Ricevo via mail da un lettore il testo che segue. Lo riprendo, per condividerlo anche in relazione alle recenti dichiarazioni di Bergoglio in Polonia, anche se si tratta di sottolineature che non sono mancate in nostre ripetute riflessioni e riaffermazioni della nostra fede, perché le condensa mirabilmente e repetita juvant.
Tempo fa monsignor Zollitsch, fino al 2014 presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, disse queste parole: "Cristo non è morto per i peccati della gente come se Dio avesse preparato un'offerta sacrificale, un capro espiatorio. Piuttosto Gesù ha sofferto soltanto per dimostrare la sua 'solidarietà' con i poveri e con i sofferenti."
Ieri il Papa, in Polonia, ha fatto due riferimenti al mistero della sofferenza che hanno echeggiato sui media.
Nel primo ha detto che dove c'è violenza non c'è Dio e che Dio è accanto alle vittime.
Nel secondo (in occasione di una sua visita all'ospedale pediatrico) ha detto che la sofferenza dei bambini è un mistero e dinanzi a questo mistero non ci sarebbe risposta.
Ebbene, questo tipo di approccio alla sofferenza che si evince dalle parole del Papa e anche da quelle di monsignor Zollitsch sono perfettamente coerenti con un assunto tipico di certa teologia neomodernista: Dio è solo misericordioso e Dio stesso non esige alcuna compensazione del peccato.
Ma, eliminata la giustizia, nulla ha più senso. Tutto il Cristianesimo viene a cadere, iniziando dal peccato originale.
Certo, un conto è conoscere i singoli significati delle singole sofferenze; altro è non riconoscere la presenza di un Significato che spiega l'esistere delle singole sofferenze.
Chiariamo: non possiamo sapere (a meno che non si sia oggetti di di particolari rivelazioni) perché soffra quel bimbo invece che un altro; ma ciò non vuol dire che non possiamo sapere perché anche i bambini (gli innocenti) possano purtroppo soffrire.
La risposta è molto semplice: Dio permette la sofferenza degli innocenti perché c'è stato il peccato originale e perché esistono i peccati attuali. Tutto questo si chiama (una volta lo sapevano anche i bambini del catechismo) "sofferenza vicaria".
Un inciso: è per la "sofferenza vicaria" che la Vergine apparve a Fatima. Ella, infatti, chiese preghiere, sacrifici e sofferenze ai tre pastorelli per la conversione dei peccatori.
La "sofferenza vicaria" poggia su due princìpi che il neomodernismo non sopporta: il primo è ciò che abbiamo già detto, la concezione di un Dio che in quanto assoluto ha tutte le virtù al grado massimo, ha al grado massimo la misericordia e ha al grado massimo la giustizia; il secondo è la concezione tipicamente cattolica della Chiesa come comunione dei santi, per cui tutto si riflette misteriosamente nel Corpo Mistico tanto il male quanto il bene.
Prima dicevamo che allontanarsi da tutto questo, vuol dire fare entrare in contraddizione il Cristianesimo stesso e renderlo causa di preoccupanti conseguenze. Vediamo quali sono queste conseguenze.
La prima conseguenza: per non parlare di un Dio anche giusto, paradossalmente Dio diventa veramente "cattivo". Dio è l'assoluto, per cui se è vero che tutto ciò che accade non necessariamente è voluto da Dio, è pur vero che tutto ciò che accade è necessariamente permesso da Dio. E allora? Dio può o non può evitare la sofferenza di un bambino? Se non può, non è Dio; ma se può e non lo fa, perché non lo fa? Nel caso singolo, non possiamo saperlo, ma generalmente sì: perché quella sofferenza diventa una gemma preziosa per salvezza. È una sofferenza che "completa" (nel senso di coronamento perché a quella di Gesù nulla manca in senso ontologico) la Sofferenza redentiva di Cristo, come dice San Paolo (Colossesi 1).
La seconda conseguenza: per non rispondere adeguatamente alla domanda "perché i bambini soffrono" si rende il Cristianesimo poco persuasivo. E oggi, questo, è uno dei più gravi problemi. Il Cristianesimo non affascina più, perché non lo si presenta per quello che è e per quello che ha: una logica cristallina. Non a caso cristallina, infatti, noi de "Il Cammino dei Tre Sentieri" amiamo dire che la Verità Cattolica è una "Cattedrale di Cristallo", "Cattedrale" perché tutto è al suo posto, ogni verità è consequenzialmente logica; "di Cristallo", perché questa verità non solo è "vera" ma anche "bella", splendente come il cristallo, ed è tale proprio perché è logica, persuasiva, convincente, rispondente pienamente alle esigenze dell'uomo che è essere intelligente e che quindi vuol capire, nei limiti del possibile, ma che vuol capire. Dio ha voluto l'uomo intelligente!
La terza conseguenza: come abbiamo accennato prima, questo modo di rispondere e non rispondere è tipico della crisi della teologia contemporanea. Un modo, ovviamente, voluto; voluto perché -modernisticamente - si rifiuta la propedeuticità della ragione sulla fede e la fede stessa non viene più intesa nel senso autenticamente cattolico di "adesione dell'intelligenza alle verità rivelate", bensì -protestanticamente - come un abbandono cieco, una sorta di "credo quia absurdum" (credo perché assurdo) che apre a mille contraddizioni, una tra le tante: la "debolezza di Dio", tema oggi molto caro a diversi teologi... ma sarebbe troppo lungo continuare.
Una piccola conclusione a cui tengo come responsabile de Il Cammino dei Tre Sentieri.
Il "Cammino" ha scelto di frequentare il Rito Romano Antico della Messa (anche conosciuto come "Tradizionale" o "Tridentino"). Ebbene, uno dei motivi (perché ovviamente ce ne sono diversi che non possiamo adesso elencare) è quello che in questo Rito sono centrali il Sacrificio e la Croce.
Noi siamo sicuri che oggi l'incapacità da parte di tanti cattolici di "rendere ragione" (cfr.1 Pietro 3) di tante Verità della Fede, l'incapacità di cogliere il nucleo centrale del Cristianesimo e anche l'incapacità di vivere la Fede nella dimensione del sacrificio, siano dovuti prevalentemente alla dimenticanza, nella Messa, di cosa è la Messa: ri-attualizzazione del Calvario, cioè del Sacrificio di Cristo sulla Croce.
Nascosto il Sacrificio e nascosta la Croce... diventa tutto nascosto per la mente umana... e quindi tutto incomprensibile.
Detto questo é necessaria una vasta e profonda opera di misericordia: insegnare agli ignoranti, cioè a noi.
RispondiEliminaGli ignoranti non si deve andarli a cercare, gli insegnanti invece sì, col lanternino.
La cronaca ha ampiamente superato anche questa "esternazione". Una ne fa e Cento ne dice, non si riesce neppure a stargli dietro. Orridi i suoi commenti sull'aereo del ritorno. Ne parleremo...
RispondiEliminaSalve a tutti. Sono appena reduce dagli esercizi spirituali, fatti a Albano Laziale. Mi piacerebbe, spero per l'utilità di molti, rilasciare una breve testimonianza. Grazie.
RispondiEliminaPerché non l'hai già fatto?
RispondiEliminaQualcuno dovrebbe spiegare al Santo Padre la differenza tra criminale assassino comune (colui che ammazza suocere, mogli, fidanzate per ragioni che non hanno nulla a che vedere con l'essere o meglio il professarsi cristiano, seppur radicale) ed il terrorista islamico (colui che ammazza un mucchio di gente per obbedire ai precetti del Corano) ed ancora con il musulmano zelante (radicale non ha senso per il musulmano, che non può che essere tale) che, anche se non terrorista, magari una ripassata a mogli, figlie e sorelle gliela da lo stesso (a volte le ammazza anche), avendone legittimazione sempre dalla legge che deriva dal corano (la cosiddetta sharìa: una legge di terrore e morte che inspiegabilmente deriva da quel libro di pace che dicono essere il corano).
RispondiEliminaIn alternativa bisognerebbe suggerire al Santo Padre di non avventurarsi nei discorsi a braccio, perchè non è per lui, e semmai di avvalersi di qualcuno che glieli scriva (che non sia Galantino però), perchè diventa sempre più imbarazzante sentire tante minchiate una dietro l'altra.
Luigi Masciullo
Ti ho mandato una mail con l'allegato, è troppo lungo per un post. Ciao
RispondiEliminaPerò c'è da considerare che l'idea della responsabilità collettiva, soggiacente alla dottrina del peccato originale, è lontana dalla nostra mentalità individualista ( in sociologia si direbbe "atomistica"); è esclusa dal diritto penale, ammessa solo da quello civile sotto forma di "responsabilità in solido". Mi sembra che occorrerebbe approfondire e divulgare meglio questa tematica, come pure quella del sacrificio.
RispondiEliminaCaro Franco,
RispondiEliminaChi ha un minimo di formazione religiosa sa che il suo peccato, e relativa conseguenze, ricadono innanzitutto sulla sua persona in base al diretto rapporto con Dio, ma non mancano neppure di alimentare il male che ricade sulla comunità e sul mondo intero. È insito, intanto, nel concetto (e nella realtà) del corpo mistico e ci sono riferimenti espliciti in San Paolo. E quanto coinvolge il corpo mistico di Cristo a sua volta ricade in positivo o in negativo sul mondo intero...
Ok Marco. Grazie. Appena torno al computer (ora sono sul cell) lo riprendo.
RispondiEliminaPer prevenire atti di terrorismo di estremisti cattolici si è deciso di intensificare i controlli nelle case delle suocere di battezzati, soprattutto durante i pranzi domenicali, considerati dal ministero dell'interno "ad alto rischio".
RispondiEliminaNon dubito che il discorso sul Peccato Originale abbia corso in campo teologico, con agganci scritturali; la difficoltà sta però nel campo filosofico, a cui è giocoforza fare riferimento se si vuole dialogare ( nel senso migliore del termine ) con la cultura e la mentalità moderna. In realtà quello della "personalità corporativa" è o è stata una tematica anche della cultura laica, particolarmente in relazione al "patriottismo", per il quale l'individuo è subordinato al gruppo, fino alla donazione della vita in guerra. Tuttavia la mentalità contemporanea nel mondo occidentale ha sostanzialmente espuntoquesto residuo di sacralità.
RispondiEliminaTuttavia la mentalità contemporanea nel mondo occidentale ha sostanzialmente espunto questo residuo di sacralità.
RispondiEliminaE' un'impresa non da poco. Si tratta di risolvere il problema della estrema frammentazione nel tessuto sociale (con la creazione di tante monadi senza legami stabili) per effetto delle pressioni mondialiste e antiidentitarie (prima hanno distrutto le Patrie, poi la famiglia, ora resta l'uomo, il singolo...).
Soltanto continuare a difendere e diffondere gli autentici valori cristiani può salvare il salvabile da questa tragica spinta verso un transumanesimo autodistruttivo.
Se non ricordo male GPII nella Sollecitudo rei socialis parla di strutture di peccato all'interno dalla società.
RispondiEliminaMa non credo sia difficile, forse anche senza filosofia, mostrare come l'ambiente influisca sui suoi componenti e su quelli che ne discendono. Sia nel bene come nel male.Sono evidenze a portata di tutti.
@a mic
RispondiEliminaCara mic al di là delle affermazioni, più o meno strampalate e poco ortodosse alla quali è ormai diventato davvero difficile stare appresso, trovo grave grave grave e preoccupante ed un indizio serio per capire chi possa o non possa essere davvero il Vdr, il fatto che lui non si inginocchi davanti al SS. Questo non possiamo ne dobbiamo accettarlo, come cattolici, da un Papa cattolico. Dobbiamo avere il coraggio di dire no. Di dire basta offese a Gesù. Dobbiamo dire, noi ed i cardinali, tu se sei cattolico e sei Papa ti inginocchi, non davanti ai mussulmani, non davanti agli ebrei ed evangelici, non davanti ai protestanti, non davanti al mondo, ma davanti al Re dei Rei, al Signore dei dominanti, a Gesù che è Dio!!!! Basta. la mia anima grida!! Basta! Non ne posso più di vedere Gesù così umiliato ed offeso da colui che il mondo e la gerarchia ecclesiastica ci addita come Papa. Se è Papa si deve inginocchiare. Lo dobbiamo pretendere. Se abbiamo contatti con qualche anima buona e onestà nella gerarchia dobbiamo in tutti i modi sollecitare le loro coscienze perchè questo scandalo cessi. A tutto si può passare sopra ma non all'offesa al Sacratissimo Corpo e Sangue di Nostro Signore Gesù. Io non capisco come sia possibile parlare di tante belle cose ma non accorgersi e non fare la battaglia su questo aspetto che è il più importante. Ripeto è anche una spia, un indizio premonitore. Il Vdr crede nella presenza reale di Gesù Cristo nella Eucarestia? O condivide pensieri e riflessioni dei protestanti in merito all'Eucarestia. Vi supplico, se potete,sollecitare le gerarchie perchè questo scandalo finisca! Occorre che le gerarchie denuncino pubblicamente e ad alta voce questo scandalo per la Fede e che chiedano ad alta voce pubblicamente e con veemenza che Egli si inginocchi sia durante la Santa Messa sia in Adorazione Eucaristica. È anche per il suo bene, per il bene della sua anima che va fatto ciò. Scusate lo sfogo ma sento di dover gridare questo. Sia Lodato Gesù Cristo.
Se è vero che non è stato Dio a creare la morte, a mio parere se ne deve dedurre che le conseguenze del Peccato si sono inserite tragicamente nel mondo naturale, in cui vigono distruzione e predazione. In questo senso vedere l'origine prima del male nelle disfunzioni sociali è non tanto sbagliato, quanto riduttivo: non va abbastanza all'origine, alla "maledizione della terra" susseguente al peccato di Adamo, come affermato in Genesi. Ovviamente non si può trascurare l'altra faccia della medaglia, la strepitosa bellezza della natura come traccia della sua primitiva integrità.
RispondiEliminaCredo che il difetto della mentalità "conciliare" sia essenzialmente quello del l'ottimismo riduzionista:il male come prodotto sociale e non molto di più, in una visione parailluminista che mette in non cale la grande ombra che nell'universo si intreccia con la luce.
Ognuno dice la sua ma, sia nell'articolo, sia nei commenti non ho trovato alcun riferimento a quanto detto, a tale proposito, da Nostro Signore Gesù Cristo.
RispondiEliminaC'è qualcuno in grado di precisarlo?
Cesare
Lanciato alla GMG il Progetto di educazione affettiva sessuale , per completare l'adeguamento alla mentalita' del mondo .
RispondiEliminaIn sintesi : come ti erotizzo il piccolo
CONDIVIDO quanto scritto da Elia72 e mi associo alla sua richiesta.
RispondiEliminaCesare
Caro Elia 72,
RispondiEliminaa quanto mi risulta da alcune voci che raccolgo, le "gerarchie" stanno semplicemente aspettando, tremebonde (solo loro sanno il perché), che questo pontificato giunga al termine.
Io condivido profondamente il tuo disagio, ma ancor più la sofferenza nel vedere il Signore sfigurato e tradito da questo, che fino a prova contraria, devo ritenere papa.
Ho cominciato a gridare da quel lontano terribile primo Giovedì Santo 2013
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/04/lodore-delle-pecore-e-il-profumo-di.html
e tutto il resto l'ho denunciato in diretta man mano che accadeva, compresa l'aberrazione del "non inginocchiarsi", notata fin dalla celebrazione della prima messa papale.
Guardati l'archivio dei "memoranda" qui
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/05/archivio-dei-memoranda-i-documenti-che.html
Tra l'altro il nostro BASTA lo abbiamo già detto e motivato col nostro NEC PLUS ULTRA ed altro ancora, e abbiamo scritto e parlato personalmente e interpellato... Ma siamo sempre allo stesso punto.
Mentre c'è chi ha provato a silenziarmi col disprezzo, le ingiurie, la character assassination, chi ha provato a intimorirmi con le querele. Ora, tra chi invitava i laici (me compresa) a tacere e anche tra chi è onesto intellettualmente, c'è chi afferma le stesse cose che qui si ripetono da anni.
Un movimento di opinione più vasto si va delineando. Le dichiarazioni e i gesti semplicemente allucinanti si susseguono a raffica. Sono state persino violate le nostre Chiese. Ma vescovi almeno perplessi sembrano contarsi sulla punta delle dita. Alcuni preti cercano di venir fuori; ma sono marginalizzati e la loro pastorale annichilita.
Dal sentore che ho, se non interverranno sviluppi nuovi a seguito della recente Lettera dei 45, le "gerarchie" stanno semplicemente a guardare. A questo punto mi vien da dire che non so a che titolo possano essere considerati i cardini e di cosa...
E' la passio Ecclesiae, come diceva mons. Gherardini.
Mandatemi le vostre mail (lo chiedo in particolare a Silente: la sua non ce l'ho). E' necessaria una comunicazione circolare più riservata.
Intanto continuiamo a pregare e ad offrire. Certo molti guardano a noi, a Roma. E per questo rimaniamo in ascolto di ciò che il Signore ci farà comprendere.
Che io sappia, non c'è nei Vangeli un discorso esplicito ed esauriente sulla sofferenza dei bambini. Ci sono fattualmente i miracoli di resuscitamento del figlio della vedova di Naim e della figlia di Giairo, che Gesù opera spinto dalla compassione; però c'è anche la strage degli Innocenti a Betlemme, a cui è dato di sfuggire a lui e solo a lui. Qui il discorso si apre a interrogativi abissali che, piaccia o non piaccia, portano il discorso sul tema dell'apparente debolezza di Dio, caro ai teologi neomodernisti secondo il dire di Corrado Gnerre, ma che a mio parere ha una pregnanza oggettiva e assoluta. È come se Gesù, in quanto ( anche ) uomo, non possa protendersi molto oltre la condizione umana, che presuppone un contatto fisico o una relativa vicinanza per operare il miracolo. Questo legame con la "fisicità" credo trovi riscontro nei sacramenti, che richiedono una "materia". Lo stesso Dio Padre dell'Antico Testamento potrebbe liberare d'un colpo gli Ebrei, ma aspetta che il faraone reagisca positivamente alle prove. In generale si può dire che c'è una "storia" della salvezza, con un percorso lungo e tortuoso, perché c'è nell'unità un fattore di resistenza e di non rispondenza ai richiami di Dio.
RispondiElimina
RispondiElimina@ A proposito di non inginocchiarsi davanti al Santissimo nell'altare
Sembra che nel seminario irlandese di Maynooth, ultimo rimasto di 5, i seminaristi che volevano essere fedeli a la Tradizione venivano rimproverati se si inginocchiavano davanti a Gesu' nel Tabernacolo. Si doveva restare in piedi. (E nelle chiese attuali, alla Messa del NO, non hanno sostituito i banchi con sedie? Allora come ti inginocchi? Si vede da questo che non sono piu' chiese cattoliche). Venivano rimproverati e anche fatti andar via o smettere.
Adesso sta scoppiando lo scandalo di questo seminario. Gia' in passato c'erano voci di comportamenti scandalosi. Da poco sono arrivate lettere anonime a vescovi di comportamenti omosessuali nel seminario (ci insegnano anche suore progressiste). Risultato: l'arcivescovo di Dublino ha appena detto che i prossimi nuovi pochi seminaristi li mandera' a studiare al Collegio Irlandese di Roma. Non ha spiegato perche', ovviamente. Almeno a quel collegio a Roma non dovrebbero correre certi rischi, pare. I media locali parlano di "comportamenti inappropriati" nel seminario senza nominare mai ovviamente la parola omosessualita', parola proibitissima e pericolosa.
Al Trinity College di Dublino c'e' una cattedra di "teologia ecumenica" [?], dove insegna una donna, forse laica, ultraprogressista. Bononia docet. Dal punto di vista culturale, una cattedra cosi' e' tutta da ridere. "Teologhe femministe", peggio di cavallette.
Quando finira' questo scempio? Chi dovrebbe alzarsi in piedi e parlare non lo fa oppure lo fa in modo ancora troppo timido. Pero' battaglia va continuata, sempre. Scotus
@mic
RispondiEliminaCara mic
Grazie per la tua risposta. Chiedo scusa ancora per lo sfogo. Ti mando il mio indirizzo mail per una comunicazione circolare più riservata e perchè si possa costruire una rete ed una comunità di fedeli che possano farsi promotori di iniziative per il bene della Chiesa e a lode e gloria di Dio. A presto elia 72
Valli è sempre più confuso e spiazzato, e si becca la reprimenda dell'ennesimo gesuita d'apertura...
RispondiEliminaIntanto, a proposito di gesti fatti con un'intenzione, ma ormai letti e sanzionati con un'altra, si legga l'ultimo Blondet. A quanto pare non sono soli i Mussulamni a ritenere che una volta emtrati, il luogo è loro, indipendentemente da tutto. E dalla Storia, quella vera.
Certo che il prossimo papa dovrà avere degli attributi grossi cosi per "ripareggiare", o quantomeno frenare la deriva della chiesa - minuscolo apposta - che sembra ormai inarrestabile. Sempre che prima non si arrivi ad uno scisma...forse è quello che si augurano, pur con opposte motivazioni, i "gerarchi".
¡olé!
RispondiEliminaSi scende in campo .
Auguri Alessandro , non si fermi , continui a cercare la verita' .
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-giudizi-su-lutero-proteste-e-ragioni-16948.htm
Partendo da quel che vediamo si può risalire oltre:da un ambiente corrotto escono frutti corrotti ma non tutti e non sempre. Da genitori pessimi può nascere un figlio buono che sarà probabilmente la salvezza dei propri genitori, oppure no.Forse a lui sarà chiesta la vita per salvare i suoi genitori.La sofferenza vicaria ha mille sfaccettature che non possiamo neanche supporre ma, esistono. I Santi Innocenti sono forse stati scelti per salvare in quel momento il Redentore, hanno fatto scudo col loro sacrificio affinchè Lui potesse andare altrove e compiere la Sua missione. Ma erano piccoli come potevano decidere? Gli Angeli Custodi forse hanno avuto un ruolo decisivo.E poi noi sappiamo che Giovanni, nel seno di sua madre, riconobbe Gesù nel seno della Vergine Santissima.Ed Elisabetta seppe intendere il moto di suo figlio e lo tradusse in parole. C'è tanto nel Vangelo da poter ruminare. Ma stiamo parlando di Santi. Quella è la meta per noi tutti da perseguire. Di bambini si parla nel Vangelo e la vita di tutti loro è tragica o sarà tragica. Sofferenza vicaria, per riparare chissà quali strappi(cioè peccati) nel tessuto della vita. Questa è un'economia che non vediamo ma nella quale crediamo perchè quello che abbiamo accolto per Fede possiamo intravederlo anche da qui.
RispondiEliminaUna ragazza di Roma di ritorno da Cracovia è morta di meningite fulminante forse scatenata da un'insolazione.
RispondiElimina
RispondiElimina@ Il lettore Cesare chiede che si precisi la nozione del peccato originale
Lo chiede, rinviando a cosa ha detto Gesu' sul tema. Non c'e' un'affermazione diretta di NS sul peccato originale. Il testo fondamentale e' costituito dal cap. 5 della Lettera ai Romani. In esso si parla con chiarezza del peccato originale.
"Come per colpa di un uomo solo [Adamo] il peccato entro' nel mondo e, a causa del peccato, la morte, e cosi' la morte si e' estesa a tutti gli uomini perche' tutti hanno peccato...[...] Se per colpa di uno solo la morte ha regnato per causa di quel solo, a maggior ragione coloro che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo del solo Gesu' Cristo. Sicche', come per una sola colpa la condanna e' venuta su tutti gli uomini, cosi' per un solo atto di giustizia viene offerta a tutti gli uomini la giustificazione che da' la vita. Come infatti per la disobbedienza di un sol uomo, gli altri sono stati resi peccatori, cosi' per l'obbedienza di uno solo gli altri saranno resi giusti..." (Rm 5, 12-13; 17-19). S. Paolo e' verita' rivelata, direttamente a lui da NS, come afferma lui stesso, nelle sue Lettere.
Si puo' dire che Gesu' abbia menzionato una condizione di peccato nella natura umana in quanto tale, senza riferirsi ad Adamo, come poi S. Paolo.
"Nessuno e' buono, se non Dio" (Mc 10, 18). Lo scopo della sua vita e' convertire i peccatori (Mc 2, 17) ma tutti gli uomini sono peccatori (Gv 3, 6). Per questo dutti devono esser rigenerati nello Spirito se vogliono entrare nel Regno di Dio (Gv 3, 3-5). Agli occhi di Gesu' esiste dunque una "colpevolezza universale". E da dove viene? Da Satana, dagli altri uomini, dalla sensualita' di ciascuno [Fonti elencate] ma la radice propriamente detta si trova nel "cuore", nelle disposizioni malvagie personali (Mt 12, 33-35; 15, 18-19; Lc 6 , 45; Mc 7, 15, 20-30). Il "vitium naturae" compare chiaramente affermato in questo ammonimento: "tagliate le membra malvage" (Mc 9, 42-47). Gesu' parla comunque del peccato come peccato "personale" senza risalire ad Adamo.
La dottrina l'ha sviluppata S. Paolo. Si e' cercato di dimostrare che l'ha ripresa dagli Apocrifi. Ma questo e' falso perche'il parallelo tra Adamo e Cristo si trova solo in S. Paolo [Per tutte questa parte su Gesu' e S. Paolo, ho visto: B. Bartmann, Precis de theol. dogm., I, par. 77]. Parvus
RispondiElimina@ A proposito della "sofferenza vicaria", attraverso le mortificazioni volontarie e l'accettazione della sofferenza (sopportare, portare, offrire - S. Padre Pio)
Mi ha sempre colpito questo passo dell'Enciclica Mystici Corporis, sul Corpo mistico di Cristo, di Pio XII, del 29.6.1943.
"Mentre infatti moriva sulla Croce, dono' alla sua Chiesa, senza nessuna cooperazione di essa, l'immenso tesoro della redenzione; quando, invece, si tratta di distribuire tale tesoro, egli non solo comunica con la sua Sposa incontaminata l'opera dell'altrui santificazione, ma vuole che tale santificazione scaturisca in qualche modo anche dall'azione di lei.
Mistero certamente tremendo, ne' mai sufficientemente meditato: che cioe' la salvezza di molti dipenda dalle preghiere e dalle volontarie mortificazioni, a questo scopo intraprese dalle membra del mistico Corpo di Gesu' Cristo, e dalla cooperazione dei Pastori e dei fedeli, specialmente dei padri e delle madri di famiglia, in collaborazione col divin Salvatore" (tr. it., Vita e Pensiero, Milano, 1959, pp. 36-37).
Parvus
commisione papale per le donne diaconesse include donne favorevoli al sacerdozio femminile ordinato tout court
RispondiEliminahttps://www.lifesitenews.com/news/popes-deaconess-commission-includes-womens-priesthood-supporter
chissà cosa aspettarsi domani.
Presto le papesse.
RispondiEliminaPoi i coniugi papi.
Poi i diversamente coniugi papi.
Poi il fricandò papi.
Ed infine tutto...a piacere ah! Estasi.
Dieta rigorosamente a base di carne.Grassa.
Molto maiale e spezie.
Per agevolare l'evoluzione
un po' di moto giornaliero
a quattro zampe.
Continuando gesuiticamente gesuitando a scardinare, sminuire, infine cancellare de facto, se non de iure, i Sacramenti (Matrimonio, Eucaristia, Ordine, Confessione, anche il Battesimo, se si ammettono in chiesa persone non battezzate a partecipare alla Messa. Neanche Lutero !))
RispondiEliminaperchè ci sono bambini che soffrono?
RispondiEliminaperchè hanno ascoltato bergoglio.