Ricordo e venerazione dovuti. Papa Pacelli ha speso se stesso e tutta la sua vita per Cristo, la Chiesa, la salus animarum. I suoi numerosi documenti su ogni campo della dottrina, della spiritualità, dello scibile ed anche dell'impegno sociale restano pietre miliari da custodire e riproporre perché parlano il linguaggio dell'eternità anche all'oggi della storia.
La sera del 2 marzo 1939, impartita la prima benedizione a Roma e al mondo, dopo l’elezione al Sommo Pontificato, il volto nascosto tra le mani, Pio XII prese a singhiozzare a lungo. Ora, chiamato a essere il suo Vicario sulla terra, sapeva che gli toccava essere assolutamente conforme a Gesù, a Gesù Crocifisso. Che cosa poteva fare altro che piangere di dolore e di amore indicibile per Lui? Le lacrime e il sangue della Passione di Gesù gli sarebbero rimaste sempre in fondo al cuore, in un’offerta di sé senza limiti, fino al culmine del sacrificio. Proprio come Gesù che, compiuta la sua immolazione salvifica a pro degli uomini, ancora gli erano riservati il disprezzo e l’insulto. Davanti a questo urge che noi mettiamo sempre più in chiaro l’ammirabile irradiazione di luce e il servizio di amore che Pio XII ha realizzato per tutti, sino alla sua ora, il 9 ottobre 1958.
Ricordo e venerazione dovuti. Papa Pacelli ha speso se stesso e tutta la sua vita per Cristo, la Chiesa, la salus animarum. I suoi numerosi documenti su ogni campo dello scibile ed anche dell'impegno sociale restano pietre miliari da custodire e riproporre perché parlano il linguaggio dell'eternità anche all'oggi della storia.
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RispondiElimina"Vi ho preso in giro ma debbo ricredermi : la vostra è una buona spiritualità ...
Ora che tutto questo "sociale" nella chiesa sta soffocando il mio sacerdozio me ne rendo conto.
Non so se la celebrazione in tridentino mi riuscirà, quel che potrò a fare con l'aiuto di Dio lo metterò a disposizione della buona causa liturgica.
Ho bisogno di una boccata d'aria fresca ...
Pregate per me e per i miei confratelli.
Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam".
Carissimo sacerdote..sono un giovane di 27 anni e negli ultimi sei ho studiato teologia sperando un giorno di essere accolto nella schiera dei Leviti! Quando alcuni anni fa ho imparato a servire la messa un mio amico sacerdote che celebrava quasi clandestinamente per il pregiudizio ingiustificato che c'è nella mia diocesi contro la Messa tridentina, abbiamo accolto in questa forma della Santa Messa una serie di grazie che esprimono una profonda dolcezza che viene dall'incontro vero vivo è immediato con il mistero di Dio. Entrambi abbiamo imparato poi a gustare diversamente la nostra vita di fede e l'espressione ordinaria della liturgia . Vi si accosti con molta fiducia e vedrai che il Signore non le lascerà mancare quelle grazie e quelle consolazioni che sono proprie di chi vive in sincerità e pienezza il suo sacerdozio! La ricorderò anch'io nelle mie preghiere e lei faccia altrettanto per me perché anche io abbia la grazia di diventare un buon sacerdote! In Corde Jesu
EliminaSan Pio da Pietralcina durante la prima Santa Messa successiva alla morte di papa Pacelli Lo vide in Paradiso.
RispondiEliminaDi tale dichiarazione esiste la lettera autografa di pugno di un suo confratello, padre Domenico, firmate in calce proprio da San Pio.
Chissà cosa direbbero oggi al sinodo questi due figure gigantesche di santi?
"Chissà cosa direbbero oggi al sinodo queste due figure gigantesche di santi?"
RispondiEliminaL'avrebbero senz'altro impostato sulla volontà divina, sulla nostra possibile (e non presentata impossibile, come oggi) adesione a Lui;
avrebbero senz'altro puntato sull'onnipotenza di Dio (non è un modo dire: nulla è impossibile a Dio, anche nella vita personale, ma solo se gliela affidiamo e se non continuiamo a fare di testa nostra), e sulla Grazia che ci permette di uscire dal peccato e dalle situazioni irregolari in cui ci fossimo andati a imbucare.
Non l'avrebbero impostato a partire dalle situazioni di adulteri risposati a cui dare la Comunione, sui quali la dottrina ha già detto tutto, insieme a Tradizione e S. Scrittura,
e non l'avrebbero impostato sulle benedizioni a vari gradi di peccato mortale, ma avrebbero spinto ad uscirne e a riconciliarsi con Dio.
Sarebbero partiti da Dio e non solo dai desideri illeciti dell'uomo. Proclamando la grandezza di Dio, della Sua opera in Cristo, del ruolo dello SS. avrebbero rimesso al centro la Sua opera di salvezza per l'uomo: solo quando l'uomo si abbandona in Dio cresce, e solo nella santità (e non nei vizi) si potrà elevare.
La chiave del Cristianesimo nella nostra vita è sempre e solo la Redenzione, non la benedizione del peccato.
Il resto son chiacchiere che se le porta il vento, ma che finiranno senz'altro in Giudizio, come ogni attentato all'etica di santità già spiegata nel Vangelo e resa possibile a ogni cristiano che davvero confida nel Signore, e non nelle proprie voglie o nella propria ὕβϱις.
la Bq "Quelle manovre per manipolare i lavori del Sinodo"
RispondiEliminaAffronta il problema basato sui dati e le conclusioni di Edward Pentin riportate anche su questo blog, ma non manca di lanciare strali:
.....
Testimoni autorevoli, cioè, che hanno partecipato ai lavori sinodali oppure che sono informati oltre ogni ragionevole dubbio, e che non provengono solo dallo stucchevole partito di quelli che pensano di sapere come si fa il Papa meglio del Papa (e che per questo ogni giorno gli ammanniscono lezioni e ammonimenti non richiesti), che amano il Papa basta che non sia questo Papa, che studiano da cattolici protestatari se non già protestanti.
.....
Quanto alle osservazioni che seguono non mi riferisco ovviamente solo a questo testo, ma a certi atteggiamenti anche di quel contesto nonché ad una serie di recenti scambi da parte di interlocutori un tempo compagni di cordata.
Lo aveva detto Benedetto XVI, cito : « A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio » [è la sua Lettera ai vescovi, del 2009].
Per tale “gruppo”, o persona, non vi è nessuna pietà. Su di loro si riversa odio, sentendosi giustificati dalla “approvazione generale”, e vengono sospesi tutti i “criteri buonistici” della Società “liberale”. E "fa figo" tacciarli da “oppositori del papa”, nello stesso in modo in cui tanti discorsi che esulano dal “pensiero unico” vengono chiusi senza discutere, affibbiando epiteti come antisemita o omofobo. Diciamo che bollare come “antipapisti” questi gruppi e persone serve da salvacondotto per aver garantita la propria firma e visibile la propria faccia su tutte la agorà mediatiche di regime. Ovviamente a noi la nomea di antipapisti è affibbiata in modo del tutto arbitrario perché non diremmo ciò che andiamo dicendo se non amassimo il papa e il papato.
Peraltro l'articolista, sull'affermazione sopra riportata, appare smentito dallo stesso Pentin del quale riporta ampie dichiarazioni. Riprendo quelle conclusive:
Qualcuno dirà che, per quanto bene intenzionato, il suo libro è divisivo e persino troppo duro nei confronti di alcuni alti prelati…
«Ho pensato e ripensato a lungo se fosse davvero il caso di scriverlo, e questo perché non volevo generare scandalo né riaccendere nuove discussioni sterili. Comprendo dunque la preoccupazione cui lei accenna, ma perché il libro fosse un resoconto vero di ciò che è avvenuto al Sinodo straordinario occorreva evitare ogni tipo di autocensura. I media e i giornalisti cattolici debbono rispettare sempre la gerarchia ecclesiastica, ma la deferenza non può mai essere motivo di oscuramento della verità, la quale va sempre detta per intero ancorché con carità. Aggiungo anche che i resoconti, se si basano sui fatti e se cercano di presentare integralmente la verità, non sono loro a essere divisivi; lo sono invece coloro che compiono atti divisivi».
coraggioso passaggio
RispondiElimina"I media e i giornalisti cattolici debbono rispettare sempre la gerarchia ecclesiastica, ma la deferenza non può mai essere motivo di oscuramento della verità, la quale va sempre detta per intero ancorché con carità. Aggiungo anche che i resoconti, se si basano sui fatti e se cercano di presentare integralmente la verità, non sono loro a essere divisivi; lo sono invece coloro che compiono atti divisivi."
E' proprio così. Se i resoconti come le critiche motivate e le argomentazioni sono oneste e veritiere, non sono mica questi ultimi a esser divisivi anche se criticano aspramente.
Divisivo è chi compie atti divisivi, anche se nella gerarchia.
Divisivo, in un'epoca in cui si è fatta un'ideologia dell'inclusività de tutto a tutti i costi,
è chi ha diviso, innanzitutto se stesso, dalla Verità del Vangelo.
E' per quello che propala sciocchezze a tutto spiano: chi si è diviso dalla Verità, non sa più spiegare Dio nè il mondo....allora si ripiega sul mondo ma con le sue regole terrene, e venendo meno a Dio pensa che la via da percorrere siano sconti di dottrina e saldi nell'etica.
O pensa di risolvere con strategie politicanti umane troppo umane situazioni che hanno la loro radice in un soprannaturale ormai negato.
Questo, oltre che divisivo, è criminale.
Ma oggi si considera divisivo anche ribadire che il bene è il bene e il male è il male, e che per salvarsi bisogna volgersi al bene.
Perchè anche questo è...divisivo? Ma perchè "discrimini" tra bene e male. Oggi invece bisogna includere.....
"Ovviamente a noi la nomea di antipapisti è affibbiata in modo del tutto arbitrario perché non diremmo ciò che andiamo dicendo se non amassimo il papa e il papato."
RispondiEliminaConcordo. Sicuramente non siete tra coloro che "amano il Papa basta che non sia questo Papa", visto che non mancano le vostre critiche (rispettose e documentate) agli altri papi post-conciliari a partire da Giovanni XXIII fino a Benedetto XVI...
Segnalo un articolo poco serio contro la tradizione pubblicato da aleteia, un sito ancor più conservatore (del concilio) rispetto a La Bussola.
http://it.aleteia.org/2015/10/08/ecco-comera-la-chiesa-prima-del-concilio-vaticano-ii/
Ringrazio Massimo V. anche della segnalazione.
RispondiEliminaNoto che quell'articolo è infarcito dei soliti mantra. E ciò che il Concilio ha attuato non può essere considerato la panacea di ogni problema che la Chiesa potesse avere (come del resto avrà per ogni generazione, anche se c'è da augurasi mai più nella misura attuale). Tanto meno può esserlo sulla base di premesse scaturite da luoghi comuni, se non da 'ignoranza' in ordine alla liturgia.
Segnalo l'originalità del sito della Diocesi di Frascati:
RispondiEliminahttp://www.diocesifrascati.it/diocesi_di_frascati/00000003_Home.html
Il Vescovo Mons. Martinelli ha curato personalmente degli opuscoli/brevi saggi per istruire ed orientare i fedeli relativi a questi argomenti:
SANTIFICA LA DOMENICA - SINTESI DELLA NOTA PASTORALE DEL VESCOVO
E’ GIUSTO EQUIPARARE IL MATRIMONIO AD ALTRO?
IL GENDER E LA FEDE CRISTIANA (prima parte)
IL GENDER E LA FEDE CRISTIANA (seconda parte)
Peculiare e dettagliato anche:
FIDANZATI - CORSI DI PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO 2015-2016
Probabilmente è interessante anche il resto che al momento non ho esplorato.
Anche il principe delle tenebre ha fatto capolino .
RispondiEliminaAvvenire: Sinodo. Divisioni? Le diable probablement»
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/10/09/0769/01666.html
RispondiEliminaSynod15 – 4a Congregazione Generale:
Briefing sui lavori del Sinodo sulla Famiglia 2015
In diretta video dalla Sala Stampa alle ore 13.00 - I Padri Sinodali incontrano i giornalisti per parlare dei temi in discussione nel Sinodo ordinario sulla Famiglia in corso in Vaticano.
Appello del Santo Padre per la pace in Medio Oriente e in Africa, 09.10.2015
Omelia del Patriarca di Babilonia dei Caldei durante la preghiera dell’Ora Terza, 09.10.2015
Messa a Santa Marta
RispondiEliminahttp://it.radiovaticana.va/news/2015/10/09/francesco_calunnie,_invidie_e_trappole_vengono_dal_diavolo/1177925
Non ho ancora letto il link di Santa Marta, ma le parole del titolo dicono molto e non nuovo: ogni tanto le fa di queste sparate.
RispondiEliminaÈ vero che calunnie invidie e trappole vengono dal nemico. Ma sarebbe importante non confondere, ad esempio, le critiche con le calunnie e sarebbe anche corretto - oltre che doveroso, specie quando vengono da ecclesiastici - rispondere e, se del caso, confutarle adeguatamente. Anziché, sempre ad esempio, dire, riferito a chi ama la tradizione: "vanno ignorati si estingueranno da soli" accompagnato da una serie di epiteti, a più riprese, tutt'altro che 'misericordiosi'...
Leggo adesso:
RispondiElimina"“il Maligno è nascosto, viene con i suoi amici molto educati, bussa alla porta, chiede permesso, entra e convive con quell’uomo, la sua vita quotidiana e, goccia a goccia, dà le istruzioni”. Con “questa modalità educata” il diavolo convince a “fare le cose con relativismo”, tranquillizzando la coscienza:
Con quel "molto educati" credo possa riferirsi agli atteggiamenti non riconoscibili come aggressivi ma di fatto distruttivi. Oppure può intender "molto abili"... ma vattelappesca: le spara lì e non va mai a fondo, ognuno la può vedere a modo suo.
Ma chi appare oggi, se non proprio lui, come un candidato attendibile ad essere definito campione di relativismo (nonché di ambiguità) e di anestesia delle coscienze?
Non basta dire che bisogna lasciarsi ispirare dallo Spirito Santo per l'indispensabile discernimento. E' ben vero; ma occorre poi ascoltarlo sul serio. E senza pensare, arbitrariamente, che lo Spirito Santo non sia presente nella dottrina - che ci è affidata, non la costruiamo noi - ad esempio, e che ci venga incontro solo nelle novità e nell'"uscire da sé", che non ha senso se viene fatto senza prima conoscere e ascoltare quel che ci interpella in interiore homine, per dirla con Sant'Agostino...
L'articolo di Gianfranco Svidercoschi pubblicato da Aleteia è un articolo intellettualmente disonesto pieno di luoghi comuni e mistificazioni storiche.
RispondiEliminadel resto:
RispondiEliminaDai massoni l’omaggio al Concilio: “Ha insegnato il valore del dialogo”
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/concilio-18866/
Mamma mia, ma come si fa a pubblicare e leggere ancora uno come Svidercoschi ? Basta averlo visto e sentito una volta in TV! Tra lui e Lerner!
RispondiEliminaMa quando si ritireranno a vita privata?
Rr
"Le diable probablement"
RispondiEliminaera anche il titolo di un film del bravo Robert Bresson.....
@Massimo V.
RispondiEliminal'articolo su Aleteia ("Verità" si fa per dire...) è irritante, falsificatore e pieno di cialtronate.
Errori, nessuna buona fede, e comparazioni improprie:
molte notazioni sul "concilio" ululano al miracolo senza riportare e discutere i fatti, come quel tragico lasciare in massa il sacerdozio nell'immediato tempo successivo; e infatti solo nell'astrazione ideologica che non guarda alla storia del com'è andata, si può gioirne;
la partecipazione + attiva alla Messa per via della "preghiera dei fedeli" (spesso un infilare temi presi dalla cronaca tv settimanale, e poi non è mica "dei fedeli") o per la stretta di mano del darsi "la pace"? ne facevamo pure a meno;
ancora critiche alla "Chiesa Costantiniana", concetto astruso e mistificatorio per distruggere quanto nella Chiesa è dal III sec. al 1965
ne ho parlato qui:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/11/un-magistrale-contributo-di-josh-ricco.html
Poi sempre nel ridicolo testo di "aleteia": la Bibbia emarginata nella Messa antiquior? ma quando mai?
E dall'art. di Svidercoschi "i non cattolici erano “fratelli separati”, da riportare all’”ovile”
Pensi che oggi addirittura l'islam invece adora con noi l'unico dio delle religioni monoteiste.
Altro non è che falsità e involuzione.
Il concilio… “Ha insegnato il valore del dialogo”…
RispondiEliminaIndiscutablement !
Je veux dire : sans qu'il soit permis de le discuter…
Cela m'a rappelé ce que disait le tristement célèbre et despotique ex-prieur de l'abbaye cistercienne de Boquen, Bernard Besret (dont j'ai déjà parlé dans ce blog), ex-"peritus" au concile, principal inspirateur et rédacteur du Décret "Perfectae Caritatis" sur la rénovation de la vie religieuse (en fait sa subversion), après son apostasie officielle et l'annonce de son affiliation au Grand Orient de France : "Ce que j'apprécie, chez les francs-maçons, c'est leur sens du dialogue"…
Ben voyons ! Comme l’avaient déjà démontré leurs coupeurs de têtes dès 1789…
"Dialogue" qui n'a d'autre objet que de faire avaler aux naïfs innombrables la dictature des pseudo "droits de l'homme"… à la bonne manière des Américains imposant aujourd’hui leur conception (toute maçonnique) de la démocratie à coups de bombes au napalm et par organisations terroristes interposées… Al-Qaida, Al-Nosra, Al-machin-chouette, etc., etc.
Soyez sans illusion : ledit article de Svidercoschi est un parfait miroir des idées de Bergoglio et de sa bande d'antichrists.
RispondiElimina:Interventi e notizie dal Sinodo
RispondiEliminahttp://cardinaldolan.org/index.php/marriage-the-premier-relationship-of-this-life/
https://twitter.com/antoniospadaro
https://www.facebook.com/notes/antonio-spadaro-sj/8-punti-chiave-per-leggere-il-lavoro-dei-circoli-minori-del-synod15/10156143714790788
https://twitter.com/CardinalNapier
Mons. Coleridge:
Nous avons travaillé sur le document de travail (Instrumentum Laboris), explique-t-il, pour voir paragraphe par paragraphe ce que l’on pourrait amender, effacer ou ajouter. (…) Le but de tout ce travail n’est pas clair pour moi“. “Les 13 groupes soumettront leurs suggestions de révision au groupe de 10 (une commission spéciale, ndlr) que le pape a nommé pour produire le document final du synode. Dieu seul sait ce que les 10 feront de tout cela !“, écrit encore l’archevêque, visiblement sceptique.
“Je continue d’être incertain à propos du nouveau processus de ce synode, confie-t-il encore. (…) Toutefois je me ferai une idée finale au terme des trois semaines. Pour l’instant, il y a eu plus de désordre que de méthode“
http://brisbanecatholic.org.au/articles/on-the-road-together-muddle-and-method/
8 PUNTI CHIAVE PER LEGGERE IL LAVORO DEI CIRCOLI MINORI DEL #SYNOD15
RispondiEliminaANTONIO SPADARO SJ·VENERDÌ 9 OTTOBRE 2015
Alla luce della lettura di tutte le relazioni dei Circoli minori del Synod15 emergono alcuni punti molto interessanti per la prosecuzione del dibattito. Ne emerge una Chiesa dinamica, che si interroga e sa dialogare anche grazie a differenze di posizioni. Ne emerge anche il desiderio di una visione positiva della realtà, consapevole dei problemi, ma capace di incoraggiare e di dialogare con i nostri contemporanei. Fornisco 8 punti per me focali:
1) Basta con una visione pessimistica della realtà e della sessualità.
2) Usare un linguaggio comprensibile e che favorisca il dialogo con i nostri contemporanei.
3) Non limitarsi al linguaggio normativo ma usare quello positivo e aperto del Concilio #Synod15.
4) Imparare a leggere i segni dei tempi, cioè della grazia nel mondo contemporaneo.
5) Valutare il proprio approccio pastorale alla luce dello stile di #PapaFrancesco.
6) Non parlare più della famiglia in termini astratti o idealizzati.
7) La natura dell'Instrumentum Laboris è di essere un documento "martire" fatto per essere rivisto.
8) Occorre discernere attentamente il bene e il male anche nelle posizioni più lontane dalle nostre.
Ad esempio (cfr Gallicus C): Le teorie del gender: 1) sono state sviluppate cercando di analizzare fenomeni umani e sociali che possono arricchire la nostra comprensione del mondo 2) ma allorché diventano un assoluto tendono a produrre un sistema di pensiero unico che tenta di imporre una visione che nega la relazione tra identità sessuale ed essere sessuato.
IMPORTANTE
RispondiEliminahttp://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/10/09/0771/01657.html
Synod15 – 4a Congregazione generale: (TUTTE le )
Relazioni dei Circoli minori sulla prima parte dell’Instrumentum laboris, 09.10.2015
Ancora su Pio XII, e chi scrive, poco sopra: "cosa avrebbe detto del sinodo?"...
RispondiEliminaPio XII affermò: "Il più grande peccato di oggi è che gli uomini hanno perduto il senso del peccato."
Non solo perchè la Chiesa non predica più in maniera netta, ma perchè pare perduto il significato vero delle azioni, dei pensieri.
Ci può essere (ma solo in certi casi) un senso di colpa davanti a certi gesti, ma sembra scomparso il senso del peccato. Bisogna quindi tornare al vero senso di Dio e dell'uomo, e a capire la posizione della creatura davanti al Creatore.
Non c'entra, ma c'entra: dai tempi di Pio XII, anche nell'accezione comune, nell'arte, nella "cultura", nella comunicazione cosa c'è stato mai, cosa si è mosso e come? una incredibile parcellizzazione dei fatti, degli elementi, una frammentazione, un'implosione.
"Frammenti di discorso amoroso", "Io diviso", polisemia delle parole e dei gesti (ma polisemia non come ricchezza di significati bensì come smarrimento del senso) e simili.
Un certo sguardo che (processo già in atto da decenni) mai come prima mostrava fatti, eventi, scelte, azioni, slegati dal senso, dall'intelletto, dalla finalità, dalla causalità, dalla logica, dall'unità del progetto-persona.
"Faccio questo perchè mi va..." e finita lì, come se ogni parola, gesto, azione non avesse implicazione alcuna, nella coscienza e nel sistema Dio-uomo.
Quante volte l'abbiamo sentito, e mica solo nel '68.
Il peccato invece è ribellione a Dio, è anteporre beni/piaceri transitori prima o al posto del Bene ultimo, Dio. Similmente, la contrizione è altro dalla consapevolezza di aver compiuto qualcosa di irregolare. Recuperare il senso del peccato significa ricostruire nella coscienza il suo senso teologico di offesa a Dio.
PARADOSSO DI EPIMENIDE (variante)
RispondiEliminaMi chiedo. ma quale persona che non sia demente (o totalmente in cattiva fede) può sinceramente ritenere che per accreditare (far apprezzare) un qualsiasi ente (un’impresa, un partito, una società, una chiesa, un club ecc. ecc.) possa essere utile continuare a ripetere che tale ente, dalla sua remota fondazione (magari avvenuta secoli e secoli orsono) fino a pochissimi decenni fa, ha commesso un considerevolissimo numero di errori, di crimini abietti, di ingiustizie, di infamie, che per secoli ha dimostrato chiusura mentale, arretratezza e perversione morale, vile attaccamento al potere e al denaro ecc. ecc. ecc. ma che ora è finalmente cambiato?
Perché delle due l’una: se tutte queste auto-accuse sono vere, non si capisce per quale ragione si dovrebbe comunque aver fiducia in un’entità che ha dimostrato per secoli di essere tanto malvagia e negativa, sebbene oggi si dica pentita e disposta a mutare registro (e poi perchè crederlo? mica un tempo si dichiarava cattiva… e quanti garantiscono la mutazione pur sempre su quella malapianta si sono formati…).
Se invece sono auto-accuse infondate, beh, significa che quell’ente è, per qualche triste ragione, finito nelle mani di astuti malfattori che vogliono screditarlo e distruggerlo e che hanno il potere di farlo perché lo controllano interamente, e in questo caso sarebbe impossibile fidarsi della nuova terribile versione/gestione di questo sventurato ente.
The Synod on the Family: Can the “Good Bishops” Save Us? (Don't Hold Your Breath)
RispondiEliminahttp://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/2044-the-synod-on-the-family-can-the-good-bishops-save-us-don-t-hold-your-breath
L'affermazione di Pio XII sulla coscienza in sonno:
RispondiElimina"Il più grande peccato di oggi è che gli uomini hanno perduto il senso del peccato" denuncia anche una crisi di civiltà; se niente ormai è peccato e non può più essere condannato come male, da cosa di salva Cristo immolandosi sulla Croce?
Se molti hanno colpe della diffusione di questo atteggiamento, un discreto ruolo falsificatorio è pure di chi, anche in Chiesa, da decenni lascia credere che l'uomo è libero (ma in che senso?), che si può fare ciò che si vuole, che basta volersi bene e non fare male agli altri (bene o male, ma secondo chi?). In questo si dimentica che ci sono Leggi Divine, mai passate e sempre meno predicate. Non c'è solo "ama il tuo prossimo come te stesso", magari estrapolato dal comando dell'amore a Dio come prima cosa, e dai 10 comandamenti, mai abrogati. [Ma oggi anche il suono delle parole non è inteso....non si ama nemmeno il prossimo, il vicino, ma chi abita a 90.000 km di distanza, il vicino non ci piace.]
In questo modo il paolino "Omnia munda mundis", o l'agostiniano "ama e fa ciò che vuoi" (estrapolato anch'esso senza il resto) si confondono nel nostro mondo malato con le parole del satanista buffone Crowley "scopri qual'è la tua Vera Volontà e persegui quella, e nient'altro che quella"/"divieni ciò che sei" (che sono invece celebrazioni dell'Io)
Per Crowley "ogni uomo e ogni donna è una stella" nel senso che ognuno ha la propria orbita e non è portato a scontrarsi con le orbite altrui. E' questo "amare il prossimo come se stessi"?
Il modo migliore per evitare che l’idea di libera Volontà diventi prevaricazione, era per lui quello di ingiungere al singolo di far dell’Amore (secondo la propria accezione, naturalmente) la chiave dell’applicazione della libera Volontà.
Amore è la forza unificante tra gli esseri e il motore di ogni cambiamento.
“Amore è la Legge, Amore sotto la Volontà”...ma questo non è più cristianesimo...erano le parole del ciarlatano di Thelema. Eppure quante "prediche" cattoliche recenti gli assomigliano? Penso ci sia qualcosa di inquietante in tutto ciò.
Invece S. Paolo ci ricorda:
Romani 5,12 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
Romani 6,23 Il salario del peccato è la morte.
San Giovanni
1Giovanni 1,8 Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.
Occorre riflettere a fondo sulla realtà del peccato: la nostra coscienza comprende solo in parte la miseria dell'uomo caduto e si ribella...ma questo passa se portiamo il nostro pensiero a Gesù Cristo. Abbiamo bisogno di Gesù. Con il Suo Santo Sacrificio Egli infatti ci giustifica per mezzo della fede in Lui, se ci pentiamo di cuore. Dobbiamo credere in Lui e corrispondere alla sua Grazia con devozione.
E' un'epoca di grande emergenza, serve la conversione del cuore, che vengano ribadite le Leggi e la Volontà di Dio; nelle piazze si issano bandieroni con scritto "Pace" senza averla nel cuore, si rimanda sempre il momento di convertire la propria vita a Dio.
"La morte piuttosto! ma non peccati" diceva il giovanissimo san Domenico Savio.
Bisogna arrivare a capire che la più grande sciagura non sono le malattie né le catastrofi naturali, neppure la morte che per il santo è nascere al cielo e l'abbraccio col Padre; la vera sciagura è il peccato, è la continua disobbedienza alle Leggi Sante, la continua ribellione, a partire dal fondo di noi stessi.
Qualcosa bellissima: FSSPX (USA) prega per il Sinodo:
RispondiEliminahttps://player.vimeo.com/video/141600070
M.
Sugli 8 punti dati da P. Spadaro, rapide considerazioni:
RispondiElimina_"Ne emerge una Chiesa dinamica, che si interroga e sa dialogare anche grazie a differenze di posizioni."
Cosa c'entra? la Chiesa deve proclamare Gesù che salva, non "dialogare".
Il suo dinamismo eventuale dovrebbe essere nella fedeltà a Dio, non nel fluttuare mundanamente.
_"Ne emerge anche il desiderio di una visione positiva della realtà, consapevole dei problemi, ma capace di incoraggiare e di dialogare con i nostri contemporanei."
Se vede una realtà positiva, ha bisogno dell'Oculista.
Sono decenni di ciarle inutili, non serve dialogare con i contemporanei, se li lascia nel loro stato, e se non è più in grado nè di convertire, nè di testimoniare con franchezza.
1) "Basta con una visione pessimistica della realtà e della sessualità."
la chiesa non ha mai avuto una visione pessimistica della realtà, e nemmeno della sessualità. L'affermare che ci sono cose da non fare perchè opposte alla legge naturale e anche alla legge santa di Dio, che c'è una peccaminosità nell'uomo, che può essere redenta da Cristo (se Gli si obbedisce) non è "visione pessimistica".
Ma se l'uomo non si santifica, sarà condannato.
O anche Dio ora è pessimista?
(padre Spadaro, chissà che ne pensano Kerouac, Ginsberg e Carver? sarebbe davvero curioso)
Per cui la sessualità, comunque sia, secondo lui, va vista sempre con ottimismo. Di questi tempi, qualcosa mi dice che andrà lontano...."L'ottimismo è il profumo della vittaaa" diceva Tonino Guerra.
2) "Usare un linguaggio comprensibile e che favorisca il dialogo con i nostri contemporanei."
Quando la Chiesa parlava a modo era chiara e non c'era contraddizione nei concetti. Quest'ultima è nata da quando la chiesa ha fatto la pace col mondo e ha cessato di essere segno di contraddizione col mondo perchè predicava Cristo.
Oggi invece la chiesa non è più chiara perchè non ha mai risolto la propria ultima contraddizione, quella di spregiare la propria Tradizione, Origine e Magistero Bimillenari per correre a "dialogare" col mondo, con la "medicina della misericordia" senza pentimento nè ravvedimento.
3) "Non limitarsi al linguaggio normativo ma usare quello positivo e aperto del Concilio"
come sopra: i dogmi mai sono mutati. Sulla "pastorale" infedele state oltrepassando il concetto di noia.
4) "Imparare a leggere i segni dei tempi, cioè della grazia nel mondo contemporaneo."
Glieli elenco i Segni: Isis, l'unico dio delle religioni monoteiste senza Cristo e Maria Vergine, mondializzazione, globalizzzione, islam violento alle porte, ateismo, sionismo (nell'ordine che preferisce), gender-ismo, NWO. Sono i segni dei tempi. Più segni del Giudizio che si avvicina, che della Grazia. O sono i segni della Grazia inascoltata.
5) "Valutare il proprio approccio pastorale alla luce dello stile di PapaFrancesco."
le chiese si svuoteranno di credenti di sempre (ci siamo già) ma non ne verranno nemmeno altri, perchè li ha già confermati nelle loro scelte di vita senza Cristo.
Questi ultimi, pur se entusiasti, non cercano comunque la promozione formale della chiesa a cose che già fanno, gli basta avere un Testimonial mediatico importante.
6) "Non parlare più della famiglia in termini astratti o idealizzati."
altra rinuncia a predicare o mostrare la famiglia cristiana, la Sacra Famiglia o il Cenacolo Trinitario che la famiglia può essere.
8) Occorre discernere attentamente il bene e il male anche nelle posizioni più lontane dalle nostre.
attenti a non mescolarli ulteriormente bene e male, come fate volentieri da un pezzo. Le posizioni più lontane da Cristo non hanno però bisogno di attento discernimento per coglierne improbabili gradualità o semi del Verbo, ma hanno bisogno di conversione.
Ecco, ci mancava proprio il Baldisseri che gioca a fare Stalin...
RispondiEliminahttp://rorate-caeli.blogspot.com/2015/10/secretary-general-stalin-wants-to.html
Ma tutta quella parresia che, a parole, piace tanto al suo capo...?
Ah già, ma quella vale solo per alcune cose. Su altre, un bel news-blackout è giusto quello che ci vuole.
humilitas
RispondiElimina6) ""Non parlare più della famiglia in termini astratti o idealizzati."
La Santa Famiglia di Nazaret è idealizzata? Non bisogna più parlarne, non è più un mirabile modello di virtù e di vita?
Sembrerebbe che in nome della pastorale bergogliana si salda tutto, anche la Sacra Famiglia.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica
RispondiEliminaAntologia sinodale. Dai rapporti dei "circuli minores"
il link a Magister
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/09/antologia-sinodale-dai-rapporti-dei-circuli-minores/
Il reverendo R. Coomaraswamy l'aveva previsto, e P. Malachi Martin pure. Ma nessuno li ascolto'. Tanto di cappello a questi uomini di Dio sodali del santo Pio XII, morti in solitudine ma con l'Unico che non falla.
EliminaSpadaro, la mosca cocchiera del vetturino Bergoglio.
RispondiEliminaMeno male che un tempo i Gesuiti insegnavano ai Principi e futuri Re ! Ora, al massimo, ai portinai dei palazzoni romani.
Rr
Concordo con Gianfranco P.
RispondiEliminaStranamente gli spin doctors, i PR advisors, i nuovi managers arrivati oltre Tevere questa cosa semplicissima non l' han capita.
Almeno in URSS sono andati avanti per 80 anni a dire di aver ragione e che facevano tutto bene, e c'è ancora chi ci crede.
Invece qua: ci siamo sbagliati per 1960 anni, ma da 50 anni stiamo facendo tutto giusto. Ma chi ci crede?
Rr
Cerca gli 8 punti del P. Spadaro:
RispondiElimina1) Basta con una visione pessimistica della realtà e della sessualità.
Ê difficile una visione pessimistica o ottimista della realtà essere reale. William George Ward, diceva:
"Il pessimista si lamenta del vento. L'ottimista aspetta che cambi. Il realista aggiusta le vele".
Quello che se doveva finire è questa abitudine di non vedere la realtà come lei è.
2) Usare un linguaggio comprensibile e che favorisca il dialogo con i nostri contemporanei.
Sarebbe un linguaggio "per raggiungere un consenso o un accordo comune per ricorrere al negoziato, al patteggiamento o ai compromessi"? Qui il linguaggio appare ordinato al dialogo come al suo fine, ma è il dialogo un fine? E l'insegnamento?
3) Non limitarsi al linguaggio normativo ma usare quello positivo e aperto del Concilio #Synod15.
Questo vuoi dire: usare un linguaggio ambíguo, dire si, no e no, si. Sarà per dare libertà ad un'ermeneutica della riforma nella continuità e quella de rottura? Il linguaggio normativo della Chiesa del Concilio è senza norma. Esiste ancora oggi un linguaggio definitorio in questa Chiesa?
La Chiesa del concilio non è una Chiesa del si e del no, è una Chiesa del "forse".
4) Imparare a leggere i segni dei tempi, cioè della grazia nel mondo contemporaneo.
Il segno dei tempi e della grazia nel mondo contemporaneo è l'indifferentismo religioso predetto dai Papa prima del Concilio e riconosciuto per Benedetto XVI in suo pontificato quando ha parlato di analfabetismo religioso. Inoltre a questo ci sono l'apostasia della fede, aborto, unione omossessuale, eutanasia, Papa Francesco ecc. Questo sono "grazia" solo se si considera la dottrina eretica del soprannaturale di Henri de Lubac.
Credo che per il semplice fedele è impossibile imparare qualcosa di una Chiesa che appena dialoga e insegna il dialogo. Il tempo che se perde con questi insegnamenti è il tempo che le famiglie dovevano imparare a vivere la fede nel matrimonio. Invece di portare Dio se sta portando delle tentazione alle famiglie. Ma che cosa aspettare di una Chiesa incapace di risolvere i suoi problemi fondamentali per servire alle fedeli? Meglio dicendo:oggi il fedele cattolico è fedele a che e a chi? Papa Francesco risponderebbe dicendo alla propria coscienza, no?
I problemi del Concilio e del post-Concilio, non sono nessuno segno di grazia. Impossibile trovare grazia in un Concilio che ha due ermeneutiche, una liturgia indegna, una teologia debole, un'autorità dei pagliacci, ecc. Il problema delle due ermeneutiche suona una bestemmia, come Dio può dara le sue grazie attraverso due ermeneutiche contrarie? Dio sta diviso contra se stesso?
5) Valutare il proprio approccio pastorale alla luce dello stile di #PapaFrancesco.
Fare ciò che viene in testa? Essere conttraditorio, cercare compromessi con gli nemici della Chiesa e fare una Chiesa per non cattolici? Forse se può dire: fare cattolici quelli che non sono cattolici e fare non cattolici quelli che sono cattolici?
6) Non parlare più della famiglia in termini astratti o idealizzati.
Non parlare della famiglia come gli ha voluta Dio? Non parlare di lei come creazione di Dio?
RispondiElimina7) La natura dell'Instrumentum Laboris è di essere un documento "martire" fatto per essere rivisto.
In vari punti se vede una rivisione della Rivelazione o la sua negazione, anche la Rivelazione è un "documento martire"?
8) Occorre discernere attentamente il bene e il male anche nelle posizioni più lontane dalle nostre.
Vero? Quale il bene e il male nell'aborto, nell"eutanasia, unione omossessuale, divorzio, ecc? E sono ordinate a Dio o all'uomo? Sono ordinate alla salvezza o alla dannazione eterna? Se la Chiesa è infatti il corpo di Cristo, le posizioni più lontane della sua è la posizione di Satana: dobbiamo vedere il bene e il male nelle posizioni del diavolo? Ancora lui è venuto, non per distruggere, rubare e uccidere, ma per dare la vità in abbondanza?
Il Padre Spadaro fa nel sinodo il ruolo del tentatore dell'anime. La volontà del sinodo è chiara:cambiare la dottrina cattolica e chiudere le porte del cielo ai peccatori. Bergoglio è quello che vuole togliere la croce del mondo. Un luogo dove se legge o ascolta parole come queste del Padre Spadaro, non è un luogo protetto dallo Spirito Santo. Non è lo Spirito Santo che vogliono ascoltare in questo sinodo ma la raggione.
Le famiglie hanno bisogno di risposta alle questione semplice, come ad esempio:
Quale sono le principale tentazione che oggi se deve affrontare nel matrimonio?
Quale tentazioni un marito e una moglie deve affrontare?
Quale sono le principali tentazioni per gli figli?
Domande semplice che non abbiamo di avere risposta nel sinodo sulla famiglia.
@Gederson
RispondiElimina"Se la Chiesa è infatti il corpo di Cristo, le posizioni più lontane della sua è la posizione di Satana: dobbiamo vedere il bene e il male nelle posizioni del diavolo?"
dev'essere in questo modo che intendono essere "inclusivi" e non "divisivi", e non discriminare.
RispondiEliminail video dei funerali di Pio XII
https://www.youtube.com/watch?v=5dk3ERNUaOM&feature=share&list=PLPV8HFQ0V0sgeo3hKiCVill39Ur3O8ZAY&index=12
Caro Josh,
RispondiEliminaSono d'accordo con te. Il peggiore è che nessuno ha datto risposta al Padre Spadaro...