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giovedì 23 giugno 2016

Spiritus et Sponsa

Ci siamo occupati di striscio, in qualche commento interno, del Concilio Panortodosso. Riprendo qui una Introduzione di don Giovanni Scalese. Il testo intero [qui]

Di ecumenismo, confesso, mi sono sempre interessato poco. Anche nel caso del concilio (che doveva essere panortodosso) in corso in questi giorni a Creta, non ho seguito molto le vicende che hanno portato al suo fallimento, prima ancora che iniziasse, per l’assenza delle delegazioni di Antiochia, Georgia, Bulgaria e Mosca. Un tempo mi sarei rallegrato di questo insuccesso (ché di questo si tratta, a prescindere dalle conclusioni a cui giungerà l’incontro, dal momento che esse saranno comunque non vincolanti) perché dimostra l’incapacità dell’Ortodossia di raggiungere un qualsiasi consenso dopo lo scisma con Roma. Oggi mi rallegro dello smacco per altri motivi, che sono quelli esposti nelle riflessioni che un amico ha pubblicato su Facebook e che mi pare utile condividere con voi. 
“W il primato”, mi ha scritto in questi giorni un confratello. Una volta avrei sottoscritto senza esitazione; oggi avrei qualche perplessità: ciò che doveva essere la nostra forza, si sta rivelando la nostra debolezza; mentre, al contrario, ciò che appariva finora il punto debole dell’Ortodossia sembrerebbe risultare il segreto della sua vitalità. Nell’assalto del mondo contro la Chiesa, il sistema immunitario delle comunità ortodosse dà l’impressione di essere piú efficiente di quello della Chiesa cattolica. È troppo forte il fascino che il mondo esercita sulle élites che detengono il potere, nella società come nella Chiesa. Più resistenti sono gli anticorpi presenti nella “base”, della società come della Chiesa. È ovvio che in un sistema “sinodale” come quello ortodosso le difese immunitarie abbiano maggior possibilità di reagire. Non nascondo un pizzico di invidia. Resta la speranza che lo Spirito, nella sua fantasia talvolta bizzarra, sappia trovare anche per la Chiesa cattolica il modo di farla reagire alla lenta e inarrestabile resa di fronte al mondo.[...]

32 commenti:


  1. @ Lo Spirito, quale Spirito?

    Nel resto dell'articolo c'e' tutto un discorso letterariamente anche bello ma nell'insieme oscuro, per l'uomo comune, sullo "Spirito", che soffia dove vuole e che Dio dona alla Chiesa, quando essa lo chiede. Quale Chiesa? Se e' quella dei grecoscismatici, come stupirsi poi dell'anarchia che regna tra di loro, dell'esito inane del loro cosiddetto "Concilio panortodosso"? Lo Spirito poi non viene mediante il Figlio? Viene a coloro, quindi, che in primo luogo fanno la volonta' di Cristo NS e della sua unica legittima Chiesa, quella cattolica apostolica romana, e non seguono gli impulsi della superbia loro, che li porta alla ribellione e alle false dottrine.
    Dalle presenti tenebre che avvolgono la Cattedra di Pietro e tutta la vera Chiesa, non verra' certamente a salvarci la falsa luce dall'Oriente scismatico ed eretico. Occorre una rigenerazione dall'interno, come si e' sempre detto. Nelle grandi crisi morali e spirituale del passato la Chiesa cattolica ha sempre trovato al suo interno la forza per reagire e riprendersi. PP

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  2. sacerdos quidam23 giugno, 2016 20:38

    Povero p. Scalese: eccone un altro che ha perso la vera Fede, quella cattolica, e approva chi 'invidia' gli eretici e scismatici.
    D'altronde, cinquant'anni di falso ecumenismo vaticansecondesco non sono trascorsi invano: sono stati studiati a tavolino proprio per produrre tanti p. Scalese, grandi e piccoli, in serie e su vasta scala. Anche, purtroppo, nel mondo cattolico tradizionalista.

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  3. Passi che i nostri fratelli ortodossi siano all'occhio cattolico degli scismatici...
    Passi che si possa nuovamente disputare sul Filioque e altre differenze teologiche...
    Però di ribellione e false dottrine la Chiesa cattolica attuale non ne è forse piena a sua volta?
    La neon-chiesa romana (non è un refuso: è la luce artificiale, idro-termoelettrica, al posto di quella vera) non è forse afflitta da superbe derive, specialmente quella che tende a protestantizzarla?
    Dunque non sputiamo, disputando, sull'aiuto che Dio ci invia anche da chi potrebbe non piacere...
    Lo Spirito (Santo) non appartiene al mondo e anzi il mondo lo svela in tutte le proprie false pretese.
    Certamente la Chiesa Cattolica sarà purificata (verbo passivo): reagire e riprendersi (verbi attivi) prevedono una certa superbia, mentre l'attuale condizione suggerisce soprattutto umiltà.

    Ecco un articolo davvero molto bello, di Pietro C, che talvolta scrive anche qui.

    http://traditioliturgica.blogspot.it/2016/06/a-cosa-serve-la-chiesa.html

    Un gioiello, di cui lo ringrazio. Merita tutta la nostra attenzione, senza pregiudizi.

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  4. questo documento fu presentato ai padri del conc.vat.II, più che mai attuale e da onoscerehttp://www.unavox.it/PDF/Diversi/complotto-contro-la-chiesa-maurice-pinay.pdf


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  5. sacerdos quidam23 giugno, 2016 22:08

    Ma i sedicenti ortodossi sono o non sono, oggettivamente parlando, degli scismatici? O non è cosa importante?
    Non ha più senso disputare sul Filioque e altre differenze teologiche?
    Sembra di sentire Papa Francesco...

    La Chiesa Cattolica poi non insegna errori ed eresie, a differenza di quelle scismatico-eretiche: infatti quello diffuso dal Vaticano II ad oggi è un insegnamento nullo, in quanto si oppone appunto al corpus dottrinale cattolico già esistente e definito. E' un focolaio di batteri immesso però in un corpo sano, un corpo che, con l'aiuto di Dio e della Madonna, supererà anche questa durissima prova.
    La Chiesa Cattolica dunque non ha nulla da imparare da chi si ostina nell'eresia e nello scisma, ha già un insegnamento immutabile in tutti i campi: teologico, liturgico, canonico, ascetico-mistico, dal quale imparare e trarre i dovuti rimedi.
    Le false sedicenti 'spose' di Cristo possono imbellettarsi e rivestirsi di tutti gli splendidi ornamenti esteriori che vogliono, un vero cattolico non le seguirà mai né andrà a scuola da loro.
    Spero poi di sbagliarmi, ma sento in giro aria di un certo gnosticismo 'spiritualizzante',piuttosto a-dogmatico, che si crede appunto molto 'spirituale' e di ampie vedute, senza accorgersi del tranello diabolico in cui è caduto.

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  6. @ Chi semina confusione

    Per i venditori ambulanti di santini ecumenici e profezie private i grecoscismatici sarebbero tali "solo all'occhio cattolico", mentre le loro eresie sarebbero solo delle "differenze teologiche", su cui magari non varrebbe nemmeno la pena di discutere...Non e' questo proprio il modo di ragionare degli attuali neomodernisti?
    Mentre i santi del passato, che reagirono attivamente contro la grave crisi della Chiesa del loro tempo (pensiamo a S. Ignazio di Loyola, per esempio) avrebbero peccato di "superbia", proprio per aver reagito attivamente! PP

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  7. D'altronde, cinquant'anni di falso ecumenismo vaticansecondesco non sono trascorsi invano: sono stati studiati a tavolino proprio per produrre tanti p. Scalese, grandi e piccoli, in serie e su vasta scala. Anche, purtroppo, nel mondo cattolico tradizionalista.

    E' esattamente la ragione per cui ho voluto cercare questo confronto.
    E dire che p. Scalese non manca di mettere in campo sue valide visioni critiche. Ma, insieme ad elementi validi, restano lacune di non poco conto. E, sì, è vero. Purtroppo non è l'unico.

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  8. Il duo Kasper-Bergoglio ha sempre preso la cosiddetta "ortodossia" con la sua oikonomia come esempio di riferimento per snaturare il matrimonio cattolico, l'unico matrimonio indissolubile come voluto da NSGC.

    L'ortossia non ha avuto un nefasto concilio come il nostro, ma a parte pizzi e merletti in cui consiste tutta la loro fedeltà alla tradizione, in pratica sono modernisti da secoli ancor prima di noi.

    Idem dicasi per il non riconoscimento del primato petrino in favore di una tanto decantata sinodalità i cui esiti disastrosi sono più che mai sotto gli occhi di tutti.

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  9. http://www.corrispondenzaromana.it/una-riflessione-su-san-pietro-il-primo-vicario-di-cristo/

    Anna

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  10. Difficile di questi tempi discutere di ortodossia e di cattolicità. Sia le Chiese orientali che le occidentali la reclamano.
    A questo poi si aggiunge il fatto che spesso confondiamo i livelli su cui incentriamo il nostro discorso. Se si discute a livello teologico e dottrinale valgono certe considerazioni, se discutiamo a livello politico ne valgono altre. Possiamo ad esempio valutare positivamente alcuni aspetti politici, ma non ne possiamo per nulla condividere le scelte dottrinali. credo che questo sia un punto che spesso crea confusione nei nostri discorsi.
    E poi un altro aspetto da non dimenticare: i dogmi non evolvono, le gerarchie, sia a est come ad ovest invece mutano, cambiano e a volte tradiscono pure il loro mandato. Chissà cosa ci starà preparando la divina Provvidenza? Lo sapremo a bocce ferme, ma intanto perseveriamo senza lasciarci abbindolare dal mondo.

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  11. Sono scismatici ma non eretici, c'è una bella differenza, i loro sacramenti sono validi.

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  12. Sono eretici e privi di giurisdizione. Non sono veri successori degli apostoli. La simpatia di molti sedicenti cattolici tradizionalisti per i seguaci di Fozio dimostra, quanto i primi, più che cattolici integrali, siano in realtà poco più che degli estetizzanti che hanno introiettato le eresie modernistiche e ne che diventano propagatori quasi inconsapevoli. Non esiste la "Chiesa Ortodossa". Esiste un'unica Chiesa che è quella Cattolica Apostolica Romana. Sostenere che esistono più chiese cristiane è un'eresia. Se non esiste la Chiesa Romana non ne esiste alcun'altra.

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  13. Ben detto Filippo.
    Non riconoscere il primato petrino non è forse più un'eresia?
    Introdurre il divorzio proclamando "morto" il precedente matrimonio non è forse più eresia?
    ERETICI
    E SCISMATICI (manifestatamente)

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  14. @ Sulle eresie degli Ortodossi o Grecoscismatici - Fonti del Magistero

    Traduco dalla versione francese di: Bernard Bartmann, Manuale di teologia dogmatica (1932, in tedesco, presso Herder), Ed. Salvator, 1951, I vol.:
    Par. 54. [...] Contro i G r e c i che respingevano il Filioque sono dirette le seguenti definizioni di d u e Concili Ecumenici. 1. Laterano II, Lione 1274: "Spiritus Sanctus aeternaliter ex Patre et Filio, non tamquam ex duobus principiis [come sosteneva la critica dei Greci alla Chiesa], sed tamquam ex uno principio, non duabus spirationibus [poiche' esse produrrebbero due 'spirati'] sed unica spiratione procedit" (Denz. 460; cfr. 463). 2. Fiorentino, 1439: "Spiritus Sanctus ex Patre et Filio aeternaliter est, et essentiam suam suumque esse subsistens habet ex Patre simul et Filio et ex utroque aeternaliter, tamquam ab uno principio et unica spiratione procedit" . Si aggiunge, inoltre, che il "Filioque" e' stato aggiunto "licite et rationabiliter" al Simbolo" (Denz., 691; cf. 703,994, 1084)(Bartmann I, p. 230).
    Sintesi, a p. 233 di Bartmann, cit.: "Il Filioque esiste materialmente presso i Latini a partire da Tertulliano. S. Agostino lo impiega formalmente e lo giustifica in base alla Bibbia e alla speculazione. Gli altri [Padri] lo seguono quasi all'unanimita'. I Greci insistono invece sul Padre come origine delle altre Persone e preferiscono la formula "a Patre per filium". Pongono nel "per Filium" una notazione causale ma pensano soprattutto a una semplice trasmissione della sostanza ricevuta dal Padre [...] Si puo' affermare che Sant' Agostino tenga conto del pensiero dei Greci quando dice che lo Spirito Santo procede "principalmente" dal Padre e che non vi sono due principi, bensi' uno solo. Concorda dunque con i Greci nell'essenziale benche' il suo metodo sia diverso.
    La discussione sul Filioque era sconosciuta nella Chiesa antica e cominicio' solo con F o z i o. Ed e' vero che da allora in poi i Greci rigettano il Filioque come una eresia ed insegnano la processione dal Padre solamente. Sfigurano il Filioque pretendendo che, per i Latini, sia il Figlio a produrre lo Spirito Santo in maniera indipendente, nonostante Egli [il Figlio] riceva tutto dal Padre, e che [lo produca] come secondo principio".
    Conclusione mia: accusano erroneamente la Chiesa di eresia in nome dell'eresia da loro stessi professata. L'eretico, invece di emendarsi, accusa la Cattedra di Pietro di eresia. HISTORICUS

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  15. Non mi interessa la vostra opinione, mi interessa l'opinione UFFICIALE della Chiesa Cattolica.

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  16. Anonimo 21.19,
    l' opinione di quale Chiesa cattolica, pre CVIi o post CVIi?

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  17. Le risulta che qui siano state date opinioni personali o non si sia parlato secondo gli insegnamenti de la Catholica citandone anche dei documenti?
    E, lo ricordi bene, questi sono insegnamenti e non opinioni.

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  18. @ Basta leggere attentamente.

    L'opinione UFFICIALE della Chiesa cattolica e' quella dei DUE Concili Ecumenici sopra riportati.
    La breve sintesi esplicativa di Bartmann e' all'insegna dei concetti insegnati in quei due Concili, i quali riflettono a loro volta la teologia la teologia ortodossa dei Padri.
    Noi, come opinione nostra, non ci mettiamo proprio niente. Ci limitiamo a riportare la dottrina cattolica di sempre.
    Historicus

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  19. Ci risiamo con le solite polemiche contro le Chiese Ortodosse. Iniziamo a ricordare che il termine "Chiese", riferito a quelle Ortodosse, è legittimato, tra l'altro, dalla Dominus Iesus (16, 17). Nello stesso documento, (17), si riconosce che queste, a differenza delle "comunità ecclesiali" protestanti, hanno conservato: "l'Episcopato valido e la genuina e integra sostanza del mistero eucaristico".
    Poi, ancora una volta: le Chiese Ortodosse sono sì scismatiche, ma mai sono state dichiarate eretiche. Tra l'altro le reciproche scomuniche vennero ritirate qualche anno or sono.
    Infine, e a margine, mi sforzo di trovarmi d'accordo con l'affermazione di un blogger secondo cui La Chiesa Cattolica poi non insegna errori ed eresie. Ma certo l'imbarazzante Amoris laetitia non mi aiuta...

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  20. Può essere interessante questo documento sull'uso dell'espressione "Chiese sorelle"
    http://www.internetica.it/chiese_sorelle.htm

    In ogni caso la revoca delle scomuniche risale a Paolo VI...

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  21. Infine, e a margine, mi sforzo di trovarmi d'accordo con l'affermazione di un blogger secondo cui La Chiesa Cattolica poi non insegna errori ed eresie. Ma certo l'imbarazzante Amoris laetitia non mi aiuta...

    @ Silente

    Noi come cattolici crediamo a ciò che è stabilito dogmaticamente ed è vincolante per definirsi cattolico.
    Quindi l'Amoris Laetitia è fuori causa.
    A proposito di morale matrimoniale è noto che gli scismatici orientali sono messi parecchio male, in quanto decretano il divorzio sotto la denominazione di "matrimonio morto", ragion per cui per loro il sacramento del matrimonio indissolubile, che fa parte della dottrina indiscutibile e intangibile di NSGC, è solo un modo di dire ed un'occasione carina per fare una bella cerimonia incoronando la sposa.

    Non saprei risponderLe sul fatto o meno che siano state DICHIARATE UFFICIALMENTE o no eretiche, ma di fatto lo sono in modo più che evidente.
    Un bel compendio sulle differenze tra cattolicesimo e "ortodossia":
    http://www.ilgiudiziocattolico.com/1/88/le-differenze-fra-la-chiesa-cattolica-e-le-chiese-ortodosse.html

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  22. @ Gli Ortodossi negano anche il dogma dell'Immacolata Concezione (I.)

    1. I Papi hanno condannato Lutero e i suoi errori non tanto la setta luterana in quanto tale. E cio' basta. Non occorre che condannino esplicitamente una setta in se' e per se', come soggetto collettivo. Cosa che possono anche fare, ovviamente.
    2. L'errore si condanna anche indirettamente cioe' stabilendo o ristabilendo la verita' del dogma, negato dall'errore. Le definizioni dogmatiche di Lione e Firenze a proposito del Filioque contengono gia' la condanna della concezione bizantina della Trinita', che espunge il Filioque, da Fozio in poi.
    3. Non sara' inutile, credo, un cennno a cosa dicono gli Ortodossi stessi. Cito dalla traduz. ital. del russo Paul Evdokimov, "L'Ortodossia", Il Mulino, 1965, libro scritto per presentare le loro dottrine al pubblico occidentale.
    3.1 . "I punti di divergenza sono oggi noti a tutti: da parte romana di fronte all'ortodossia il Filioque, l'immacolata concezione, l'infallibilita' del Papa" (p. 7).
    Dunque, essi respingono: a. il primato di Pietro e quindi b. il dogma dell'infallibilita' del Papa quando definisce ex cathedra una verita' di fede divina e cattolica; c. il dogma dell'Immacolata Concezione. Non mi sembra poco. A cio' si aggiunga l'ammissibilita' del divorzio nel matrimonio (se e'"solubile" allora come fa ad essere un Sacramento come per noi?) e altri aspetti.
    Nel libro dell'Evdokimov si nota poi una continua polemica contro il principio di identita' e di non contraddizione a favore di una concezione piu' "mistica" del Cristianesimo. Gli Ortodossi considerano il cattolicesimo "influenzato dalla mentalita' giuridica dei Romani, abituato ad un pensiero chiaro, logico, formale e ad un sistema di concetti ben costruito..." (ivi, p. 5), cosa che lo inaridirebbe! Ma non fu San Paolo in persona a insegnarci che a Dio dobbiamo un "ossequio razionale"? E il Discorso della Montagna non e' un monumento alla razio
    nalita' solare del Verbo che spiega tutte le verita' della morale, in quanto radicate in Dio stesso? Ma vediamo perche' L'Ortod. rifiuta il dogma dell'Immacolata Concezione. [segue - Historicus]

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  23. @ Gli Ortodossi contro il dogma dell'Immacolata Concezine (II.)

    Continua l'Evdokimov: "Confessando la sua verginita' perpetua l'ortodossia non accetta la nozione di esenzione che viene posta dal dogma dell'immacolata concezione, che mette la Vergine a parte, la toglie dal destino comune, come indicando una possibilita' di liberazione dal peccato originale antecedente alla Croce, dunque per sola grazia. In questo caso, perche' la Redenzione avesse luogo occorreva che esistesse gia', che la Vergine godesse dei suoi effetti prima del termine. Una siffatta impresa di Dio, per la quale la stessa giustizia di Adamo sarebbe stata un atto di grazia, renderebbe incomprensibile per gli Orientali la stessa caduta. La giustizia originale non era per i Greci un privilegio gratuito, ma la "radice stessa dell'essere". Dio non agisce sull'uomo, ma in lui, non agisce sulla Vergine con un dono superadditum, ma opera all'interno del sinergismo tra lo Spirito e la santita' dei "giusti antenati di Dio". Ogni bene imposto si trasforma in Male [l'immacolata concezione non un dono ma una "imposizione"?]. Soltanto la libera sottomissione della santita' presenta la condizione umana oggettiva dell'incarnazione, che permette al Verbo di venire "in casa sua". La grazia non viola e non forza l'ordine della natura, ma lo compie. Gesu' puo' assumere la carne umana, perche' l'umanita' gliela da' in Maria; la Vergine non partecipa dunque alla redenzione, ma all'incarnazione..." (Evdokimov, L'Ortodossia, cit., pp. 213-4).
    La conclusine di questo discorso, che a me sembra alquanto tortuoso, qual e'? Che La S.ma Vergine e' solo Deipara e "non partecipa alla redenzione". Allora non puo' (evidentemente) esser concepita come "mediatrice di tutte le grazie", concetto essenziale, per noi cattolici, del vero culto della S.ma Vergine. Non la preghiamo forse ogni giorno cosi'? (Si capisce allora la battaglia dei neomodernisti in Concilio per escludere appunto questo concetto di Maria "mediatrice di tutte le grazie", volevano compiacere, a parte i Protestanti, anche gli Ortodossi eretici. E ci sono riusciti, vedi LG, 52 ss. e sp. par. 60).
    In nota, l'Evdokimov, aggiunge: "[...] Per gli ortodossi il dogma diminuisce la vergine [sic]; trasformandola in uno "strumento di grazia" predestinato esso diminuisce la sua umanita'[sic] e le toglie la grandezza di colei che liberamente manifestando la sua umilta' e la sua purezza dice per tutti noi il fiat" (ivi, p. 214). Con che spirito, allora, gli Ortodossi invocano la S.ma Vergine? Le divergenze qui non sono profonde?
    E' evidente che, piu' in generale, il rapporto tra la natura e la grazia come inteso dagli Ortodossi non sembra essere quello stesso della vera dottrina cattolica. (Fine -HISTORICUS)

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  24. Mi soffermo a volte a leggere questo forum perchè vi scrivono persone come Silente, veri cristiani privi di aggressività e di fanatismo ma non di intelligenza. Sia lodato Gesù Cristo.

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  25. @Anonimo25 giugno 2016 13:16

    Per capirci meglio, quali sono gli ARGOMENTI di Silente che la entusiasmano?

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  26. sacerdos quidam25 giugno, 2016 18:43

    Caro Marius, ma Lei chiede argomenti a uno come l'anonimo delle 13.16, che afferma che il ribadire i dogmi cattolici e condannare errori ed eresie sia sinonimo di "aggressività e fanatismo"?

    Inoltre ribadisco qui quanto ho già detto non molto tempo fa: per essere eretici e quindi scomunicati non occorre una sentenza declaratoria dell'autorità ecclesiastica: chiunque lo diventa ipso facto quando nega, o mette in dubbio, esplicitamente e con ostinazione anche un solo dogma di fede, e nel caso di cui discutiamo, i sedicenti ortodossi di dogmi ne negano un bel po'.
    Ergo, fatta salva l'eventuale ignoranza invincibile di alcuni tra loro (in specie tra la gente semplice, ma anche tra non pochi pope), essi sono eretici e scomunicati ipso facto, latae sententiae.

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  27. Mi limito ad un commento piuttosto breve.
    Nei secoli sia la parte latina che quella greca si sono confrontate, non sempre in modo pacato (come si intuisce anche da qualche commento qui presente).
    Non sempre le parti conoscevano bene i presupposti reciproci. Quasi sempre le parti non si sono ascoltate (e anche questo lo si capisce bene leggendo certi commenti qui riportati).
    Dunque capisco bene quanto dice lo scritto riportato da Mic.
    Una cosa è fuor di dubbio: nel sistema cattolico quando è preso il papato è presa tutta la Chiesa, e lo si vede più che bene (ad eccezione degli "ultimi tra i mohicani"). In quello orientale è molto più difficile, perché bisogna andare alla conquista di ogni patriarcato e anche allora non è detto che la vittoria è in pugno (da parte dei modernisti dietro ai quali ci sono i potentati politici mondiali)...

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  28. sacerdos quidam25 giugno, 2016 22:46

    Anch'io mi limito ad un commento piuttosto breve.

    Parlare erroneamente di un 'sistema cattolico' e di un altro 'orientale' (dichiarato migliore del primo) può significare solo due cose:
    - o che Nostro Signore Gesù Cristo non sarebbe Dio, poiché nell'istituire il Primato Papale di giurisdizione non avrebbe saputo prevedere quanto sostenuto da Pietro C., ed anche da p. Scalese;

    - oppure è Dio, ma non avrebbe mai istituito il Papato con primato di giurisdizione (eresia sostenuta, appunto, dai sedicenti ortodossi, da tutte le sette protestanti e da tutti gli eretici nel corso della storia).

    Tertium non datur.

    In tutti e due i casi, si cade in eresia manifesta.

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  29. @ Pietro C.

    A me le dinamiche "politiche" interessano relativamente.
    Non vado alla ricerca di un sistema ecclesiale che, sulla scorta di strategie difensive il più possibile efficaci (derivanti dalla sua struttura interna), all'occorrenza garantisca una maggiore impermeabilità o capacità di resistenza alle lusinghe dei potentati politici mondiali.

    Ciò che mi preme è la questione della verità, quindi dei dogmi su cui fondare la mia vita, senza che mi sia preclusa la razionalità, senza fideismo.
    L'impermeabilità e la resistenza al male è nel combattimento spirituale dell'anima che vanno sviluppate.
    Il resto verrà di conseguenza.

    NSGC elaborò forse una strategia politica?
    No, morì perfino su di un patibolo infamante!

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  30. @ Conoscere i "presupposti" degli Ortodossi o Grecoscismatici

    Non conosciamo la "teologia" degli Ortodossi? In effetti, perche' dovremmo esser informati sulle teologie degli eretici, per andare piu' alla svelta all'inferno? In passato, ci bastava la parola della Chiesa, che ci difendeva e premuniva contro gli errori. Ma oggi questa parola sembra essersi spenta, visto che, a cominciare dai Papi, l'autorita' ecclesiastica legittima va a braccetto con tutti gli eretici e scismatici di questo mondo.
    L'autorita' legittima (ho letto qui) ci garantisce che gli Ortodossi hanno conservato integri tutti i Sacramenti, al contrario dei Protestanti. Domanda del semplice fedele ignorante: e il Sacramento del matrimonio, come hanno fatto a conservarlo integro, dal momento che ammettono il divorzio? Vorrei che qualcuno si degnasse di spiegarlo.
    Per conoscere, in prima battuta, la "teologia" di questi eretici, si puo' cliccare su internet alla voce: "Chiesa Ortodossa e Rosario", pag. 1. Si trovano voci interessanti: Fatima come vista da un teologo ortodosso (che la denigra completamente); tutte le differenze tra Ortodossia e Cattolicesimo, messe in colonna dalla Chiesa Ortodossa Ucraina della Sicilia.
    Volevo vedere se anche loro avevano il S. Rosario. No, che non ce l'hanno. Recitano un'invocazione a Gesu' Cristo, quella che chiede perdono per i nostri peccati, un semplice "miserere mei". Giustissimo. Ma perche' rifiutano il Rosario? Perche' rifiutano l'idea di una S.ma Vergine "corredentrice" e mediatrice di tutte le grazie. Cio' sarebbe una deificazione della Madonna, una bestemmia addirittura, paganesimo. FAtima, che pur affascina qualche credente ortodosso, dal punto di vista della loro teologia, e' un inganno, un imbroglio, un complotto contro "l'Ortodossia" per mettere le mani sulla Russia, non e' possibile che la S.ma Vergine abbia parlato ai bambini con concetti "romani", del tipo "Sono la Signora del Rosario" etc. Tra l'altro, si apprende che la Chiesa Ortodossa Greca non riconosce validita' ad alcun sacramento della Chiesa cattolica. E nella S. Messa, mettono al centro il significato propiziatorio o la Risurrezione? E allora, a che gioco giochiamo? Voglio dire: quando finira' quest'imbroglio del "dialogo", delle "aperture ecumeniche" con eretici e scismatici la cui "teologia", avversa in tanti punti essenziali al dogma della fede, non si sposta di un millimetro, ne' si modifica il loro atteggiamento fortemente ostile nei nostri confronti, l'odio per il Papato in quanto tale?
    La Gerarchia sta cedendo contro tutti e due i fronti dell'Errore intracristiano: il razionalismo individualista, arido e mondanizzante dei Protestanti; il torbido misticismo dei Bizantini, il cui fulcro proviene dall'ingiustificato rigetto del Filioque. PP

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  31. Grazie a
    Historicus,
    Sacerdos quidam
    e PP

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