NEWSLETTER 2016 – 32
Le relazioni interpersonali sono alla base del nostro vivere sociale e comunitario e il comunicare con l’altro è un requisito fondamentale di ogni nostro interagire con altre persone. Il neonato comunica col pianto la sua fame, il suo dolore o malessere. L’anziano agonizzante spesso riesce a comunicarci i suoi ultimi sentimenti con una lieve invisibile lacrima o con una quasi inavvertibile stretta di mano. Certamente è necessaria intelligenza e sensibilità per ascoltare e capire ciò che l’altro vuole dirci. Spesso nella vita comunichiamo facendo uso della parola e facendo ricorso, in modo più o meno diretto, a delle domande. Con una semplice parolina, ad esempio con un avverbio interrogativo (Chi?, Quando? Come? Dove? Perché? Quanto? ecc.), siamo in grado di sollecitare dal nostro interlocutore una precisa risposta o informazione.
Ma perché poniamo delle domande? Certamente il motivo principale è per sapere qualche cosa che non ci è noto, che non conosciamo. Ma non sempre è questo il motivo all’origine delle nostre domande. Ne abbiamo qualche esempio nei Vangeli. Le domande di Nostro Signore Gesù Cristo, siano esse rivolte a discepoli, a scribi e farisei o ad altri, non hanno evidentemente lo scopo di “chiedere per sapere”. Gesù nella sua divinità conosce già i cuori dei suoi interlocutori, tuttavia con delle domande egli vuole evidenziare degli atteggiamenti, siano essi esemplari o riprovevoli, coi quali comunicarci delle verità. Altre volte le sue domande possono essere uno stimolo a guardare dentro di noi e a prendere coscienza dello stato reale della nostra anima. Ma qui non vogliamo dilungarci, anche perché è impresa folle quella di pretendere di capire fin nei dettagli l’agire e il modo di agire di Nostro Signore. Sicuramente quello che fa ha lo scopo di aiutarci nella conversione e quindi portarci alla salvezza eterna.
Ma nei Vangeli vi sono anche altri tipi di domande e tra queste emblematiche sono le domande che scribi e farisei rivolgono a Gesù. Qual è il motivo che porta queste persone a porre delle domande? Dai loro atteggiamenti è evidente che loro non si vogliono mettere nella posizione subalterna di colui che deve elemosinare informazioni o conoscenze a un’autorità superiore. No, con queste domande, spesso fatte in pubblico, essi vogliono mettere alla prova Gesù. Nelle sue risposte essi cercano contraddizioni e pretesti per accusarlo (si veda l’episodio dell’adultera in cui, secondo loro, il principio evangelico della misericordia verso i peccatori sarebbe in contraddizione con la legge mosaica – Gv 7,53-8,11) o per metterlo in cattiva luce dinanzi al popolo e davanti alle autorità (“È lecito pagare le tasse a Cesare?”).
Ma vi sono poi anche altri tipi di domande, come quella del giovane benestante (Mc 10,17-27) che chiede cosa fare a Gesù per meglio seguirlo. Certamente la domanda è sincera, ma la sua reazione alla risposta di Gesù, evidenzia il fatto che conosciuta la risposta, ci si trova a dover comportarsi di conseguenza. Nella parabola citata, il giovane, rattristatosi per le parole di Gesù, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
Si potrebbero analizzare molte altre situazioni, ma è più utile riflettere su un altro aspetto. Quali sono i motivi per cui facciamo delle domande a Dio, alla Chiesa o a suoi ministri? Noi chiediamo per sapere, per conoscere gli insegnamenti di Gesù, per convertirci, per ottenere la Grazia santificante con la quale avvicinarci maggiormente all’Onnipotente, o noi facciamo delle domande per capire se possiamo trovare una scappatoia a degli insegnamenti che comunque in fin dei conti ben conosciamo? Non è che noi chiediamo per vedere se ci sono delle strade meno strette e più agevoli per salire il nostro Calvario? O peggio ancora, non è che noi vogliamo indagare sulla possibilità concreta di accedere al Paradiso senza nemmeno dover salire il Calvario?
In fin dei conti noi spesso sappiamo bene cosa ci dice la dottrina cattolica. E sappiamo ancora meglio che convertire la nostra vita indirizzandola in una direzione contraria a quella attuale ci costa assai. Anzi, spesso come bambini viziati desideriamo, vogliamo, esigiamo, che sia la dottrina cristiana a convertirsi ai nostri valori. Con un simile atteggiamento, ogni domanda che noi facciamo è inutile. Noi già sappiamo cosa vogliamo. Purtroppo la risposta che Dio, la Chiesa o i loro degni ministri (e non tutti sono sempre degni…) ci danno da duemila anni, non sono come noi vorremmo. Allora, spesso, le loro risposte diventano un pretesto per trovare contraddizioni nel loro insegnamento (contrapponendo ad esempio la misericordia alla giustizia divina) o per screditare tramite i mezzi di comunicazione la posizione della Chiesa, oramai non più al passo coi tempi. O, peggio ancora, si propongono ermeneutiche ed interpretazioni con il solo scopo di ottenere ciò che a noi fa comodo.
In fin dei conti, nulla di nuovo sotto il sole. Non solo il giovane della parabola se ne andò, anche gli apostoli dimostrarono scetticismo (“Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?” - Gv 6,60-69), tanto che Gesù chiese loro: “Volete andarvene anche voi?” . Rimasero e, a parte Giuda, tutti diedero la vita per Cristo. Che Dio illumini e dia coraggio ai loro successori affinché non vengano meno al loro compito di rispondere in verità e carità alle nostre, magari ambigue, domande!
FdS (lafededisempre@bluewin.ch)
FdS (lafededisempre@bluewin.ch)
Segnalo:
RispondiElimina"L’oggetto del potere di Kasper e Bergoglio: l’Eucarestia"
https://bergoglionate.wordpress.com/2016/04/29/loggetto-del-potere-di-kasper-e-bergoglio-leucarestia/
Oggi 2 maggio:
RispondiEliminaSant' Atanasio Vescovo e dottore della Chiesa
Dall'est europeo chiare risposte: sì alla vita! Il nostro clero, da che parte sta?
RispondiEliminahttp://www.civiltacristiana.com/prendiamo-atto-della-realta/
MESE DI MAGGIO
RispondiEliminaCON BENEDETTO XVI CELEBRIAMO E INVOCHIAMO MARIA VINCITRICE DI TUTTE LE ERESIE
"Quando ero un giovane teologo, prima del Concilio, avevo qualche riserva su certe antiche formule, come ad esempio quella famosa de Maria numquam satis, 'su Maria non si dirà mai abbastanza'. Mi sembrava esagerata.
Mi riusciva poi difficile capire il senso vero di un'altra famosa espressione, ripetuta nella Chiesa sin dai primi secoli, quando proclamò Maria Theotókos, la Vergine "nemica di tutte le eresie".
Ora - in questo confuso periodo dove ogni tipo di deviazione ereticale sembra premere alle porte della fede autentica - ora comprendo che non si trattava di esagerazioni di devoti, ma di verità oggi più che mai valide".
Joseph Ratzinger, in "Rapporto sulla fede" (1985) di Vittorio Messori
Sotto la Tua protezione, o madre dolcissima, e con l’invocazione del mistero della Tua Immacolata Concezione, desidero compiere tutte le mie azioni e sopportare tutto ciò che mi capiterà. Inoltre propongo solennemente di offrire fedelmente tutto questo allo scopo di dare il mio contributo, con tutte le energie a mia disposizione, per rendere a Dio il culto dovuto, mediante la diffusione delle devozione verso di Te. SK1353
RispondiEliminaSan Massimiliano Maria Kolbe
Segnalo anche questo articolo, che sarebbe bello discutere: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-roma-e-lefebvriani-mai-cosi-vicini-16030.htm
RispondiEliminaGiovanni XXIII antesignano di Bergoglio?
RispondiEliminaSegnalo:
https://anticattocomunismo.wordpress.com/2014/04/09/nouvelle-theologie-il-ribaltamento/
L’amore non è fatto di parole, né di sentimenti, ma di azioni. È un atto della volontà, è un dono, cioè una donazione.
RispondiEliminaNOTO, IL VESCOVO POP CANTA MENGONI E GABBANI
RispondiElimina"In occasione del Giubileo dei Giovani, dinanzi alla Cattedrale di Noto, il vescovo Mons. Antonio Staglianò è tornato a parlare ai giovani usando la loro stessa lingua, a ritmo di musica"
Ecco il VIDEO con il vescovo con il cappellino che arringa e poi canta davanti alla Cattedrale
http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/noto-vescovo-pop-canta-mengoni-gabbani/70fe98f2-1044-11e6-be82-7d3c4621b634
Sant' Atanasio Vescovo e dottore della Chiesa (oggi la sua festa) e San Massimiliano Maria Kolbe : due pezzi da 90 della Chiesa preconciliare, una, santa, cattolica ed apostolica. S. Massimiliano, in particolare, diceva che l'ecumenismo è nemico dell'Immacolata. Tanto basta per (s)qualificare la Chiesa uscita dal CV II, inclusi i suoi massimi esponenti. Inoltre, S. Pio X diceva che l'ecumenismo è l'anticamera dell'ateismo. Pio XII ha condannato il comunismo ed i suoi fiancheggiatori, comminando ad essi la scomunica. Tutti i papi preconciliari hanno sempre condannato e combattuto la massoneria. Infine Pio XI, sulla scia dei suoi predecessori, ha detto chiaramente che i Protestanti (=eretici) e gli Ortodossi (=scismatici) debbono chiedere di rientrare in Santa Romana Chiesa. C'è bisogno di altro per tenersi a debita distanza (con la mente ed il cuore) da questa congrega di apostati e traditori di Cristo, che occupa attualmente tutte le sedi ? Mi confortano però le parole di S. Atanasio "Ora, cos'è più importante, occupare le sedi o mantenere la fede? Ovviamente mantenere la fede". Grazie, caro S. Atanasio, proteggi e difendi la Chiesa di NSGC
RispondiEliminahttp://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11854837/anna-monia-alfieri-scuola-costo-standard.html
RispondiEliminaInvece il Vescovo Italiano Gritti, "molto coraggioso", ubbidisce ad una richiesta di Maria e Le consacra la città approvando anche nel 2010 le apparizioni oltre ad iniziare la costruzione del Santuario di Maria, Regina della Pace e del Rosario (apparizioni molto combattute, nascoste e denigrate, perché richiamano alla preghiera, alla penitenza, alla conversione e all'autentico messaggio cristiano che le vere apparizioni mariane hanno sempre insegnato.
RispondiEliminaSucceduto a Mons. Jorge Eduardo Marskell (deceduto il 2 luglio 1998), Mons. Carillo Gritti, nato in Italia il 12 maggio 1942 a Martinengo, provincia di Bergamo, è stato nominato Vescovo della Prelatura territoriale di Itacoatiara il 5 gennaio del 2000, e consacrato Vescovo il 19 Marzo 2000 dall’Arcivescovo Alfio Rapisarda.
Itapiranga è un comune del Brasile dello stato dell’Amazzonia.
Itapiranga fa parte della sede della Chiesa Cattolica della Prelatura territoriale di Itacoatiara, suffraganea dell’arcidiocesi di Manaus.
Il 28 giugno 2008 il Vescovo Carillo Gritti ha adempiuto alla richiesta fattagli dalla Vergine Maria tramite il veggente Edson Glauber; la richiesta, risalente a un anno e mezzo prima era la seguente:
“Di’ al Mio figlio Carillo che io, Sua Madre del Cielo, desidero visitare la Città nella quale lui si trova come Vescovo della Prelatura di Itacotiara, per mezzo della mia immagine. Desidero visitare i Miei figli e aiutarli nelle loro necessità spirituali e corporali, così che si ravvivi la fede del popolo della Prelatura. Che lui consacri tutta la Prelatura a Me, come Regina del Rosario e della Pace.
Prometto la Mia intercessione dinanzi al trono di Mio Figlio, affinché questa Prelatura diventi preziosa agli occhi di Dio con il fiorire di vocazioni e della fede in tutti i cuori che si apriranno al Signore. Queste grazie saranno concesse grazie alla mia intercessione presso Dio se lui farà ciò che gli sto chiedendo. Questa richiesta è un ordine espresso dello stesso Dio, che desidera che Io sia più conosciuta e amata. In questo modo potrò fare grandi cose per tutti i Miei figli che necessitano di un mio ausilio materno e potrò aiutarli a vincere tanti mali e pericoli dell’anima. Quando questo giorno arriverà sarà molto bello e il Mio popolo si rallegrerà e si ricorderà della Mia visita.”
Il 28 giugno 2008 è avvenuta la consacrazione della Prelatura di Itacotiara alla Regina del Rosario e della Pace e l’incoronazione dell’immagine della Vergine; lungo le strade della città di Itacotiara c’era un’immensa folla.
In quel giorno, nel momento in cui Sua Ecc. Carillo Gritti metteva la corona sulla testa dell’immagine della Vergine, Edson Glauber ha sentito queste parole di Maria Santissima:
“Lui è il Mio Vescovo, il Vescovo che da molto tempo avevo preparato. Lui è molto coraggioso. Quello che lui ha fatto oggi nessun altro vescovo nell’Amazzonia ha avuto il coraggio di fare, per questo il suo nome sarà ricordato per sempre, per l’eternità. Adesso io posso usare il Mio potere di Madre e di Regina e agire fortemente, come desideravo, per la salvezza di tutti i Miei figli. Questa Prelatura adesso mi appartiene in modo speciale, perché mi è stata consegnata. Io mostrerò all’Amazzonia e al mondo le meraviglie di Dio, schiacciando la testa del serpente in Itapiranga. All’inizio delle Mie apparizioni avevo detto che avevo scelto (Itapiranga) per gli ultimi tempi e che essa sarebbe stata una città santa. Lì dove sarà costruito il Mio grande Santuario il Signore Dio distruggerà ogni perfidia e superbia del dragone infernale e mi farà trionfare come Regina dell’Amazzonia e di tutta la Chiesa.”
Sia lodato Gesù Cristo!
http://callmejorgebergoglio.blogspot.it/2016/05/rock-n-roll-in-sistine-chapel.html?m=1
RispondiEliminaCappella Sistina for rent, basta pagare...... del resto, dopo la Porsche nel 2014, il giubileo rockettaro e quello dei rotariani sabato scorso, che altro ancora ci dobbiamo aspettare?
RispondiEliminaa quando il tour vaticano di marilyn manson?
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/05/01/news/the_edge_incontra_papa_francesco_e_suona_nella_cappella_sistina_e_la_prima_rock_star-138857838/?ref=fbpr
RispondiElimina--"Ha sentito queste parole di Maria Santissima etc."
Ha sentito, c o m e ? E la f o n t e qual'e'? A. P.
The Edge, (il bordo tradotto) si professa cattolico irlandese, go figure, mi ricordo che anni fa Dolores O'Riordan, cattolica irlandese o giù di lì, bruciò una foto del papa allora regnante in pubblico, adesso è il papa di tutti, da Patti Smith a Elton John, abbiamo fatto progressi......come cambiano i tempi! Giunge voce che 'papa' Eugenio Scalfari avesse invitato il vdr alla trasmissione di Lucia Annunziata per un'intervista esclusiva, fortuna che non se n'è fatto nulla......alla prossima. Anonymous.
RispondiEliminahttps://vericatholici.wordpress.com/2016/04/28/invito-alla-conferenza-internazionale-per-condannare-amoris-laetitia/
RispondiElimina@Anonymous: quella che strappò (non bruciò) una foto del papa, allora GPII, non era Dolores O'Riordan ma Sinead o'Connor
RispondiElimina-Dolores O'Riordan (cfr. here)
https://en.wikipedia.org/wiki/Dolores_O'Riordan
Dolores was raised as a Roman Catholic.[21] Her mother was a devout Catholic who chose her name in reference to the Lady of the Seven Dolours. She admires the late Pope John Paul II. After meeting him inside Vatican City, O'Riordan remarked: "[He] was lovely, very saintly. I was mad about him. I thought he really cared for the poor and he loved to meet the people. I saw him when he came to Limerick, when I was a kid. So it was pretty mindblowing to take my mum out to meet him."[22] She has also been invited by Pope Benedict XVI at the Vatican's annual Christmas concerts, and has performed there several times, in 2001, 2002 and 2005.
(ha sonato pure in vaticano con b XVI)
_Sinead o'Connor strappa la foto di GP II (campagna pedofilia chiesa cattolica)
https://www.youtube.com/watch?v=cBzg_XFtEXI
ma la pluridivorziata signora è sempre stata un po' ...originale
http://www.lezpop.it/sinead-oconnor-parla-della-sua-sessualita-e-del-suo-pisello/
Ad Anonimo che segnala la conferenza, già segnalata in un altro thread, dico che per quanto ci riguarda non ci sentiamo a nostro agio in contesti "di condanna", anche se la critica non può mancare. Ma preferiamo muoverci seguendo il tracciato e nello stile di mons. Schneider...
RispondiEliminaAnche se sarà importante dar voce ai laici e a tutti i pressanti interrogativi che ci si pongono.
RispondiElimina...però vedo Josh e Anonymous che da emiliani non vi siete ricordati del concerto di Bob Dylan a Bologna davanti a Giovanni Paolo II in occasione del CONGRESSO EUCARISTICO....e lo stesso pontefice citò in quell'occasione, in qualche modo, anche le parole di una famosa canzone di Dylan:
RispondiElimina"Bologna settembre 1997; Dylan ha accettato di cantare per Giovanni Paolo II in occasione del Congresso Eucaristico: esegue Knockin' on heaven's door e il Pontefice apprezza molto. Tanto che rivolgendosi ai 200 mila fedeli, cita Blowin' in the wind e dice: "Tu dici che la risposta è nel vento, amico mio. E' vero: ma non è un vento che spazza via le cose: Questo vento è respiro e la vita dello Spirito Santo, la voce che ti chiama e ti dice: vieni!".
http://sciclubwojtyla.blogspot.it/2012/08/knockin-on-heavens-door-bob-dylan-canta.html
Bob Dylan
RispondiEliminaUno dei tanti “padri” di cui sono orfana. Per grazia di Dio.
https://www.youtube.com/watch?v=7y0YsPDCs6E
http://www.centrosangiorgio.com/rock_satanico/articoli/pagine_articoli/dylan_crossroad.htm
Se non ricordo male il video è tagliato.
Anna
anonimo 2 maggio 2016 21:36...non è importante...ho fatto il recensore da quel po' per più generi musicali, ma ho sempre detestato la musica pop....comunque puoi immaginare quel che ho visto e sentito; Dylan (che è comunque sempre stato per me una lagna mortale, a parte quanto già messo in rilievo da Anna) l'ho espunto.
RispondiEliminaL'episodio del 97 con GPII fu una vera allucinazione, non ci andai, devo ammettere che tra Dylan e GPII non so chi mi piacesse di meno, anche allora.
Non mi sono dilungato perchè non era il fuoco del post.
Non ci sarebbe nulla di male in sè se un pontefice, fuori dalle occasioni sacre e dai riti e dalla teologia e dalle questioni importanti, si rapportasse con la cultura popolare del mondo in maniera analitica, che per il suo impatto entra nella mente di molti, ma dovrebbe farlo casomai criticando e rettificando, scovando i simboli e i pericoli e mettendo in guardia, non approvandoli e partecipando, e allora visto che non si è tutti filologi è meglio guardare le cose di lassù, senza perdere tempo.
GPII"Tu dici che la risposta è nel vento, amico mio. E' vero: ma non è un vento che spazza via le cose: Questo vento è respiro e la vita dello Spirito Santo, la voce che ti chiama e ti dice: vieni!".
Ecco stenderei un velo pietoso. Il modo di rappresentare della musica pop, un paio di accordi e parole nate per scolpirsi nella memoria spesso generiche ovvero leggibili in più direzioni (polisemiche e spesso massoniche & co.), non sono la S. Scrittura: là lo SS non è solo vento (anche se in questa simbologia è presentato nei passaggi su Elia ed altri), ma quel che è certo è che Dylan non l'intendeva a quel modo.
Chiedo venia per l'errore, ricordo benissimo che Dylan,pardon, Zinnemann, il suo vero nome, arrivò col cappello da cowboy in testa davanti al papa e non se lo tolse, il resto è stato rimosso, anche io non ero fan di entrambi......poi io non sono di Bologna, quindi.....files cancellati......Anonymous.
RispondiEliminaCertamente Dylan non l'intendeva in quel modo, ma GP II si.
RispondiEliminaUsò la frase della canzone per esprimere l'azione dello Spirito Santo in modo poetico.
Non è nemmeno una frase ambigua come quelle di Bergoglio, è chiarissima.
Non credo che vada letta come una approvazione alla visuale di Dylan.
Il problema è l'opportunità che un Papa partecipi a manifestazioni con molti giovani e con artisti che per parole e comportamenti sono chiaramente contrari alla Chiesa, co e appunto Dylan.
Questo modo di "andare incontro ai giovani", le "uscite verso il mondo" inquinano sempre e si prestano a critiche da ambo i lati.
E poi non credo che i giovani (e meno giovani) che vanno a un concerto di questo tipo gradiscono o si sentano ispirati adascoltare il Vangelo in quelle occasioni.
Secondo me fa l'effetto opposto.
Personalmente non mi piace un religioso, dal Papa al novizio, che vuole fare il moderno, l'uomo alla moda, come se per divulgare il Vangelo fosse necessario.
Proprio ieri sera su TV 2000 ho visto un programma su Sant'Ignazio e i gesuiti, pronti a tutto pur di andare incontro a chi non ha fede e mischiarsi col mondo, costi quel che costi. Mah
Sant'Ignazio e i gesuiti, pronti a tutto pur di andare incontro a chi non ha fede e mischiarsi col mondo, costi quel che costi. Mah
RispondiEliminaE' ciò che esige l'incarnazione anche da parte nostra (essere lievito della pasta), ma se ci 'mischiamo' e basta, cioè senza portare Cristo Signore, il costi quel che costi costa parecchio, ma alle anime non evangelizzate...
"...ma se ci 'mischiamo' e basta, cioè senza portare Cristo Signore, il costi quel che costi costa parecchio, ma alle anime non evangelizzate"
RispondiEliminaInfatti Maria era questo il giusto spirito con cui anche San Paolo concepiva il suo proprio "mescolamento" in mezzo al mondo (senza essere ovviamente "del" mondo): portare Cristo facendosi "tutto a tutti" per "salvare a tutti i costi qualcuno", come scrive alla fine di questo brano della prima lettera ai Corinzi. E non il (ri)diventare quindi uno del mondo, perché alla fine uno non solo non salva nessuno, ma perde pure se stesso, chiaramente.
"Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere per me: GUAI A ME SE NON PREDICASSI IL VANGELO!
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge. Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza legge. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; MI SONO FATTO TUTTO A TUTTI, PER SALVARE AD OGNI COSTO QUALCUNO. TUTTO IO FACCIO PER IL VANGELO, PER DIVENTARNE PARTECIPE CON LORO".
(1Cor 9,16.19-23)
un altro aspetto collaterale da notare è poi l'uso che i media di massa distorti fanno di messaggi già poco chiari in partenza, che diventano dei topoi banalizzati da ripetere all'infinito.
RispondiEliminaSe è pur vero che lo SS. è simboleggiato anche come vento nei testi sacri (solo in qualche passaggio), non si può mai affermare che lo SS....si riduca certo a quello.
Eppure ancora nell'occasione del funerale di Woytila, si lasciò una Bibbia sul suo feretro e si diceva in telecronaca che quello che sfogliava le pagine non era il vento, ma lo SS. (...)
la gente osserva, ascolta, si interroga, ma queste grandi banalizzazioni non convertono, mi spiace, anzi più spesso allontanano, specie se in odore di plateale forzatura.
Josh,
RispondiEliminami par di ricordare che non fosse una Bibbia, ma un Vangelo e ciò che colpi' , non fu il vento in se' , ma la pagina che il vento aprí.
Ma magari mi ricordo malee.
Su tutto il resto d'accordissmo. I giovani, in particolare i teen agers, sono "a compartimenti stagni": come non piace loro vedere i genitori sbaciucchiarsi, o la madre canticchiare, o il padre farsi la corsetta, così non apprezzano la commistione sacro-profano.
Ma bisogna viverci veramente coi ragazzi per capire questo. E molti, di quelli che parlano per loro, coi ragazzi non ci vivono.
'Nel mondo ma non nel mondo' ha ricordato la lettera di San Paolo, Mic il lievito nella pasta, mi avete fatto riflettere, confermate implicitament il buono che c'era in Sant'Ignazio e nei gesuiti.
RispondiEliminaÈ quindi il settore d''avanguardia' dell'evangelizzazione, ma ad alto rischio.
Per diventare altro rimanendo nella fede ci vuole una tempra e stazza alla San Paolo e Sant'Ignazio, per capirci, e comunque una fede matura e robusta e una grande attenzione a non discostarsi dalla Parola.
Il rischio è di fare danni per 'mischiarsi e basta'(mic) manipolando la Parola.
È quindi una questione di misura, di limite.
C'è però un certo cinismo nei gesuiti, un 'fine giustifica i mezzi'molto pericoloso.
Per esempio nel bel documentario di tv 2000 si diceva che Matteo Ricci, nella difficilissima missione in Cina, per introdurre la conoscenza del Vangelo, per vario tempo non parlo' della crocifissione di Gesù.
Inoltre per facilitare la comprensione del Prologo di San Giovanni, siccome il vocabolo 'Verbo' era di difficile comprensione, la cambiò in
"in principio era il Tao", usando la loro categoria filosofico/religiosa.
Non so, mi lascia l'amaro in bocca, ma non posso e non voglio giudicare negativamente. In quelle situazioni, nella Cina dell'epoca, potente, ostile, estranea e crudele (come adesso, del resto), e così nell'America del sud del '600, si rischiava la vita per la fede e io non posso proprio parlare, nel 2016, dal calduccio e dalla comodità del mio divano, senza contare che di fronte a quei Sacerdoti sono uno scarafaggio.
Comunque nei gesuiti c'è un'anima decisamente modernista, insita nel loro modo di essere cristiani.
E si capisce meglio Bergoglio, che e' sicuramente un ultra/gesuita, senza però la stazza di Sant'Ignazio, che convertiva la gente e non mi sembra che sia entrato in rottura con il Magistero, la Dottrina e la Tradizione, ma correggetemi se sbaglio.
Mentre lo scioglimento dell'ordine dei gesuiti nel 700 sembra sia avvenuto perché avevano in mano la formazione spirituale e culturale e di quasi tutta la classe dirigente dell'epoca e stessero diffondendo la contrarieta' alla schiavitu', fomentando i popoli delle missioni ad autodeterminarsi.
Insomma, se il Signore è apparso a Sant'Ignazio a La Storta (non lo sapevo), vuol dire che anche Lui voleva l'ordine dei gesuiti... o ci sta ripensando ?
Luigi,
RispondiEliminaS.Ignazio non e' responsabile degli errori ed orrori dei suoi seguaci, in particolare Sud Americani. Una parte dei quali NON è veramente gesuitica nel senso che non è neanche veramente cristiana: gratti gratti, e saltano fuori le caratteristiche pagane dei loro antenati indios.
Altri, invece, nascondono sotto la veste gesuitica quella massonica delle loro origini europee.
Mentre lo scioglimento dell'ordine dei gesuiti nel 700 sembra sia avvenuto perché avevano in mano la formazione spirituale e culturale e di quasi tutta la classe dirigente dell'epoca e la nascente massoneria non lo poteva tollerare. Purtroppo dei problemi di scontri in terra di missione con gli Ordini Mendicanti (riti cinesi ed altro)furono il pretesto per la soppressione sia dei gesuiti, che dei cappuccini. Soppressioni che, paradossalmente, non furono attuate nell'Impero Russo. Poi, circa mezzo secolo dopo, entrambi furono ricostruiti ma ormai le scuole erano già, in larga parte, in mano ai massoni.
RispondiEliminariprendo da RR
RispondiElimina"gratti gratti, e saltano fuori le caratteristiche pagane dei loro antenati indios."
cfr, e c.v.d.
http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Apostasia_vescovi_Cile.html
https://bergoglionate.wordpress.com/2016/05/01/considerazioni-al-di-corrado-gnerre/
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