Riscossa cristiana commenta [qui] uno spot pubblicitario della Danone centrato su un papà “gender-friendly” (cfr. immagine a lato). A prima vista patetico e stucchevole, ma a ben pensare drammaticamente violento nella sua apparente quotidianità 'costruita'.
I responsabili della comunicazione di Danone hanno evidentemente scelto di andare incontro ai gusti e agli “umori” del mercato [o di contribuire a determinarli?] uscendo dal classico stereotipo del “papà maschio” per rappresentare il nuovo papà effeminato in perfetto stile gender.
Ciò che preoccupa è che non è un caso isolato, ma è solo la punta dell'iceberg rispetto all'intera produzione di film, fiction, dibattiti, intrattenimento, spot pubblicitari e quant'altro costituisce il quotidiano bombardamento di immagini e contenuti che ci vengono propinati dai media di regime.
Ormai non capita giorno né ora di doversi sorbire, come normale, un'affermazione del nuovo corso antropologico, insieme al 'mantra' inarrestabile dell'accoglienza indiscriminata dei "doni" di un'invasione, dramma epocale non riconosciuto come tale, che forse è il rovescio della stessa medaglia.... Tutto questo, quando non apertamente spiattellato da opinionisti che vanno per la maggiore (sempre quelli, senza alcun tentativo di par condicio che non va più di moda), viene subdolamente incastonato nella trama di film, fiction e serie Tv di recente produzione; anche se un'osservazione più attenta ne fa scoprire i prodromi in produzioni meno recenti, meno esplicite, ma non per questo meno efficaci ai fini della manipolazione della masse acritiche. Il crescendo, a cui stiamo assistendo oggi, corrisponde alla fase culminante dei vari passaggi della finestra di Overton [identificati qui].
Riporto un esempio a caso, l'ultimo in ordine di tempo. Mi è capitato di dare uno sguardo ad una Serie Tv attuale: Matrimoni ed altre follie e di soffermarmi sulla scena di due giovani, ovviamente 'conviventi' in seguito ad una gravidanza inattesa e non 'sposi'. Guardando il loro piccolo, ne prefigurano l'avvenire. Il papà dice: "Pensa quando porterà a casa un'amichetta" e la mamma ribatte: "e perché non un amichetto?"; il papà resta un attimo sorpreso, riflette un po', poi sorride e le dice convinto: "hai ragione!", suggellando il tutto con un bacio. Ed ecco il messaggio che 'passa', non più nemmeno criptico, per ascoltatori acritici ed ormai anestetizzati su un'anomalia divenuta normale (termine che so in disuso, ma tant'è...). Immaginiamo il danno per i giovani, che spero guardino meno la TV, ma di certo a scuola e altrove non hanno esempi migliori.
Per noi credenti c'è sempre stato - e sempre ci sarà - l'antidoto della "Verità che vi fa liberi" garantito, nella Chiesa di Cristo, da insegnamenti e da una vita di fede autentica e profonda e non abitudinaria o superficiale. E tuttavia oggi, purtroppo e drammaticamente, la stessa Chiesa sembra essere inclinata, nella quasi totalità dei pastori, alla condiscendenza col mondo.
dal sito della FSSPX italiana Omelia di mons. Alfonso De Galarreta:
RispondiElimina"..Nostro Signore stesso ci rivela i tesori del suo Cuore sacerdotale allorché dice: «Io sono la via, la verità e la vita»[1]. Non una via, una verità o una vita – ma la via, la verità, la vita. ….
Lo spirito liberale e modernista penetrato nella Chiesa si oppone a Nostro Signore e alla sua azione.
Nostro Signore è la Via, ma la libertà religiosa dissolve la Regalità sociale di Cristo. La Chiesa è l’unica via di salvezza, ma lo spirito modernista relativizza e porta all’indifferentismo religioso.
La situazione nella Chiesa è chiara: abbiamo a che fare con un relativismo dottrinale e dogmatico, che a sua volta porta ad un relativismo morale e che conduce infine all’accettazione e alla promozione del peccato, dello scandalo.
Un esempio chiaro di questa situazione è la questione della comunione ai divorziati “risposati”. Vi è nella Chiesa un nuovo atteggiamento nei confronti di queste unioni “di fatto”, anche a quelle contro natura. È una situazione inconcepibile, direttamente opposta a Nostro Signore che è la Vita, la Verità, la Via.
Se le autorità ecclesiastiche sono arrivate a chiamare bene un tale male, è perché esse hanno incominciato a chiamare verità l’errore. Tutto è legato: tra tutte le cose vi è una coerenza, una logica, un vincolo di causalità.
Nostro Signore ci ha insegnato che si riconosce l’albero dai suoi frutti, e che il buon albero produce frutti buoni[4]. Quindi, se il frutto è amaro, corrotto, se vi è un’incitazione al peccato, allora di certo viene da un albero cattivo. E se l’albero è cattivo è perché il seme era cattivo.
Il problema che noi conosciamo oggi nella Chiesa non è solo nelle conseguenze; tutto l’insieme del periodo postconciliare è un albero cattivo, ma è contenuto tutto intero, in potenza, nel suo seme, il Concilio Vaticano II.
Se oggi ci troviamo davanti allo scandalo della comunione dei divorziati “risposati”, è a causa della legislazione e della pratica postconciliari che hanno permesso l’inversione dei fini del matrimonio, indebolita l’indissolubilità e introdotto il personalismo, inventando un nuovo bene del matrimonio: il bene personale degli sposi.
Tutte queste dottrine che, da anni, sono entrate nella Chiesa, sono contenute nel Concilio, nel documento Gaudium et Spes, che stabilisce questi princìpi. E quando il Papa attuale permette tutte queste cose, non si può che constatare lo sviluppo omogeneo dell’errore.
Nello stesso tempo ci stupiamo che non vi sia una reazione generale nella Chiesa davanti a queste misure, che non vi siano dei gruppi di vescovi o cardinali che si oppongano pubblicamente a questo scandalo. Questo dimostra la gravità del modernismo che prima di tutto disarma, poi fa scomparire gli anticorpi..."
Anna
continua: Omelia di mons. Alfonso De Galarreta
RispondiElimina"...Benché vi sia qualche miglioramento, una certa dissoluzione di questo spirito modernista, nei nostri confronti è sempre la stessa cosa: per essere riconosciuti, dobbiamo accettare le novità conciliari.
Non tanto tempo fa, Papa Francesco si è sentito in dovere di correggere le parole di mons. Pozzo, precisando che il riconoscimento della Fraternità San Pio X sarebbe possibile, ma solo previo riconoscimento del concilio Vaticano II, poiché «ha il suo valore»[5].
Il superiore gerarchico di mons. Pozzo, il Card. Müller, spiega[6] che per essere cattolici bisogna accettare il Papa e il Concilio, e che la libertà religiosa, l’ecumenismo, ecc., sono elementi della dottrina comune, cioè hanno attinenza con la fede. Fa un paragone con la Resurrezione di Nostro Signore, che è una verità di fede, ma che non è mai stata esplicitamente definita. Di là conclude che il riconoscimento del Concilio non è irragionevole e non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile per la Fraternità San Pio X. Di fatto, un tale riconoscimento è proprio ciò che ci condurrà alla «piena comunione», una comunione nell’errore. È chiaro dunque che la condizione è l’accettazione del Concilio e delle riforme postconciliari.
È quindi ugualmente chiaro che la battaglia continua. Come ha detto il nostro Superiore generale, mons. Fellay, se dobbiamo scegliere tra la fede e un compromesso, la scelta è già fatta: non ci sarà compromesso!.."
Anna
nel frattempo:
RispondiEliminahttp://www.citizengo.org/it/sc/35243-spagna-e-caccia-al-cardinale?dr=730734::7e10baf587eba45b091704c5da5bb88b&mkt_tok=eyJpIjoiTjJZeE9UTXdPVE0wWkRZeSIsInQiOiJ2QlVSaTVid2N2MDN5NHR6elhMVzA4SkQrMG5velNtY1UxV1FPOGFaVnRJQVZcL0Fqc2ZEM3RcL2grNDgxWUZkRlNNT3ZHQmQ3b1E0eHIxUkd6dGVkSHYrcFRyd2I5NEJkak9wMHJtNmhtWk13PSJ9
in Spagna Canizares rischia 3 anni di galera per "omofobia" per aver spiegato la dottrina cattolica su matrimonio, sessualità, generi
Un labirinto con moltissimi sentieri chiusi, ritrovare la via d'uscita, mandare esploratori sì, far passaparola sì, unirsi diventa dovere. Occorre manovalanza e professionisti e persone con proprie larghe risorse economiche.E prima di ogni altro accorgimento, di ogni piano di battaglia: Fede Certa di ogni singola persona.
RispondiEliminaDanone non è la prima e non sarà l`ultima marca ad essere lgbt-friendly, Ikea, Compagnie aeree, agenzie di viaggi, molte sono le pubblicità che suggeriscono quei nuovi "modelli" , vi ricordate di Findus con il suo spot gay friendly del coming out in famiglia?
RispondiEliminaTutto è fatto per non solo banalizzare ma normalizzare quei nuovi tipi di "famiglia", i vari generi, non so oramai a quanti "generi" siamo arrivati, pare che siano 70 (!) .
Un mondo impazzito e invertito, nel senso proprio come in quello figurato.
Tomista rigoroso, animato da profonda devozione mariana, ispirato dal modello sacerdotale di san Giovanni Maria Vianney (1786-1859), don Lemaître si è sempre ben guardato dai facili “concordismi” con cui scienza e teologia si sovrappongono. A lui, presbitero e scienziato, bastava contemplare la sinfonia della verità.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-lemaitre-il-sacerdote-che-anticipo-il-big-bang-16542.htm
ww.lanuovabq.it/it/articoli-se-il-mostro-e-un-prete-contrario-alle-unioni-gay-16531.htm
RispondiEliminaAnche questo presbitero ama contemplare la sinfonia della verita'..
Anche se guardando la tv parrebbe il contrario, gli invertiti sono un numero socialmente ed economicamente irrilevante: cui prodest?
RispondiEliminaGia, Danone, Ikea, Findus, Barilla e molte altre. Propongono pubblicità filo-omosessualista e di istigazione al disprezzo della famiglia tradizionale. Conducono al loro interno campagne a favore dei pederasti che includono corsi obbligatori alla diversity per tutti i dipendenti, "carte dei valori" che impongono "rispetto" per ogni forma di perversione con sostanziali limitazioni al diritto di espressione dei dipendenti, finanziamenti ad associazioni lgtb.
RispondiEliminaEsiste addirittura un'associazione ispirata dal solito Scalfarotto che raggruppa grandi aziende "pro-gay". Si chiama "Parks, liberi e uguali". Fanno consulenze alle aziende sul come essere efficacemente, appunto, "filo-gay". Ecco la pagina del loro sito che elenca tutti i loro soci: http://www.parksdiversity.eu/cos-e-parks/i-soci/
Consultatela bene, memorizzate i nomi di quelle aziende e ricordatevene quando farete le vostre scelte d'acquisto. Sarebbe anche ottima cosa scrivere alle Direzioni Marketing di quelle aziende spiegando perché non acquisterete più nulla da loro. Scrivete anche ai giornali comunicando che boicotterete le aziende che fanno pubblicità omosessualista. In quest'ultimo caso, non fate nomi di aziende (i giornali non vi pubblicherebbero per non danneggiare la raccolta pubblicitaria), ma semplicemente comunicando in generale la vostra decisione. Serve, oh, credetemi, serve eccome.
E servirebbe anche che qualche coraggiosa associazione lanciasse una pubblica campagna di boicottaggio di tutte le aziende "pro-gay". In assenza, facciamo da noi.
se è vero che gli invertiti sono un numero irrilevante , chi è disgustato di tutta questa perversione, ha un'arma in mano terribile oltre alla preghiera:boicottare
RispondiEliminatutte le marche che sponsorizzano spot del tipo danone;magari colpendoli dal lato economico si può cercare di porre un freno a tuta questa scelleratezza!!!!
De Coconasso:
RispondiEliminasono numericamente irrilevanti, ma spendono un casino,perché non hanno preoccupazioni di crescere una famiglia.
Socialmente li hanno fatti diventare importanti coloro che hanno creato, appoggiato, foraggiato e magnificato la "lobby" LGBT.
Non per vero interesse nei loro confronti, ma semplicemente perché li usano come un cavalllo di Troia ( pun intended).
Finché qualcuno non avrà il coraggio di dire quello che molti pensano: che le minoranze hanno diritti solo finché la maggioranza glieli riconosce, altrimenti sono spazzati via. Quindi zitti, muti e pedalare.
La strage di Orlando non li ha insegnato nulla.
Pubblicità fasulla e falsa, concepita da chi o non è padre o non ha figlie.
RispondiEliminaMa quando mai una bambina concia il PADRE in quel modo ? al massimo gli fa fare la parte del Principe Azzurro, non della principessa !
Quella è una parte per la mamma, la nonna, la zia, l'amichetta...
Ahahahah !
RispondiEliminahttps://gloria.tv/video/rzxU4acHa8Fj3LRJY9qj4F7kU
P.S. Soltanto per il saluto ai vari generi ha impiegato ben 5 minuti : ha iniziato alle 13:23 ed ha terminato alle 13:28..
RispondiElimina@Silente
RispondiEliminaDa allora non ho più comprato Barilla. Nessuno se ne è accorto,io sì e ne sono fiera.
Adesso scriverò ai giornali, grazie.
Cui prodest ?
RispondiEliminaLa stragrande maggioranza delle persone su questo punto è ancora sana di testa. Da quello che ascolto in giro, da quello che mi raccontano le ragazze anche i ragazzi di oggi, che sono piuttosto malandati per molti versi, su questo punto sono ancora sani. La gran parte hanno chiara percezione.
Per questa ragione c’è il bombardamento mediatico. Una elite sta cercando di lavare il cervello dove può, e, dove non può più, di mettere il bavaglio ad una stragrande maggioranza che ancora sa distinguere tra ciò che è naturale e ciò che è contro natura.
All’indice, per i giornalisti e gli insegnati ecc le parole “famiglia tradizionale”, “utero in affitto” ecc. ormai è instaurato il regime del terrore. Stanno tirando fuori le ghigliottine vere, sotto forma di carcere per istigazione all’odio, licenziamenti, magari anche TSO. Ti portano a pensare che se vedi le foglie verdi d’estate sei un cattivochenonaccoglie, sei un perverso con problemiaffettivieedisocialità. Ma non potrebbe durare tanto. Perché con l’oppressione presto o tardi ci sarebbe una ribellione. Queste misure sono temporanee e servono ad impedire qualunque dissenso nel tempo breve.
Nel tempo lungo, purtroppo anche questo cortissimo, educazionegender negli asili, disneygender, musicagender, filmgender….. I nostri piccoli strappati all’innocenza, strappati alla verità, al senso delle cose. Il resto poi va da sé, senso rischi di rivolta, senso rischi di dissenso. Gusci di uomini col vuoto dentro. Gusci di uomini con la stessa maschera sul viso e gli stessi fili nelle mani. Manovrati dalle stesse mani. Stessa religione. Stesso falsodio. Stessa prigione, chiamata libertà.
Dov’è ciò o colui che trattiene ? Dov’è l’ostacolo ? Doveva contrastare il mondo, il suo principe, doveva proteggere il gregge, doveva distribuire la grazia…. Da tempo ha smesso di condannare gli errori, di indicare la strada, di sfoderare la spada… E’ lì, abbracciato al mondo ed al suo principe, sciolto nella tenerezza dell’accoglienza e del rispetto degli errori e dell’immondezza, commosso di fronte alla grande dignità dell’uomo e dei suo lumi, inginocchiato di fronte ai sui diritti inviolabili, alla sua dignità di uomo emancipato da Dio, dai suo comandamenti, dal suo pretenzioso esclusivismo di Verità, dal suo fissismo rigido.
Non serviam....
Ma Lui ha altri progetti. Permette, ma veglia. Ha già vinto il mondo.
Madre immacolata, ora pro nobis
Anna
Quando leggo o ascolto i soliti mantra sull`omofobia, per i diritti degli omosessuali, lesbiche, bisessuali, trasnsessuali, intersessuali" e altri generi che in questo momento mi sfuggono, mi dico: ma di che diritti stanno parlando? Ma se li hanno tutti, quali diritti vorrebbero ancora ottenere ?
RispondiElimina-Possono "sposarsi", con l`aberrazione di due mariti e due mogli, ma quando dici che quello è tuo marito tu che cosa sei, sua moglie?
- Hanno lotatto contro la famiglia, l`hanno ridicolizzata, ne hanno fatto delle caricature sprezzanzi, ed ora vogliono non solo gli stessi diritti ma adottano lo stesso vocabolario!
-Vogliono la "loro famiglia" con due papà e due mamme e siccome non si ferma il progresso della medicina e il potere dei soldi, possono comperare un figlio che la natura non permette loro di avere ( dicendo questa verità sono omofoba?), possono affittare il ventre di una donna dopo aver comperato l`ovulo di un`altra donna, e poi possono dire che è il "loro figlio" o la "loro figlia".
-Sono entrati e dettano la loro legge ovunque, nei governi, nelle scuole, nella formazione e nell`informazione, nella giustizia, nella "cultura", televisione, radio e cinema sono tribune da dove "predicano" la loro causa.
-Hanno ottenuto che chi resiste alla dittatura di quella che resta una minoranza sia privato del diritto di esprimersi, che cosa vogliono ancora ottenere?
Dicendo questo sono omofoba?
Descrivere la realtà è essere omofobo?
Esagero se dico che al giorno d`oggi bisognerebbe piuttosto parlare di ETEROFOBIA, del rispetto dei diritti degli eterosessuali?
"In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre"
RispondiEliminaQuesto è quello che ci attende. I nostri figli e i loro figli si troveranno così. Ci conviene spendere tutto il tempo necessario a educarli a non farsi avvelenare dalla mentalità del mondo.
Proprio questa è la nostra lotta quotidiana, Sandavi.
RispondiEliminaE, in più, nella Chiesa, dobbiamo guardarci dall'eresia che è penetrata più di quanto non si immagini.
Rendendo grazie al Signore perché ci dà occhi per vedere e la sua fortezza per andare avanti...
RispondiElimina"Il Signore si pasce tra i gigli.."
RispondiEliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Gonzaga#/media/File:Tomb_Aloysius_Gonzaga_Sant_Ignazio.jpg
https://www.facebook.com/radiospadasocial/photos/a.579206508775689.140910.577400568956283/1361560480540284/?type=3&theater
@ Irina
RispondiEliminaA parte tutto la pasta Barilla è men che mediocre.
Ci sono quelle di Gragnano, la pasta Martelli (toscana) e tanti piccoli pastifici artigianali, che i soldi li investono nel prodotto e non nella pubblicità.
Anche nella scelta del cibo ci vuole discernimento e bisogna leggere un po' di più, come nella vita spirituale. Il corpo va trattato con rispetto, perché è il contenitore dell'anima e dello spirito.
l'unica cosa che si può fare è la restisteenza passiva, la comunicazione dei prodotti pro-gender e il boicottaggio
RispondiEliminaStepchild adoption: CVD! Dal Giornale:
RispondiEliminaLa prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del procuratore generale e ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Roma con la quale è stata accolta la domanda di adozione di una minore proposta dalla partner della madre, con lei convivente in modo stabile.
Lo rende noto un comunicato della Cassazione. Con la sentenza 12962/16, pubblicata oggi, la Corte Suprema si è pronunciata sull’adozione "in casi particolari" prevista dalla legge 184 del 1983.
Gli ermellini, nel confermare l’adozione della coppia di donne omosessuali, hanno affermato che questa "non determina in astratto un conflitto di interessi tra il genitore biologico e il minore adottando, ma richiede che l’eventuale conflitto sia accertato in concreto dal giudice". Secondo la Cassazione, inoltre, questa adozione "prescinde da un preesistente stato di abbandono del minore e può essere ammessa sempre che, alla luce di una rigorosa indagine di fatto svolta dal giudice, realizzi effettivamente il preminente interesse del minore".
Il caso trattato dalla prima sezione civile della Corte di Cassazione, il primo in Italia da parte di una coppia omosessuale, fa riferimento alla domanda di adozione di O.A., una minore (che oggi ha sette anni), da parte di una partner stabilmente convivente con la madre. Un primo via libera era stato dato dal tribunale dei minorenni di Roma nell’estate del 2014, poi l’anno dopo c’era stato la conferma della pronuncia da parte della Corte d’appello. Le due donne, entrambe romane, vivono assieme dal 2003 e la piccola, nata in Spagna con la procreazione assistita eterologa nel 2009, grazie a questo provvedimento poteva essere adottata dalla mamma non biologica e avere il doppio cognome. Contro la sentenza aveva fatto ricorso in Cassazione la Procura Generale di Roma.