Ecco cos'è che andava fatto da parte dei sacerdoti. Per chi non avesse ancora capito. Lo spiega La Bussola quotidiana [qui].
Tuttavia, nel comportamento del sacerdote c'è una omissione che può trarre in inganno chi guarda le cose sommariamente e che l'Autore e la Redazione amici non rilevano. Vi rimando alla cronaca dal link, da cui cito:
Tuttavia, nel comportamento del sacerdote c'è una omissione che può trarre in inganno chi guarda le cose sommariamente e che l'Autore e la Redazione amici non rilevano. Vi rimando alla cronaca dal link, da cui cito:
La scena è quella standard degli imam alla ricerca di una messa per domenica 31 luglio. A Cremona una giovane islamica contatta il parroco di Sant’Imerio. “Vorrei venire a portare la mia testimonianza di pace alla messa domenica, per dire che l’islam non è terrorismo”. Il parroco l’ha squadrata per bene, ma non l’ha rifiutata affatto. Le ha parlato. Come un pastore parla ad ogni pecorella. E le ha spiegato il significato della messa affinché fosse consapevole dell’inutilità e dell’inopportunità della sua presenza.
La ragazza, per nulla offesa, a quel punto ha deciso di recarsi in un'altra chiesa, a San Michele dove il parroco l’ha accolta a braccia aperte senza neanche conoscerla e l’ha salutata dall’altare al termine della celebrazione.
[...] Don Nevi ha raccontato al giornale della sua città quanto ha detto a quella donna. “Il mio non è stato un rifiuto – ha spiegato – e nemmeno un atto di esclusione. La mia volontà era quella di farla riflettere per capire, prima di compiere un gesto come quello, che cosa significa essere cristiani e che cosa significa essere musulmani. Così quando mi ha telefonato annunciandomi la sua intenzione, l’ho invitata ad una riflessione. Ma non le ho detto no, non venire”. Già, che cosa le ha detto? “Prima rifletti, poi decidi e la scelta di non venire alla fine è stata sua”. Versione confermata dalla stessa ragazza.
L'iniziativa non andava lasciata alla interlocutrice musulmana: ben vengano la sua onestà intellettuale e il suo rispetto; ma, dopo la giusta spiegazione, alla stessa andava anche aggiunto con la stessa carità che un non battezzato non può partecipare al Santo Sacrificio. E, prima della mancanza di rispetto per la fede della musulmana, si tratta soprattutto di mancanza di rispetto per il Signore. Scusate se è poco... L'avevamo già ricordato qui, parlando, non a caso, non tanto e non solo di atto insensato, quanto di profanazione e di necessità di riparazione. Tanto più dopo aver dovuto registrare l'impensabile effettivamente accaduto [qui - qui].
Permettere nella casa di Dio la lettura di altro che non sia Parola di Dio e' oltraggio a Dio ;
RispondiEliminaScimmiottare la S.Eucaristia e' oltraggio a Dio ;
Gesù ci chiede di non essere come i venditori del tempio, che fanno della Chiesa un luogo di consumo spirituale, in cui si crede di "guadagnare" la propria salvezza attraverso pratiche esteriori;
Il Santo Curato d'Ars e ai tempi d'oggi Padre Pio hanno reso due zone brulle ( con anime aride ) in due zone rigogliose ( con anime ferventi )con l'esempio : la Preghiera continua , l'Adorazione , la Riparazione .
Qui ci vuole una riflessione più articolata che, se ho tempo, farò sul mio blog: cos'è la sinassi eucaristica?
RispondiEliminaLa profonda coscienza di cosa sia, nel suo ineffabile mistero, faceva in modo di circondarla di rispetto e di "sacro timore". I veli con i quali si circondava il santuario (nelle chiese latine ce n'erano ben tre, prima della definitiva esclusione di almeno due di questi dal Concilio tridentino in poi), le aree rigorosamente prestabilite (ai ministri ordinati il santuario, ai battezzati la navata, ai non battezzati e ai battezzandi l' "anticamera" della chiesa), erano tutti sistemi con i quali si faceva capire che la chiesa è un "luogo altro", deputato specialmente per l'ingresso in un'altra dimensione, quella celeste, appunto.
La chiesa, quale edificio, riuniva e riassumeva in sé tutti i significati dogmatici e spirituali in un'indiscindibile unione. Non era dunque neppure pensabile che in essa potesse partecipare alla liturgia chi non era immerso nel mistero di Cristo. I silenzi nella Liturgia nascono anche da un bisogno di velate di mistero quanto ad orecchie non cristiane non deve giungere per non dar "perle ai porci", come chiosa il vangelo.
La profondità di questa coscienza è venuta via via meno e anche la disposizione esterna della chiesa ne ha riflesso il cambiamento, i suoi arredi, le sue iconografie...
Un indice è il silenzio religioso che in essa si teneva e che oggi non si tiene più (se non in rari casi), da luogo di culto il chiacchiericcio la rivela "aula polifunzionale"!
Ad un concetto misterico e trascendente di chiesa e di sinassi eucaristica (i due elementi sono uno per l'altra) si è sostituito un concetto sempre più psicologico e sociologico: se quanto conta è "fare comunità", ogni elemento tradizionale diviene sempre meno importante.
La partecipazione dei mussulmani alla messa, la lettura di passi del Corano da parte addirittura di qualche sacerdote, non si spiega se non si tiene conto che siamo dinnanzi ad un oblio quasi totale dei fondamenti della tradizione sostituiti da un buonismo sociologico e da una dimensione unicamente antropologica.
D'altra parte il responsabile primo, che ha dato la stura a tali comportamenti, è proprio Bergoglio il quale, nella funzione del giovedì santo, quindi all'interno di un quadro liturgico, ha lavato i piedi ad una persona di fede mussulmana.
Se d'ora innanzi è possibile (anche se per il momento solo in casi "eccezionali") che un mussulmano partecipi attivamente alla Messa (e cosa sono questi, se non dei segni di "communicatio in sacris" anche se non ancora sacramentale in senso stretto?) chi ci proibirebbe, in un prossimo futuro che un mussulmano per un criterio puramente umano venga invitato ad un battesimo e vi partecipi attivamente, pur rimanendo mussulmano?
Mi viene in mente la scena del film di Checco Zaolone "Cado dalle nubi" (se non erro) in cui, con uno stratagemma, il protagonista riesce addirittura ad invitare e a far da madrina al battesimo di un suo nipote, una ragazza mussulmana a cui faceva la corte.
Zalone forse estremizza per necessità di copione cinematografico, ma dati i presupposti sopra accennati, non siamo molto distanti da questo autentico "minestrone panreligioso"! Ringraziamo Bergoglio & amici...
_alcuni spunti:
RispondiEliminahttp://blog.ilgiornale.it/dessi/2016/08/02/islam-e-cristianesimo-ma-quale-pace/
_sopra le righe, ma dagli torto:
http://blog.ilgiornale.it/spirli/2016/08/02/ma-che-mondo-e/
Austria. Stop all'adesione della Turchia alla UE.
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2016/08/04/austria-stop-adesione-turchia-a-ue_c96a0214-f773-47be-8a18-a873e384c16f.html
Riporto la prima parte di un testo ben articolato, circa la profanazione avvenuta nelle Chiese, di don Nicola Bux sul sito: http://www.scuolaecclesiamater.org/2016/08/dichiarazione-di-don-nicola-bux-circa.html:
RispondiElimina"A proposito delle dichiarazioni, apparse sulla stampa, di S. Em.za il card. Bagnasco, Presidente della CEI, riguardo al gesto di alcuni esponenti musulmani (pochissimi in realtà) di “partecipare” alle Sante Messe della scorsa Domenica 31 luglio, secondo il quale si tratterebbe di un “gesto enorme”, “sostegno cruciale” per isolare i terroristi e che sarebbero incomprensibili – a suo modo di vedere – le critiche dei cattolici agli imam in chiesa, rispettosamente faccio presente che il fatto si configura come violazione della communicatio in sacris (v. can. 844 c.i.c.). Essa, si ricorda, è consentita, a determinate condizioni e con molte cautele, ai cattolici solo con i cristiani ortodossi e con gli evangelici, secondo le disposizioni del Direttorio Ecumenico del 1993 (cfr. nn. 122-128 circa la Condivisione di vita sacramentale con i membri delle varie Chiese orientali; nn. 129-136 circa la Condivisione di vita sacramentale con i cristiani di altre Chiese e comunità ecclesiali).
In nessun caso ciò è consentito con i non cristiani.
Peraltro, è il caso di richiamare l’Istruzione Redemptionis sacramentum del 2004 ed in special modo i nn. 78 e 79, che sembrano fare al nostro caso, quasi con previsione “profetica”:
[78.] Non è lecito collegare la celebrazione della Messa con eventi politici o mondani o con circostanze che non rispondano pienamente al Magistero della Chiesa cattolica. Si deve, inoltre, evitare del tutto di celebrare la Messa per puro desiderio di ostentazione o di celebrarla secondo lo stile di altre cerimonie, tanto più se profane, per non svuotare il significato autentico dell’Eucaristia.
[79.] Infine, va considerato nel modo più severo l’abuso di introdurre nella celebrazione della santa Messa elementi contrastanti con le prescrizioni dei libri liturgici, desumendoli dai riti di altre religioni.
Vorrei ricordare, ancora, sempre in maniera rispettosa, al Presidente della CEI quanto stabilito in apposita Nota per gli Orientamenti Pastorali della Commissione Episcopale per le Migrazioni e il turismo della CEI il 4 ottobre 1993, dal titolo “Ero forestiero e mi avete ospitato”. In questo documento, all’art. 34, in merito a “L’incontro con l’Islam”, si statuiva:
«le comunità cristiane, per evitare inutili fraintendimenti e confusioni pericolose, non devono mettere a disposizione, per incontri religiosi di fedi non cristiane, chiese, cappelle e locali riservati al culto cattolico, come pure ambienti destinati alle attività parrocchiali».
Tali Orientamenti non mi risulta siano stati revocati dalla CEI!......"
la spiegazione la completeranno qui:
RispondiEliminaA Verona apre una scuola per imam. Con prof italiani che insegnano la storia del nostro Paese, l’educazione civica e anche la letteratura. La scuola dovrebbe nascere nella sede di un vecchio calzaturficio di San Giovanni Lupatoto, un paese di circa 25mila abitanti in provincia di Verona. La scuola aprirà ad ottobre e ha l’avallo nientepopodimenoche di Angelino Alfano che in un’intervista al Corriere Veneto ha detto: “Stiamo lavorando per creare un nuovo modello d' imam italiano. Nelle moschee vogliamo che a predicare siano imam formati alla cultura italiana e consapevoli delle nostre regole giuridiche, così che le guide islamiche abbiano una formazione culturale italiana”. Il che non cambia e non esclude il resto.
ah il link
RispondiEliminahttp://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11939911/scuola-imam-verona-angelino-alfano-.html
Al commento di Pietro C. mi permetto di aggiungere due dolenti note :
RispondiElimina- la insofferenza verso S.Michele Arcangelo .
Il combattente per eccellenza , il difensore di Dio e' stato per così dire disattivato dai nemici di Dio .
- la insofferenza verso la Madre di Dio .
Poiche' il quadro si fa sempre piu' grave Dio , per trarci fuori dai guai , manda in campo direttamente Sua Madre ma noi la rimandiamo al Mittente perche' e' di ostacolo alla fratellanza universale .
Forse Bagnasco dimentica che Dio, oltre ad essere Misericordioso è anche geloso e non lascia impuniti gli scempi che i profanatori stanno permettendo nelle Chiese dove risiede il Re dei Re? Ciechi che portano tre e anche quattro generazioni di anime a perdere la fede, riempiendo il Tempio di Dio, dei nemici di Dio, di cosa sono degni? Esodo 20: 2,17:
RispondiElimina20:1 Dio allora pronunciò tutte queste parole:
2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: 3 non avrai altri dèi di fronte a me. 4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6 ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
http://www.nexusedizioni.it/it/CT/i-piani-del-nuovo-ordine-mondiale-533b2c6444492
RispondiEliminaAllora insegneranno la storia italiana agli Imam. Da quando? Dalle culture preromane, protoeuropee prima, protoindoeuropee e poi indoeuropee con il loro Pantheon di divinità e la tripartizione della società in ruoli ben distinti, divinità che passano a Roma tal quali?
RispondiEliminada Roma con il suo diritto che nulla ha a che fare con la sharia, e con i suoi filosofi epicurei e stoici che si rifanno a quelli greci, quindi con Socrate, Platone ed Aristotele, l'insegnamento dei quali, nonostante Avicenna ed Averroe', i Mussulmani hanno rifiutato? ?
Dal Medioevo, cosi tutto cristiano con le sue cattedrali, i suoi cavalieri in cerca del Santo Graal, le sue Crociate e le scorrerie che durarono secoli di pirati saraceni che portavano via il fior fiore della gioventù italica meridionale? Con VeneIa che lotto per sexoli contro l'Impero Ottomano ?
Dal Rinascimnto col suo Umanesimo ? Dalla Controriforma ?
Dal Regno d'Italia con il Risorgimento che ha le sue radici nella Rivoluzione francese, giacobina ed antireligiosa ?
Dopo di che, o non impareranno un bel nulla, chiudendo gli occhi, le orecchie e soprattutto la mente a quel che viene insegnato loro, o, se useranno un minimo di ragione, si accorgeranno che o abbandonano l'Islam, e si convertono, o non possono esser "buoni" cittadini italiani. Come sempre di più si dimostra che ovunque in Eeuropa NON possono essere buoni cittadini di qualsiasi paese, v. ultimo caso a Londra di un Somalo con passaporto norvegese ( eh, questi Vichinghi...).
Sarà una buttata di soldi pubblici che s'intascheranno amici degli amici di Alfano e del suo ridicolo partitino, mentre molte scuole pubbliche cadono a pezzi. E, à propos, perché questi futuri Imam non hanno frequentato le scuole italiane, dove gia s'insegna tutto quello che dovrebbero sapere sulla nostra Nazione ?
Dice di non aver compreso :
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2016/08/02/italia/cronache/bagnasco-non-capisco-le-critiche-dei-cattolici-agli-imam-in-chiesa-rIII3q1yhMqeKglW7LsCVO/pagina.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook
" Il Signore verra' in nostro aiuto " ,
eh beh se uno e' duro d'orecchi ha bisogno della correzione :
http://dondolindo.blogspot.it/2014/03/29032014-commento-ad-osea-cap-6-par-2-4.html
RispondiElimina@ "Ringraziamo Bergoglio e i suoi amici"
Ringraziamo anche e sopra tutto il Concilio Vaticano II, da cui tutto e' iniziato, e i suoi settatori e propugnatori, che includono tutti i Papi da Giovanni XXIII al presente e regnante. A. P.
Il bravo Josh ci informa che a Verona, auspice e complice il giocondo ministro Alfano, aprirà una scuola per imam, immagino finanziata dallo Stato, cioè da noi, i quali, dpo opportuna formazione, finalmente conosceranno, oltre il Corano, gli hadith e la "giurisprudenza" islamica (definizione che è un vero ossimoro) anche la nostra storia, la nostra letteratura e, udite udite, la nostra costituzione. In sostanza, una "madrassa costituzionale", una "madrassa di stato".
RispondiEliminaL'iniziativa era già stata preannunciata mesi or sono e rappresentata come strumento di "integrazione" degli islamici. Ovviamente, ciò significa non aver capito nulla dell'islam e degli islamici, di ignorare quanto l'integrazione sia impossibile, di non sapere - o fingere di non sapere - dell'inestinguibile odio islamico nei nostri confronti, di essersi dimenticati dell'obbligo islamico della taqiyya, cioè della dissimulazione nei confronti degli "infedeli". Sono decisioni e iniziative semplicemente ridicole, in primis per gli islamici, che sono sì tagliagole, ma tagliagole serie, mentre noi siamo solo vittime cretine e masochiste.
Costoro ci sgozzeranno egualmente. Però vuoi mettere la soddisfazione di essere sgozzati da chi ha letto un po' di Manzoni, sa chi è Garibaldi e naturalmente, ha imparato a memoria la nostra costituzione-la-più-bella-del-mondo-noi-vogliamo-sempre-quella-trullallà?
Totalmente, incondizionatamente d'accordo con Rosa (RR) delle 18:47 e anche con il suo rapido ma efficace excursus storico. Gli islamici non possono essere buoni italiani o buoni europei. E' una impossibilità ontologica e quindi insuperabile.
RispondiEliminaCome ho già detto, quella di Alfano è un'iniziativa ridicola, che dimostra ignoranza sull'islam, che ignora il vero problema dell'invasione di migliaia di falsi profughi, rectius di aspiranti parassiti del nostro stato sociale se non volenterosi manovali della criminalità organizzata e/o futuri jihadisti.
Ma il caso è di scuola: è l'ingenua, ma non sempre, talvolta ipocrita e strumentale illuministica idea di sconfiggere il male con la cultura, l'educazione, l'insegnamento.
Quello che manca oggi, soprattutto nella Chiesa, è una sana antropologia cristiana. Dovremmo riprendere alcune sane pagine di de Maistre.
Alessandro Gnocchi su Riscossa cristiana
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/gli-islamici-a-messa-magari-fosse-solo-follia-di-alessandro-gnocchi/
Silente. Per definire De Maistre lei usa l'aggettivo "sano". A mio parere però ciò che caratterizza quest'autore è una visione di fondo profondamente pessimistica in campo antropologico e biologico: mi riferisco alle pagine delle "Soirees de Petersbourg" in cui si rappresenta la mattanza universale di cui è autore l'uomo, si fa riferimento all'elemento "sacro" della guerra e si accenna a una specchio di elogio della funzione del boia come ministro della comunità e garante della pace sociale: effetti di quell'evento misterioso che è il Peccato Originale. Il tutto all'opposto dell'ottimismo
RispondiEliminaspesso di maniera che ha prevalso in epoca conciliare. Credo che documenti come il Sillabo siano incomprensibili se non inquadrati in quel l'ottica: contro il rischio del disfacimento istituzioni forti.
Prof.Roberto de Mattei su il Tempo
RispondiEliminahttp://www.corrispondenzaromana.it/imam-in-chiesa-una-grave-offesa-alla-fede-e-alla-ragione/
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2016/08/02/italia/cronache/bagnasco-non-capisco-le-critiche-dei-cattolici-agli-imam-in-chiesa-rIII3q1yhMqeKglW7LsCVO/pagina.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook
"Veramente non capisco il motivo. Il motivo non mi sembra proprio esistente». A suo dire l’adesione di migliaia di musulmani alla preghiera davanti all’altare vuole essere «una parola di condanna e una presa di distanza assoluta, da parte di chi, musulmani ma non solo, non accetta alcuna forma di violenza» ammantata da motivi di carattere religioso."
Che Bagnasco trovi normale che degli immam salgano all`ambone per recitare il Corano, che entrino nello spazio sacro per dire i loro versetti, è semplicemente abominevole, è vergognoso.
Non penso che Bagnasco sia di un`ignoranza deplorabile e non abbia letto il Corano egli SA PERFETTAMENTE che la violenza è insita in quel testo sacro per i musulmani lo mostra parlando musulmani moderati e di "islam moderato" nozioni che esistono solo nella fantasia degli irenisti e codardi più inguaribili, in effetti quei sedicenti moderati quando li metti alle strette svicolano, perchè i dogmi non si toccano, perchè la parola diretta di dio non si tocca, ci sono certo dei pensatori musulmani veramente moderati, e non in esercizio attivo e permanente della taqiyya, ma sono considerati apostati dai loro correligionari.
Non sono certo moderati gli imam che si sono autoinvitati nelle nostre chiese e si sono presentati vestiti con i loro abiti "religiosi"( non come noi che dobbiamo toglierci le scarpe entrando in una moschea...) , agire e parlare come se lo fossero è irresponsabile perchè quegli imam devono dirsi, sogghignando, che hanno riuscito la loro operazione di com e di marketing deviando `attenzione dai criminali musulmani che hanno sgozzato padre Hamel.
La cultura araba DETESTA e DISPREZZA i deboli, solo un linguaggio e un comportamento virile, che non significa violento, deve essere usato nei loro confronti, purtroppo la virilità è una virtù che non ha più corso, oggi contano solo il cooooore, l`amooooore, la tenerezza, la misericordia, il teniamoci la manina e il dialogo.
E intanto ci facciamo ammazzare.
Speriamo che nel frattempo si sia documentato , che abbia letto le infrazioni rilevate da Mons.Bux .
RispondiEliminaResta ai miei occhi di fedele il dolore piu' grande per la infrazione piu' grave : l'oltraggio alla Parola di Dio fatta carne per noi , la violazione dell'Arca dell'Alleanza . A parer mio e' mancata in queste guide la virtu'della Prudenza .
1806 La prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. L'uomo « accorto controlla i suoi passi » (Prv 14,15). « Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera » (1 Pt 4,7). La prudenza è la « retta norma dell'azione », scrive san Tommaso82 sulla scia di Aristotele. Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione. È detta « auriga virtutum – cocchiere delle virtù »: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura. È la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza. L'uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo questo giudizio. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare.
...la virilità è una virtù che non ha più corso...
RispondiEliminasoprattutto tra il clero.
L'unica cosa positiva della tanta pubblicità all'omosessualità ed omosessualismo è che, forse, meno giovani omosessuali decideranno di entrare in seminario per nascondere la loro anormalità. Quindi forse tra 20-30 anni avremo pochissimi preti, ma tutti uomini veri.
Piu' ci penso e piu' mi viene da piangere per la vergogna !
RispondiEliminaScola, Bagnasco e chi non trova nulla da ridire che gli imam vadano in Chiesa a profanare e offendere Dio, si trasferiscano e vadano a vivere nei quartieri islamizzati delle città e chissà che forse possano aprire gli occhi:
RispondiEliminahttp://www.ilfoglio.it/cronache/2016/08/03/milano-islam-molembeek-estremismo___1-v-145409-rubriche_c142.htm
Franco delle 23:35
RispondiEliminail pessimismo antropologico di de Maistre è profondamento cattolico, conseguente alla caduta e al Peccato Originale. Sì, è un pessimismo "sano": Le serate di Pietroburgo sono di dei più interessanti testi di apologetica - e di antropologia cristiana - mai scritti.
E pensare che sempre, nel periodo pre-conciliare, il Cattolicesimo è stato percepito come una religione "virile", soprattutto, ma non solo, quella espressa nel medio-evo. Sintomatica l'ammirazione di Drieu La Rochelle - che pure non era cattolico - per "i valori dell'eroe e del santo, del crociato e del martire". E un altro intellettuale francese di destra, Paul Serant, registrava, rispetto al Cattolicesimo francese dall'inizio del Novecento, la presenza "di alcuni poderosi scrittori che hanno riattizzato la fiamma del "cristianesimo virile": Bloy, Péguy, Claudel e Bernanos".
RispondiEliminaAnche in Italia abbiamo avuto intellettuali cattolici, oggi rinnegati o, peggio, dimenticati, che hanno ben rappresentato un Cattolicesimo non da collitorti e melliflui pretini progressisti: penso a scrittori come Tozzi, Papini, Giuliotti, Mordini, Tosca, Gianfranceschi e molti altri. La riscoperta del loro pensiero farebbe un gran bene al misero, per non dire miserabile, livello intellettuale del cattolicesimo post-conciliare.
In tutto quello che riporta l'articolo de Il Foglio la legge italiana , la splendida costituzione , i doveri di coloro che vivono e prolificano sul Belpaese dove stanno ? Mi sembra di capire che per via di lacci e lacciuoli delle miriadi di associazioni che dissanguano l'Italia a un Sindaco venga impedito perfinodi sapere quanti abitanti effettivi ospita il territorio di cui e' responsabile per cui si deduce che sul territorio italiano vige oramai la legge del piu' forte .
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