Nell’omelia della Santa Messa del Giovedì Santo, celebrata al Centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma - prima del rito della lavanda dei piedi, dove sono stati prescelti una operatrice italiana cattolica di una cooperativa sociale che gestisce il Centro e 11 migranti: 4 giovani nigeriani cattolici, 3 donne eritree cristiano copte, 3 musulmani (un siriano, un pakistano e un maliano) e un giovane indiano di religione indù (!) – il Papa ha affermato: «Tre giorni fa un gesto di guerra, di distruzione, in una città dell'Europa, ma dietro quel gesto, come dietro Giuda, c'erano altri; dietro Giuda c'erano quelli che hanno dato il denaro perché Gesù fosse consegnato, dietro quel gesto ci sono i fabbricatori, i trafficanti delle armi».
Per non pronunciare la parola Islam, ci s’inventa una responsabilità dei fabbricatori e dei trafficanti di armi e si aggiunge: «O Croce di Cristo - dice il Papa durante la Via Crucis - ti vediamo ancora oggi nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze».
Per il Papa: l’Islam è una religione; i suoi seguaci profanano e utilizzano un Dio interscambiabile con il Dio cattolico (l’unico Dio che conta per la fede di cui il Papa dovrebbe essere il custode e il primo testimone); questi seguaci, poi, diventano violenti perché ci sono fabbricatori e trafficanti di armi «che armano le loro mani, che vogliono il sangue non la pace, la guerra non la fratellanza», impedendo a «tutti noi, insieme, musulmani, indi, cattolici, copti, evangelici, fratelli, figli dello stesso Dio, che vogliamo vivere in pace, integrati».
Quindi, se nel mondo non ci fossero i fabbricanti d’armi, ci sarebbe la pace. Una vecchio ritornello pacifista, che si attaglia perfettamente a questa orrida realtà che viviamo, nella quale il Vicario di Cristo rende uguali il Cristianesimo ai riti pagani e, per quanto riguarda l’Islam, vuole che si ignori la sua origine e la sua storia blasfema e violenta.
Una storia che l’Europa scristianizzata è stata indotta ad accettare da una propaganda che non ha precedenti, ben orchestrata e diretta, che ha portato al risultato formidabile di costruire nel suo territorio - dove una volta i popoli e le città facevano a gara nel costruire le Cattedrali più belle, dedicate a Cristo Nostro Signore - centinaia di Moschee, promosse da Sindaci e Vescovi una volta cattolici e di formare nelle sue scuole – integrate e accoglienti – una prima e poi una seconda generazione di islamici disposti anche ad immolarsi per la causa e a seminare il terrore.
Come lo organizzano il terrore? Con il fai da te. Nelle loro case dei quartieri delle città europee, tra una pizza e l’altra, costruiscono bombe. Come raccontano i giornali di tutto il mondo, il loro esplosivo più amato si chiama «La Madre di Satana». A Bruxelles, come a Parigi, è stato usato il Tatp: perossido di idrogeno concentrato e acetone – facile da trovare nei negozi di ferramenta – che assemblano con viti, chiodi e sfere metalliche, al fine di aumentare il potenziale distruttivo. Lo trattano con cura nel trasporto – a Bruxelles era contenuto nelle valigie - perché altamente instabile e potente.
Vittorio Feltri, l’altro giorno, diceva: «Il Papa afferma che gli attentati sono responsabilità dei commercianti di armi. E' come dire che Gesù Cristo è morto in Croce per colpa dei falegnami». Una battuta acida – come di solito gli accade – ma vera.
Il pensiero liquido, che domina l’infame tempo presente, tende ad annullare la Verità. C’è persino chi afferma che sarebbe la mancata integrazione a determinare l’omertà che circonda le azioni dei jadhisti: «Se ripercorriamo l’esperienza delle emigrazioni dell’Italia, visto che siamo un Paese di milioni di emigrati, vedremo che ‘Little Italy’ a New York, un ghetto italiano dove spadroneggiava la mafia che taglieggiava soprattutto gli italiani, nessuno li ha denunciati mai i mafiosi, per paura, per mancata integrazione. E noi in Europa abbiamo lasciato crescere dei ghetti impenetrabili: Molenbeek, è un ghetto a 90% di islamici, impenetrabile al resto della popolazione, peraltro nella polizia belga nessuno parla arabo. E questo dimostra quanto siamo completamente sprovveduti. Anche qui il non parlare e il non denunciare da parte dei musulmani onesti ha le stesse motivazioni di ‘Little Italy’ in America: il non sentirsi integrati e protetti». Sono parole di colei che secondo il Papa – che l’ha definita «grande italiana» – ha il merito di aver insegnato agli italiani a comprendere l’Africa e il Medioriente: Emma Bonino.
Tutto questo avviene mentre l’Islam sta conducendo una guerra di terrore a sfondo religioso a livello globale, come dimostrano i ripetuti attacchi nelle capitali europee, i 72 morti e i 350 feriti dell’altro giorno a Lahore, in Pakistan, quello che da lustri sta avvenendo nell’intero Medioriente e i suoi proclami di assalto e conquista di Roma.
Poiché il punto a cui siamo arrivati è di non ritorno, un’iniziativa potrebbe essere presa, in nome dell’accoglienza, dell’integrazione ed anche della compassione e della misericordia: la diffusione più ampia possibile – nelle scuole, nelle università, nelle Parrocchie, perfino a San Pietro, al posto del Vangelo – del Nobile Corano, il Libro Santo, come lo chiama Franco Cardini nella prefazione ad un’edizione economica della Newton Compton del 2015. Alcuni di coloro che sopravviveranno alla guerra che a partire da quel testo viene fatta, potranno così testimoniare nelle loro catacombe dove sta il bene e dove sta il male.
Danilo Quinto - http://daniloquinto.tumblr.com/
RispondiElimina"Per non pronunciare la parola Islam"
Per non pronunciare quella parola politici e commentatori vari hanno trovato una scappatoia orami generalizzata : parlano di "IDEOLOGIA", di ideologia salafista-wahabita.
E così su tutti i media li vediamo prerentori affermare che non è la religione musulmana la responsabile ma un`ideologia settaria che strumentalizza quel meraviglioso strumento di pace, amore e misericordia che è il Corano.
Non sono responsabili i predicatori che diffondono dalle loro cattedre il messaggio, i dogmi coranici così come sono scritti e interpretati dalle sole scuole autorizzate in islam, i soli responsabili sono gli ideologi che travisano la lettera del Corano.
Incapaci oramai di negare che i terroristi agiscono e uccidono in nome di Allah, si son resi conto che non possono più cavarsela dicendo che non sono musulmani, consapevoli che qui massacri portano alla luce la realtà del lassismo delle nostre autorità che hanno tollerato la nascita e crescita di veri stati nello stato, di "enclaves" musulmane dove la polizia non osa più mettere i piedi, e dove vari imam e criminali in erba o attivi fanno la legge, ora parlano di IDEOLOGIA, lo fanno anche i responsabili dei vari governi che si son succeduti.
Sostituiamo la parola religione con ideologia e i giochi son fatti, con una sola parola discolpiamo, assolviamo la religione musulmana con i suoi responsabili e chi ha creato quella situazione con il suo lassismo, clientelismo elettorale, ecc.
Non c`è niente da fare i nostri governanti, l`"élite intellettuale", l`intelligentsia di sinistra, i laicisti che tanto hanno fatto e fanno contro la religione cattolics e i suoi valori, sono tetanizzati quando si tratta dell`islam.
Chi osa smarcarsi da quella codardia generale, da un certo angelismo cieco e irresponsabile, chi osa chiamare il nemico con il suo nome, è subito bollato come islamofobo.
Così vanno le cose nella nostra Europa malata e suicidaria.
Che Cardini si sia da tempo oramai "riconvertito" al modernismo e all'indifferentismo è fatto noto e non sarebbe certo un grosso dramma.
RispondiEliminaIl dramma stà nel fatto che il sedente Bergoglio non ha alcuna intenzione di riconvertirsi al cattolicesimo e procede coerente ed indisturbato con la sua opera di demolizione mentre vescovi e cardinali stanno a guardare muti e fermi o(pochi), persino festanti e lodanti (tutti gli altri).
La grande apostasia dilaga.
Si procede per slogan . Da " tenerezza "si e' passati a" misericordia" ed" integrazione ". Si procede a tentoni , il fumo di satana e' fitto ed ogni tanto si sente qualcuno tossire .
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2016/03/i-panni-della-sepoltura-di-gesu.html#more
Nella predica di una Messa pontificale del giorno di Pasqua ho ascoltato 1) che Gesu' si e' slegato dai lacci in cui era avvolto , che bisogna chiedere la grazia di avere la fede di Maddalena , che i bambini non si comprano , che bisogna abbattere i muri , che bisogna integrare i migranti .
http://www.maurizioblondet.it/bruxelle-parigi-lopra-del-grande-illusionista/
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/buona-pasqua-ma-non-crederete-mica-alle-vecchie-storie-sulla-salvezza#.VvuLpRKLSi4
RispondiEliminaMancuso . Bianchi , Ravasi,Kasper,Cantalamessa...
@Luisa.
RispondiEliminaGrazie dei suoi chiari e diretti commenti. Delle sue analisi e delle chiare decodificazioni. Le aggiungo che, insieme all'Europa malata e suicidaria c'è anche la chiesa altrettanto malata e suicidaria e non solo. Ella è ancor più tesa all'autodissoluzione per poter confluire nell'unico magma massonico fluido e indistinto che è sempre più adorato, corteggiato, vagheggiato e desiderato. Celebrare l'indistinto perché è la meta e il superamento di ogni differenza. "Non esiste un dio cattolico!" diventa:"Non esiste un dio cristiano", per concludere che non esiste alcun dio oltre l'uomo stesso.
L'islam est ce qu'il est, ce qu'il a toujours été, ce qu'il sera toujours : un vivier de violence. Quand il n'est pas strictement contrôlé, comme l'Occident chrétien l'a fait pendant des siècles. Inutile, donc, de se faire des illusions à ce sujet.
RispondiEliminaMais il ne faut pas non plus oublier qu'il est, pour cette raison même, une arme de guerre idéale entre les mains de certains adeptes de la Realpolitik : les Américains, les Israéliens, les Allemands, les Turcs, pour ne citer qu'eux.
Qui a "inventé" Ben Laden, Al Qaida, Daech ? Qui les a fait "mousser" ?
Il y a de bonnes raisons de penser que, depuis quinze ans, les "attentats" qui se succèdent — et il y en aura bien d'autres ! — obéissent à des fins inavouables, dont les terroristes musulmans, toujours disponibles, ne sont que les instruments.
Des fins inavouables ? Elles ont pourtant été exposées en long et en large dans certaines publications spécialisées, aux États-Unis, en Israël, ailleurs… Mais on préfère généralement ne pas en parler. Ou seulement en petits comités…
Maurizio Blondet en parle, lui. Et quelques autres. Mais qui les écoute ?
Mancano gli invitati d'onore, gli ebrei.
RispondiEliminaIntéressant :
RispondiEliminahttp://ilmanifesto.info/strategia-segreta-del-terrore/
È una bellissima riflessione Danilo. Come sempre.Che stimola a mia volta a considerare come sarebbe ora da parte del Pontefice eliminare per coerenza qualsiasi simbolo faccia esplicito riferimento alla religione in generale.
RispondiEliminaVuole la pace? E sia la pace.
Si tolga l'abito bianco e relativi distinguo che appartengono alla Chiesa Cattolica,se vuole essere il primo a dare l'esempio di vero ecumenismo nell'amore universale tra "tutte le appartenenze dei figli di Dio".
Perché ce l'ha ancora addosso?
Non si rende conto che così facendo- che indossare "un uniforme" è lui stesso a dare il primo esempio di cattivo esempio?
Gli invitati d'onore ci sono sempre, solo che si fa finta che non ci siano, questione di stile.....ormai ci sono in Eurabia più di 25 mln. di cittadini eurabici con tanto di documenti, passaporti e quant'altro, quindi non si possono mandare via, per quel che riguarda i nuovi arrivati che pretendono di essere trattati coi guanti, tirano i piatti in faccia se il cibo non è gradito, non avendo, grazie all'ONU, obbligo di dichiarare generalità più o meno inventate, non possedendo documenti di alcun genere, ma cell e smartphone sì, possono fare quello che vogliono e nessuno fiata, anzi i soliti tromboni sinistri continuano colle loro str******dell'8x1.000 per le moschee, come già non ce ne fossero abbastanza fuori da ogni controllo......sulla chiesa poronponperoperon(ista) non dico più niente, ormai è partita per la tangente, vedi un Europa(EX) imbelle ed imbecille ed islamici sempre più prepotenti e violenti e non illudiamoci che a noi in Itaglia non fanno attentati perché......basta che sia ordinato da un qualsiasi imam e vedi quante schegge impazzite.Encefalo piatto.Anonymous.
RispondiEliminaSegnalo:
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/arabia-saudita-svelata-documentario#.Vvvbc3BIsoN
Ciò non ha impedito a Hollande di conferire la massima onorificenza francese, la Légion d`honneur, al principe ereditario dell`Arabia Saudita.
Giusto criticare e segnalare, quando è necessario, ma la verità va raccontata tutta, altrimenti si fa la figura dei peracottari.
RispondiElimina“Fu il principe saudita a chiedere la Legion d’Onore” ...
Vedi articolo su La Stampa:
http://www.lastampa.it/2016/03/11/esteri/fu-il-principe-saudita-a-chiedere-la-legion-donore-WViysyIl8SCbAcq8pn8EbP/pagina.html
Effettivamente quello scambio di mail è a dir poco scandaloso e rivela i sottoboschi cinici di una certa concezione della "realpolitik", ma niente e nessuno avrebbe dovuto obbligare Hollande a autorizzare quella vergognoasa consegna e cedere, nello spazio di sei ore, ai desiderata del pricipe ereditario alla ricerca di una riconoscenza e statura internazionali, è Hollande il primo e principale responsabile, ancor più quando si sa che quel principe è ministro dell`interno e come tale responsabile di lapidazioni, decapitazioni, e altre esecuzioni previste dalla legge islamica.
RispondiEliminaNon conoscevo il termine "peracottari" non vedo in qual modo sia applicabile a chi denuncia la decisione di Hollande.
Segnalo:
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-intellettuali-laici-disorientati-di-fronte-allislam-15693.htm
Vittorio Feltri, l’altro giorno, diceva: «Il Papa afferma che gli attentati sono responsabilità dei commercianti di armi. E' come dire che Gesù Cristo è morto in Croce per colpa dei falegnami».
RispondiEliminaSolo se in perfetta malafede si può fare un paragone del genere. Vale oggi per chiunque, a maggior ragione per chi, da anni, dirige giornali e, si presume, dovrebbe conoscere la capacità di influire sulle decisioni di chi governa, da parte delle lobby non solo dei commercianti,ma anche dei fabbricanti di armi.
Chi fabbrica armi, contrariamente ai falegnami, fabbrica solo ed esclusivamente strumenti finalizzati ad uccidere.
Personalmente apprezzo queste affermazioni di Bergoglio in quanto, e me ne stupisco, veritiere.
Cesare
...In un ambiente caratterizzato dall’ateismo pratico di massa, l’unico esito possibile di tale lezione è il libertinaggio a breve termine e il nichilismo a lungo termine. Nella misura in cui le nuove generazioni si trovano immerse senza alternativa in un ambiente del genere, non per tutti ma comunque in ogni caso per troppi, la follia del “radicalismo”, fino all’estremo del terrorismo sanguinario, può diventare un orizzonte possibile. E d’altra parte per tutti gli altri si trasforma in un’incapacità di mobilitarsi a promozione, a tutela e se necessario a difesa con sacrificio personale di una cultura nella quale si vive senza comprenderne né le basi, né le radici. Di qui il compito cruciale che incombe su tutti coloro che in Occidente, ma anche altrove, sanno che ci sono più stelle che nella loro filosofia: quello di saper essere catalizzatori di una ripresa e di una mobilitazione che è comunque fuori della portata dei “laici”, per bene intenzionati che siano.
RispondiEliminaPersonalmente apprezzo queste affermazioni di Bergoglio in quanto, e me ne stupisco, veritiere.
RispondiEliminaVeritiere nel senso di stigmatizzare i fabbricanti di armi. Ma non nell'attribuire ad essi la responsabilità degli attentati, che hanno una matrice ben precisa, anche a prescindere da possibili fomentatori...
Belgio. Perché sull’integrazione «negli ultimi vent’anni abbiamo sbagliato quasi tutto»
RispondiElimina[...]
Perché avete ignorato i primi campanelli di allarme?
Innanzitutto perché ci siamo votati all’ideologia del multiculturalismo, sbandierata da molti partiti politici, assumendone i princìpi senza un dibattito: ogni cultura doveva essere accettata in quanto tale. Poi c’è stata la tendenza a minimizzare come problemi individuali delle vere e proprie tendenze nella società. Ogni volta che capitava un fatto come quelli appena descritti tendevamo a guardare l’autore, specie se immigrato, come una “povera persona” a cui bisognava perdonare tutto, che sbagliava solo perché era stata esclusa da noi. È il politicamente corretto. Poi ovviamente qualcuno ci guadagnava.
Chi?
I partiti di sinistra hanno fatto questo ragionamento: più lasciamo fare agli immigrati quello che vogliono e più voti riceveremo in cambio. Effettivamente è andata così, perché Bruxelles è sempre stata una città liberale e ora invece è passata ai socialisti. Non sfuggirà però che più della metà dei loro elettori ha un background di immigrazione.
Cosa significa per lei integrazione?
Di sicuro so cosa non significa: le sembra possibile che la consistente comunità turca del Belgio non abbia mai criticato Erdogan? Il presidente turco sta distruggendo la libertà di espressione e ha più sostenitori a Bruxelles che ad Ankara. La verità è che dentro tante comunità non si accettano i valori europei.
E in positivo cosa significa?
Significa adottare le leggi e i valori del luogo dove si vive, rinunciando ad alcuni tratti della cultura del proprio paese di origine. Non dico che devi cancellare le tue origini, ma una parte sì. Noi ad esempio non siamo antisemiti e riconosciamo a tutti il diritto di cambiare religione: questi punti devono essere accettati. Devi accettare che i tuoi figli possano sposare dei non musulmani o dei non turchi o dei non arabi. Secondo un recente sondaggio, in Belgio la terza generazione di immigrati turchi non ha amici belgi, ma solo turchi. La nostra situazione è questa.
Non è che l’identità europea si sta indebolendo?
È una domanda spinosa. Io so che oggi viviamo in una società dove le culture sono tante, ma non sono tutte uguali. In Occidente vige ad esempio la monogamia, mentre tanti immigrati provengono da paesi dove c’è la poligamia. Alcune parti tra le culture sono in contraddizione, e per integrarsi è necessario assumere la parte europea e abbandonare quella del paese di origine. Il multiculturalismo in Belgio ha fallito: siamo arrivati al punto che tra alcuni quartieri di Bruxelles e Molenbeek non c’è più niente in comune.
Se questa è la situazione, da dove si può ripartire?
Voglio essere sincero: non lo so. Anzi, io non penso che si possa ripartire. Dobbiamo provare a ricostruire, certo, ma non credo che ce la faremo. Non è una critica al governo, che secondo me sta gestendo benissimo questa emergenza e ha cercato di raddrizzare la barra. Ma come facciamo a cambiare direzione ora? Ci sono persone nate in Belgio, che hanno frequentato per oltre 15 anni le nostre scuole e sono diventati terroristi per uccidere i loro concittadini. Come puoi cambiarli adesso? È troppo tardi.
http://www.tempi.it/belgio-integrazione-abbiamo-sbagliato-quasi-tutto#.Vvv7VtKLSUl
http://blog.ilgiornale.it/rossi/2016/03/30/palmira-e-lipocrisia-delloccidente/
RispondiEliminaVorrei conoscere alcune delle teste che hanno pensato e stanno cercando di attuare questo tipo di europa.
RispondiEliminaSiamo al "sisalvichipuò"
RispondiEliminaSe c'è un peracottaro, Luisa, qui è solo Hollande, un burocrate, arrivato dov'è arrivato solo per un attacco di stupidità dei Francesi, che non avevano molto di meglio su cui scegliere, un fedele esecutore di ordini di Bruxelles, un socialista, ed è detto tutto, uno che probabilmente ha fatto la campagna elettorale con i soldi dei Sauditi e del Qatar, e che è stato eletto con i voti dei Musulmani (3milioni la differenza tra lui e Sarkozy, guarda caso il numero dei musulmani che han votato alle Presidenziali -secondo gli analisti del voto del 2012).
RispondiEliminaLui è il Presidente dei Francesi, poteva benissimo rifiutare la Legion d'onore al Saudita : tutti i sovrani francesi e Napoleone, I e III, nonché vari Presidenti, si staran rivoltando nella tomba, a vedere un barbaro (nel senso non solo greco, ma latino del termine) ricevere simile onorificenza.
Loro tutti, Hollande e gli altri, sperano di fare come dice Churchill del coccodrillo: "diamogli da mangiare altro, così gli passerà la fame, e non mangerà noi. Invece l'appetito vien mangiando.
Il Corano va letto per ragioni apologetiche.Lo si sarebbe dovuto leggere già da tempo, e bene. A che servono gli artificieri se non a maneggiare esplosivi e artifici? E questo non solo per il bene nostro ma, anche e soprattutto, per il bene loro affinchè conoscano la Santa Trinità e a questa sola rendano culto. Per loro sarebbe un beneficio senza misura e non potrebbero esserne che contenti e grati per sempre.
RispondiEliminaSul momento però occorre, prima di tutto, che noi torniamo ad essere cattolici, dal capo fino ai piedi.
Spezzeremo le reni all’Egitto! Non all’India, che sequestra da anni due nostri soldati. Non alla Libia, che ci restituisce un nostro lavoratore ammazzato (ma non il riscatto) e con un’autopsia taroccata (il nostro premier, petto in fuori: «Che ci faceva là?»). Per lo sfortunato Regeni il «che ci faceva là?» non vale. Forse perché scriveva per il «Manifesto»… L’Italietta fa la ghigna dura con l’unico leader musulmano nemico del jihad, accusando i suoi servizi segreti di essere così imbecilli da non aver fatto sparire il corpo e di averne conservato tutti i documenti e gli oggetti personali al solo scopo di incrinare i rapporti con un Paese, il nostro, in cui gli egiziani imprenditori e acquirenti di case sono legioni. Tutti i cittadini italiani sono uguali, dice la Costituzione, ma alcuni lo sono più degli altri, con audizioni al Senato, mezzo tg a disposizione tutti i giorni, battage mediatico continuo… L’Italia ritrova il suo orgoglio! Già: come nel Vangelo, basta buttare le reti a sinistra della barca.
RispondiEliminaRino Cammilleri
Il dialogo, quello vero, non lo ha inventato il Vaticano II (che, anzi, lo ha affossato).
RispondiEliminaPapa Pio II (il grande letterato Enea Silvio Piccolomini) indisse una nuova Crociata. A parole si mobilitarono in tanti. NEI fatti NESSUNO. Ormai il Medio Evo era passato.I governanti europei, ormai, si davano altre priorità. Preso atto che l'opzione militare era al momento impraticabile, era il caso di sfoderare le armi della cultura. Di confutazioni del Corano, ne erano state già scritte tante, fin dai giorni in cui Maometto calcava ancora il suolo di Medina. IL Papa ne fece una summa e la fece tradurre anche in arabo. Dopo di che ne fece gentile omaggio (sia del testo latino che, ovviamente di quello arabo) a Maometto II. Il Sultano, per conto suo, ringraziò del gentile dono. Dopo di che, fece notare che, non capiva perché dei Latini e per bocca di uno che, oltre tutto, si chiamava pure "Enea", lo disapprovavano perché si era impossessato di Costantinopoli. Disse che, loro Turchi, discendevano dai Troiani quanto i Romani (invenzione della propaganda ottomana :"Turco" , come derivato da "TEUCRO= Troiano"). Pertanto, lui Sultano, aveva preso Costantinopoli, proprio per vendicare Re Priamo, Ettore ed i vari eroi cantati da Omero. AL che il Papa, vedendosi sfidato sul sul terreno, la cultura classica, prese la palla al balzo. Fece la seguente proposta:"Battezzatevi e non avremo problemi a riconoscervi non solo e non tanto come erede e successore dell'antico Re Priamo, ma anche, principalmente e soprattutto come legittimo imperatore Romano d'Oriente, tenuto conto che contate fra le vostre antenate, anche delle principesse bizantine". La storia POTEVA prendere tale piega.
RispondiEliminaMa Cammilleri non e' forse lo scrittore schierato con il fronte dell'Antirisorgimento, avverso all'Unita' d'Italia, favorevole al ritorno all'Italietta preunitaria, quella satellite o succube o provincia delle Potenze cristiano-cattolico-imperiali e massoniche (vedi Asburgo-Lorena) del passato che fu? Ora non ce l'abbiamo l'Italietta regional-europea e resistenzial-antifascista, ecumenicamente-imperialmente aperta a tutti i popoli? Di che cosa si lamenta? "Spezzare le reni" all'India attuale no sarebbe poi nemmeno tanto facile..Comunque ho letto tempo fa sul Corriere della Seera che il governo italiano si opppone recisamente a far l'entrare l'INdia in varie agenzie internaz. di alta tecnologia, legata ai voli spaziali etc., nonostante vaste pressioni, anche americane. Qualcosa tenta di fare, anche se si poteva forse fare di piu'. Antenore
l’unico leader musulmano nemico del jihad
RispondiEliminaCammilleri non sa niente, è un arrogante e un imbecille. Al Sisi è un militare, messo al governo da un golpe nel 2013. Con l'Islam non c'entra niente, tanto che nelle carceri egiziane ci sono migliaia di integralisti. Regeni era forse una spia, ma ciò non giustifica Cammilleri nella sua opera di depistaggio via twitter (che lo qualifica). Almeno vagliate l'intelligenza e l'onestà di ciò che pubblicate, invece di fare da cassa di risonanza di elementi anticattolici e ipocriti. Pubblicate Blondet, non i servili Cammilleri e Socci.
Può essere utile pubblicare anche opinioni diverse perché aiuta a percepire ciò che viene messo in campo e a confutarlo quando è il caso. (Per quanto mi riguarda spero sempre di trovarne il tempo e non sempre mi riesce). Ma ci siete voi...
RispondiEliminaPiuttosto, affibbiare epiteti come arrogante ed imbecille, come pure di anticattolici e ipocriti è inutilmente provocatorio ed è troppo comodo quando non ci si mette la faccia.
RispondiEliminaÈ invece corretto prender di mira le idee e non le persone, documentando e non lanciando strali. L'ho detto e ripetuto ed è ovvio che mi dissocio da commenti del genere. Dovrei ritenerlo scontato dall'impronta che cerco di dare al blog, ma forse tanto scontato non è.
Quanto a Blondet è sempre ben documentato ma va preso cum grano salis.
Sull'argomento Regeni, Blondet e Cammilleri dicono esattamente le stesse cose. AL Sisi è leader islamico, sia nel senso che non mi risulti che pratichi altra religione, sia in quello che, de facto, ci sia giunto per colpo di Stato o come sia, comanda su un paese islamico. Circa il suo opporsi ai jahdisti (ed ai comunisti)e' confermato proprio da ciò che scrive "Aldo" : cioè che " nelle carceri egiziane ci sono migliaia di integralisti".
RispondiEliminaStrano, ho portato due argomenti dirimenti --Mic li aveva chiesti-- e non vengono pubblicati. Si decida, allora: la verità fa male.
RispondiEliminaKhaled Assad era un archeologo. Anzi era l’archeologo. Era il più famoso archeologo siriano, uno dei maggiori studiosi al mondo; l’uomo che per 40 anni aveva custodito e amato Tadmor, l’antica Palmira. Fu grazie ai suoi studi che il sito fu riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
RispondiEliminaMembro del partito Baath e fedele di Assad, quando sopraggiunsero le orde del Califfato, lui non scappò: ad ottant’anni rimase lì a fronteggiare l’orrore.
Nei mesi precedenti aveva nascosto le opere più preziose perché non andassero distrutte dalla follia iconoclasta jihadista. Quando fu catturato decise di non rivelare ai suoi aguzzini dove le aveva nascoste; lo torturarono e lo decapitarono pubblicamente davanti a quel Museo che era la sua casa, appeso ad una colonna romana. Così morì “il custode del museo di Palmira” e la sua storia commosse il mondo.
Ora per lui, nel paradiso dei veri martiri, sono giorni di festa: l’immagine delle bande mercenarie di Daesh in fuga mentre l’esercito siriano libera la sua città rende onore a questo silenzioso eroe.
http://www.riscossacristiana.it/palmira-e-lipocrisia-delloccidente-di-giampaolo-rossi/
La discussione sta assumendo una brutta piega.
RispondiElimina1) Rino Cammilleri è uno dei migliori scrittori cattolici italiani. Vedere un suo post qui ci onora. Non è affatto "antiunitario" per quanto concerne la Storia d'Italia. Ha scritto testi come "Elogio degli Italiani" ed è autore di testi di apologetica che sono esemplari. Chi lo attacca, semplicemente non è cattolico. E si badi bene che chi scrive è, come chi segue questo blog ben sa, estremamente critico contro il risorgimento, visto che fu una creazione massonica, anticattolica e rivoluzionaria. Da un punto di vista cattolico, il risorgimento è indifendibile. Chi definisce Cammilleri "un arrogante e un imbecille", si qualifica da solo ed è un provocatore. Chi attacca Cammilleri citando Blondet, offende solo Blondet, visto che entrambi, su moltissime questioni, la pensano allo stesso modo. Totale, incondizionata solidarietà a Rino Cammilleri.
2) Il caso Regeni. Molte domande sono ancora senza risposta.
Cosa ci faceva costui colà? Perché l'Università di Cambridge ha finanziato ricerche "sociologiche" sui sindacati "indipendenti" egiziani, legati ai Fratelli Musulmani e all'integralismo islamico?
E' vero (ma è ormai una certezza) che Regeni lavorasse per una società "privata" di intelligence britannica?
Tra le varie spiegazioni dell'uccisione, la magistratura egiziano ha avanzato ipotesi di storie di omosessualità e di droga. Depistaggi? Probabile. Ma perché non verificare?
Sia l'Egitto che l'Italia hanno bisogno di buoni rapporti, anche per la questione della Libia. Perché escludere che non si sia trattato di un false flag degli integralisti per rovinare le relazioni Italia-Egitto?
Regeni collaborava stabilmente con il "Manifesto", quotidiano dell'ultra-sinistra. Dice nulla questo?
Nella teatrale conferenza stampa al Senato (un organo istituzionale!), la madre, con sfoggio di una retorica poco compatibile con il doveroso dolore di un genitore, ha tirato in ballo "il nazi-fascismo". Ciò mi ha chiarito molte cose, e a voi?
Amnesty international ha manifestato e esposto striscioni. Perché è rimasta silenziosa davanti al caso dei marò imprigionati in India?
Perché la sinistra ha chiesto la rottura delle relazioni con l'Egitto, ma non è intervenuta sull'ingiusta detenzione dei marò in India, che erano servitori dello Stato, e non presunti "ricercatori" ambiguamente in contatto con gli integralisti?
Strano, ho portato due argomenti dirimenti --Mic li aveva chiesti-- e non vengono pubblicati. Si decida, allora: la verità fa male.
RispondiEliminaNon è la verità che fa male. E' il modo in cui si dice e come la si sbatte in faccia. Sono d'accordo solo sul fatto che Socci vede la voragine del papa regnante e non le fessure di Ratzinger. Lo abbiamo detto un miliardo di volte. Socci è un uomo di fede e mostra abbastanza onestà intellettuale, ma ci sono argomenti su cui non accetta discussioni. E' il suo limite, ma forse nella situazione in cui siamo, è anche ciò che lo salvaguarda...
Sono personalmente grato a Rino Camilleri, persona e scrittore cattolico che stimo, di aver voluto onorare con un suo commento le povere cose che ho scritto. Nel merito, sono del tutto d'accordo con le cose che ha scritto. Mi permetto di aggiungere: sarebbe ora che quella parte d'Italia ancora non cloroformizzata dalla cultura catto-comunista, manifestasse in maniera seria, libera e responsabile per la vicenda, vergognosa, dei due marò italiani e contro gli affari colossali che si continuano a fare con il regime indiano.
RispondiEliminaDanilo Quinto
Silente,
RispondiEliminagrazie di aver commentato. Lo avrei fatto io, ma mi hai preceduta e senz'altro con uno stile e con argomenti migliori dei miei.
Aggiungo solo che è 71 anni che in Italia abbiamo morti di serie A e morti di serie B ed addirittura non-morti. A quanto pare, molti, in questo paese, non hanno mai letto, non solo il Vangelo, ma neanche l' ultimo canto dell'Iliade (VIII sec. a.C.) e l' Antigone di Sofocle (IV sec. a.C.), che sono sempre attualissimi, come tutti i veri capolavori.
Regeni, pace all'anima sua, era degno figlio di cotanta madre, un ragazzetto (non escludo l'omosessualità, magari ancora repressa) che s'è ficcato in un guaio molto più grosso di lui, perchè, come tutti quelli allattati a marxismo e terzomondismo, non aveva due neuroni connessi in grado di farli capire che 2+2 fa sempre 4, checchè ne dica il Grande Fratello. E non si va in Egitto fare il Lawrence d'Arabia. Anche perché non sei Peter O'Toole. Non ci ha le "physique du role", per quanto lo dicano i tuoi "facilitatori" a Cambridge - sempre stata covo di spie figlie di papà e mammà, ma comunque, se non altro, più intelligenti e colte. Ed istruite dal KGB, mica da società "provate" dell'intelligente britannica, quella appunto che ai tempi non si accorse, o fece finta di non accorgersi, dei 4 di Cambridge.
RR
Chi lo attacca, semplicemente non è cattolico.
RispondiEliminaBeh. Forse semplicemente non è d'accordo su Cammilleri...
Cara Rosa, grazie. Cara Mic, il tuo appunto è giustificato. Ma stimo Rino Cammilleri, anche se, come talvolta può capitare, non sono sempre d'accordo con lui. Ma è uno dei migliori polemisti e apologeti cattolici italiani, sempre documentato, con una prosa arguta e mai banale. Perfettamente ortodosso e vicino al nostro sentire tradizionalista. Per questo mi hanno assai irritato certe espressioni offensive nei suoi confronti qui sopra comparse. E poi anche lui, come me, ama il Lago Maggiore...
RispondiEliminaSono stata contenta dell'intervento di Rino Cammilleri, spero ritorni tra noi e non se ne abbia se qualcuno si è svegliato male,a presto.
RispondiElimina
RispondiElimina@ Il Risorgimento una creazione "anticattolica, massonica, rivoluzionaria".
E Manzoni e Tommaseo, Silvio Pellico, tanto per far qualche nome di cattolico doc che prese parte al Risorgimento? Massoni anche loro? Al Risorgimento prese parte anche la massoneria italiana, lo sappiamo, ma non fu anticattolico, fu anticlericale, vennero al pettine secoli di lotte tra potere civile e invadenza clericale (vera e presunta), lotte che in Italia duravano dal tempo dei Comuni. "Silente", che e' milanese, dovrebbe saperlo bene.
Chi critica CAmilleri, come dice bene Mic, e' solo uno che non e' d'accordo con CAmilleri e magari non lo apprezza come scrittore. E' un reato? Fatto sempre salvo, si capisce, il rispetto per le persone; anch'io trovo inaccettabili e del tutto ingiustificate certe espressioni offensive usate a suo riguardo.
Antenore
Grazie, Antenore
RispondiEliminaun commento equilibrato e tutto condivisibile.
“In Pakistan si insegna ai bambini che i cristiani contaminano l’acqua”
RispondiEliminaParla Wilson Chowdhry, presidente della British Pakistani Christian Association, dopo la strage di Pasqua a Lahore: “Mentre a Lahore si muore, l’Europa accetta le corti della sharia”
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/03/30/pakistan-strage-bambini-cristiani-terrorismo___1-v-140039-rubriche_c277.htm
Quella sul Risorgimento è una vecchia polemica, che non intendo riaprire: sarebbe inutile. Potrei citare le leggi Siccardi, le confische dei beni ecclesiastici, la distruzione dei monasteri, l'arresto e la detenzione di Vescovi, le leggi anticlericali, le intromissioni, propagandistiche, finanziarie e militari del protestante Regno Unito e della sua massoneria, il sacco di Roma, la prigionia del Papa, la feroce repressione delle Insorgenze legittimiste al sud, la truffa dei "plebisciti", il soave epiteto di Garibaldi rivolto a Pio IX: "un metro cubo di letame", il "non expedit". Potrei citare decine di studiosi cattolici "revisionisti" e le loro opere: Agnoli, Viglione, Pellicciari, Tosca, Oneto, Cipriani, Lentini, Sanguinetti, Iannaccone, Caruso. E molti di costoro non sono neppure classificabili nella esecrabile genia dei "tradizionalisti". Ma visto che a Mic piacciono, giustamente, i commenti "equilibrati", mi auguro che due autori come Mons. Luigi Negri e il Cardinale Giacomo Biffi possano essere considerati sufficientemente "equilibrati". Evito lunghe citazioni e rimando direttamente a due loro testi facilmente reperibili: del primo Il cammino della Chiesa, Edizioni Ares, Milano 2015 pagg. 158-163. Il capitolo s'intitola significativamente Lo stato contro la vera nazione: il Risorgimento Italiano. Del Cardinal Biffi rimando a l'unità d'Italia. Centocinquant'anni 1861-2011. Contributo di un italiano cardinale a una rievocazione multiforme e problematica, Cantagalli, Siena 2011. Ma entrambi gli autori hanno scritto altre belle pagine, in altri libri, sul cosiddetto Risorgimento. Rimando infine alla voce Risorgimento del Dizionario elementare di apologetica, dell'Istituto d'Apologetica, editore assai vicino al moderatissimo, prudentissimo, "equilibratissimo" Il Timone.
RispondiEliminaSegue...
(segue) Mi si citano italiani come Manzoni, Pellico, Tommaseo.
RispondiEliminaDel giansenista Manzoni ricordo che la Chiesa sospettò sempre. L'"equilibratissima" e rispettabilissima casa editrice cattolica Ares ha pubblicato, non molto tempo orsono, un testo dello studioso Aldo Spranzi titolato "L'altro Manzoni". Nella sua presentazione, si afferma: "...nei Promessi sposi, sotto le apparenze di un cattolicissimo romanzo, una vicenda tutta diversa, che – come aveva subito sospettato il mondo cattolico dell'800 – è pervasa da un micidiale nichilismo anticristiano." Opinione opinabile? Opinabilissima, visto che il Manzoni si ritenne sempre cattolico e certamente, a modo suo, lo fu. Ma non fu privo di ombre, anche per il suo "liberalismo". Riguardo al Pellico, è vero che morì cattolico e terziario francescano. Ma a seguito di una conversione avvenuta in carcere, a cui le autorità Imperiali lo avevano condannato per cospirazione, graziandolo dalla prevista pena di morte. A conferma del fatto che la pena può avere anche effetti rieducativi...
Riguardo a Tommaseo, fu un cattolico sui generis: nel suo testo Rome et le monde, scritto nonostante una parziale cecità dovuta alla sifilide, si dichiarò contrario al potere temporale della Chiesa. Inoltre, maturò un'opposizione all'Italia riunita sotto i Savoia che si andò radicalizzando, tanto da fargli rifiutare i riconoscimenti ufficiali, tra cui la nomina a Senatore del Regno.
Solo limitate frange di cattolici-liberali, poi confluiti nelle file dei modernisti, furono favorevoli all'unità d'Italia, almeno con le modalità e gli esiti che questa ebbe. Quindi confermo: il Risorgimento fu una creazione massonica, anticattolica, rivoluzionaria.
Non confondiamo un doveroso e da me condiviso amore per la Patria con la cecità storica e la negazione della memoria e dei fatti. Che poi "un'altra Italia" sia possibile, è tutto un altro discorso.
Per me, come già dicevo, la polemica finisce qui. Non sono più certo la Carboneria, il cinico Cavour, il brigantesco Garibaldi, il menagramo Mazzini i nostri nemici principali. Maiora premunt. Nemici ben più attuali sono alle nostre porte, o sono già dentro.
RispondiElimina@ Risposta a Silente sul Risorgimento
Non mi sembra che lei produca argomenti nuovi rispetto a quelli di passate polemiche sullo stesso argomento. Nuovi forse i riferimenti ai tre cattolici risorgimentali da me evocati. Dire che "I Promessi Sposi" sono opera nella quale appare un "nichilismo anticristiano" e' da pazzi, secondo me. Non so neanche se valga la pena di discutere una tesi simile. Amerio non aveva un'alta opinine di Manzoni cattolico? Sul piano pratico, il liberalismo di Manzoni e di altri cattolici si limitava ad approvare una monarchia costituzionale, monarchia nella quale tra l'altro la religione cattolica era pur sempre religione di Stato, l'unica (Statuto Albertino).
Dobbiamo dedurre che il carcere duro inflitto dalle "autorita' imperiali", con la I maiuscola, al povero Pellico gli abbia fatto bene, visto che si converti'? Rinnego' il Risorgimento dell'Italia? Ma quell'Impero che a lei piace tanto come si era impossessato della Lombardia e del Veneto, creando la provincia (provincia) del Lombardo-Veneto? Dopo 4 secoli di lotte accanite contro i Veneziani, l'Austria riusci', grazie alla sconfitta di Napoleone, a impadronirsi finalmente della decaduta Repubblica e ad avere il suo sbocco al mare. Pura conquista e alla faccia dei diritti dei popoli ad esser padroni del loro destino. Quando invece erano i Savoia a comportarsi da predatori invece non andava bene. Certo, se uno sogna sempre la restaurazione dello Impero, con la I maiuscola, perche' magari e' rimasto sempre affascinato da certe giovanili letture evoliane, be', che vogliamo fare...Pazienza.
Tommaseo era contro il potere temporale dei Papi. Anche Dante lo era. O mi sbaglio? Contro il potere temporale in se' o contro il suo cattivo uso? Certo, e' sbagliato esser contro il potere temporale in se' ma si puo' esserlo contro il suo cattivo uso, purtroppo diverse volte fatto dai Papi nei secoli, anche perche' l'esistenza del potere temporale non e' dogma di fede, l'ha detto lo stesso Pio IX.
Sono d'accordo con lei: "maiora premunt". Ma come si puo' resister loro se si rinnega l'idea di Patria unitaria? Dalla fine della II g.m. ad oggi e' stato un susseguirsi di negazioni dello Stato e della patria italiana una e unita: autonomie, regionalismi, negazione del principio d'autorita'. Per decenni ha imperversato la critica di tipo gramsciano al Risorgimento, piuttosto astratta, ripresa oggi dai "tradizionalisti", a cui e' riuscita, sembra, l'operazione di trasformare il brigantaggio postunitario in una leale e generosa lotta popolare contro l'invasore. Fu anche questo, certo, ma in una piccola minoranza solamente. Cosa pensasse il comandante Borges dei vari Crocco & Co. la saggistica antiunitaria si guarda bene dal ripeterlo, mi sembra. Antenore
Ragazzi, si possono amare tantissimo i genitori, pur riconoscendo che sono dei gran rompipalle (scusate, è per restare terra terra). Si può amare, anche tantissimo, la Patria, cioè l'Italia, e riconoscere che in gioventù du, come dire, un po' allegrotta e birbantella.
RispondiEliminaNessuno pensa di tornare agli Stati pre-unitari, ma nessuno si beve tutta la retorica del Risorgimento, cui segue di solito quella sulla Resistenza.
RR