Dopo la distruzione dell’istituto familiare, i bambini raschiati e schiacciati dal «diritto», che nel tempo si è trasformato nel «dovere» di abortire, i milioni di embrioni umani sacrificati con la procreazione assistita, l’equiparazione dei figli nati dall’incesto ai figli naturali, la legalizzazione della cannabis per uso terapeutico e in vista della liberalizzazione di tutte le sostanze psicotrope, il matrimonio sodomitico, con lo «strascico» di uteri comprati per soddisfare la perversione sessuale, avremo, tra qualche settimana, la legge sull’eutanasia, già in discussione alla Camera su iniziativa radicale. Questa è la mia previsione.
Anche in questo campo, ci avvicineremo alla modernità. All’Olanda, dove dal 2011 al 2014, 37 pazienti psichiatrici su 56, affetti da depressione o con disturbi derivanti dall’ansia e da disturbi alimentari, sono stati eliminati. Al Canada, dove si discute una legge in base alla quale al servizio di eutanasia potranno accedere anche i bambini, a patto che siano «minori maturi». All’Oregon, dove negli ultimi due anni le persone uccise con il suicidio assistito sono aumentate dell’81%.
Il risultato non sarà merito dell’ideologia anti-umana impersonificata da Marco Pannella e da Emma Bonino. Il merito più consistente sarà da attribuire a coloro che a quell’ideologia si dovrebbero opporre. Il Servizio d’Informazione Religiosa, l’Agenzia italiana dei Vescovi, ad esempio, la quale sa che la proposta di legge radicale è sostenuta da 250 parlamentari appartenenti all’intero schieramento partitico, ma apre il dibattito, sabato 12 marzo, con un’intervista a padre Gabriel Ringlet, teologo belga, per anni vicerettore dell'Università Cattolica di Lovanio. Il suo mestiere è quello di accompagnare i malati fino alla “dolce morte”. Della sua esperienza, ne ha tratto un libro: “Vous me coucherez nu sur la terre nue” (“Mi sdraierete nudo sulla terra nuda”). Sue interviste appaiono su “La Croix”, “La Vie”, “Le Pelerin”, “Radio Notre-Dame” e sul sito promosso dalla Conferenza episcopale svizzera. “Segno di un dibattito sul fine vita per nulla scontato in ambito cattolico”, afferma l’Agenzia Sir, che dà voce a chi sostiene: “Ho dedicato questo libro ad ogni vescovo belga ed ho avuto con alcuni di loro un profondo dialogo. Quello che chiedo è che si parli di eutanasia serenamente, che ci sia un dibattito vero, libero, aperto alle obiezioni e alle convinzioni l’uno dell’altro. Anche se sul piano etico non si è d’accordo, ciò non significa che non dobbiamo essere presenti in questa frontiera”.
Il terreno della scristianizzazione del nostro Paese è stato arato dai personaggi noti e la loro ideologia immonda ha preso corpo, ma quale peso politico e quale potere avrebbe avuto Pannella, se la sua ideologia fosse stata combattuta senza paura, con la forza che deriva dalla Verità? Se il suo principale strumento di propaganda – Radio Radicale – non fosse stato foraggiato dal 1990 con centinaia di milioni di euro pubblici, con l’impegno diretto, profuso in questa direzione, dei parlamentari cosiddetti cattolici, che hanno presenziato in questi anni, a partire dal Family Day del 2007, a tutte le adunate cattoliche? Se il potere – tutto il potere – non l’avesse incensato e ossequiato per decenni, così come sta avvenendo in questi giorni, con le visite private che sta ricevendo nella sua casa di Roma per il suo malore (conseguenza di due tumori, dicono) di Renzi e Berlusconi e le telefonate di Mattarella e Napolitano? In fondo, le conversazioni con il Papa – insieme agli indirizzi di saluto alla «grande italiana», Emma Bonino – non fanno che suggellare il coro unanime dei tributi in vita, come quello che i Romani conferivano ai Consoli che tornavano dalle guerre.
Una guerra, Pannella, nella sua vita, l’ha combattuta. Pannella combatte le leggi di Dio. Le leggi non appartengono al Papa, ai Vescovi, ai cristiani. Le leggi sono l’amore dell’unico Sovrano, affinchè l’uomo si salvi. Il pensiero va a Dio eterno, seconda persona del Padre, morto per tutti i peccati, espressi in un sovvertimento dell’Ordine, che inizia da Adamo ed arriva fino ai nostri giorni, istante per istante. La nostra disobbedienza ha un nome: si chiama peccato. Esso è talmente orribile, che ha bisogno di essere lavato dal sangue dell’Agnello. Su quella Croce sono lavati i peccati, istante per istante, di tutta l’umanità. Per l’eternità, perché è eterno Colui che si è immolato. Solo la Seconda Persona eterna poteva lavare l’eternità dei nostri peccati. Sono certo che se Pannella s’immergesse nel dolore che provoca a Gesù su quella Croce, egli urlerebbe «Padre, perdonami».
Danilo Quinto - http://daniloquinto.tumblr.com/
Non credo si possa dire di Pannella, e tantomeno dei vari vescovi e prelati che tacciono consenzienti, Signore perdona loro perchè non sanno ciò che fanno. Lo sanno, lo sanno bene ciò che fanno e lo fanno con tanta cura e devozione che fanno venire i brividi. Posso capire una civiltà pagana pre cristiana, che viveva spesso in un'ignoranza invincibile, ma non si può dire lo stesso per la nostra civiltà. Chi può oggi nascondersi dietro l'ignoranza invincibile, avendo avuto 2000 anni di cristianità alle spalle? Nessuno che abiti in Europa e tantomeno i prelati possono difendersi in questo modo. Che il buon Dio ci salvi da questi uomini corrotti, perfidi, omicidi.
RispondiEliminaSono daccordo su una parte delle considerazioni etiche.... Ma lei è davvero "più reale del re". A me tanta cieca convinzione fa spavento.
RispondiEliminaConcordo con Annarè: costoro sanno benissimo quello che fanno, e ne vanno pure fieri. E si trovano confermati nel loro peccato da individui che, lungi dall'ammonirli, li elogiano e li additano come esempio da seguire. Coraggio: manca poco al redde rationem e a Dio piacendo tutta questa massa di invertebrati verrà schiacciata senza remissione.
RispondiEliminaNicolàs Gòmez Dàvila, In margine ad un testo implicito(pag.109).
RispondiEliminaChi profetizza la corruzione crescente di una società cogliendo nel segno si scredita, perchè quanto più la corruzione cresce tanto meno il corrotto se ne accorge.
e ridaje
RispondiElimina"Custodire il Creato"
http://www.santantonio.org/it/content/prima-video-meditazione-custodire-il-creato?exrf1=13048881&exrf2=3593639&uniqid=hXwGjDxHPzYQRze&utm_source=emailmkt&utm_medium=email&utm_campaign=13+marted%C3%AC+2016+-+1+meditazione&utm_content=13+marted%C3%AC+2016+-+1+meditazione
@Danilo
RispondiEliminaGrandissimo passaggio
"Le leggi non appartengono al Papa, ai Vescovi, ai cristiani. Le leggi sono l’amore dell’unico Sovrano, affinchè l’uomo si salvi. Il pensiero va a Dio eterno, seconda persona del Padre, morto per tutti i peccati, espressi in un sovvertimento dell’Ordine, che inizia da Adamo ed arriva fino ai nostri giorni, istante per istante. La nostra disobbedienza ha un nome: si chiama peccato. Esso è talmente orribile, che ha bisogno di essere lavato dal sangue dell’Agnello. Su quella Croce sono lavati i peccati, istante per istante, di tutta l’umanità. Per l’eternità, perché è eterno Colui che si è immolato. Solo la Seconda Persona eterna poteva lavare l’eternità dei nostri peccati."
@anonimo
"A me tanta cieca convinzione fa spavento."
non chiamerei la fede come cieca convinzione ....
Esaurito San Francesco si passa a San Antonio ?
RispondiEliminaHo disdetto l'abbonamento , gia' sono confusa di mio e non ho bisogno di aiuto .
@anonimo 15 marzo 2016 11:31
RispondiEliminaS. Antonio dai Sermoni "La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell'odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell'odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo"
Josh,
RispondiEliminail passo di S.Antonio sembra scritto oggi. E' proprio vero: come la Verità è UNA e SEMPRE, così i patetici tentativi di nasconderLA sono sempre gli stessi, nel XII come ne XXI sec.
RR
Chi va ad omaggiare Pannella, omaggia il suo peccato. Non risveglia la sua coscienza. La anestetizza e lo condanna alla morte eterna.
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/cronache/16_marzo_15/a-casa-marco-pannella-potenti-ex-avversari-militanti-pellegrinaggio-leader-ammalato-ff2af9e6-ea2d-11e5-9549-2d2df3bd31ee.shtml
cara Rosa, anche il buon S. Antonio non è ...passé e fa parte della Sacra Tradizione, e sicuramente è attualissimo (se prendiamo ciò che veramente ha detto e non ciò che oggi viene trasformato in altro per piacere al potente di turno, come han fatto anche col povero San Francesco).
RispondiEliminaLa sapienza di questi grandi Santi non passa perchè è sapienza divina che è stata loro infusa, non muta con le epoche, come tutte le verità eterne; e rimane proverbiale tante volte anche la pochezza dell'uomo davanti ad esse, con i propri infingimenti ed opportunismi.
Certo che in quel passaggio è più evidente che mai.
RispondiEliminaArrivano i catto-gay: li guida Avvenire
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-arrivano-i-catto-gay-li-guida-avvenire-15574.htm