Riprendiamo, nella nostra traduzione, da Rorate Caeli.
Il 2017 si avvicina. Vi ricordiamo qui il link all'indice di alcuni articoli da noi pubblicati sul 'falso ecumenismo'.
La notizia sotto riportata è particolarmente grave perché si sta lavorando all'introduzione un "ordine liturgico" comune cattolico-luterano: l'ennesimo imbastardimento di una Liturgia già devastata.
Per risalire alla cause della devastazione non trascuriamo segnali significativi anche dal versante anglicano, altrettanto inquietanti perché fanno parte dello stesso fenomeno della protestantizzazione della liturgia cattolica da parte della Chiesa conciliare, che risulta così ulteriormente confermato. Michael Ramsay, arcivescovo anglicano di Canterbury (famoso il suo incontro con Paolo VI, 1966), durante una visita in America (1972) poteva dichiarare: «Ho fatto esperienza di riti romani che sono veramente molto anglicani. Se volete trovare riti che sono veramente romani, visitate qualcuno dei nostri vecchi santuari anglo-cattolici» (Michael Davies Pope Paul’s New Mass p. 274 - Vol. III della Liturgical Revolution, Angelus Press, 1980).
Non si sa davvero più a chi ricorrere, umanamente. (Maria Guarini)
Il 2017 si avvicina. Vi ricordiamo qui il link all'indice di alcuni articoli da noi pubblicati sul 'falso ecumenismo'.
La notizia sotto riportata è particolarmente grave perché si sta lavorando all'introduzione un "ordine liturgico" comune cattolico-luterano: l'ennesimo imbastardimento di una Liturgia già devastata.
Per risalire alla cause della devastazione non trascuriamo segnali significativi anche dal versante anglicano, altrettanto inquietanti perché fanno parte dello stesso fenomeno della protestantizzazione della liturgia cattolica da parte della Chiesa conciliare, che risulta così ulteriormente confermato. Michael Ramsay, arcivescovo anglicano di Canterbury (famoso il suo incontro con Paolo VI, 1966), durante una visita in America (1972) poteva dichiarare: «Ho fatto esperienza di riti romani che sono veramente molto anglicani. Se volete trovare riti che sono veramente romani, visitate qualcuno dei nostri vecchi santuari anglo-cattolici» (Michael Davies Pope Paul’s New Mass p. 274 - Vol. III della Liturgical Revolution, Angelus Press, 1980).
Non si sa davvero più a chi ricorrere, umanamente. (Maria Guarini)
AGGIORNAMENTO: Una nota in cui si può leggere il testo della “Preghiera comune” e quello della lettera, firmata anche dal Cardinal Koch, che la promuove.
Importante – La Lutheran World Federation [Federazione Luterana Mondiale] e il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani introducono un servizio di “Preghiera Comune” in cui si esalta Martin Lutero e la Riforma
AGGIORNAMENTO: Nel mio post originale avevo tralasciato di menzionare dove si può leggere il testo della “Preghiera comune”. Si può scaricare da un link in fondo alla pagina web della Lutheran World Federation (LWF), che contiene il comunicato stampa che abbiamo riportato qui sotto: Comunicato stampa: Una “Preghiera Comune” cattolico-luterana per celebrare i 500 anni della Riforma.
cliccare per ingrandire |
Gli apologeti [sostenitori] cercheranno di giustificare questo avvenimento aggrappandosi al fatto che la Preghiera comune venga definita una “bozza” che potrà essere “adatta[ta] alle tradizioni liturgiche e musicali locali”. Possiamo facilmente obiettare, contro questa ‘difesa’, che anche se le preghiere e le letture scandalose contenute nella Preghiera Comune venissero considerate de facto facoltative – e non è del tutto chiaro se gli adattamenti previsti possano essere rappresentati da preghiere e letture differenti –, già dal primo momento esse non avrebbero dovuto essere incluse all’interno di una “preghiera liturgica” con l’approvazione di un dicastero curiale, diretto da un cardinale della Chiesa cattolica romana.
L’originale dell’articolo pubblicato il 14 gennaio 2015, 13:54
L’anno scorso abbiamo assistito ad espressioni di “apertura” senza precedenti nei confronti del protestantesimo da parte di alcuni membri delle gerarchie vaticane (compreso il papa) e di istituzioni cattoliche.
Si è cominciato col supporto espresso da un portavoce del Vaticano per il cambiamento del nome di una piazza del centro di Roma per dedicarla a Martin Lutero [qui e, nel blog, qui e qui], un supporto che non è mai stato smentito da nessuna autorità ecclesiastica di Roma. Era dal 2009 che avventisti e luterani facevano pressioni affinché venisse intitolata una piazza a Lutero a Roma, ma i loro sforzi hanno ottenuto successo – e l’appoggio del Vaticano – solo l’anno scorso.
Il 30 ottobre 2015 – alla vigilia della “Giornata della Riforma” – è poi apparsa la pubblicazione “Dichiarazione lungo il cammino: Chiesa, Ministero ed Eucarestia” [originale qui], la quale, tra le altre cose, auspica “l’aumento delle possibilità per protestanti e cattolici di ricevere la Santa Comunione insieme”. Questo documento è stato redatto da un’unità operativa sotto la guida del Vescovo Denis J. Madden (Vescovo Ausiliare di Baltimora) e formata dal “Comitato episcopale per le questioni ecumeniche e interreligiose” della Conferenza episcopale statunitense [USCCB, United States Conference of Catholic Bishops] e dalla Chiesa Evangelica Luterana d’America. (Il documento è a disposizione sulla pagina web della USCCB.)
Poco prima di ciò si era riunito il Sinodo Ordinario dei Vescovi, che aveva basato i suoi lavori su un Instrumentum Laboris che, tra le altre cose, proponeva [qui] che i battezzati ma non cattolici coniugati con cattolici fossero ammessi alla Santa Comunione, con la condizione che essi “condividano la fede della Chiesa nell’Eucarestia”. Fortunatamente, questa proposta non è stata approvata, ma la Relazione Finale del Sinodo – debole e ambigua sotto tanti aspetti – ha fatto passare sotto silenzio questo rifiuto. Anche se i protestanti non sono stati menzionati nell’Instrumentum Laboris, è palese che sarebbero stati proprio loro – oltre agli anglicani e agli ortodossi orientali – a trarre beneficio da questa proposta.
A metà novembre, Papa Francesco ha visitato la chiesa luterana di Roma. Durante la sua visita, egli ha dato la sua controversa risposta[1] a una donna luterana che gli esprimeva il suo desiderio di ricevere la Santa Comunione in una Chiesa Cattolica. Anche se alcuni apologeti e ‘conservatori’ si sono fatti in quattro per fornire tortuose esplicazioni e dimostrare che in realtà quel che il papa voleva dire a quella donna era che doveva diventare cattolica, i pastori della stessa chiesa luterana in cui Francesco ha fatto la sua dichiarazione, ritengono che “in séguito ai commenti di Francesco i membri del loro gregge possano adesso sentirsi liberi – secondo la propria coscienza – di ricevere l’Eucarestia all’interno della Chiesa Cattolica”.
Giungono ora notizie che la LWF e il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, diretto dal Cardinal Kurt Koch, hanno promosso un “ordine liturgico” mirato a facilitare la preghiera comune tra cattolici e luterani in preparazione alla commemorazione del cinquecentesimo anniversario della Riforma Protestante che avrà luogo l’anno prossimo. Questo servizio liturgico si basa sul documento “Dal conflitto alla comunione” [vedi, nel blog qui e qui], emesso congiuntamente da entrambe le istituzioni nel 2013 come bozza per una “commemorazione congiunta” della Riforma nel 2017.
Pubblichiamo qui di séguito il comunicato stampa ufficiale di questa pietra miliare estremamente significativa (il grassetto è nostro):
Riportiamo il nostro commento sul suo significato e sui punti salienti di questo “servizio liturgico” alla fine del comunicato stampa.
Dal sito ufficiale della Lutheran World Federation:
Comunicato Stampa:
una “Preghiera comune” congiunta per cattolici e luterani
per celebrare i 500 anni della Riforma
una “Preghiera comune” congiunta per cattolici e luterani
per celebrare i 500 anni della Riforma
GINEVRA / CITTÀ DEL VATICANO, 11 gennaio 2016 – La Federazione Luterana Mondiale (Lutheran World Federation, LWF) e il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani (Pontifical Council for Promoting Christian Unity, PCPCU) hanno invitato le chiese luterane e le conferenze episcopali cattoliche di tutto il mondo ad utilizzare una Preghiera comune redatta congiuntamente per preparare le celebrazioni della commemorazione dei 500 anni della Riforma nel 2017.
Oggi, in una lettera congiunta alle conferenze episcopali cattoliche e ai vescovi, direttori e altri leader che fanno parte della LWF, il segretario generale della LWF, Rev. Dr. Martin Junge, e il presidente della PCPCU Cardinal Kurt Koch presentano la Preghiera Comune per la commemorazione congiunta luterano-cattolica della Riforma nel 2017. Il documento è il primo ordine liturgico preparato congiuntamente da un’unità operativa liturgica formata dalla Commissione per l’Unità tra Luterani e Cattolici della LWF e dalla PCPCU. Si basa sulla recente relazione di studio Dal conflitto alla comunione: la commemorazione congiunta luterano-cattolica della Riforma nel 2017 e invita le comunità cattoliche e quelle luterane a unire le loro preghiere in questa commemorazione.
La Preghiera comune comprende materiali che possono essere adattati alle tradizioni liturgiche e musicali locali delle varie chiese delle due confessioni cristiane.
“Questa preghiera comune marca un momento molto speciale nel nostro viaggio comune dal conflitto alla comunione. Siamo lieti di potervi invitare a partecipare a questo viaggio nella testimonianza della grazia di Dio nel mondo”, hanno scritto Junge e Koch ai leader della Chiesa luterana e di quella cattolica.
I due leader esprimono la loro gratitudine per le tante iniziative congiunte e per l’impegno dimostrato tanto dai cattolici come dai luterani nell’elaborare insieme il documento Dal conflitto alla comunione, in cui le due istituzioni ecclesiastiche descrivono insieme per la prima volta la storia e le intenzioni della Riforma del XVI secolo. La relazione redatta dalla Commissione Luterano-Cattolica per l’Unità nel 2013 è stata distribuita ampiamente alle comunità cattoliche e a quelle luterane. È disponibile nelle quattro lingue ufficiali della LWF – inglese, francese, tedesco e spagnolo – ed è stata tradotta in diverse altre lingue nazionali e regionali.
La Preghiera Comune è una guida pratica a un forma di culto per una commemorazione congiunta cattolico-luterana dei 500 anni della Riforma. È organizzata intorno ai temi del ringraziamento, del pentimento e dell’impegno a una testimonianza comune. L’intento è quello di esprimere i doni della Riforma e di chiedere perdono per le divisioni causate dai cristiani di entrambe le confessioni.
“La preghiera offre l’opportunità di osservare il passato con gratitudine e confessando la propria fede e di guardare avanti impegnandosi alla comune testimonianza e a continuare questo viaggio”, afferma la prefazione della Preghiera Comune.
Essa offre dei suggerimenti sul come cattolici e luterani debbano presiedere e leggere insieme durante un servizio di preghiera comune. Vengono formiti esempi di inni e canzoni scelti tra una varietà di contesti multiculturali, e anche letture bibliche e confessionali che esprimano la gioia e il pentimento che ci si manifesta reciprocamente, così come il desiderio di servire e di testimoniare insieme la fede al mondo.
Nella loro lettera congiunta, Junge e Koch ricordano ai leader ecclesiastici che l’anno 2017 coincide anche con la commemorazione dei 50 anni del dialogo ecumenico globale tra cattolici e luterani, che comprende altri notevoli processi e documenti di studio. Per la LWF, il 2017 coincide con la sua dodicesima assemblea generale, che si terrà a Windhoek, in Namibia, sotto il tema “Liberàti dalla Grazia di Dio”.
Nel mese di ottobre di quest’anno, la LWF e la PCPCU ospiteranno una commemorazione ecumenica congiunta a Lund, in Svezia, la località in cui la LWF è stata fondata nel 1947.
È vero che è già a partire dagli anni ’60 che si è sviluppata tra i teologi e i vescovi cattolici l’abitudine di elogiare Martin Lutero e la Riforma. Nemmeno i papi sono rimasti esenti da questa tendenza: ne sono testimonianze la lettera del 1983 di Giovanni Paolo II in occasione del cinquecentesimo anniversario della nascita di Lutero, in cui il papa apprezzava la “profonda religiosità” del tedesco, e il discorso del 2011 ai rappresentanti delle Chiese evangeliche tedesche di Benedetto XVI. La preghiera congiunta di rappresentanti religiosi cattolici e luterani (e di altri non cattolici o persino non cristiani) ormai non è un evento fuori dal comune. Tuttavia, i precedenti papi avevano sempre resistito alle pressioni luterane per la normalizzazione di una comunione cattolico-luterana, pur in assenza di un’unità ecclesiastica visibile. Sotto il presente pontificato tale resistenza sembra essere significativamente più debole – se esiste. Questa è anche la prima volta in cui la spinta verso un’unione cattolico-luterana e verso la glorificazione della Riforma ha assunto una forma quasi liturgica, concepita non solo per ‘incontri ecumenici’ relativamente rari, ma per la totalità del mondo cattolico e di quello luterano. Come i tradizionalisti sanno sin troppo bene, la preghiera e la fede camminano di pari passo. Le dannose conseguenze di questo passo appaiono sin troppo evidenti di fronte a noi.
La preghiera iniziale del servizio chiede a Dio di “aiutarci a gioire dei doni che sono stati dati alla Chiesa attraverso la Riforma”, di “prepararci a pentirci per i muri divisori che noi e i nostri antenati abbiamo eretto”, e di “equipaggiarci per la testimonianza e il servizio congiunti nel mondo”.
Un’altra preghiera recita quanto segue:
Ti ringraziamo, o Dio, per le tante intuizioni ispiratrici, teologiche e spirituali, che abbiamo ricevuto per mezzo della Riforma. Ti ringraziamo per le trasformazioni e le riforme positive che sono state promosse dalla Riforma o dalle lotte che le sue sfide hanno richiesto. Ti ringraziamo per la proclamazione del Vangelo avvenuta durante la Riforma, che ha da allora rafforzato una gran quantità di popoli, incoraggiandoli a vivere la fede in Gesù Cristo.
Una delle letture nella parte del servizio dedicata al “Rendimento di grazie” comincia così:
“I cuori dei luterani sono pieni di gratitudine per quanto Lutero e gli altri riformatori hanno reso loro accessibile: la comprensione del Vangelo di Gesù Cristo e la fede in Lui; l’intuizione del mistero di Dio Uno e Trino che Si dà a noi uomini per mezzo della grazia, che può essere ricevuta solamente confidando pienamente nella divina promessa; la libertà e la certezza che il Vangelo forma; il tutto nell’amore che proviene ed è risvegliato solamente dalla fede, e nella speranza che la fede porta con sé in vita e in morte; e nel contatto vivo con la Sacra Scrittura, col catechismo e con gli inni che trasformano la fede in vita”.
Un’altra lettura termina così:
“Il cammino ecumenico rende i luterani e i cattolici capaci di valorizzare insieme le intuizioni di Martin Lutero sull’esperienza spirituale del Vangelo della giustizia di Dio, che è anche la misericordia di Dio”.
Quest’“ordine liturgico” è caratterizzato dal predominio di materiale protestante e dall’apprezzamento unilaterale della Riforma, mentre non si menziona nessuno degli elementi distintivi della storia, della teologia e dell’eredità cattolica – e nulla viene preso da essi. La Riforma e Martin Lutero vengono ripetutamente esaltati, mentre la Controriforma e i papi e i santi del XVI secolo vengono passati totalmente sotto silenzio.
I problemi generati dalla Riforma sono accuratamente omessi nella sezione relativa al “Pentimento” del servizio liturgico, che occulta le discordie dottrinali e le tragedie storiche per mezzo di generiche banalità che pongono sullo stesso piano le colpe dei luterani e quelle dei cattolici. Viene usata un’enfasi ridondante sui presunti elementi che uniscono cattolici e luterani, mentre le dottrine che ci “dividono” – le dottrine per le quali una quantità innumerevole di martiri e confessori cattolici ha sofferto, ha versato il proprio sangue, ha combattuto ed è morta – non vengono menzionate e sono lasciate da parte.
Che Dio abbia misericordia della nostra Chiesa.
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Nota di Chiesa e post-concilio
1. Parole del papa durante la visita alla chiesa evangelica luterana di Roma, 15 novembre 2015:
«Lei [una luterana] va davanti al Signore e chiede perdono; Suo marito fa lo stesso e va dal sacerdote e chiede l’assoluzione. Sono rimedi per mantenere vivo il Battesimo […] quando voi insegnate ai vostri figli chi è Gesù, perché è venuto Gesù, cosa ci ha fatto Gesù, fate lo stesso, sia in lingua luterana che in lingua cattolica, ma è lo stesso. […] mi diceva un pastore amico: “Noi crediamo che il Signore è presente lì. E’ presente. Voi credete che il Signore è presente. E qual è la differenza?” – “Eh, sono le spiegazioni, le interpretazioni…”. La vita è più grande delle spiegazioni e interpretazioni […] Oggi abbiamo pregato insieme. Pregare insieme, lavorare insieme per i poveri, per i bisognosi; amarci insieme, con vero amore di fratelli. “Ma, padre, siamo diversi, perché i nostri libri dogmatici dicono una cosa e i vostri dicono l’altra”. Ma un grande vostro [esponente] ha detto una volta che c’è l’ora della diversità riconciliata»
I "services", gli "Heiligdienste" o " Gottesdienste" sono sempre meno frequentati, tanto che in alcune zone, per es. la Francia, i Luterani si aono " fusi" con i Calvinisti in un'unica confessione " evangelica", Le chiese cattoliche si svuotano, o sono gia vuote in varie aree del Nord Europa. Coia corse pensano che mettemsosi tutti insieme, noi e lro, riescono a riempire le grandi chiede gotiche, sia quelel ancora cattoliche, sia quelle riformate.
RispondiEliminaMa alla fine si ritroveranno in quattro gatti: due cardinali, una " vescova" luterana ed un omosex anglicano, e saranno felici. Finalmente Roma sara' stata distrutta.
Rr
Nessuna meraviglia! Con Bergoglio il cattolicesimo modern(ista) riconosce che Lutero è a tutti gli effetti un figlio della Chiesa cattolica.
RispondiEliminaEpistola di san Paolo ai corinzi: "E' necessario infatti che avvengano divisioni tra voi, perché si manifestino quelli che sono i veri credenti in mezzo a voi" I cor. 11,19 per Pietro C. ...sicuramente non un figlio della Chiesa cattolica ma un eretico come ce ne sono stati tanti, dai quali il Signore Gesù stesso ci mise in guardia! La sua condanna é conseguenza del suo aver perseverato nella degenere follia eretica..." L'albero si giudica dai suoi frutti".
Elimina«La mia missione — confidò a Luigi Peroni, che fu direttore dei suoi gruppi di preghiera — finirà quando sulla terra non si celebrerà più la Messa» (cfr. p. 9 e p. 18). In altre occasioni aveva detto: «Il mondo potrebbe stare anche senza il sole, ma non senza la Santa Messa».
RispondiEliminahttp://gloria.tv/media/igZdTtSJRzs
https://padrepiopietr.files.wordpress.com/2015/12/soffrenza-messa.jpg
L'impronta del tradimento ? L'impronta del bacio di Giuda ?
In tutte queste riconciliazioni, l'unica a rinunciare a qualcosa e' la Chiesa cattolica.
RispondiEliminaCerto, è tutta colpa delle regole e delle interpretazioni, che sono quindi inutili e cedono il passo al 'Volemose bene'.
Quindi imessaggio che passa e' che solo la Chiesa cattolica ha sbagliato e ha creato le divisioni.
Gli altri Papi non hanno capito niente, chiusi nelle loro regole e corruzione, mentre
Lutero ha invece portato il bene nella Chiesa cattolica
Per questo va celebrato praticamente solo lui e la sua Riforma nella preghiera.
Ora vedremo la stessa cosa con l'Islam e gli unici cattivi rimarremo noi, i cattolici fedeli alla Tradizione
E mi viene in imente la frase di Gesù: 'ma il Figlio dell'Uomo, quando tornerà sulla terra, troverà la fede?'
Niente di nuovo sotto il sole: il NOM è già luterano, quindi di che stupirsi.... stanno semplicemente preparandosi a raccogliere i frutti della funesta semina di 50 anni fa! Ma il Signore ha altri progetti e presto o tardi, con le buone o le cattive, lo capiranno!
RispondiEliminaDue osservazioni così a freddo:
RispondiElimina1) della Messa come sacrificio incruento in cui è presente realmente (corpo, sangue, anima, divinità) Cristo, ovviamente non si parla perché non è un aspetto condiviso. Eppure è il punto focale della Messa cattolica, ciò che la rende valida.
2) Nelle poche preghiere riportate i novatori si spingono talmente in là da nominare sia la stessa Riforma che Lutero. Nemmeno con il Concilio Vaticano II, pur elevato praticamente a dogma, avevano osato tanto e difatti non si nomina mai esplicitamente nella Messa (a parte le omelie)
"Celebrare i 500 anni della riforma"? Ma cosa c'è da celebrare congiuntamente per di più, come se ci fosse un'unità che non può esistere finché l'eresia luterana permane? Di fatto è la chiesa 2.0 che si sta uniformando a Lutero.
RispondiEliminaChe ci siano già molti segni di protestantizzazione e imbastardimento ormai sono in diversi a riconoscerlo nella più drammatica impotenza. Mi chiedo se si tratti di comportamenti strategici in attesa di voltar pagina, perchè l'aria che tira non permette diversamente. Ma, nel frattempo, l'imastardimento raggiunge livelli non più tollerabili! E se nelle oasi di resistenza la retta fede viene, per grazia, custodita e trasmessa, come si fa a disinteressarsi delle migliaia di anime sviate e lasciate in apnea?
Chi è votato alla salus animarum ha un grosso fardello da portare.
"Celebrare i 500 anni della riforma"? Ma cosa c'è da celebrare congiuntamente per di più, come se ci fosse un'unità che non può esistere finché l'eresia luterana permane? Di fatto è la chiesa 2.0 che si sta uniformando a Lutero.
RispondiEliminaChe ci siano già molti segni di protestantizzazione e imbastardimento ormai sono in diversi a riconoscerlo nella più drammatica impotenza. Mi chiedo se si tratti di comportamenti strategici in attesa di voltar pagina, perchè l'aria che tira non permette diversamente. Ma, nel frattempo, l'imastardimento raggiunge livelli non più tollerabili! E se nelle oasi di resistenza la retta fede viene, per grazia, custodita e trasmessa, come si fa a disinteressarsi delle migliaia di anime sviate e lasciate in apnea?
Chi è votato alla salus animarum ha un grosso fardello da portare.
Sottoscrivo ogni parola, e anche le virgole, di Luigi Rmv.
RispondiEliminaQuando sono tornata alla pratica della fede e ho incominciato il mio "turismo parroocchiale" per trovare una Messa degna di questo nome, parlo di quella riformata, mi son ritrovata di fronte allo scempio commesso dai riformatori, dico ritrovata perchè è già stata quella riforma a farmi scappare quando è piombata dall`alto sulla mia testa, di chiesa in chiesa mi dicevo ma quella non è la Santa Messa, non sono cattolici, non può essere, e invece sì, ero io l`alieno.
Quante volte non mi sono comunicata perchè l`agitazione che mi scuoteva non mi faceva sentire degna, quante volte sono scappata lontano da quelle "celebrazioni" dove tutti si comunicavano, dove il Vangelo era letto da persone e anche giovanissimi che con ogni evidenza non capivano quel che stavano leggendo, dove inventavano preghiere ecumeniche, anche il Credo era modificato, dove era impossibile raccogliersi nel silenzio anche solo un minuto e se aprivi la bocca invece di tendere le mani per ricevere la Sacra Ostia ti guardavano di traverso, a cominciare dal sacerdote.
La Chiesa svizzera è scismatica di fatto, anche se si salvano qualche rare oasi.
Sarei scappata ancora una volta se non avessi trovato la chiesa in cui era celebrata la Messa Antica e se non avessi avuto il Magistero e la guida di Benedetto XVI.
Da allora ho cercato di capire quel che è successo alla Chiesa di Cristo, andando alle fonti, ai documenti, le condivisioni su certi blog italiani, da tempo oramai solo su questo blog, mi aiutano a farmi sentire meno "sola".
Anche se so che la mia fede non può e non deve dipendere da un uomo, fosse anche il papa, per trattenermi o, come in questi tempi, per farmi scappare, è comunque triste che una cattolica debba evitare di leggere, ascoltare e guardare un papa per non mettere a rischio la propria fede.
Dialogo interreligioso, dialogo della carità o della verità
RispondiEliminaDue link: un commento di Padre Cavalcoli
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2016/01/evangelizzazione-e-dialogo/
e uno di Stefano Fontana a proposito della visita odierna alla sinagoga di Roma.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-levangelizzazioneva-portataanche-agli-ebrei-14981.htm
La Chiesa ha "l'obbligo di «mandare tutti i popoli a scuola da Gesù» (la frase è del cardinale Ratzinger). La rivelazione di Cristo include tutti gli aspetti positivi delle altre religioni, con una ricchezza unica e particolarmente importante per quella ebraica."
Leggere quella "preghiere" ti fa dire: ma hanno perso la testa?
RispondiEliminaHanno perso la fede?
I cattolici intendo, perchè sono solo i cattolici a fare concessioni.
E così dovremmo guardare al passato con gratitudine, non solo dovremmo ringraziare la Riforma e Lutero per i doni che hanno dato alla Chiesa (!), per le trasformazioni e le riforme positive che hanno promosso, ma dovremmo anche gioirne e pentirci per i muri divisori.
Siamo alla glorificazione e alla esaltazione della Riforma luterana.
La chiesa sulla via, già intrapresa e sempre più evidente, della protestantizzazione.
Signore, Signore, quando tornerai sulla terra, troverai la fede?
Caro Luig Rmv, 10 e lode ! ha scoperto il trucco dei modernisti, da Roncalli in poi. Adesso però il banco è passato in mano ad un abile giocatore, che riesce a mettere tutti (o quasi) nel sacco, imponendo il ribaltamento della dottrina cattolica bimillenaria e cancellando di fatto la Controriforma. Che ne dirà S. Carlo Borromeo? gli manderà qualche santa ispirazione? ho appena letto un altro tipo di preghiera, decidsamente antiluterana, su Riascossa Cristiana : è la preghiera di S. Pietro Canisio, dottore della Chiesa, e la propongo agli amici di questo blog ed a lei, dottoressa Guarini, perché è troppo bella per ignorarla; ecco il link:
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/san-pietro-canisio-preghiera-per-conservare-la-vera-fede/
Adesso la stampo, e quando sento un prete parlar bene di Lutero glie la spedisco (a dargliela a mano non mi fido, conoscendo l'intolleranza del clero modernista)
@Luisa
RispondiEliminaSolidarizzo: quel che so della Chiesa svizzera non è confortante e quel che ho visto e sentito nei cantoni interni mi ha atterrito. Sono i frutti della resa al mainstream dei Reformierte, cui i pastori cattolici elvetici si sono ampiamente arresi, tolto Huonder e non so chi altro. Un film già visto, che sta purtroppo per essere proiettato anche in Italia. Quando però fai notare alcune rivelatrici assonanze in qualche "dettaglio" tra quel che si comincia a fare qui con ciò che da tempo si fa là, con le tragiche conseguenze ormai stra-palesi, ti prendono per un ciola e te disen "ma va là"... come se pensassero di essere immuni. Sono solo presuntosi, dice bene Rr, ci ritroveremo a dover scappare da vescovesse un po' tribadi e invertiti a ogni livello, niente Amore e Verità, solo sincretistico, banale, inutile ammmmore... bè, inutile no: utilissimo per dannarsi l'anima.
Oremus, cos'altro dobbiamo fare? S. Carlo intercedi per i nostri pastori e falli convertire... al Cattolicesimo.
humilitas
Allora per la Nuova Chiesa Riformata Argentina di El Papa Bergoglio hanno ragione tutti, sono buoni e perfetti tutti, tranne i corrotti e cattivissimi cattolici che vanno presi quotidianamente a bastonate.
RispondiEliminaMiles
Pietro C,
RispondiEliminaLutero è a tutti gli effetti un figlio della Chiesa cattolica.
figlio degenere e rinnegato, di certo non un frutto della Chiesa, ma il responsabile di un'eresia nefasta che ha segnato la decadenza dell'Occidente!....
Grazie Catholicus per il link alla bella professione di fede di s. Pietro Canisio, conosco alcuni suoi scritti per altre questioni ma ignoravo queste righe!
RispondiEliminaSottolineo questa frase, perché sembra scritta adesso, ai tempi di Bergoglio, il quale fa sembrare buoni cristiani (anonimi, s'intende) tutti tranne chi cristiano (cattolico) si professa e si sforza di essere:
"Mi professo inoltre figlio di quella Chiesa romana che gli empii bestemmiatori disprezzano, perseguitano e abominano come se fosse anticristiana".
Un altro, insieme al mè san Carlun, a cui chiedere intercessione.
humilitas
Non riesco capire come mai a cagione della pubblicazione di questa preghiera il Vaticano e la Curia Romana possono richiedere più la lealtà dei cattolici. è un'atto di scelleratezza, di apostasia, di eresia in estremis, di bestemmia e di sacrlegio.
RispondiEliminaPrego che il clero romano la denuncia.
Romano
RispondiElimina@ I luterani riaffermano l'eresia del "sola fides". L'autorita' cattolica che sottoscrive diventa a sua volta eretica.
Nella parte luterana dell'ignobile documento, si riafferma ovviamente la convinzione luterana della salvezza mediante la "sola fede", senza le opere. Ora, in relazione alla S. Eucarestia, quest'errore e' stato formalmente condannato nell'art. n. 15 della Bolla "Exurge Domine" con la quale il Papa, il 19 giugno 1520, "condannava,riprovava, rigettava" gli "errori di Martino Lutero". in quanto "eretici o scandalosi o falsi o offensivi per i devoti o ingannevoli per i semplici e contrari alla verita' cattolica" (Denz. Shoenm., 755/1465). Il credo della salvezza per "sola fides" e' stato sempre ritenuto formalmente eretico, dopo la condanna ufficiale di Lutero. Ora, se un documento ufficiale della Chiesa, emanato assieme ai Luterani, e quindi approvato dalla Chiesa ufficiale, contiene questa eresia, allora la firma posta dal cardinale competente in calce al documento contraddice apertamente la condanna di cui sopra perche' mostra di approvare l'eresia dei Luterani, relativa al "sola fides".
Bisogna quindi chiedersi se questo documento, una volta firmato ufficialmente, non permetta di accusare esplicitamente di eresia in senso formale l'autorita' ecclesiastica che l'abbia firmato, e se quest'accusa puo' esser estesa alla Prima Sedes.
Le dichiarazioni estemporanee, ambigue e sconvolgenti fatte da Bergoglio come individuo privato ai figli del Secolo non sono tali da permettere di accusarlo di eresia in senso formale. La sua approvazione ad un documento del genere invece potrebbe permetterlo. Ci troveremmo, infatti, di fronte ad un documento dottrinale sottoscritto con la sua (ovvia) approvazione, in esplicita contraddizione con la condanna irrogata a suo tempo da Leone X.
I Luterani sono rimasti sempre gli stessi, eretici impenitenti. E' invece la Chiesa cattolica ufficiale che e' cambiata: ora essa mostra di venire a patti con l'eresia, approvandola anche sul piano dottrinale.
La preghiera di San Pietro Canisio è ripresa da qui:
RispondiEliminahttp://www.corrispondenzaromana.it/san-pietro-canisio-preghiera-per-conservare-la-vera-fede/
Altri due passi illuminanti, cui dovremmo anche noi per coerenza attenerci
....
Ho in abominio Lutero, detesto Calvino, maledico tutti gli eretici; non voglio avere nulla in comune con loro, perché non parlano né sentono rettamente, e non posseggono la sola regola della vera Fede propostaci dall’unica, santa, cattolica, apostolica e romana Chiesa. Mi unisco invece nella comunione, abbraccio la fede, seguo la religione e approvo la dottrina di quelli che ascoltano e seguono Cristo, non soltanto quando insegna nelle Scritture ma anche quando giudica per bocca dei Concilii ecumenici e definisce per bocca della Cattedra di Pietro, testificandola con l’autorità dei Padri.
...
Se accadrà che a causa di questa mia professione io venga disprezzato, maltrattato e perseguitato, lo considererò come una straordinaria grazia e favore, perché ciò significherà che Voi, mio Dio, mi date occasione di soffrire per la giustizia e perché non volete che mi siano benevoli quelle persone che, come aperti nemici della Chiesa e della verità cattolica, non possono essere vostri amici. Tuttavia perdonate loro, Signore, poiché, o perché istigati dal demonio e accecati dal luccichio di una falsa dottrina, non sanno quello che fanno, o non vogliono saperlo.
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RispondiElimina@ AGGIUNTA. Il testo della "preghiera comune" con le eresie
Il passo dove appare evidente la riaffermazione dell'eresia del "sola fides e' nel "Rendimento di grazie", nel paragrafo che comincia:
"I cuori dei luterani sono pieni di gratitudine etc. l'intuizione del mistero di Dio Uno e Trino che si da' a noi uomini per mezzo della grazia, che puo' esser ricevuta solamente confidando pienamente nella divina promessa; ...; il tutto nell'amore che proviene ed e' risvegliato solamente dalla fede, e nella speranza che la fede porta con se' in vita e in morte; e nel contatto vivo con la Sacra SCrittura [e' l'errore del "sola Scriptura", di Tradizione e Magistero della Chiesa non si parla mai], col catechismo e con gli inni che trasformano la fede in vita [catechesi e canti ma non opere].
C'e' quindi anche un riferimento all'eresia del "sola Scriptura". E come poteva mancare?
Gli errori di Lutero ora sono diventati "le intuizioni" di M.L.: "il cammino ecumenico rende i luterani e i cattolici capaci di valorizzare insieme le intuizioni di ML sull'esperienza spirituale del Vangelo della giustizia di Dio, che e' anche la misericordia di Dio". Si noti l'ultima frase, poco chiara. Il Vangelo non giunge a noi mediante il Magistero e la Tradizione ma come "esperienza spirituale" soggettiva. Ma che vuol dire "della giustizia di Dio"? Non si capisce. Esiste un "Vangelo della giustizia di Dio"? Non testimoniano tutti i Vangeli la "giustizia di Dio"? La frase sembra esser messa apposta per introdurre la conclusione "che e' anche la misericordia di Dio". Siamo dunque al tema della "misericordia" cara a Papa Bergoglio, presentata in chiave protestante.
Ovvero: il cattolicesimo come "esperienza spirituale" (individuale) del Vangelo, dalla quale emerge conclusivamente "la misericordia di Dio". Credere nella "misericordia" di Dio allora salva tutti (senza pentimento e mutamento di vita) perche' tale fede nella misericordia svolge la stessa funzione del sola fides luterano, ne e' se vogliamo una versione. Mi basta credere, dice ML, che la Croce mi salva coprendo come un mantello (con la sua Grazia) i miei peccati = mi basta credere che la Misericordia (la Croce) mi salva perche' Dio e' buono e misericordioso, coprendo la Misericordia sua tutti i miei peccati.
Di fronte all'abominio di un documento del genere, se ci sono alti e meno alti prelati disposti a scendere in campo apertamente per difendere la fede, non e' questo il momento?
Cosa aspettano, ancora? SE non gli importa nulla o poco delle anime dei fedeli, gli importera' pure della salvezza della loro. Un clero che continui a tacere di fronte a questa sempre piu' sfrontata fornicazione con gli idoli, non si prenota un bel posto all'Inferno?
Alcuni autori ci dicono che la Riforma Protestante è un prodotto diretto del Rinascimento. In questo senso è famosa la frase di Erasmo di Rotterdam (uno dei capi del Rinascimento): "Ego peperi ovum, Lutherus exclusit" (io, Erasmo, ho fatto l'uovo e Lutero lo ha fatto schiudere). Così credo che se può dire che la Riforma Protestante è stata una sorta di aggiornamento di "cristiano eretico" al mondo del Rinascimento e all'uomo della rinascenza.
RispondiEliminaFare un aggiornamento del "cristianesimo" all'uomo del Rinascimento non vi era la causa dei riformatori, ma la Riforma è stato un'effetto del Rinascimento. In questo senso la Riforma Protestante è, forse, la prima eresia storicista nella storia del cristianesimo. Se può notare anche che è una eresia che riffiuta quase l'intero depositum fidei cattolico e è un'eresia rivolta principalmente contra l'autorità della gerarchia e contra della Chiesa stessa. Credo che questa può essere una delle ragione principale della simpatia verso i luterani per i cattoconciliare. In quanto la tendenza naturale dell'ecumenismo sarebbe avvicinarsi agli ortodossi la Chiesa conciliare se avvicina ai protestanti e se allontana dei ortodossi...
Continuerò a cercare di seguire Cristo e a dare testimonianza di ciò che ho ricevuto, tenendo presente però anche le parole di Cristo: ''Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. … Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi, …(Lc 10, 3-6, 10-11)'' Se la nostra pace non si fonda sulla Verità immutabile, ma in verità che a seconda della storia cambiano abbiamo un problema. Qualcuno lo riconosce e cerca di comprendere, altri fanno gli struzzi, altri si mettono la coscienza in pace con il mantra dell'obbedienza alle autorità di turno.
RispondiEliminaIn verità, è ormai tempo che i Cattolici di Roma sorgono e denunciano gli eretici bergoglianiste a nome, dicendo: noi non terremo la comunione con voi più se non pentite subito subito!
RispondiEliminaOsservatore
RispondiElimina@ Rinascimento e Luteranesimo
Il luteranesimo forma eretica di completamento del Rinascimento, acutamente Gederson ci ricorda una certa interpetazione storiografica.
Fino a che punto, mi chiedo? Lutero e Calvino, non sembrano affatto spiriti "rinascimentali". Ex-monaci ed ex-preti che negavano il libero arbitrio e votati al predestinazionismo piu' smaccato.
L'umanesimo filologizzante di Erasmo ha svolto per l'appunto un'opera piu' che altro preparatoria e in senso deteriore (penso allo "Encomio della pazzia" di Erasmo, un testo velenoso, pieno di avversione per la Chiesa, con la scusa di criticarne le temporali debolezze). Ma se pensiamo a Leonardo e Michelangelo, che esprimono ancora lo spirito dello umanesimo, vediamo che Leonardo ha in gioventu' dipinto un s. Giov. Battista dal singolare sorriso, pero' poi ha dipinto la famosa Cena. E Michelangelo ha scolpito la Pieta' e dipinto il Giudizio etc. Non appare il loro umanesimo ancora cristiano, cattolico nelle intenzioni e anche, bisogna dire, nei risultati delle loro opere d'arte di soggetto religioso?
L'umanesimo fiorentino aveva componenti cristiane e componenti esoteriche e platoneggianti. Si comincia ad assistere ad indebite commistioni con la cabala e la spiritualita' platonica. Tuttavia, pur errando, quegli umanisti non pensavano di essere anticristiani e non volevano mettere in dubbio l'autorita' della Chiesa. INsomma, voglio dire che lo scisma protestante, fondato com'e' sull'eresia del libero esame, non mi sembra una continuazione dell'umanesimo ma l'affermazone di una liberta', di un individualismo unilaterale, distruttore. Gli umanisti, pur rivalutando l'uomo rispetto al trascendente, concepivano l'uomo sempre all'interno di un ordine della natura e dello spirito la cui
bellezza derivava da Dio e l'arte doveva rendere secondo la perfezione della forma piu' bella e compiuta. Con questo non voglio certo negare che nell'Umanesimo non si nascondessero dei germi pericolosi. Ma il luteranesimo mi sembra altra cosa del tutto, c'e' all'inizio quell'idea di "liberta' assoluta", di "liberta' infinita" (Hegel), un teutonico furore, del tutto assente nell'umanesimo. A. R.
Potrebbe interessarvi la discussione sullo stesso tema su Forum catholique:
RispondiEliminahttp://www.leforumcatholique.org/message.php?num=795283
Due sole precisazioni: 1) La Chiesa è protestantizzata dal 1965, chi ha fatto deflagrare la bomba nel Santo edificio sono stati i predecessori di Bergoglio a partire da GXXIII, ora si stanno accanendo su qualche rovina, una colonna o un capitello rimasto qua e là, l'unica cosa certa è il permanere delle fondanenta
RispondiElimina2) la cosiddetta Messa del 1969 è già nata protestantizzata, vedasi i 6 pastori che a 4 mani con i novatori resero la messa celebrabile anche dai luterani (molte affermazioni di pastori luterani dell'epoca confermarono che oramai non c'era più nessuna opposizione dottrinale in quella messa e che la potevano usare)
Perciò è una conseguenza triste ma inevitabile, non mi sembra di dovermi preoccupare di una uova protestantizzazione di Chiesa liturgia, mi basta preoccuparmi per quella in cui siamo da 50 anni. Ladetur Jesus Christus
Caro A.R.,
RispondiEliminaLa Riforma e il Rinascimento come due rami dello stesso ceppo si incontrano nel modo di concepire l'uomo. In ambedue concezioni l’uomo è il centro di tutto, il proprio Lutero è l’immagini e il riflesso di questo, in quanto se posto davanti XV secoli di cristianesimo, come il primo e l’unico che conosceva la intera verità cristiana. Quello che i Padri della Chiesa hanno insegnato in VII secoli e l’intera in XVI secoli Chiesa davanti alla sua oppinione non significava niente (Me domando se quello che la Chiesa insegnava del mondo antico e classico, non aveva lo stesso valore per gli rinascentiste). Forse, per lui gli insegnamenti anteriore al suo avevano validità per il tempo in che fuorono insegnati. Credo che, per queste e altre cose, Eric Voegelin lo ha accusato di avere creato un tipo umano: “il rivoltato volontarista che ha il desiderio di imporre la sua ragione come il centro della ordine istituzionale”. Il suo individualismo distruttore non è diverso di quello di Macchiaveli: anche con Lutero se può imparare che per alcune uomini “il fine giustifica i mezzi” e che lui aveva una concezione dell’uomo tanto pessimista come quella del fiorentino.
La negazione del libero arbitrio è la negazione della libertà umana, questa negazione stava presente anche nel paganesimo (non credo che nello stesso modo). Difficile è diffendere che l’arbitrio dell’uomo possa stare sul governo di Dio quando se afferma che “l’uomo sta irremediabilmente corroto per il peccato originale”, perchè se la grazia di Cristo non è rimedio per il peccato, se il battesimo non cancella infatti il peccato originale, Dio non può governare l’uomo, quindi, resta solo il “pecca fortiter sed crede fortius”.
Ricercando l’origine del termine “Rinascimento” ho trovato che la partenità della definizione vienne attribuita a Jules Michelet storico francese che ne fece uso per definire “la scoperta dell’uomo e del mondo’ nel secolo XV. Sarà coincidenza che nel secolo XVI appare un monaco che pensa scoprire la rivelazione riffiutando XVI secoli di cristianesimo? Beh, non prendo l’oppinione del storico come una verita assoluta ma non nego che è una opinione ragionevole sul Rinascimento e una volta che se parla di questo termine, qualcosa Rinasce ma che cosa è? Lascio per voi rispondere. In qualche modo per fare um Rinascimento esiste il bisogno di andare (in passato per fare quello Rinascire nel presente. Quindi, tutti gli umaniste hanno fatto questo in qualcuno grado), hanno tornato al mondo antico classico e pagano ma quale il bisogno di fare questo ritorno? La Chiesa non aveva conservato la cultura antica classica? Sembra che prima di Lutero tornare alla Chiesa primitiva, il Rinascimento ha tornato al mondo antico e prima che il riformatore avesse stabilito il “libero esame”, questo se trovava anche nel Rinascimento, non che tutti gli uomini della Rinascenza avesse fatto questa pratica ma non me sembra che se possa negare che vari autori di questa epoca lo hanno fatto. Le somiglianze tra i due avvenimenti antropocentriche sono tantissime.
Certamente Lutero pensava in fare un Rinascimento del cristianesimo primitivo. Però, le sue dottrine non se trovavono nei primodi del cristianesimo. Curiosamente la cultura antica classica ha preparato il cammino per l’accetazione del cristianesimo nell’occidente, in quanto il Rinascimento ha preparato il cammino per il suo riffiuto per lo stesso ocidente.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-qualche-domandasui-riti-per-lunita-dei-cristiani-14982.htm
RispondiEliminaLe domande (e le timide proposte) di Padre Riccardo Barile
"Sembra poi che la ricchezza tradizionale della Chiesa latina tutto considerato e alla lunga risulti più autorevole delle ultime novità. Questo è tante volte il sentore della base. Chi invece dai vertici è incaricato di organizzare, cerca di tenersi lontano da tale ricchezza tradizionale"
E' da 50 anni che, passo passo, hanno cercato di arrivare a questa meta. E il cammino non è ancora finito. Devono arrivare ai tabernacoli vuoti come dice una profezia. Ma noi speriamo, con l'aiuto dei pastori che rimarranno fedeli a Cristo, di continuare a essere cattolici perché solo nel Cattolicesimo viene conservata la verità tramandata dagli Apostoli e dalla Chiesa. Non so con quali conseguenze, ma le affronteremo insieme. Forse verremo scomunicati. Prima o poi prenderanno provvedimenti contro i disobbedienti, ma io sono decisa a seguire il mio Signore Gesù Cristo.
RispondiEliminaComunque vedrete che qualche provvedimento verrà preso. Voi che ne pensate?
Lia
Sui provvedimenti cosa possiamo pensare? Al momento non pensiamo, ci affidiamo a Colui che tutto può.
RispondiEliminaIl fatto che arriveranno ad abolire i tabernacoli non è un dogma...
RispondiEliminaSui "provvedimenti" che possano prendere un domani contro di noi Autorita' ecclesiastiche che vanno a braccetto e sono pappa e ciccia da 50 anni con tutti i nemici di Cristo, ce ne freghiamo altamente. Noi, con l'aiuto dello Spirito Santo, tiriamo diritto nella nostra battaglia in difesa del dogma della fede. E continuiamo ad invocare l'intervento pubblico dei sacerdoti che ancora hanno conservato la fede contro la mostruosa deriva sempre piu' ereticale della Gerarchia ufficiale attuale.
Lia : "Devono arrivare ai tabernacoli vuoti come dice una profezia." : mi sembra siano parole di Eugenio Pacelli quando era ancora cardinale, ma non ne sono sicuro. Comunque anch'io l'ho letta, e ne sono rimasto turbato, dato che cerco di comunicarmi ogni domenica. Ma già ora, leggendo quando afferma Danilo Quinto, secondo cui la maggioranza dei vescovi non crederenbe più alla Resurrezione, mi prende o sgomento. A qual punto siamo arrivati ! Mi ricordo di quanto ha scritto nei suoi libri Ravasi (si, quello che danzava in onore della dea Pacha Mama), distinguendo il Cristo della storia dal Cristo della fede e attribuendo i Suoi miracoli solo al secondo, come semplice mito elaborato dai primi discepoli per rafforzare la fede dei neofiti. Probabilmente Ravasi includeva nel Cristo della fede ache la Resurrezione e l'Ascensione. Del resto, ho sentito con le mi orecchie quaest'anno, la domenica dlel'Ascensione, un parroco che all'omelia affermava che il racconto di Luca sull'Ascensione è una favola per bambini : "non è credibile, ha detto, la scena di un Gesù che sale in Cielo come un missile; semplicemente, ha soggiunto, ad un certo puntoi discepoli non lo videro più, e così si inventarono qesta storia per rassicurare i fedeli" Capite, amici ?
RispondiElimina" Il prete e' un Ostensorio , suo compito e' di mostrare Gesu'. Egli deve sparire e lasciare che si veda solo Gesu' . "
RispondiEliminaBeato Charles de Foucauld
Purtroppo nella mia parrocchia moderna il protagonista non e' Gesu'. Per carita' cristiana vi risparmio la cronistoria .
Per riprendermi ho ricercato Don Attilio Negrisolo che narra dell'insegnamento ricevuto da Padre Pio e della Redemptoris Missio .
Dei compiti dei Sacerdoti e dei compiti di ogni cattolico : un'oasi per l'anima !
https://www.youtube.com/watch?v=kYR8ikpPGIo
http://www.vocazioni.net/index.php?option=com_content&view=article&id=735:1990-gp-ii-redemptoris-missio&catid=41:documenti-e-statistiche&Itemid=1.
RispondiEliminaMa dopo l'Omelia nessuno e' andato in Sacrestia dal parroco a dirgliene quattro? parvus
"Ora, in relazione alla S. Eucarestia, quest'errore e' stato formalmente condannato nell'art. n. 15 della Bolla "Exurge Domine" con la quale il Papa, il 19 giugno 1520, "condannava,riprovava, rigettava" gli "errori di Martino Lutero"".
RispondiEliminaProf. Paolo,
In ciò che dice rispetto alla Bolla Exsurge Domini l'autorità di oggi ha una nuova visione del documento di Leone X, come se può leggere nel documento "Dal conflito alla comunione" sul processo di Lutero:
"Nel frattempo, a Roma, il processo contro Lutero continuava e, alla fine, papa Leone X decise di agire. Per adempiere al suo «ufficio pastorale», papa Leone X si sentì obbligato a proteggere la «fede ortodossa » da coloro che «distorcono e alterano le Scritture» in maniera tale che esse «non sono più il Vangelo di Cristo».[xiv] Così il papa pubblicò la bolla Exsurge Domine (15 giugno 1520), che condannava 41 proposizioni tratte da varie pubblicazioni di Lutero. Anche se si possono trovare tutte negli scritti di Lutero e sono citate correttamente, sono estrapolate dai loro rispettivi contesti. Exsurge Domine definisce questi articoli come «eretici, scandalosi, falsi, offensivi per le orecchie pie, o (…) capaci di sedurre le menti degli uomini semplici o in contraddizione con la fede cattolica »,[xv] senza specificare quale di queste qualificazioni si applichi all’uno o all’altro articolo. Alla fine della bolla, il papa si rammaricò che Lutero avesse evitato di rispondere a tutte le sue offerte di discussione, e dichiarò di conservare la speranza che Lutero facesse esperienza di una conversione del cuore e si ravvedesse dei suoi errori. Papa Leone concesse a Lutero 60 giorni per ritrattare i suoi «errori», o sarebbe incorso nella scomunica". http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/lutheran-fed-docs/rc_pc_chrstuni_doc_2013_dal-conflitto-alla-comunione_it.html
Il documento mette in dubbio l'infalibilità dell'Exsurge Domini e del Concilio di Trento. L'ecumenismo, in certo senso, è una lettura del passato (e anche della Tradizione) della Chiesa alla luce del Concilio Vaticano II. Di questa lettura non resta nulla di cattolico del passato della Chiesa: l'ecumenismo è un'ermeneutica della rottura.
Attingendo dalle proposte di Padre Riccardo Barile, citato poco sopra, per l'unità dei riti: chiesa latina e ortodossa, per l'unità dei Cristiani (quelli veri!), questa sì potrebbe essere la strada per la vera preghiera comune" contro la preghiera comune "cattolico luterana". Perché non proporre una preghiera "cristiana - ortodossa" attingendo dal "deposito comune " della vera fede in Cristo? Promuovendo questi incontri di preghiera comune, esortando anche i fedeli laici cristiani e ortodossi, a far conoscere i luoghi già destinati alla preghiera con questi riti, potremo unire le forze e le preghiere, attendendo con viva speranza il soccorso divino, per riparare la vera Chiesa.
RispondiEliminaLUTERO E LUTERANISMO - PRIMA PARTE, La Civiltà Cattolica anno LXVIII, vol. IV (fasc. 1617, 6 ottobre 1917), Roma 1917 pag. 207-222: http://progettobarruel.comlu.com/novita/16/Civilta_Cattolica_Lutero_e_luteranismo_I.html
RispondiElimina
RispondiEliminaIl documento "Dal Conflitto alla Comunione" e' scritto con evidente malafede. Per giustificare l'auspicata "comunione" con gli eretici, si gioca sulle parole, con la scusa che Leone X non ha indicato, una per una, le proposizioni che devono ritenersi eretiche. Ora, se l'eresia e' la negazione o il dubbio ostinati su verita' di fede, in tutto o in parte, non c'e' dubbio che dichiarare il "sola fides" quale requisito necessario per la salvezza, senza le opere, costituisca un'eresia per i luterani, dato che si rifiutano ostinatamente di rettificare questo loro errore, cosi' come fece il loro capo in testa. Ed e' ovvio che tutti i riferimenti al "sola fides" nelle proposizioni condannate da Leone X fanno si' che la proposizione stessa sia da ritenersi eretica.
Ma la riaffermazione del "sola fides" e "sola Scriptura" si ritrova in vari testi del rito in comune "cattolico-luterano" [sic]. Ragion per cui, qualsiasi cosa abbia detto il documento "Dal conflitto alla comunione", un cardinale che la sottoscrivesse nel suo ufficio di cardinale approverebbe l'eresia in un documento ufficiale della Chiesa. E potrebbe esser a questo punto accusato di eresia lui stesso in senso formale e non solo materiale. Lui stesso e quindi, indirettamente, il Papa.
... Attenzione ... a non passare i limiti ...
RispondiEliminaNon sono i commenti di questo blog che oltrepassano i limiti...
RispondiElimina... Attenzione ... a non passare i limiti ...
RispondiElimina... e a non venire ... "usati" ...
RispondiElimina@ Passare i limiti? Non siamo certamente noi i trasgressori
Ma chi li sta passando i limiti? Chi ora sostiene che gli errori e le eresie di Lutero, formalmente condannate dal magistero, sono diventate ora "le intuizioni" di Lutero, in base alle quali costruire insieme, noi cattolici e i luterani eretici, un radioso futuro comune o
noi che, adempiendo al nostro dovere di milites Christi, combattiamo contro questo vero e proprio tradimento della fede in atto?