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giovedì 5 novembre 2015

6 novembre. Cristina Siccardi a Ferrara sulla "sofferta modernità"

Serra club Ferrara
Laici per le vocazioni

Il Serra club di Ferrara invita tutti
Venerdì 6 novembre alle ore 21

Casa Cini
via Boccacanale di Santo Stefano, 26 - Ferrara

alla conferenza della storica e scrittrice
Cristina Siccardi
Sul tema
Come affrontarono la
"sofferta modernità" San Pio X ed il Beato Paolo VI

Per modernità si deve intendere non tanto lo sviluppo tecnico e scientifico, quanto il pensiero moderno, ovvero la concezione antropocentrica, conseguente alla Riforma protestante ed all’Illuminismo, che pone l’uomo al centro dell’Universo e non sottomette più la coscienza individuale alle eterne leggi di Dio. Tra la fede cristiana e la modernità è nato uno scontro gigantesco: San Pio X rispose con la condanna del “Modernismo”, vale a dire il tentativo di conciliare Cattolicesimo e pensiero moderno; il Beato Paolo VI tentò di valorizzare l’ “accettabile” della modernità

Di tutto questo parlerà la Dott. Siccardi che sarà poi a disposizione per domande, chiarimenti e quanto altro.

Sarà presente alla conferenza S.E. Mons. Luigi Negri

5 commenti:

  1. Gentile Dottoressa Guarini,
    se potessi, ci andrei, a tale convegno, unicamente allo scopo di sottolineare un particolare. I Montiniani, presentano, come perla di saggezza, il seguente aforisma, attribuito al defunto:"Oggi non è più tempo di MAESTRI, bensì di TESTIMONI".
    Ecco, in tre parole, sintetizzata tutta la "Dislocazione della Monotriade", di cui ci parlano Amerio ed il Prof. Radaelli. Ecco servito su un piatto d'argento il primato dell'Amore sul Logos. L'inizio del Vangelo di San Giovanni, ma prima ancora il buon senso e la sana esperienza, ci dicono che se non c'è un primato, ma certamente c'è una precedenza, per dir così,"cronologica" è quella opposta. Il Logos precede l'Amore. Invertendo, abbiamo Bergoglio. Abbiamo i fedeli che interpretano che il Potere del Papa può giungere ad "obbligare" [sic!] Dio, se non a cambiare i Comandamenti, quanto meno ad adattarne l'applicazione. In quell'aforisma attribuito (spero a torto) a Montini c'è la vittoria di Eraclito su Aristotele e San Tommaso. C'è, nei termini poetici che, (Teillard de Chardin Docet) addormentano il senso critico, la fondazione di una Chiesa che rinnega il "IL PRIMO FATTORE", per convertirsi al "PANTA REI".

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  2. Credo che Cristina Siccardi abbia ben presenti le distorsioni provocate dal "tentativo" di Paolo VI.

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  3. Perdonatemi , oggi 1^ Venerdì del mese , offriamo preghiere e sacrifici per Colui che ci ha salvato , per la Santa Madre Chiesa e per tutti i Suoi Sacerdoti , quelli fedeli e soprattutto quelli che si sono smarriti .
    Dio vi benedica !

    P.S. qui possiamo fare il pieno di preghiere e meditazioni :
    http://www.radiobuonconsiglio.it/

    LETTERA APERTA AL CLERO

    Sacerdoti,
    io non sono un Prete e non sono mai stato degno neppure di fare il chierichetto. Sappiate che mi sono sempre chiesto come fate voi a vivere dopo aver detto Messa. Ogni giorno avete DIO tra le vostre mani. Come diceva il gran re San Luigi di Francia, avete «nelle vostre mani il re dei Cieli, ai vostri piedi il re della terra». Ogni giorno avete una potenza che Michele Arcangelo non ha. Con le vostre parole trasformate la sostanza di un pezzo di pane in quella del Corpo di Gesù Cristo in persona. VOI OBBLIGATE DIO A SCENDERE IN TERRA! SIETE GRANDI! SIETE CREATURE IMMENSE! LE PIU' POTENTI CHE POSSANO ESISTERE. Chi dice che avete energie angeliche, in un certo senso, si può dire che sbaglia per difetto.
    Sacerdoti, vi scongiuriamo: SIATE SANTI! Se siete santi voi, noi siamo salvi. Se non siete santi voi, noi siamo perduti!
    Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell'Altare. A costruire opere, fabbriche, giornali, lavoro, a correre qua e là in Lambretta o in Millecento, siamo capaci noi. Ma a rendere Cristo presente ed a rimettere i peccati, siete capaci SOLO VOI!
    Siate accanto all'Altare. Andate a tenere compagnia al SIGNORE. La vostra giornata sia: preghiera e Tabernacolo, Tabernacolo e preghiera. Di questo abbiamo bisogno. Nostro Signore è solo, è abbandonato. Le chiese si riempiono [si fa per dire] soltanto per la Messa. Ma Gesù sta là 24 su 24 e chiama le anime. A tutti, anche a noi, ma in particolare a te, sacerdote, dice di continuo: «Tienimi compagnia. Dimmi una parola. Dammi un sorriso. Ricordati che t'amo. Dimmi soltanto "Amore mio, ti voglio bene": ti coprirò di ogni consolazione e di ogni conforto».
    Sacerdoti, parlateci di DIO! Come ne parlavano Gesù, Paolo Apostolo, Benedetto da Norcia, Francesco Saverio, Santa Teresina. IL MONDO HA BISOGNO DI DIO! DIO, DIO, DIO Vogliamo. E non se ne parla. Si ha paura a parlare di DIO. Si parla di problemi sociali, del pane. Ve lo dice uno scienziato: nel mondo C'E' PANE! CI SONO RISORSE CHE, se ben distribuite, possono garantire una vita, forse modesta, ma CERTAMENTE PIU' CHE DIGNITOSA A 100 MILIARDI DI UOMINI! L'UOMO HA FAME DI DIO! E si uccide per disperazione. Dobbiamo credere, ecco il compito delle Missioni: donare DIO al mondo!
    Suore, scusate se vi parlo così: tornate ad abituarvi al silenzio!
    Bello tutto, la preghiera collettiva è potentissima davanti al Signore. Ricordatevi, però, che si può fare una preghiera insieme anche lontani 100.000 km. La vicinanza è nel cuore di DIO, non nel contatto dei gomiti. Anzi, anche a contatto di gomiti, perché noi non disprezziamo le realtà concrete, visibili e materiali. Ma attenti a non esagerare. Chi volesse dire solitudine soltanto sbaglia, ma chi dice solo appiccicamento di cuore sbaglia. Sbagliano l'uno e l'altro.

    Enrico Medi

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  4. mic ha detto...
    Credo che Cristina Siccardi abbia ben presenti le distorsioni provocate dal "tentativo" di Paolo VI.
    Può mai essere un "beato", ovvero qualcuno che va proposto ad esempio al popolo cristiano, perché imitando i suoi comportamenti,e seguendo i suoi insegnamenti si va sicuri in Paradiso, chi,( NON discutiamo della sua eventuale buona fede), se non altro per omissione, consente che i suoi "tentativi" portino tali frutti?

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  5. Non può essere la Siccardi né io né tantomeno un Anonimo a contestare la beatificazione di Paolo VI, pur con tutte le riserve possibili. Verrà giorno che la verità sarà "ripareggiata". Per ora rimaniamo saldi in questa "Passio Ecclesiae" e rileggiamo quanto ha scritto Mons. Gherardini su canonizzazione e infallibilità:
    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/02/mons-brunero-gherardini-su.html

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