ora-al-sinodo-e-alla-chiesa/
Ma...io vedo un gran consiglio della corona : gesuiti , argentini che vanno e vengono, la scuola di Bologna , Bianchi , vaticanisti che smaniano al ruolo di Ammazzasette , vaticanisti a cui viene tolto l'accredito ... Ma dico , scherziamo ?
RispondiEliminaSe la missiva era riservata al Papa , in qualita' di super partes , perche'renderne partecipe tutto il consiglio della corona ! Chi ha la coda di paglia !?
In tutto questo bailamme , si puo' sapere dov'e' il Padrone della Vigna ? Dov'e' Gesu' Cristo ?
Chissa' , forse sarebbe stato meglio imipiegare il tempo ad imitare i niniviti .
http://www.corrispondenzaromana.it/esiste-ancora-il-senso-del-peccato-tra-i-padri-sinodali/
RispondiEliminaEssere l`amico del papa non offre solo dei vantaggi ma dovrebbe anche avere come conseguenza una maggiore responsabilità, per un vaticanista in primis quella di non dar troppo da vedere quella vicinanza particolare.
RispondiEliminaTornielli è sempre stato molto avido di scoop, a chi glielo faceva osservare ricorreva al sarcasmo, da quando Bergoglio è diventato papa non ci sono più scoop, fonti anonime nonché autorevoli, non ne ha più bisogno, va direttamente alla fonte....una fonte che gli ha verosimilmente fatto leggere la lettera dei 13 cardinali (ipse dixit) diventata oggetto del suo articolo e occasione per ancora une volta riversare il suo livore su coloro che non condividono il suo entusiasmo acritico, diventati addirittura una lobby!
Avuta la notizia la diffonde, probabilmente dopo essersi consultato con chi di dovere, una sorta di scoop in fondo, ma quando Tornielli scrive "apprende Vatican Insider" non dovrebbe prendere chi lo legge per un imbecille, oramai si sa da chi "apprende", il suo statuto particolare di addetto stampa privato di Bergoglio ( con Spadaro) non è più un segreto e gli conferisce una sorta di sicumera e di arroganza di cui non si priva, ma apparentemente quello statuto non lo mette al riparo di passi falsi, vederlo inalberarsi per la pubblicazione di una lettera di cui egli stesso, per primo, ha parlato mostrando di conoscerne il contenuto, finisce con diventare comico.
@ Luisa: d'accordissimo con te. La tua ricostruzione e' fondatamente verosimile.
RispondiEliminaMa come si fa?
RispondiEliminaL`8 ottobre Tornielli scrive:
"In sostanza tredici padri, cardinali e vescovi, hanno lasciato intendere che il Sinodo fosse in qualche modo «pilotato» dalla Segreteria generale (e in un ultima analisi dal Papa) in modo da far sì che prendesse una direzione aperturista. Due nel concreto le contestazioni: l'ipotesi che i moderatori e i relatori dei circoli minori venissero designati dalla Segreteria, cioè dall'alto, con scelte in grado di indirizzare il dibattito. E la mancata elezione dei membri della commissione incaricata di scrivere il documento finale."
Mostra dunque di conoscere molto bene il contenuto di quella lettera
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-43827/
E il 14 ottobre, come se la ignorasse, mette tutto al condizionale:
"Secondo Sandro Magister, che fornisce un presunto elenco, l'avrebbero sottoscritta tredici porporati.....
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-43910/
Mi sono sempre chiesta come mai Tornielli fosse passato dal Giornale alla Stampa. Aveva scritto un libro proBXVI durante lo scandalo pedofilia, accusando in modo non troppo velato importanti giornali americani di pilotare la cosa. In cambio di un suo silenzio, gli avranno offerto la Stampa, più prestigiosa del Giornale, e nel momento in cui l'allora Presidente del Consiglio, fratello del proprietario, veniva dimissionato dai grembiulini, che nel frattempo erano anche impegnati (Daneels dixit) a dimissionare qualcun altro. Gia' sapevano chi scegliere per il dopo, ed anche questo possono aver offerto: - Fattelo amico, sarai il vaticanista numero 1 in Italia e nel mondo. -
RispondiEliminaAh, che belle trame per film detective-politico-thriller che vengono fuori in questi giorni!
Very interesting times! avrebbe detto il saggio cinese.
Rr
Peut-être crypto-trotskystes, ces 13 cardinaux… Sait-on jamais… (Mais Tornielli le sait sans doute.)
RispondiEliminaEn tout cas, ils risquent de finir, sinon au Mexique, et à coups de piolets, du moins dans de longues, très longues vacances aux îles Solovetsky… Ils y auront droit, comme Ratzinger à Rome, à une maison de prière…
Segnalo:
RispondiEliminahttp://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2015/10/vatileaks-1-e-vatileaks-2-le-differenze.html
Magister impersonifica il consiglio di Gesù "siate semplici come colombe e astuti come serpenti..."
RispondiEliminaGuardate che quello che è accaduto è solo un esempio della perfetta applicazione di un manuale di tecnica manipolatoria (triangolazione e sincronizzazione perfetta tra dissolutori interni, esterni e media) dove si creano i "cattivi" a tavolino destinati al pubblico disprezzo generale (i poveri firmatari in questo caso) rivoltando la realtà per far risaltare i "buoni" e far così passare la loro tesi anche se fosse largamente minoritaria. Di buona fede ovviamente non c'è la minima traccia. Nulla di nuovo purtroppo ma particolarmente tragico in questa fase finale della Chiesa.
RispondiEliminaTemo inoltre che questa modalità di contrasto dei fedeli della Chiesa di sempre ci toccherà vederla replicata e amplificata da qui in avanti fino alla epurazione finale dei "cattivi" con vittoria totale dei "buoni, buonissimi" applauditi a furor di popolo (come sempre).
Miles
Ho dei parenti nel Palatinato tedesco, che “per rimanere cattolici”, anche se non gliene può importare granché, devono pagare il pizzo ai miliardari e corrotti vescovi tedeschi: 600 euro all’anno. A proposito di chiesa dei “poveri” che adesso detta legge. A me potevano pure scomunicarmi direttamente, non verserei neppure 50 centesimi a quella chiesa che, fra l’altro, gestisce pure editoria porno. E col ricavato mantiene le concubine dei suoi burocrati clericali. Quindi quando pensiamo alla chiesa latino-americana la dobbiamo pensare come nient’altro che un’appendice selvatica di quella tedesca. E questo il papa argentino lo sa fin troppo bene. Come sa che nel loro seno che versa latte acido è nata la sua candidatura, e da lì sgorga il “mandato elettorale” che adesso deve in qualche modo rispettare. Perciò la nostra paura ma anche la nostra speranza, oltre che in Maria è nel papa: che si smarchi dai suoi grandi elettori che adesso vogliono “incassare”.
RispondiElimina....
http://www.papalepapale.com/cucciamastino/mastinate-quotidiane/satana-mammona-asmodeo-la-trimurti-dei-riformatori-tedeschi/
PS: noto poi che certi illuminati e ascoltati ambienti cattolici mentre consideravano un legittimo diritto e un pregio opporsi ed eventualmente disobbedire a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ora considerano un reato da reprimere e una vergogna dissentire da Francesco I. Come i loro sodali politici del resto.
RispondiEliminaMiles
Dunque da una parte i "Santa Marta & Co" ci dicono che non bisogna cadere nell'ermeneutica della conspirazione e da una parte i "Santa Marta & Co" si muovono con un ermeneutica della manipolazione
RispondiEliminaUN BEL GIOCO BERGOLIANICO !
Miles,
RispondiEliminaChiunque di noi si sia interessato anche superficialmemte di marxismo, teorie rivoluzionarie, Alinsky, lavaggio del cervello, manipolazione delle masse, ha capito, fin dall'annuncio delle dimissioni di BXVI, che cosa stava succedendo Oltre Tevere. Molti particolari ci mancano, molte tessere del puzzle, ma l' impostaziome generale e' chiara. Era arrivato il momento.di liquidare definitivamente la Chiesa (non credono in Dio, quindi del " non praevalebunt" se ne fanno un baffo.). Era l' ultimo ostacolo, gli altri sono caduti tutti prima.
Ed il papq, mi dispiace per Mastino, non si smarcherà. Non può, lo tengono per le p...
Rr
https://twitter.com/roccopalmo/status/654342273455554561
RispondiEliminaEmbè vedremo che cosa Bergoglio dirà su Match, il Gente o Oggi italiano, nella sua ennesima intervista e copertina, immagino che a intervistarlo sarà Carolina Pigozzi, "specialista" di cose vaticane, sua fan assoluta, immagino già dunque le sue domande...
RispondiEliminaE poi vorrei riprendere e sottolineare quel che Raffaella ha con ragione fatto osservare e cioè che
"ciò che fino a tre anni fa sarebbe stato considerato un atto di coraggio e di legittimo dissenso ora viene interpretato come "atto di disturbo".
Ai tempi di Benedetto XVI chi si opponeva a lui, discreditava la sua persona e le sue decisioni, e lo faceva concretamente sul terreno, non era considerato un "nemico" del papa, non ho mai sentito p.Lombardi parlare di "atti di disturbo", allora tutto era lecito e legittimo, un normale uso della libertà d`espressione nella Chiesa.
I tempi son cambiati, è cambiato il papa.
RispondiElimina" Dunque da una parte i "Santa Marta & Co" ci dicono che non bisogna cadere nell'ermeneutica della conspirazione e da una parte i "Santa Marta & Co" si muovono con un ermeneutica della manipolazione"
Jorge Bergoglio sarà un gesuita e uomo, per sua stessa ammissione, furbo, ma certi fili della sua strategia di governo e comunicazione sono veramente troppo grossi e visibili per passare inosservati.
Nella mia carrellata mattinale on line percorro anche la stampa di regime, le sale stampe vaticane bis e ter, e, oh, che trovo?
RispondiEliminaTrovo sul Sismografo un articolo di Badilla che difende il suo collega e amico Tornielli!
Siamo all`attacco ad personam, se Magister non ha fatto che sottolineare e ricordare una verità e cioè che è stato Tornielli per primo a parlare di quella lettera, mostrando di conoscerla molto bene, Badilla con una caduta di stile veramente deplorevole, e senza poter smentire quella verità ma minimizzandola, offende Magister, gli fa la lezione, parla addirittura di "un risentito pizzico d'invidia che si palesa in queste righe" (!), spero che Magister si sarà fatto una sonora risata leggendo questo passaggio, da noi si dice : per fortuna che il ridicolo non uccide!
Si direbbe di essere in una corte di ricreazione per bambini dell`asilo dove per difendere un compagno di giochi si prende a calci chi lo importuna.
Vaticanisti contro vaticanisti, cardinali contro cardinali, sarà sempre stato così nella Chiesa ma oggi tutto si svolge all`aperto.
Uno spettacolo veramente pietoso.
http://ilsismografo.blogspot.ch/2015/10/vaticano-il-tormentone-della-lettera.html
http://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/528-sussurri-sinodali-taci-che-il-cospiratore-ti-ascolta.html
RispondiElimina@ Rr 20,54 :
RispondiEliminaDr.ssa non dimentichiamo mai i richiami di B. XVI fatti in quella Via Crucis del 2005 e tra questi il carrierismo.
Più sali in alto, più potere hai e più puoi (se vuoi) far danni - oppure puoi toccare e vedere cose che puoi manipolare come vuoi.
B. XVI parlò della Barca che stava affondando - della faccia sporca della Chiesa e chi l'aveva e la stava ancora sporcando - ( e qui sappiamo a chi si riferiva) - al carrierismo di maniera ( ed oggi ne vediamo tutti gli effetti disastrosi) -
Hai ragione, come dici a Miles, ""era l'ultimo ostacolo, era il momento di liquidare definitivamente la Chiesa; non credono nel nostro Dio ecc.ecc."
Speriamo che le nostre preghiere giungano direttamente a Lui e faccia tutto secondo la Sua volontà.
Più giorni passano più la montagna di immondizia diventa colossale.
Speriamo che quei cardinali e vescovi coraggiosi (anche se pochi, davanti alla massa bergogliana, Kasperiana, Martiniana) arrivino fino in fondo con l'aiuto di Dio.
In fondo Gesù è arrivato a trasmettere il Vangelo fino alla fine della terra solo con dodici pescatori.
La tragedia della Chiesa è stato quel 28 febbraio 2013 anche se ""sempre è per sempre"", poi è arrivato l'uragano che si stava preparando dal San Gallo da qualche decina di anni. Guardiamo chi è ai vertici oggi; se ne possono contare un centinaio di veri carrieristi distruttori.
""La Chiesa è indietro di duecento anni dal mondo"" ora è mille anni avanti, ma stà andando con le bombe atomiche.
Benedetto! Benedetto!, cosa hai fatto? dovevi rimanere fino ad effusione sanguinis e
far vedere al mondo chi stava seguendo dopo di te.
non può mancare il consueto fumo negli occhi carico d'odio verso chi ama i Comandamenti del Signore da parte di Adista:
RispondiEliminahttp://www.adista.it/articolo/55541
naturalmente, anche per costoro, i cospiratori sono gli osservanti, mentre le povere vittime sarebbero i novatores tanto buoni perchè vogliono rivoluzionare le basi su cui è fondata la chiesa
Ero stupita che Magister pubblicasse la notizia dell`articolo di Tornielli solo sul suo blog Settimo cielo, vedo che oggi l`ha pubblicato anche sul suo blog che è tradotto in varie lingue, come lui stesso dice: è bene che tutti sappiano.
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351158
sulle giravolte di Tornielli:
RispondiEliminahttp://www.libertaepersona.org/wordpress/2015/10/andrea-tornielli-il-vaticanista-di-successo/
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/papa-intervista-paris-match-prete-di-strada.aspx
RispondiEliminahttp://www.atlantico.fr/decryptage/tensions-au-synode-famille-comment-opposition-entre-doctrine-et-application-depuis-vatican-ii-pousse-eglise-au-bord-explosion-2387163.html#GGK4T9skUCViQFK8.99
RispondiEliminaE' utile conoscere la sintesi che fa Spadaro:
RispondiEliminaChissà perchè lui solo? Servirebbe qualcun altro in contrapposizione.
http://www.cyberteologia.it/2015/10/40-punti-chiave-dei-circoli-minori-al-sinodo15/
RispondiEliminaNon è Johnny Hallyday a fare la copertina di Paris Match questa settimana. E neanche Céline Dion, “prede” più consuete della rivista francese. Nel numero in edicola da stamani è invece Papa Francesco a essere la vedette del numero, con un’intervista a 360 gradi su di lui. E sui temi a lui più cari, dalle critiche al capitalismo al senso di povertà passando per l’ecologia.
www.lastampa.it/2015/10/15/esteri/papa-francesco-conquista-la-copertina-di-paris-match-VuDG8K8FHkEMi0D6sw6irO/pagina.html
E invece la supplica filiale firmata da quasi 800000 anime tra cui sacerdoti, religiosi...,che fine ha fatto ? Rientra forse nella ermeneutica cooperativa ...della sacra corona unita e divisa un pò ciascuno a modo suo.
RispondiEliminaEppure, tra vane cicalate contro il capitalismo (ma ben in astratto) al senso di povertà passando per l’ecologia, l'ecologia si rivela la prima preoccupazione, tanto da dire di sperare nel summit di Parigi sul clima;
RispondiEliminama un cenno concreto allo scempio del TTIP che dagli USA (che hanno tra l'altro in gran parte e trasversalmente appena protestato contro il Columbus Day perchè troppo "italiano") schiavizza l'Europa non lo fa.
allora lo facciamo noi:
http://www.maurizioblondet.it/le-euro-oligarchie-provocheranno-la-guerra-civile/
Il TTIP mina la democrazia e lo Stato di diritto: le multinazionali straniere possono chiedere cifre esorbitanti, presentando una denuncia contro gli Stati, se gli Stati adottano leggi che riducono i profitti attesi. La causa sarà discussa non da magistrati pubblici, ma da tribunali arbitrali privati
TTIP apre la porta alla privatizzazione dei servizi pubblici: l’accordo privilegia i profitti delle multinazionali, a danno della comunità, sui servizi di distribuzione dell’acqua, della salute e dell’istruzione.
TTIP minaccia la nostra salute e il nostro ambiente: ciò che è consentito negli Stati Uniti, sarebbe anche diventata legale in Europa – la via sarebbe aperta per il fracking (shale gas), gli OGM e le carni gonfiate agli ormoni. L’agricoltura contadina sarebbe ulteriormente marginalizzata, mentre crescerebbe ancora il potere dell’agro-industria.
TTIP riduce la libertà: gli utenti di Internet possono essere soggetti a vigilanza e di controllo ancora più gravosi di oggi. Eccessiva protezione del diritto d’autore ostacoleranno l’accesso alla cultura, all’educazione e alla scienza.
TTIP è praticamente irreversibile: una volta votato, il trattato non sarà più modificabile dai politici eletti, in quanto è necessario il consenso di tutti i contraenti per qualsiasi cambiamento. Nessuno Stato membro potrà più recedere dal contratto in quanto è l’Unione europea che lo avrà concluso.
Questo per dire che
-chi dovrebbe guardare al Cielo, pare non lo faccia
-si dice di guardare all'uomo, eppure nelle cose serie e concrete non si fa nemmeno quello (a meno che non sia extracomunitario, così da obbedire al diktat masso-mondialista)
Dai 40 punti di Spadaro, (mi sembra di sognare)
RispondiEliminahttp://www.cyberteologia.it/2015/10/40-punti-chiave-dei-circoli-minori-al-sinodo15/
1) SP. "purtroppo a volte l’indissolubilità è presentata solo come un fardello"
_dico: non è presentata come un fardello; ma se per uno è un fardello, o non si sta sposando nelle intenzioni della Chiesa; o ha in cuore altro, allora è più onesto se non si sposa.
Non mi pare comunque un gran argomento.
Se uno sposo/a vive l'idea dell'indissolubilità come un fardello, non è la Chiesa che deve cambiare il Sacramento, ma è lui che non si deve sposare in Chiesa.
C'è sì l'elemento naturale nella coppia degli sposi, ma anche un elemento soprannaturale nel matrimonio cattolico, in quanto avviene davanti a Dio, è una realtà sia teologale sia con un chiaro riflesso sul piano ontologico.
Chi vive l'indissolubilità come un fardello, non si pone minimamente oltre la dimensione naturale, ma intesa nel piano puramente istintuale e peccaminoso; figurarsi i piani teologale e soprannaturale.
Perchè la finalità del matrimonio cattolico è vivere insieme, sì, costruire una famiglia e fare figli ma camminando verso Dio nella Redenzione di Gesù.
dai 40 punti di Spadaro
RispondiElimina"7. L’analogia marito-moglie/Cristo-Chiesa è imperfetta ma se ne deve cogliere il senso spirituale "
eh? siamo davvero sicuri che sia "imperfetta"?
Efesini 5
"Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, 2 e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
3 Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; 4 lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! 5 Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolàtri - avrà parte al regno di Cristo e di Dio.
6 Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che gli resistono. 7 Non abbiate quindi niente in comune con loro. 8 Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; 9 il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. 10 Cercate ciò che è gradito al Signore, 11 e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, 12 poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare."
(...)
Segue "l'analogia imperfetta" secondo Spadaro
Efesini 5,22
"Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. 24 E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, 27 al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33 Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito."
Blogger Josh ha detto...
RispondiEliminadai 40 punti di Spadaro
"7. L’analogia marito-moglie/Cristo-Chiesa è imperfetta ma se ne deve cogliere il senso spirituale "
eh? siamo davvero sicuri che sia "imperfetta"?
Efesini V
Egregia Signora Costanza Miriano,
lei che si è attirata critiche, persecuzione e perfino la minaccia del carcere spagnolo (fortunatamente finita nel nulla, con grave scorno di femministe di ogni ordine, grado e colore, inclusa una ministra "CATTOLICA", che, non potendo più mandarla sotto processo, si sono dovute "accontentare" di BRUCIARE i libri da lei scritti) per aver ricordato il valore di tale analogia, con i relativi annessi e connessi di mogli sottomesse e di mariti disposti ad affrontare per la mogie, ciò che Gesù ha subito per la Chiesa, non ha osservazioni da fare?
dai 40 punti di Spadaro
RispondiElimina"11. E’ la certezza del perdono che è permette la franchezza della confessione. La percezione del peccato si desta davanti all’amore gratuito di Dio. La misericordia di Dio non ha alcuna condizione"
La misericordia di Dio richiede invece la condizione del pentimento, del ravvedimento, e la proposta (reale) di cambiare vita.
In più
_Siracide 5,5
Non esser troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
_S. Gregorio [In Evang. hom. 34]
"La penitenza consiste nel piangere i peccati commessi, e nel non più commettere cose degne di pianto."
_S. Isidoro [Sent. 2,16]
"È un derisore e non un penitente colui che torna a compiere ciò di cui si è pentito."
Se quindi uno è pentito davvero, non ritorna a fare continuamente quel peccato. Del resto, lampante cfr. Ebrei 6, 4-8.
_S. Ambrogio [In Ps 118, 8, sul v. 58] scrive: "La facilità del perdono è un incentivo a peccare."
dai 40 punti di Spadaro
RispondiElimina"13. L’espressione “Vangelo della famiglia” ad alcuni sembra vaga."
E' tutto il Vangelo, per come non è più ribadito, che sembra vago in bocca a certuni. Se si sentono kasper o marx e purtroppo molti altri, sembra addirittura un altro libro.
"22. Seguendo la tesi dei “semina Verbi” non si può disconoscere che ci sono molti valori positivi in altri tipi di famiglia."
Secondo la dottrina cristiana non ci sono semina Verbi nel peccato mortale, nè nell'adulterio, nè nella fornicazione di ogni genere. La teoria della gradualità non si applica al peccato.
Sì Sì, No No, o sei di Dio o sei del demonio.
1Corinzi 10,21
non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.
Il figliuol prodigo un giorno "rientrò in stesso", ascoltò la voce del Padre, e "si alzò", confessò i propri peccati e tornò alla casa del Padre. O di qua o di là. Ma non c'era una gradazione di giustizia nel suo peccato. A un certo punto ha smesso ed è ritornato.
dai 40 punti di Spadaro
RispondiElimina"26. La dottrina è nota ma le esigenze della realtà e i nuovi accenti della riflessione teologica devono essere presi in considerazione perché il Sinodo dia un apporto davvero significativo"
E' come dire che la dottrina (non dimentichiamo è desunta dalle Scritture e non solo) è una cosa, ma la realtà, con le sue "esigenze" è un'altra;
è come dire che la Parola di Cristo è irreale.
dai 40 punti di Spadaro
RispondiElimina"28. Si conferma la necessità di un linguaggio più simbolico, esperienziale, significativo, chiaro, invitante, aperto, pieno di gioia e speranza, ottimistico"
per me si conferma l'esigenza di verità e onestà, nella predicazione come nella vita.
L'ottimismo, non quello di Tonino Guerra, è tale solo in Dio, nei Suoi doni, non altrove. Non nell'esperienziale delle sbandate senza il Signore.
"32. Pensiamo in modo troppo statico e non in modo storico. La dottrina si è sviluppata in modo storico. Questo processo è vero anche nella vita delle persone."
Grosso errore hegeliano storicista.
La dottrina è stata Rivelata. Specie quella sulla vita familiare, impurità, fornicazioni, adulteri è nei Vangeli, nel NT ma anche nell'AT, nei Comandamenti stessi.
Addirittura Gesù aumenta i principi di esigenza (per es. rispetto al ripudio, concesso da Mosè, ma detestato da Dio Padre cfr. Malachia e da Gesù.)
Non c'è proprio l'evoluzione storicista nelle richieste di Dio.
L'unica evoluzione che Dio si aspetta sul serio è...la nostra OBBEDIENZA.
Se è troppo confessare questa semplice verità, gettate le votre tonache, è più onesto.
dai 40 punti di Spadaro
RispondiElimina"33. Lo sviluppo storico della dottrina fa capire che anche la pastorale deve essere un processo a gradi. Chiarezza della dottrina e gradualità nella pastoriale non si oppongono ma esprimono la concretezza dell’accompagnamento"
v. sopra
Comunque la chiarezza nella dottrina da parte vostra va cercata col lanternino.
"39. Che il Sinodo apra un tempo di paziente ricerca da parte di teologi e pastori che possa delineare una pastorale familiare in un orizzonte di comunione, Non abbiamo bisogno di assetti disciplinari universali"
di nuovo la pastorale latitudinaria. Ciò che Dio vieta in Alaska, in Australia è concesso. Di questo passo sarà sdoganata anche la poligamia. Dipende dalla latitudine.
Oggi su Rorate caeli
RispondiEliminaDoctrinal "devolution" to the bishops' conferences? Francis already endorsed it in 2013.
http://rorate-caeli.blogspot.com/2015/10/doctrinal-devolution-to-bishops.html
Mic lo aveva detto già da allora. Sull'EG (6 aprile 2014)
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/04/conversione-del-papato.html
Sì, è vero. Grazie per averlo ricordato.
RispondiEliminaAnche questa è una innovazione tutta conciliare. Esorterei allora a leggere anche sulla collegialità ma anche sulla sinodalità come sbocco tutto bergogliano, ma che ha le sue radici in precedenza... qui:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/09/papato-e-sinodalita-eo-conciliarita_21.html
...
Tra gli ormai numerosi segnali di mutazioni genetiche apparentemente inarrestabili, tutti per nulla marginali e soprattutto dirompenti, estraggo qui il punto sulla 'conciliarità' convertita in 'sinodalità'. A seguire, le considerazioni corredate dei documenti dell'epoca.
« La X Sessione plenaria della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico fra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa (Ravenna 8-15 ottobre 2007), nel documento sottoscritto intitolato «Le conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa. Comunione ecclesiale, conciliarità e autorità (documento di Ravenna)», pone la reciproca interdipendenza tra primato e conciliarità al livello locale, regionale e universale, per cui «il primato deve essere sempre considerato nel contesto della conciliarità e, analogamente, la conciliarità nel contesto del primato» (n. 43). Questa visione dà una dinamicità al modo di concepire il ministero pontificio in una proiezione verso un futuro che ogni fedele vorrebbe vedere realizzato [!?] ».
Ricordo che il documento di Ravenna - promotore il pluri-citato (dal nuovo papa) card. Kasper - fu accolto con alcune riserve [documentai a suo tempo le perplessità di diverso ordine del Patriarcato di Mosca - vedi il seguito nel 2010 - e anche], mentre ora viene riproposto sic et simpliciter senza remore addirittura dal papa stesso. Esso aggiunge alla collegialità la cosiddetta conciliarità, peraltro nel documento non riferita propriamente al Vaticano II. Tuttavia si corre ugualmente il rischio di riconoscere ad esso, in virtù della collegialità che evoca e che si intende realizzare, una ulteriore funzione costitutiva e fondante una nuova realtà che va a toccare il cuore stesso della Chiesa e della sua identità nella persona del Romano Pontefice.
....
Josh,
RispondiEliminapiù passa il tempo, e più mi sembra che Spadaro sia irrimediabilmente un protestante.
Rr
@ Rr. Spadaro non è un protestante. Di fatto lo è. Manca solo l'abiura formale.
RispondiElimina@ Josh delle 9,52. Adista non e' fumo negli occhi. E' fumo del diavolo, pura spazzatura.
RispondiElimina@Alessandro
RispondiEliminasappi che è molto diffusa tra sacerdoti a Bologna, che ne ricalcano spesso le tesi...
Josh,
RispondiEliminaSe Roma è una grnade Babilonia, Bologna lo è in piccolo?
Mi ricordo ancora la sporcizia che la deturpava, appena fuori P.za Maggiore, non dissimile da quella vista più di recente a Roma.
Rr
@ Josh.
RispondiEliminaAdista nel marzo 2002 era una rivista che si trovava regolarmente nel seminario di Tortona, durante l'episcopato di mons. Martino Canessa. (Ora emerito). Non so chi fosse allora il rettore. Già in quel tempo, ben prima che conoscessi il mondo della Tradizione, quella rivista mi faceva sch...
@Alessandro: non per curiosare, ma la Domenica vai al Summorum in ...S. Vitale...cioè qui?
RispondiEliminahttp://diversirobi.weebly.com/uploads/6/2/4/0/6240138/3607249.jpg?460
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@Rosa: Bologna è simbolo da sempre di alcune situazioni contraddittorie.
E' negli ultimi 70 anni la città più rossa d'Italia, sede di esperimenti pd, anche internazionali, e insieme una delle città con più chiese al mondo. Era storicamente in un periodo quasi una concorrente di Roma, le impedirono di completare la Basilica di S. Petronio perchè avrebbe superato S. Pietro a Roma se finita, e insieme la città "indipendentista", primo comune ad approvare la liberazione dei servi della gleba. Se qui di recente abbiamo avuto le buone influenze dei card. Biffi e poi Caffarra, abbiamo avuto anche la "scuola di Bologna" ultraliberale in teologia
https://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Melloni
anche Dossetti e gli instancabili dossettiani, che ora approfondiscono una certa lettura giudaizzante:
http://www.piccolafamigliadellannunziata.it/gesu-nellimmaginario-ebraico/
o l'amico di Prodi (e lo stesso Prodi con le sue perenni lodi all'Euroooopa) don Nicolini:
http://www.famigliedellavisitazione.it/wp/il-nemico-che-ci-invade-e-un-povero.html
Poi abbiamo Il Mulino, una visione obbligatoria di sinistra. Le Coop Rosse una ogni angolo di strada. Gli arci-tutto.
Babilonia è dire poco. Senza dubbio sono più legato a quest'altra Bologna, degli Aspertini, Guido Reni, i Carracci, Nicolò dall'Arca:
http://esperidi.blogspot.it/2008/09/amico-aspertini-orbis-pictus.html
http://www.placidasignora.com/2012/04/02/le-burde-dolorose-il-compianto-del-cristo-morto-di-nicolo-dellarca-a-bologna/
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/14/Niccol%C3%B2_dell'arca,_Compianto_sul_Cristo_morto,_Chiesa_di_S._Maria_della_vita,_Bologna_03.JPG
forse il suo massimo simbolo del conflitto carne-spirito è la stessa basilica di S. Luca (sul colle) separata dalla città bassa da 666 arcate di portici.....
Non siamo i soli ad aver osservato come e quanto sia cambiato Tornielli:):)
RispondiEliminahttp://www.libertaepersona.org/wordpress/2015/10/andrea-tornielli-il-vaticanista-di-successo/#more-132631
Josh,
RispondiEliminaconosco abbastanza Bologna, perchè care amiche dell'infanzia vi hanno studiato e/o vissuto. Anche cari amici dei mie fratelli più giovani sono bolognesi, e sono mooolto a dx, politicamente parlando. Eppure anche loro sembrano afflitti dal virus del CVIIismo e, per dirne una, BXVI non piaceva loro per niente.
(le amiche che vi hanno studiato e/o vissuto, invece, la pensano "in toto" come me).
Di te, infatti, mai avrei pensato tu fossi bolognese.
RR
Luisa,
RispondiEliminapurtroppo di gente come Tornielli la storia d'Italia ne è piena. Basti pensare che il termine "voltagabbana" è entrato così nella lingua inglese, o ricordare il detto: "Franza o Spagna, purchè se magna", od anche "gli Italiani sono bravissimi a correre in aiuto del vincitore", di un nostro grande giornalista ed intellettuale "non organico" del quale, in questo momento, non ricordo il nome.
E' l'eredità, a quanto pare ormai diventata genetica, di secoli di dominazioni straniere. Dicesi anche servilismo.
RR
RR..."mai avrei pensato tu fossi bolognese"
RispondiEliminaci sono menti e cuori che trascendono il proprio spazio e tempo:-)
a parte questa rutilante dichiarazione, ti lascio con un mio post breve analisi-letteraria, non bolognese, di qualche anno fa, ma che sembra dire in versi una situazione esistenziale andata in pezzi, di quelle che al Sinodo non sanno più come affrontare con le armi e l'ammaestramento della fede
http://esperidi.blogspot.it/2008/09/giovanni-raboni-alcuni-aspetti-della_10.html
"Ma cospirazione di cosa? Questo è l’elemento surreale: la cospirazione è per definizione qualcosa che si trama nell’ombra, nel segreto, alle spalle di qualcuno che si intende colpire, per ottenere risultati impossibili alla luce del sole. Ma cosa c’entra con alcuni cardinali che firmano una lettera e la consegnano direttamente al Papa, ovvero a colui che dovrebbe essere – nella mente perversa di tanti commentatori – la vittima? Non solo: le preoccupazioni espresse nella lettera sono state dagli stessi pronunciate pubblicamente nell’aula sinodale (e ancora prima in interviste e dichiarazioni), così che in effetti neanche il contenuto della lettera è una sorpresa."
RispondiEliminaBologna è una città che resta sospesa sempre fra quello che avrebbe potuto essere e non è stata, o meglio, non le è stato permesso di diventare, una città già problematica negli anni '80 quando ci studiavo io, ora è peggiorata in tutti i sensi, dovendo essere l'esperimento pilota del paradiso comuncooperativo, è quello che tutta la regione è diventata, si ruba come e più che in altri posti, ma rimane un modello insuperabile di falsità PiDiote, propinate al popolo toro più che bue, perché vede solo rosso. Ci ho studiato e vissuto per 4 anni, non l'ho mai amata perché loro detestano i romagnoli, sentendosi infinitamente superiori per il fatto di essere la prima università europea (1088), tra l'altro fondata da un papa, ma dettaglio trascurabile oggi, con noi riminesi ce l'hanno particolarmente, è un odio atavico risalente alle tante, troppe guerre dei principi rinascimentali, dei tanti capitani di ventura voltagabbana, fatto sta che quando ti bollano come riminese, hai da scalare il Golgotha, per inciso, da Cesena in su ci chiamano marchignoli. Josh, non puoi parlare male de Il mulino c'è il fior fiore di ex miei docenti Eco, Raimondi, anche se devo dire che Eco non c'era mai, era sempre a Parigi à la Sorbonne, vuoi mettere, lì fa più chic, essere non in linea, se non proprio contro il mainstream, ti qualifica come fassista ed antipartigiano ed equivale ad obbligo di silenzio, pedalare a testa bassa. Lupus et Agnus.
RispondiElimina@Lupus, ho un rapporto sereno coi romagnoli:-) ed Eco e Raimondi sono stati anche miei docenti.
RispondiEliminaMa il Mulino se per es. pubblica anche lo Stussi, Wellek-Warren, e molte belle cose specialistiche, ne pubblica certe altre selezionate solo col marchio rosso (di riformista all'anglosassone casomai, con tutto ciò che comporta) compresi Melloni, Toaff, Dossetti& co.
Per lo meno, il Mulino non si potrà dire che è nè Cantagalli, nè Ichthys, nè le Edizioni di Ar, questo me lo concederai...
Toh!
RispondiEliminahttp://www.lafedequotidiana.it/platinette-charamsa-farebbe-meglio-a-tacere-louting-e-una-cosa-seria/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook
Certamente, ti do l'imprimatur, ma dimmi la verità, Eco l'hai mai visto? Io solo in videoconferenze in francese, ovvio, mentre invece mi sono sciroppato la terribile moglie che in filologia e grammatica italiana mi ha fatto sudare le classiche 7 camicie, comunque Raimondi docente valeva più di Pazzaglia, non me ne vogliano.....io ho fatto 2 anni di lettere classiche perché volevo diventare archeologo, meschino, poi ho cambiato per cause di forza maggiore e mi sono/ hanno buttato sul filologico, studi utili a fare bella figura etimologicamente parlando, ma professionalmente non mi sono serviti granché, boia d'un mond leder! Ricambio la simpatia, sai che noi sudici non siamo come i nordici. :D. Lupus et Agnus.
RispondiEliminaBoia d' un mond leder, la conosco anch'io.
RispondiEliminaSe non avessi deciso di andare ancora più a Nord, ci sarei stata anch' io a Bologna in quegli anni- ma i miei avrebbero detto:- A Bologna? in mezzo a quei comunistacci? mai!-
Rr