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I migranti africani fuggono dalla miseria: ho fatto il medico in Africa, gli africani nella miseria non somigliano per nulla a quelli che sbarcano a Lampedusa. Quelli che sbarcano a Lampedusa hanno abiti corretti, cellulari e l'aspetto inequivocabile di chi ha sempre mangiato e ha la disponibilità economica per il trasporto. Quelli che arrivano a Lampedusa, come ci dicono gli intellettuali africani, è gente che scappa da nazioni con ottimi Pil come la Costa d'Avorio o l'Algeria, perché preferisce fare il mantenuto al lavoratore, dopo aver dissanguato la propria terra, sottraendo il costo del trasporto, sufficiente nei paesi di origine a comprare una piccola mandria o una fattoria.
Stiamo dissanguando l'Italia e peggiorando le condizioni dell'Africa [pensiamo anche all'Asia...] per accogliere i peggiori. È il più bizzarro suicidio che una civiltà abbia mai compiuto.
Il secondo punto che vale la pena di esaminare è la religione dei richiedenti asilo. Ogni anno supera le centomila unità il numero dei cristiani assassinati per la loro fede. Ricordiamo sempre che in ogni tipo di aggressione o conflitto, in media a ogni morto corrispondono venti vittime che hanno subito danni non mortali, quali ferite e stupri.
Mischiati con gli islamici che arrivano sulle nostre terre ci sono i cristiani, loro sì degni di soccorso, di asilo e facilmente integrabili nelle nostre società. L'Italia, l'Unione Europea e il bizzarro tizio vestito di bianco che sta a Santa Marta, fanno tutto quello che possono perché le persecuzioni continuino nei centri di accoglienza. I cristiani devono nascondere la loro identità sui barconi o rischiano di essere uccisi. Di 12 di loro abbiamo avuto notizia perché il loro assassinio è avvenuto nelle nostre acque territoriali ed è stato visto e denunciato, ma la maggioranza passa inosservata.
La terza carica di questa nazione, la signora Boldrini, ha deriso con una frase sprezzante l'assassinio di questi uomini affermando che di certo non si fanno discussioni teologiche sui barconi. Le violenze continuano anche nei centri di accoglienza. In Germania e Svezia sono all'ordine del giorno, gli amici cristiani pachistani di Bergamo mi assicurano che nei centri italiani sono la norma.
Se il bizzarro tizio vestito di bianco avesse fatto salire qualche cristiano sul suo aereo lo avrebbe salvato da sofferenze certe. Se avesse elevato alla porpora cardinalizia qualcuno dei vescovi delle terre del cristianesimo perseguitato, avrebbe dato potenza alla sua voce. Se almeno la piantasse di riempire il web con il suo ridicolo segno di ok sarebbe una parziale consolazione per le donne cristiane stuprate a Mosul dopo aver visto i mariti decapitati.
Silvana de Mari su Fb
Ed ecco perché oggi in basilica vaticana all'omelia ha detto che "...essere cristiani non significa aderire ad una dottrina ma a Gesù Cristo! " Bontà sua.
RispondiEliminaTesto esemplare, totalmente condivisibile, da far circolare, da far diventare "virale".
RispondiEliminaDi più: c'è un disegno della grande finanza, delle lobby nominabili e innominabili per distruggere la civiltà europea, costruita sui valori cristiani e greco-romano-germanici e sostituirla con un meticciato anonimo, dittatorialmente governato da una cupola massonica in nome del politically correct, dell'ideologia gender, dell'antirazzismo. Una "nuova società" ferocemente anticristiana, privata di ogni identità, di ogni radice, di ogni tradizione. Il "Foglio" di ieri raccontava come, in nome del "multiculturalismo", in Svezia le fiabe tradizionali sono state vietate. Siamo all'invasione: milioni di approfittatori stanno sbarcando sulle nostre coste. E non sono "profughi", né fuggitivi da guerre. Vogliono solo approfittarsi del nostro welfare, del nostro buonismo. La Costa d'Avorio ha un tasso di crescita del suo PIL che è quattro volte quello italiano. Più o meno, è la situazione del Gabon o della Nigeria. E i "nostri" sbarcanti vengono da lì.
Sono "profughi" con telefonini di ultima generazione, scarpe sportive di marca. Esigono, pretendono, insultano, protestano, aggrediscono, rubano, violentano, saccheggiano (perché, quando è stato a Lesbo, il nostro Pontefice non ha parlato anche con i proprietari dei negozi saccheggiati dai "profughi"?)
Sì, siamo al Grand Remplacement: siccome la popolazione europea pare refrattaria ai diktat del mondialismo, cambiamo la popolazione.
Vinceranno loro? Hanno dalla loro parte la stragrande maggioranza dei politici, delle istituzioni, degli intellettuali, della stampa, dei media televisivi, delle università, delle case editrici. E ferocissime leggi "politically correct" dilagano in Europa: contro il "razzismo", l' "islamofobia", l' "omofobia" e via delirando. In Francia, sono ormai decine i giornalisti condannati a severe pene per "razzismo". I violentatori arabi di Colonia e di molte altre città tedesche non saranno puniti. Già, sarebbe razzismo condannarli. Protestare contro l'invasione è già una sorta di reato. Morale se non giudiziario.
L'evoluzione demografica è spietata: in Europa la fatidica data del superamento delle nascite dei non indoeuropei su quelli indoeuropei si avvicina sempre di più.
Ripeto: vinceranno loro? Non è detto. Dipende da noi. Se sapremo reagire, combattere secondo le nostre soggettive capacità, mobilitarci, forse l'Europa di Poitiers, delle Crociate, di Lepanto, di Vienna, l'Europa bianca e cristiana si salverà. In concreto: votare bene, manifestare quando necessario, militare attivamente con i partiti che combattono l'invasione, finanziarli, scrivere ai giornali, fare propaganda con parenti, amici, vicini. Non mi sembrano attività eroiche. Lo possono fare tutti. Facciamolo.
La frase citata dall`anonimo è stata detta durante il Regina Coeli:
RispondiElimina"Infatti, essere cristiani non significa principalmente appartenere a una certa cultura o aderire a una certa dottrina, ma piuttosto legare la propria vita, in ogni suo aspetto, alla persona di Gesù e, attraverso di Lui, al Padre."
In San Pietro ha detto:
".. E consolidando la nostra relazione di appartenenza al Signore Gesù, lo Spirito ci fa entrare in una nuova dinamica di fraternità. Mediante il Fratello universale, che è Gesù, possiamo relazionarci agli altri in modo nuovo, non più come orfani, ma come figli dello stesso Padre buono e misericordioso. E questo cambia tutto! Possiamo guardarci come fratelli, e le nostre differenze non fanno che moltiplicare la gioia e la meraviglia di appartenere a quest’unica paternità e fraternità.
Chi può dirmi se qualcuno prima di Jorge Bergoglio ha definito Gesù "Fratello Universale"?
Se Gesù è il fratello di tutti, tutti abbiamo lo stesso padre, dobbiamo riconoscere l’altro come fratello in quanto figlio dello stesso Padre, al bando dunque le differenze evviva la fratellanza universale, "le nostre differenze non fanno che moltiplicare la gioia e la meraviglia di appartenere a quest’unica paternità e fraternità."
Oltre a quanto detto da Silente, avete mai sentito qualche misericordioso esponente della nuova chiesa di Bergoglio muoversi a compassione e manifestare solidarietà per qualcuna delle numerose vittime dei crimini derivanti da questa ondata di migrazione pianificata e incentivata?
RispondiEliminaMiles
Silente:
RispondiEliminaBad Godesberg, distretto di Bonn, un tempo abitata da diplomatici, ma ancora "upper class", sede di due prestigiose scuole superiori
( Gymnasien) private, una di Gesuiti.Ora incamminata a diventare una "No-Go zone". Otto giorni fa, un ragazzo di 17 anni, bianco, che ritornava con due o tre amici, tra cui una ragazza, da una festa in Piazza, ore 23 circa, eè stato brutalmente aggredito a sangue, finendo in coma e morendo poi venerdì snza aver ripreso i sensi. I quattro aggressori, " dalla pelle scura", non sono stati ancora trovati.
Ma verosimilmente appartengono alle sette bande di giovinastri immigrati che funestano Bonn, e che si spingono nei quartieri come Bad Godesberg per tiranneggiare i ragazzi di buona famiglia per derubarli dei telefonini, MP3 o metter le mani addosso alle ragazzine.
" Perché i Tedeschi non si difendono, preferiscono andare dai genitori a raccontare tutto e poi alla polizia. Sono deboli". "Perché se rispondi loro, o ti fanno fuori o ti denunciano e poi i giudici ti danno torto" ( citazioni da un articolo di qualche tempo fa di "Die Welt", giornale centrista governativo).
Wilkommen in Deutschland, ora, e domani , in Italien.
( cose molto simili accadono da decenni in USA, ma li le bande sono autoctone. Noi le abbiamo volute importare, perché "die-versity is our strength").
Per quello che riguarda noi bisogna attentamente meditare, riflettere,confrontarsi non tanto sul Dio Uno, di cui tutti gli altri parlano ma, sul Dio Uno e Trino che professiamo solo noi, derisi da chi ci apostrofa come idolatri. Tutto si fonda sulla Santa Trinità. Il mondo vuol costruire il mondo nuovo dopo essersi appropriato di tutto quanto ha potuto traslocare dal Cristianesimo a sè, gettando via tutta la parte spirituale, le radici, del Cristianesimo stesso. Il mondo, come qualcuno ha detto, si sta trasformando in un lager globale e tutte le regole del politicamente corretto perfezionano la prigionia gridando, libertà e giustizia, mentre le sottraggono entrambe a tutti. Solo guardando la Santa Trinità, meditando, ruminando e cercando di vivere quel poco che di volta in volta comprendiamo meglio, riusciamo a far resuscitare quelle ossa aride di parole quali amore, dialogo, sacrificio e tante altre ancora diventate vuote, maleodoranti cadaveri.Guardiamo con equanimità, tutti coloro che sono o si sono spostati sul Dio Uno. E' un buon esercizio per comprendere meglio le differenze.E comprendere sempre meglio la Verità. Solo quando ognuno di noi ritroverà le sue parole vive, trinitarie, avremo risposto al mandato di NSGC. Questo è il nostro compito ora.
RispondiEliminaLuisa,
RispondiEliminama ancora lo ascolti ?!
RispondiElimina@ Un magnate ebreo ha creato un fondo per aiutare i giovani cristiani profughi dal M.O.
ARTICOLO DA: 'THE TIMES' di Londra di Sabato 7 maggio 2016, p. 15. Traduzione del relatore.
"Un fondo di beneficenza [charity] istituito dallo scomparso editore britannico George Weidenfeld, che da ragazzo sfuggi' alla persecuzione nazista, si e' offerto di sostenere finanziariamente ogni bambino o ragazzo cristiano profugo dal Medio Oriente, che sia stato accolto in G Bretagna.
David Cameron ha dichiarato mercoledi' che il governo permetterebbe l'ingresso nel Regno Unito di un numero non specificato di minori non accompagnati presenti nei campi di rifugiati in Europa [...] Lord Weidenfeld, ebreo di nascita, ha istituito un fondo per accogliere e sistemare [resettle] i cristiani rifugiati dal Medio Oriente in Europa [poco] prima della sua morte, lo scorso gennaio all'eta' di 96 anni. Lo ha fatto come atto di gratitudine per la sua propria salvezza ad opera di una famiglia cristiana che gli diede una casa e l'aiuto' a trovare un lavoro dopo il suo arrivo come profugo dalla Vienna occupata dai nazisti.
Poiche' il fondo si occupa solo dei cristiani, tuttavia, esso fu rifiutato da alcuni paesi europei. L'anno scorso il fondo ha contribuito a sistemare 150 cristiani siriani nella Repubblica Ceca. Vi sono progetti per trovare nuove sistemazioni per altri a Malta, in Finlandia, Romania e in Lettonia.
Si ritiene che circa il 15% dei profughi dalle guerre in Siria ed Iraq non siano musulmani. Essi comprendono cristiani, Yazidi, Drusi e altre minoranze. Tra quelli che hanno raggiunto l'Europa i cristiani sono relativamente pochi. Il fondo istituito da Weidenfeld sostiene che la decisione di sostenere solo i cristiani e' il risultato della mancanza di qualsiasi provvedimento [internazionale] a loro favore e della discriminazione di cui soffrono. Non dipende da pregiudizi nei confronti del musulmani.
Il fondo Weidenfeld ha scritto al premier Cameron offrendo un "contributo finanziario" per la sistemazione di qualsivoglia rifugiato cristiano scelto per entrare in GB. Si ritene che il fondo non scegliera' le persone da sistemare.
Il fondo, sorretto da donazioni della comunita' ebraica, ha detto di essere pronto a spendere subito Ls. 100.000 sui profughi cristiani autorizzati ad entrare nel RU e ritiene di raccogliere almeno Ls. 500.000 quest'anno [...].
Sir Charles Hoare, amministratore delegato del fondo, ha detto: "Furono associazioni umanitarie ebraiche e non a prendersi cura del ragazzi del 'Kindertransport' quando arrivarono [in fuga da Hitler]. Ovviamente, le funzioni del Governo sono cresciute in modo considerevole dagli anni Trenta e spetta ora al Governo dirci in che modo possiamo aiutare".
Si ritiene che negli ultimi 12 mesi circa 4000 bambini o ragazzi siano arrivati nel RU. Ognuno di loro costa alle autorita' locali circa Ls. 50.000 all'anno per il mantenimento".
SCOTUS
Da IL IL GIORNALE
RispondiEliminaSi parla di almeno mezzo milione di persone in viaggio dalla Libia verso le coste italiane. L’allerta è stata lanciata dal ministro degli Esteri dell’Uganda Kirunda Kivejinja e trova conferme in uno studio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. «La chiusura dei campi profughi in Kenya provocherà l’arrivo nel Mediterraneo, e soprattutto in Italia, di almeno 600mila persone entro pochi mesi».
Terrificante .
No, Valentina, ascoltarlo non posso farlo, incompatibilità fisica:) ma ho voluto verificare il primo commento e non trovando quelle frasi nell`omelia sono andata sul sito della Holly See dove le ho trovate nel Regiina Coeli, e resto con la mia domanda su Gesù Fratello Universale!
RispondiElimina@ "Poichè il fondo si occupa solo dei cristiani, tuttavia, esso fu rifiutato da alcuni paesi europei"
RispondiEliminaDavvero strabilianti questi paesi europei!
Mi vergogno di queste teste "di alcuni paesi europei" che rifiutano.
Anni fa vidi il documentario che raccoglieva materiali di archivio e interviste ai ragazzi, ormai adulti, protagonisti di quel salvataggio (Kindertransport, come è ricordato). Se non ricordo male l'America rifiutò di accoglierli mi sfugge la motivazione, forse per non separare figli da genitori. Non so. Dovrei rivederlo. E' grave, gravissimo che ci sia stato un rifiuto ora, gravissimo. Vergognoso. I contatti con i genitori oggi è molto più facile mantenerli ed il ricongiungimento non sarebbe impossibile a breve scadenza.Per alcuni ragazzi di allora volle dire non ritrovare più i genitori perchè morti, altri si ricongiunsero a guerra finita, altri si diedero da fare per trovare lavoro ai propri genitori affinchè potessero raggiungerli al più presto,due amici o due cugini ormai adulti dissero che, ripresentandosi la situazione, avrebbero tenuto con sè i figli.La storia di questo ragazzo ebreo,accolto da una famiglia cristiana e diventato l' editore Lord Weidenfeld racconta la grande avventura del giovane, la bontà della famiglia che lo accolse e la riconoscenza imperitura del ragazzo. Bellissimo.
RispondiEliminaNo Luisa, nessuno prima d'ora ha definito Gesù "Fratello Universale".
RispondiEliminaC'è invece chi ormai 20 anni fa aveva pronosticato questo, e non c'è andato molto lontano, anzi oggi è pure peggio:
https://www.youtube.com/watch?v=FQf7kDBN1lI
Gesù "fratello universale" , può essere una definizione non comune e forse mal interpretabile, ma non ha nulla di eterodosso. Gesù è fratello di tutti gli uomini, almeno a livello potenziale (sta al singolo uomo riconoscere in Gesù il figlio di Dio e perciò diventare suo fratello): vedere GV 1,12.
RispondiEliminaE' anche corretto dire che essere cristiani significa aderire a Gesù Cristo, non ad una dottrina. Nel senso che il cristianesimo è riconoscere e seguire Cristo, da cui poi deriva e consegue una dottrina. Se si antepone invece la dottrina al riconoscere ed aderire a Cristo, si è in errore perchè la dottrina non viene prima di Cristo, ma dopo.
Grazie Josh.
RispondiEliminaAnonimo ( perchè non darsi almeno un nick?), personalmente quel "fratello universale", riferito a Gesù, non mi è "suonato giusto" considerando la predicazione del vescovo di Roma e intuendo( intuizione facile) dove vuole condurre chi lo legge o ascolta, perchè scegliere proprio quella definizione che, se non è eterodossa, è per lo meno speciale?
Anche Benedetto XVI più di una volta ha detto che la nostra fede prima di essere un insieme di norme è l`incontro con un avvenimento, con una Persona, con Gesù Cristo ma, dicendolo, e qui sta l`immensa e fondamentale differenza con il suo successore, mai e poi mai screditava la Dottrina, la metteva in un angolo, anzi, NEL CONTEMPO la confermava e la riaffermava.
Al contrario, Jorge Bergoglio mai si stanca di randellare i dottori della legge, gli specialisti del logos, i rigoristi formalisti, i doganieri, i cattolici fedeli e obbedienti che, poveretti, hanno bisogno di certezze, ecc. ecc.
Vi propongo, se lo volete, di rileggere, il messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2013 :
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/messages/lent/documents/hf_ben-xvi_mes_20121015_lent-2013.html
Si è fratelli in Cristo in quanto figli di Dio Padre SOLO e SE ci si battezza nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Solo i battezzati.
RispondiEliminaGli altri sono uomini come noi battezzati, ma non sono nè fratelli in Cristo, nè figli di Dio Padre, almeno NON del Dio Padre della SS.Trinità (che infatti non riconoscono, nè Ebrei, nè Mussulamni, nè buddisti, Scintoisti, Indù, animisti, ecc.ecc.).
Sono anch'essi creture di Dio e nostri fratelli nel senso appunto che siamo uomini, ma NOn fratelli in Cristo.
Quindi Gesù è NON Fratello universale, nel senso di tutti, ma solo dei Cristiani, dei battezzati nel Suo Nome. Se "UNIVERSALE" è nel senso di "CATHOLICUS", ok; altriemnti NO.
Ma dubito che il VdR lo intenda in senso "cattolico", visto che per lui neache Dio è "cattolico".
@ Josh: per favore Josh, non ascoltatelo più, e non parlatene più, mi stà e mi stanno i loro corifei papolatri , facendo venire il sangue amaro; non ne posso più.
RispondiEliminaCerco di ascoltare la Messa e le omelie dei Sacerdoti che conosco e sono molto lontani da questi modernisti/rivoluzionari/conciliaristi.
@ All'anonimo che separa Cristo dalla sua dottrina - Cristo "fratello universale"
RispondiElimina--Cristo "fratelle universale" e' dizione insolita, lo sappiamo tutti. Si puo' tentare di ricondurla ai testi sacri, ma quali sarebbero? Nostro Signore ha detto agli Apostoli, ad un certo punto: "vi ho chiamato amici". Ma gli "amici" di Cristo sono appunto quelli che osservano i suoi insegnamenti ("servare mandata"). Possiamo considerarlo nostro "fratello"? Non sembra. (E non disse: "chi sono mia madre e i miei fratelli? ...Chiunque fa la volonta' di Dio, egli e' mia madre e i miei fratelli.."- Mc 3, 33)? La citazione che l'anomimo fa di Gv 1, 12 non mi sembra corretta perche' e' il famoso passo nel quale si dice che "a quelli che lo accolsero diede il potere di diventare figli di Dio", non suoi fratelli (vedi Mc cit.). "Figli di Dio" per adozione, grazie alla fede, non grazie al sangue, per eredita' come ritenevano a priori gli ebrei. E che significa "accogliere" Cristo se non credere ai suoi insegnamenti e quindi a) credere che Egli e' il Figlio di Dio e b) osservare nella pratica tutto cio' che ha insegnato?
La separazione tra il seguire Cristo e il seguire la dottrina di Cristo mi pare sospetta, mi ricorda quella altrettanto fasulla tra il Gesu' storico e il Gesu' della fede, tipica di modernisti e neomodernisti. Separando il seguir Gesu' dall'osservare la sua dottrina, uno poi si fabbrica esistenzialmente una dottrina a suo uso e consumo, "dottrina" che scade in genere nel sentimentalismo delle anime belle pronte a inghiottire tutti i cammelli possibili.
Inoltre, quest'idea del Cristo nostro "fratello univerale" mi ricorda il modo nel quale i Protestanti razionalisti e la Massoneria (o una parte di essa) vedono la figura di Cristo: un uomo eccezionale, da intendersi come semplice "maestro di morale", che avrebbe predicato appunto la fratellanza del genere umano e magari l'unione dello stesso all'insegna di una sorta di deismo buono per tutti i culti. PP
@Anonimo 16 maggio 2016 07:22
RispondiEliminacerto, se fosse inteso come dici tu o ancor meglio Rosa, l'espressione in sè avrebbe un senso;
Gesù definito anche nelle S. Scritture Primogenito tra i Risorti, primo tra molti fratelli, perchè siamo figli (adottivi) nel Figlio, ma vale solo per i credenti che credono e si lasciano santificare.
Ma l'apposizione di "universale", spesso in contesti teologici spuri, abbinato al sostantivo "fratello" (anche i rappers dicono yo yo fratello eh) assume il sapore e la connotazione tipica di "fratellanza universale", che ricorda le espressioni massoniche legate alla falsa rivoluzione francese, con le sue liberté, égalité, fraternité....
@berni-exodus....ho solo risposto a una cosa, ma per me le disambiguazioni sono utili....non tanto per noi, ma per chi passasse a leggere in cerca di risposte e distinguo.
RispondiEliminap.s. quando ho scritto il mio breve delle 10.47 non era ancora stato pubblicato il post molto più appropriato e argomentato di PP delle 10.22
Ringrazio color che hanno risposto alla mia domanda sul "fratello universale".
RispondiEliminaCon e malgrado le mie poche luci teologiche quella definizione mi ha sorpreso, mi suonava falsa o scorretta, e mi faceva molto pensare alla fratellanza universale, come non "mi suonava giusta" la frase detta ieri al Regina Coeli:
"Possiamo guardarci come fratelli, e le nostre differenze non fanno che moltiplicare la gioia e la meraviglia di appartenere a quest’unica paternità e fraternità". Purtroppo dovrei sapere che in qualsiasi circostanza, e da qualunque testo egli parta, Jorge Bergoglio arriva sempre allo stesso punto, fa passare tutto, come in un imbuto, attraverso il passaggio stretto delle sue opinioni.
@Luisa
RispondiEliminaper un approccio alla questione in termini biblici lessicali, in senso lato, ma dal tipo di "figliolanza" discende anche il retto modo d'intendere la "fratellanza" possibile cfr.
http://digilander.libero.it/domingo7/IL%20FIGLIO%20PRIMOGENITO%20E%20UNIGENITO.htm
Da Il Giornale
RispondiEliminaSECONDO FONTI SPAGNOLE AL VERTICE DELL’ORGANIZZAZIONE CHE INFILTRA I TERRORISTI DELL’ISIS TRA I MIGRANTI CI SAREBBE ABU AHMAD, già fra le menti degli attentati di Parigi del novembre scorso
Secondo un'indagine dei servizi segreti di diversi Paesi europei, scrive il quotidiano spagnolo LA RAZON, le alte sfere del Califfato stanno elaborando una strategia per infiltrare propri uomini nei campi di accoglienza di mezza Europa, dove ottenere dei TELEFONI CELLULARI DISTRIBUITI AD ALTRI RIFUGIATI da esponenti delle ong. Secondo fonti di sicurezza citate dal giornale iberico, finora sono già stati segnalati almeno dieci casi del genere, ma si sospetta che possano essercene molti di più.
….
Le tracce - nemmeno troppo sbiadite - di una prima rete di infrastrutture creata ad hoc dai terroristi appena sbarcati in Europa. Grazie alla generosità di un'altra rete, ignara di essere sfruttata dai tagliagole. Quella dell'ACCOGLIENZA.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cos-i-terroristi-sfruttano-cavallo-troia-dellaccoglienza-1259415.html
RispondiElimina@ Gratitudine e riconoscenza ai filantropi ebrei che aiutano i cristiani perseguitati
Come cattolico, per quello che vale la mia opinione, voglio comunque esprimere la mia viva gratitudine e riconoscenza (vedi intervento di Scotus) alla memoria dello scomparso editore George Weidenfeld (cofondatore nel 1948 della famosa casa editrice Weidenfeld & Nicolson) e a tutti i filantropi israeliti che oggi generosamente contribuiscono al Fondo da lui fondato per aiutare i giovani cristiani ferocemente perseguitati.
Un'altra rete ignara...
RispondiEliminaMa allora sono completamente cretini! E dall'inizio dell'invasione che numerose "prefiche e cassandre" annunciano la presenza di infiltrati terroristi tra i pseudorifugiati, e queste associazioni "caritatevoli" non si preoccupano di controllare?
Oo sono cretini o sono complici, tertium non datur.
Sempre dalla serie: al peggio non c'è mai fine.
L'omicida keniano - perché in Kenia ai sa c'è la guerra - in Austria clandestino dal 2011, che ha ucciso a sprangate una donna di 54 anni alcuni gg fa, era ben noto alla polizia, perché per ben 8 volte era stato arrestato e processato per reato vbari, in almeno un caso era stato pure in prigione, ma la cara giustizia austriaca, parente inI grado della nostra, lo aveva di continuo rimesso in liberta'. I reati: dallo spaccio al furto a violenze private varie. I soliti, insomma. Rispedirlo in Kenia? gettarlo in carcere e buttare la chiave? Ma quando mai! aspettiamo che si ravveda e s'integri.
Bene ora che c'è una donna morta, e non si sa se anche moglie e madre, di sicuro,figlia, forse, dico forse, i cari giudici viennesi, le cui donne mai subiranno la stessa sorte, parrucconi come i nostri, quelli francesi, tedeschi, inglesi, scandinavi, ecc.ecc, o lo rispediranno al
paese suo o lo chiuderanno in galera, mi auguro per sempre !
NB: il Kenia è tra i paesi africani uno di quelli economicamente piu avanzato. Se uno ha voglia di lavorare, magari cameriere a Malindi, il
posto lo trova. Inoltre, essendo un'ex colonia britannica, e molto più facile andare in Inghilterra, e vivere li a carico del generoso welfare britannico, che da clandestino a Vienna. Certo un minimo di iniziativa, intraprendenza ed intelligenza sono richieste per arrivare sin la'. Sempre che la ONG, per usare un eufemismo, che t'ha sbarcato in Austria, non voglia che tu la' resti, a far danno.
Articolo di Claudio Del Frate su www.ilcorriere.it. I Sauditi offrono 30 milioni di euro a 3 comuni in provincia di Enna.....
RispondiEliminaNon è più nemmeno follia. è delirio.
RispondiEliminaPrima tutti profughi, adesso tutti gay
http://www.ilgiornale.it/news/politica/comunit-lgbt-vogliono-dare-diritto-d-asilo-ai-migranti-gay-p-1259574.html
" I Sauditi offrono 30 milioni di euro a 3 comuni in provincia di Enna....."
RispondiEliminaColonizzazione nemmeno tanto mascherata...
La Treccani ci dice cosa pensare.
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/limmigrazione-secondo-treccani-parola-diventi-atto-damore-1259472.html
L'immigrazione secondo Treccani: "La parola diventi atto d'amore"
La Treccani in campo per riscrivere i significati delle parole legate all'immigrazione. Via tutte le accezioni negative per "scoprire i volti e le storie che ci sono dietro"
E così accoglienza è "l'atto di ricevere una persona nella propria casa temporaneamente o stabilmente, fornire i primi soccorsi o alloggio a chi si trova in situazioni di emergenza o necessità". Migrazione, poi, è solamente uno "spostamento, definitivo o temporaneo, di gruppi da un territorio, determinato da varie ragioni, ma essenzialmente da necessità di vita". E così via per dialogo, asilo e umanità.
garantito: è solo etimologia e non ideologia. Ah sì...
Qui la campagna:
http://www.treccani.it/leparolevalgono/
"Spesso quando si affronta il tema della migrazione - dichiara il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca - si parla solo di numeri. Ma fermarsi alle cifre, senza scoprire i volti e le storie che ci sono dietro, significa non conoscere e non comprendere il fenomeno". Per questo motivo la campagna, che ha subito coinvolto testimonial d'eccezione come Samantha Cristoforetti, Vasco Rossi, Bocelli e papa Francesco, punta a condizionare la nostra società decontestualizzando le parole che da mesi sono sulla bocca di tutti e che in molti casi sono portatrici di dolore, paura e drammi."
E in più, c'è aria di svendita di immobili nella ex CC:
RispondiEliminahttp://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11909516/papa-chiesa-libera-beni-materiali-patrimonio-immobiliare.html
A dirigere la Treccani c'era, e forse c'è ancora, l'onorevole già primo ministro, Giuliano Amato. Nome omen.
RispondiEliminaDetto tutto. Gentile si starà per l'ennesima volta rigirando nella tomba.
La svendita degli immobili consegue alla svendita totale...
RispondiElimina